CAVALESE – Intervistato per Raisport da Marco Fantasia, Davide Mazzanti ha tracciato l cammino estivo della nazionale in vista di VNL e Tokyo2021, parlando anche della mancata prima convocazione di Sylla e Folie.
Un bel gruppo, molto giovane? “Un gruppo giovane che ha entusiasmo e talento che mi ha sorpreso per la qualità che ha messo subito in campo nei primi allenamenti. La cosa più difficile adesso è mettere a freno l’entusiasmo per verificare la condizione fisica perché è l’aspetto che ci preoccupa maggiormente. E’ stata una stagione stressante per le ragazze. Non solo sotto l’aspetto fisico, ma anche mentale. Dobbiamo quindi avere una attenzione chirurgica sui carichi di lavoro”.
La Volleyball Nations League ti permetterà di fare cambi in corsa, inserirai atlete del gruppo olimpico?“E’ ancora presto per decidere perché dobbiamo verificare la condizione delle ragazze. Ci saranno poi atlete come Sylla e Folie che, in accordo con la società, seguiranno terapie specifiche su quella che è la loro storia”.
Quando pensi di convocare le ragazze che ancora mancano nel gruppo? “Le finaliste di Novara arriveranno il 21 maggio perché anche loro devono fare una riabilitazione per quelle che sono state le loro problematiche. Quando entrerà nella bolla il gruppo della VNL inizieranno parte delle le finaliste e la maggior parte delle ragazze di Conegliano”.
La duttilità di Indre Sorokaite, convocata anche per quello? “Sì, Indre ha questa capacità, di giocare entrambi i ruoli. E’ arrivata oggi e quindi dobbiamo valutare anche la sua condizione perché se per le italiane è stata una stagione stressante per Sorokaite lo è stato stato ancor di più per un sacco di motivi. Anche per essere in una squadra dove nessuno parlava la sua lingua e lei ha avuto difficoltà a comunicare. Questa stagione per lei è stata stressante anche per quello. Vediamo come sta e poi piano piano la inseriamo”.
Due sorprese dalla A2, Piva e Morello… “Stanno facendo belle cose. Morello era nelle convocate anche un anno fa, prima che scoppiasse la pandemia. Piva è invece un profilo interessante sotto tanti punti di vista, sia per quanto riguarda i fondamentali di seconda linea e per l’attacco. Con loro però abbiamo qualche problema di calendario, vediamo quando arrivano perché quello dell’A2 e quello internazionale non collimano molto bene”.
C’è un prospetto interessante, Antropova, l’ha seguita? “Sono andato sono a vederla in una amichevole con il Club Italia. E’ una ragazza interessante non solo per le caratteristiche tecnico e fisiche ma proprio per il modo che ha di stare in campo. Non è facile vedere una ragazza con quella struttura muoversi così in campo, poi è molto duttile in tutto quello che fa. Sta facendo molto bene da due ma sa fare anche il posto quattro. E’ veramente un profilo interessante”.
Come sarà composto il gruppo olimpico? “La cosa che ho in testa è quella di portare tre centrali ma poi sarà mamma pallavolo a dirmi se andrà così o meno. Ora sono partito con quell’idea perché con le 12, giocando alle Olimpiadi un giorno sì è un giorno no, credo ci sia la possibilità di gestire con tre centrali tutta la manifestazione. Però poi vedremo, perché questa è l’idea che ho disegnato a tavolino… ma quello che succede in campo poi non corrisponde mai”.
Serviranno tre centrali in salute, c’è da valutare la situazione di Rapha Folie? “Sì, Folie sta finendo la sua stagione con Conegliano poi finirà il suo percorso riabilitativo che ha già iniziato con il club durante l’anno poi riprenderà a lavorare con noi. Al di là del caso specifico poi, la condizione fisica mai come quest’anno è sotto la lente d’ingrandimento per tanti motivi, non so quale sia quello più incidente, ma è uno degli aspetti a cui porre più attenzione”.
C’è chi spinge per allargare a 14 il numero delle giocatrici alle Olimpiadi. Per Tokyo ce la si può fare o i tempi sono più lunghi? “Non credo, Lo spero perché per il percorso fatto dal gruppo avere lo spazio per 14 sarebbe bello per le ragazze, ma è difficile che mi tolgano la necessità di prendere una decisione difficile…”
Domanda personale, Serena Ortolani ha lasciato Perugia, per il suo futuro ci sono più progetti sportivi o familiari? “Familiari, ma non credo che lei riuscirà a fare meno della pallavolo…”
Allora la aspettiamo tra un annetto circa… LEGGI TUTTO