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    Campionati Sudamericani: la CSV premia la Carol “sbagliata”…

    Di Redazione Una curiosa svista ha animato la cerimonia di premiazione dei Campionati Sudamericani svoltisi a Barrancabermeja (Colombia) e vinti dal Brasile. Al momento di annunciare il sestetto ideale della manifestazione, infatti, lo speaker ha chiamato sul palco la brasiliana Carol Gattaz per ricevere il riconoscimento riservato a una delle migliori centrali. In realtà, però, la premiata sarebbe dovuta essere la collega di ruolo e quasi omonima Carol (Ana Carolina). Un errore a cui la Confederazione sudamericana è stata costretta a rimediare con un post di scuse sui social, assicurando che il premio è finito nelle mani della Carol “giusta”. Le due giocatrici hanno risposto con una foto di un abbraccio all’aeroporto, dimostrando di aver subito perdonato gli organizzatori per il piccolo incidente. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Bernardi: “Chi non vorrebbe allenare la Polonia?”

    Di Redazione Con i Campionati Europei maschili ormai alle spalle, e certamente non conclusi come sperato, in Polonia ferve il dibattito sul nuovo CT della nazionale. Se Vital Heynen è ormai fuori gioco (ma il coach belga ha dato la sua disponibilità per allenare la squadra femminile), per la sua sostituzione circolano diversi nomi: da Nikola Grbic agli italiani Andrea Anastasi e Andrea Gardini. E poi Lorenzo Bernardi, che si trovava a Katowice per la final four e oggi, in un’intervista rilasciata a Edyta Kowalczyk per Przeglad Sportowy, dimostra di non disdegnare la candidatura. “Quale allenatore al mondo – si chiede il tecnico della Gas Sales Bluenergy Piacenza – non vorrebbe allenare la Polonia? Ha una delle migliori squadre a livello globale, con un potenziale enorme e molti giocatori di alto livello a disposizione. Ogni coach del mondo sognerebbe questo lavoro. Ma per ora non voglio dire altro: tra una settimana si terranno le elezioni per il presidente della Federazione, che avranno un impatto significativo sulla scelta del nuovo CT. Dopo, probabilmente, ne sapremo di più“. Bernardi parla poi della delusione polacca per il mancato successo agli Europei: “Nella pallavolo la cosa più importante è il lavoro di squadra, non le capacità dei singoli giocatori. Guardate le Olimpiadi di Tokyo e le prestazioni della Francia e dell’Argentina, o quelle dell’Italia agli Europei. La Polonia è una squadra molto forte, ma assistendo le sue partite ho avuto l’impressione che accusasse dei cali, e poi che avesse problemi contro squadre che fanno dell’unità la loro forza. C’è bisogno di questo, e Michal Kubiak potrebbe essere un giocatore chiave per ottenerlo. Leon? È vero che non ha vinto nulla di importante con la Polonia, ma non si può dire che abbia giocato male in nessuno di questi tornei“. Non può mancare un riferimento all’Italia campione d’Europa: “Un risultato incredibile, nessuno si aspettava che potessero ottenere così tanto da questo torneo. Abbiamo ‘scoperto’ di avere una squadra giovane, ma già molto forte e con un grande futuro davanti. Quello che più mi ha colpito di loro è la capacità di giocare con calma e tranquillità, nonostante che per molti fosse il primo torneo di questo livello“. (fonte: Przeglad Sportowy) LEGGI TUTTO

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    Fabian Plak sull’esclusione dagli Europei: “Ho violato le regole della bolla”

    Di Redazione È rimasta per qualche giorno avvolta nel mistero l’esclusione di Fabian Plak dalla rosa dell’Olanda, avvenuta prima della partita dei quarti di finale dei Campionati Europei contro la Serbia (poi persa dalla squadra di Roberto Piazza). La Federazione orange aveva parlato semplicemente di “motivi disciplinari“, ma ieri è stato lo stesso centrale a intervenire con un post su Instagram per chiarire la vicenda. “Negli ultimi giorni – ha detto Plak – il mio telefono è esploso per i messaggi che mi chiedevano cosa fosse accaduto durante gli Europei. Solo per essere chiaro e non lasciare spazio alle voci: sono semplicemente andato al bar per bere qualcosa con alcuni compagni di squadra, quindi ho violato le regole della ‘bolla’ di sicurezza prevista nel corso del torneo. Per questo la Federazione ha deciso di rimandarmi a casa“. (fonte: Instagram Fabian Plak) LEGGI TUTTO

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    L’ultimo fischio di Susana Rodriguez Jativa: “Il volley mi ha fatto crescere”

    Di Redazione La finale dei Campionati Europei maschili tra Italia e Slovenia è stata anche l’ultima partita arbitrata (nel ruolo di secondo) da Susana Rodriguez Jativa, direttrice di gara spagnola da anni impegnata nei principali eventi internazionali. Anzi, ha rischiato di essere decisiva la sua ultimissima chiamata, quel fallo fischiato a Simone Giannelli sul secondo match point che poi, per fortuna degli azzurri, si è rivelato ininfluente. Rodriguez Jativa lascia l’attività a 47 anni, anche se, come ricorda in un’intervista alla CEV, “avrei potuto continuare ancora per 8 anni la mia carriera internazionale. Ma sento che può bastare così: ho cominciato giovanissima, e dopo una lunga carriera ho raggiunto tutti i miei obiettivi. Ho arbitrato in tantissime edizioni degli Europei, per tre volte alle Olimpiadi e in molte altre competizioni: questo è il momento giusto per fermarmi“. Come molti colleghi, anche l’arbitra spagnola era entrata nel mondo del volley da giocatrice: “Nella mia scuola potevo scegliere tra pallamano e pallavolo, e ho optato per quest’ultima. Giocavo come schiacciatrice, pur non essendo molto alta: ero molto brava in difesa. Qualche mese dopo, un rappresentante della Federazione è arrivato in palestra per annunciare che stavano organizzando un corso per segnapunti, e ho pensato: perché no? Avrei guadagnato qualche soldo e trascorso qualche weekend in ‘vacanza’. Poi, quando ho cominciato l’università, è diventato difficile continuare a giocare e allora ho scelto di proseguire la carriera arbitrale“. Il traguardo più rilevante raggiunto da Rodriguez Jativa rimane senz’altro la finale delle Olimpiadi di Rio 2016: “È stata anche la prima finale olimpica arbitrata da due donne, e la prima volta di una donna come primo arbitro. Sono stata molto fortunata nella mia carriera: la pallavolo mi ha dato la possibilità di viaggiare, di incontrare molte persone, paesi e culture differenti. Questa è una cosa davvero fantastica, perché ti aiuta a crescere tanto come persona. Grazie al volley per tutto questo“. Per ora è lontano dai campi il futuro della direttrice di gara, che nella vita di tutti i giorni lavora in banca: “Ho bisogno di prendermi una pausa dopo tanti anni di competizioni ad alto livello. Ho usato tutti i miei giorni di riposo per arbitrare, devo riposarmi un po’ e fare qualche vacanza. Ma le porte restano aperte, e vedremo cosa mi porterà il futuro“. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Polonia: Vital Heynen si propone come CT della nazionale femminile

    Di Redazione Sono passate solo poche ore dalla conquista della medaglia di bronzo nei Campionati Europei, che ha posto fine alla sua avventura come CT della nazionale, ma Vital Heynen è già pronto a riproporsi alla guida della Polonia: stavolta, però, quella femminile. L’indiscrezione era già circolata ieri, dopo che Heynen aveva ammesso davanti ai giornalisti di “avere pochissime possibilità” di continuare a guidare la squadra maschile e, scherzando sul suo futuro, aveva aggiunto che “nessuno lo vuole“. Oggi, come riporta Polsat Sport, a confermare ufficialmente la notizia è stata la manager dell’allenatore, Ola Piskorska. “Vital sarebbe interessato a questa posizione – ha detto l’agente –. A parte il fatto che gli piacciono le sfide, e questa sembra una sfida molto interessante, è anche molto affezionato alla Polonia e ai tifosi polacchi, e vorrebbe restare più a lungo nel paese“. Piskorska ha inoltre specificato che Heynen “continua a ricevere offerte da molte squadre, indipendentemente dal suo rinnovo o meno con la Federazione. Nessuna di queste proposte però lo ha convinto, perché vorrebbe rimanere in Polonia“. La nazionale femminile è alla ricerca di un nuovo allenatore dopo il divorzio da Jacek Nawrocki, passato alla guida del Chemik Police (la Federazione non ha accettato il doppio incarico). L’ex tecnico di Perugia non ha grandi esperienze nel femminile, se non come allenatore di due coppie di Beach Volley in Belgio, ma in Polonia il suo passaggio da un settore all’altro non sarebbe certo una novità: basti pensare ai casi dello stesso Nawrocki o di Stéphane Antiga. Tra gli altri possibili sostituti vengono citati proprio Antiga, il turco Ferhat Akbas e l’italiano Stefano Lavarini. Per la nazionale maschile, invece, si parla insistentemente di Nikola Grbic, ma anche di tre nostri connazionali: Lorenzo Bernardi, Andrea Anastasi e Andrea Gardini. Ogni decisione dovrà però essere rinviata all’inizio di ottobre, dopo che si svolgeranno le elezioni federali della PZPS, in programma il 27 e 28 settembre, e la relativa assemblea. (fonte: Polsat Sport) LEGGI TUTTO

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    La Repubblica Dominicana trionfa sul Messico e vince la Pan American Cup

    Di Redazione Nessuna sorpresa nella finale di Pan American Cup femminile: la Repubblica Dominicana vince per 3-0 (25-15, 25-21, 25-14) la sfida con il Messico, aggiudicandosi un torneo dominato dall’inizio alla fine, senza neppure un set perso nelle 7 partite disputate. Per le padrone di casa è il quinto successo nella storia della manifestazione (l’ultimo era datato 2016), che ne fa il secondo paese più titolato dopo gli USA. Al Messico, comunque protagonista di un grande torneo, non riesce la storica doppietta dopo la vittoria nel torneo maschile; al terzo posto si piazzano gli USA grazie al 3-0 sul Canada (26-24, 25-17, 25-17). La capitana dominicana Prisilla Rivera, autrice di 13 punti anche in finale, si aggiudica il premio di MVP della competizione, nel giorno del suo addio alla nazionale dopo vent’anni di carriera. Per la 37enne, premiata anche come miglior schiacciatrice insieme all’americana Veronica Jones-Perry, si tratta del secondo riconoscimento in carriera (il primo nel 2010). Il sestetto ideale si completa con Brie King (Canada) in palleggio, Fernanda Rodriguez (Messico) come top scorer e miglior opposto, Jineiry Martinez (Dominicana) e Alison Bastianelli (USA) centrali, Gaila Gonzalez (Dominicana) per il miglior servizio e la connazionale Brenda Castillo come miglior libero, miglior difensore e miglior ricevitrice. (fonte: Norceca.net) LEGGI TUTTO

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    Il Camerun è campione d’Africa per la terza volta consecutiva

    Di Redazione Finisce ancora in trionfo per il Camerun: a Kigali le “Leonesse Indomabili” vincono i Campionati Africani femminili per la terza volta consecutiva, battendo in finale il Kenya come nelle due precedenti edizioni. Una vittoria per 3-1 (25-21, 25-23, 15-25, 25-23) che replica quella ottenuta pochi giorni fa nella prima fase della manifestazione, anche se stavolta la gara è stata più combattuta ed è rimasta in equilibrio fino al 23-23 del quarto set. Entrambe le squadre si qualificano ai Mondiali 2022, mentre il terzo posto (a 34 anni dall’ultima medaglia) va al Marocco, che supera la Nigeria per 3-0 (25-19, 25-17, 25-18). Il premio di MVP della manifestazione va alla camerunense Christelle Tchoudjang Nana, mentre la compagna di squadra Laetitia Moma Bassoko (top scorer della finale con 18 punti) vince il riconoscimento per il miglior servizio. Miglior palleggiatrice la marocchina Alexandra Erhart, miglior attaccante Sharon Chepchumba Kiprono, miglior ricevitrice Mercy Moim, miglior muro Gladys Ekaru Emaniman (tutte del Kenya) e miglior libero Yousra Souidi (Marocco). L’edizione 2021 sarà comunque ricordata soprattutto per la clamorosa squalifica del Ruanda, paese organizzatore, per l’utilizzo di 4 giocatrici brasiliane naturalizzate senza seguire il regolamento della FIVB. Il caso ha portato a due giorni di sospensione della manifestazione, che si è conclusa soltanto ieri con semifinali e finali in giornata unica. (fonte: CAVB) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile vince i Sudamericani e manda la Colombia ai Mondiali

    Di Redazione Festeggiano in due a Barrancabermeja: il Brasile vince per la ventiduesima volta (la quattordicesima consecutiva) i Campionati Sudamericani femminili, le padrone di casa della Colombia centrano l’obiettivo della qualificazione ai Mondiali 2022, proprio grazie al 3-1 sulle brasiliane nell’ultima partita del girone. Un risultato che qualche sospetto lo alimenta, dato che alla seleçao bastava un set per mantenere il primo posto, ma va detto che la Colombia ha spinto fin dall’inizio ed è andata anche vicina al clamoroso 3-0 (24-24 nel terzo set) che sarebbe valso il sorpasso. Inutile, dunque, la facile vittoria per 3-0 dell’Argentina sul Cile. Per la Colombia è una dolce vendetta sulle albiceleste, che le avevano eliminate da Tokyo 2020, ma soprattutto una serie di record: per la prima volta la squadra di Antonio Rizzola si qualifica a un Mondiale, per la prima volta batte il Brasile in un evento internazionale, per la prima volta chiude una competizione al primo posto a pari merito (le verdeoro hanno la meglio per miglior quoziente set). A Gabi, autrice di 18 punti anche in finale, è stato assegnato il premio di MVP: “È stato un altro titolo importante per il Brasile. Congratulazioni alla Colombia, che ha giocato una grande partita e ci ha messo sotto pressione. Festeggiamo questo successo e tutta la stagione, che è stata molto speciale per il nostro gruppo: abbiamo attraversato molti momenti difficili, ma chiudiamo felici e pensiamo già al prossimo ciclo, che ci porterà a Parigi“. Nel sestetto ideale altre due brasiliane, la centrale Carol Gattaz e l’opposta Ana Cristina; per la Colombia sono state premiate Amanda Coneo (14 punti in finale) come miglior schiacciatrice, Maria Marin come miglior palleggiatrice e Yeisy Soto come miglior centrale. RISULTATIArgentina-Cile 3-0 (25-19, 25-5, 25-22); Colombia-Brasile 3-1 (25-19, 25-23, 24-26, 25-23). Classifica finale: Brasile* e Colombia 3 vittorie (9 punti), Argentina e Perù 2 (6), Cile 0 (0).*prima per miglior quoziente set (fonte: Voleysur.org) LEGGI TUTTO