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    Cina: Wu Sheng è il nuovo CT della nazionale maschile

    Di Redazione
    È stato nominato in Cina il nuovo CT della nazionale maschile: si tratta di Wu Sheng, che avrà il compito di traghettare la squadra verso le Olimpiadi 2024 dopo la mancata qualificazione all’appuntamento di Tokyo. Nato nel 1966, Wu Sheng ha avuto una discreta carriera da giocatore vestendo anche la maglia della nazionale; da tecnico ha guidato prima lo Zhejiang femminile, conducendolo allo scudetto nel 2013-2014, e poi la squadra maschile dello stesso club, con cui soltanto ieri ha ottenuto il secondo posto nel campionato nazionale. Nel 2017 aveva inoltre allenato la nazionale femminile Under 23.
    Il nuovo allenatore e il suo staff tecnico, di cui fa parte anche l’allenatore dello Shanghai Shen Qiong, hanno subito indetto il primo raduno: già oggi in serata si ritroveranno a Zhangzhou i primi 18 giocatori, mentre altri 7 si uniranno al gruppo in seguito.
    (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Bruno: “Modena è la mia squadra del cuore. L’Italia mi manca”

    Di Redazione
    Il palleggiatore Bruno Mossa De Rezende, per tutti Bruno, è tornato in Brasile dopo aver passato in Italia diversi anni della sua carriera. Intervistato da Il Resto del Carlino Modena, in vista del big match di sabato sera che vedrà di fronte le sue due ex squadre, Leo Shoes Modena e Cucine Lube Civitanova, l’alzatore verdeoro ha parlato del suo ritorno in Brasile, dell Covid che lo ha colpito di recente e del futuro.
    «Sto bene, fisicamente non ho avuto problemi. L’epidemia sta calando qui in Brasile, anche perché sta iniziando l’estate. Aspettiamo il vaccino nella speranza di non avere una seconda ondata come in Europa».
    Nel frattempo avete iniziato a giocare e avete già messo in cascina un trofeo? «Si, il Trofeu Super Volei è stato una sorta di anticipo del campionato ma anche il finale di quello dell’anno scorso, perché hanno partecipato le otto squadre che erano davanti in classifica al momento dello stop. Lo abbiamo vinto, una prima gioia».
    Parliamo di Italia: che sensazione le ha lasciato andarsene senza una partita di addio? «Mi è dispiaciuto molto: per me non era una questione di trovarmi bene solo a Modena o a Civitanova, dove ho passato anni bellissimi, ma anche un sentimento di accoglienza e rispetto che ho trovato in ogni campo, anche da avversario. Mi manca e mi mancherà ancora».
    Sabato si gioca Modena-Lube. Per chi tifa? «Difficile da dire. Modena per me è la squadra del cuore, come tifo il Botafogo nel calcio. Ho giocato lì, ho avuto tutte le esperienze che conoscete bene. Dall’altra parte però ho tanti amici, la Lube è quasi la stessa dei due anni in cui ho giocato lì. Quando ci sono dentro gli amici è difficile, ma la squadra del cuore rimane Modena».
    Una Modena che ha dovuto dire addio a quasi tutti i suoi campioni in estate. Che ne pensa? «Apprezzo e ammiro moltissimo il coraggio di Catia Pedrini nel continuare a sostenere la pallavolo in città, convinta a rimanere lì per il pubblico e per la squadra. L’anno è molto particolare, ma Catia e ‘Sarto’ hanno fatto il massimo e la squadra è ancora di alto livello: c’è il miglior libero al mondo, un grande alzatore, Vettori sta tornando ai suoi livelli, ci sono Stankovic e Petric. Ci vorrà tempo, ma lotteranno per i primi quattro posti».
    Quello di aprile è stato il suo saluto definitivo all’Italia? «Non so se è stato un addio. Per esigenze familiari avevo bisogno di tornare in Brasile e adesso sono felice di essere qui. Secondo me ho ancora altri due o tre anni ad alto livello, e non posso dire che sicuramente non tornerò in Italia: anzi, ci penso». LEGGI TUTTO

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    Polonia, giocatrici in campo per il diritto all’aborto

    Foto Facebook Budowlani Lodz

    Di Redazione
    Negli ultimi giorni ha suscitato grandi polemiche in Polonia una decisione della Corte Costituzionale, che ha decretato l’incostituzionalità del ricorso all’aborto anche in caso di gravi e irreversibili malformazioni al feto o malattie incurabili. In un paese che negli ultimi anni ha vissuto situazioni critiche sul fronte del rispetto dei diritti umani, la sentenza non è certo passata inosservata e ha provocato diffuse proteste e manifestazioni di massa, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia.
    Alle proteste, in gran parte declinate al femminile, non si è sottratto neppure il mondo della pallavolo: diverse giocatrici della Tauron Liga sono scese in campo con il simbolo delle attiviste, un fulmine disegnato sulle braccia o sulle mani. Hanno aderito all’iniziativa, tra le altre, alcune atlete di DPD Legionovia, E.Leclerc Moya Radomka Radom e Volley Wroclaw e quasi tutta la squadra del Grot Budowlani Lodz: “Ci pensiamo da molto tempo – ha spiegato Paulina Damaske – ma per diverse ragioni non ci siamo potute esporre troppo, e non potevamo partecipare alle manifestazioni perché siamo in isolamento. Però volevamo dimostrare alle altre donne che siamo vicine alla loro battaglia e lottiamo con loro“.
    (fonte: Strefa Siatkowki) LEGGI TUTTO

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    Valentina Diouf: “Qui in Corea mi trovo bene. Il Covid? Situazione contenuta”

    Foto KGC Ginseng Corporation

    Di Redazione
    Valentina Diouf per tanti anni in Italia con le maglie delle migliori squadre di A1 e della nazionale italiana, è pronta ad affrontare un altro campionato in Corea con il KGC Ginseng. Intervistata da TuttoSport, l’opposta si è raccontata a 360 gradi soffermandosi anche sulla pandemia che sta tornando a fare paura specialmente in Europa.
    Buongiorno Valentina Diouf: con quali aspettative ha iniziato il nuovo campionato in Corea del Sud con il KGC Ginseng? «Sono molto entusiasta di poter giocare qui un’altra stagione perché mi sono proprio divertita. Mi piacerebbe stavolta finire il campionato, l’anno scorso è stato interrotto proprio sul più bello per via della pandemia».
    Che livello è il campionato e quali le differenze con quello italiano? «È molto, molto equilibrato. Ci sono solo sei squadre e giochiamo sei round. È un buon livello ma è un tipo di gioco completamente diverso da quello che c’è in Italia. È molto focalizzato sugli stranieri, sono poco usati i centrali e poi le coreane sono quasi tutte molto alte».
    Anche in Corea i palazzetti sono chiusi al pubblico? «Sì, ma per fine ottobre li riapriranno con il 30% di presenze».
    La Corea è il Paese che ha contenuto più di tutti i contagi attraverso un app sul cellulare. Anche lei la utilizza? «Sto leggendo che in Europa sta peggiorando di nuovo la situazione e devo dire che gli italiani ci mettono anche del loro. Qui siamo tra i mille e due mila casi in totale di positività. E l’incremento giornaliero è di 40-60 casi, non di più. Questo grazie al tracciamento dei cellulari. Non capisco perché in Italia ci sia questa paura nell’essere monitorati. Siamo tracciati comunque attraverso tutte le autorizzazioni che diamo per le nostre app. Il sistema sa cosa facciamo, quali sono le nostre preferenze. Direi che per controllare una pandemia il gioco valga la candela! Abbiamo l’equivalente di whatsapp, Cacaotalk, e un codice Qr del cellulare. Quando entri in un locale lo mostri e viene registrato. Se per esempio cominci ad avere il sintomo del Covid e vai in ospedale dove ti trovano positivo a quel punto scaricano lo storico e verificano a ritroso chi nel tempo recente è stato a contatto. Non mi pare così grave!».
    Come si trova in Corea? «Mi trovo super bene. Non è semplice all’inizio perché è una cultura totalmente differente. Qui quasi nessuno parla inglese per cui ho una mia traduttrice, tra l’altro sono tutti piuttosto timidi e quindi non si avventurano con una lingua che non conoscono. Le mie compagne con cui ho più confidenza ogni tanto ci provano».
    Si è affermata in Italia, ma a 25 anni ha deciso di trasferirsi prima in Brasile e poi in Corea. In che modo queste esperienze l’hanno temprata come sportiva e donna? «Mi ha cambiato molto, sono andata via che ero più giovane e la mente ora è molto più aperta. Vivere dall’altra parte del mondo con popoli che hanno culture così diverse è stato affascinante, poi io sono passata dall’America Latina all’Oriente. Era proprio quello che cercavo anche per mettermi in discussione». LEGGI TUTTO

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    Ajaccio: Arriva Martinez-Gion

    Ramon Martinez-Gion con la maglia del Tolosa

    FRANCIA – L’Ajaccio ha ingaggiato lo schiacciatore olandese Ramon Martinez-Gion, già noto al campionato francese per aver vestito la maglia del Tolosa nella stagione 2018-’19. In questa stagione avrebbe dovuto giocare per l’Iraklis Salonicco, squadra alla fine non ammessa nella serie A1 greca.

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    Cina: Shandong in semifinale, resta fuori lo Shanghai

    Di Redazione
    Grande sorpresa in Cina – anche se annunciata dai risultati della prima fase – nei quarti di finale del campionato nazionale maschile: esce di scena lo Shanghai, battuto con un netto 0-3 dallo Shandong. Qualificazione contro pronostico dato che a settembre lo stesso Shanghai, con una squadra molto simile e sempre senza giocatori stranieri, si era aggiudicato l’edizione 2019-2020 della Superleague.
    In semifinale lo Shandong dovrà vedersela con il Beijing, ancora imbattuto dopo il netto 3-0 al Guangdong. Settima vittoria consecutiva anche per lo Zhejiang, che ha dovuto faticare un po’ di più per superare il giovane Sichuan in quattro set; in semifinale, domani, troverà lo Jiangsu, vittorioso sempre per 3-1 sull’Hebei.
    (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Iran: il campionato riprenderà il 18 novembre con tre “bolle”

    Foto Saeed Bahramizadeh/Iran Volleyball Federation

    Di Redazione
    Ricomincia con una nuova formula il campionato maschile dell’Iran, sospeso a ottobre per l’aggravarsi della pandemia. La Federazione ha deciso di raggruppare le restanti partite del girone d’andata in tre diverse “bolle”, che si svolgeranno tutte nella capitale Teheran (su 3 campi diversi), a tre settimane di distanza l’una dall’altra. La prima avrà inizio domenica 18 novembre e si concluderà giovedì 22, la seconda dal 9 al 13 dicembre, mentre la terza in un periodo ancora da definire tra il 20 dicembre e il 12 gennaio.
    A seguire si disputerà il girone di ritorno, sempre in sede unica, nell’arco di cinque settimane e le prime 8 classificate si qualificheranno ai play off.
    (fonte: Volleyball.ir) LEGGI TUTTO