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    Sinner completa l’incredibile Italian Day. Prima storica finale tutta azzurra sul veloce (di Marco Mazzoni)

    Jannik Sinner, prima finale 2021

    Che il tennis maschile azzurro fosse pronto a regalarci un 2021 da protagonisti era più di una speranza. Ma arrivare alla prima “vera” settimana di tennis giocato, dopo l’antipasto di inizio gennaio, e ritrovare TUTTI azzurri nelle finali che contano, beh, è qualcosa di straordinario.
    L’incredibile Italian Day è scattato in piena notte all’ATP Cup con l’acuto Fognini, che finalmente ha scacciato l’incubo Carreno Busta, regolato in tre set. Bravissimo Fabio, a vincere e lanciare la “furia” di un Berrettini sempre più convincente. Matteo ha regalato il secondo punto al team azzurro, regolando in due set il pericoloso (soprattutto ad inizio stagione) Bautista Agut, con una dimostrazione di forza impressionante nel primo set. “Berretto” ha macinato servizi e diritti potentissimi, sfondando letteralmente l’iberico. L’Italia vola in finale nell’ATP Cup, domani sfiderà l’imponente “armata russa”. Sarà un match in cui pariamo sfavoriti, ma chissà… Bravissimi tutti, abbiamo la chance di vincere un trofeo nuovo, in una competizione interessante, ideale inizio di stagione “down under”.
    Quindi all’ATP Great Ocean Road Open, sempre in svolgimento sui campi di Melbourne Park, in campo Stefano “Steto” Travaglia che, dopo una partenza con troppa tensione, si libera a fila dritto come un treno, regolando in due set Monteiro e regalandosi la prima finale ATP. Bravissimo l’azzurro ad esplodere servizio e diritto, con potenza e precisione, ma finalmente molto incisivo anche in risposta e migliorato di rovescio. Ha impressionato la sua chiusura del match, quando in passato si faceva divorare dalla tensione. Oggi niente, voleva a tutti i costi prendersi la finale, tanto che nel game conclusivo ha sparato a tutta velocità, senza tremare, consegnando tre Ace e un dritto vincente al fulmicotone dei suoi. Travaglia si merita questo risultato: dopo il gravissimo infortunio al polso che qualche anno fa ha quasi rischiato di interrompere la sua carriera, “Steto” è cresciuto anno dopo anno, costruendosi fisico, testa, migliorando il rovescio e crescendo nell’intensità. Travaglia è un tennista molto più completo di quello che in tanti gli riconoscono, ha qualità e “garra”; ha servizio, un diritto “bestiale” e ha voglia di imporsi. Bravissimo “Steto”!

    A chiudere il filotto azzurro, ecco Jannik Sinner, nel match forse più atteso, sia per l’enorme interesse generato dal nostro “kid” (considerato la vera promessa del 2021 dalla maggior parte degli osservatori internazionali) che per l’avversario, il tosto russo Karen Khachanov. Che partita… che lotta. A dire il vero, non è stato un match squisitamente “bello” sul piano estetico e della pura qualità. I due giocavano un po’ a specchio, un tennis non identico ma simile come impostazione, e questo crea sempre le peggiori condizioni a livello meramente estetico. Però che lotta, che emozioni, che susseguirsi di fasi sportivamente drammatiche. Senza star a raccontare tutti momenti, up and down, di un match davvero sofferto, voglio assolutamente sottolineare il finale di partita, quello che racconta esattamente che razza di talento e potenziale super-campione sia Jannik Sinner. L’azzurro ha condotto l’intero match a livello di gioco, è stato più spesso in controllo dello scambio, prendendosi più rischi, anche se a mio avviso ha cercato troppo poco il cambio improvviso col rovescio lungo linea, per mettere a nudo la pesantezza di Khachanov sul contro piede. Avanti di un break nel terzo, conquistato di forza in spinta, Jannik non è riuscito a chiudere servendo per il match sul 5-4. Non è mai arrivato a match point, ha sbagliato col diritto, non ha ricavato nulla col servizio. In un amen è scivolato sotto 5-6, e sul 30-40 ha affrontato al servizio un match point. Chiunque avrebbe tremato, vista la recentissima memoria negativa dell’occasione sfumata per chiudere. Jannik no. Ha preso in mano lo scambio, ha spinto accelerando 5 o 6 palle una più potente e lunga dell’altra, stroncando senza paura la resistenza del russo, un grande lottatore. Superato il pericolo, al tiebreak ha giocato da campione, prendendo più rischi, spingendo e trovando finalmente un cambio col rovescio lungo linea che ha spezzato la resistenza del rivale, un affondo di una bellezza straordinaria e precisione chirurgica, soprattutto per il momento in cui l’ha giocato. Ha chiuso il tiebreak dopo oltre 3 ore di battaglia, esultando in modo molto composto, perché Sinner sa benissimo che questa nuova finale ATP è “solo” un altro importantissimo passo verso la vetta, un altro mattoncino dorato per costruire un castello meraviglioso. Bravo, bravissimo Jannik. Queste sono le vittorie più importanti per crescere, perché figlie di una grande lotta, ottenute in match in cui è stato bravo a risolvere problemi, a risalire dopo momenti difficili.
    Aveva chiuso il suo 2020 a Sofia vincendo il suo primo ATP, riparte con una finale ATP. Grandissimo.

    Domani quindi Travaglia vs Sinner, prima finale della storia tra due italiani NON su terra battuta, e settima finale di tutti i tempi sull’ATP tour tra due azzurri. Ecco le altre sei:
    A.Panatta b. Mulligan (Senigallia – 1971)
    A.Panatta b. Bertolucci (Firenze – 1974)
    Zugarelli b. Barazzutti (Bastad – 1976)
    Barazzutti b. Bertolucci (Cairo – 1980)
    Pistolesi b. Cancellotti (Bari – 1987)
    Narducci b. C.Panatta (Firenze 1988)
    Una finale che mancava da 23 anni e prima sul veloce, segno di come il tennis italiano si sia ormai pienamente evoluto dalla “natia” terra rossa.
    Ma prima di questa splendida finale, tutti a tifare Fognini, Berrettini & C nell’ATP Cup, contro la Russia. Di sicuro un italiano vincerà un torneo, ed il team azzurro lotterà per portare a casa l’ATP Cup. Un vecchio adagio dice “Se son rose, fioriranno”, qua il tennis azzurro rischia di regalarci molto più di una fioritura, ma un intero giardino incantevole…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: Berrettini batte Bautista Agut, l’Italia supera la Spagna ed è in finale!

    Matteo Berrettini nella foto

    La premiata ditta Fognini-Berrettini colpisce ancora. Dopo il successo del ligure in apertura di programma su Carreno Busta, è arrivata la vittoria del tennista romano su Bautista Agut con il punteggio di 6-3 7-5 in un’ora e 25 minuti di gioco: la nazionale azzurra, capitanata da Vincenzo Santopadre, chiude i conti contro la Spagna (2-0, sarà ininfluente il doppio che comincerà tra qualche minuto) e raggiunge così la Russia di Rublev e Medvedev all’ultimo atto dell’ATP Cup 2021.
    Per Berrettini, già a segno nella fase a gironi contro Thiem e Monfils, prosegue il momento positivo: sono ottimi i segnali in vista dell’imminente inizio degli Australian Open, con l’attuale numero 10 della classifica mondiale che non ha ceduto alcun set nei tre incontri disputati.
    PRIMO SET PERFETTO – Sono i servizi a farla da padrone nelle prime battute dell’incontro, con i primi tre giochi che si concludono “a zero” in favore del giocatore in battuta. Berrettini, decisamente più incisivo rispetto al suo avversario anche con i colpi da fondocampo, prende il largo nel quarto game, operando il break a trenta vincendo quattro punti consecutivi: il tennista romano non ha avuto alcun problema, nei minuti successivi, a gestire il vantaggio. La frazione, conclusa in meno di trenta minuti, ha visto Berrettini vincere il 93% dei punti con la prima (13/14) e il 70% con la seconda (7/10): Bautista Agut, dal canto suo, non ha tanto da recriminare visto che l’azzurro non gli ha concesso praticamente nulla (il nativo di Castellon de la Plana, in cinque turni in risposta, è arrivato a “trenta” in una sola circostanza, nel nono ed ultimo game del set).

    SECONDO SET DI TENUTA – Lunga interruzione tra primo e secondo parziale in seguito all’intervento del fisioterapista richiesto da Bautista Agut per un infortunio all’inguine: la sosta infastidisce visibilmente il team italiano, con tanto di qualche timida protesta di Santopadre nei confronti del giudice di sedia per le tempistiche con cui è stato chiamato il MTO, ma non scompone in alcun modo Matteo Berrettini. Il classe ’96 continua a martellare nei propri turni di servizio, dando seguito a quanto di buono fatto vedere nella frazione precedente, e non soffre particolarmente il fatto che gli scambi si siano allungati: c’è più lotta, ma il numero 10 ATP non si fa cogliere impreparato e risponde con tutti i mezzi a sua disposizione. Dopo aver sciupato due palle break nel quinto gioco, il romano rimane agganciato al suo sfidante fino al momento clou: sul 15-40 nell’undicesimo gioco spreca altre due occasioni, per poi piazzare uno straordinario passante di dritto ai vantaggi che gli regala l’opportunità di servire per il match. Avanti 6-3 6-5, l’italiano tiene agevolmente la battuta portando così l’Italia in finale all’ATP Cup 2021.
    ITALIA – SPAGNA 2-0Fabio Fognini (ITA) b. Pablo Carreno Busta (ESP) 6-2 1-6 6-4Matteo Berrettini (ITA) b. Roberto Bautista Agut (ESP) 6-3 7-5 LEGGI TUTTO

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    Tennis, il tabellone degli Australian Open 2021: sorteggio complicato per gli azzurri. Ecco i dettagli

    Manca sempre meno all’inizio degli Australian Open 2021. Il primo Slam stagionale prenderà il via lunedì 8 febbraio 2021 per poi terminare domenica 21 febbraio con le due finali (maschile e femminile). A caratterizzare il torneo, oltre alla difficile situazione sanitaria, sarà il ricco montepremi. Infatti per l’Australian Open 2021 il montepremi è stato incrementato del 12,86% rispetto lo scorso anno, nonostante la grave crisi finanziaria. Nella giornata di oggi, 5 febbraio 2021, si sono disputati i sorteggi del tabellone principale dove sono presenti ben 9 azzurri e 5 azzurre. Ecco di seguito chi affronteranno.

    Australian Open – Il sorteggio
    In Australia sarà presente una folta e con tante speranze pattuglia maschile, composta da ben nove giocatori: Matteo Berrettini, Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Jannik Sinner, Salvatore Caruso, Stefano Travaglia, Marco Cecchinato, Gianluca Mager e Andreas Seppi. Il tennista romano (testa di serie numero 9) affronterà Kevin Anderson, mentre il nostro numero 2, Fognini, affronterà Hebert. L’altra teste di serie, Sonego, affronterà Querrey in una sfida dura e a colpi di servizi. Sfortunato Jannik Sinner che affronterà Shapovalov, in una sfida che premette grande spettacolo. Infine gli altri azzurri, Travaglia affronterà un temibile Tiafoe, Cecchinato con Mcdonald, Mager con Karatsev e Caruso con Laarksonen. Nel tabellone azzurro femminile non saranno presenti teste di serie e a guidare la flotta azzurra in cerca di rinascita c’è Camila Giorgi che affronterà Shvedova. Presenti anche Errani, Trevisan, Paolini e Cocciaretto. La prima affronterà la Wang, Trevisan con Alexandrova, Cocciaretto con Barthel e Paolini con la testa di serie numero 6, la Pliskova. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Matteo. Quello “D.o.c” (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini all’ATP Cup 2021

    1-4, 0-30. Sotto il sole di Melbourne, Matteo Berrettini è al servizio contro Gael Monfils, ma anche contro l’andamento del primo set, per lui in rosso. Un diritto gli è appena scappato via, troppa irruenza. Non è l’unico in questo inizio di partita nella seconda giornata dell’ATP Cup, contro i cugini francesi.
    Berrettini guarda la palla intensamente. Fa una smorfia mentre sbuffa, per scuotersi e tirare fuori la rabbia del momento. Prepara il servizio lentamente, con attenzione. Controlla il tempo, ma controlla soprattutto se stesso, le proprie emozioni. La telecamera si sofferma sul suo sguardo, così intenso che potrebbe incenerire qualsiasi cosa nei paraggi. È solo una fase del primo parziale, ma è quella che cambia totalmente il suo incontro. Berrettini scaraventa una prima a tre quarti di velocità, precisa e difficilissima da rigiocare. Segue un diritto “bomba” dei suoi, quindi uno scambio sulla diagonale del rovescio, condotto dal francese ma ribaltato da Matteo grazie a qualche drive consistente, quindi dei tagli tattici a togliere ritmo all’avversario. Nel game giocherà anche una delle sue splendide “smorze”, seguita a rete e chiusa di prepotenza. Berrettini mostra il meglio del suo campionario, si salva, gira l’inerzia del match e scappa via, verso una vittoria importante.
    Sì, importante. Berrettini aveva dato ottime sensazioni nel primo match dell’anno, vinto contro Thiem. La conferma di oggi è ancor più decisiva, perché a distanza di poche ore l’azzurro non solo ha disputato un altro ottimo incontro (seppur con qualche errore in più rispetto alla prestazione di ieri) ma soprattutto si è rivisto quel giocatore capace di imporre il proprio tennis contro i migliori, sostenuto da una buonissima condizione fisica.

    Il 2020 era stata un’annata a dir poco sfortunata per Matteo dal punto di vista sportivo. Subito problemi fisici, quindi lo stop per la “maledetta” pandemia, Quindi un rientro con poche gioie. A Roma sprazzi di buon gioco, ma anche una condizione fisica non ottimale, a bloccare la fluidità e intensità del suo gioco. Poco, troppo poco rispetto a quella macchina da tennis devastante capace di vincere, convincere, esaltare e issarlo in semifinale a US Open e giocarsi con pieno merito le Finals a Londra.
    In questi primi sprazzi della nuova stagione, è splendido ritrovare un buonissimo Berrettini, vicino a quello che ci ha esaltato e fatto sognare. Ancora l’intensità non è al massimo (e va benissimo), il diritto scappa un po’ via, la prima non è sempre continua. Ma è assai confortante ritrovare nel gioco del romano quella solidità sul lato sinistro che pareva un po’ scomparsa nel 2020, macchinoso e falloso. All’ATP Cup sta giocando discretamente bene di rovescio, è piuttosto solido nello scambio di ritmo sulla diagonale sinistra e, come nei momenti migliori, riesce a variare all’improvviso col taglio, per cambiare ritmo e proporre palle complicate all’avversario, spostandosi così da difesa a potenziale attacco. In questa fase tattica dello scambio, Matteo è tornato rapido con i piedi nel girarsi sul diritto sfruttando il tempo che gli regala il back lunghissimo e senza peso. Quando Berrettini riesce ad operare nello scambio questo movimento, diventa prepotente, aggressivo, sfonda letteralmente l’avversario con le sue bordate difficili da leggere. In pratica: può diventare ingestibile per quasi tutti i rivali, ancor più se il miglior servizio lo sostiene.
    Sono primissime sensazioni, ma se l’esordio vincente vs. Thiem poteva esser figlio della grandissima voglia di giocare bene dopo tanto tempo (e, onestamente, anche grazie ad un Dominic un po’ nebuloso…), la conferma contro un tennista scomodo e indecifrabile come “LaMonf” è assai importante per l’azzurro. Buone sensazioni, ottima attitudine, tennis potente e ottima condizione fisica. Proprio quella che era totalmente mancata nello sfortunato 2020. L’abbiamo sempre sottolineato: il tennis di Berrettini è possente e potenzialmente ingestibile, ma per esplodere ha bisogno della miglior condizione atletica. Muovere con fluidità quel corpo così imponente non è uno scherzo, resterà per tutta la sua carriera l’aspetto più delicato e cruciale, insieme alla fiducia. Le due cose vanno di pari passo: quando sta bene, la fiducia sale, il braccio fila via fluido, il tennis scorre. Il nostro amatissimo sport resta un insieme di piccole cose da incastrare con precisione e nel corretto ordine. Non facile.
    Berrettini, insieme al buon Fognini di stanotte, regala all’Italia il pass per le semifinali all’ATP Cup. È un ottimo inizio di stagione, perché l’adagio “vincere aiuta a vincere” non passa mai di moda. Questo Matteo in crescita, focalizzato, e soprattutto in buonissime condizioni fisiche, è il miglior modo di iniziare una stagione in cui abbiamo voglia non solo di sognare, ma anche di vincere.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: Berrettini supera Monfils e trascina l’Italia in semifinale. Francia ko

    Matteo Berrettini nella foto

    Dopo il successo di Fabio Fognini su Benoit Paire nel match che ha aperto il programma sulla “John Cain Arena“, è arrivata anche la vittoria di Matteo Berrettini (n.10 ATP) su Gael Monfils (n.11 ATP) col punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 33 minuti di gioco: a ventiquattro ore dalla bellissima affermazione su Dominic Thiem, il romano ripete una grande prestazione regalando all’Italia il punto del 2-0 contro la Francia ma soprattutto la certezza dell’approdo in semifinale all’ATP Cup 2021 (sarà ininfluente il doppio che si giocherà tra qualche minuto).
    La selezione azzurra, guidata da Vincenzo Santopadre, chiude il Gruppo C al primo posto grazie alle due vittorie centrate nel round robin e al penultimo atto della manifestazione se la vedrà con chi la spunterà nel raggruppamento formato da Spagna (Nadal, Bautista Agut, Carreno Busta, Marcel Granollers), Grecia (Stefanos Tsitsipas, Michail Pervolarakis) e Australia (Alex De Minaur, John Millman, John Peers, Luke Saville): il tie si disputerà venerdì 5 febbraio a partire dalle ore 07.30 italiane.

    PRIMO SET – Avvio lento e macchinoso, con qualche errore di troppo, per Matteo Berrettini: il talentuoso romano non viene assistito nemmeno dal servizio nelle prime fasi dell’incontro, vedendosi costretto a cedere la battuta a trenta nel quarto gioco anche a causa di un Monfils molto ispirato in risposta. Il transalpino si porta avanti di tre games (4-1) prima di subire il prorompente rientro di Berrettini: il classe ’96 sfrutta al meglio il primo passaggio a vuoto di Monfils operando il controbreak a quindici nel settimo gioco, aiutato anche dal considerevole aumento di “non forzati” da parte dell’esperto giocatore parigino. Monfils, chiamato ad un’immediata reazione dopo aver sciupato il netto vantaggio, torna a rendersi pericoloso in risposta ed è nell’ottavo gioco che crea i maggiori problemi a Berrettini: l’azzurro, trascinato in questa seconda parte del parziale da un ottimo servizio, prima recupera da 15-40 e poi cancella un break point ai vantaggi, completando la rimonta sul 4-4. Monfils sembra perdere fiducia nei propri mezzi nelle fasi cruciali del set: continuano i suoi errori di dritto (in gran lunga superiori rispetto a quelli di rovescio) e per Berrettini la vita si fa via via sempre più facile, il francese non inquadra il campo con un comodo dritto con i piedi sulla riga del servizio e si “consegna” all’italiano. Dopo quattro giochi consecutivi, arriva anche il quinto sigillo per Berrettini che chiude 6-4 dopo essere stato in svantaggio per quattro a uno.
    SECONDO SET – L’equilibrio iniziale si rompe nel terzo gioco: dopo aver cancellato due palle break, Monfils ne offre una terza a Berrettini con un sanguinoso doppio fallo. Il romano, a coronamento di un lunghissimo e bellissimo scambio durato ben 18 colpi, trova uno straordinario vincente che gli regala il break del 2-1: Monfils, che comincia ad accusare qualche problema alla spalla destra (richiederà poi un medical timeout), perde il servizio anche nel turno successivo permettendo a Berrettini di allungare sul 4-1. Al rientro dalla sosta per il trattamento medico del suo avversario, Berrettini restituisce addirittura a zero uno dei due break di vantaggio ma Monfils non è per nulla lucido nello sfruttare l’occasione per riaprire la contesa: il francese, infatti, ricambia immediatamente il “favore” all’italiano che si porta sul 5-2. Chiamato a chiudere l’incontro con il servizio a disposizione, Berrettini fa più fatica del previsto: dopo un game fiume, nel quale ha dovuto annullare ben quattro palle break a Monfils, l’azzurro riesce finalmente a chiudere. E la festa può cominciare perché l’Italia è in semifinale.
    ITALIA – FRANCIA 2-0Fabio Fognini (ITA) b. Benoit Paire (FRA) 6-1 7-6(2)Matteo Berrettini (ITA) b. Gael Monfils (FRA) 6-4 6-2 LEGGI TUTTO

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    ATP Cup 2021, Berrettini vince anche nel Doppio.

    E’ stato un’eccellente Matteo Berrettini a dare il via alla rimonta dell’Italia sull’Austria, nel match di Atp Cup 2021. Dopo la netta sconfitta di Fabio Fognini contro Novak nel primo singolare, il 24enne tennista romano è riuscito nell’impresa di battere il n. 3 del mondo, Dominic Thiem, con il punteggio di 6-2 6-4.Berrettini ha nettamente dominato l’incontro ed ha giocato ad altissimi livelli, tanto che Vincenzo Santopadre (coach temporaneo, in attesa dell’arrivo del nuovo capitano Filippo Volandri) ha deciso di impiegarlo anche nel doppio in coppia con Fognini. Scelta azzeccatissima, perchè i nostri hanno battuto il duo Thiem/Novak per 6-1 6-4, regalando così all’Italia il punto della vittoria (2-1).

    PROSSIMO AVVERSARIOArchiviata la pratica Austria, adesso gli azzurri dovranno vedersela con la Francia di Gael Monfils e Benoit Paire, avversari molto difficili ma non impossibili da battere, almeno sul singolare. Più problematico il discorso del doppio, poichè la coppia formata da Nicolas Mahut ed Edouard Roger-Vasselin è tra le migliori al mondo della specialità.Lo stato di grazia di Berrettini e la voglia di riscatto di Fognini, comunque, ci fanno ben sperare.La formula dell’Atp Cup, per quest’anno, prevede quattro gironi da tre squadre (l’Italia è appunto inserita nel gruppo C con Austria e Francia) con le migliori quattro che si affronteranno nelle semifinali.La finale sarà il 5 febbraio a Melbourne Park. LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: Ecco il programma completo delle prime tre giornate. Si parte subito il 02 Febbraio con Italia vs Austria. Berrettini e Fognini al via. L’Italia giocherà sempre di notte

    Questo il programma completo delle prime tre giornate dell’ATP Cup che inizierà dal prossimo 02 Febbraio alle ore 24 italiane. Prima Giornata – 02 Febbraio 2021 Rod Laver Arena – Ora italiana: 00:00 (ora locale: 10:00 am) 1. [1] Dusan Lajovic vs [11] Milos Raonic 2. [1] Novak Djokovic vs [11] Denis Shapovalov 3. Doppio […] LEGGI TUTTO

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    Da Melbourne – Matteo Berrettini: “Io sono fortunato perché mi sto allenando e anche bene”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini stamane è stato ospite di Stefano Meloccaro nella trasmissione Sunday Morning che ogni domenica mattina va in onda su SkySport24 alle ore 11 e 30.
    Dichiara l’azzurro: “Io sono fortunato perché mi sto allenando e anche bene. Ogni tanto però sento le palline di quelli che devono allenarsi in camera“.

    “C’è del personale ad ogni piano dell’Hotel per controllare le persone e ovviamente Vincenzo (Santopadre coach dell’azzurro) è stato il primo a farsi richiamare. Gli ho detto di non affacciarsi nemmeno che sennò ci squalificano e ci tocca tornare in Italia”.
    “Sono contento per Filippo Volandri, ma è ovvio che un po’ dispiace per Corrado Barazzutti, che è stato un grande capitano e con il quale ho fatto il mio esordio. Cercheremo di fare il meglio possibile con Filippo che è comunque abituato a stare su certi palcoscenici”. LEGGI TUTTO