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    Masters 1000 Indian Wells: Tsitsipas domina un Berrettini troppo falloso

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    “È difficile spiegare, certe giornate amare, lascia stare…” I versi di una bellissima canzone di Fiorella Mannoia risuonano nella testa di chi vi scrive mentre, attonito, assiste all’ultimo game dell’incontro perso nettamente da Matteo Berrettini contro Stefanos Tsitsipas nel terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells (6-3 6-3 lo score dopo solo 67 minuti di gioco). Un break subito a zero dall’azzurro, con pochissima sensibilità e zero incisività, a chiudere una prestazione davvero negativa, e… immagine forse impietosa ma fedele a descrivere una partita brutta, persa nettamente e persa male. Berrettini ha iniziato l’incontro come bloccato: evidentemente non sentiva la palla, non usciva affatto bene dalle sua corde e pure la distanza all’impatto non era quasi mai perfetta. Nemmeno la battuta l’ha sostenuto, un avvio shock, poco da dire. È andato sotto 3-0 e non è mai riuscito a strappare una chance per riprendere l’avversario, che al contrario ha disputato una partita eccellente sotto ogni punto di vista, tecnico, fisico e mentale. Probabilmente il vento, o una giornata con riflessi poco reattivi, non gli ha permesso di sbloccarsi e tutto è diventato terribilmente difficile per Matteo, anche il solo colpire il suo potentissimo diritto con la pulizia necessaria a generare traiettorie con un rimbalzo della palla oltre il rettangolo del servizio. Inefficace col diritto e in risposta, non è mai riuscito ad impensierire un ottimo Tsitsipas, veloce, potente, aggressivo.
    Quando un match è discretamente squilibrato come quello da poco concluso a Indian Wells, i meriti di uno lussureggiano nei demeriti dell’altro. Stefanos ha confermato quanto di buono visto a Dubai, la sua rinnovata aggressività e focus, con ben poche incertezze e la solidità del suo schema preferito: servizio e diritto. Il greco ha governato lo scambio forte di una prima palla di battuta in ritmo e un diritto assai solido, grazie al quale ha condotto ogni suo turno di battuta senza patemi; e a differenza del recente incontro vs. Berrettini a Dubai non ha sofferto per niente nemmeno sulla diagonale di rovescio visto che quasi mai l’azzurro è riuscito a girarsi col diritto da sinistra e scatenare il suo colpo più incisivo, oggi davvero con le polveri bagnate. Il cambio di racchetta sembra aver davvero rinvigorito Stefanos, la sua palla è tornata incisiva, potente, “cattiva”. Per mesi e mesi non faceva più male, mentre adesso tenerlo fermo non è affatto facile. Comanda lui, spinge bene dal centro e non è facile metterlo in difesa.
    Bravo Stef, ma… in troppe situazioni di gioco Matteo l’ha davvero mandato a nozze con tantissimi errori (24 alla fine contro solo 12 vincenti – servizi inclusi) e soprattutto non trovando che a piccole dosi quella potenza in scambio e profondità di colpi necessari a non finire in difesa. È stato doloroso vedere in quante occasioni Berrettini abbia perso il controllo del diritto… e non solo cercando una botta a chiudere, ma proprio nella costruzione. Spesso la palla gli finiva troppo vicina al corpo per esser impattata con la necessaria ampiezza, oppure lontana; anche col rovescio, notevolmente migliorato nelle ultime settimane, è stato conservativo, mai davvero ficcante. Usare di più il back poteva essere una via per provare a spezzare il ritmo dell’avversario, provare a spostarlo da quella “mattonella” al centro dalla quale ha fatto più o meno quel che voleva. Pure col servizio Matteo non ha convinto: da metà del primo set ha iniziato a trovare qualche Ace, dei “kick” più vigorosi, e infatti è entrato in partita; ma mai si è avuta la sensazione che fosse ingiocabile. Il suo sguardo tradiva tensione, forse il brutto avvio l’ha innervosito a tal punto da fargli perdere la sua classica lucidità e forza di reazione. Impalpabile in risposta, corto nello scambio, incapace di scuotersi veramente e mettere in difficoltà il rivale, un Matteo davvero sotto tono.
    Non c’è davvero niente da salvare nella partita di Berrettini, di gran lunga la peggiore del 2025 sotto ogni punto di vista, anzi speriamo che non sia figlia di un qualche problema fisico (non sembra ne abbia accusati). Un vero peccato perché le ultime prestazioni di Matteo erano state di altro spessore, anche nel loro recentissimo scontro a Dubai, perso ma con un vigore, potenza e intensità che oggi sono del tutte mancate. Speriamo sia stata solo una giornata amara, da dimenticare in fretta.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Tsitsipas alza la prima palla del match, sotto un bel sole. Buon turno per il greco, 1-0. Berrettini vince il primo lungo (e spettacolare) scambio del match, avanzando e chiudendo di volo con un ottimo riflesso. La palla salta alta nello scambio, nemmeno la bordata a tutta di Matteo è così definitiva e proprio il diritto lo tradisce, per il 15-30. Tsitsipas è bravo a girarsi sul diritto da sinistra e trovare un vincente che gli vale due palle break. Il BREAK arriva alla seconda chance, con il greco più vicino alla riga di fondo e bravo a governare il ritmo, portando all’errore l’italiano. 2-0. Molto bene Stefanos, dopo un buon servizio aggredisce la palla col diritto anche con discreto anticipo e trova profondità e precisione, mentre la risposta di Matteo è al momento non pervenuta. 3-0 Tsitsipas e un eloquente 12 punti a 3. Finalmente Berrettini trova un Ace in apertura del quarto gioco e il servizio lo aiuta a muovere lo score, ma nello scambio i drive del romano non sembrano fare male al rivale, con il greco più veloce nell’arrivare sulla palla e scaricare potenza con precisione. Invece in più occasioni Matteo non trova la migliore distanza dalla palla e i suoi impatti col diritto sono “poveri”, poco incisivi. 4-1 Tsitsipas in netto controllo del match. Corto il diritto di Berrettini, impressionante come un drive nel sesto game, tirato con buona forza, rimbalzi addirittura all’interno del rettangolo del servizio, evidenziando difficoltà importanti nella scioltezza del colpo e sicurezza dell’impatto. Almeno il servizio prende ritmo, due Ace e 4-2. Niente, nei game di Stefanos praticamente non si gioca, solo colpi incisivi e sicuri per lui, mentre quelli di Matteo svariano corti o finiscono un metro fuori, senza vera lotta. 5-2. Lo sguardo di Berrettini si fa più intenso, un doppio fallo ma la battuta gli porta un altro game, 5-3. Finalmente Matteo trova il primo gran diritto del match, una bordata cross delle sue che manda in crisi il rivale. Purtroppo è solo una fiammata, con un gran servizio esterno Tsitsipas trova due set point sul 40-15. Manca addirittura la palla col diritto sul primo, forse un rimbalzo fasullo… 40-30; un errore di rovescio costa all’azzurro il SET. 6-3 Tsitsipas, 30 minuti dominati dal greco, con Matteo davvero bloccato all’avvio e discretamente incerto nella gestione dei colpi da fondo. E solo un punto vinto da Berrettini con la seconda di battuta, dato pessimo.
    Secondo set, Berrettini ha il vantaggio di servire per primo. Trova una smorzata meravigliosa tanto è corta e imprendibile, Staf manco ci prova, e poi la battuta viaggia, 1-0. Il problema dell’azzurro resta la risposta, dove è totalmente inefficace: non riesce a spostare lateralmente il rivale, o nemmeno tirare una bordata centrale e profonda per allontanarlo dalla riga di fondo. È tutto fin troppo facile per Tsitsipas, davvero efficace col diritto (rarissimi i suoi errori, sempre in controllo). Berrettini inizia il terzo game sparando lungo un diritto aggressivo, poi finalmente costruisce bene uno scambio usando rotazione, aprendo l’angolo e infilando il rivale nell’angolo aperto. Sul 30 pari attacca l’azzurro ma non trova un buon tocco sotto rete e Tsitsipas arriva e tira un passante addosso che non è controllabile. Palla break. Se la gioca bene Berrettini: sceglie una prima palla esterna a tre quarti di velocità ma terribilmente carica di spin che provoca l’errore in risposta del greco. Stefanos non demorde, trova un’altra gran risposta di diritto e provoca l’errore di Matteo, altra palla break. Il romano sceglie lo stesso schema da sinistra e si salva di nuovo. A fatica, Berrettini porta a casa un game difficile, soffrendo. Sull’ennesimo diritto sbagliato da Matteo la grafica segnala che il greco ha vinto finora 23 scambi da fondo, l’italiano 8… è una foto fedele del match, e Stef con un altro diritto dal centro ottimo vince un altro game a zero, 2 pari. Il set ora avanza sui game di servizio, e Berrettini continua a far terribilmente fatica in risposta: un gran rovescio vincente è solo quinto punto vinto in risposta nel match. 3 pari. Arriva il fatidico settimo game: Berrettini fa sorprendere da una risposta molto profonda di Tsitsipas, 15-30. Suona l’allarme, e il servizio aiuta l’azzurro. Purtroppo sul 30 pari Matteo gioca a metà campo una volée di rovescio, e il passante di Stef è maledettamente deviato dal nastro. Palla break. Berrettini rischia il serve and volley sulla seconda, gioca pure una demi volée tutt’altro che cattiva, ma Tsitsipas arriva come un fulmine sulla palla e con un tocco superbo con la punta della racchetta trova un diagonale imprendibile. Bravissimo, poco da dire, e BREAK Tsitsipas, avanti 4-3 e servizio. Proprio il servizio non ha sostenuto l’azzurro, e… il break è subito arrivato. Improvvisamente si imballa il servizio del greco, due doppi falli, 15-30. Purtroppo non sfrutta la piccola chance Matteo, è corto nel palleggio e Tsitsipas prende possesso dello scambio. Con tanta energia il greco avanza e chiude di volo. 5-3, a un passo dal meritato successo. Berrettini chiude male l’incontro cedendo un turno di servizio a zero che, purtroppo, rende ancor più brutta una prestazione modesta, troppo povera per il buon Matteo visto nelle ultime settimane a livello di prestazione. Molto bene Tsitsipas, ma la tensione, poca sensibilità nei colpi di scambio e troppi errori sono costati a Berrettini la peggior sconfitta nell’anno.

    Matteo Berrettini vs Stefanos Tsitsipas ATP Indian Wells Matteo Berrettini [28]33 Stefanos Tsitsipas [8]66 Vincitore: Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 0-403-5 → 3-6S. Tsitsipas 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 40-303-4 → 3-5M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 3-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-153-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 df2-5 → 3-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-4 → 2-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-151-3 → 1-4M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 ace 40-300-3 → 1-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    Tsitsipas 🇬🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    237
    317

    Ace
    6
    0

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    37/52 (71%)
    26/44 (59%)

    Punti vinti sulla prima
    26/37 (70%)
    24/26 (92%)

    Punti vinti sulla seconda
    4/15 (27%)
    12/18 (67%)

    Palle break salvate
    3/6 (50%)
    0/0 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    41
    186

    Punti vinti sulla prima di servizio
    2/26 (8%)
    11/37 (30%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    6/18 (33%)
    11/15 (73%)

    Palle break convertite
    0/0 (0%)
    3/6 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    2/4 (50%)
    7/7 (100%)

    Vincenti
    12
    12

    Errori non forzati
    24
    11

    Punti vinti al servizio
    30/52 (58%)
    36/44 (82%)

    Punti vinti in risposta
    8/44 (18%)
    22/52 (42%)

    Totale punti vinti
    38/96 (40%)
    58/96 (60%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    226 km/h (140 mph)
    218 km/h (135 mph)

    Velocità media prima
    204 km/h (126 mph)
    203 km/h (126 mph)

    Velocità media seconda
    197 km/h (122 mph)
    185 km/h (114 mph) LEGGI TUTTO

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    Indian Wells: Berrettini solido al servizio, batte O’Connell e vola al terzo turno

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini, dopo il bye dell’esordio, continua il suo cammino al Masters 1000 di Indian Wells. Il romano, testa di serie numero 28, ha superato l’australiano Chris O’Connell con il punteggio di 6-2, 7-6(2) in una partita gestita con grande autorità, specialmente nei momenti chiave.Una prestazione solida quella dell’ex finalista di Wimbledon, che non ha mai perso la battuta durante tutto l’incontro, concedendo una sola palla break al suo avversario, prontamente annullata. Un dato significativo che evidenzia l’ottimo rendimento al servizio: 70% di prime in campo con 7 ace complessivi, una resa eccellente anche con la seconda (74% di punti vinti, grazie soprattutto al suo efficace kick).
    La partita si è sviluppata su due set dall’andamento molto diverso. Il primo è stato dominato dall’italiano, che ha imposto subito il suo ritmo strappando il servizio all’australiano nel primo game e poi nuovamente sul 3-1, chiudendo comodamente per 6-2. Nel secondo parziale, invece, O’Connell ha alzato notevolmente il suo livello, rendendo la frazione decisamente più combattuta.
    “L’australiano è diventato un altro giocatore nel secondo set”, si potrebbe dire, con scambi sempre più lunghi e duri. Berrettini è stato bravissimo a mantenere la calma nei momenti di difficoltà, salvando con grande personalità l’unica palla break concessa sul 3-4. Il set è così scivolato al tie-break, dove il romano ha mostrato tutta la sua classe: con un paio di colpi spettacolari, tra cui una delicata demi-volée, e approfittando di un doppio fallo dell’avversario, Berrettini ha dominato la fase decisiva chiudendo 7-2 con una precisa volée di rovescio.“Con la volée di rovescio vincente e l’urlo, l’azzurro fa suo un secondo parziale veramente complicato”, è stata la fotografia del momento decisivo del match, durato complessivamente poco più di un’ora e mezza.
    Questa vittoria rappresenta un risultato importante anche in ottica ranking per il tennista italiano, che con i 50 punti conquistati tamponerà parzialmente gli 80 punti in scadenza della finale di Phoenix 2024, torneo che aveva segnato il suo ritorno nel circuito dopo i problemi fisici. Berrettini è attualmente virtualmente numero 30 del mondo e questo successo conferma i progressi mostrati nelle ultime settimane.
    Al terzo turno, Berrettini attende il greco Stefanos Tsitsipas, in un match che promette di essere molto più impegnativo. L’italiano arriva però a questo appuntamento con sensazioni positive e la consapevolezza di poter contare su un servizio che, quando funziona così, rappresenta un’arma formidabile anche contro i migliori del circuito.
    ATP Indian Wells Matteo Berrettini [28]67 Christopher O’Connell26 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 3-1* 4*-1 df 5*-1 5-2* df 6-2*6-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 40-30 ace5-5 → 5-6M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace4-5 → 5-5C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace3-4 → 4-4C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-3 → 3-3C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1C. O’Connell 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2C. O’Connell5-1 → 5-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-304-1 → 5-1C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-1 → 4-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace2-0 → 2-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-01-0 → 2-0C. O’Connell 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    O’Connell 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    310
    259

    Ace
    7
    4

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    40/63 (63%)
    40/61 (66%)

    Punti vinti sulla prima
    28/40 (70%)
    28/40 (70%)

    Punti vinti sulla seconda
    17/23 (74%)
    9/21 (43%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    1/3 (33%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    174
    56

    Punti vinti sulla prima di servizio
    12/40 (30%)
    12/40 (30%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    12/21 (57%)
    6/23 (26%)

    Palle break convertite
    2/3 (67%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    8/11 (73%)
    6/7 (86%)

    Vincenti
    22
    15

    Errori non forzati
    26
    27

    Punti vinti al servizio
    45/63 (71%)
    37/61 (61%)

    Punti vinti in risposta
    24/61 (39%)
    18/63 (29%)

    Totale punti vinti
    69/124 (56%)
    55/124 (44%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    228 km/h (141 mph)
    205 km/h (127 mph)

    Velocità media prima
    215 km/h (133 mph)
    182 km/h (113 mph)

    Velocità media seconda
    210 km/h (130 mph)
    176 km/h (109 mph)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai: Berrettini cede di misura a Tsitsipas, bellissima partita

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    “La bellezza salverà il mondo”… Forse Dostoevskij è stato un filo ottimista, visto i bassi tempi attuali, ma certamente la bellezza del tennis di due “belli” del tour come Berrettini e Tsitsipas ha regalato una grandissima serata agli appassionati di tennis nei quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai, ma anche un pizzico di delusione per la vittoria del greco al termine di un match davvero equilibrato, girato su di una manciata di punti. 7-6(5) 1-6 6-4 lo score conclusivo a favore di Tsitsipas che così accede alla semifinale nel torneo del Golfo Persico, con pieno merito vista l’eccellente prestazione prodotta dal greco, in grandissima forma fisica e davvero centrato con tutti i colpi, anche quel rovescio che spesso lo fa penare non poco. Ma altrettanto buona è stata la prestazione di Berrettini, in tutti i colpi, e pure nella condizione atletica generale, assai rapido e reattivo sia nella copertura difensiva del campo che per la rapidità nello scattare sulla palla e spingere con una potenza a volte brutale.
    Quando un match è così equilibrato, dominato dal servizio di entrambi i giocatori e da un tipo di tennis tutto sommato simile (tanta spinta col diritto e aggressività verso la rete) sono una manciata di punti a fare la differenza, qualche giocata da campione trovata nei momenti chiave. Nell’ultimo quarto di finale a Dubai due assi nella manica li ha messi sul tavolo Tsitsipas: un passante di rovescio maestoso e difficilissimo nel tiebreak del primo set, giocata che il greco indovina un paio di volte all’anno, e poi sul 4 pari del terzo set una demi-volée irreale per difficoltà e tocco, a salvare una palla break che avrebbe mandato Berrettini a servire per il match. E visto come l’azzurro stava servendo, trasformare quella chance sarebbe stato praticamente chiudere un match point. Purtroppo le sliding doors del tennis sono crudeli: Matteo non ha sfruttato quella chance per bravura del rivale e servendo sotto 5-4 ha sbagliato un back e poi un passante (non facilissimo) che gli sono costati la sconfitta. 4 maledetti punti, in due ore di gioco. It’s tennis, baby…
    Non sarà una nottata facile per Matteo…Fa discretamente incazzare uscire dal campo battuto per così poco nonostante una partita davvero ben giocata e con livello medio assai alto, da parte di entrambi. I due si sono per così dire sostenuti e aizzati a vicenda, a furia di servizi in ritmo, anche sulla seconda palla (clamoroso il 75% di punti vinti da Berrettini con la seconda di battuta, dato assurdo se associato ad una “grande L”), e di diritti potenti, con tanti scambi di rara potenza e intensità. Visto il livello generale e il grande rischio imposto dai due, sono notevolissimi i dati di fine partita, con 27 vincenti e 25 errori per il romano, e il 19-28 per il greco. Anche qua: meglio Berrettini, avrà ancor più da masticare amaro visto come è finita. Tsitsipas ha spaccato l’equilibrio grazie a quelle due giocate favolose nei momenti cruciali, ma si è costruito il successo con tanta, tantissima sostanza e la “garra” di chi crede e si sente forte. Difficile resistere alla potenza e intensità di Matteo se non ce ne metti ancor di più. Era tempo che Stefanos non produceva una prestazione di questo livello e con questa continuità, con un diritto tornato bello ficcante e un rovescio stabile e aggressivo. Perché? Forse “grazie” a Matteo…
    Tsitsipas in tantissimi scambi è stato come investito dalla potenza di Berrettini, e questo paradossalmente l’ha aiutato. Gli ha cavato dubbi dalla testa, visto che solo entrare con altrettanta potenza era l’unico modo per non soccombere; e pure sul lato del rovescio poter impattare una palla così consistente lo ha costretto a giocare un rovescio più sul timing senza dover a sua volta mettere forza, e questo l’ha aiutato a non perdere coordinazione e precisione. Matteo è stato a sua volta molto bravo a reggere in tanti scambi, confermando anche nel match odierno i passi in avanti importantissimi compiuti nella sicurezza del rovescio, mai così stabile, sicuro e continuo. Proprio un rovescio super si è preso il break che l’ha mandato avanti nel secondo set, poi dominato. Ma allora, come mai questo ottimo Berrettini di Dubai è stato sconfitto?
    Certamente quei punti hanno pesato davvero tanto, le giocate del campione, quindi applausi a Tsitsipas. Forse però Matteo ha insistito fin troppo nello spingere come un forsennato, per troppi tiri nello scambio. Il suo tennis infatti richiede fatica, tanta, e nonostante la sua grande forma fisica nella fase finale è parso un filo meno rapido del rivale e questo forse l’ha pagato. Era indispensabile trasformare quella palla break sul 4 pari, troppo ben giocata dalla magia di tocco di Tsitsipas. Berrettini infatti è andato a servire sotto 5-4 con forse quel filo di energia in meno che ha pagato con nessun punto diretto al servizio e un minimo di ritardo. Una cosa piccola piccola all’interno di una partita così lunga e importante, ma che alla fine ha fatto la differenza. Matteo ha spinto molto bene contro il rovescio del rivale, ricavando molti punti; forse avrebbe potuto, in alcune fasi, giocare anche più al centro per non dare angolo agli attacchi del greco, ma tutti i numeri alla fine confermano che l’azzurro ha giocato una buonissima partita, e tanto meglio non si poteva fare. Magari rispondere un po’ di più, ma del resto Tsitsipas ha messo in gioco due prime su tre vincendo l’82% dei punti, un rendimento molto importante. A volte non è facile spiegare una sconfitta, c’è solo da accettarlo e pensare, a mente fredda, a quanto bene si è giocato. Nonostante tutto.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match scatta con Tsitsipas alla battuta. È efficace il greco col colpo d’inizio gioco, meno in scambio e col rovescio, ma ai vantaggi muove lo score. Eccellente il primo turno di Berrettini, solo prime palle e game a 15, bello aggressivo con il diritto, esecuzione davvero in grande spolvero in questa settimana e già a Doha in quella precedente. Il set scorre sui game di servizio, con Stefanos che fa un bel capitombolo cercando di rimettere un ottimo tocco corto di Matteo. Funziona bene il diritto d’attacco del greco, è molto efficace dopo una prima palla potente che apre il campo. Due turni di servizio a zero per TsiTsi, per il 3-2. Gioco molto verticale, pochi scambi. Si corre… contro il cronometro! Siamo già 4-3, con ben 5 turni di battuta consecutivi vinti a zero, e un solo punto perso da Berrettini al servizio. Ne perde un altro in avvio dell’ottavo game, per un rovescio mal centrato. Poche prime palle nel gioco per Matteo, e infatti Stefanos è bravo a caricare un gran rovescio profondo e quindi entrare a tutta col diritto dal centro. 15-30, primo momento scomodo nel match per l’azzurro. Purtroppo Matteo sbaglia una volée di diritto davvero banale, giocata forse con troppo sicurezza… errore che gli costa il 15-40, due palle break da difendere. ACE sulla prima; sulla seconda chance si scambia e Tsitsipas rischia un diritto vincente lungo linea da sinistra ma la palla gli va in corridoio. Fantastico il lob di Berrettini ai vantaggi, a punire un attacco nemmeno malvagio del rivale, il colpo più bello dell’incontro finora. 4 pari, ottima reazione al momento complicato. Improvvisamente la bagarre si è accesa e la battuta non domina più. Anche Tsitsipas va in difficoltà, prima un gran diritto lungo linea di Berrettini poi il greco esagera con la spinta cercando l’inside out col diritto, e 0-30. Stefanos non trattiene il braccio, resta super aggressivo con un servizio perfetto ma poi non chiude lo smash e Berrettini trova un diritto passante che diventa un tracciante! 15-40, ora è Berrettini ad aver 2 palle break. Il nastro dice no a un diritto potente di Berrettini (ma forse sarebbe finito in corridoio), 30-40; bravo il greco a scegliere l’attacco immediato col diritto e la volée, non facilissima, è perfetta. Bel momento tecnico del match: ora è Matteo a scendere a rete con un back di rovescio magnifico e la posizione sulla rete è ottima, ma il passante di Tsitsipas è ancor più bello e preciso. 5-4 Tsitsipas, super aggressivo e molto veloce in campo. Impressionante la bordata col diritto che porta a Berrettini il 5 pari. Entrambi i giocatori sprizzano energia, solo il tiebreak risolve il set. Matteo cede il primo punto al servizio, si fa un po’ investire da una risposta profonda del rivale e impatta male un diritto, con la palla che decolla in tribuna. 2-0 Tsitsipas. L’azzurro sfonda in progressione nel punto successivo, 2-1, quindi si riprende il mini-break con un back ficcante che rompe il ritmo al rivale, 2 punti pari. Si gira 3 pari. Clamoroso il passante vincente di rovescio lungo linea di Stefanos, tirato da lontanissimo e imprendibile per Berrettini a rete. Esecuzione da maestro che gli vale un nuovo mini-break, 4-3. Il greco attacca col diritto e vola 6 punti a 3, con Tre Set Point. Berrettini di potenza annulla i due set point servendo, 6-5, ma subisce il forcing del rivale e sbaglia un diritto che lo condanna a 7-5. Ottimo set, e ottimo Tsitsipas. Quel super passante di rovescio nel tiebreak gli è valso il set.
    Berrettini sembra aver assorbito bene la delusione di un set ben giocato ma perso vincendo un turno di battuta a zero, poi trova un gran passante di rovescio ma non basta, Tsitsipas resta solido e impatta lo score 1 pari, molto efficace il suo diritto. 8 i punti al servizio consecutivi di Matteo, l’ultimo un’altra bordata di diritto imprendibile. Matteo è bravo a rimontare da 40-0 a vantaggi nel quarto game, eccellente la resistenza col rovescio e pesantissimo il diritto in scambio. Berrettini in qualche modo aggancia con la risposta una prima palla esterna e mette in difficoltà il rivale, che tira in rete. Palla break! E seconda di servizio… SI! Bravissimo l’azzurro a trovare un passante di rovescio incrociato che punisce un attacco forse un po’ in ritardo del greco. Primo allungo del match, 3-1 Berrettini, strameritato con cinque punti vinti di fila in risposta. Impressiona la sicurezza nella spinta del romano, servizio e diritto carico, tutto fila alla grande e 4-1. TsiTsi sembra aver accusato il colpo, affonda malamente un diritto in rete poi tocca con poca precisione un volée non impossibile, 0-30. Completa la frittata con un doppio fallo, il primo del match, che valgono a Matteo un goloso 15-40. Con un recupero di rovescio lungo linea Berrettini sorprende uno Tsitsipas un po’ “piccione” a farsi trovare fuori posizione, e si prende il Doppio BREAK! 5-1. L’azzurro chiude di prepotenza il set con un 6-1 strameritato. The Hammer in action, un set praticamente senza macchia. 25 minuti di potenza e precisione.
    Il terzo set inizia letteralmente sotto i fuochi d’artificio, con un frastuono infernale a guastare i servizi di Tsitsipas. Matteo non se ne cura, risponde attacca e chiude di volo. 15-30. Buona la reazione di Stefanos, si aggrappa alla massima efficacia del servizio e anche del diritto. 1-0. Gran punti anche nel secondo game, Berrettini lo risolve con un diritto vincente dal centro tutt’altro che facile perché la palla correva bella veloce. 1 pari. Poche volte Tsitsipas così efficace col rovescio lungo linea; c’è un motivo tecnico: la velocità generata da Matteo che lo costringe a giocare di puro incontro e così il suo swing è più dritto ed… efficace. Quando deve metterci lui punch, perde coordinazione sulla palla e oggi non accade perché deve fare tutto in fretta e impatta una palla molto pesante. La grande intensità di gioco continua, anche dopo un’ora e mezza giocata senza compromessi, spingendo a tutto braccio quasi su ogni colpo, e prendendosi bei rischi. Poco in risposta, dominano i giocatori al servizio, ma più che per il colpo della battuta in sé per il vantaggio creato. L’equilibrio regge, solo 6 punti vinti in risposta in otto game (4-4), e Matteo che in quattro turni non ha perso un punto sulla seconda palla, dato clamoroso. Nono game, ecco la scossa. Tsitsipas sbaglia un colpo di scambio, quindi doppio fallo (brutto lancio di palla) e 0-30. Piccola grande chance per Berrettini in risposta. Con una difesa di fatica ma premiata da errore di diritto Tsitsipas, Matteo si prende due palle break sul 15-40. Non passa la prima palla da destra… BEH CHE GIOCATA STEF! Mamma mia… Matteo tira un gran passante di rovescio, veloce e basso, ma il greco tocca una meraviglia in demi-volée da dietro la riga di servizio, smorzando la palla da campione. Giocata della settimana, poi confermata da un bel servizio vincente. Duro, durissimo Tsitsipas, pure un S&V d’autore. Applausi, respinge l’assalto di Matteo e si porta 5-4. Matteo purtroppo sbaglia un back d’attacco col diritto, un po’ sorpreso dal colpo corto del rivale. Segue un attacco ottimo del greco, da difesa ad attacco con piedi rapidissimi, 15-30. Il momento è critico a dir poco… e purtroppo Stefanos risponde bene, apre l’angolo e attacca, mentre il passante di Berrettini in piena corsa partendo da molto lontano non passa la rete. 15-40, due Match Point Tsitsipas. Servizio e diritto si affida alle certezze Matteo, 30-40; niente prima da sinistra… e purtroppo l’azzurro sbaglia un rovescio in scambio che lo condanna alla sconfitta. Applausi per entrambi, grande partita, girata su pochi punti. Bravo Tsitsipas, ma un ottimo Berrettini, esce a testa altissima confermando di esser tornato ad un gran livello di gioco. Anche se vincere, …è meglio.

    ATP Dubai Stefanos Tsitsipas [4]716 Matteo Berrettini664 Vincitore: Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4S. Tsitsipas 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1S. Tsitsipas 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 df1-4 → 1-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-01-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 6-3* 6-4* 6*-56-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-404-3 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1S. Tsitsipas 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Tsitsipas 🇬🇷
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    271
    339

    Ace
    4
    5

    Doppi falli
    1
    0

    Prima di servizio
    38/58 (66%)
    42/52 (81%)

    Punti vinti sulla prima
    29/38 (76%)
    36/42 (86%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/20 (50%)
    7/10 (70%)

    Palle break salvate
    2/4 (50%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    44
    146

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/42 (14%)
    9/38 (24%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    3/10 (30%)
    10/20 (50%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    2/4 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    39/58 (67%)
    43/52 (83%)

    Punti vinti in risposta
    9/52 (17%)
    19/58 (33%)

    Totale punti vinti
    48/110 (44%)
    62/110 (56%) LEGGI TUTTO

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    Berrettini e il nuovo approccio al tennis: “Ora mi accetto di più”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini conferma il suo ottimo stato di forma qualificandosi per i quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai, eguagliando il risultato ottenuto la scorsa settimana a Doha. L’italiano, tornato nel Medio Oriente dopo sei anni di assenza, ha sconfitto il qualificato australiano Christopher O’Connell con il punteggio di 7-6, 6-2, guadagnandosi una sfida contro la testa di serie numero 4 Stefanos Tsitsipas.Una prestazione solida quella dell’ex numero 6 del mondo, che ha scagliato 15 ace, perso appena sette punti al servizio e non ha concesso nemmeno una palla break all’avversario durante i 90 minuti di partita. Numeri che testimoniano la ritrovata efficacia del suo gioco, in particolare al servizio, suo colpo distintivo.“È fantastico. Ho desiderato giocare tante partite per così tanto tempo e ho lavorato duramente. Penso di star giocando un ottimo livello di tennis”, ha dichiarato Berrettini, che la scorsa settimana a Doha ha eliminato Novak Djokovic prima di cedere in tre set a Jack Draper nei quarti. “Mi sto godendo il tempo in campo. È bello essere di nuovo ai quarti, e spero che questo vada meglio dell’ultimo.”
    La risalita verso la top 30Il percorso di Berrettini negli ultimi dodici mesi è stato straordinario. Tornato da un’assenza di sei mesi – dovuta alla rottura di un legamento della caviglia – nel marzo scorso, ha scalato la classifica dalla posizione 154 fino alla top 40, conquistando tre titoli ATP nel 2024. I suoi impressionanti risultati gli sono valsi il riconoscimento di “Comeback Player of the Year” ed è ora numero 30 del mondo e in ascesa.“Per fortuna c’è sempre margine di miglioramento, il che è positivo, perché altrimenti, dov’è il divertimento?”, ha commentato Berrettini parlando della sua forma attuale. “Mi muovo bene, servo bene. Ho migliorato la risposta e il rovescio, che erano un po’ i miei punti deboli, quindi sono molto felice del lavoro che sto facendo con il mio team, sono davvero orgoglioso di ciò che sto facendo, e spero in una grande stagione.”
    La risalita del tennista romano è ancora più notevole considerando che ha conquistato i suoi tre titoli dello scorso anno tutti sulla terra battuta (Marrakech, Gstaad e Kitzbühel), una superficie che non era tradizionalmente considerata la sua preferita.

    Una nuova prospettiva dopo gli infortuniGli infortuni e la sfortuna degli ultimi anni hanno cambiato profondamente l’approccio di Berrettini al tennis, portandolo a sviluppare una maggiore consapevolezza e apprezzamento per il suo sport.
    “Apprezzo tutti i momenti in campo e fuori. Quando ero a casa a fare riabilitazione, mi mancava tutto questo. Quindi i momenti in cui sono stanco, o magari non voglio allenarmi o vorrei essere da qualche altra parte, penso a quei momenti e tutto diventa più facile”, ha spiegato. “Ho anche imparato che il tennis richiede tempo, la vita richiede tempo, quindi mi accetto un po’ di più e per questo ora sono più felice.”Questa nuova prospettiva sembra aver liberato Berrettini dalle pressioni eccessive, permettendogli di giocare con maggiore leggerezza mentale, fattore che, unito alla sua potenza naturale, lo rende un avversario temibile per chiunque.
    Un gioco adatto a tutte le superficiSebbene i tre titoli vinti lo scorso anno siano arrivati sulla terra battuta, Berrettini ha dimostrato in passato di essere particolarmente pericoloso sull’erba e sui campi duri veloci. I suoi migliori risultati nei tornei del Grande Slam sono stati la finale a Wimbledon nel 2021 e le semifinali agli Australian Open 2022 e agli US Open 2019.“Ho sempre saputo che il mio gioco poteva adattarsi a tutte le superfici, ma allo stesso tempo non è mai facile quando non hai partite nelle gambe, soprattutto su una superficie su cui non sono nato”, ha detto Berrettini, cresciuto sui campi in terra battuta della sua natale Roma. “Sento che l’erba si adatta al mio gioco, e ho migliorato molto alcuni aspetti. Ma sulla terra battuta sono cresciuto. Allo stesso tempo, queste condizioni [a Dubai] sono davvero buone per me. Quando colpisci bene la palla, giocando aggressivo, paga, quindi sono davvero felice.”
    La sfida con TsitsipasGuardando alla sfida con Tsitsipas, contro cui è in svantaggio 3-1 negli scontri diretti, Berrettini appare fiducioso: “Stefanos sta sicuramente migliorando il suo gioco, è ovviamente un grande campione del nostro sport. Ha dimostrato molte volte di poter tornare. L’ho visto giocare contro un mio buon amico, Lorenzo Sonego, al primo turno e stava giocando bene. Sarà sicuramente una partita difficile, ma sono pronto, mi sento pronto e felice. Vedremo.”
    Il greco, che ha ottenuto una vittoria a tarda notte contro Karen Khachanov, sta giocando questa settimana con una racchetta completamente nera, apparentemente testando un nuovo equipaggiamento. Ha dichiarato che le condizioni del circuito stanno diventando più lente, soprattutto a causa del tipo di palline utilizzate.A questo proposito, Berrettini ha espresso la sua opinione sulla controversa questione delle palline Dunlop, criticate da diversi giocatori, incluso Daniil Medvedev: “Sento che le palline stanno diventando sempre più lente. Ma allo stesso tempo, ciò che è più importante per noi, penso, è la coerenza. Dovremmo provare con la stessa palla, almeno sulla stessa superficie. A me personalmente piacciono molto le palline Dunlop, penso siano le migliori. Ma, di nuovo, ognuno ha opinioni diverse.”
    Con questo spirito positivo e una ritrovata fiducia nei propri mezzi, Berrettini si prepara ad affrontare Tsitsipas nei quarti di finale, con l’obiettivo di continuare la sua risalita verso i vertici del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini dilagante a Dubai: O’Connell battuto in due set, ora i quarti

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini avanza ai quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai con una prestazione convincente, superando l’australiano Christopher O’Connell con il punteggio di 7-6(2) 6-2 in un’ora e 32 minuti di gioco.Una partita che ha visto il romano esprimere un tennis di altissimo livello, soprattutto al servizio: 15 ace complessivi, il 67% di prime in campo con l’impressionante percentuale dell’89% di punti vinti, a cui si aggiunge un eccezionale 82% con la seconda, dato che testimonia la ritrovata efficacia del giocatore italiano in questo fondamentale.
    Il primo set è stato equilibrato, con entrambi i tennisti molto solidi nei propri turni di battuta. Berrettini ha avuto tre palle break in apertura sullo 0-40, ma O’Connell è riuscito a salvarsi. Da quel momento, il parziale è scivolato via con l’aussie che sul 5 pari ha annullato un’altra palla break. senza altre occasioni significative fino al tie-break. Qui l’azzurro ha mostrato tutta la sua superiorità: dal 1-0 per l’australiano, Berrettini ha infilato un parziale di 7 punti a 1, prima con servizio, dritto e smash, poi con un passante di rovescio in allungo seguito da una serie di dritti culminata con l’inside-in vincente. Sul 6-2, il set point è stato convertito grazie a un errore di rovescio di O’Connell.
    L’inerzia è completamente cambiata nel secondo parziale. Berrettini ha immediatamente strappato il servizio all’australiano grazie a un perentorio dritto lungolinea sulla palla break. Dopo aver confermato il break, l’italiano ha continuato a spingere volando sul 4-1. Con un tennis sempre più sciolto e aggressivo, Berrettini ha chiuso 6-2 senza concedere mai l’opportunità all’avversario di rientrare in partita e piazzando un nuovo break nell’ultimo gioco dall’incontro rimontando dal 40-15, con due errori gratuiti dell’aussie dal 40 pari, con Berrettini che però sul 40-15 aveva messo a segno un diritto vincente ed un passante sempre di diritto vincente.
    Particolarmente efficace il dritto dell’azzurro, con cui ha costantemente messo in difficoltà O’Connell, alternando potenti accelerazioni lungolinea a precise traiettorie inside-out. Ottima anche la prestazione a rete, nonostante qualche incertezza nel primo set con due volée sbagliate in situazioni favorevoli.Al servizio, oltre agli ace, Berrettini ha mostrato grande varietà, alternando prime esterne a servizi al corpo che hanno regolarmente messo in difficoltà la risposta dell’australiano.
    Ai quarti di finale, Berrettini affronterà il greco Stefanos Tsitsipas, in quello che sarà un test importante per misurare il suo stato di forma in vista dei prossimi tornei americani.
    ATP Dubai Matteo Berrettini76 Christopher O’Connell62 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A5-2 → 6-2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-04-2 → 5-2C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 40-154-1 → 4-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace ace3-1 → 4-1C. O’Connell 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0C. O’Connell 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-26-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-6 → 6-6C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-154-5 → 5-5C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4C. O’Connell0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-3 → 3-4

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    O’Connell 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    346
    273

    Ace
    15
    4

    Doppi falli
    0
    0

    Prima di servizio
    35/52 (67%)
    51/74 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    31/35 (89%)
    27/51 (53%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/17 (82%)
    16/23 (70%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    5/7 (71%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    126
    29

    Punti vinti sulla prima di servizio
    24/51 (47%)
    4/35 (11%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/23 (30%)
    3/17 (18%)

    Palle break convertite
    2/7 (29%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    45/52 (87%)
    43/74 (58%)

    Punti vinti in risposta
    31/74 (42%)
    7/52 (13%)

    Totale punti vinti
    76/126 (60%)
    50/126 (40%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai: Berrettini potente e pratico, doma la resistenza di Monfils

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Potenza e controllo, con intensità e scelte di gioco lucide, sono gli ingredienti che servono per eccellere su di un campo da tennis. Esattamente quello che ha “cucinato” in campo “chef” Matteo Berrettini nel match di esordio all’ATP 500 di Dubai, con un convincente successo contro Gael Monfils per 7-5 6-4 in 83 minuti di partita, controllata complessivamente dall’azzurro. Una prestazione di sostanza e discreta qualità, come dimostrano i 26 vincenti a fronte di 18 errori, i numeri molto positivi al servizio (70% di prime palle, vincendo l’85% di punti) e una condotta di gara perfetta da punto di vista tattico. Berrettini avrebbe potuto chiudere il match anche con più margine se non avesse subito due break nella fase finale del primo set, passaggio di vera bagarre (con 4 break consecutivi) e lotta feroce in ogni scambio, l’unica fase nella quale ha sbagliato troppo per colpa di un calo del rendimento del servizio e la “solita” condotta del rivale, a suo modo unica. Nel secondo parziale invece Matteo è stato intoccabile nei suoi game, perdendo solo la miseria di due punti e giocando super aggressivo in risposta. Al secondo turno lo aspetta l’australiano Chris O’Connell, partita non comoda ma nella quale parte discretamente favorito visto il suo stato di forma generale.
    Il riscontro più positivo di questa vittoria è la conferma dell’ottima condizione fisica, tecnica e mentale di Berrettini, sulla scia del buon torneo di Doha la scorsa settimana. Matteo si è preso un break nel terzo game, molto potente in risposta e assai pratico: ha cercato, con successo, di imporre un bel ritmo al rivale senza prendersi grandi rischi, e la cosa ha funzionato perché Gael, cercando di uscire dalla morsa, ha sbagliato troppo. Berrettini aveva ben chiaro cosa fare nell’incontro: non farsi trascinare dal rivale nella lotta punto su punto, nell’agonismo che scade nella tensione, perché quello è il territorio di caccia di LaMonf, pericolosissimo quando si gioca su cambi di ritmo e schemi estemporanei, sul filo della tensione. Matteo per questo ha badato al sodo, tanta sostanza e meno rischi del solito, bravo anche a reggere molto bene sulla diagonale di rovescio – dove Monfils è più costante – e rapido nel fare un passo a sinistra per scaricare tutta la potenza del diritto, sia nel suo inside out che in attacchi improvvisi in lungo linea, ben orchestrati. La sensazione è stata di un Matteo lucido, pratico, concreto. Avrebbe potuto chiudere il primo set molto più agilmente se non fosse incappato in tre errori di fila sul 4-2, pure servendo male, e regalando così il break al francese. Una scossa che ha mandato la partita in lotta. Stesso copione una volta tornato in vantaggio… ma per fortuna servendo sul 6-5 la prima di servizio è tornata in ritmo e da lì in avanti non c’è stata più partita.
    Berrettini conferma l’eccellente momento di forma fisica, quella forza nelle gambe che gli permette di gestire bene anche la fasi difensive e portarsi al contrattacco con la potenza dei suoi drive. Monfils ha provato a spostarlo molto, cercando di alzare la parabola col rovescio diagonale e rallentando, e anche sparando qualche bordata a tutta per sorprenderlo, ma niente è riuscito a scalfire convinzione dell’azzurro, perfetto nell’applicare bene gli schemi preparati e vincere la partita alle sue condizioni. Il match infatti è stato condotto da Matteo, assai più attivo e continuo nella spinta e nella copertura del campo. Monfils avanza a strappi, a volte va velocissimo altre molto lento, e ti può confondere e mettere in difficoltà se accetti le sue dinamiche. Bene ha fatto Matteo a non curarsene, spingere tanto, senza esagerare con il rischio per non regalare troppo al rivale. C’è la macchia dei due break subiti nel primo set, ma sono stati ampiamente compensati da come ha chiuso il parziale e quindi condotto senza alcun problema il secondo set.
    Il torneo di Matteo continua, c’è O’Connell e quindi la prospettiva di Tsitsipas o Khachanov nei quarti. Un passo alla volta. Questo Berrettini così centrato e ben preparato è un osso durissimo per ogni avversario.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Monfils teme il diritto poderoso di Berrettini, e fa bene… Dopo un paio di game dominati dal servizio, Matteo risponde e spinge fortissimo col suo diritto, portandosi 15-30. Il francese cerca a sua volta la massima velocità col diritto, ma sente la pressione al servizio e commette un doppio fallo che vale il 30-40 e chance per l’allungo al romano. Berrettini è solido col rovescio, gioca di potenza senza prendere angolo, forzando così un erroraccio di Monfils che regala il BREAK all’italiano, 2-1. Buon avvio di Matteo, la prima palla è carica di spin e potente, si apre il campo con l’angolo incrociato da destra e quindi scarica una pallata ancor più potente e incrociata che taglia le gambe al rivale. Turno di battuta a zero e 3-1, 11 minuti di qualità e sostanza. Gael sente di dover chiedere il massimo al servizio ma la percentuale di prime è modesta, tanto che sulle seconde Matteo prende campo in risposta e in progressione è bravissimo a far spazio sulla sinistra e tirare mazzate inside out devastanti. Purtroppo sul 30 pari, ancora seconda palla, Berrettini esagera con una risposta di diritto di poco larga, e Monfils supera un momento delicato (3-2). È in fiducia l’azzurro, lo si vede non solo dal ritmo nella spinta ma anche col doppio tocco sul 40-15 che gli vale il game, prima la smorzata molto precisa e quindi un tocchetto col diritto di contro balzo, di fino, di classe. 4-2 Berrettini, in controllo del tempo di gioco e del campo, anche fisicamente. Sul 4-3 Berrettini serve con palle nuove e commette due errori, grave il secondo, uno smash al rimbalzo mal gestito e spedito oltre il corridoio. 0-30, per la prima volta in difficoltà al servizio e arriva pure il doppio fallo… All’improvviso è spalle al muro sullo 0-40. Cancella la prima chance di break con una battuta imprendibile, poi anche la seconda vincendo uno scambio lungo e tattico, 30-40. Il Contro BREAK arriva con un passante in corsa di Monfils, bravo a far giocare prima una volée bassa difficile e quindi correre avanti e infilare comodamente l’azzurro. 4 pari, tutto da rifare. Il match è entrato ufficialmente in lotta, ogni scambio è sofferto, duro, con Matteo che spinge di più. Dallo 0-30 la palla break arriva ai vantaggi, e Berrettini è lucido nel giocare consistente ma non rischiare troppo, strappando il BREAK con un errore di misura del francese, forse appannato dalla durezza degli scambi. 5-4, Matteo serve per il set, ma la prima palla non lo aiuta portando punti comodi e Monfils trova due super giocate, soprattutto un passante di rovescio da due metri fuori dal campo che lo fa volare 0-40, come nel turno di risposta precedente. Finalmente torna una battuta potente e precisa, 15-40, poi lo schema “The Hammer”, servizio e doppia mazzata col diritto, 30-40. E come sul 4-3, il Contro BREAK arriva di nuovo… Bravo Monfils a lavorare bene la palla col rovescio carico, sposta l’azzurro e alla fine è Matteo a trovare solo rete con un back. 5 pari, che bagarre… Berrettini poco aiutato dal servizio in questo game chiave. Anche nel game #11 è la risposta a dominare, quella di Matteo! Con una splendida una smorzata di diritto si procura una nuova palla break (30-40) e la sfrutta sfondando con una progressione micidiale di diritto. BREAK, 6-5 Berrettini. Stavolta l’azzurro serve meglio, anche un Ace e comanda col diritto. Chiude al primo Set Point, altra prima palla potente. 7-5. Parziale meritato, che poteva chiudere anche prima se non avesse smarrito la prima palla dopo i due allunghi.
    Monfils inizia il secondo set con un buon turno di servizio. Anche Berrettini riparte fortissimo col servizio, ben 3 Ace e 1 pari. Il set avanza sui turni di servizio con scambi rarefatti fino al 3 pari. Monfils serve e cade a terra impuntandosi un piede. Fa cenno che tutto è ok, ma in realtà sembra meno veloce o almeno titubante negli appoggi. Berrettini ne approfitta tirando un gran passante sul 15 pari, basso, e il francese un po’ in ritardo nello scendere a rete. Matteo sfrutta una seconda palla del rivale con un risposta un po’ corta che Gael aggredisce male, sbagliando. 15-40, due palle break a dir poco fondamentali… Berrettini trova una splendida risposta di diritto, pesante, carica di spin e profonda, che sorprende Monfils e lo porta ad un errore in contro balzo (e pure un saltello, come indolenzito, forse per la caduta precedente). BREAK Berrettini, avanti 4-3 e servizio. E il servizio c’è: gran prima palla esterna per iniziare il game, la punta della racchetta del francese ci arriva appena; poi un gran forcing col diritto dal centro a sfondare la resistenza del rivale. Potente, sicuro, non sbaglia niente e si porta 5-3 Matteo con un parziale di 12 punti a 1. Monfils non crolla, vince un discreto turno di battuta, 5-4, Berrettini al servizio per chiudere. Inizia bene affidandosi alle sue certezze, servizio potente con margine e diritto vincente da tre quarti campo. Segue altra ottima prima al centro, 30-0. Con nono Ace arrivano 3 Match Point. Chiude subito con un buon attacco col back di rovescio. Quarta vittoria in quattro scontri con Monfils. Una prestazione convincente, il torneo di Dubai continua contro O’Connell. Avanti tutta.

    Gael Monfils vs Matteo Berrettini ATP Dubai Gael Monfils54 Matteo Berrettini76 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6G. Monfils 30-0 30-15 df 30-30 40-303-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5G. Monfils 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3G. Monfils 15-0 40-0 40-152-2 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 40-152-1 → 2-2G. Monfils 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df ace1-0 → 1-1G. Monfils 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-6 → 5-7G. Monfils 0-15 15-15 15-30 30-30 30-405-5 → 5-6M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-5 → 5-5G. Monfils 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 40-30 ace 40-40 40-A4-4 → 4-5M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-403-4 → 4-4G. Monfils 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4G. Monfils 15-0 30-0 ace 30-15 df 30-30 40-30 ace1-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 1-3G. Monfils 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1G. Monfils 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Monfils 🇫🇷
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    234
    246

    Ace
    5
    6

    Doppi falli
    3
    2

    Prima di servizio
    27/47 (57%)
    26/37 (70%)

    Punti vinti sulla prima
    17/27 (63%)
    22/26 (85%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/20 (50%)
    2/11 (18%)

    Palle break salvate
    0/3 (0%)
    4/6 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    7

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    159
    225

    Punti vinti sulla prima di servizio
    4/26 (15%)
    10/27 (37%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    9/11 (82%)
    10/20 (50%)

    Palle break convertite
    2/6 (33%)
    3/3 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    7
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    27/47 (57%)
    24/37 (65%)

    Punti vinti in risposta
    13/37 (35%)
    20/47 (43%)

    Totale punti vinti
    40/84 (48%)
    44/84 (52%) LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Matteo Berrettini rientra nei top 30. Luca Nardi nei top 80

    Scritto da Az67Certo che l’anno scorso avevamo 20 nei primi 200. Adesso gli 11 nei 100 e stop.
    Si, notato anche io. Non lo dice nessuno ma qui si rischia un dopo Panatta e soci, quando ai tempi dietro i primi 5 c’era un vuoto con pochi nei primi 300.11 top 200 è uno dei minimi storici e 0 tra il numero 101 ed il n.200.Di solito anche negli anni bui 16 top 100 li avevamo.Uscito Gigante la situazione è questa.Dopo Panatta e soci, abbiamo avuto a malapena dei top 30 come Cancelotti, Ocletto e Canè e qualche top 50 o top 100, con qualche settimana senza nessun top 100.Qui altro che Sinner che fa da traino ed il tennis italiano è esploso, rischia di scoppiare, invece il tennis italiano.Dopo la nidiata dei Cobolli, Passaro, Arnaldi, Musetti etc. etc. abbiamo un vuoto. Non c’è nessuno sotto i 21 anni che abbia una classifica da far prevedere un nuovo top 10 o anche un nuovo buon giocatore. Poi magari uno salta fuori dal nulla ed ora è ancora senza ranking ATP, al momento i segnali sono questi e non sono buoni.Abbiamo fuori dai 200 tanti che per un motivo o per l’altro non sono entrati nei 100 dopo essere entrati nei 200. Zeppieri, Lavagno, Maestrelli etc. etc.Aspettiamo i Cinà, ma intanto Lorenzo Carboni a 18 anni al poston di andare avanti va indietro.Bisogna sperare si inverta la tendenza. A Lugano in un challenger i 2 italiani nelle quali spazzati via ed abbiamo un solo italiano in tabellone.Il ricambio non esiste proprio, siamo allo zero assoluto.Stranissimo, questa invasione della top 100 non ha creato un seguito.Ma è ormai una regola, i big non fanno da traino al movimento di un paese. Basti vedere i dopo Becker e Stich, i dopo Borg, Edberg, Wilander, pure gli USA erano in crisi senza top 20, gli spagnoli ora hanno un solo giocatore nei 30-40, anche se comunque ne hanno 7 nei 60.Gli argentini dopo Nalbandian Del Potro ed i top 10 sono al minimo storico pure loro.Anche Sinner, Berrettini e Fognini i nostri top 10 potrebbero non avere un seguito. Il rischio c’è, i segnali pure.Speriamo si inverta la tendenza. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai: Il Tabellone Principale. Sorteggio non semplice per gli italiani: Sonego-Tsitsipas e Monfils-Berrettini al primo turno

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Sono due gli italiani al via nel tabellone principale dell’ATP 500 di Dubai, entrambi con un sorteggio tutt’altro che fortunato. Lorenzo Sonego affronterà la testa di serie numero 4 Stefanos Tsitsipas, mentre Matteo Berrettini, fresco di ottimi risultati a Doha, se la vedrà con Gael Monfils in uno dei match più attesi del primo turno.Il torneo vede come prima testa di serie Daniil Medvedev, che inizierà il suo percorso contro il tedesco Jan-Lennard Struff. Il russo è inserito ovviamente nella parte alta del tabellone dove spicca anche la presenza di Ugo Humbert, testa di serie numero 5 e reduce dal titolo a Marsiglia, che affronterà Jiri Lehecka.
    Nella parte bassa, guidata da Alex de Minaur (numero 2 del seeding), occhi puntati su Andrey Rublev, testa di serie numero 3, che attende un qualificato al primo turno. Da seguire con attenzione anche il percorso di Grigor Dimitrov, numero 6 del seeding, anche lui opposto a un qualificato.Tra i match più interessanti del primo turno, oltre ai due che vedono coinvolti gli italiani, spicca la sfida tra Felix Auger-Aliassime e Alexander Bublik, mentre Marin Cilic, in tabellone grazie al ranking protetto, affronterà subito la testa di serie numero 2 de Minaur.

    🇦🇪 ATP 500 Dubai – Tabellone Principale – hard(1) Daniil Medvedev vs Jan-Lennard Struff Giovanni Mpetshi Perricard vs Zhizhen Zhang Qualifier vs Tallon Griekspoor Jiri Lehecka vs (5) Ugo Humbert
    (4) Stefanos Tsitsipas vs Lorenzo Sonego (WC) Daniel Evans vs Karen Khachanov Gael Monfils vs Matteo Berrettini Qualifier vs (6) Grigor Dimitrov
    (7) Jack Draper vs Qualifier(WC) Aziz Dougaz vs Zizou Bergs Fabian Marozsan vs Roberto Bautista Agut Qualifier vs (3) Andrey Rublev
    (8) Arthur Fils vs Nuno Borges Alexander Bublik vs Felix Auger-Aliassime Alexei Popyrin vs (WC) Hady Habib (PR) Marin Cilic vs (2) Alex de Minaur LEGGI TUTTO