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    ATP 250 Brisbane: Berrettini subisce la rimonta di Thompson

    Matteo Berrettini

    Inizia con una sconfitta il 2025 di Matteo Berrettini. Il romano, finalista a Wimbledon nel 2021 e vittorioso in Davis Cup lo scorso novembre a Malaga insieme a Jannik Sinner, è stato battuto in rimonta dall’australiano Jordan Thompson all’ATP 250 di Brisbane, 3-6 6-3 6-4 lo score conclusivo per il tennista locale. Non era una partita comoda per l’azzurro per iniziare la stagione: Thompson, n.26 ATP, è al suo best ranking in carriera, è tennista molto solido e grande agonista, quindi era scontato che, giocando in casa, fosse pronto a produrre il proprio miglior tennis. Il match è stato equilibrato e alla fine si è deciso per un break di differenza nel terzo parziale. Matteo ha pagato un calo nel rendimento della prima palla nel secondo set, con Thomson via via sempre più aggressivo, e poi il break a metà del terzo, quello che ha fatto pendere l’incontro dalla parte del “canguro”.
    La partita era scattata bene per Matteo: servizio in grande spolvero fin dai primi punti e break nel quarto gioco, che lo manda avanti 3-1, grazie ad alcuni diritti davvero potenti che sbaragliano la resistenza di Thompson. Sul 4-1 l’australiano si ritrova sotto 15-40, ma stavolta riesce a salvare due palle break e resta in scia. Berrettini tuttavia è perfetto al servizio, e chiude il set 6-3 con un turno di battuta a zero.

    Comeback complete 🔥
    Jordan Thompson gets his campaign of to a flyer after taking out Matteo Berretini 3-6 6-3 6-4 🙌#Brisbaneinternational pic.twitter.com/DbMrCgN6Bm
    — Tennis TV (@TennisTV) December 30, 2024

    Nel secondo set si accende la bagarre. Berrettini ha una piccola grande chance all’avvio, si ritrova avanti 0-30 in risposta ma non riesce ad arrivare a palla break, e l’australiano, a fatica ai vantaggi, vince il game. Sarà importantissimo per lui perché gli consente di giocare più libero in risposta e strappare un break che lo manda avanti 2-0. Immediata la risposta di Matteo: gioca bene con lo slice di rovescio e si prende il contro break con un ottimo lob passante di diritto, per il 2-1. Però il servizio del romano è calato, e questo purtroppo fa tutta la differenza a favore dell’australiano. Thompson corre tanto e bene, risponde sei più e mette pressione all’azzurro, che nel sesto game cede di nuovo il servizio (4-2), fino al 6-3 per Jordan che rimette il match in parità.
    Berrettini riprende un discreto ritmo al servizio ma il suo gioco è meno preciso e incisivo rispetto al primo set, tanto che è lui a subire il break che decide l’incontro nel quinto game, per il 3-2 Thompson. L’australiano è bravo a restare solito nei suoi game e rimontare da 0-30 servendo per chiudere sul 5-4, per il 6-4 conclusivo.
    Così Thompson commenta a fine match la sua rimonta: “Stava servendo in modo incredibile all’inizio e non sbagliava molti primi servizi. Ho pensato di provare a farlo uscire dal suo ritmo cambiando in risposta. Ho pensato che se fossi riuscito a ottenere un break in qualche modo, le cose si sarebbero messe bene. A volte è davvero difficile trovare il suo rovescio. Ha molta potenza e ha un servizio e un diritto enormi. Cercare di bloccarlo nell’angolo del rovescio non è così facile come sembra. Penso di poter dare credito alla mi velocità in campo, solo cercando di contrattaccare con un improvviso colpo più veloce, così da poter prendere il comando dello scambio”.
    Mario Cecchi
    ATP Brisbane Jordan Thompson [8]366 Matteo Berrettini634 Vincitore: Thompson ServizioSvolgimentoSet 3J. Thompson 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-3 → 5-4J. Thompson 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-3 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace 15-04-2 → 4-3J. Thompson 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A df2-2 → 3-2J. Thompson 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-301-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2J. Thompson 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Thompson 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 6-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-2 → 5-3J. Thompson 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 ace ace4-2 → 5-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-2 → 4-2J. Thompson 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-302-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2J. Thompson 0-15 0-30 15-30 ace 15-402-0 → 2-1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0J. Thompson 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6J. Thompson 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 40-40 A-402-5 → 3-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 2-5J. Thompson 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 A-40 40-40 A-401-4 → 2-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4J. Thompson 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 40-151-1 → 1-2J. Thompson 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Thompson 🇦🇺
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    263
    277

    Ace
    6
    8

    Doppi falli
    4
    1

    Prima di servizio
    56/93 (60%)
    49/76 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    41/56 (73%)
    41/49 (84%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/37 (43%)
    13/27 (48%)

    Palle break salvate
    2/4 (50%)
    2/5 (40%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    150
    148

    Punti vinti sulla prima di servizio
    8/49 (16%)
    15/56 (27%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    14/27 (52%)
    21/37 (57%)

    Palle break convertite
    3/5 (60%)
    2/4 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    57/93 (61%)
    54/76 (71%)

    Punti vinti in risposta
    22/76 (29%)
    36/93 (39%)

    Totale punti vinti
    79/169 (47%)
    90/169 (53%) LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Brisbane: Il Tabellone Principale. Presenze di Berrettini e Arnaldi. Novak Djokovic guida il seeding

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    ATP 250 Brisbane – Tabellone Principale – hard(1) Novak Djokovic vs (WC) Rinky Hijikata Qualifier vs Gael Monfils Qualifier vs (PR) Reilly Opelka Matteo Arnaldi vs (7) Alexei Popyrin
    (4) Frances Tiafoe vs (WC) Adam Walton Giovanni Mpetshi Perricard vs (PR) Nick Kyrgios Jakub Mensik vs QualifierArthur Cazaux vs (5) Sebastian Korda
    (6) Alejandro Tabilo vs QualifierMariano Navone vs Nicolas Jarry Arthur Rinderknech vs QualifierJiri Lehecka vs (3) Holger Rune
    (8) Jordan Thompson vs Matteo Berrettini Alex Michelsen vs Christopher O’Connell David Goffin vs (WC) Aleksandar Vukic Qualifier vs (2) Grigor Dimitrov LEGGI TUTTO

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    Verso l’Australian Open: Berrettini carico, Alcaraz e Djokovic affinano la preparazione

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Le Ambizioni di BerrettiniMatteo Berrettini si prepara all’assalto dell’Australian Open 2025 partendo da Brisbane, con rinnovate energie e ambizioni. In un’intervista a Eurosport, l’italiano ha condiviso le sue aspettative per la nuova stagione.“Spero che sia una stagione lunga in cui potrò giocare tornei completi,” ha dichiarato Berrettini. “L’anno scorso ho saltato la tournée australiana e non ho potuto iniziare fino a marzo, quindi sono orgoglioso di essere tornato. Ora la mia posizione nel ranking è completamente diversa: ho lavorato duramente per tornare a questi livelli.”Sul tema degli obiettivi, il tennista romano mantiene un approccio cauto ma positivo: “È difficile fissare obiettivi specifici, non si sa mai cosa aspettarsi: l’anno scorso ho iniziato da numero 105 del mondo e ho finito vincendo tre titoli. Spero di poter giocare molti tornei e disputare grandi partite.”
    Un 2024 di RinascitaNel corso della scorsa stagione, il tennista italiano ha ottenuto risultati solidi nel circuito, conquistando tre titoli ATP 250 e risalendo fino alla posizione numero 34 del ranking mondiale. Una performance che gli è valsa il premio di “Comeback Player of the Year 2024”, avendo chiuso la stagione nella top 40 dopo essere partito oltre la 150ª posizione.
    Non Tutto Rose e FioriIl percorso non è stato privo di ostacoli: durante la stagione sulla terra battuta, Berrettini ha dovuto affrontare uno stop di due mesi che gli ha fatto saltare tornei importanti come Madrid, Roma e Roland Garros.
    Le Parole dell’azzurro“Spero che sarà una stagione lunga con tante partite e tornei,” ha dichiarato Berrettini nella sua prima conferenza stampa a Brisbane. “Sono felice di essere qui. L’anno scorso ho saltato il tour australiano per infortunio e la mia stagione è iniziata solo a marzo. Sono orgoglioso di me stesso perché ho lavorato duramente per tornare.”
    Obiettivi MisuratiNonostante i progressi evidenti in classifica e i titoli vinti a Marrakech, Gstaad e Kitzbühel, Berrettini mantiene un approccio cauto riguardo agli obiettivi per questa stagione: “Non è facile parlare di obiettivi perché non si sa mai cosa aspettarsi. L’anno scorso sono partito dalla posizione 105 e ho vinto tre titoli. Ora la classifica è completamente diversa e voglio spingere al massimo i miei limiti.”Il ritorno in Australia rappresenta per Berrettini non solo l’inizio di una nuova stagione, ma anche la conferma del suo pieno recupero e della sua capacità di competere ai massimi livelli.
    Gli Ultimi Ritocchi dei CampioniA pochi giorni dall’inizio dell’Australian Open 2025, i migliori tennisti del mondo stanno completando la loro preparazione in luoghi diversi del globo:
    Alcaraz a VillenaCarlos Alcaraz prosegue la sua preparazione nella sua base di Villena, dove si sta allenando con il giordano Abdullah Shelbayh.
    Djokovic in ThailandiaIl campione serbo ha fatto tappa in Thailandia prima di raggiungere Brisbane, allenandosi con Kasidit Samrej, il miglior tennista locale che ha guadagnato un posto all’Australian Open vincendo un playoff asiatico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pagelle 2024: il meglio, …e il peggio, della stagione maschile

    Jannik Sinner trionfa agli Australian Open

    Sognare non costa niente, ma viverlo ad occhi aperti e con il cuore che batte a mille all’ora è molto, molto più bello…. Il 2024 è entrato nei libri di storia come la stagione più vincente di sempre per il tennis italiano, grazie a Jannik Sinner e tantissimo altro. Le nostre nazionali, la crescita di tanti giovani, il ritorno di Berrettini, l’esplosione ad altro livello di Musetti, una Paolini che tocca il cielo con un dito e vince l’Oro Olimpico con Errani. Niente è impossibile ma non sarà facile vivere un’altra annata così ricca di soddisfazioni. Anche a livello internazionale sono davvero tanti i temi che hanno arricchito la stagione da poco andata in archivio, tra novità, conferme e delusioni.
    Andiamo a rivivere il meglio e il peggio del 2024 al maschile, con i nostri “Oscar” in salsa tennistica. Fatti, veloci riflessioni e un pizzico d’ironia, per emozionarci di nuovo ripensando a momenti che non si potremo mai dimenticare.

    Giocatore dell’anno: Jannik Sinner
    Dopo le ultime travolgenti settimane del 2023, tutti ci aspettavamo un 2024 di Sinner di grandissimo livello e ricco di vittorie, ma… Jannik è andato oltre ogni più rosea aspettativa, ha raggiunto risultati che nemmeno osavamo sognare. Si temeva che il suo fisico non reggesse nel tempo lo sforzo di un tennis così veloce e aggressivo, la qualità degli avversari o altro ancora… niente. Sinner ha sbaragliato la concorrenza con un gioco in continuo miglioramento e un fisico ancor più solido. Si è preso tutto o quasi, dominando in modo assoluto sui campi in duro, vincendo il suo primo torneo in carriera su erba, chiudendo di nuovo l’annata da “tiranno” con le ATP Finals e la conferma in Davis Cup, ovviamente da n.1 nel ranking con un distacco enorme su tutta la concorrenza. Ha demolito ogni record del tennis italiano con una stagione tra le migliori di sempre nell’era moderna della disciplina, con il macigno sul groppone della bruttissima vicenda Clostebol, una mazzata  che avrebbe distrutto chiunque. Non lui, per un motivo molto semplice: la sua forza morale unita alla consapevolezza di non aver fatto NIENTE di male. Due Slam, record su record e soprattutto un tennis clamorosamente avvincente, sempre più ricco e completo. Vederlo volare sul rettangolo di gioco mulinando accelerazioni clamorose per velocità e controllo è un’esperienza sensoriale impagabile. Grazie Jannik.

    Sublime from Sinner
    The Italian clinches his maiden Grand Slam title
    He triumphs in five hardfought sets 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 to win #AO2024. @janniksin • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis pic.twitter.com/DTCIqWoUoR
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2024

    Delusione dell’anno: Holger Rune
    Non è stata una scelta facile. Nella categoria più scomoda si poteva optare per Djokovic, ma si è “salvato” con l’Oro Olimpico, o per Medvedev, in grande crisi tecnica e con zero titoli vinti, o anche su Tsitsipas, perso in altre faccende. Alla fine complessivamente e in rapporto al valore del giocatore, Holger Rune è tra i big di talento il tennista che meno ha performato e più ha deluso nel 2024. Aveva chiuso il 2023 al n.8 ATP, con le Finals disputate; quest’anno le Finals non l’ha nemmeno sfiorate per colpa di una stagione negativa sotto ogni punto di vista, certificata dal modestissimo n.13 ATP di fine anno. Nessun torneo vinto per il coetaneo di Alcaraz, ma soprattutto una regressione preoccupante a livello tecnico e di attitudine. Quel tennista potente, sportivamente “cattivo” e capace di spaccare la palla si è perso in quel sorriso beffardo con il quale sottolinea in più momenti dei suoi incontri la frustrazione per il non riuscire ad imporsi e giocare il suo miglior tennis. Holger è vittima di se stesso e il malato che non accetta la malattia è un paziente molto difficile da curare… Inutile girarci intorno, il pessimo anno del danese è purtroppo farina del suo sacco, non c’è sfortuna che tenga. Il tourbillon di coach e di scelte sbagliate, aggravato da problemi fisici e la fretta di rientrare, l’ha fatto crollare in un vortice perverso. Non è lucido in campo, sbaglia l’atteggiamento, la selezione dei colpi, la tattica di gioco. Rare nel 2024 le partite ben giocate, in un caos micidiale che l’ha depotenziato. Ha troppo talento per restare lontano dai migliori, ma serve uno strappo netto, e serve subito. Razionalità, una guida stabile e sicura, recuperare un tennis più semplice e basato sulle sue qualità agonistiche, questi gli obiettivi da perseguire nel 2025 per tornare a battagliare con i migliori.

    Match dell’anno: Sinner – Medvedev, finale Australian Open
    Chi legge potrà obiettare che ci sono state nel 2024 partite tecnicamente migliori (per esempio Sinner – Berrettini a Wimbledon, o Alcaraz – Sinner a Pechino per dirne due) o segnate da una battaglia ancor più avvincente (vedi Shelton – Tiafoe a US Open) ma la vittoria di Jannik in rimonta su Daniil nella finale di Melbourne è stata una partita non solo bella, ma fondamentale per il 2024 del nostro campione. Per mille motivi. La prima finale Slam, due set giocati con la normale tensione della prima volta – e sotto i colpi di avversario fortissimo – e quindi la capacità di ribaltarla con quella scossa di rabbia alla fine del secondo set, il cambio tattico e la furia in risposta. In quei 3 minuti tutto è cambiato: Sinner è salito in cattedra e si è preso il campo, le gambe e la testa dell’avversario. “Sono morto” diceva a Vagnozzi, ma invece è risorto come un meraviglioso Lazzaro sportivo, andando a prendersi il primo Major in carriera. Un successo decisivo, tonnellate di autostima e uno slancio clamoroso per il resto della stagione. Sono convinto che se non fosse riuscito a ribaltare quella finale, non avrebbe disputato un 2024 così vincente. La partita è stata anche molto bella a tratti, ma è soprattutto il suo peso specifico ad eleggerla come la più importante dell’anno.

    Ritorno dell’anno: Matteo Berrettini
    Quanto è bello scrivere questo commento. Il nostro Matteo-Nazionale negli ultimi anni ha trangugiato una quantità di fiele che avrebbe abbattuto qualsiasi essere umano… Non lui. Tutto è nato a Malaga 2023, su quella scomodissima panchina azzurra in Davis. Lì a soffrire e poi gioire con gli altri, ma da tifoso, non da protagonista. Ma come… io che ho dato idealmente il via a questo Rinascimento azzurro, non sono in campo a vincere? L’anno prossimo ci sarò io lì con Jannik. Una promessa a se stesso che si è trasformata in una forza brutale che per una volta è stata più forte degli infortuni e pure della sfiga atavica che non lo lascia mai in pace. C’ha messo qualche mese a carburare e sanarsi al 100%, poi The Hammer è torneo, ha vinto ed è stato anche sfortunato sui prati, dove ha trovato prima Draper e poi un Sinner irreale a bloccarlo, altrimenti poteva arrivare il terzo titolo a Stoccarda e a Wimbledon chissà… Ma dopo la doppietta estiva sulle Alpi, ha messo a fuoco proprio quella Davis e ha vinto, tra Bologna e Malaga, vero grande protagonista della nostra terza “insalatiera”. Pure il migliore in assoluto per rendimento sul rosso, ma quei numeri sono quisquilie. L’unica cosa che conta è che Berrettini è tornato.

    Impresa dell’anno: Musetti semifinale a Wimbledon
    Sul rosso di Parigi i segnali erano forti e chiarissimi. Lorenzo Musetti ha cambiato passo. Due match dominati, poi quella partita notturna persa contro Djokovic, ma che qualità. Anticipo, un tennis più diretto e una posizione migliore. E uno sguardo più intenso, con gli occhi solo sulla palla e non su territori autodistruttivi. Per questo mi ero spinto a dire appena prima della stagione su erba che Musetti proprio sull’erba avrebbe spiccato il volo, che i prati sarebbero diventati la sua miglior superficie se fosse riuscito a tenere quell’attitudine, facendo ancor più tesoro delle peculiarità del contesto “verde” per affinare il suo gioco ed elevarlo ulteriormente. La previsione si è rivelata azzeccata. “Muso” ha fiutato l’erba, l’ha fatta sua e il suo tennis è decollato. Ha giocato settimane stellari, non ha vinto per poco al Queen’s, ma a Wimbledon ha giocato un torneo spettacolare, esplodendo tutta la qualità del suo braccio e volando in semifinale, suo miglior risultato in carriera in uno Slam,. Il tennis di qualità, mano e variazioni di Lorenzo è ideale per come si interpreta oggi il gioco su erba, e Wimbledon l’ha dimostrato. C’è riuscito finalmente credendo in se stesso e razionalizzando i tempi di gioco, con sincronie mai così adeguate e rapide. Sullo slancio dei Championships è tornato a Parigi e si è preso un bronzo Olimpico meritatissimo, stoppato solo da un Djokovic “in missione”. Peccato per le finali perse in Cina e Umago, ma il suo Wimbledon 2024 resta l’impresa dell’anno e pietra angolare su cui costruire una nuova carriera, a caccia della top10 e oltre…

    Torneo dell’anno: Australian Open
    Altra scelta non facile, ma oltre alla clamorosa vittoria di Sinner, molte sono state le partite belle e significative del torneo. La semifinale di Jannik vs. Djokovic, con i primi due set nei quali ha forse toccato il suo miglior tennis in carriera; l’altra semifinale tra Medvedev e Zverev, battaglia feroce, e poi Medvedev – Hurkacz e Zverev – Alcaraz, o De Minaur – Rublev e Shelton – Mannarino… tante le partite interessanti che fanno preferire gli AO24 ad altri bei tornei stagionali.

    Fattaccio dell’anno: il ricorso della WADA alla positività di Sinner al Clostebol
    Non ha senso adesso ripercorrere tutti gli spigoli di una faccenda a dir poco spigolosa. Solo sottolineo quello che ritengo essere IL fattaccio. C’è stato un errore. Terribile, evidente e se mi passate il termine grottesco da parte di professionisti di quel livello nel team di Jannik. Ma… se un tribunale indipendente ha accertato i fatti con una sentenza che parla di quantità di sostanza ridicola e nessuna pratica dopante, e la stessa WADA riconosce che NON c’è stata la volontà di alterare le prestazioni con una pratica illecita, allora… di cosa stiamo parlando? L’attività antidoping è sacrosanta per cacciare a pedate nel sedere dallo sport coloro che barano. Qua si riconosce che non si è barato e non c’è stata la volontà di farlo. Allora tutto il resto è un teatro dell’orrore, che fa male allo sport e alla sua credibilità.

    Punto dell’anno: back di diritto difensivo di Berrettini contro Kokkinakis in Davis Cup
    Nel web e tv girano highlights di ogni tipo, tra difese assurde (clamorosa quella di Sinner vs. Alcaraz a Indian Wells), tweener o tuffi (ancora Jannik ad Halle, incredibile quello vincente vs. Griekspoor!), ma ancora per il peso specifico e tensione del momento, scelgo la difesa leonina e taglio sotto col diritto improvviso di Berrettini contro Kokkinakis nella fase decisiva della semifinale in Davis Cup. Partita di una durezza totale, con il “Kokk” che è uomo Davis vero, e il nostro Matteo che non accetta la sconfitta. Scambio terribile, comanda l’australiano e il nostro corre con disperata lucidità verso destra tirando un diritto difensivo in chop che taglia il campo e sorprende il rivale. Esplode lo stadio, e quell’improvvisa giocata di classe tramortisce il rivale e consegna idealmente la vittoria a Berrettini. Idealmente consegna anche la coppa, perché se Matteo perde quel match, non sappiamo come sarebbe andata a finire contro la fortissima coppia australiana nel doppio decisivo… Un colpo di classe e davvero fondamentale.

    Matteo Berrettini that is OUT OF THIS WORLD #DavisCup | @MattBerrettini | @federtennis pic.twitter.com/zL2iDbtYkG
    — Davis Cup (@DavisCup) November 23, 2024

    Giocatore più migliorato: Jack Draper
    Ho sempre esaltato la qualità e differenza del britannico, ma viveva di sprazzi isolati. Nell’estate 2024 finalmente Jack è esploso al massimo livello, facendo vedere a tutti che razza di tennista sia. Gioca forte, gioca bene, fa il punto da ogni posizione e ti fa giocare pure malissimo perché controlla, varia e ti porta in posizioni molto scomode. Dopo anni di alti e bassi per problemi fisici e pure uno stato ansioso che non riusciva a domare in troppe occasioni – portandolo pure ad infortunarsi per eccesso di tensione – Draper a US Open ha messo il mostra il meglio del suo repertorio e solo un Sinner troppo forte l’ha stoppato. Ha cambiato passo, come tennis e come testa. Se il fisico lo lascia in pace (ha dichiarato di riuscire ad allenarsi meglio e con continuità) è facile pronosticarlo come prossimo top10 e tennista da corsa nei grandi tornei. Non gli manca niente, ma proprio niente, per sedersi al banchetto dai grandi, e non per star lì solo a guardare… Una menzione anche per il bravissimo Flavio Cobolli: incredibile quel che è riuscito a fare a livello tecnico e di prestazione nel 2024. Incredibile!

    La foto dell’anno: Nadal che saluta il pubblico di Roma dalla passerella del Foto Italico
    Dopo Roger 2019, a spasso per il Foro su di una sorta di “Papa-Mobile” attorniato da un’orda di appassionati festanti, come dimenticare Rafa che sulla passerella tra Centrale e area giocatori saluta una marea umana, tutta per lui. Una foto memorabile, e momento che ho avuto la fortuna di vivere lì a due passi. Brividi. Giusto tributo al tennista più amato dell’era moderna insieme a Federer. Le due icone più amate del nostro sport.

    Un sassolino nella scarpa…: nessun progresso sul calendario stagionale
    Il calendario stagionale è e resta il grande problema del tennis attuale, che con la durezza e fisicità raggiunta dal gioco fa diventare il tutto poco sostenibile. Visto che di voglia di intervenire sulle condizioni non sembra essercene (purtroppo), si dovrebbe almeno entrare a gamba testa sullo schedule, togliendo storture e problemi. Invece la via intrapresa non sembra affatto quella corretta. Il puntare una sorta di “all-in” sui M1000 di 12 giorni non piace alla stragrande maggioranza dei giocatori; si è tolto un torneo su erba, quando questa è tornata la superficie che regala il miglior tennis; in America Latina si giocherà solo per tre settimane, penalizzando un continente che ama il tennis come pochi altri; fioccano continue esibizioni; non si riesce a trovare una miglior sistemazione alla Davis, che almeno vedrà le finali in Italia (grazie FITP). Insomma, problemi tanti, volontà di intervenire in modo strutturale e deciso, poca. Non è facile, il compito è dir poco arduo, ma si potrebbe fare molto di più.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Berrettini vince l’ATP Award di “Comeback Player of the Year” 2024

    L’infografica dell’ATP per il premio di Matteo

    Dagli ATP Award arriva un’altra gioia per il tennis italiano. Meritatissima. Matteo Berrettini infatti si aggiudica il premio di “Comeback Player of the Year”, ossia di giocatore tornato a grandissimo livello rientrando da un periodo difficile. Dopo sei mesi di stop dalla seconda parte del 2023 per un grave infortunio alla caviglia e poi un dolore al piede sofferto in Australia in gennaio, il romano è rientrato sul tour ATP a marzo risalendo dal n.154 in classifica fino ai primi 40 del mondo, al termine di un 2024 che gli ha regalato 3 titoli ATP e lo straordinario contributo alla vittoria in Davis Cup, dove a Malaga insieme a Jannik Sinner è stato decisivo.
    “Sono davvero felice di aver vinto il premio di Comeback Player of the Year”, ha detto Berrettini in un messaggio ai fan. “Grazie mille per il supporto. È stata una grande stagione, un grande sforzo per me e la mia squadra. Ovviamente sono così felice per i risultati che abbiamo ottenuto e non vedo l’ora di scendere in campo nel 2025 per ottenere più successo. Grazie ancora per il vostro supporto. Senza di voi ragazzi, i fan, non sarebbe possibile.”

    Nothing but love for the fans ❤️ @MattBerrettini | #ATPAwards pic.twitter.com/cQOS8SePu2
    — ATP Tour (@atptour) December 12, 2024

    Matteo aveva trascinato l’Italia in Coppa Davis anche nella fase a gironi di Bologna lo scorso settembre: vinse i suoi tre match di singolare, dando un contributo fondamentale alla qualificazione degli azzurri per la Final 8 di Malaga, dove ha vinto in doppio insieme a Sinner contro gli argentini e quindi i suoi due singolari contro Australia e Olanda (Kokkinakis e Van de Zandschulp). Punti pesantissimi, che hanno consentito a Jannik di “completare” l’opera.
    E pensare che il 2024 di Berrettini non era partito affatto bene. Fermo dalla brutta storta alla caviglia a US Open, Matteo era volato con il nuovo coach Roig in Australia in gennaio, ma un nuovo problema al piede alla vigilia del torneo di Melbourne l’aveva di nuovo stoppato. Il suo calvario pareva senza fine, e purtroppo era un film già visto e rivisto. Ma la forza morale e voglia di rivalsa di Berrettini è stata più forte di tutto. Si è ripresentato in campo negli Stati Uniti al quotato Challenger di Phoenix, dove è arrivato in finale, quindi rientrato sulla terra battuta si è subito preso il titolo a Marrakech, lottando come un leone e vincendo alcuni match non solo con il suo super servizio ma lavorando tanto in difesa e non arrendendosi mai. Era il segnale inequivocabile di quanto e bene avesse lavorato sul piano fisico, indispensabile per tornare a competere al massimo livello.
    Sull’erba di Stoccarda, dove aveva vinto già due titoli, è stato stoppato in finale solo da un Draper in rampa di lancio, e a Wimbledon un sorteggio beffardo gli ha riservato un secondo turno terribile contro Sinner. Partita stellare, solo la classe di Jannik l’ha fermato. Invece non si è fermato più nell’estate sul “rosso” alpino, dove ha conquistato una meravigliosa doppietta a Gstaad e Kitzbuhel, arrivando così a toccare quota 10 tornei ATP vinti in carriera. Meno trionfale la seconda parte dell’anno, ma dopo US Open la testa era sulla Davis, con quella promessa con Sinner “la vinceremo insieme il prossimo anno”. Detto fatto: tre partite e tre vittorie a Bologna, quindi si è preparato a puntino per Malaga, dove è stato il vero grande protagonista del successo italiano, da leader e decisivo con le sue tre vittorie tra singolo e doppio.
    Matteo ha chiuso il 2024 con un eccellente record di 32 vittorie e 12 sconfitte, da n.34 del mondo. Soprattutto, Berrettini si è ripreso un po’ di quel tanto che la malasorte gli ha tolto in troppi stop per infortuni. Un premio di “ritorno dell’anno” meritatissimo. Se Sinner ha vissuto un’annata indimenticabile, con Berrettini il nostro tennis ha ritrovato un altro grande Campione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Berrettini firma con IMG: Nuovo capitolo nella carriera del campione italiano

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    IMG ha annunciato ieri la firma di un importante accordo con Matteo Berrettini, che sarà rappresentato sia a livello tennistico che nel settore del modeling.Il tennista italiano, che vanta un palmarès di 10 titoli ATP nel singolare e ha raggiunto le semifinali sia agli US Open che agli Australian Open, oltre alla finale di Wimbledon, verrà rappresentato anche da IMG Models, la divisione modeling dell’agenzia.La partnership con IMG Models, in particolare, riconosce non solo le capacità atletiche di Berrettini ma anche il suo appeal nel mondo della moda e del lifestyle, confermando la sua crescente popolarità come figura poliedrica dello sport internazionale.
    “Siamo entusiasti di annunciare la firma di Matteo Berrettini!” ha dichiarato IMG nel comunicato ufficiale. “Benvenuto nella famiglia, Matteo!”Questo accordo segna un nuovo capitolo nella carriera del tennista romano, che potrà beneficiare dell’esperienza e della rete globale di IMG sia nel tennis che nel mondo della moda, aprendo nuove opportunità per la sua carriera dentro e fuori dal campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner e Berrettini Show ai SuperTennis Awards: Tra risate, ricordi e amicizia. Sinner “Ho di Meglio da Fare” – l’azzurro dice No a Sanremo. Binaghi ai SuperTennis Awards: “Dal Sogno alla Realtà”

    Sinner e Berrettini Show ai SuperTennis Awards

    Una serata di festa, risate e condivisione ha visto protagonisti Jannik Sinner e Matteo Berrettini ai SuperTennis Awards, con un’intervista doppia condotta da Piero Chiambretti che ha rivelato il lato più umano dei due campioni italiani.In occasione dei SuperTennis Awards di Milano, Jannik Sinner ha confermato che non parteciperà al Festival di Sanremo, declinando per il secondo anno consecutivo l’invito al palco dell’Ariston. “Non penso di andarci. Ho cose migliori da fare,” ha dichiarato il numero uno del tennis mondiale durante l’intervista con Chiambretti.La decisione di Sinner di non partecipare a Sanremo riflette la sua dedizione totale al tennis e la volontà di mantenere il focus sugli obiettivi sportivi, confermando ancora una volta la sua maturità e professionalità.
    Percorsi Diversi, Stessa PassioneI due tennisti hanno raccontato i loro inizi nel tennis, arrivato dopo altre esperienze sportive. Berrettini ha rivelato di dover ringraziare “Jacopo tutti i giorni per avermi convinto a scegliere il tennis e non le arti marziali”, mentre Sinner ha ricordato i suoi successi nello sci, inclusa la vittoria del Trofeo Topolino come Alberto Tomba.
    Federer come ModelloEntrambi hanno citato Roger Federer come fonte d’ispirazione. “È un campione, elegantissimo, fa sembrare tutto facile e fuori dal campo ha fatto sempre belle cose,” ha detto Sinner, con Berrettini che ha anche ricordato il suo primo incontro con lo svizzero a Wimbledon: “Ho fatto cinque game in tre set.”
    La Paura e il SuccessoSul tema della paura di perdere, i due hanno mostrato approcci diversi. “Prima della partita ho dei dubbi, ma non paura,” ha confessato Sinner. Berrettini invece ha ammesso: “Al contrario di Jannik mi capita di perdere, ma ho sempre avuto la sensazione che senza la paura io non riesca a performare bene.”
    Il 2024 dei RecordL’anno ha portato Sinner al numero 1 del mondo, un traguardo che lui stesso definisce “diverso dal vincere uno Slam. Quando sono diventato numero 1, McEnroe e Federer mi hanno fatto i complimenti, è stata una bellissima emozione.” Insieme hanno contribuito alla seconda Coppa Davis consecutiva dell’Italia, un successo che ha visto Berrettini protagonista anche fuori dal campo.
    Lo Sguardo al FuturoLa serata si è chiusa con riflessioni sul futuro. Sinner ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio giocoso: “Ogni partita che faccio cerco di divertirmi. Più andiamo avanti più abbiamo dubbi e ci dimentichiamo che il tennis è solo un gioco.” Berrettini, con la sua solita ironia, ha concluso: “Non so dove mi vedrò fra trent’anni – magari sarò qui a presentare.”
    In una serata di celebrazione ai SuperTennis Awards di Milano, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha tracciato il bilancio di un 2024 storico per il tennis italiano, delineando al contempo gli ambiziosi obiettivi futuri.
    Un Anno di Trionfi“Vale la pena lavorare, allenarsi, sudare, combattere e qualche volta perdere anche solo per vivere una piccola parte delle gioie che ci avete dato,” ha dichiarato Binaghi, riferendosi ai successi ottenuti nel 2024, tra cui le ATP Finals, la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup.
    Il Tennis Sfida il CalcioSecondo i dati del Boston Consulting Group, il tennis si sta avvicinando al calcio in termini di seguito popolare. “Loro hanno circa sei appassionati o praticanti per ogni cinque dei nostri. Non siamo molto lontani, e abbiamo grandi campioni che loro non hanno,” ha sottolineato Binaghi.
    Gli Obiettivi per il FuturoIl presidente ha identificato due priorità chiave:– Portare tennis e padel in tutte le scuole elementari e medie d’Italia– Garantire la visione del tennis in chiaro per tutti gli italiani
    L’Importanza della Visibilità“Quando le partite sono trasmesse in chiaro, il pubblico quintuplica,” ha evidenziato Binaghi, sottolineando come i campioni italiani non siano “figli di miliardari” e l’importanza di mantenere il tennis accessibile a tutti.
    I Premiati della SerataLa serata ha visto numerosi riconoscimenti, tra cui:– Jannik Sinner come miglior giocatore– Jasmine Paolini come miglior giocatrice– Matteo Berrettini con il Premio Fenice– Luca Nardi come miglior giovane– Flavio Cobolli come Most Improved Player
    Un momento toccante è stato il ricordo di Lea Pericoli, definita “la vera prima tifosa” del tennis italiano, scomparsa nell’ultimo anno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    2024, anno più azzurro che mai. Tutte le vittorie italiane, dagli Australian Open di Sinner alla Davis Cup di Malaga

    Jannik Sinner con la coppa degli Australian Open 2024

    “Sky is the limit” dicono a Londra e dintorni. Se ci credi e lavori duro, le vittorie arriveranno e non c’è limite alle possibilità di successo. Verissimo, è la miglior filosofia di vita, quella che anima Jannik Sinner e l’ha issato sul trono del tennis mondiale con un percorso partito da lontanissimo, forte della sua Straordinaria Normalità. E c’è non solo lui animato da questo mantra. C’è Jasmine, Matteo e tutti gli altri. Non sono piovuti dal cielo, nient’affatto. C’è lavoro, mentalità, metodo. C’è un sistema Italia che funziona e sembra aver consolidato le fondamenta per auto alimentarsi, questo è ancor più importante. L’insegnamento alla base è migliorato, i club sono dinamici, la Federazione ha tagliato inefficienze e sostenuto la bontà del lavoro locale, con sinergie e competenza, tecnica e manageriale. L’attualità è talmente bella che sembra di volare, successi che a riavvolgere il nastro della memoria a quando per anni a malapena riuscivamo a passare tre turni in uno Slam sembra impossibile… Invece è tutto vero, verissimo. L’Italia è nazione leader nel tennis. Abbiamo vinto praticamente TUTTO nel 2024. Campioni del mondo a squadre nel maschile e nel femminile. Medaglie olimpiche, il n.1 del mondo tra gli uomini al termine di una delle migliori stagioni di sempre, e la n.4 tra le ragazze, con due finali Slam per Jasmine e l’Oro in doppio a Parigi. Abbiamo 9 top 100 negli uomini, molti sono giovani e con ampi margini di crescita. Il 2024 è un’annata così bella che far meglio o solo confermarla sarà difficilissimo, ma adesso è il tempo di riposare e gioire, con una racchetta sotto l’albero di Natale mai così brillante.
    Ripercorriamo tutti i principali successi dei tennisti italiani nel 2024, dal clamoroso successo Slam di Jannik Sinner all’Australian Open, che ha riportato un major tra gli uomini in Italia da Parigi ’76 e le acrobazie di Adriano Panatta, alla seconda vittoria in Davis Cup consecutiva per i ragazzi di Filippo Volandri, forti di uno Jannik stellare e di un gruppo di grande talento. C’è davvero di tutto in questo 2024, vittorie in tutti gli angoli del mondo, ed è giusto sottolineare quanto Paolini sia andata vicino a vincere Wimbledon… Roba da brividi.

    28 gennaio 2024, Australian Open: Jannik Sinner rimonta due set a Daniil Medvedev e vince il suo primo Slam in carriera. Lo fa battendo dai quarti il n.5, il n.1 e il n.3 del mondo, ossia il percorso più tosto possibile. E quel n.1, era un certo Novak Djokovic, imbattuto nel torneo una volta sbarcato in semifinale…

    Sublime from Sinner
    The Italian clinches his maiden Grand Slam title
    He triumphs in five hardfought sets 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 to win #AO2024. @janniksin • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis pic.twitter.com/DTCIqWoUoR
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2024

    4 febbraio 2024, Linz: lo “strano” doppio Errani – Paolini inizia a funzionare per davvero, le due vincono in Austria il secondo torneo WTA assieme. Geometrie, sincronismi, con Sara clamorosa sul net e Jasmine esuberante e sempre più a suo agio. Semi che diventeranno rose bellissime in estate.
    11 febbraio 2024, Cordoba: Luciano Darderi nella natia Argentina gioca una settimana da urlo e vince il primo ATP in carriera. Inizia la sua cavalcata sul tour, con altre vittorie che lo issano fino ad un passo dall’entrare nella top30. A soli 22 anni e praticamente zero esperienza sul veloce nei grandi eventi.
    18 febbraio 2024, Rotterdam: Sinner alza il trofeo dell’importante torneo indoor europeo, il miglior 500 al mondo per tradizione e campo di partecipanti. Il suo treno corre velocissimo, per lui 12 vittorie consecutive nel nuovo anno, forte del clamoroso finale di 2023. Il computer non lo certifica, ma gli avversari sono consapevoli che è già il migliore del mondo. Lo diventerà 4 mesi dopo.
    18 febbraio 2024, Buenos Aires: Non solo Sinner. Pure Bolelli e Vavassori vincono, il doppio nel torneo argentino. Un successo contro un team tra i più collaudati al mondo, Granollers Zeballos.
    24 febbraio 2024, Dubai: il secondo mese dell’anno si chiude con il “botto”, Paolini trionfa nel primo WTA 1000 in carriera, al termine di un torneo duro e ben giocato. Impressiona il tennis offensivo dell’azzurra, passata in pochi mesi da acerrima lottatrice a gran produttrice di gioco. Solo Pennetta e Giorgi erano riuscite prima di lei a vincere un torneo di questa categoria.

    Jasmine’s crowning moment in Dubai 💜#DDFTennis pic.twitter.com/ZTP3WJ2wzK
    — wta (@WTA) February 24, 2024

    31 marzo 2024, Miami: l’uovo di Pasqua più bello è la coppa di Sinner al Masters 1000 della Florida. Domina il torneo con una superiorità imbarazzante sui rivali, in particolare su Medvedev, scherzato come mai prima in carriera. Sul cemento Jannik è quasi imbattitile.
    7 aprile 2024, Marrakech: si torna sul rosso ed è subito un italiano a vincere il primo torneo. Berrettini! Matteo lotta come un leone e doma uno dopo l’altro tutti gli avversari, vincendo un torneo che lo fa tornare di prepotenza nel radar del grande tennis dopo un’autunno da dimenticare. È il torneo n.90 vinto da un italiano sul tour Pro.
    19 maggio 2024, Roma: tutti sognavano il trionfo di Sinner, inutile prenderci in giro. Invece Jannik è k.o. all’anca, si presenta al Foro Italico la domenica prima del torneo e c’è parecchia apprensione. Il torneo lo vince Zverev, ma le immagini dell’anno sono la folla oceanica che saluta Nadal all’ultima presenza in Italia, e il sorriso vincente di Sara e Jasmine. Errani aveva già vinto con Vinci 12 anni fa, la coppia cresce a dismisura, e si diverte.
    23 giugno 2024, Halle: Sinner alza il suo primo trofeo su erba nell’ormai classico appuntamento pre Wimbledon in Germania. Lo fa da n.1 del mondo (lo è diventato il 10 giugno), è il suo 14esimo titolo in carriera. Nemmeno i prati frenano Jannik, non fanno più paura.
    23 giugno 2024, Halle: anche Bolelli – Vavassori trionfano nel torneo di doppio, per un en plein azzurro da cineteca. Bravi! La qualificazione alle Finals è sempre più probabile…
    21 luglio 2024, Gstaad: estate non è solo mare e spiaggia, è anche tennis sulle Alpi, e in quota il servizio di Berrettini decolla e diventa imprendibile. Domina il torneo svizzero, alzando di nuovo il (pesante) trofeo già vinto nel 2018, in quel che fu il suo primo alloro da Pro. E la settimana dopo…
    27 luglio 2024, Kitzbuhel: …arriva il secondo titolo di fila e terzo in stagione per Berrettini, stavolta nella fascinosa località austriaca ai piedi della mitica Streif di sci. Sono i 10 i titoli in carriera per Matteo, tutti tra erba e terra battuta, ma il più bello deve ancora arrivare…
    3 agosto 2024, Olimpiadi di Parigi: Lorenzo Musetti gioca un torneo eccezionale e vince il Bronzo olimpico, esattamente 100 anni dopo l’ultima medaglia ufficiale, quella di Uberto de Morpurgo sempre nella Ville Lumiere. Musetti dopo Wimbledon certifica il suo nuovo status, nei grandi appuntamenti lui c’è.

    Lorenzo Musetti, Olympic bronze medalist
    WHAT A MOMENT. pic.twitter.com/LW5F5FMKah
    — Bastien Fachan (@BastienFachan) August 3, 2024

    4 agosto 2024, Olimpiadi di Parigi: dopo il bronzo, ecco l’Oro! Sono Errani e Paolini a far suonare l’inno di Mameli a Roland Garros in versione olimpica, con una bellissima vittoria di coppia che certifica il loro status di campionesse. Avevano iniziato quasi per gioco, ma quanto le piace giocare ora…
    19 agosto 2024, Cincinnati: Sinner non conferma il primo titolo 1000 in carriera in Canada, ma vince quello successivo in Ohio, mostrando un tennis non ancora al top come in Australia ma in crescendo. Infatti a New York…
    24 agosto 2024, Winston-Salem: tutti gli occhi sono puntati su US Open, ma nell’ultimo antipasto prima del quarto Slam stagionale ecco che sbuca Lorenzo Sonego. Il torinese si prende una bella soddisfazione dopo un periodo non eccellente, torna a vincere un torneo, quarto in carriera. Bellissima la finale dove schianta il talento locale Michelsen, che sotto gli attacchi garibaldini del nostro non ci capisce niente.
    5 settembre 2024, New York: Errani più invecchia, più migliora. Gioca il torneo di singolare con grinta leonina e trascina Vavassori al successo nel doppio misto. È un titolo storico, perché mai una coppia tutta azzurra aveva vinto un misto Slam. Bravi!
    8 settembre 2024, New York: Sinner è nel ciclone del caso “Clostebol”, è accolto con diffidenza da pubblico e colleghi, anche per colpa di una stampa (perlopiù estera) lacunosa del capire i motivi legali e disciplinari della faccenda. Lui è di granito, va avanti per la sua strada e dopo un primo set shock all’esordio domina il torneo e vince il secondo Slam in carriera, mai un italiano aveva trionfato nel maschile a US Open (c’era riuscita Pennetta nel 2015). Sinner sempre più n.1, sempre più recordman del tennis italiano.

    Il momento in cui #Sinner ha scritto un’altra pagina di storia del tennis! ❤️💪#USOpen pic.twitter.com/ZuEfgqIF8X
    — SuperTennis TV (@SuperTennisTv) September 8, 2024

    2 ottobre 2024, Pechino: Bolelli e Vavassori vincono il 500 cinese e di fatto staccano il biglietto per le ATP Finals. Bravissimi!
    6 ottobre 2024, Pechino: anche il doppio femminile è azzurro, ovviamente grazie a Sara e Jasmine. Punti che aprono le porte delle WTA Finals di doppio. Che dire… leggendarie.
    13 ottobre 2024, Shanghai: la trasferta asiatica di Jannik Sinner si chiude con il settimo titolo in stagione e terzo 1000 dell’anno, dominando in finale un Djokovic mai domo. Alla stretta di mano la faccia di Novak è tutto un programma… quella di uno che sente di esser stato sorpassato di brutto dal giovane rivale. Nel torneo Jannik si assicura anche il n.1 di fine anno, altro risultato eccezionale.
    17 novembre 2024, Torino: Jannik domina le ATP Finals. Non vince, stravince. Non perde un set, non capitava dal 1986 quando il diritto dello “zar” Lendl terrorizzava i rivali al Madison Square Garden, su quel leggendario campo senza corridoi… Sinner è nettamente il più forte di tutti, in semifinale contro Ruud produce un tennis allucinante per velocità e potenza, tanto che Casper dice stordito dopo il match “almeno contro Djokovic e Nadal riuscivi a palleggiare, contro Sinner non si può”.

    The winning moment captured inside the Inalpi arena! #NittoATPFinals https://t.co/VHeNSap3Vm pic.twitter.com/hRuX8A2Xpw
    — Tennis TV (@TennisTV) November 17, 2024

    2o novembre 2024, Malaga: l’Andalusia è teatro degli ultimi due bellissimi successi stagionali del tennis italiano. Le ragazze si Tathiana Garbin battono tutte le rivali, e si prendono le quinta Billie Jean King Cup, la “Davis-rosa”. Coronamento di un’annata eccezionale per Paolini ed Errani, sempre decisive nel doppio.
    24 novembre 2024, Malaga: E sono tre! Jannik, Matteo e tutto il team di Volandri conferma il titolo dell’anno scorso, alziamo la terza “insalatiera” della nostra storia. La riportiamo a casa, e farà forse di nuovo un tour in tutta Italia. Ormai è il tennis nelle case di tutti gli italiani. Siamo i più forti.

    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO