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    ATP 500 Dallas: Il Tabellone Principale. Un qualificato per Matteo Arnaldi

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    ATP 500 Dallas – Tabellone Principale – indoor hard(1) Taylor Fritz vs Arthur Rinderknech Miomir Kecmanovic vs Denis Shapovalov Rinky Hijikata vs Adrian Mannarino Kei Nishikori vs (6) Tomas Machac
    (3) Tommy Paul vs (WC) Jenson Brooksby Qualifier vs (WC) Trevor Svajda (WC) Reilly Opelka vs Alexander Shevchenko Cameron Norrie vs (7) Alex Michelsen
    (8) Matteo Arnaldi vs QualifierAlejandro Davidovich Fokina vs QualifierJaume Munar vs Yunchaokete Bu Aleksandar Vukic vs (4) Ben Shelton
    (5) Frances Tiafoe vs Taro Daniel Yoshihito Nishioka vs Brandon Nakashima Roberto Carballes Baena vs QualifierMarcos Giron vs (2) Casper Ruud LEGGI TUTTO

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    Brisbane: Arnaldi cede alla legge degli ace di Opelka

    Reilly Opelka nella foto – foto Getty Images

    Matteo Arnaldi si arrende alla potenza di Reilly Opelka negli ottavi di finale dell’ATP 250 di Brisbane. Una sconfitta arrivata nel segno dell’ace, con l’americano che ne ha piazzati ben 25 nel corso dei due set che hanno deciso l’incontro, concluso 7-6(9), 7-6(4) in un’ora e 59 minuti.Opelka, nonostante sia attualmente numero 293 del ranking a causa di una lunga assenza per infortuni, ha ritrovato il suo micidiale servizio nei momenti chiave. Arnaldi non è riuscito a essere sufficientemente lucido nelle situazioni più importanti, in una partita giocata sul filo di pochissimi punti.
    Il primo set ha visto un iniziale dominio dei servizi, prima di un’improvvisa svolta nella fase centrale. Arnaldi ha dovuto salvare una palla break nel sesto game, riuscendo poi a strappare il servizio all’avversario. Tuttavia, l’azzurro ha ceduto immediatamente il vantaggio, subendo un controbreak a zero nell’ottavo game. Nel tie-break, l’italiano ha avuto le sue chance ma non è riuscito a sfruttarle, cedendo 11-9 dopo un lungo braccio di ferro e dopo aver mancato anche una palla set.
    Nel secondo set non ci sono state occasioni di break come nel parziale precedente. Arnaldi è andato vicino alla conquista del set sul 6-5, portandosi sullo 0-30 in risposta, ma Opelka ha tenuto duro. Nel tie-break decisivo, la prima di servizio dell’italiano ha latitato, permettendo all’americano di chiudere sul 7-4.
    Le statistiche raccontano la storia del match: oltre ai 25 ace di Opelka contro gli 8 di Arnaldi, la differenza principale è stata nella gestione dei punti importanti e nella percentuale di prime in campo (53% per l’italiano contro il 67% dell’americano). Opelka attende ora il vincente della sfida tra Novak Djokovic e Gael Monfils.
    ATP Brisbane Reilly Opelka77 Matteo Arnaldi66 Vincitore: Opelka ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 ace 2-1* ace 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 6-2* 6*-3 6*-46-6 → 7-6R. Opelka 0-15 15-15 ace 30-15 ace 30-30 df 40-30 ace ace5-6 → 6-6M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 5-6R. Opelka 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 5-5M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5R. Opelka 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-303-4 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 3-4R. Opelka 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace ace2-2 → 2-3R. Opelka 15-0 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-301-2 → 2-2M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2R. Opelka 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 2*-1 3*-1 3-2* 3-3* 3*-4 4*-4 ace 5-4* ace 5-5* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 7*-8 8*-8 9-8* 9-9* 10*-9 ace6-6 → 7-6M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-306-5 → 6-6R. Opelka 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5R. Opelka 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-40 df 40-A 40-40 ace A-40 ace4-4 → 5-4M. Arnaldi3-4 → 4-4R. Opelka 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A3-3 → 3-4M. Arnaldi 0-15 df 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3R. Opelka 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2R. Opelka 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace1-1 → 2-1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1R. Opelka 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Opelka 🇺🇸
    Arnaldi 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    300
    293

    Ace
    25
    8

    Doppi falli
    6
    2

    Prima di servizio
    58/86 (67%)
    40/75 (53%)

    Punti vinti sulla prima
    49/58 (84%)
    34/40 (85%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/28 (46%)
    21/35 (60%)

    Palle break salvate
    1/2 (50%)
    1/2 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    113
    127

    Punti vinti sulla prima di servizio
    6/40 (15%)
    9/58 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    14/35 (40%)
    15/28 (54%)

    Palle break convertite
    1/2 (50%)
    1/2 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    62/86 (72%)
    55/75 (73%)

    Punti vinti in risposta
    20/75 (27%)
    24/86 (28%)

    Totale punti vinti
    82/161 (51%)
    79/161 (49%)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Brisbane: Arnaldi domina Popyrin

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Inizia col punto esclamativo la nuova stagione di Matteo Arnaldi. Il sanremese vince e convince all’ATP 250 Brisbane, battendo l’australiano Alexei Popyrin (n,24 al mondo) con un perentorio 6-3 6-2 in 69 minuti, bravo a giocare alla perfezioni i punti decisivi e le palle break. Infatti l’azzurro ha servito piuttosto male, chiudendo l’incontro con un modestissimo 44% di prime palle in campo, ma è stato lucido e pronto a salvare le uniche due palle break concesse, e strappare invece tre break a Popyrin capitalizzando ogni chance ottenuta. Più offensivo del giocatore locale e più rapido nella copertura del campo, Arnaldi ha condotto il match rispondendo meglio ed efficace nell’entrare nel campo e piazzare i colpi che hanno fatto da differenza. Al prossimo turno Arnaldi affronterà un match molto diverso contro il gigante Reilly Opelka.
    Matteo inizia l’incontro a spron battuto, con due turni di servizio a zero. Poi nel quinto game affronta il primo game complicato: scivola sotto 0-30 (anche con un doppio fallo) e salva la prima palla break sul 30-40, in sicurezza. Stesso copione nel turno di battuta successivo, altra palla break cancellata sul 30-40 e game chiuso con qualità, per il 4-3. Nell’ottavo gioco cambia marcia in risposta, Popyrin è incerto (con in testa le due occasioni non sfruttate) e stavolta è l’azzurro ad avere la chance di break sul 30-40, che sfrutta prontamente. Avanti 5-3, chiude con autorità il primo set 6-3.
    Il set vinto dà ancor più spinta ad Arnaldi. Cresce la percentuale di prime palle in gioco, il diritto è ficcante ed è troppo più rapido di Popyrin nello scambio. Nel terzo game Alexei si ritrova sotto 0-30, spara un Ace ma non basta ad arginare Matteo, che sul 30-40 si prende il break che lo manda avanti 2-1 e poi 3-1. L’azzurro è bravo sul 3-2 a rimontare un pericoloso 0-30 (con l’aiuto di un Ace nel terzo punto), e sul 4-2 va a prendersi il terzo break, quello che di fatto chiuso l’incontro, per il 6-2 conclusivo.
    Una bella vittoria, solida contro un avversario pericoloso sui campi in cemento Outdoor. Netta la differenza di qualità in risposta di Arnaldi e un tennis più rapido ed efficace, in particolare nei momenti cruciali.
    Mario Cecchi
    ATP Brisbane Matteo Arnaldi66 Alexei Popyrin [7]32 Vincitore: Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 2M. Arnaldi 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-305-2 → 6-2A. Popyrin 0-15 0-30 df 0-404-2 → 5-2M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-303-2 → 4-2A. Popyrin 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 3-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace2-1 → 3-1A. Popyrin 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-401-1 → 2-1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1A. Popyrin 0-15 df 15-15 ace 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace5-3 → 6-3A. Popyrin 0-15 15-15 15-30 30-30 30-404-3 → 5-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3A. Popyrin 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3M. Arnaldi 0-15 df 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2A. Popyrin 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Popyrin 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Popyrin 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    287
    242

    Ace
    7
    5

    Doppi falli
    3
    2

    Prima di servizio
    24/54 (44%)
    29/41 (71%)

    Punti vinti sulla prima
    17/24 (71%)
    19/29 (66%)

    Punti vinti sulla seconda
    21/30 (70%)
    5/12 (42%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    0/3 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    8

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    230
    59

    Punti vinti sulla prima di servizio
    10/29 (34%)
    7/24 (29%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/12 (58%)
    9/30 (30%)

    Palle break convertite
    3/3 (100%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    38/54 (70%)
    24/41 (59%)

    Punti vinti in risposta
    17/41 (41%)
    16/54 (30%)

    Totale punti vinti
    55/95 (58%)
    40/95 (42%) LEGGI TUTTO

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    Focus e obiettivi 2025: Matteo Arnaldi

    Matteo Arnaldi (foto Patrick Boren)

    A caccia della massima stabilità, per esplodere il talento, quella “mano” tennistica capace di generare traiettorie meravigliose. Già, stabilità. Secondo Treccani, è “la condizione e la caratteristica di essere stabile, sia in senso proprio, cioè ben basato ed equilibrato, capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne”. La parola stabilità racchiude l’essenza di Matteo Arnaldi, delizia ma anche croce. Il suo fantastico equilibrio dinamico è quel che lo distingue ed eleva, l’abilità di restare ben equilibrato anche negli allunghi più estremi in modo da controllare la palla, attacco e soprattutto difese; stabilità negli impatti, per rubare tutta l’energia dei colpi del rivale e rimettere la palla forte e precisa.
    Ma la stabilità è necessaria anche dal punto di vista mentale, perché quando le “sollecitazioni esterne” mettono pressione allora la stabilità si perde in una fretta che diventa il peggior nemico, e Matteo l’ha vissuto sulla propria pelle nel 2024, col best ranking in agosto (n.30, dopo l’indimenticabile corsa in semifinale al M1000 canaedese) ma anche troppi alti e bassi e chiusura al n.37. Lui stesso non è del tutto soddisfatto del suo anno, ed è una cosa ottima: sente di valere e di volere di più. Motivazione per correre sicuro e veloce nel 2025, appena scattato. Ma, senza perdere stabilità…

    Continuità nell’equilibrio, e pazienza
    L’essenza dell’equilibrio, della stabilità di gioco e della lucidità tattica è davvero la materia prima di Arnaldi, è quello che l’ha issato nel 2023 da discreto prospetto a tennista clamorosamente forte, per colpi e agonismo. È stato uno degli eroi della seconda vittoria in Davis, ma anche tanto, tantissimo altro. Nel 2024 ci sono stati dei momenti di grande tennis, partite dove è riuscito a capitalizzare l’esperienza maturata in prestazioni di grandissimo profilo, e non solo nella decina magica in Canada. Battere Fritz sul cemento in America (Acapulco) è stata roba per pochissimi nel 2024, come le ottime vittorie a Miami e poi la vera lezione impartita a Rublev a Roland Garros, irretito da una serie infinita di angoli, attacchi e difese. Tuttavia nell’ultima stagione del ligure ci sono state anche diverse partite perse “male”, con un comune denominatore: una fretta nel voler chiudere il punto subito con colpi a bassa percentuale, quasi sempre in fasi calde, i 4 pari o 5 pari, o tiebreak. Strano e non positivo per un giocatore che invece tante volte, e in Davis, ha dimostrato ampiamente di saper giocare con gambe e tantissima testa i punti decisivi. Cosa è successo allora? È parte della crescita, il voler evolvere, il sentire e pretendere da se stesso qualcosa di diverso dallo star lì a soffrire e rincorrere per generare dalla difesa l’attacco, aprire il pertugio per infilarci la palla, laggiù dove l’altro non può. Una pazienza un po’ smarrita in una voglia di fare molto bene. Si torna all’incipit: stabilità. Se la perdi, perdi il focus e magari la pallata a tutta non va, non è proprio il tuo marchio di fabbrica e per cambiare c’è bisogno di lavorare tanto. Work in Progress. Per questo non ritengo il 2024 di Arnaldi negativo, tutt’altro. Il secondo anno di altissimo livello è il più difficile, è quello delle conferme. Chiaro c’era spazio per fare anche meglio, magari vincere un torneo o perdere meno partite (ha chiuso con 28 vittorie e 25 sconfitte, bilancio appena positivo), ma c’è del buono da salvare. Non poco.

    2025: obiettivi tecnici
    Come tecnica di gioco Matteo è un tennista piuttosto evoluto, ma lo spazio per crescere c’è. A partire dal servizio, dove se prende ritmo fa bene, ma non sempre lo trova, e la seconda palla resta un colpo da rafforzare assolutamente, non tanto di velocità pura ma di gestione delle rotazioni per essere meno prevedibile ed attaccabile. Sulla gestione dello scambio, Matteo è già quasi un laureato, pochi come lui sono capaci di gestire e passare da difesa ad offesa, allungarsi e rimettere palle che tanti nemmeno proverebbero a rincorrere… ma è indispensabile insistere sulla stabilità mentale per capire quale sia il momento di provarci e spingere subito, e quali è meglio costruire, esplorare il campo e portare l’avversario in zone scomode per punirlo con un cambio di ritmo dei suoi, micidiali. Per tenere questa condotta di gara assai evoluta e raffinata serve freschezza atletica per aver prontezza mentale, di lettura e quindi esecuzione. Arnaldi ha dimostrato di esser freddo e lucido, ma anche di cadere preda della fretta e quindi smarrirsi un po’. L’obiettivo tecnico-tattico del 2025 sarà certamente mantenere il più a lungo possibile il miglior equilibrio per gestire il momento del match, massimizzando così le sue enormi qualità tattiche. Personalmente cercherei anche di insistere su di un diritto carico di spin il più “pesante” possibile (relativamente al suo punch, ovvio), perché con un colpo del genere, più consistente in costruzione, potrebbe aprirsi il campo allontanando il rivale e quindi sfruttare la sua enorme bravura nell’entrare in anticipo nell’angolo – spaziale col rovescio.

    2025: puntare a un titolo, ma soprattutto un gran risultato in uno Slam
    Vincere un torneo ATP sarà un grande obiettivo per Arnaldi nel 2025, finora non è mai arrivato nemmeno in finale; farcela sarebbe il completamento di un viaggio, una bandierina scintillante nel navigare della sua carriera, da cui ripartire per orizzonti ancor più lontani. Lo ritengo un traguardo alla sua portata, magari sul cemento outdoor dove può incontrare al meglio la palla consistente dei rivali e diventare molto ostico anche per quelli più attrezzati. Ma vista la discreta sua esperienza al massimo livello e la capacità di giocare bene anche nei match 3 su 5, un obiettivo altrettanto stuzzicante e possibile sarebbe infrangere la barriera del quarto turno in uno Slam, raggiunto dal ligure a Roland Garros (2024) e US Open (2023). La sensazione è che Matteo possa essere il “classico” giocatore col colpo in canna in un Major, uno con il gioco e gambe per prendersi una (o più!) grosse soddisfazioni nei quattro massimi appuntamenti stagionali. L’importante è arrivarci in grande forma fisica, e fiducia.

    Le insidie…
    Forma fisica e fiducia, questi i due “impostori” che Arnaldi dovrà gestire nel 2025 per arrivare agli obiettivi ambiziosi che sicuramente si è posto nella off-season ormai agli sgoccioli. Matteo ha un tennis non facile, chi lo considera un difensore buono solo a correre e rimettere ha perso la trebisonda… Arnaldi è fine spadaccino, capace di mandar nei matti i più forti con le sue parate e poi affondi di fioretto, uno che ti spara in faccia una giocata talmente spettacolare che ti deprime e alza la tensione… Ma è un tennis complesso, oltre ad una ottima condizione atletica è necessaria serenità e focus per giocare così, cambiare ritmo, esplorare tutto il campo fin dalla risposta, anche venire a rete. La sensazione è che Arnaldi sia in una fase di cambiamento e trasformazione, e cambiare ingranaggi non è mai facile, ancor più sotto lo stress della partita. Mai restare fermi: anche se il contrattacco è e probabilmente resterà il punto di forza del suo gioco, anche saper attaccare subito e cambiare può e deve essere un obiettivo, ma non è facile da consolidare. Il rischio per il suo 2025 è continuare in questi alti e bassi eccessivi, che possono minare la sua fiducia e focus. Magari iniziare molto bene l’anno con qualche bel risultato può esser lo slancio per ripartire ancor più forte. Forza Matteo!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Brisbane: Il Tabellone Principale. Presenze di Berrettini e Arnaldi. Novak Djokovic guida il seeding

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    ATP 250 Brisbane – Tabellone Principale – hard(1) Novak Djokovic vs (WC) Rinky Hijikata Qualifier vs Gael Monfils Qualifier vs (PR) Reilly Opelka Matteo Arnaldi vs (7) Alexei Popyrin
    (4) Frances Tiafoe vs (WC) Adam Walton Giovanni Mpetshi Perricard vs (PR) Nick Kyrgios Jakub Mensik vs QualifierArthur Cazaux vs (5) Sebastian Korda
    (6) Alejandro Tabilo vs QualifierMariano Navone vs Nicolas Jarry Arthur Rinderknech vs QualifierJiri Lehecka vs (3) Holger Rune
    (8) Jordan Thompson vs Matteo Berrettini Alex Michelsen vs Christopher O’Connell David Goffin vs (WC) Aleksandar Vukic Qualifier vs (2) Grigor Dimitrov LEGGI TUTTO

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    Arnaldi si racconta: “La nostra generazione è unica nel Tennis Italiano”

    Matteo Arnaldi nella foto – Foto Patrick Boren

    In un’intervista esclusiva a GQ Italia, Matteo Arnaldi ha offerto uno sguardo approfondito sul momento d’oro del tennis italiano e sulla sua carriera, rivelando dettagli interessanti sulla “generazione d’oro” di cui fa parte.La testimonianza di Arnaldi offre uno spaccato interessante di questa generazione di talenti che sta riscrivendo la storia del tennis italiano, con una maturità e una consapevolezza che vanno ben oltre l’età anagrafica.
    Una Generazione Straordinaria“A generazioni come la nostra non bisogna abituarsi: quello che stiamo facendo non è semplice,” spiega Arnaldi. “Della nostra generazione, nati nel 2001-2002, un buon 50% è arrivato con buoni risultati al professionismo. Non è normale: di solito ne arrivano uno, due.”
    L’Amicizia nel CircuitoIl tennista sanremese ha sottolineato il forte legame che unisce i tennisti italiani: “Ci conosciamo tutti sin da bambini. Siamo veramente amici, ci divertiamo insieme, ci troviamo spesso a cena. In campo ognuno ha il proprio percorso, ma fuori siamo un gruppo di amici.”
    La Crescita PersonaleSul 2024, Arnaldi riflette: “Non ho espresso il tennis che volevo, però è stato un anno di miglioramenti: il lavoro fisico, quello mentale, la gestione delle partite. Ho giocato match importanti in campi importanti, che prima non mi erano mai capitati.”
    Il Suo Modello“Kobe Bryant è il mio punto di riferimento,” rivela Arnaldi. “Il lavoro su se stessi, l’autoperfezionamento, sono tutte cose in cui mi rivedo. Sono un lavoratore, mi piace allenarmi, stare in campo, la palestra. Se non mi alleno, non sto bene con me stesso.” LEGGI TUTTO

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    Da Parigi, Berrettini: “Annata super positiva”. Arnaldi: “Troppi alti e bassi”

    Matteo Arnaldi (foto Patrick Boren)

    Matteo Berrettini e Matteo Arnaldi dopo l’uscita di scena all’esordio al Masters 1000 di Parigi Bercy riflettono sul proprio 2024. Riportiamo le brevi dichiarazioni rilasciate dai due azzurri al nostro inviato Enrico Milani.
    Berrettini: “Il 2024 è un’annata super, super positiva. Sono molto orgoglioso del cammino che ho fatto perché non si combatte solo contro gli avversari ma anche contro se stessi, il proprio corpo, le motivazioni e tutte le ‘botte’ che ti arrivano da altre cose come gli infortuni. Quindi bisogna sempre analizzare la situazione a 360°”.
    “È ovvio che oggi avrei voluto giocare meglio, sentirmi meglio in campo, ma io non mi considero un robot, e quindi accetto il fatto che oggi sia andata un po’ meno bene. Resto con la testa proiettata al futuro, sono fiducioso, belle cose succederanno”.

    Arnaldi: “Ho avuto alti e bassi quest’anno. Sicuramente si poteva far meglio, ma si poteva anche far peggio, quindi ritengo che il mio anno è stato contraddistinto da alti e bassi, non ho tanto altro da aggiungere in questo momento. Potevo fare meglio, ci sarà da migliorare e ripartire il prossimo anno”.
    “Sento di star migliorando e di giocare bene su superfici come questa, non si gioca tanto indoor quindi non ho mai avuto la possibilità di far vedere quello che posso fare. Nella preparazione per la prossima stagione dovrò lavorare su tante cose per partire al meglio il prossimo anno”. LEGGI TUTTO

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    Arnaldi lotta ma cede a Rune: il danese tiene vivo il sogno Finals

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Holger Rune ha superato Matteo Arnaldi con il punteggio di 6-4 6-4, mantenendo vive le sue speranze di qualificazione alle ATP Finals. Una prestazione solida del danese, che ha saputo sfruttare i momenti chiave del match nonostante alcuni numeri migliori dell’azzurro al servizio.
    Arnaldi ha mostrato numeri eccellenti con la prima di servizio, vincendo l’89% dei punti contro il 71% di Rune. Tuttavia, la bassa percentuale di prime in campo (46%) e i cinque doppi falli hanno pesato sull’economia del match. Il danese, dal canto suo, ha commesso tre doppi falli ma è stato più efficace con la seconda (62% di punti vinti contro il 50% dell’italiano).
    Nel primo set, particolarmente combattuto, Arnaldi ha avuto ben quattro palle break (tutte tra il secondo e il quarto game) senza riuscire a concretizzarle. Il danese, invece, ha capitalizzato la sua prima e unica opportunità sul 4-4, chiudendo il parziale con il sesto ace.
    Il secondo set ha seguito un copione simile, con Rune che ha ottenuto il break decisivo sul 2 pari, gestendo poi il vantaggio fino alla fine. L’azzurro ha lottato, ma non è riuscito a scalfire il servizio del danese, che non ha concesso nemmeno un break nell’intero incontro.
    Per Rune ora l’obiettivo è chiaro: dovrà andare molto avanti nel torneo, se non vincerlo, per avere una chance di qualificarsi alle ATP Finals di fine anno.
    ATP Paris Matteo Arnaldi44 Holger Rune [13]66 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 2H. Rune 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-40 A-404-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-303-5 → 4-5H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-4 → 3-5M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 3-4H. Rune 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace df2-2 → 2-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1H. Rune 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1M. Arnaldi15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi3-3 → 4-3H. Rune 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 3-3M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2H. Rune 15-0 30-0 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 ace2-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1H. Rune 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace 40-40 A-401-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Rune 🇩🇰

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    261
    297

    Ace
    4
    7

    Doppi falli
    5
    3

    Prima di servizio
    25/57 (44%)
    48/77 (62%)

    Punti vinti sulla prima
    22/25 (88%)
    34/48 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/32 (50%)
    18/29 (62%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    5/5 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    67
    149

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/48 (29%)
    3/25 (12%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/29 (38%)
    16/32 (50%)

    Palle break convertite
    0/5 (0%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    5/6 (83%)
    14/17 (82%)

    Vincenti
    19
    21

    Errori non forzati
    21
    17

    Punti vinti al servizio
    38/57 (67%)
    52/77 (68%)

    Punti vinti in risposta
    25/77 (32%)
    19/57 (33%)

    Totale punti vinti
    63/134 (47%)
    71/134 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    208km/h (129 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    185km/h (114 mph)
    191km/h (118 mph)

    Velocità media seconda
    158km/h (98 mph)
    167km/h (103 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO