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    Mensik, le chiavi per stoppare la tripla cifra del “Djoker” (Sondaggio LiveTennis)

    Jakub Mensik (foto ATPsite)

    Questo 2025 tennistico nonostante la dolorosa “astinenza da Sinner” per la nota faccenda non manca di regalarci spunti e novità. Basta vedere la Race to Turin dopo tre mesi di attività per scorgere interessanti movimenti e giocatori decollati verso posizioni di rilievo. Draper è terzo dietro a Sinner (incredibilmente primo con un solo torneo giocato e vinto, il più importante, a conferma della sua leadership), Mensik finalista a Miami è già decimo e in caso di successo volerebbe al sesto posto, il redivivo Shapovalov è 14esimo e il più giovane di tutti, Joao Fonseca, al n.20. Se aggiungiamo a quest’elenco anche Learner Tien che tanto sta piacendo per gioco e attitudine, abbiamo la conferma che il tennis maschile di vertice è tutt’altro che fermo e c’è la netta sensazione che nel corso della stagione ne assisteremo delle belle, con altre succulente novità. Stasera a Miami, ore 21, Novak Djokovic torna in finale in un grande torneo a caccia della “tripla cifra”, la vittoria n.100 in carriera. Chi proverà a stopparlo? Proprio Mensik, 19enne di straordinaria potenza e qualità. Impressionante la sua corsa in Florida e ancor più il fatto che a nemmeno 20 anni abbia un record positivo contro i topo 10, 7 vittorie e 5 sconfitte. Solo Sinner, Alcaraz e Djokovic si trovano nella stessa posizione contro i migliori dieci e questo è già un primo certificato di enorme qualità del ceco, battere i migliori è il primo segnale di classe e forza competitiva.

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    Mensik non è altro che l’ennesimo straordinario prodotto della scuola ceca, quella che per dirla all’americana “pound to pound” è la migliore del mondo. Poco più di 10 milioni di anime, ma un genio assoluto per il nostro sport con una tradizione di eccellenza nell’insegnamento tramandata di generazione in generazione. Anche nella più sperduta scuola tennis del paese c’è una cultura mediamente superiore, un’attenzione alla tecnica e allo sviluppo atletico dei giovani che permette di sfornare senza soluzione di continuità ragazzi e ragazze di grande talento. Inutile farne un elenco, è sotto gli occhi di tutti come i cechi siano bravissimi e Mensik è l’ultimo talento pronto a diventare tennista vincente, anche nei grandi appuntamenti. Di lui si sta parlando assai meno di Fonseca, forse perché viene da un paese molto più piccolo, con un mercato potenziale inferiore, e forse anche perché a livello caratteriale è assai meno esuberante. Apparenze più che altro, visto che Jakub in realtà è ragazzo assai simpatico, bravo a suonare la batteria e con la battuta pronta, ma meno esuberante e forse per questo “buca” di meno lo schermo. Tuttavia le sua pallate micidiali bucano la resistenza degli avversari, anche i migliori, come dimostrano i suoi risultati. Jakub ha le qualità per stoppare Novak stasera e vincere il primo Masters 1000 in carriera? Non facile, in una finale così importante l’esperienza è molto importante e questo sarà un fattore forse decisivo per il serbo. Tuttavia Mensik ha dalla sua alcune armi che potrebbero portarlo anche a vincere.
    A livello meramente tecnico, Mensik può fare la differenza con la battuta. Nella semifinale contro Fritz è stata impressionante la qualità del servizio del ceco, e abbiamo visto contro Berrettini (e in tutto il torneo) quando Taylor sia diventato bravo ed efficace in risposta. Se Jakub è focalizzato e prende ritmo, la sua prima palla è micidiale perché non ha solo potenza è anche molto varia. Tecnicamente il gesto di Jakub è fantastico, un’accelerazione progressiva e fluida, tanto che leggere la traiettoria è difficilissimo. Il suo angolo preferito è la curva verso destra, potentissima mazzata con quel minimo di slice che fa schizzare via la palla e la rende quasi impossibile da controllare. È un colpo tatticamente straordinario perché se ben eseguito gli porta punti diretti e lo mette in condizione di chiudere la colpo successivo, e questo gli permette di giocare un punto avanti nelle situazioni complicate come i 30 pari o i vantaggi. Se servirà al top da destra, questo pone Mensik discretamente al sicuro da palle break, dove la tensione sale e giocare a braccio sciolto con la sua velocità e coefficiente di rischio non è per niente facile. Djokovic è uno dei migliori di sempre in risposta, ma nemmeno per lui sarà facile domare la battuta di Mensik se questa renderà al meglio.
    Altro colpo che potrebbe dare a Mensik un vantaggio contro Djokovic è la sua tenuta sulla diagonale di rovescio. Molto spesso Novak dal centro del campo si mette a comandare alla sua velocità e con il rovescio cross si apre il campo per un successivo affondo; contro Mensik non sarà facile prendere campo col rovescio cross perché il controllo di Jakub è eccezionale, rigioca profondo e cambia molto bene anche in lungo linea, quindi Novak sarà costretto a spingere tanto e bene anche col diritto. Aprire l’angolo è uno delle chiavi del tennis del serbo, ma in quello del ceco sorprendere l’avversario col lungo linea è uno dei must.
    Altra chiave del match potrebbe essere la gestione delle rotazioni da parte di Novak. Mensik esalta per potenza e pulizia d’impatto, entra nella palla con uno swing regale per velocità e precisione, ma la sua miglior versione arriva quando colpisce palle pulite, in ritmo, in anticipo. Per questo Djokovic cercherà sicuramente di spezzare il ritmo al rivale, giocare dei back di rovescio un po’ corti sul diritto per portarlo a colpire fuori posizione e costringerlo ad abbassarsi molto sulle ginocchia, e non proporre palle interlocutorie, dove Jakub può avventarsi e spaccare tutto. Il serbo probabilmente cercherà anche di alzare la parabola per allontanare il rivale dalla riga di fondo e comunque non lasciargli palle comode da spingere. Mensik per non permettergli tutto questo dovrà comandare, fin dai colpi d’inizio gioco. Sembra difficile vedere Mensik battere Djokovic in una partita fondata su lunghi scambi, su rincorse, su lotta negli angoli aperti: per farcela dovrà giocare dritto per dritto, comandare con servizio e risposta e non lasciare al rivale il tempo di imbastire scambi alla combinazione di velocità, rotazione e angolo che preferisce. Se “Nole” entra in gestione dello scambio e comanda lui, sembra difficile che Jakub possa farcela.
    A livello mentale, chissà se Djokovic sentirà la pressione per staccare la vittoria n.100, o se sarà più Mensik a soffrire la prima volta a questo livello. Di sicuro la tenuta di testa può risultare decisiva, in particolare per il ceco che gioca un tennis complesso, non facile vista la velocità eccezionale dei suoi colpi e la necessaria pulizia all’impatto. Se sentirà tanto la tensione, possibile che il braccio possa diventare rigido, il servizio calare di precisione e lì il serbo troverebbe una breccia per sbaragliare il rivale. Questo è lo scenario più probabile, ma Jakub ha parlato chiaro dopo la vittoria su Fritz: si sente pronto a vincere anche contro Djokovic e prendersi tutto. Senza strafottenza ma con la solidità di chi ha talento e fiducia nei propri mezzi. C’è un solo precedente, targato Shanghai 2024: vinse Novak (poi battuto in finale da Sinner, quindi fu un ottimo Djokovic nel torneo), ma fa una partita lottata, con Jakub che vinse il primo set al tiebreak.
    Queste sono alcune delle chiavi della finale del Miami Open. Djokovic è pronto a scrivere un’altra pagina della sua straordinaria leggenda. Dall’altro lato della rete c’è un giovane dotato di un talento straordinario che vuol giocare un brutto scherzo al suo idolo d’infanzia, per portare a casa il primo grande successo di una carriera che si prospetta radiosa. Chi vince? Speriamo il tennis con una grande partita. Buona finale a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Miami: I risultati completi con il dettaglio delle Finali. Oggi Live la finale femminile tra Sabalenka vs Pegula (LIVE)

    Risultati dalle Finali di Miami

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    Finale doppio maschile

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    Finale Femminile singolare

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    Previsioni meteo
    Miami, 29 Marzo 2025

    max. 27°C
    min. 24°C

    Stadium – ore 17:30Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Julian Cash / Lloyd Glasspool ATP Miami Marcelo Arevalo / Mate Pavic [1]00 Julian Cash / Lloyd Glasspool [6]00ServizioSvolgimentoSet 1

    Aryna Sabalenka vs Jessica Pegula (Non prima 20:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Miami: I risultati completi con il dettaglio del Day 11. Oggi in campo le semifinali maschili (LIVE)

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

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    Miami, 28 Marzo 2025

    max. 26°C
    min. 23°C

    Stadium – ore 18:00Katerina Siniakova / Taylor Townsend vs Cristina Bucsa / Miyu Kato Il match deve ancora iniziare
    Novak Djokovic vs Grigor Dimitrov (Non prima 20:00)Il match deve ancora iniziare
    Jakub Mensik vs Taylor Fritz (Non prima 00:00)Il match deve ancora iniziare
    Mirra Andreeva / Diana Shnaider vs Xinyu Jiang / Fang-Hsien Wu Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Fritz resta un tabù per Berrettini. L’americano vince in tre lottati set, grande partita

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    C’è andato davvero vicino Matteo Berrettini a sfatare il tabù Taylor Fritz con una prestazione importante, generosa, di quantità e qualità, pure annullando ben 6 match point all’americano nel rush finale del secondo set, ma alla fine tantissima grinta e gran tennis non sono bastati a portare a casa il successo nell’ultimo quarto di finale del Masters 1000 di Miami. L’azzurro cede per 7-5 6-7(7) 7-5 dopo due ore e trequarti di tensione, spettacolo e tanto bel tennis nella serata di Miami. Una sconfitta che brucia, arrivata davvero per una manciata di punti come mai, ma allo stesso tempo è la conferma del grande livello ritrovato da un Matteo “sano” e tostissimo, con ben 41 vincenti contro il miglior Fritz dell’anno, tornato ai livelli di eccellenza che l’hanno portato nel 2024 in finale a US Open e alle Finals. Fritz sfida Mensik in semifinale, mentre Berrettini esce di scena a testa altissima, davvero bravo a reggere contro un avversario che ha servito con numeri eccellenti: 76% di prime palle vincendo il 79% dei punti. Berrettini ha avuto numeri quasi uguali con la prima palla, ma il dato della seconda servizio è quello che fornisce una chiave di lettura della sconfitta: Fritz ha portato a casa il 63% dei punti, Matteo solo il 37%. È vero che la partita è girata in quel maledetto undicesimo game, sul 5 pari del terzo, con un diritto di Berrettini che non passa il nastro e poi invece un recupero di Fritz sulla palla break assurdo, bello e fortunato, con una palla toccata in difesa estrema, a candela, che gli resta in campo per un niente e poi è bravo a girare in attacco… ma è anche corretto rilevare che nel corso della partita l’americano ha risposto di più e meglio di Berrettini e questo ha sostenuto la sua prestazione e l’ha portato al successo. Matteo infatti ha corso di più e l’ha fatto davvero bene, in particolare da metà del secondo set. Qualità, quantità, ma anche un po’ troppa fatica.
    Per tutta la prima fase del match l’azzurro è stato più in difesa, a controbattere e rincorrere, mostrando un’eccellente condizione fisica e anche tecnica, perché i suoi colpi difensivi hanno sorretto il suo gioco, insieme al servizio. È mancato invece il back in tutta la prima fase, perché la spinta di Taylor è stata talmente vigorosa e ben orchestrata che appena l’azzurro accorciava o rallentava, l’americano è stato un fulmine nell’entrare nella palla e prendersi il punto. C’è stato tanto equilibrio, moltissimi punti si sono decisi sul filo, con un errore di un dito o per un forcing che hanno fine ha stroncato l’avversario. Una classica partita fisica, mentale, giocata molto bene da entrambi e che si è decisa davvero su pochi punti. Esaltante la fase decisiva del secondo set (raccontata bene nella cronaca sottostante) dove Matteo ha salvato 6 match point, 3 di fila al tiebreak, allungando l’incontro al terzo set. In quel frangente – e non solo – Berrettini ha ruggito come nei suoi momenti migliori, mettendo in campo cuore, gambe e un braccio poderoso, che non ha mai tremato.
    Berrettini poteva vincere questa partita, bastava che una manciata di punti fossero girati meglio, il tennis si sa è uno sport diabolico… ma oggettivamente ha risposto peggio e nel complesso del match è stato più a rincorrere l’avversario che a dominare. Per buona parte dell’incontro il diritto è stato meno incisivo rispetto ad altri match del 2025, anche per merito di Fritz. Ha invece convinto col rovescio in spinta, davvero un colpo miglioratissimo e solido con il quale ha rintuzzato l’ottimo rovescio del rivale e anche trovato diversi lungo linea ottimi. Ha servito piuttosto bene sulla traiettoria esterna, ma il merito di Taylor in risposta è stato importante, e con questo ha costruito la sua vittoria.
    Berrettini ha corso tanto e bene, ha servito non come nella sua miglior giornata ma complessivamente in modo più che positivo. Ha migliorato enormemente il rovescio e a livello di tenuta mentale è stato di granito. Una partita così la puoi vincere e la puoi perdere. Purtroppo contro Fritz aveva perso i primi 4 match, è arrivata anche la quinta sconfitta, stavolta davvero di un pelo. Non è facile essere positivi dopo una sconfitta, ma se ci ricordiamo cosa era Matteo solo un anno fa di questi tempi, ritrovarlo a questo livello, a battagliare per quasi 3 ore contro uno dei migliori del tour, beh, c’è da guardare il bicchiere mezzo pieno. Una nottata da leoni, grande partita e grande spettacolo. È mancata solo la vittoria per essere memorabile. Solo…

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini scatta benissimo dai blocchi: in risposta è rapido a coprire il campo e regge alla grande col rovescio. Un cambio potentissimo col diritto lungo linea sbaraglia Fritz e gli porta il terzo punto su tre giocati, 0-40! Fritz salva le prime due, poi gioca un pessimo rovescio dopo il servizio e la palla muore a metà rete. BREAK Berrettini, 1-0. Un po’ di foga di Matteo nel primo turno di servizio, un diritto e poi un rovescio out gli costano il 30-40. Ottima prima palla al corpo, nemmeno così potente ma molto precisa, palla break annullata. Berrettini non deve concedere a Fritz l’angolo a sinistra, perché se da lì comanda col diritto diventa molto pericoloso. Proprio con una bordata dalla sua “piazzola” Taylor strappa una seconda palla break e stavolta un il Contro BREAK arriva con un errore di rovescio dell’azzurro, dopo uno scambio rapido. 1 pari. Tante prime palle per Matteo, ma non è bastato. Dopo i fuochi d’artificio iniziali, due buoni turni di servizio. Berrettini inizia a martellare bene con la curva esterna da destra, Fritz è sicuro con servizio e diritto. Sul due pari Matteo trova una splendida palla break e scatta benissimo a coprire il campo. Con difese sapienti si porta 15-40 in risposta. Un po’ di rimpianto per la prima palla break, un back di rovescio esce di poco mentre il precedente colpo di Fritz tocca un capello di riga. Poi il servizio del californiano dilaga e chiude il game con un bel rovescio, 3-2. Nel sesto game Fritz è bravo a bloccare in risposta e poi trova due accelerazioni ottime col rovescio, a punire un paio di diritti inside out di Matteo non così incisivi. Berrettini col quarto Ace del match, al centro, salva la palla break. Tante chance in risposta nonostante due ottimi battitori (ben 8 in soli 6 game). 3 pari. L’italiano corre di più, mentre l’americano gioca più dal centro e comanda, ma le rincorse di Matteo sono ottime. Servono tre Ace a Fritz per portarsi 4-3. C’è qualità in campo, il romano trova un’accelerazione di diritto da sinistra eccezionale, zero equilibrio ma tutto controllo. 4 pari. Domina il servizio per tre game, fino al 6-5. Berrettini serve indietro e un rovescio lungo linea gli esce di pochissimo, 15-30, poi un diritto da sinistra out di due dita. 15-40, due set point per Fritz. ACE al T sul primo (133 miglia), 30-40; non passa la prima palla… è bravo Fritz a rispondere profondo, guadagna campo e sposta Matteo fino a portarlo all’errore dopo quattro rincorse. SET Fritz, 7-5. Peccato perché Berrettini ha giocato un buonissimo set, ma quei due errori in spinta nel dodicesimo game li ha pagati a caro prezzo. Solo un punto vinto da Matteo su 8 seconde di servizio in campo, e solo 3 punti vinti in risposta sulle 21 prime palle di Taylor. Il miglior rendimento risposta è stato decisivo, oltre a qualche errore di troppo di Matteo, insieme a un diritto meno poderoso rispetto ai suoi standard.
    Secondo Set, Fritz to serve. Serve bene, e soprattutto Fritz staziona sicuro al centro e fa correre Berrettini. Corre bene Matteo, ma corre troppo, e alla fine il forcing di Taylor ha la meglio, 1-0. Rientra bene nel match Berrettini, ottimo turno di servizio impreziosito da un attacco alla rete con un back classico, colpo ormai raro sul tour ma sempre elegante. 1 pari. Fritz è diventato intoccabile al servizio, mentre Berrettini è sempre sotto la pressione della risposta dell’americano, bravo a tenere un posizione avanzata e impattare con qualità. Anche il rovescio del californiano è ben centrato, cross o lungo linea non fa differenza, comanda lui e Matteo rincorre. Troppo. Dalle palle break concesse nel quinto game, Fritz domina i suoi turni di battuta, progressivamente più sicuro e offensivo. Il set scorre rapido sui turni di  battuta, con tre game a zero consecutivi dal 2 pari. Berrettini serve sotto 4-3, punteggio scomodo col fardello del primo set ceduto. Matteo continua a mettere in campo quasi solo prime palle, belle robuste, ma appena c’è la seconda… Fritz è un fulmine ad entrare in campo dalla risposta e comandare. 4 pari. Si entra nella fase caldissima del set. Stasera non funziona così bene il back di rovescio di Matteo, la palla del rivale è molto veloce e forse non fa in tempo ad impattare con sicurezza. 5-4 Fritz. Berrettini serve spalle al muro. Non gli manca il coraggio: smorzata difficilissima col diritto dopo un’accelerazione, ma l’esecuzione è perfetta, come il servizio seguente (Ace n.11). Purtroppo il rovescio tradisce per due volte Matteo, molto bravo Fritz a spingere tanto e reggere le pallate dell’azzurro. 30 pari, a due punti dalla vittoria l’americano. Sotto massima pressione, stavolta il rovescio cross di Berrettini è ottimo, esecuzione non banale dopo due errori di fila. Ma che risposta poi trova Taylor, troppo bella per essere voluta… angolo impossibile. Vantaggi. Bene Matteo, con potenza si porta 5 pari. Fritz è un fulmine (clamorosa un volée bassa, anche forse fortunata), 6-5 con solo 5 punti ceduti nei suoi game nel set. Taylor è molto fortunato con un nastro malandrino che rimette in campo una palla destinata fuori. Poi segue un altro nastro yankee, che respinge l’accelerazione di diritto di Matteo (colpita un po’ bassa). 15-30, suona l’allarme rosso. NO!?! Berrettini attacca con tempi giusti ma sbaglia malamente un volée quasi scolastica. Errore grave, 15-40 e Due Match Point Fritz. Non entra la prima palla da destra… ma apre bene l’angolo col diritto, 30-40; ancora niente prima palla, tensione alle stelle… UF! Fritz cerca la risposta vincente lungo linea, gli esce di un niente. Il servizio issa Berrettini al tiebreak con due palle match annullate entrambe con la seconda di servizio. La risposta resta decisiva: sull’1 pari grande impatto di Taylor e poi diritto lungo linea che sorprende l’azzurro, 2-1 e servizio Fritz. Comanda tanto l’americano, spinta forsennata con palla profonda e anche carica che lascia l’italiano troppo dietro a rincorrere. 4-1 Fritz. Si gira 4-2 dopo l’Ace di Matteo, poi un altro, 4-3. Beh, applausi a entrambi per il bellissimo scambio, con tanta corsa, tagli, ma il jolly lo trova Taylor con un diritto cross non velocissimo che taglia le game all’azzurro, 5-3. Poi attacco perentorio e 6-3, altri Tre Match Point per l’americano. Il romano resta aggrappato alla partita con tutto quel che ha, anche una smorzata terribilmente difficile e ben giocata sul 6 punti a 4. Che rischio, che mano e che classe. 6-5, ora però serve Fritz. SI! Risponde bene col diritto Matteo, pesantissimo impatto d’incontro e via avanti. 6 pari!!! Ace Fritz, 7-6, ecco la sesta palla match. Berrettini martella col servizio esterno, 7 pari. Arriva il set point Berrettini col servizio, 8-7. Che rimonta!!! Berrettini regge in difesa e poi scappa lo scambio con una sbracciata col diritto. SET Berrettini, 9 punti a 7, con sei match point annullati. Mamma mia… Aveva perso 10 set di fila contro Fritz, almeno questa missione è compiuta.
    Terzo set, Berrettini inizia con buon turno di servizio; Fritz sembra aver cancellato subito la frustrazione dei match point mancati, 1 pari. Il set vinto ha sciolto totalmente il braccio di Matteo, col diritto fa le classiche “buche per terra”, pazzesca la bordata lungo linea che gli vale il 2-1. Anche Fritz regge bene, c’è un buonissimo livello e tanta pressione, 2 pari. Nel quinto game Matteo indovina una bordata di diritto in corsa estrema da cineteca, poi però forse paga quello sforzo con due errori, 30 pari. E pure la prima palla non che non va… Attacca da troppo lontano Matteo ed è punito dal passante di rovescio di Fritz, palla break da 30-40. Berrettini si aggrappa al servizio, tre punti di fila e 3-2. Fritz veleggia sicuro, altri due Ace e tre pari, quindi torna a spingere dalla risposta. Matteo ora soffre nei suoi game, sbaglia una smorzata ed è sotto 0-30. La battuta torna a sostenerlo, quattro punti di fila con l’Ace per il 4-3. Arriva il colpo del match, un recupero col rovescio che diventa un passante cross imprendibile, che mano Matteo! Giocata che farà il giro del mondo mia non basta a impensierire Fritz alla battuta, 4 pari. Berrettini resta solido, si porta 5-4. Ora tutta la pressione sul californiano che però non abbandona la sua faccia d’attore restando di ghiaccio. Pokerface e braccio caldissimo, 5 pari. Scatta in piedi il pubblico dell’Arena dopo la demi-volée spettacolare giocata da Berrettini, che poi manca un tocco sotto rete successivo, forse distratto dalla traiettoria. Che spettacolo! Altro bello scambio, tagli poi accelerazioni, col diritto vincente a chiudere. Bravissimo Berrettini, e altrettanto bravo Fritz a rispondere davvero bene col rovescio. 30 pari. ACE! Poi un nastro maledetto… Ai vantaggi Matteo esagera con il diritto, una palla banale in scambio è lunga, palla break delicatissima. Servizio esterno e diritto, che coraggio nello spingere ancora con lo stesso colpo e farlo bene, testa di granito Matteo. Fritz ormai risponde a tutto braccio, mamma mia che colpo, come se l’è tolta dalla pancia… Seconda palla break. Altra bordata di servizio, Berrettini si salva ancora. Lotta feroce, se non c’è l’aiuto del servizio nello scambio Taylor è sopra. Ne vince un altro, terza palla break. Seconda palla… beh, difesa ESTREMA di Fritz su di una bordata di diritto, la palla, una sorta di candela infinita, gli resta in campo e poi è bravo a trovare un diritto cross potente. BREAK Fritz, va a servire avanti 6-5. Inizia male, regalo sotto rete, poi spinge bene aprendo l’angolo col diritto, 15 pari. Berrettini è bravo a trovare un doppio passante di rovescio, molto preciso il secondo (attacco un po’ corto). 15-30. Ace esterno, perfetto (16esimo). Altro scambio, si corre, si spinge, alla fine è Matteo il primo a sbagliare. 78 minuti dopo, c’è il settimo Match Point per Fritz. Finsce qua, con un attacco pentito ma alla fine vincente, nonostante una corsa super generosa di un Berrettini mai dopo. Che partita, che grandi giocatori. Che peccato per Matteo, una sconfitta arrivata davvero per una manciata di punti. Applausi a Fritz, sua miglior partita del 2025, ma anche Berrettini può solo essere felice della prestazione.

    ATP Miami Taylor Fritz [3]767 Matteo Berrettini [29]575 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-306-5 → 7-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A5-5 → 6-5T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-304-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace3-3 → 3-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace ace2-3 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-01-1 → 1-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* ace 4*-3 ace 5*-3 6-3* 6-4* 6*-5 6*-6 7-6* ace 7-7* 7*-86-6 → 6-7M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 ace2-1 → 2-2T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-406-5 → 7-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace5-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-15 ace5-4 → 5-5T. Fritz 15-0 30-0 30-15 df 40-154-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 4-4T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-403-2 → 3-3T. Fritz 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-1 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-1 → 1-1T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Miami: I risultati completi con il dettaglio del Day 10. In campo anche Jasmine Paolini e Matteo Berrettini (LIVE)

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

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    Masters & WTA 1000 Miami

    USA
    Cemento

    👨Masters 1000
    QUARTI DI FINALE

    👩WTA 1000
    SEMIFINALI

    ☀️

    Previsioni meteo
    Miami, 27 Marzo 2025

    max. 27°C
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    Stadium – ore 18:00Arthur Fils vs Jakub Mensik Il match deve ancora iniziare
    Aryna Sabalenka vs Jasmine Paolini (Non prima 20:00)Il match deve ancora iniziare
    Sebastian Korda vs Novak Djokovic Il match deve ancora iniziare
    Taylor Fritz vs Matteo Berrettini (Non prima 00:00)Il match deve ancora iniziare
    Jessica Pegula vs Alexandra Eala (Non prima 01:30)Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – ore 18:00Julian Cash / Lloyd Glasspool vs Harri Heliovaara / Henry Patten Il match deve ancora iniziare
    Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Nikola Mektic / Michael Venus (Non prima 20:30)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Zverev, crisi profonda. La cruda ammissione dopo la sconfitta vs. Fils: “Ultimamente ho perso molte partite nelle quali sentivo di non avere il controllo”

    Alexander Zverev a Miami

    Nel tennis si dice che la miglior medicina per invertire un momento non positivo sia ritrovare qualche vittoria convincente, ancor più se arrivata lottando e superando momenti difficili. In questo caso la sconfitta sofferta da Alexander Zverev negli ottavi di finale al Masters 1000 di Miami da Arthur Fils porta il tedesco sul sentiero opposto, acuendo dubbi e caricando nella sua testa nuove tensioni e incertezze. Fils ha meritato il successo: ha disputato una partita offensiva e consistente, con una spinta da fondo campo a tratti irresistibile, ed è stato anche bravo a superare un problema alla schiena che pareva averlo messo k.o., ma il parigino è un tipo davvero tosto a livello di agonismo. Questo non si può proprio dire per la versione di ieri di Zverev, che avanti 3-1 nel terzo set si è messo a giochicchiare un tennis quasi stucchevole, palleggiando senza impeto, “gigioneggiando” in attesa degli eventi invece di approfittare del vantaggio per spingere a tutta, servire alla grande e così staccare il rivale. Evidentemente qualcosa si è rotto nella testa di Sasha, e c’è un giorno preciso segna questa frattura nella sua fiducia: il 26 gennaio 2025, quando Jannik Sinner lo sconfisse piuttosto nettamente nella finale degli Australian Open. Da lì in avanti il tedesco ha avuto l’incredibile opportunità di superare l’azzurro nel ranking e diventare n.1 del mondo visto lo stop di tre mesi subito da Jannik. Grande opportunità, forse unica, che ha caricato sulle spalle del tedesco una pressione enorme.
    Purtroppo per lui, la secca sconfitta subita a Melbourne e il contesto che si è creato con la potenziale corsa alla vetta della classifica invece di aizzare la sua competitività l’ha completate schiacciato. Un dato numerico è clamoroso: dopo l’Australian Open Zverev è sceso in campo in altri 5 tornei, con 3250 punti potenzialmente a disposizione. Ne ha conquistati solo 310, ossia il 9,5%, attestandosi nella Race 2025 a 1665 punti. Altro che rincorsa e sorpasso a Sinner… La chance per passare Jannik prima del rientro (Roma, inizio maggio) per lui c’è ancora, ma sembra solo teorica: dovrebbe vincere tutte le partite tra Monte Carlo, Monaco di Baviera e Madrid. Lo Zverev attuale fa fatica in ogni torneo, quindi Sinner sembra proprio che possa dormire sonni molto, molto tranquilli…
    La situazione negativa di Zverev è confermata pienamente dalle sue parole pronunciate a Miami dopo la sconfitta di ieri negli ottavi. Poche dichiarazioni, ma significative. La conferma che qualcosa dentro di lui non va.
    “Non lo so” inizia Sasha. “Ultimamente ho perso molte partite in cui mi sentivo come se… non avessi il controllo. Oggi è successo qualcosa di simile, quindi devo concentrarmi su me stesso più di ogni altra cosa”.
    “Penso di aver giocato molto meglio qui rispetto alle ultime settimane, questo è certo e positivo, ma ero in vantaggio nel terzo set… non c’è motivo di perdere una partita del genere. È successo che ho perso quattro game di fila o qualcosa del genere. A Indian Wells ho servito per vincere la partita, a Rio ero avanti 4-1 nel terzo, a Buenos Aires ero avanti di un set e un break. Sto perdendo tante partite da una posizione molto favorevole, vicino a chiuderle. Questo devo riuscire a cambiarlo.”
    Chiedono a Zverev se trova un denominatore comune a questo tipo di sconfitte. Laconica la risposta: “Non lo so in questo momento. Parlerò con le persone intorno a me, con le persone con cui lavoro… ma in questo momento non lo so.”
    Una conferenza stampa ricca di delusione, sconsolante, che conferma come Zverev sia lontanissimo dalla sua miglior forma e ancor più della prospettiva di scalzare Sinner dal trono del tennis. Altro che n.1, da settimane il gioco del tedesco è lontano da quello di un top 10. Presto sarà terra battuta, che Sasha vedremo?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters e WTA 1000 Miami: Il programma completo di Giovedì 27 Marzo 2025. Djokovic in campo oggi per colpa della durata delle partite. Paolini di sera, Berrettini alla mezzanotte italiana

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Il tanto atteso confronto dei quarti di finale tra Novak Djokovic e Sebastian Korda al Miami Open presented by Itau è stato rinviato a giovedì, come annunciato dagli organizzatori del torneo.In conformità con le regole ATP che non consentono l’inizio di un match dopo le 23:00, il secondo incontro diretto tra Djokovic e Korda sarà ora il secondo match a partire dalle 15:00 ora locale (ore 20 italiane) di giovedì.Gli organizzatori hanno comunicato che tutti i possessori di biglietti per la sessione serale di mercoledì potranno acquistare un biglietto per la sessione pomeridiana di giovedì (Sessione 19) al prezzo speciale di 10 dollari. Questi biglietti potranno essere acquistati tramite un link che verrà inviato via email ai possessori dei biglietti di mercoledì sera.
    Il 37enne Djokovic è a sole tre vittorie dal conquistare il suo settimo trofeo a Miami, che rappresenterebbe un record assoluto. Se dovesse vincere il titolo in questo evento sul cemento, il primo dal 2016 quando il torneo si disputava ancora a Crandon Park, raggiungerebbe anche l’incredibile traguardo dei 100 titoli a livello tour.Dall’altra parte della rete, il 24enne Korda punterà a qualificarsi per la sua terza semifinale in un Masters 1000, in quello che si preannuncia come uno degli incontri più interessanti del torneo.
    Stadium – ore 18:00Arthur Fils vs Jakub Mensik Aryna Sabalenka vs Jasmine Paolini (Non prima 20:00)Sebastian Korda vs Novak Djokovic Taylor Fritz vs Matteo Berrettini (Non prima 00:00)Jessica Pegula vs Alexandra Eala (Non prima 01:30)
    Grandstand – ore 18:00Julian Cash / Lloyd Glasspool vs Harri Heliovaara / Henry Patten Marcelo Arevalo / Mate Pavic vs Nikola Mektic / Michael Venus (Non prima 19:30) LEGGI TUTTO