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    MotoGp, Rossi: “Dobbiamo capire cosa è successo in Germania”

    ROMA – “Dobbiamo capire cosa è successo in Germania e lavorare bene per apportare alcuni miglioramenti prima di tornare in pista questo fine settimana”. Valentino Rossi ha parlato ai media ufficiali Yamaha in vista del Gran Premio d’Olanda, nono appuntamento stagionale della MotoGp e ultimo prima della pausa estiva. Il Dottore, quattordicesimo in Germania, arriva con tanto entusiasmo sul circuito dove è giunta la sua ultima vittoria nel 2017: “Assen è una pista fantastica per me e mi piace molto il layout, è molto scorrevole. Si prova sempre una grande emozione quando si corre in questo circuito, quindi dobbiamo rimanere positivi, concentrarci sull’ultimo round prima della pausa estiva e ottenere un buon risultato ad Assen”.
    Anche Franco Morbidelli ha parlato in vista della tappa ad Assen: “Sono ottimista all’idea di andare ad Assen perché è una pista molto scorrevole, molto più del Sachsenring – ha detto -. E’ un altro circuito storico, come il Mugello, e un circuito che è bello da guidare. E’ difficile, con i cambi di direzione ad alta velocità, ma allo stesso tempo è molto divertente. Forse posso trovare e sfruttare alcuni vantaggi della mia moto, spero di poter fare una buona gara”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Doohan mi ha raccontato cosa gli è successo nel 1992”

    ROMA – Marc Marquez si rivede in Mick Doohan dopo una lunga telefonata. Il pilota spagnolo infatti ha avuto l’onore di ricevere dei consigli dalla leggenda australiana che, come nel caso del nativo di Cervera, ha attraversato un periodo molto complicato prima di tornare al successo. Marquez ce l’ha fatta dopo 581 giorni di attesa, mentre Doohan si è laureato per cinque volte consecutive campione del mondo nella classe 500 dal 1994 al 1998, solo in seguito a un pauroso incidente. Mick rischiò l’amputazione di una gamba nel ’92 ad Assen, ma per fortuna dopo un lungo periodo di riabilitazione tornò più forte di prima. 
    “Mi ha aiutato molto”
    Dopo il successo nel Gran Premio di Germania, Marquez ha rivelato qualche frammento della conversazione con Doohan: “Ho avuto una telefonata di quasi mezz’ora con Mick Doohan che mi ha aiutato molto, mi ha raccontato il suo caso del 1992-93, come si sentiva, cosa gli stava succedendo, quali errori stava facendo e sembrava che stesse raccontando la mia situazione – conferma -. Ho solo ascoltato, non ho parlato. Gli ho detto di spiegarmi come aveva attraversato e superato quel periodo. Mi ha rassicurato molto, perché se una leggenda come lui ha attraversato un periodo simile al mio riuscendo a superarlo allora era possibile fare altrettanto. È tornato su una moto che gli altri piloti avevano cambiato, e poi ha iniziato a commettere errore stupidi, che di solito non faceva mai. Più o meno lo stesso che è capitato a me quest’anno. Mi ha detto di avere pazienza, che il tempo aggiusta tutto”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez e la telefonata di Doohan: “Mi ha aiutato molto”

    ROMA – Marc Marquez e quella telefonata di Mick Doohan. Il pilota spagnolo ha avuto l’onore di ricevere dei consigli dalla leggenda australiana che, come nel caso del nativo di Cervera, ha attraversato un periodo molto complicato prima di tornare al successo. Marquez ce l’ha fatta dopo 581 giorni di attesa, mentre Doohan si è laureato per cinque volte consecutive campione del mondo nella classe 500 dal 1994 al 1998, solo in seguito a un pauroso incidente. Mick infatti rischiò l’amputazione di una gamba nel ’92 ad Assen, ma per fortuna dopo un lungo periodo di riabilitazione tornò più forte di prima. 
    Le parole di Marquez
    Marquez ha racconta la chiamata ricevuta da Doohan dopo il successo nel Gran Premio di Germania: “Ho avuto una telefonata di quasi mezz’ora con Mick Doohan che mi ha aiutato molto, mi ha raccontato il suo caso del 1992-93, come si sentiva, cosa gli stava succedendo, quali errori stava facendo e sembrava che stesse raccontando la mia situazione. Ho solo ascoltato, non ho parlato. Gli ho detto di spiegarmi come aveva attraversato e superato quel periodo. Mi ha rassicurato molto, perché se una leggenda come lui ha attraversato un periodo simile al mio riuscendo a superarlo allora era possibile fare altrettanto. È tornato su una moto che gli altri piloti avevano cambiato, e poi ha iniziato a commettere errore stupidi, che di solito non faceva mai. Più o meno lo stesso che è capitato a me quest’anno. Mi ha detto di avere pazienza, che il tempo aggiusta tutto”, le parole di Marc.  LEGGI TUTTO