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    MotoGp: Bradl sostituisce Marquez nel Gp di Algarve

    ROMA – Sarà Stefan Bradl a sostituire Marc Marquez nel Gran Premio di Algarve, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota tedesco sarà in pista a Portimao al posto del numero 93, che ha riportato una commozione cerebrale dopo una caduta in enduro. “Innanzitutto spero che Marc si stia riprendendo bene e possa tornare presto in pista – ha commentato Bradl -. Non vedo l’ora di tornare a correre perché Portimao è un circuito divertente dove abbiamo ottenuto un buon risultato verso la fine del 2020. Non è mai facile salire in sella, ma quest’anno abbiamo avuto ottimi tempi in moto tra le gare e test”.
    Le parole di Pol Espargaro
    Anche Pol Espargaro ha parlato in vista della tappa di Portimao: “Abbiamo avuto un ottimo weekend a Misano e siamo stati in grado di mostrare cosa possiamo fare con la Honda, ma ora abbiamo una nuova sfida. Avere già corso in Portogallo quest’anno sarà positivo in quanto conosciamo già la pista, ma penso che potrebbe essere un po’ difficile questo fine settimana rispetto a Misano. Le condizioni saranno diverse rispetto all’ultima volta qui, quindi dobbiamo capire di quali aggiustamenti avremo bisogno. La motivazione è molto alti in questi round finali. Voglio augurare a Marc una pronta guarigione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez sul fratello Marc: “Con lui il cambiamento”

    ROMA – Un avvio di stagione molto difficile con tante difficoltà già in fase di preparazione in casa Honda, poi il ritorno in condizione di Marc Marquez ha permesso alla stagione di riprendere una piega positiva. Così la pensa anche il fratello minore, Alex Marquez. “Venivamo da una pre-season in cui c’erano state delle incomprensioni e per noi la situazione è migliorata da metà stagione – sottolinea il numero 73- quando le cose hanno iniziato a funzionare un po’ meglio per tutti. Marc è stato il riferimento per molti anni, quando è mancato abbiamo perso un po’ la direzione”.
    “Credere nel progetto”
    “L’evoluzione si nota chiaramente, bisogna avere pazienza e anche se i risultati non sono quello che mi aspettavo bisogna continuare a credere nel progetto, in Honda e con la nuova moto credo faremo un importante passo avanti”. Queste le parole di un Alex Marquez coinvolto a pieno nel progetto Honda e convinto che ripartendo dalle vittorie finali di suo fratello Marc, tre in stagione secondo solo a Fabio Quartararo, il 2022 possa essere una stagione più esaltante per il team ma anche dal punto di vista personale. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez: “Marc è il punto di riferimento della squadra”

    ROMA – Non è stata una stagione facile per il team Honda, sopraattutto nella prima fase del campionato. Da metà in poi, dal momento del ritorno a buoni livelli del leader Marc Marquez, la stagione ha iniziato a svoltare. Questo è il pensiero anche del fratello minore, Alex Marquez. “Venivamo da una pre-season in cui c’erano state delle incomprensioni e per noi la situazione è migliorata da metà stagione quando le cose hanno iniziato a funzionare un po’ meglio per tutti. Marc è stato il riferimento per molti anni, quando è mancato abbiamo perso un po’ la direzione”.
    “Bisogna avere pazienza”
    Per Marquez Jr la chiave per una continua crescita è avere pazienza, accantonando un inizio difficile e proseguendo sulla scia dei tre successi messi insieme da Marc, il secondo con più vittorie dopo il campione del mondo Fabio Quartararo. “L’evoluzione si nota chiaramente, bisogna avere pazienza e anche se i risultati non sono quello che mi aspettavo bisogna continuare a credere nel progetto, in Honda e con la nuova moto credo faremo un importante passo avanti”, conclude Alex Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Devo essere pronto per il 2022”

    ROMA – Gli ultimi successi di Austin e Misano hanno restituito le certezze ad un Marc Marquez reduce da un grave infortunio che aveva minato qualche certezza. Chiudere la stagione da protagonista per prepararsi al prossimo anno. “Sto correndo il mio campionato – ha affermato Marquez al sito Crash.net – dal Gp di Austria a qui, in termini di punti, sono vicino ai migliori. Questo è solo un obiettivo all’interno della squadra e della mia mente per essere motivato e preparare al meglio la stagione 2022”.
    “Sto migliorando fisicamente”
    Nonostante non si senta ancora al 100% della condizione, i miglioramenti delle ultime settimane hanno restituito ai tifosi un Marquez competitivo. “Non mi sento ancora a mio agio sulla moto, ma passo dopo passo però va sempre meglio. Anche le mie condizioni fisiche stanno migliorando, infatti non appena cresce la condizione fisica arrivano i risultati. La Honda sta lavorando in modo molto buono. Io e Pol stiamo guidando una moto con specifiche diverse che qui stava funzionando bene,la seconda parte di questa stagione ci permettendo di prepararsi al meglio per il 2022”, ha concluso Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Voglio preparare al meglio il 2022”

    ROMA – Un finale di stagione alla Marc Marquez. Dopo l’infortunio e le difficoltà iniziali, il campione della Honda ha conquistato una doppietta negli ultimi due GP di Austin e Misano che gli hanno permesso di riprendersi in una classifica generale che non è un obiettivo per l’iberico in questo 2021. “Sto correndo il mio campionato – ha spiegato Marquez sul portale Crash.net – dal Gp di Austria a qui, in termini di punti, sono vicino ai migliori. Questo è solo un obiettivo all’interno della squadra e della mia mente per essere motivato e preparare al meglio la stagione 2022”.
    “Buon lavoro Honda”
    “Non mi sento ancora a mio agio sulla moto, ma passo dopo passo però va sempre meglio. Anche le mie condizioni fisiche stanno migliorando, infatti non appena cresce la condizione fisica arrivano i risultati. La Honda sta lavorando in modo molto buono. Io e Pol stiamo guidando una moto con specifiche diverse che qui stava funzionando bene,la seconda parte di questa stagione ci permettendo di prepararsi al meglio per il 2022”. Queste le parole di un ritrovato Marc Marquez, voglioso di concludere al meglio la stagione provando a recitare il ruolo da protagonista già dall’appuntamento di Portimao. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez: “Doppietta Honda figlia di tante cadute”

    ROMA – Dopo i due secondi posti di Le Mans e Aragon, Alex Marquez nutriva grandi speranze sul GP di Misano, tuttavia un guasto tecnico gli ha impedito di terminare una gara che si stava mettendo bene. “Il fine settimana è andato bene nel complesso, ma sono arrabbiato per come è finito. Avevamo fatto un test ed una gara su questo circuito, quindi avevamo tante informazioni, e alla fine tutto quel lavoro non è stato ricompensato con un buon risultato soprattutto, vedendo com’è andata la gara, dove hanno finito i piloti che erano vicini a me”, ha affermato il pilota della Honda LCR.
    “Le Ducati ne avevano di più domenica”
    “Sicuramente la doppietta dà un po’ di pace alla Honda, ma ci sono state anche tante cadute. Penso a quelle delle Ducati, perché sia Bagnaia che Miller ne avevano un po’ di più domenica. Gli incidenti fanno parte delle corse, ma bisogna essere realisti sui risultati. Marc ha fatto una gara molto buona, tenendo un ritmo molto veloce, soprattutto alla fine. E questo è un buon segno, perché vedere che la nostra moto funziona è una cosa che motiva anche me, perché penso che Portimao sia un circuito adatto alla RC213V”, ha concluso Marquez, giunto ottavo nel precedente portoghese della stagione. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Alex Marquez: “Bisogna essere realisti sui risultati”

    ROMA – Alex Marquez, arrivato da due secondi posti, aveva tutt’altra idea sul finale del suo GP di Misano, terminato in anticipo per un problema tecnico quando le cose si mettevano bene. “Il fine settimana è andato bene nel complesso, ma sono arrabbiato per come è finito. Avevamo fatto un test ed una gara su questo circuito, quindi avevamo tante informazioni, e alla fine tutto quel lavoro non è stato ricompensato con un buon risultato soprattutto, vedendo com’è andata la gara, dove hanno finito i piloti che erano vicini a me”, ha affermato il giovane iberico.
    “Bagnaia e Miller ne avevano di più”
    Doppietta che rasserena gli animi in casa Honda e fa aumentare la fiducia in vista di Portimao, ma per Marquez il risultato non è così veritiero. “Sicuramente la doppietta dà un po’ di pace alla Honda, ma ci sono state anche tante cadute. Penso a quelle delle Ducati, perché sia Bagnaia che Miller ne avevano un po’ di più domenica. Gli incidenti fanno parte delle corse, ma bisogna essere realisti sui risultati. Marc ha fatto una gara molto buona, tenendo un ritmo molto veloce, soprattutto alla fine. E questo è un buon segno, perché vedere che la nostra moto funziona è una cosa che motiva anche me, perché penso che Portimao sia un circuito adatto alla RC213V”, ha concluso il fratello minore di Marc. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Non guido come vorrei, all'inizio era frustrante”

    ROMA – “Ad Austin mi sembrava di aver vinto un Mondiale. Prima vivevamo le vittorie come fosse routine. Ora, invece, festeggiamo, perché non sappiamo quando arriverà la prossima. È più speciale. Il recupero è stato lungo e molto difficile. E lo era soprattutto per il disagio di non sapere cosa sarebbe accaduto, di non averlo sotto controllo. Tutta quell’incertezza mi provocava quella sensazione di disagio. Vedere i miei limiti fisici è stata una delusione”. Marc Marquez, intervistato da “El Pais”, ha raccontato del lungo percorso di recupero dall’infortunio risalente all’estate 2020, che ancora non è terminato e che, a oggi, non gli permette ancora di esprimersi al meglio in MotoGp. Il pilota di Cervera ha spiegato la differenza con i suoi infortuni meno gravi: Mi sarebbe piaciuto tornare come dopo gli altri infortuni, accusando fastidio per qualche gara, per poi proseguire. Invece vedevo che un GP andava bene, ma quella successivo si faceva un passo indietro e senza sapere perché. Tutto ciò mi pesava psicologicamente”.
    Il ritorno in gara
    “Non guido come vorrei – ha aggiunto Marquez -. Cerco di stare in sella in modo accettabile, sentirmi me stesso, cadere e capire perché. Oggi commetto errori da principiante. A volte cambio posizione sulla moto senza rendermene conto perché sono stanco. Del resto, non ho mai trascorso così tante ore nella fisioterapia come quest’anno e in passato. È stato tutto molto frustrante all’inizio. E questo mi ha anche fatto cadere di più, perché volevo andare più di quanto potevo. Ho dovuto ingoiare il mio orgoglio”.

    Sul futuro
    “Dopo i Gp dormo male, per due o tre giorni e soprattutto dopo la gara – ha detto il Cabroncito -. Per il resto va bene. Ero uno di quelli che dormiva subito, ma dall’infortunio e fino a quest’estate mi svegliavo tre, quattro o cinque volte a notte, scomodo, cambiavo posizione, mi mettevo un cuscino sotto il braccio per riposare”. Poi, sul futuro: “Ci sono state molte persone che si chiedono perché sono ancora alla HRC, perché non ho cambiato squadra. Ma sono anche legato ai sentimenti. Non è qualcosa di stupido. Per altri sei un numero, ma qui non mi sento così. Questo è molto difficile da trovare nella concorrenza”. LEGGI TUTTO