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    MotoGp, Marquez critico: “Troppe gare, non si può continuare così”

    ROMA – La MotoGp si prepara ad entrare nel vivo della nuova stagione. Nel frattempo, l’ufficializzazione del calendario ha destato le prime reazioni dei piloti. A guidare la “fazione” dei più critici è Marc Marquez, che non usa giri di parole: “Se vogliamo andare in più paesi in futuro, dovremo cancellare alcune gare. 21 gare sono un gran numero, non possiamo andare avanti così”, le parole dello spagnolo, raccolte da Motorsport-Total. Infatti, con i suoi 21 round, la stagione 2022 sarà la più lunga della storia del Motomondiale. Il pilota della Honda ha poi sottolineato che, con l’attuale conformazione, se un pilota dovesse subire un infortunio alla vigilia di un triplo turno, probabilmente si ritroverà costretto a saltare tre gare di fila. 
    Le opinioni dei piloti 
    Anche Francesco Bagnaia e Andrea Dovizioso si sono detti contrari ad un numero così elevato di gare. “A volte ci si sente molto esausti. Non abbiamo molto tempo per rilassarci”, le parole del ducatista; “non voglio nemmeno pensarci”, glissa il pilota della Petronas, che ha spiegato come vorrebbe potersi dedicare di più allo sviluppo e ai test. Ovviamente nel paddock non ci sono solo voci contrarie. Ad esempio, Maverick Vinales si è detto favorevole perché così i piloti hanno l’opportunità di conoscere più Paesi: “Va bene per noi e per il campionato. Penso che la MotoGP crescerà di conseguenza. Questo deve essere il nostro obiettivo”, spiega. Della stessa idea Mir, che dice di non vedere alcun problema riguardo questo tema, nonostante sia consapevole che ciò voglia dire avere meno tempo per la propria famiglia; ma il pilota Suzuki si è riservato di vedere come andrà a finire la stagione, prima di dare un giudizio definitivo.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner su Marquez: “Impossibile immaginare cosa stia passando”

    ROMA – Casey Stoner è uno che di infortuni, purtroppo, ne ha avuti. L’ex pilota australiano ha parlato di Marc Marquez, che dopo il lungo stop per la caduta di Jerez nel 2020 si è dovuto fermare nuovamente, finendo poi per annunciare il ritorno della diplopia, un disturbo visivo che non gli ha permesso di tornare per il finale di stagione in MotoGp: “Gli infortuni fanno parte delle corse, ma penso che sia stato facile per me e Marc toglierci il pensiero. Tutti facciamo degli errori, tutti attacchiamo troppo e cadiamo. Questo fa parte delle corse – le parole di Stoner riportate da “Motorsport.com” -. Cerchi di ottenere il massimo da te stesso e dalla moto. Bisogna imparare da questo e non ripetere sempre questi errori. Questa è la cosa più importante. Quando ho fatto degli incidenti in prova, nulla mi ha impedito di tornare in pista sulla seconda moto. Se l’assetto era simile, di solito potevo essere più veloce, perché sapevo dove avevo commesso l’errore. Non mi sono mai preoccupato. Naturalmente, non volevo schiantarmi, ma i miei errori non mi preoccupavano”.
    Le parole di Stoner
    “La situazione di Marc è diversa – ha aggiunto Stoner -. Ha un lungo recupero alle spalle, con molte complicazioni. Ovviamente, questo ha un effetto. Gli ci vorrà del tempo per tornare in forma fisicamente e mentalmente. La gente sottovaluta sempre il tempo che ci vuole per tornare in forma. I muscoli si indeboliscono molto rapidamente se non li usi. Non c’è niente che emuli la guida di una MotoGP, non importa quanto ti alleni. Persino una Superbike non si avvicina a quello che si prova su una MotoGp. Se non si guida, i muscoli specifici non si sviluppano. Ci vuole tempo. Poi c’è la paura di farsi di nuovo male in quel modo. E’ impossibile immaginare cosa stia passando Marc” LEGGI TUTTO

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    Marquez elogia Rossi: “La MotoGp dovrebbe dirgli grazie, è stato unico”

    ROMA – Dopo i fatti di Sepang, Marc Marquez e Valentino Rossi non hanno mai nascosto la loro insofferenza reciproca. La pace fra loro non è arrivata neppure dopo il ritiro del 46 dalla MotoGp, tant’è che il Dottore ha dichiarato di preferire che il suo rapporto con lo spagnolo rimanga così com’è. Tuttavia, Marc Marquez – come riporta MotorSport Total – ha reso merito alla carriera dell’italiano sottolineando il grande apporto dato da Rossi a tutto il mondo a due ruote: “Ha vinto molto e ha fatto tanto per il motociclismo. Ha suscitato nelle persone l’interesse per le due ruote. È qualcosa di irripetibile e la MotoGp dovrebbe ringraziarlo per questo”, le sue parole.
    Giallo sempre in pista
    I tifosi di Valentino Rossi sono sparsi in tutto il mondo e hanno riempito le tribune dei motodromi fino all’ultima gara del 46 a Valencia. Una presenza fissa quella dei tifosi del Dottore che non smetteranno di esserci anche nella prossima stagione: “L’anno prossimo non ci sarà, ma sono convinto che il colore giallo continuerà a dominare le piste. Metà delle tribune saranno sempre per lui”, ha detto lo spagnolo. Guai però a pensare a un disgelo fra i due: “Non abbiamo un buon rapporto ma non ho problemi a riconoscere quello che lui ha fatto per il nostro sport. Non dipende da me riallacciare i contatti, ma non è una cosa che mi interessa molto”, ha sottolineato Marquez che l’anno prossimo non troverà più il suo rivale sulla griglia di partenza. LEGGI TUTTO

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    Marquez, prove di disgelo con Rossi: “Unico e irripetibile, la MotoGp dovrebbe ringraziarlo”

    ROMA – Più che rivali in pista, soprattutto dopo i fatti di Sepang. Marc Marquez e Valentino Rossi non hanno mai nascosto la loro avversione reciproca tanto che la pace fra loro non è arrivata neppure dopo il ritiro del 46 dalla MotoGp con il Dottore a dichiarare di preferire che il suo rapporto con lo spagnolo rimanga così com’è. Tuttavia, Marc Marquez – come riporta MotorSport Total – ha reso merito alla carriera dell’italiano sottolineando il grande apporto dato da Rossi a tutto il mondo a due ruote: “Ha vinto molto e ha fatto tanto per il motociclismo. Ha suscitato nelle persone l’interesse per le due ruote. È qualcosa di irripetibile e la MotoGp dovrebbe ringraziarlo per questo”, le sue parole.
    Tribune in giallo
    I tifosi di Valentino Rossi sono sparsi in tutto il mondo e hanno riempito le tribune dei motodromi fino all’ultima gara del 46 a Valencia. Una presenza fissa quella dei tifosi del Dottore che non smetteranno di esserci anche nella prossima stagione: “L’anno prossimo non ci sarà, ma sono convinto che il colore giallo continuerà a dominare le piste. Metà delle tribune saranno sempre per lui”, ha detto lo spagnolo. Poi una riflessione sul rapporto che ha sempre contraddistinto i due: “Non abbiamo un buon rapporto ma non ho problemi a riconoscere quello che lui ha fatto per il nostro sport. Non dipende da me riallacciare i contatti, ma non è una cosa che mi interessa molto”, ha precisato Marquez. LEGGI TUTTO

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    Fernando Alonso e quella volta su una MotoGp: “”È stato spaventoso”

    ROMA – Fernando Alonso continua a essere uno dei protagonisti in Formula 1 a 40 anni compiuti. Il pilota spagnolo, tornato quest’anno nel Circus, è stato protagonista anche di ottime gare, come quella in cui ha difeso la posizione da Lewis Hamilton per parecchio tempo. Ai microfoni di “Speedweek”, Alonso ha però parlato anche dell’esperienza fatta su una MotoGp, precisamente la Honda di Marc Marquez, su cui l’iberico è salito nel 2016 in occasione del “Honda Thanks Day”.Guarda la galleryVerstappen, Horner, Bottas e… Domenicali: il gala FIA 2021 brilla di stelle
    Il racconto di Alonso
    “È incredibile cosa possono fare queste moto – ha detto Alonso -. Non avevo il gomito abbassato, solo il ginocchio, anche se volevo farlo solo per graffiare la pelle e dimostrare di essere arrivato a terra. Devo essere sincero, è stato molto spaventoso”. LEGGI TUTTO

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    Fernando Alonso e l'esperienza in MotoGp: “È stato molto spaventoso”

    ROMA – Fernando Alonso, a 40 anni compiuti, è uno dei veterani ancora in pista in Formula 1. Il pilota spagnolo, tornato quest’anno nel Circus, è stato protagonista anche di ottime gare, come quella in cui ha difeso la posizione da Lewis Hamilton per parecchio tempo. Ai microfoni di “Speedweek”, Alonso ha però parlato anche dell’esperienza fatta su una MotoGp, precisamente la Honda di Marc Marquez, su cui l’iberico è salito nel 2016 in occasione del “Honda Thanks Day”.Guarda la galleryDa Verstappen a Bottas; il gala FIA di fine anno è una parata di campioni e bellezze
    Le parole di Alonso
    “È incredibile cosa possono fare queste moto – ha detto Alonso -. Non avevo il gomito abbassato, solo il ginocchio, anche se volevo farlo solo per graffiare la pelle e dimostrare di essere arrivato a terra. Devo essere sincero, è stato molto spaventoso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez: “La preparazione fisica mi ha salvato da molti infortuni”

    ROMA – Ricevute notizie confortanti sul decorso della diplopia, Marc Marquez sta già pensando al futuro. Nel corso della nuova puntata del documentario “Yo pilota” in onda su Dazn ha parlato anche del lavoro fisico di un pilota. “Tanti anni fa nel mondo del motociclismo la preparazione fisica aveva un ruolo importante, ma tu non eri un atleta. L’elasticità è una parte noiosa, ma richiede costanza. In un’ora non guadagni più elasticità, bisogna esercitarsi sempre. Questo mi ha salvato da molte cadute e infortuni”
    I complimenti di Puig
    Il team manager Honda, Alberto Puig ha sottolineato come le vittorie del 2021 di Marquez siano arrivate in condizioni fisiche quasi proibitive. “Probabilmente in pochi conoscono le condizioni in cui Marc ha corso quest’anno, con un braccio in recupero ma non al 100%. Sicuramente sa il tipo di lavoro che ha fatto – ha affermato Puig -, il modo in cui lo ha fatto per vincere quelle gare. Perché lui è un ragazzo molto speciale, un Michael Jordan delle moto, un pilota sopra la media”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez: “Il lavoro fisico mi ha evitato molti infortuni”

    ROMA – Negli ultimi giorni sono arrivate notizie positive riguardo le condizioni fisiche di Marc Marquez, che scongiurata l’ipotesi operazione, dovrebbe essere regolarmente ad inizio 2022. Lo spagnolo nella nuova puntata del documentario “Yo pilota” in onda su Dazn ha parlato anche del lavoro fisico di un pilota. “Tanti anni fa nel mondo del motociclismo la preparazione fisica aveva un ruolo importante, ma tu non eri un atleta. L’elasticità è una parte noiosa, ma richiede costanza. In un’ora non guadagni più elasticità, bisogna esercitarsi sempre. Questo mi ha salvato da molte cadute e infortuni”
    Le parole del team manager
    Alberto Puig, team manager Honda, spiega la grandezza di Marquez nell’ottenere determinati risultati nonostante una condizione fisica deficitaria. “Probabilmente in pochi conoscono le condizioni in cui Marc ha corso quest’anno, con un braccio in recupero ma non al 100%. Sicuramente sa il tipo di lavoro che ha fatto – ha sottolineato Puig -, il modo in cui lo ha fatto per vincere quelle gare. Perché lui è un ragazzo molto speciale, un Michael Jordan delle moto, un pilota sopra la media”. LEGGI TUTTO