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    MotoGp, Gp Qatar: Martin firma la prima pole della stagione, Bastianini 2°

    DOHA – Jorge Martin fa segnare la prima pole position della stagione di MotoGp in Qatar. Il Gran Premio inaugurale vede chiudere davanti a tutti lo spagnolo in qualifica con il tempo di 1’53”011. Staccato di un decimo e mezzo Enea Bastianini, in sella alla Ducati del team Gresini, mentre completa la prima fila la Honda di Marc Marquez. Quarta piazza per Jack Miller davanti ad Aleix Espargaro (Aprilia) e al fratello Pol (Honda), scatterà nono invece Francesco Bagnaia. In difficoltà le Yamaha con il campione del mondo in carica Fabio Quartararo solamente undicesimo, seguito da Franco Morbidelli. 
    La griglia di partenza
    Prima Fila
    1 Martin 2 Bastianini 3 Marquez M.
    Seconda Fila
    4 Miller 5 Espargaro A. 6 Espargaro P. 
    Terza Fila
    7 Binder B. 8 Mir 9 Bagnaia 
    Quarta Fila
    10 Rins 11 Quartararo 12 Morbidelli 
    Quinta Fila
    13 Zarco 14 Oliveira 15 Bezzecchi
    Sesta Fila
    16 Nakagami 17 Marini 18 Marquez A.
    Settima Fila
    19 Vinales 20 Dovizioso 21 Di Giannantonio
    Ottava Fila
    22 Gardner 23 Fernandez 24 Binder D. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Qatar: Binder comanda le libere 1 a Losail

    ROMA – E’ di Brad Binder il miglior tempo nelle prove libere 1 al Gran Premio del Qatar, valevole per la prima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota sudafricano su KTM, con il tempo di 1:54.851, si mette davanti a tutti precedendo Takaaki Nakagami e la Suzuki di Alex Rins. Segue la doppietta Honda formata da Pol Espargaro e Marc Marquez, che trova subito un buon tempo alla prima prova di un Gp. Subito dietro Franco Morbidelli, sesto davanti alla Suzuki di Joan Mir e all’Aprilia di Aleix Espargaro.
    Le altre posizioni
    Fuori dalla top ten il campione in carica Fabio Quartararo, undicesimo davanti a Jorge Martin. Lo spagnolo del team Pramac è il primo tra i piloti Ducati, e precede Jack Miller, tredicesimo. Sedicesima posizione per Andrea Dovizioso, alla prima sessione di prove libere del team RNF WithU Indietro Pecco Bagnaia, diciottesimo e protagonista di una caduta senza conseguenze. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, prove libere 1 Gp Qatar: Brad Binder il più veloce

    ROMA – Brad Binder è il più veloce nella prima sessione di prove libere al Gran Premio del Qatar, primo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota sudafricano su KTM, con il tempo di 1:54.851, si mette davanti a tutti precedendo Takaaki Nakagami e la Suzuki di Alex Rins. Segue la doppietta Honda formata da Pol Espargaro e Marc Marquez, che trova subito un buon tempo alla prima prova di un Gp. Subito dietro Franco Morbidelli, sesto davanti alla Suzuki di Joan Mir e all’Aprilia di Aleix Espargaro.
    Gli altri piloti
    Fuori dalla top ten il campione in carica Fabio Quartararo, undicesimo davanti a Jorge Martin. Lo spagnolo del team Pramac è il primo tra i piloti Ducati, e precede Jack Miller, tredicesimo. Sedicesima posizione per Andrea Dovizioso, alla prima sessione di prove libere del team RNF WithU Indietro Pecco Bagnaia, diciottesimo e protagonista di una caduta senza conseguenze. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Vincere in Qatar? Non sono ancora pronto”

    ROMA – Il Gran Premio del Qatar si avvicina e Marc Marquez si presenta come uno dei favoriti per la vittoria finale. Lo spagnolo si affaccia però alla MotoGp dopo diversi guai fisici che ne hanno addirittura messo a repentaglio la partecipazione. “Sono felice di essere qui – ha detto Marquez – si tratta di una partenza migliore rispetto al 2021. Dopo i test di Mandalika ho fatto un passo avanti molto importante a livello fisico. Nel 2022 voglio lottare per il titolo ovviamente, ma non sono ancora pronto per vincere qui a Losail. Cercherò di capire qual è il mio livello attuale”.
    Su Valentino
    La preparazione a singhiozzo dell’otto volte iridato, non gli impedisce dunque di puntare al Motomondiale con la nuova Honda: “La moto è progredita tanto, mi sembra quasi di aver cambiato marcia, è cambiata completamente rispetto a quando sono arrivato in Honda. In Malesia penso di aver estratto il potenziale da questa nuova moto, la base è buona e lavoreremo sui dettagli nel corso delle prime gare”. Un commento poi sull’addio alla MotoGp di Valentino Rossi: “È un’icona che lascia il nostro mondo, ma noi continuiamo. Sarà comunque un campionato entusiasmante”, ha detto Marquez, che prima di salutare la stampa ha ribadito la sua volontà di giocarsi il Mondiale.

    Sulla situazione in Ucraina
    Marquez ha poi anche parlato della tragica situazione che vede protagonista l’Ucraina: “Non so come sia possibile che nel 2022 si arrivi a questo punto. Noi piloti siamo contro la guerra, non capisco come sia possibile non fermarla nel 2022. Non capisco tante cose, ma dobbiamo aiutare quelle persone, aiutare quei bambini che stanno soffrendo. Anche se non è sufficiente. Ci sono persone molto più importanti di noi che devono fermare tutto questo. Io metto tutto il mio sostegno contro la guerra ma non posso fare di più”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Non sono pronto per vincere in Qatar”

    ROMA – Nella prima conferenza stampa piloti che precede il Gran Premio del Qatar ha parlato anche Marc Marquez. Lo spagnolo si affaccia alla MotoGp dopo diversi problemi fisici che hanno addirittura messo a rischio la sua partecipazione. “Sono felice di essere qui – ha detto Marquez – si tratta di una partenza migliore rispetto al 2021. Dopo i test di Mandalika ho fatto un passo avanti molto importante a livello fisico. Nel 2022 voglio lottare per il titolo ovviamente, ma non sono ancora pronto per vincere qui a Losail. Cercherò di capire qual è il mio livello attuale”.
    Su Rossi
    La preparazione a singhiozzo dell’otto volte iridato, non gli impedisce dunque di puntare al Motomondiale con la nuova Honda: “La moto è progredita tanto, mi sembra quasi di aver cambiato marcia, è cambiata completamente rispetto a quando sono arrivato in Honda. In Malesia penso di aver estratto il potenziale da questa nuova moto, la base è buona e lavoreremo sui dettagli nel corso delle prime gare”. Un commento poi sull’addio alla MotoGp di Valentino Rossi: “La MotoGp con lui perde un’icona, ma il nostro mondo continua, sarà comunque un Mondiale spettacolare”, ha concluso Marquez, che al termine della conferenza stampa ha comunque inserito se stesso tra i pretendenti al titolo.

    Sull’Ucraina
    Marquez ha poi anche parlato della tragica situazione che vede protagonista l’Ucraina: “Non so come sia possibile che nel 2022 si arrivi a questo punto. Noi piloti siamo contro la guerra, non capisco come sia possibile non fermarla nel 2022. Non capisco tante cose, ma dobbiamo aiutare quelle persone, aiutare quei bambini che stanno soffrendo. Anche se non è sufficiente. Ci sono persone molto più importanti di noi che devono fermare tutto questo. Io metto tutto il mio sostegno contro la guerra ma non posso fare di più”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ritiro? Quando non lotterò più per la top-3”

    ROMA – Marc Marquez ha parlato al canale Youtube della Honda in occasione dei dieci anni in MotoGp con la scuderia giapponese. Il pilota di Cervera, dopo due anni difficili, vuole tornare protagonista in classe regina, dove l’obiettivo non può che essere il titolo. “In questi dieci anni abbiamo ottenuto risultati grandiosi ed è qualcosa di speciale – ha detto -. Cercheremo di vincere il titolo per celebrare questa ricorrenza al meglio. Il miglior compagno è Dani Pedrosa. Ho imparato molto da lui, ho imparato da lui come si guida una MotoGp. Nel 2013 ero come un ragazzo a scuola che cerca di imitare il più bravo della classe. Dico sempre che voglio far parte della storia della Honda, insieme abbiamo raggiunto grandi cose ma mi sento parte della Honda, ho firmato quattro anni di contratto perché me lo sentivo. Non sai mai nel futuro ma per i prossimi dieci anni voglio continuare e divertirmi, non so se sarò ancora in MotoGp perché se non sarò più al livello di stare tra i migliori 3, per me non è correre”.
    Sugli infortuni
    “Nel 2020 ho capito che hai solamente un corpo, se hai cura del tuo corpo puoi fare molte gare – ha aggiunto Marquez –. Lo scorso anno ho avuto la diplopia, probabilmente anni fa mi sarei fatto operare per essere pronto per i test ma invece questo inverno ho solamente seguito il consiglio dei dottori pur sapendo che avrei potuto iniziare la stagione durante la pausa estiva. Devo prendermi cura del mio corpo se voglio correre per altri anni ma questo non significa che non prenderò rischi in pista, perché questo è il mio stile. Se dovessi avere un infortunio, sarò paziente. Ho imparato questo dal 2020. Mi sono rotto il braccio e ho corso dopo pochi giorni. Questo è il mio grande rimpianto, mi è costato il 2020 e il 2021”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Resterò fin quando starò tra i migliori”

    ROMA – “In questi dieci anni abbiamo ottenuto risultati grandiosi ed è qualcosa di speciale. Cercheremo di vincere il titolo per celebrare questa ricorrenza al meglio. Il miglior compagno è Dani Pedrosa. Ho imparato molto da lui, ho imparato da lui come si guida una MotoGp. Nel 2013 ero come un ragazzo a scuola che cerca di imitare il più bravo della classe”. Marc Marquez ha parlato al canale Youtube della Honda in occasione dei dieci anni in MotoGp con la scuderia giapponese. Il pilota di Cervera, dopo due anni difficili, vuole tornare protagonista in classe regina, dove l’obiettivo non può che essere il titolo. “Dico sempre che voglio far parte della storia della Honda, insieme abbiamo raggiunto grandi cose ma mi sento parte della Honda, ho firmato quattro anni di contratto perché me lo sentivo – ha detto -. Non sai mai nel futuro ma per i prossimi dieci anni voglio continuare e divertirmi, non so se sarò ancora in MotoGP perché se non sarò più al livello di stare tra i migliori 3, per me non è correre”.
    Sugli infortuni
    “Nel 2020 ho capito che hai solamente un corpo, se hai cura del tuo corpo puoi fare molte gare – ha aggiunto Marquez –. Lo scorso anno ho avuto la diplopia, probabilmente anni fa mi sarei fatto operare per essere pronto per i test ma invece questo inverno ho solamente seguito il consiglio dei dottori pur sapendo che avrei potuto iniziare la stagione durante la pausa estiva. Devo prendermi cura del mio corpo se voglio correre per altri anni ma questo non significa che non prenderò rischi in pista, perché questo è il mio stile. Se dovessi avere un infortunio, sarò paziente. Ho imparato questo dal 2020. Mi sono rotto il braccio e ho corso dopo pochi giorni. Questo è il mio grande rimpianto, mi è costato il 2020 e il 2021”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Che rivalità con Marquez e Rossi, c'era più personalità”

    ROMA – Un pizzico di nostalgia delle corse si nota quando Jorge Lorenzo parla di MotoGp. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Le rivalità ai suoi tempi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO