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    MotoGp, Marquez: “Io come Rossi? Dipenderà dalla mia testa”

    ROMA – Marc Marquez è alle prese con un nuovo capitolo della sua carriera. Il pilota della Honda, ieri intervistato dagli organizzatori del “Premio María de Villota y Ciudad de la Raqueta”, infatti non può ancora spingere al massimo in MotoGp, visto che il braccio continua a far male e la paura che una caduta possa far tornare la diplopia non smette di tormentarlo. Ciononostante, l’otto volte iridato sembra non perdersi d’animo, anche se la sua carriera potrebbe non godere di una particolare longevità: “Io come Valentino Rossi? Lì dipende molto dalla testa- ha affermato Marquez – ma anche dagli infortuni e dai piccoli problemi del momento. Poi è importante avere una buona équipe medica: i fattori sono tanti”.
    Le parole di Marquez
    Finora il fuoriclasse di Cervera ha guidato in modo molto pulito e prudente, anche se la Honda RC213V sembra iniziare a mostrare i primi margini di miglioramento.Marquez deve però al contempo gestire la pressione e racconta: “Ho vissuto entrambi le facce dello sport: i successi e gli infortuni. C’era pressione in entrambi i casi, ma ora è diverso, perché tutti si aspettano che torni. Non c’è però bisogno di avere fretta, si deve andare passo dopo passo: ogni giorno è una sfida”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Carriera lunga come Rossi? Decide la mia testa”

    ROMA – Dopo i problemi al braccio e la diplopia, Marc Marquez punta a tornare quello di un tempo. Il pilota della Honda, che ieri ha risposto alle domande dagli organizzatori del “Premio María de Villota y Ciudad de la Raqueta”, infatti non può ancora spingere al massimo in MotoGp. Ciononostante, l’otto volte iridato sembra non perdersi d’animo, anche se la sua carriera potrebbe non godere di una particolare longevità: “Io come Valentino Rossi? Lì dipende molto dalla testa- ha affermato Marquez – ma anche dagli infortuni e dai piccoli problemi del momento. Poi è importante avere una buona équipe medica: i fattori sono tanti”.
    Marquez step by step
    Finora il fuoriclasse di Cervera ha guidato in modo molto pulito e prudente, anche se la Honda RC213V sembra iniziare a mostrare i primi margini di miglioramento.Marquez deve però al contempo gestire la pressione e racconta: “Ho vissuto entrambi le facce dello sport: i successi e gli infortuni. In entrambe le volte c’era pressione, ma è diverso ora. Tutti si aspettano un mio ritorno. Ma la fretta non serve, si deve fare un passo alla volta: è una sfida quotidiana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Oggi ho fatto fatica, ma non sono preoccupato”

    ROMA – Marc Marquez torna a Jerez, luogo della caduta nel 2020. Da lì i problemi che lo hanno costretto a saltare quasi il resto della stagione in MotoGp. Oggi lo spagnolo è caduto due volte, fortunatamente senza conseguenze, ma ha chiuso con il diciannovesimo tempo le Libere 2 del Gran Premio di Spagna. Il pilota della Honda ha analizzato la prima giornata sul circuito Angel Nieto ai microfoni di Sky Sport: “Non sono preoccupato. Ovviamente mi piacerebbe essere davanti. Abbiamo fatto qualche cambiamento e con la moto con cui sono caduto inizialmente mi trovavo bene, mentre con l’altra meno. Stiamo lavorando, ma non troviamo il modo giusto per guidare bene. Qui abbiamo fatto fatica oggi. È un circuito che mi piace, vediamo domani e domenica cosa riusciremo a fare”.
    Le parole di Quartararo
    Giornata decisamente migliore per Fabio Quartararo, in testa nelle FP2: “Penso di aver trovato un buon feeling sin dal venerdì, il che mi capita raramente. La pista cambia molto a partire dal sabato e si migliora in fretta – ha detto il francese a Sky Sport -. Ho tanta voglia di scoprire se anche quest’anno come nel 2021 qui riesco a trovare ulteriore grip nella giornata di domani” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Faccio fatica, non troviamo il modo per far bene”

    ROMA – Marc Marquez non comincia al meglio il suo weekend sul circuito di Jerez. Il numero 93 è stato protagonista di due cadute nella seconda sessione di prove libere. Nessuna conseguenza grave, ma ha chiuso con il diciannovesimo tempo le FP2 del Gran Premio di Spagna. Queste le sue parole a “Sky Sport”: “Non sono preoccupato. Ovviamente mi piacerebbe essere davanti. Abbiamo fatto qualche cambiamento e con la moto con cui sono caduto inizialmente mi trovavo bene, mentre con l’altra meno. Stiamo lavorando, ma non troviamo il modo giusto per guidare bene. Qui abbiamo fatto fatica oggi. È un circuito che mi piace, vediamo domani e domenica cosa riusciremo a fare”.
    La soddisfazione di Quartararo
    Giornata decisamente migliore per Fabio Quartararo, in testa nelle FP2: “Penso di aver trovato un buon feeling sin dal venerdì, il che mi capita raramente. La pista cambia molto a partire dal sabato e si migliora in fretta – ha detto il francese a Sky Sport -. Ho tanta voglia di scoprire se anche quest’anno come nel 2021 qui riesco a trovare ulteriore grip nella giornata di domani” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Soffriamo, ma abbiamo idee nuove per Jerez”

    ROMA – Archiviato il weekend in Portogallo, Marc Marquez e la MotoGp fanno rotta verso Jerez, pista che ha spesso sorriso alla Honda. Il pilota di Cervera punta il Gran Premio di Spagna cercando di ritrovare il giusto feeling con la moto e in conferenza stampa afferma: “A Portimao eravamo troppo lontani dal podio e dalla vittoria, stiamo soffrendo tanto in gara. Cercheremo di trovare il modo per essere più veloci e abbiamo alcune idee nuove da provare, non solo per la moto ma anche dal punto di vista della mia guida”.
    Su Lorenzo
    Dalle prime libere cominceremo ad avere le idee chiare sul fine settimana – ha aggiunto Marquez -. La moto nei circuiti più larghi funziona molto bene, fatichiamo invece nei circuiti più stretti e dobbiamo capire il perché. Il potenziale c’è, ma dobbiamo capire come sfruttarlo. Le altre moto hanno una buona base, dobbiamo cercarla anche noi. Da lì proveremo cose nuove”. Nel pomeriggio (ore 18) di sabato a Jerez andrà in scena la cerimonia che porterà Jorge Lorenzo tra le Legends della MotoGp: “Era speciale, aveva una personalità forte nel paddock – ha detto il pilota di Cervera -. Guidava in un modo incredibile e da lui ho imparato tanto nell’anno in cui lo avevo nel box (2019, ndr)”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Stiamo soffrendo, fatichiamo sulle piste strette”

    ROMA – Dopo il sesto posto nel Gran Premio del Portogallo, Marc Marquez e la MotoGp si spostano a Jerez, circuito tradizionalmente favorevole alla Honda. Il pilota di Cervera punta il Gran Premio di Spagna cercando di ritrovare il giusto feeling con la moto e afferma in conferenza stampa: “A Portimao eravamo troppo lontani dal podio e dalla vittoria, stiamo soffrendo tanto in gara. Cercheremo di trovare il modo per essere più veloci e abbiamo alcune idee nuove da provare, non solo per la moto ma anche dal punto di vista della mia guida”.
    Le parole di Marquez
    Dalle prime libere cominceremo ad avere le idee chiare sul fine settimana – ha aggiunto Marquez -. La moto nei circuiti più larghi funziona molto bene, fatichiamo invece nei circuiti più stretti e dobbiamo capire il perché. Il potenziale c’è, ma dobbiamo capire come sfruttarlo. Le altre moto hanno una buona base, dobbiamo cercarla anche noi. Da lì proveremo cose nuove”. Nel pomeriggio (ore 18) di sabato a Jerez andrà in scena la cerimonia che porterà Jorge Lorenzo tra le Legends della MotoGp: “Era speciale, aveva una personalità forte nel paddock – ha detto il pilota di Cervera -. Guidava in un modo incredibile e da lui ho imparato tanto nell’anno in cui lo avevo nel box (2019, ndr)”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Haro: “Marquez è arrabbiato, la Honda lo ascolti di più”

    ROMA – “Posso assicurarci che in Honda stanno lavorando intensamente, ma mancano le novità. Marquez ed Espargaro sono due fuoriclasse, la moto in condizioni normali della pista non c’è ancora. Marc è furibondo: la moto non è tagliata su misura per lui“. Così Oscar Haro, già direttore sportivo per la Honda LCR MotoGp, al canale Twitch del giornalista spagnolo Nico Abad. “Domenica dopo la gara – ha infatti aggiunto Haro – c’era tensione in HRC: Marc non era a suo agio. Deve fare quello che fa sempre, fare la differenza, ma arriva il momento in cui vengono meno gli stimoli”.
    Le parole di Haro
    La crisi della Honda racconta di sole tre vittorie nel 2021 e di un solo podio nelle prime cinque gare del 2022. Per Haro però i problemi partono a monte: “Ducati e Aprilia trovano sempre le loro soluzioni perché la loro logistica è europea. Mentre per Honda si fanno briefing fino alle 22 e lo si invia in Giappone quando loro dormono. Il rapporto viene visionato solo la mattina dopo e così ci metti una settimana per leggere un’e-mail”. Anche le scelte tecniche della scuderia secondo Haro non hanno dato i frutti sperati: “Senza il suo leader, alla Honda hanno ripiegato su Jorge Lorenzo, che era anti-Honda, Alex Marquez, senza esperienza, un Cal Crutchlow sul viale del tramonto, Pol Espargaró con zero esperienza in Honda, e poi si sono persi”. Infine un consiglio alla dirigenza in Giappone: “Si deve tornare umili e ascoltare a chi decide: Marc Marquez”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Haro: “Marquez furibondo, la moto non corre per lui”

    ROMA – “Ho parlato con il team e stanno lavorando come dannati, ma non ci sono novità. Marquez ed Espargaro sono due grandi piloti, ma sull’asciutto la moto non c’è ancora. Marc è arrabbiato: la moto non corre per lui“. Sono le parole di Oscar Haro, già direttore sportivo per la Honda LCR MotoGp, al canale Twitch del giornalista spagnolo Nico Abad. “Domenica dopo la gara – ha infatti aggiunto Haro – c’era tensione in HRC: Marc non era a suo agio. Deve fare quello che fa sempre, fare la differenza, ma arriva il momento in cui vengono meno gli stimoli”.
    L’ipotesi di Haro
    La crisi della Honda racconta di sole tre vittorie nel 2021 e di un solo podio nelle prime cinque gare del 2022. Per Haro però i problemi partono a monte: “Ducati e Aprilia trovano sempre le loro soluzioni perché la loro logistica è europea. Mentre per Honda si fanno briefing fino alle 22 e lo si invia in Giappone quando loro dormono. Il rapporto viene visionato solo la mattina dopo e così ci metti una settimana per leggere un’e-mail”. Anche le scelte tecniche della scuderia secondo Haro non hanno dato i frutti sperati: “Senza il suo leader, alla Honda hanno ripiegato su Jorge Lorenzo, che era anti-Honda, Alex Marquez, senza esperienza, un Cal Crutchlow sul viale del tramonto, Pol Espargaró con zero esperienza in Honda, e poi si sono persi”. Poi un suggerimento ai dirigenti: “La Honda deve abbassare le orecchie e prestare attenzione a chi comanda: ossia il signor Marc Marquez”. LEGGI TUTTO