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    ATP Lione: Musetti supera Korda in tre set, sprazzi di ottimo tennis

    Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti vince in tre set contro Sebastian Korda, 6-3 1-6 6-4 lo score per l’azzurro. Una bella partita sul piano tecnico e dello spettacolo tra due dei giovani più talentosi del panorama internazionale. Il match è avanzato in modo irregolare, alti e bassi “importanti” con uno che riusciva a dominare l’altro, fino alla reazione veemente (e di qualità) del rivale. Musetti è partito bene, ha comandato e chiuso il primo set (con l’interruzione per pioggia), quindi è arrivata la forte reazione di Korda nel secondo set, dominato dall’americano con un crescendo impetuoso. Quando si immaginava che l’inerzia fosse ormai tutta a favore di Sebastian, Musetti ha ritrovato aggressività e con i suoi cambi di ritmo e tagli ha ripreso forte il comando del match. Avanti 4-1, l’americano si è ripreso e via, 4 pari. Qua Lorenzo è stato eccellente a forzare lo scambio al massimo della velocità, con alcuni lungo linea splendidi col rovescio, come quello che l’ha mandato avanti 5-4. E in risposta ha continuato a spingere, a mettere pressione al rivale che ha concesso qualcosa nel momento più delicato.
    La vittoria di Musetti ha confermato il grandissimo potenziale e qualità dell’azzurro, anche oggi capace di toccare dei picchi di prestazione notevolissimi. Gli è mancata continuità, anche col servizio ed in generale dei colpi di inizio gioco. Sia con la prima che alla risposta, è necessario che faccia uno scatto in avanti nella intensità, perché concedere coi colpi di inizio gioco non è permesso contro i più forti. Però è stato bravissimo – e non è la prima volta – ad alzare l’attenzione ed il livello nei momenti topici del match, mettendo pressione al rivale e portandolo all’errore.
    Korda su terra battuta può andare in difficoltà. Il suo tennis in progressione, geometrico e dagli impatti puliti, è bellissimo quando prende il comando, quando parte da una ottima risposta e riesce a rubare il tempo dall’avversario. Può travolgerti disegnando il campo, come è successo nel secondo set, un parziale giocato con altissima qualità ed intensità. Però è un architettura fragile, tutto si regge su equilibri precari (ritmo, velocità), basta che una delle basi si incrini che tutto crolla. Qua è venuta fuori la qualità e maggior varietà tecnica di Musetti.
    Lorenzo infatti è riuscito a mandare all’aria il tennis di Sebastian lavorando benissimo col back di rovescio, perché soprattutto col diritto l’americano fa fatica a spingere in sicurezza palle basse e con poco peso; ancor meglio alternando back di rovescio ad accelerazioni più rapide, che hanno mandato fuori posizione Korda. Infatti Sebastian è grandissimo colpitore, ma è preciso quando colpisce in comando, in coordinato movimento sulla palla, anticipandola. Quando Musetti l’ha spostato in avanti diagonale, o ricacciato indietro con qualche drive bello carico, si sono visti tutti i limiti di Korda, che fa fatica a generare la massima velocità su terra battuta senza incontrare la palla.
    Al contrario invece Musetti è riuscito ad entrare molto bene sulle palle pulite e veloci di Korda, riuscendo a spingerle sia “piatte” a tutta, che lavorarle con spin per aprirsi il campo e spezzare il ritmo al rivale. In molte accelerazioni Lorenzo è stato splendido, uno spettacolo. Una partita insomma molto interessante, che nei game combattuti si è giocata come a sacchi, con uno bravo a trovare la chiave per rompere il vantaggio dell’avversario.
    Una bella vittoria che regala a Musetti un prossimo turno tutt’altro che ingiocabile contro Goffin o Bedene. La crescita di Lorenzo continua.
    Marco Mazzoni

    Ecco la cronaca della partita

    Il match inizia alla 10:41, sotto un discreto sole, con Musetti alla battuta. Due errori in scambio di Lorenzo, un rovescio e poi un diritto. 0-30. Nemmeno la prima di servizio va, ma strappa il primo punto del suo match con un diritto e poi un Ace esterno. Il game scivola ai vantaggi. Korda è aggressivo, entra in campo e mette in difficoltà Musetti, davvero lontano dalla riga di fondo. Prima palla break del match, si scambia, comanda Korda ma la sua accelerazione esce di poco. Alla terza palla game, Musetti muove lo score 1-0. Korda al servizio. Inizia con un Ace al centro, botta perfetta, poi spreca tutto con un errore banale ed un doppio fallo. 15-30, prima situazione interessante per Musetti. Niente, altro Ace per Sebastian e poi un bel forcing col diritto. Korda in quest’avvio sembra più incisivo e rapido a prendere in mano il gioco. Con un bellissimo rovescio lungo linea, Korda impatta 1 pari. Lorenzo tiene un ottimo game di servizio, e mette in difficoltà il tennis geometrico dell’americano con un paio di slice di rovescio molto bassi. Sul 30-40 si procura una palla break l’azzurro. Doppio Fallo!!! BREAK Musetti, avanti 3-1, è il primo strappo del match. Lorenzo controlla bene il tempo del match, governa lo scambio col diritto e trova anche una palla corta ottima, che sorprende Sebastian. Rischia troppo Korda in risposta, l’ultima vola lunghissima e Musetti corre via 4-1. Ottimo inizio per l’azzurro, che anche nel sesto game trova meraviglie, con una volée stupenda! 0-30. Si aprono gli ombrelli, TEMPORALE! Il match si interrompe, il campo viene coperto dal telone. Davvero un peccato, Lorenzo era partito fortissimo nel match. Si riprende alle 12:15, dopo il lungo stop. Rimonta da 0-30 l’americano e si porta 2-4. Sembra ricominciare da dove si era fermato Lorenzo: ottimo cambio di ritmo, smorzata vincente, seconda di servizio molto precisa al centro. 40-0, in ottimo controllo del suo game di servizio. A 15 Musetti si porta avanti 5-2, ad un passo dal primo set. Korda avanza per spezzare l’inerzia dello scambio comandato da Lorenzo, ma sbaglia la volée. 30-40, è il primo set point per l’azzurro. Riesce a comandare un bello scambio di ritmo, cancella la chance il figlio di Petr. Cerca un improvviso serve and volley Korda, è sorpreso Musetti e non passa. 5-3, l’azzurro serve per il primo set. Inizia benissimo: prima, diritto aggressivo e smash comodo a chiudere. Altro diritto profondo, stavolta lungo linea, per il 30-0. Ace! 40-0 e tre set point Musetti. OK il terzo: un diritto di Korda, in scambio, muore in set. SET Musetti, 6-3. Molto bene Lorenzo, in controllo del gioco.
    Secondo set, inizia l’americano alla battuta e con un buon game muove lo score nel set. Korda prova ad incidere in risposta, accelerando cross col diritto. Strappa un paio di buoni punti, il suo rischio è ripagato, ma Lorenzo vince sul 40-30 lo scambio più lungo del match, un’alternanza continua di tagli ed accelerazioni. Bellissimo, un campionario semi esaustivo di cosa si può fare sul “rosso”. 1 pari. Terzo game, Korda commette un doppio fallo (terzo del match), lo score segna 30 pari. Rischia il doppio fallo di nuovo e centra male un diritto inside in, che vola in corridoio. Sembra aver fretta, una fretta che gli costa il 30-40 e palla break per Musetti! Colpisce in risposta di rovescio l’azzurro, ma carica troppo di spin il colpo e la palla vola via. Altro scambio, altro diritto in rete di Korda, in difficoltà con questo colpo adesso nel match, sembra aver perso fiducia. Seconda palla break per Lorenzo. Bene Korda, aggressivo, chiude facile di volo. Si salva Sebastian, resta avanti 2-1. Quarto game, spettacolo in campo. Prima Korda trova una risposta di diritto con un anticipo “agassiano”, la palla muore sulla riga imprendibile. Musetti risponde trovando una “smorza” pazzesca. Molto aggressivo l’americano, forza il game ai vantaggi. Bellissimo anche lo scambio seguente, chiuso da un’accelerazione di rovescio lungo linea di Musetti davvero notevole. Korda è entrato in ritmo col diritto in risposta: ne spara un’altra velocissima e vincente. Un tentativo di smorzata di Lorenzo è larga (forse nervoso perché è costretto a rigiocare il punto per una chiamata errata), palla Break Korda! Bravo l’americano, va a prendersela l’americano con un rovescio lungo linea ottimo. 3-1 Korda, per la prima volta avanti nel match. Adesso fluisce rapido e facile il tennis di Sebastian, tempo strepitoso sulla palla e angoli perfetti. In un batter d’occhio e con TUTTI punti vincenti vola avanti 4-1. In pochi minuti ha dato dimostrazione del suo grande talento di “colpitore geometrico”. Non si ferma nemmeno in risposta l’ondata-Korda. Vola 0-30, Musetti è costretto a trovare un tocco in demi-volée difficilissimo per togliere il pallino del gioco dall’americano che spinge forte con enorme precisione. Trova anche un tocco sotto rete clamoroso Sebastian, forse un tantino fortunato, che lo manda 15-40. Esce di poco un attacco di rovescio slice a Lorenzo sulla seconda chance. Doppio Break, 5-1 Korda, serve per chiudere il parziale. Come un treno, si prende il set al secondo set point. 6-1. Impressionante dimostrazione di tennis da parte dell’americano. Applausi, quasi impotente Musetti, che può rimproverarsi solo di aver inciso poco con i colpi di inizio gioco, tanto da aver lasciato spazio al rivale, davvero travolgente.
    Terzo set, Musetti inizia alla battuta. Ottimo game per l’azzurro, argina l’impeto dell’americano e a 15 di porta avanti 1-o. Korda lo segue, nonostante un tocco errato (di tanto), spinge e si porta 1 pari. Nel terzo game Lorenzo va in difficoltà, le risposte di Sebastian tornano a pungere. Crolla 0-30, ma serve bene, 30 pari. Sbaglia una palla corta Musetti e concede una delicatissima palla break… E niente prima di servizio… Comanda Korda, ma Musetti è bravissimo a spezzare il ritmo al rivale con dei back, lo chiama a rete e l’americano sbaglia. Si salva Lorenzo, vola 2-1 e trova un gran game in risposta. Palle belle cariche col diritto, già dalla risposta, alternati a quei back che danno tanto fastidio a Korda. 15-30 e poi 15-40! Due palle break per l’azzurro! Trasforma la seconda con una difesa SPETTACOLARE, un passante violento mal giocato di volo, per l’infilata di Lorenzo in avanzamento, BREAK, 3-1 avanti Lorenzo, che in un attimo ha prima arginato e poi ribaltato l’inerzia del match. Ora è Sebastian a rincorrere, e sbagliare. 4-1 Musetti. Korda sbanda anche nel sesto game (al servizio), anche grazie ad un diritto fulminante cross di Lorenzo, che lo porta 30 pari. Sebastian si porta 2-4, e torna a spingere tantissimo alla risposta, davvero molto aggressivo. Spinge, viene avanti, 0-30 e poi 0-40 con una risposta a tutta!!! Tre palle per il contro break per l’americano. Attacca in contro tempo Musetti, ma il suo tocco muore in corridoio. Break Korda, serve 3-4. Lorenzo prova l’immediata reazione, anche lui risponde aggressivo col diritto sulle seconde di Sebastian. 15-30 e poi 15-40 con un rovescio improvviso lungo linea straordinario, velocità d’esecuzione strepitosa! Due palle per il 5-3 per Musetti. Si scambia col rovescio cross, cerca l’affondo in lungo linea ma gli esce di un niente. Forza col diritto Korda sulla seconda chance, comanda e porta l’azzurro a sbagliare. Si va ai vantaggi, grande lotta adesso! Korda si salva, 4 pari, rimonta completata da 1-4. Adesso gli scambi sono più rapidi, si va dritto per dritto, con meno tagli e palla che corre veloce. Un altro rovescione a tutto braccio lungo linea di Lorenzo gli vale il punto del 5-4. Ora tutta la pressione è sull’americano. Parte bene Musetti nel decimo game, forza col rovescio e Korda affossa in rete, 0-15. Korda disegna il campo col diritto e chiude avanzando. 15 pari. Uno scambio comandato col diritto e chiuso in lungo linea porta “Muso” 15-30, a due punti dalla vittoria. Passante di Musetti, a castigare un attacco troppo morbido dell’americano… forse si è buttato avanti per scappare allo scambio. 15-40 DUE MATCH POINT!!!  Si scambia… sbaglia per primo l’azzurro sul primo. Lungo il diritto di Korda in scambio, GIOCO PARTITA INCONTRO!!! Bella vittoria per Lorenzo, in una partita molto interessante sul piano tecnico e che rivedremo molte volte in futuro. Ora aspetta il vincente tra Bedene e Goffin.
    Marco Mazzoni

    [Alt] Lorenzo Musetti vs Sebastian Korda ATP ATP Lyon Musetti L.616 Korda S.364 Vincitore: Musetti L. ServizioSvolgimentoSet 3Korda S. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4Musetti L. 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4Korda S. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 4-4Musetti L. 0-15 0-30 0-404-2 → 4-3Korda S. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2Musetti L. 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1Korda S. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1Musetti L. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1Korda S. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1Musetti L. 15-0 0-40 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Korda S. 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6Musetti L. 0-15 15-15 0-30 15-30 15-40 30-401-4 → 1-5Korda S. 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 1-3Korda S. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2Musetti L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Korda S. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Musetti L. 15-0 30-0 40-15 40-305-3 → 6-3Korda S. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3Musetti L. 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2Korda S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2Musetti L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-1 → 4-1Korda S. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 3-1Musetti L. 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Korda S. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1Musetti L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0
    3 Aces 50 Double Faults 568% (55/81) 1st Serve 67% (55/82)67% (37/55) 1st Serve Points Won 71% (39/55)50% (13/26) 2nd Serve Points Won 41% (11/27)50% (3/6) Break Points Saved 70% (7/10)13 Service Games Played 1329% (16/55) 1st Serve Return Points Won 33% (18/55)59% (16/27) 2nd Serve Return Points Won 50% (13/26)30% (3/10) Break Points Converted 50% (3/6)13 Return Games Played 1362% (50/81) Service Points Won 61% (50/82)39% (32/82) Return Points Won 38% (31/81)50% (82/163) Total Points Won 50% (81/163) LEGGI TUTTO

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    Sonego, non chiamatelo “solo” cuore e grinta (di Marco Mazzoni)

    Lorenzo Sonego

    Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli. (Walt Disney)
    Sogno. Coraggio. Volontà. Visione. Azione. Cinque parole che racchiudono un universo di vita, un percorso di crescita, un momento di rottura. Cinque parole che mi vengono in mente ripensando a mente fredda alla settimana incredibile vissuta da Lorenzo Sonego agli IBI21. Una cavalcata travolgente la sua, che l’ha issato in semifinale a sfidare Djokovic, portandolo al limite o molto vicino.
    Un Sogno, sì. Un torneo giocato con estremo Coraggio, mettendo il cuore oltre l’ostacolo, oltre quello che tutti (forse lui compreso) pensavano possibile. Una dimostrazione di Volontà assoluta. Un esempio di come la sua Visione sia diventata Azione in campo, facendolo letteralmente esplodere.
    In questi giorni si sono – finalmente – spese tantissime parole su di lui. È entrato nelle case di tutti gli italiani, ha accarezzato il cuore degli appassionati, li ha fatti volare con le sue funamboliche discese a rete, con quei piedi che scattano come una molla ad aggredire la palla, il campo, lo spazio. Il rivale. In molte fasi delle partite vinte, sempre da underdog, gli riusciva tutto, giocate di cui non lo credevamo capace. Vederlo reggere l’impeto di Thiem e delle sue bordate potenti e arrotate, entrando in quelle “pallacce” con ancor più vigore fino a spezzarne la resistenza, è stato incredibile. Seguirlo mentre resisteva sulla diagonale del rovescio con quel martello pneumatico chiamato Rublev, per poi spaccare lo scambio con un’accelerazione che l’ha tramortito più volte… ohhhyes, esaltante. Sostenerlo mentre se la giocava a viso aperto con Djokovic, lo rimontava e lo portava ad aver dubbi ed accorciare nello scambio fino a trafiggerlo, è stato straordinario. Momenti di tennis sublimi,  che non avremmo mai sognato di associare a Sonego. Sì, perché Lorenzo è sempre stato un bravissimo ragazzo ma “con precisi limiti”. Un grandissimo agonista ed atleta ma con una tecnica non “a livello dei top”. No. fermiamoci. Questo torneo ha riscritto tutto.
    Quando giochi uno, due, tre match di fila con questa quantità di prestazione, lucidità tattica, cuore, testa, coraggio, intensità, e riesci soprattutto a produrre un Tennis di questa qualità sul piano tecnico, vuol dire che è successo qualcosa. Vuol dire che c’è stata una evoluzione.
    Se ripensiamo alla bellissima vittoria all’ATP di Cagliari (non secoli addietro), Sonego in campo mostrava il solito coraggio, grinta,  velocità, ma giocava un tennis aggressivo sì, ma assai meno completo. Era pronto ad avanzare ed aggredire, ma stazionava metri dietro la riga di fondo, “remando” spesso a volentieri, anzi, strappando tanti punti di “garra”. Copriva assai quel rovescio ancora non così sicuro, da cui trovava qualche punto diretto ma anche errori. E tatticamente questa insicurezza e mancanza di anticipo lo costringevano a coprire una parte particolare del campo, limitando di molto le soluzioni tattiche. Rispondeva per iniziare lo scambio e mettersi in buona posizione, ma sempre con un atteggiamento conservativo, più “a non prenderle” che a cercare la differenza fin da subito. In poco, pochissimo tempo è scattato qualcosa nel tennis del piemontese, e tutto è esploso nelle ultime settimane, deflagrando totalmente al Foro Italico.
    Non rovesci così il tuo tennis senza un lavoro che viene da lontano. Questa è la evidenza di una crescita complessiva, organica, un nuovo scalino di un percorso che lo ha portato tra i grandi. Ok, Lorenzo è e resterà sempre un tennista di testa, cuore e grinta, sono il suo marchio di fabbrica. Ma ha mostrato in più match e contro avversari assai diversi tra di loro di esser ormai capace di giocare un tennis diverso, più completo ed offensivo. Quel rovescio non è più un vero punto debole, semmai un punto di “relativa debolezza”, ma inquadrato in un game plan molto “garibaldino” si è trasformato in un’arma. Oggi Lorenzo gioca più vicino alla riga di fondo, parte un metro dietro per scattare avanti ad anticipare il movimento. Ha sempre giocato da sinistra di forza, oggi si porta avanti e lo anticipa, con un tempo sulla palla molto migliorato. Questo nel suo tennis fa una differenza enorme, perché tutti gli avversari tendono a martellarlo lì e scoprire il fianco al lungo linea. Sonego in questa settimana ha mostrato una manualità, tempo di impatto e sicurezza mai viste prime, con le quali andarsi a prendere quello spazio libero. Non è stata solo una giornata buona, e nemmeno una settimana “buona”, perché ha giocato contro avversari troppo diversi che gli ponevano problemi differenti. L’ha domato con sicurezza e fluidità, segno che riesce in questa soluzione senza sforzo del “o la va o la spacca”. E riesce a governarlo perché lo trova con velocità di piedi, tempo di impatto e movimento accorciato, rapido e equilibrio. Un rovescio tutto nuovo che nasce da una posizione più avanzata, che presuppone velocità di braccio e di pensiero per far fluire tennis offensivo. Non disdegnerà mai la lotta, le rincorse, ma giocando più avanti e con più rapidità, riesce anche a risparmiare energie per scatti a tutta invece di stancanti lotte assassine. A tutto questo ha aggiunto anche una sicurezza nel tocco sotto rete fantastica, una manualità che parte dalla reattività e dalla fiducia.  

    Bisogna sempre ricordare che in uno sport complesso come il tennis, non si può estrapolare un colpo in modo asettico, perché ogni soluzione si inquadra in un contesto, in un complesso di gesto e atletismo, di testa e coordinazione, di tecnica e tattica. La lucidità di Lorenzo nell’evoluzione da difesa ad attacco è una notizia straordinaria, perché gli apre scenari infiniti su ogni superficie e contro ogni avversario. Oggi, su piazza, trovatemi altri tennisti così aggressivi verso la rete come lui, capaci di sprintare da dietro e rincorrere come un vero pedalatore ma prontissimi ad avanzare e chiuderti la porta in faccia sul net. Pochissimi. E ancor di meno così forti di testa da commettere errori e cancellarli come se niente fosse. Granitico.
    Tutta questa straordinaria evoluzione parte da una fiducia e condizione fisica straripante. Questo è l’unico aspetto che voglio verificare nel prossimo futuro, nelle prossime settimane. Credo che Sonego sia un Grandissimo giocatore, ma che per produrre un tennis così energetico e aggressivo necessiti di una velocità ed esplosività totali, quindi stare bene, benissimo sul piano della forma fisica. Non facile essere a mille tutto l’anno.

    Sonego ci ha stupito, divertito, esaltato. Da questo torneo nasce un nuovo Sonego. Più forte, più aggressivo, più ambizioso. Tutti gli avversari gli hanno dato credito, “è molto forte”. Hanno ragione. Dobbiamo iniziare a vedere Sonego non solo come un lottatore, uno di grinta e cuore. Ha grinta e cuore, ma ha dimostrato di essere un tennista assai completo, moderno, forte. Ha confermato di valere questo livello di gioco e di potersi giocare i turni decisivi dei grandi tornei. “Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli”. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Mai sottovalutare il cuore di Sonego (di Marco Mazzoni)

    “Non sottovalutare mai Il cuore di un campione”. Come quello di Lorenzo Sonego, che oggi nel giorno del suo compleanno si è fatto il regalo più bello. Una bella, bellissima vittoria su Geal Monfils al Foro Italico, che gli apre scenari molto intriganti per il torneo. Infatti al secondo turno sfiderà Gianluca Mager, match in […] LEGGI TUTTO

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    Andy Murray arriva a Roma per allenarsi con Djokovic e Schwartzman

    Andy Murray

    Curiosa notizia dagli Internazionali BNL d’Italia. Andy Murray, ex campione al Foro Italico e da qualche tempo di nuovo ai box per riprendersi dall’ennesimo infortunio, ha deciso di volare a Roma solo per allenarsi con i big. L’ex n.1 si è ritirato dal torneo di Miami per un infortunio all’inguine. Dopo qualche settimana di terapia e allenamenti, ha intenzione di tornare in campo sul rosso prima di Parigi, e sarà sulla terra romana per fare da sparring al n.1 del mondo e così ritrovare ritmo nel proprio tennis.
    “Ho deciso di andare per essere vicino ai migliori giocatori e ai migliori tornei”, ha affermato lo scozzese. “Domenica ho già prenotato un campo di allenamento con Schwartzman nella mattinata e poi con Novak nel pomeriggio. Voglio giocare contro giocatori di livello più alto possibile perché penso che mi aiuterà a migliorare il mio gioco più velocemente”.
    Murray ha giocato solo tre tornei in stagione. Non è nemmeno riuscito a volare in Australia perché positivo al Covid-19.
    “Nella situazione che sto vivendo, è difficile per me guardare troppo lontano nel futuro. Devo cercare di trovare un modo per restare sul campo più a lungo. È stato estremamente frustrante. Quando ho subito l’operazione all’anca sapevo che sarebbe stato incredibilmente impegnativo ritornare. Sento che quest’anno ho sofferto un paio di problemi molto sfortunati, situazioni difficili da accettare. Ma non mi aspettavo che tutto fosse facile”.
    Andy spera di ricevere una wild card per uno dei due tornei che inizieranno il 17 maggio, Lione o Ginevra, per testare la propria condizione in partita. Sembra difficile poter ritrovare un Murray davvero competitivo nei grandi tornei contro i migliori giocatori, ma lui ci crede, continua a lavorare e spera di poter rientrare a buon livello. La scelta di venire a Roma anche solo per allenarsi e sentirsi di nuovo con i big, è l’ennesimo esempio della sua perseveranza e, possiamo dire, amore per il gioco.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Berrettini supera Delbonis, ottimo nei momenti decisivi. Vola ai quarti dove sfiderà Garin

    Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini supera Federico Delbonis negli ottavi del Masters 1000 di Madrid, 7-6 6-4 lo score del match. Domani nei quarti sfiderà Garin per un posto in semifinale. Una buona prestazione del romano, bravo a salire di livello in risposta nel primo set dopo un inizio non facile, e soprattutto rimontare nel tiebreak da 1-4, con 6 punti di fila. Si conferma la qualità del romano nel giocare al massimo, con potenza e qualità, nei momenti decisivi, anche del secondo set.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca del match.
    Il match scatta con Delbonis alla battuta. Serve bene l’argentino, quasi non si scambia e con Ace esterno muove lo score, 1-0. Inizia benissimo pure Berrettini, prime veloci alternate ad altre cariche di spin. A zero tiene il primo turno di servizio, 1 pari. Il set scorre veloce sui turni di servizio, con Matteo costretto ai vantaggi nel quarto game (poche prime e un paio di errori su palle molto cariche di top spin del rivale). La prima bella smorzata vale al romano il punto del 2 pari. 19 minuti, e lo score già segna 3 pari. Federico manovra bene col suo diritto mancino, un colpo profondo e difficile da anticipare con forza, ed incisivo in cross sul rovescio dell’azzurro. Fa fatica Matteo in risposta in quest’avvio, solo due punti vinti su 4 turni di servizio dell’argentino. Ottavo game, non bene Berrettini. Niente prime, si fa sorprendere da un’accelerazione violenta di diritto lungo linea. 15-30, e poi 15-40 con una risposta a tutta, improvvisa e vincente di Delbonis. Prime palle break del match. Si prende un rischio totale Matteo, con una seconda che pizzica la riga, imprendibile, per un Ace. Una botta esterna salva il romano dal momento critico. Altro Ace e quindi gran prima e palla corta, con Federico troppo lontano per rincorrerla. 4 pari. Nono game, finalmente Matteo risponde in campo, si scambia, e riesce a muovere il rivale col back in zone di campo per lui scomode. 30 pari, arriva un bello scambio, con Federico bravo a chiudere di volo su un tocco di Berrettini. Un Ace porta Delbonis avanti 5-4; risponde l’azzurro, quattro pallate e via, 5 pari. Undicesimo game, si scambia e Matteo incide col diritto, bello carico e poi potente, a far sbagliare l’argentino. Anche un doppio fallo, lo score segna 30-40, prima palla break per l’azzurro. Molto fortunato Delbonis, centra male una palla che vola alta, con strano spin e resta in campo, un colpo che spacca lo scambio a suo favore. Si va ai vantaggi. L’argentino è bravo a mascherare col suo ampio movimento il diritto lungo linea, che trova l’angolo a destra lasciato spesso un po’ scoperto da Matteo. 6-5 Delbonis. Serve sotto pressione il romano, sbaglia il primo punto ma con coraggio si butta avanti e chiude di volo, 15 pari. Con  uno scambio di back insistiti Delbonis scende a rete e il passante di rovescio di Berrettini non supera la metà campo. 15-30, a due punti dal set Federico. Risponde bene Delbonis, di puro incontro, ma Berrettini è bravo coi piedi a trovare la palla e spingere. 30 pari. Servizio e diritto, grande velocità e precisione di Matteo, che si guadagna il Tiebreak. Perfetta parità al momento: 34 punti a testa. Parte male Berrettini, un diritto in spinta vola lunghissimo, 2-0 Delbonis. Si salva Matteo all’uscita dal servizio, gestisce di pura “mano” una risposta violenta del rivale, 1-2 e 1-4, molto solido l’argentino, non sta sbagliando niente sia sul piano tattico che tecnico. Si gira 2-4. Ottimo “Berretto” nell’ottavo punto, lavora col back benissimo, costringe il rivale ad accorciare e via botta col diritto. 4 pari. Un altro bellissimo back, lungo e con rimbalzo minimo, porta all’errore l’argentino. da 1-4, 5-4 avanti e servizio Berrettini. Servizio esterno ingestibile, 6-4 e due Set Point! Altra prima al corpo, 6 punti di fila e vince 7-4 un tiebreak che si era messo molto male. Bravo Matteo a salire nel set, iniziare a rispondere e salvarsi col servizio nel momento critico. Il back di rovescio ha fatto la differenza al tiebreak, insieme alla battuta.
    Secondo set, Berrettini scatta col servizio. Sulla scia dell’ottimo Tiebreak, Matteo a zero muove lo score, continuando una serie di 10 punti di fila. Diventano 11, incontenibile col diritto in spinta dall’angolo sinistro, la palla ha una combinazione di velocità e spin favolosa. Altro errore di rovescio, 12esimo punto e 0-30. Matteo spinge, cerca l’affondo già ad inizio parziale. Vola via un diritto di Federico, in evidente tensione per il momento negativo, 0-40 e tre palle break per Berrettini. Si ferma a 13 la serie di punti di fila, ma il break arriva con un altro errore di diritto di Delbonis. 2-0 Berrettini, fa il pugno verso il suo angolo, ora la partita sembra in mano all’azzurro (parziale di 14-1). Sembra… Infatti nel terzo game si ferma l’onda dell’azzurro: Delbonis entra in risposta su due seconde, molto aggressivo, e poi Matteo gioca con poco ritmo un diritto, che muore in rete. 30-40, palla del contro break per l’argentino. Un altro diritto out costa al romano il game. Contro Break, serve Delbonis 1-2. Dopo il “crollo”, ora l’argentino spinge in sicurezza col diritto mancino, apre l’angolo e chiude. 2 pari. Serve un bel game di servizio all’azzurro, per arrestare il ritorno del rivale. La prima di servizio lo sostiene, senza problemi si porta 3-2. Sesto game, il romano torna a rispondere in modo aggressivo, e poi entra col diritto in grande spinta. Il game va ai vantaggi. Cerca un back molto lungo per uscire da uno duro scambio Matteo, ma la palla scivola appena lunga. Federico vince una schermaglia sotto rete, siamo 3 pari. Con un altro buon game, molto solido al servizio, Berrettini resta avanti 4-3, fondamentale visto che si avvicina la fase “calda” del set, con una palla break che può diventare decisiva. Sotto pressione, l’argentino lavora bene: servizi precisi, diritto, anche una discesa a rete ben eseguita. Non molla la presa, 4 pari. Nono game, ora ogni punto è pesante. Con un lungo scambio, in cui ha inchiodato Matteo nell’angolo del rovescio e poi chiuso dall’altra parte, Delbonis si porta 15-30. E niente prima… Si salva Matteo con fortuna, un facile passante è affossato a rete da Federico. Con coraggio il romano spinge col diritto, subito dopo il servizio, per non dare modo al rivale di imbastire lo scambio, e muoverlo. Con un’altra prima solida, Berrettini si porta 5-4. L’azzurro ci prova in risposta, entra di potenza, sbatte Federico lontano dalla riga e lo porta all’errore. 0-15. Doppio Fallo! 0-30, a due punti dal match l’azzurro. Gioca con classe Matteo, spinge, butta fuori il rivale e lo chiama avanti con la smorzata. Comanda, regala grande tennis e strappa il 15-40, due Match Point!!! In rete il diritto di Delbonis, Matteo sbatte la racchetta sul petto, con testa e tennis vince il match e approda per la prima volta nei quarti a Madrid. Bravo, Bravissimo Matteo a salire nella partita e giocare al massimo nei momenti chiave.

    Marco Mazzoni

    [8] Matteo Berrettini vs [Q] Federico Delbonis ATP ATP Madrid Berrettini M.76 Delbonis F.64 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 2Delbonis F. 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 6-4Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4Delbonis F. 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 4-3Delbonis F. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 3-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Delbonis F. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-0 → 2-1Delbonis F. 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 2-0Berrettini M. 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 4-4* 5*-4 6*-46-6 → 7-6Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-6 → 6-6Delbonis F. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6Berrettini M. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Delbonis F. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-4 → 4-4Delbonis F.3-3 → 3-4Berrettini M. 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Delbonis F.2-2 → 2-3Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2Delbonis F. 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2Berrettini M.0-1 → 1-1Delbonis F. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “Dopo una sconfitta andavo sempre a McDonalds. Ora faccio una vita salutare”

    Daniil Medvedev, best ranking n.2

    Il russo Daniil Medvedev regala spunti interessanti nelle sue interviste, visto che spesso si apre al pubblico e racconta dettagli del suo privato. Ha rilasciato al sito ATP alcune parole su come sia cambiato il suo regime alimentare, passando da frequenti cene al fast food ad una dieta più equilibrata ed appropriata per un atleta di vertice.
    “Sono un goloso, soprattutto di dolci. Mangiavo tantissimi croissant, anche se quello che non mi facevo mancare mai erano gli hamburger da McDonalds. Prima di compiere 21 anni avevo una routine particolare… ogni volta che perdevo una partita o finivo un torneo, andavo a mangiare hamburger McDonalds. Ho sempre pensato che in Russia la qualità dei loro panini sia migliore rispetto ad altri paesi in Europa o Stati Uniti. Perché lo facevo? Non so, forse era un rimedio contro la delusione della sconfitta. C’è chi si butta sul gelato quando si sente triste, io invece andavo da McDonalds dopo ogni sconfitta. Ammetto che fino ai 21 anni non ho prestato molta attenzione ai piccoli dettagli o alle abitudini fuori dal campo”.
    Adesso però tutto è cambiato, e lo si vede dai suoi grandi risultati: “Mi sono divertito molto, non pensavo che quelle cose potessero influenzare il mio tennis, ma a 21 anni ho capito che non potevo continuare così, non potevo sacrificare l’aspirazione di crescere nella mia carriera per il solo divertimento. Sono cambiato: ho iniziato ad andare a dormire presto, a mangiare sano, ad approfittare dei giorni liberi per riposarmi e non fare 10 chilometri a spasso, come facevo prima. Eliminare questo genere di cose mi ha permesso di fare un salto di qualità, arrivare a risultati positivi, quindi non lo rimpiango più”.
    Ha aggiunto anche due parole su un tema classico ai tennisti, la superstizione. Ammette di esserlo… “Sì, forse sono un po’ superstizioso, ma penso che lo siano tutti i tennisti. Nascondiamo le nostre superstizioni a causa dell’importanza della routine in questo sport, ma alla fine ognuno di noi ha le sue cose e piccole manie. Io? Per dirne una, mi alleno sempre 3 ore e 30 minuti prima della partita. Molti potrebbero pensare che questo sia molto superstizioso, ma è davvero il tempo ideale per il mio corpo, perché mi permette di mangiare due ore e mezza prima della partita. Se questo è considerato essere superstizioso, allora davvero lo siamo tutti, in misura maggiore o minore”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Madrid: Berrettini quasi perfetto, supera nettamente un Fognini non al meglio

    Berrettini continua la sua corsa a Madrid

    Matteo Berrettini vince il derby azzurro al Masters 1000 di Madrid, superando nettamente Fabio Fognini in due set, 6-3 6-4 lo score del match. Quasi perfetto il romano, devastante al servizio e preciso nella spinta; non bene invece il ligure, entrato male in  partita e poi troppo lento con i piedi e poco intenso per ribaltare le sorti della partita contro un Matteo così centrato. Berrettini ha condotto il match dall’inizio alla fine, con potenza, intensità e qualità. Non ha concesso nemmeno una palla break a Fabio.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della partita.

    Il derby azzurro inizia poco dopo le 17, con Berrettini alla battuta. Bella prima, via avanti e volée vincente (comoda). Il servizio di Matteo è subito potente e preciso, a zero muove lo score. Entra a tutta anche in risposta il romano, Fabio è sorpreso. 0-30, e 6 punti a zero per Berrettini. Finalmente Fognini entra in partita, con una bella smorzata vince il suo primo punto del match. È evidente che Fabio debba far di tutto per non consentire a Matteo di sprigionare la potenza del suo diritto. Un errore in scambio costa al ligure il 30-40 e prima palla break del match. Si salva comandando lo scambio col diritto, ma commette doppio fallo e quindi c’è un’altra chance di break. Gran punto di Berrettini: alza la parabola col rovescio in difesa, e in piena corsa verso destra chiude l’angolo cross con una bordata imprendibile. Che winner, e BREAK Berrettini, 2-0 avanti. Dopo un doppio fallo, ecco la prima “smorza” di Matteo, col diritto, perfetta. Troppo lontano Fognini in posizione di risposta, apre molto il campo e consente a Berrettini di girarsi sul diritto anche da sinistra e sparare tutta. Ottimo inizio del romano, tatticamente e tecnicamente perfetto, per il 3-0. Il braccio di Fognini è tutt’altro che sciolto, affossa un diritto banale, molto fermo coi piedi, segnale che ancora non è davvero entrato in partita. È pure sfortunato quando un diritto in avanzamento s’impenna sul nastro e finisce largo. 30-40, palla del doppio break. Se la gioca bene Fabio, finalmente rapido coi piedi e pronto ad accelerare sulla palla più corta del rivale. Un punto che ha acceso la luce nel tennis del ligure: vince il primo game del match con altri due buone accelerazioni, portandosi 1-3. Adesso Fognini deve riuscire a tenere questa intensità ed incidere in risposta, per tornare nel set. “Berretto” ha un altro programma… continua a servire molto bene, alternando palle al centro ad altre angolate. 4-1 Berrettini. Fognini è entrato nel match, anticipa e comanda col diritto, più sciolto e rapido nel cercare la palla nei suo turno di servizio; Berrettini è molto preciso in spinta, aiutato dalla posizione troppo arretrata di Fabio e dalle sue risposte non così lunghe. E poi, con la prima continua a fare la differenza, trovando punti importanti (come sul 40 pari nel settimo game). Il set scivola via sui turni di servizio. 5-3, Matteo serve per vincere il primo set. E serve bene… due prime ottime, 30-0, e poi una seconda molto carica, la risposta di rovescio vola via, difficile controllare quella traiettoria. 40-0, tre set Point. Un altra prima-bomba e 6-3 Berrettini. Un set meritato in 35 minuti di dominio col servizio: 22 punti vinti su 28 giocati, 79% di prime in campo con l’86% dei punti vinti. In pratica, sui turni del romano, quasi non si è giocato.
    Secondo set, Fognini inizia alla battuta. Con un buon ritmo col rovescio, Fabio inchioda nell’angolo Matteo a sinistra. Grazie a un paio di buone prime comanda e vince un bel game, 1-0 e per la prima volta avanti nel match. Nel quarto punto del secondo game, per la prima volta Fognini riesce a difendersi e ribaltare lo scambio, portando Matteo all’errore. Piccoli segnali di un “Fogna” in crescita. 30 pari e seconda di servizio, piccola chance per Fognini? Scambia da troppo lontano il ligure, non contiene la potenza di Berrettini. Terzo game, Fognini commette un paio di gratuiti classici, crollando 15-40. Un passaggio a vuoto, arrivato all’improvviso, proprio mentre si iniziava ad intravedere qualcosa di buono nella sua velocità in campo ed intensità. Niente, un altro brutto rovescio scaraventato in rete con troppa fretta (e piedi quasi fermi) costa al ligure il BREAK. Berrettini, quasi senza far niente in risposta, si ritrova avanti di un set e 2-1 e servizio nel secondo. Il match sembra già segnato, se il romano continua a servire così bene e sbagliare così poco. Accenna qualche frase con se stesso Fabio, finora quasi silente nel match, forse a cercare una scossa, ma Matteo è totalmente focalizzato nel suo tennis. Serve benissimo il romano, e viene pure avanti a toccare di fino con una smorzata che gli vale il punto del 3-1. Consolida il BREAK Berrettini, lanciassimo verso il successo. La sensazione è che solo un improvviso calo di tensione del romano potrebbe riaprire la partita. Prova a spingere Fognini, lascia partire il braccio, ma più di rabbia che di precisione. I piedi sono ancora un po’ troppo fermi, e non è preciso. Da 40-15 perde tre punti di fila e deve affrontare una palla break che profuma di match point. Se la gioca bene, servizio esterno e diritto cross in anticipo, preciso. Però commette un doppio fallo, e affronta di nuovo la palla break. Stesso schema, stavolta col diritto sorprende Matteo col contro piede. Lo sguardo di Berrettini mostra tutta la sua concentrazione, spinge forte e conquista la terza palla break del game. Fognini resta aggrappato alla partita con le unghia, almeno le palle break le gioca con attenzione e qualità. Game complicatissimo, si salva Fabio e resta in scia 2-3. Il romano continua a macinare tennis senza patemi al servizio, il ligure non molla, ma il suo gioco va a corrente alternata, addirittura è costretto a giocare qualche rovescio a una mano per rintuzzare la lunghezza di palla nello scambio di Matteo; ma è anche il segnale di una discreta lentezza di Fabio nel cercare la palla, nella sua reattività oggi. Settimo game, da 40-15 Fognini è di nuovo costretto ai vantaggi. Una risposta di diritto inside out di “Berretto” è impressionante per potenza e lunghezza, è in grande fiducia oggi Matteo, e si vede per come regge lo scambio ed accelera. 12 punti per vincere il game, “Fogna” resta in scia 3-4. Concede qualcosa col diritto Berrettini nell’ottavo game, ma con servizio ed un back di rovescio velenosissimo, si porta 5-3, ad un passo dalla vittoria. Non molla Fabio, con un bel game di servizio sale 4-5. Ma il problema è incidere in risposta per tornare in vita nella partita. Quasi impossibile con un servizio così in ritmo come quello di Matteo oggi. Di fatto nel decimo game non si gioca, 40-0 e tre Match Point. Servizio esterno e palla corta, perfetta. Game Set Match Berrettini. Un successo meritato, è scattato velocissimo dai blocchi ed ha condotto la partita senza sbavature. Solo un break a set, ma Matteo non ha mai rischiato nei suoi turni di servizio. 17 punti di differenza tra i due, e ZERO palle break concesse dal romano. Indice della qualità della partita giocata da Berrettini.

    Marco Mazzoni

    [8] Matteo Berrettini vs Fabio Fognini ATP ATP Madrid Berrettini M.66 Fognini F.34 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 2Berrettini M. 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Fognini F. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 5-4Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-3 → 5-3Fognini F. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 4-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Fognini F. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A A-403-1 → 3-2Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1Fognini F. 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1Fognini F. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Fognini F. 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 5-3Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 5-2Fognini F. 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1Fognini F. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-0 → 3-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0Fognini F. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-401-0 → 2-0Berrettini M. 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0
    5 Aces 11 Double Faults 274% (39/53) 1st Serve 71% (47/66)85% (33/39) 1st Serve Points Won 70% (33/47)64% (9/14) 2nd Serve Points Won 37% (7/19)0% (0/0) Break Points Saved 71% (5/7)10 Service Games Played 930% (14/47) 1st Serve Return Points Won 15% (6/39)63% (12/19) 2nd Serve Return Points Won 36% (5/14)29% (2/7) Break Points Converted 0% (0/0)9 Return Games Played 1079% (42/53) Service Points Won 61% (40/66)39% (26/66) Return Points Won 21% (11/53)57% (68/119) Total Points Won 43% (51/119) LEGGI TUTTO