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    ATP Belgrado: Berrettini sconfigge Karatsev dominando il tiebreak del terzo, vince con una prestazione maiuscola, quarto titolo in carriera

    Matteo Berrettini

    Super Matteo Berrettini! Sconfigge al tiebreak decisivo il fortissimo Aslan Karatsev di questo 2021, vincendo l’ATP 250 di Belgrado, 6-1 3-6 7-6 lo score della finale. Una prestazione maiuscola del romano, dominante nel primo set e bravissimo nella fase finale del terzo, quando è stato perfetto al servizio, molto aggressivo in risposta e durissimo in difesa, a contenere le sfuriate di Karatsev. Il 7-0 al tiebreak è numericamente clamoroso, ma descrive alla perfezione il tennis potente, aggressivo e coraggioso dell’azzurro, che da metà del terzo set ha giocato con una concentrazione formidabile, non sbagliando una scelta tattica e ricavando il meglio dalle sue armi. Una prestazione maiuscola, che gli regala il primo titolo del 2021 e quarto complessivo in carriera.
    La partita era iniziata davvero bene per Matteo, che ha iniziato servendo come una macchina rodata al millimetro fin dal primo game di battuta. Ha spinto tantissimo, ha sfondato col diritto e retto bene col rovescio, proponendo spesso ad Aslan dei back da sinistra assai insidiosi perché né lunghi né corti, che l’hanno mandato fuori posizione; ma soprattutto palle senza peso e basse, che Karatsev non ama rigiocare col diritto perché è il colpo che sente di meno, sul quale si trova meglio ad anticipare di ritmo su palle più veloci.
    Il russo ha iniziato visibilmente “imballato” dopo la maratona clamorosa di ieri vs. Djokovic. Non sbagliava nemmeno tanto, ma arrivava sulla palla un filo in ritardo, e per uno che anticipa così tanto ed entra nella palla così “pieno”, anche un piccolo gap sul timing ideale è un grosso problema. Nemmeno il servizio l’ha sostenuto, così il set è scivolato via sulla spinta, potenza e costanza di rendimento di Berrettini, praticamente perfetto. L’azzurro ha chiuso il set con un pazzesco 86% di punti vinti con la prima, un dato statisticamente clamoroso e che spiega benissimo l’efficacia e costanza di rendimento dell’azzurro. Nel secondo set il russo s’è finalmente messo in moto, ha ricominciato ad azzannare la palla con quella velocità di esecuzione e controllo che l’hanno reso nella stagione quasi imbattibile. Con schemi molto aggressivi e grandi rischi, ha preso controllo degli scambi. Soprattutto ha guadagnato campo e ha costretto Matteo “a remare”, con difese spesso molto complicate. Il primo calo al servizio e qualche errore sono costati a Berrettini l’allungo del rivale, che con merito si è preso il secondo set. Sull’onda positiva, si temeva che il “feroce” Aslan finisse per imporre il suo tennis travolgente anche nel terzo. Matteo invece ha ritrovato la miglior efficacia della sua prima di servizio, si è aggrappato a quella ed è anche scappato via di un break, sul 3-1. Qua per un game in risposta si è visto il Karatsev degli Australian Open: si è letteralmente arrampicato sulle bordate di Berrettini, rimandando palle con una precisione micidiale, portando l’azzurro a un paio di errori, decisivi per il contro break. Nel momento più delicato, quando la partita poteva girare verso il russo, Matteo ha dimostrato che razza di testa tennistica possieda, che razza di campione sia. Sguardo infuocato, concentrazione massima alla battuta e via. Non ha concesso NULLA al servizio, non si è praticamente giocato in moltissimi punti, ed è diventato durissimo in difesa. Ha corso, rincorso, ringhiato, rimesso in qualche modo ogni accelerazione, costringendo il russo a prendersi grandi rischi, a forzare. Con la sua classe Aslan ha respinto diverse situazioni pericolose, e cancellato un Match Point sotto 5-6. Ma al tiebreak, Berrettini è stato rullo compressore, perfetto con la prima, aggressivo al massimo in risposta, prontissimo a far giocare Karatsev in posizioni scomode. GSM per Matteo, davvero impressionante non tanto per la vittoria in sé, ma per come sia andato a prendersela davvero di forza.
    Infatti oggi la chiave per la vittoria dell’azzurro, oltre all’efficacia del servizio, è stata la forza. Forza intesa in senso totale: potenza nello scambio, con il diritto ha sfondato spesso Karatsev; forza mentale, perché ha continuato a perseguire il suo piano tattico (perfetto) anche nei momenti in cui Karatsev anticipava sulle righe, quasi ingiocabile. Matteo ci ha creduto, dalla prima all’ultima palla; ha risposto aggressivo anche a costo di sbagliare, perché doveva allontanare il russo dalla riga di fondo, di fatto disarmandolo del miglior anticipo; ha accettato di scambiare col rovescio, alternando back lunghi e corti per mandare fuori posizione il rivale a rovesci coperti veloci e pure lunghi, che gli hanno permesso di girarsi col diritto nella palla seguente e boooom, scardinare il rivale nell’angolo scoperto. Forza nell’impattare alcuni rovesci lungo linea improvvisi, a bassa percentuale ma che tatticamente sono stati decisivi nel mettere dubbi al rivale e tenerlo sull’allerta, perché “io posso farti il punto anche lì”. Forza nelle gambe, perché vedere un ragazzone come lui sprintare mille volte rincorrendo le palle veloci e angolate di Karatsev, senza cedere niente e provandoci sempre, è stato uno spettacolo nello spettacolo.
    Aslan ha giocato male il primo set, ma poi è salito ed è stato un ottimo Karatsev. Forse un po’ stanco, ma quando batti Djokovic in casa sua in quel modo, hai una fiducia colossale. Non è bastata a scardinare la potenza, il servizio e la classe di un Berrettini che torna al successo e conferma di essere un tennista che merita la top10 quando è sano. Dopo l’infortunio a Melbourne è servito un po’ di tempo per tornare. Beh, oggi possiamo dirlo: Bentornato Matteo, ci sei mancato tantissimo! La stagione è appena iniziata, il meglio deve ancora arrivare….

    La cronaca della finale.
    Matteo inizia la finale al servizio, e parte forte. A zero muove lo score del match. Anche Karatsev spinge forte alla battuta, ricavando punti ma anche un doppio fallo. Berrettini vince il primo scambio del match, ma a 30 il russo impatta 1 pari. L’impressione iniziale è quella di un match assai diverso dalla durissima semifinale di ieri tra Aslav e Novak, oggi gli scambi saranno brevi, violenti, con grande rischi. Infatti il romano spara un diritto impressionante in lungo linea da destra che lascia fermo Karatsev, potentissimo e preciso. Colpi a grande rischio, ma entrambi cercano di accorciare i tempi di gioco; soprattutto l’azzurro, dare ritmo e velocità ad un “incontrista” in così grande forma tecnica e fiducia potrebbe essere rischiosissimo. Berrettini si porta 2-1 e col rovescio in back lungo linea cerca di proporre a Karatsev palle con poco peso e basse, situazione tecnica che non ama. 30 pari, lungo scambio, ne esce alla grande l’azzurro con una bordata di diritto cross in corsa, Aslan è sorpreso e sbaglia. Palla break, la prima del match. Sbaglia l’accelerazione Karatsev! BREAK Berrettini, avanti 3-1 e servizio. La potenza della combinazione servizio + diritto di Matteo frutta importanti dividendi, come la prima (Ace) e quel tocco di rovescio improvviso, a mascherare la smorzata. Ottimo, ottimo Matteo in quest’avvio, 4-1 avanti, perentorio e velocissimo. L’onda di Berrettini continua anche nel sesto game, 0-30. Finalmente Aslan mette in moto la sua accelerazione di rovescio, rischia un vincente su di un back un po’ lungo dell’azzurro. Idem sul punto seguente. Ma non trova la prima il russo, le sue percentuali sono basse. Tanto che Matteo entra forte in risposta col rovescio, per il 30-40. Palla per il doppio break per l’azzurro. Karatsev è fermo sulle gambe, prova ad accelerare in lungo linea uscendo dal servizio, ma la sua palla muore sul nastro. DOPPIO BREAK Berrettini, 5-1, serve già per il primo set. Ace! Aslan è vistosamente imballato, risente la fatica fisica e mentale della terrificante semifinale di ieri, ma “Berretto” non concede niente, spinge martellando in sicurezza col diritto e al primo Set Point chiude 6-1 un parziale praticamente perfetto. Karatsev travolto. Berrettini ottimo in ogni settore (86% di punti con la prima, dato eccezionale), agevolato anche un russo poco intenso e un po’ falloso.
    Secondo set, Karatsev inizia alla battuta. Cerca di scuotersi con un urlaccio dopo aver vinto uno scambio in progressione. Ritrova anche la prima di servizio nel game, ed un bel diritto inside out. Aslan con 4 punti di fila muove lo score nel set, interrompendo la striscia di cinque giochi persi. Secondo gioco, arriva il primo passaggio a vuoto dell’azzurro. Sparacchia malamente un diritto con troppa foga, si ritrova 0-30. Si prende tempo prima di servire, respira e via una botta al T imprendibile. Ci riprova da sinistra ma è appena lunga. Martella però col diritto, sballotta Aslan e lo forza all’errore difensivo. 30 pari. Matteo ha Troppa fretta nell’aggredire col diritto una palla “in pancia”, concede una palla break sul 30-40, e la prima non lo aiuta. Attacca di potenza col diritto l’azzurro, ma sceglie l’affondo sul rovescio e Karatsev arriva bene e trova un angolo stretto con palla bassa. Bravo il russo, Break e 2-0 avanti. Sembra più sciolto Aslan, i suoi colpi sono tornati fluidi e profondi, riesce a guadagnare campo. Non mette nemmeno una prima in campo, ma riesce a portarsi 3-0, con un solo break. Quarto game, continua il momento difficile di Berrettini, ha evidentemente perso precisione e intensità, strappa troppo i colpi, 15-30. Per fortuna trova un paio di Ace e quindi una smorzata vincente, dopo aver buttato lontano Karatsev con un kick esasperato. 1-3 Matteo, ora deve trovare un gran game in risposta per rientrare nel set. Quinto game, l’azzurro lotta e rimette tutto, Aslan regala col diritto. 0-30! Peccato per il quarto punto, Matteo ricaccia dietro il russo con un lob perfetto, ma poi affonda un rovescio in scambio, era una buona chance per strappare due palle del contro break. Con un gran tocco sotto rete Karatsev vince il terzo punto di fila, portandosi 4-1. Di nuovo troppo fretta dell’azzurro nel sesto game, sul 30 pari affossa col diritto in rete all’uscita dal servizio, è palla del doppio break per Karatsev. Uff, cerca un’accelerazione clamorosa il russo, la palla gli esce di pochissimo sul lungo linea, sarebbe stata vincente. Si salva il romano, sale 2-4. Settimo gioco, Berrettini è solido in risposta, si porta 15-30. Karatsev indovina col diritto, cadendo indietro, un angolo strettissimo, forse anche fortunato, vincendo un punto molto importante. Matteo c’è: spinge a tutta col diritto, forzando l’errore del rivale. Ecco la palla break sul 30-40. Se la gioca con attenzione Karatsev, spinge in lungo linea e la cancella. Ma esagera col rovescio cross nel punto seguente, c’è la seconda palla break del game. Buona prima al centro, Matteo è sorpreso. Si salva di nuovo Aslan, 5-2 avanti. Berrettini resta in scia, portandosi 3-5. Karatsev serve per chiudere il secondo parziale. Si porta 30-0, ma con paio d’errori lo score dice 30-30. Piccola chance per l’azzurro… Lungo scambio, corre avanti Matteo a tirare un passante di rovescio non così difficile ma, senza fiato per la grandi rincorse, la palla finisce in rete. Set Point Karatsev. Lunga la risposta di Matteo, 6-3 Karatsev. Un set meritato dal russo, più intenso e vincente dell’azzurro, calato all’inizio del set e in generale nell’efficacia della prima di servizio.
    La finale si decide al terzo set, con l’azzurro che inizia al servizio. Inizia aggressivo, servizio esterno e botta di diritto nell’angolo, potente e preciso. A 15 muove lo score nel set, 1-0. Karatsev parte a spron battuto, 40-0, ma poi si imballa in una serie di errori. Si va ai vantaggi. Lavora benissimo col baci di rovescio l’azzurro, Karatsev si spazientisce e spara una pallata lunga. Palla break in apertura per Matteo. Bravo Aslan, accelera a tutta in lungo linea e cancella la chance. Due risposte sbagliate da Berrettini, 1 pari. Bene con la prima il romano, a 30 chiude il game per il 2-1. Quarto game, il pressing dell’azzurro in risposta frutta due errori al rivale, 15-30. Tenta un diritto vincente Karatsev, ma la palla termina lunga. 15-40, due palle break per Matteo!!! Niente prima di servizio… Doppio Fallo!!! Ha cercato di sorprendere al centro Matteo, ma finisce ben lungo il russo. 3-1 avanti, dopo 1h e 36 minuti di partita. Inizia col doppio fallo pure Berrettini il quinto game. Rimedia con un Ace potentissimo all’angolo. Sarà fondamentale il rendimento della 1a per vincere questo set ed il torneo. Sulla seconda di servizio, la risposta di Aslan è molto aggressiva, strappa il punto ed è 15-30. Karatsev aggancia con la punta della racchetta anche la botta al centro di Matteo, la risposta è corta ed insidiosa, l’azzurro sbaglia. 15-40, due palle per il contro break. Con una risposta precisa e quindi un cross di rovescio splendido, il russo strappa il game in risposta. 3-2 Berrettini, tutto da rifare perché il russo accelera in scioltezza, comanda gli scambi e impatta 3 pari con un’accelerazione di rovescio lungo linea notevole. Non si fa intimidire Berrettini, con quattro punti potenti e precisi resta avanti 4-3. Ora tutta la pressione è su Aslan. Scaccia la tensione giocando bello aggressivo, in comando dello scambio. Berrettini però si difende con grinta, sprinta e rimanda palle profonde. Un errore col diritto cross costa al russo il 30 pari. Occasione ghiotta per Matteo… perché è seconda di servizio. Risponde profondissimo, ruba campo l’azzurro ma spedisce di poco lungo il rovescio seguente. Si va ai vantaggi. Spinge il russo, vince due punti importantissimi per il 4 pari. Bello il primo punto del nono game: passante di Matteo preciso. Segue un Ace imprendibile, 30-0. Molto bene l’azzurro al servizio, il secondo vinto a zero dopo il break subito. Potente, incisivo, sicuro. Vola 5-4 avanti, di nuovo grande pressione sul russo. Berrettini lotta su ogni palla, rimanda tutto con grande intensità, portandosi 15-30. Spinge a tutta anche Aslan, trovando grandissimo controllo per affondare su di un diritto molto stretto in recupero dell’azzurro. Davvero bravo il russo. 30 pari, sempre a due punti dal match Matteo. Karatsev rischia col diritto, grande anticipo e velocità, 40-30. Sbaglia un back Berrettini, è 5 pari. Il russo trova un’accelerazione di rovescio lungo linea strepitosa, che pizzica la riga. Non si scompone l’azzurro, quel vincente clamoroso è l’unico 15 vinto dal rivale nei suoi ultimi 3 turni di servizio. La prima di “Berretto” funziona, come il diritto in spinta. 6-5 per l’azzurro, che si assicura almeno il tiebreak decisivo. Inizia male Aslan, forza lungo un diritto su di una palla con poco peso proposta sapientemente da Matteo. 0-15. Spinge a tutta il russo col diritto, avanza e chiude i punti seguenti, senza paura. Riesce a gestire anche una risposta violentissima dell’azzurro, che mano Aslan… Ma una grande mano ce l’ha pure Matteo, che indovina un rovescio lungo linea improvviso, bellissimo. Si va ai vantaggi, di nuovo a due punti dalla vittoria l’azzurro. Grande risposta inside out di Berrettini, non contiene Aslan. MATCH POINT BERRETTINI!!! Con una prima esterna sul rovescio, molto carica, si salva il russo. Pizzica la riga il russo col diritto, che fighter e che coraggio. È il game più lungo del set, fa il pugno Berrettini sull’ennesima difesa con successo, ma alla fine è 6 pari, il tiebreak deciderà il vincitore del torneo serbo.
    TIEBREAK DECISIVO, dopo 2h e 21 di minuti di battaglia. Matteo serve per primo. Gran prima esterna, 1-0 Berrettini. Lungo scambio, sbaglia per primo Karatsev col rovescio, 2-0 Berrettini. Bravissimo Matteo, lungo scambio, chiama a rete il rivale con una palla corta e quindi chiude con uno smash potente. 3-0 Berrettini, con doppio mini-break. Che lottatore Matteo! Prima esterna violentissima, 4-0 Berrettini. Travolgente l’azzurro, 5-0 e poi addirittura 6-0, con un errore per una volta di frustrazione del granitico russo. 6 match Point per l’azzurro!!!! Via il rovescio di Karatsev! GAME SET MATCH BERRETTINI!!! 9 anni dopo Seppi, un azzurro torna a vincere in Serbia. È il quarto torneo vinto in carriera dal romano. BRAVISSIMO!

    Marco Mazzoni

    [3] Aslan Karatsev vs [2] Matteo Berrettini ATP ATP Belgrade Karatsev A.166 Berrettini M.637 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 0*-5 0*-66-6 → 6-7Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-6 → 6-6Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6Karatsev A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5Berrettini M. 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5Karatsev A. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4Berrettini M. 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4Karatsev A. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 15-401-3 → 2-3Karatsev A. 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Karatsev A. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-3 → 6-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3Karatsev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 5-2Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-5 → 1-6Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-4 → 1-5Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Berrettini M.15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    02:27:121 Aces 93 Double Faults 363% (65/104) 1st Serve 60% (47/78)60% (39/65) 1st Serve Points Won 81% (38/47)49% (19/39) 2nd Serve Points Won 55% (17/31)57% (4/7) Break Points Saved 33% (1/3)14 Service Games Played 1419% (9/47) 1st Serve Return Points Won 40% (26/65)45% (14/31) 2nd Serve Return Points Won 51% (20/39)67% (2/3) Break Points Converted 43% (3/7)14 Return Games Played 1456% (58/104) Service Points Won 71% (55/78)29% (23/78) Return Points Won 44% (46/104)45% (81/182) Total Points Won 55% (101/182) LEGGI TUTTO

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    ATP Barcellona: Sinner cede in due set ad uno Tsitsipas quasi perfetto

    Jannik Sinner, la prossima settimana toccherà il best ranking

    Troppo forte oggi Stefanos Tsitsipas per Jannik Sinner. Il greco continua la sua striscia dal torneo di Monte Carlo, supera in due set l’azzurro, 6-3 6-3 lo score del match. È il nono successo di fila per Tsitsipas sul rosso, ancora imbattuto nel 2021. Una partita in cui Stefanos ha giocato quasi alla perfezione sul piano tecnico e tattico, bravo a spostare lo scambio nelle condizioni a lui più favorevoli.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della semifinale.

    18° gradi, bel sole, 55% di umidità. Condizioni quasi perfette per la prima semifinale dell’ATP 500 di Barcellona. Si inizia alle con Tsitsipas al servizio. Ricordiamo subito che il greco NON perde un set dal 1000 di Miami… Stefanos non è in forma, è “on fire”. Tsitsipas chiama a rete Sinner nel secondo punto, Jannik corre avanti e si prende il punto. È l’unico 15 vinto dall’azzurro nel primo game, Tsitsipas muove lo score, 1-0. Sinner parte male al servizio, doppio fallo. Stefanos carica i suoi colpi di spin e trova traiettorie belle lunghe. 0-30. Jannik reagisce spingendo forte sul rovescio del greco, colpo esteticamente splendido ma meno forte rispetto al diritto. Un nastro rallenta un drive dell’azzurro, “Tsitsi” non si fa pregare, avanza e chiude di volo. 15-40, prime palle break del match. Ottimo Jannik nel cancellare la prima, comanda e sballotta qua e là il rivale; comanda ma sbaglia l’affondo Stefanos nella seconda. Si va ai vantaggi. Servizio al T e diritto vincente, perentorio Jannik quando la prima lo sostiene. Un altro per diritto vale all’azzurro il punto dell’1 pari. La partita è tatticamente affascinante, entrambi vogliono imporsi ma con armi molto diverse. Il set avanza spedito, sui turni di servizio. Consistente la spinta di Jannik, più vario negli affondi Stefanos, sempre in anticipo e pronto a togliere tempo all’azzurro. Quinto game, un errore e poi una stecca costano a Tsitsipas lo 0-30. Si prende un rischio totale il greco con un cross di rovescio stretto che pizzica la riga. Bellissimo il quarto punto: Tsitsipas “si difende” a rete, Jannik lo trafigge al terzo passante. 15-40 e due palle break per l’azzurro. Chiude benissimo di volo sulla prima Stefanos; gioca malissimo Sinner la seconda, arretra in risposta per tirare un gran drive, ma spedisce la palla un metro lunga. Tsitsipas perde la racchetta dalla mano uscendo dal servizio, per sua fortuna la risposta di Sinner è lunga. Con un gran rovescio lungo linea in anticipo il greco si porta 3-2, l’assalto di Jannik è respinto. Sesto game, parte male anche Sinner, il secondo doppio fallo del suo match lo condanna allo 0-30. Arriva un’altra palla break per il greco, se la gioca bene Jannik con una prima carica esterna sul rovescio di Tsitsipas, che costretto a sbracciare su palla bella alta sbaglia. 3 pari. La partita a scacchi continua, è bellissimo vedere le mosse di uno e le contromosse dell’altro. Entrambi continuano a faticare nei primi punti del game col servizio. Adesso è il greco sotto 0-30, e anche lui serve non fortissimo ma molto carico di spin ed esterno per aprirsi il campo. 30 pari, altro errore di Jannik: cerca la risposta aggressiva ma la palla muore a mezza rete; ok essere aggressivo, ma in situazione di pressione per chi serve, meglio iniziare lo scambio. 4-3 Tsitsipas. Ottavo game… e di nuovo 0-30! Stavolta due errori di Jannik. Niente prima per l’azzurro, momento critico. Sinner forza lo scambio sulla diagonale di rovescio, ma un colpo mal centrato sposta tutto sul diritto e l’azzurro spara un cross largo. 0-40, tre palle break delicatissime. Due colpi mal centrati del greco (per eccesso di spin) a cancellare le prime due; il break arriva alla terza: Sinner è come sorpreso da una palla di scambio, forse si è fermata per un cattivo rimbalzo, perde ritmo e sbaglia. Tsitsipas avanti 5-3, serve per chiudere il primo set. Stavolta il game di servizio fila liscio per Stefanos, un po’ lontano l’azzurro fin dalla risposta, ha troppo tempo Stefanos per aprire l’angolo e pungere Jannik. Chiude 6-3 Tsitsipas al secondo Set Point, un solido attacco chiuso bene di volo. 12 punti a 3 il parziale che chiude il set. Un po’ troppo lontano dalla riga di fondo l’azzurro nella fase decisiva, e tradito dal servizio nel game del break. È il sedicesimo set vinto consecutivamente dal greco, a sottolineare il suo momento di grazia.
    Secondo set, inizia Jannik alla battuta. Bel game solido dell’azzurro, 1-0. Altrettanto solido Tsitsi, 1 pari, entrambi due game a zero. Sinner sbaglia il primo colpo del terzo game, scuote la testa, non contento di alcuni errori negli scambi (soprattutto nella parte finale del primo set). Si riprende subito, spinge forte con la prima e trova due ottimi rovesci. 2-1 Sinner. Qualche errore di troppo in risposta, strappa il colpo per mettere pressione, ma sbaglia. Cerca di incidere di più dal fondo l’azzurro, ha capito che accettando la velocità di palla del greco e senza rubargli il tempo, l’altro è più forte in manovra, ha più armi tecniche. Sbaglia l’azzurro ma punge, ha accelerato la sua velocità di crociera, il quarto game va ai vantaggi. Molto aggressivo Sinner, spinge col diritto inside out, partendo dalla risposta, strappa la prima palla break del secondo set. Sbaglia un rovescio l’azzurro, affonda in rete un rovescio su di una palla non così veloce ma alta del greco, bravo a non dare ritmo al rivale. C’è lotta, già 12 punti nel game. Un’altra risposta pesante e nei piedi sorprende Tsitsipas, seconda palla break nel game per Sinner (quarta del match). Una prima solida, sulla riga, è mal incontrata dalla racchetta di Jannik. Si salva col servizio, una prima a 223 km/h, e poi diritto vincente. Bravo il greco, si porta 2 pari, peccato per l’errore di rovescio sulla palla break. Forse il tarlo è rimasto nella testa di Sinner, che inizia male il quinto game, niente prima di servizio e due errori. Molto bravo Tsitsipas a spingere col diritto molto carico sul rovescio dell’azzurro e poi girare sul lungo linea. 0-30, momento delicatissimo anche perché la prima non entra più… Bravo Stefanos, regge la velocità sulla diagonale di rovescio e si gira appena possibile col diritto. 0-40 e tre palle break per lui. Ottimo schema di Sinner sulla prima, smorzata perfetta e lob vincente. Idem sulla seconda: servizio esterno non velocissimo ma tutto esterno e via diritto lungo linea imprendibile. Sbaglia il diritto sulla terza, affretta i tempi Jannik, il classico errore non forzato gli costa il BREAK, Tsitsipas avanti 3-2 e servizio. Il greco commette sul 15 pari il primo doppio fallo del match, 15-30, piccola chance per l’azzurro. Niente, una gran prima è sulla riga, non si gioca. 4-2 Tsitsipas. Sinner incassa il brutto momento, si rimette a macinare, spinge e resta in scia sul. 3-4. Il problema è incidere alla risposta, non facile viste le percentuali di prime altissime del greco. Ottavo game, inizia male Stefanos con un errore, quindi spinge a tutta Jannik. 0-30, grande occasione per l’altoatesino per tornare in vita nel match. Due prime perfette salvano Tsitsipas, senza giocare boom, 30 pari. Le prime diventano tre… 40-30. Forza col diritto Tsitsipas, vince la schermaglia, salvandosi dallo 0-30, e issandosi 5-3, ad un passo dalla finale. Sinner si butta avanti con coraggio, ma è punito dal passante del greco. Stesso film nel terzo punto, Jannik passato a rete. 15-30, a due punti dal match il greco. Perfetto Stefanos, ecco il 15-40 e due Match Point. Si scambia sul diritto, il primo a sbagliare è Jannik. Game Set Match, 6-3 6-3 in 1h e 23 minuti.
    Prestazione maiuscola del greco, nono successo di fila, tatticamente e tecnicamente superiore all’azzurro. Più esperto, più forte, ha meritato il successo ed aspetta probabilmente Nadal in finale. Esce sconfitto, ma è altro match molto importante per Sinner nel suo percorso di crescita. Da un avversario così forte ed in forma, ha molto da imparare, e da questa sconfitta imparerà molto.

    Marco Mazzoni

    [11] Jannik Sinner vs [2] Stefanos Tsitsipas ATP ATP Barcelona Sinner J.33 Tsitsipas S.66 Vincitore: Tsitsipas S. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-403-5 → 3-6Tsitsipas S. 0-15 0-30 30-30 40-303-4 → 3-5Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4Tsitsipas S. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 2-4Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-2 → 2-3Tsitsipas S. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tsitsipas S. 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-4 → 3-5Tsitsipas S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-402-3 → 3-3Tsitsipas S. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2Tsitsipas S. 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Tsitsipas S.15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1
    1 Aces 22 Double Faults 152% (28/54) 1st Serve 75% (46/61)57% (16/28) 1st Serve Points Won 72% (33/46)58% (15/26) 2nd Serve Points Won 60% (9/15)70% (7/10) Break Points Saved 100% (4/4)9 Service Games Played 928% (13/46) 1st Serve Return Points Won 43% (12/28)40% (6/15) 2nd Serve Return Points Won 42% (11/26)0% (0/4) Break Points Converted 30% (3/10)9 Return Games Played 957% (31/54) Service Points Won 69% (42/61)31% (19/61) Return Points Won 43% (23/54)43% (50/115) Total Points Won 57% (65/115) LEGGI TUTTO

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    ATP Barcellona: Sinner strepitoso, supera Rublev con un match quasi perfetto, vola in semifinale

    Jannik Sinner in campo in Catalogna

    Strepitoso Sinner! Jannik gioca una partita quasi perfetta sul piano tecnico e tattico, domina Andrey Rublev in due set, 6-2 7-6 lo score dell’incontro. L’azzurro vola in semifinale all’ATP 500 di Barcellona, dove aspetta il vincente di Tsitsipas vs. Auger Aliassime.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della partita.
    L’atteso match di quarti di finale inizia sotto un bel sole, con Rublev alla battuta. Andrey si mette subito nella sua posizione preferita di sparo, leggermente a sinistra a spingere a tutta col diritto. A 30 il russo muove lo score, 1-0. Jannik serve, ma è Andrey più aggressivo, pronto anche a scendere a rete col rovescio e spingere già in risposta in lungo linea. Un doppio fallo sul 30 pari costa a Sinner la prima palla break del match. Se la gioca con la seconda… ma la gioca bene, comandando sulla diagonale di rovescio. 1 pari, scampato pericolo. Sinner vince il quinto punto di fila, spingendo fortissimo dal centro col diritto sul rovescio del rivale, 0-30. Un errore banale di rovescio costa a Rublev la prima palla break sul 30-40. Doppio fallo! Aveva ripreso la palla Andrey, forse infastidito dal sole, quell’interruzione ha interrotto il suo ritmo. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Nel quarto game Jannik prova la prima smorzata del match, ben giocata, di fatto imprendibile. Può essere un’arma importante per spostare Rublev dal pressing da fondo campo. In sicurezza si porta 3-1 Sinner, pochi errori e grande spinta. Bravissimo Sinner, apre l’angolo col rovescio, passo avanti e diritto a chiudere in avanzamento. Un punto bellissimo che lo porta 0-30. Rublev prova a reagire al momento “no” con una palla corta, ben giocata; quindi scappa dalla diagonale di sinistra e martella col diritto. Non funziona la prima del russo, ma funziona benissimo il contro piede di rovescio. Con 4 punti di fila, Rublev resta in scia 2-3. Sesto game, un doppio fallo costa a Jannik i vantaggi. Esce di pochissimo un’accelerazione di Andrey che sarebbe stata vincente, Jannik deve stare attento a non entrare in scambi troppo lunghi, consentendo al russo di iniziare il suo pressing. Un diritto in spinta muore il rete, Sinner affronta una palla break, meno preciso nel game. Ottima prima al T, potente e precisa. 4-2 Sinner, che continua a spingere con grande potenza e lunghezza anche in risposta. L’ennesima risposta sui piedi porta Jannik 0-40, tre palle per il doppio allungo. Schema perfetto di Sinner: super risposta, bordata di rovescio e, sulla palla più corta di Rublev, accelerazione di diritto imprendibile. BREAK Sinner, avanti 5-2 e servizio. Allungo mortale dell’altoatesino, tatticamente perfetto finora. Andrey sparacchia in risposta, cerca di rientrare nella partita, ma la freddezza di Jannik è spaventosa, nonostante la prima di servizio faccia a tratti le bizze. Lo aiuta l’ottimo rovescio lungo linea, vincente, che lo porta a Set Point. Lunga la risposta di Rublev, 6-2 Sinner il primo set. 37 minuti che rasentano la perfezione: potente, preciso, lucido. Pazzesco, contro uno dei giocatori più forti al mondo.
    Secondo set, Rublev scatta al servizio. Vince un buon game, inizia avanti 1-0. Risponde con sicurezza Jannik, anche un Ace e 1 pari. Terzo game, è bravo il russo a riprendersi da un pericoloso 15-30, con decisione si prende grossi rischi e sale 2-1. Il set avanza spedito sui turni di servizio, Jannik per ora non ha inciso in risposta come nel primo parziale. Sesto game, arriva il primo momento complicato per l’azzurro, un errore gli costa il 15-30. Se lo gioca da campione, spinge col diritto inside out e via chiude in lungo linea. Segue un servizio “avvelenato”, con bordata a chiudere sulla risposta corta. Un errore in spinta però lo porta ai vantaggi, è la prima volta nel secondo set. Non entra la prima? Beh, cerca l’angolo con la seconda e sorprende Rublev. Incredibile il controllo e la freddezza di Jannik. 3 pari. Settimo game, Rublev perde la prima di servizio e Sinner ricomincia a martellare in risposta, prima sulla “seconda”, e poi anche sulla prima. Jannik si allontana in risposta per aver tempo di spingere a tutta. Tira due risposte poderose, violente e molto lunghe, che mettono pressione al russo. È palla break! Se la gioca allo stesso modo Sinner, un computer: risposta carica, potente, Rublev non la gestisce bene, spingendo ma sbagliando. BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. Incredibile come l’azzurro abbia capitalizzato subito la chance, il momento, trovando le giocate perfette per incidere, e scappare via. Inizia male Jannik l’ottavo game, niente servizio, Rublev è aggressivo. Un nastro porta via il suo diritto sullo 0-30, facendolo crollare 0-40. Tre palle break consecutive per il russo. Se la prende subito Andrey, martella col diritto nel suo schema preferito. Contro Break, 4 pari. Rabbiosa la reazione di Jannik, nel secondo punto tira una pallata cross di diritto micidiale, Rublev resta fermo; ma poi esagera nella spinta l’azzurro, e commette due errori. Quasi troppo facilmente Rublev si ritrova da 3-4 a 5-4. È il primo piccolo calo di Jannik, non un crollo, un calo di tensione che Rublev è stato bravo a capitalizzare. Sotto pressione, sotto nel punteggio, Sinner gioca come se niente fosse, a zero si porta 5 pari, e in risposta ritorna a martellare. Spinge dalla risposta, pressa e sposta Rublev. 0-15 e 0-30, con potenza e classe. Vola via un diritto di Rublev, troppa fretta di chiudere per il russo. Perde il settimo punto di fila, e soprattutto lo score segna 0-40, tre palle per andare a servire per il match! Cancella le prime due col servizio Andrey, palle esterne molto precise. Ma niente prima sulla terza chance, e Jannik indietreggia. Non centra la palla in risposta Jannik, errore davvero raro per lui. Non si è praticamente giocato su nessuna delle tre chance. Spinge col servizio, Rublev strappa cinque punti di fila, si porta 6-5. Serve di nuovo sotto grande pressione Sinner. Bravo Andrey a trovare un bel contro piede, 0-15. Di nuovo col diritto cross trova un bell’angolo, 15 pari. Disegna il campo con lungo linea Sinner, prima diritto e poi chiusura di rovescio. Non lo assiste la prima di servizio in questa fase del match, ma il diritto è davvero preciso. 40-15. In sicurezza chiude col diritto Jannik, 6 pari, TIEBREAK dopo 48 minuti nel secondo parziale. Grande Sinner! Inizia il tiebreak inchiodando il rivale sull’angolo sinistro, per chiudere poi a destra. 1-0 Sinner. Sbaglia poi l’azzurro un rovescio lungo linea, 1 pari. Ottima prima esterna, 2-1 Sinner, e poi che bordata col diritto lungo linea da sinistra, muore all’incrocio delle righe la palla, imprendibile. 3-1 e 4-1, con un altro diritto fulminante dopo una risposta lunga. Doppio mini-break per l’azzurro. Si butta avanti per mettere pressione Rublev, strappa un punto e si cambia campo sul 4-2. Brutto errore di Jannik, fermo coi piedi sparacchia in corridoio un diritto con il campo quasi aperto. 4-3 avanti, ma ora serve Rublev. Cerca una smorzata Jannik, ma è cortissima. 4 pari. Lungo scambio col rovescio, appena si gira sul diritto Sinner spara a tutta e forza l’errore del russo. 5-4 Sinner, con due servizi. Arriva un errore di rovescio in scambio di Jannik, errore tutto di tensione in questo momento così delicato. 5 pari.  Segue un altro errore, in comando dello scambio Sinner spara lungo. Due errori che portano Rublev 6-5, Set Point al servizio. Come se lo gioca Sinner! Comanda lo scambio, “strettino” di diritto inside out e poi altro diritto a chiudere. 6 pari. Alti e bassi per Sinner, ma è lui che comanda. Rublev sbaglia un rovescio, è Match Point per Sinner! ACE!!!! Game set match Sinner!
    Vola in semifinale, che spettacolo, che tennis Sinner!!!

    Marco Mazzoni

    [11] Jannik Sinner vs [3/WC] Andrey Rublev ATP ATP Barcelona Sinner J.67 Rublev A.26 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 3-1* 4*-1 4*-2 4-3* 4-4* 5*-4 5*-5 5-6* 6-6* 7*-66-6 → 7-6Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6Rublev A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6Sinner J. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Rublev A. 15-0 30-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Sinner J. 0-15 0-30 0-404-3 → 4-4Rublev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3Rublev A. 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Rublev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Rublev A. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2Rublev A. 0-15 0-30 0-40 15-404-2 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1Rublev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Rublev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1
    4 Aces 12 Double Faults 159% (41/69) 1st Serve 50% (32/64)63% (26/41) 1st Serve Points Won 66% (21/32)61% (17/28) 2nd Serve Points Won 44% (14/32)67% (2/3) Break Points Saved 57% (4/7)10 Service Games Played 1034% (11/32) 1st Serve Return Points Won 37% (15/41)56% (18/32) 2nd Serve Return Points Won 39% (11/28)43% (3/7) Break Points Converted 33% (1/3)10 Return Games Played 1062% (43/69) Service Points Won 55% (35/64)45% (29/64) Return Points Won 38% (26/69)54% (72/133) Total Points Won 46% (61/133) LEGGI TUTTO

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    Al Masters 1000 di Madrid ci sarà il pubblico, col 40% della capienza

    La Caja Magica di Madrid, tornerà il pubblico

    Buone notizie per gli appassionati spagnoli di tennis. Il prossimo Masters 1000 di Madrid vedrà la presenza di spettatori nell’impianto della Caja Magica, con il 40% della capacità massima in ogni sessione. A confermalo Gerard Tsobanian, CEO del torneo di Madrid, al media ABC. L’impianto madrileno sarà rimodellato negli accessi e nelle aree per rispettare le normative anti-covid, in vigore nel paese per contenere la pandemia, ma ben 4.800 persone al giorno potranno assistere ai match del prossimo torneo.
    “Le condizioni saranno simili a quelle che abbiamo adesso a Madrid, ma trasferite alla Caja Mágica”, ha dichiarato il capo del torneo di Madrid. Ci saranno stand commerciali, ma in minor numero e con le normative in  vigore. La direzione del torneo assicura che ci sarà grande attenzione alla disinfezione dei sedili dello stadio dopo ogni sessione di gioco, sarà necessario indossare la mascherina protettiva, rispettare la distanza di sicurezza in posti assegnati e numerati; prima di entrare nell’impianto sarà misurata la temperatura, e l’accesso allo stadio sarà regolato da un sistema innovativo per il controllo delle code, il tutto stabilito insiema al Dipartimento della Salute della Comunità di Madrid.
    Il torneo sarà anche un bel test per queste misure di sicurezza, poiché “il Mutua Madrid Open 2021 sarà il primo grande evento sportivo che si terrà in Spagna con il pubblico, dobbiamo dimostrare che può essere organizzato in modo serio, controllato e disciplinato, con i giocatori che possono ritornare a provare l’emozione di giocare davanti al pubblico, con i loro applausi e sostegno, e ritrovare quell’atmosfera a cui erano abituati. Assicuriamo che il torneo non sarà mai fuori controllo, in nessun momento, non diventerà un bazar caotico” dichiara Tsobanian.
    Importante anche una novità per gli orari: il coprifuoco delle 23 sarà rispettato: “Rispettiamo tutte le regole, quindi abbiamo anticipato le partite, in modo che possano essere finite prima del coprifuoco e che le persone abbiano il tempo di tornare a casa”.
    La primissima manifestazione con pubblico in Spagna è stato il concerto della band rock “Love of Lesbian” al Palau Sant Jordi di Barcellona, lo scorso 27 marzo. 5000 spettatori, con l’obbligo di mascherina ma senza distanziamento fisico, dopo essere risultati negativi a un test antigenico svolto poco prima di accedere all’impianto in aree appositamente allestite. Col test OK, via nell’arena indossando una mascherina FFP2 fornita direttamente dall’organizzazione. Una bella dimostrazione di organizzazione questa, tanto che tutto si svolse con ordine.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Barcellona: Musetti cede al terzo set ad Auger Aliassime, problema per l’azzurro a metà del secondo set

    Lorenzo Musetti

    Che sfortuna Musetti. L’azzurro gioca una buonissima partita contro Auger Aliassime, vince il primo set e quando il secondo parziale è in equilibrio qualcosa fa “crack” alla sua schiena. Resta in campo fino alla fine, ma dal sesto gioco non riesce più a produrre il suo tennis e cede di schianto. Aspettiamo le sue dichiarazioni per capire cosa sia successo, ma è stato palese il crollo fisico e quindi agonistico del toscano.
    È davvero difficile commentare una partita che stava raccontando molto, assai in positivo per Lorenzo, e che all’improvviso si è spaccata per colpa di un evidente problema fisico. Non abbiamo individuato un momento preciso in cui ha avvertito il fastidio alla schiena (il trainer lavorava sulla parte bassa, quella lombare), ma di sicuro il match dell’azzurro si è interrotto a metà del secondo set. Il match in quella fase era in totale lotta, con game piuttosto complicati da entrambe le parti. Dopo un primo set giocato in modo quasi perfetto da Musetti sul piano tattico, nel secondo stava sbagliando un po’ di più, forse trascinato anche dal tennis a dir poco disordinato di Felix, tra break e contro break arrivati dal forcing e quindi black out del canadese.
    Di sicuro Musetti ultimamente ha giocato molto, forse il suo fisico ha pagato anche gli sforzi dell’ultimo periodo, ma sarà lui a spiegarci cosa sia accaduto. Resta l’amaro in bocca per come sia arrivata questa sconfitta, in una giornata in cui stava producendo un ottimo tennis, nonostante condizioni non facili in assoluto.
    Fino al problema fisico (quindi a metà del secondo set), Musetti ha giocato una partita molto intelligente sul piano tattico. Sostenuto dalla prima di servizio, è riuscito a governare il tempo del match, imponendo la sua qualità tecnica superiore e le sue moltissime variazioni. In pratica i continui tagli, cambi di ritmo, smorzate e discese a rete di Lorenzo hanno creato molti problemi a Felix, che non eccelle in difesa e non è particolarmente sensibile nel gestire situazioni improvvise e diverse dal tennis “corri e tira” in progressione; questo perché Auger Aliassime non riusciva a travolgere col ritmo l’azzurro, sbagliando anche diverse palle in scambio. Lasciando tempo a Musetti per “creare”, Felix è andato spesso in difficoltà, davvero poco flessibile sul piano tattico il canadese, “aiutato” nel mostrare questa lacuna importante dalla mano fatata di Lorenzo, che oggi finché ha potuto ha creato diverse meraviglie, soprattutto nel primo ottimo set. La condizioni di campo pesante hanno forse leggermente aiutato l’azzurro nel produrre variazioni, quella fantasia (smorzate e tagli) e cambi di ritmo che sono la sua qualità principale. Invece il tennis in spinta del canadese è stato come “spuntato” da un campo che frenava le sue accelerazioni, regalando più tempo a Musetti per impattare e creare. Grazie ad una buona lunghezza di palla nello scambio e soprattutto in risposta, l’azzurro non ha permesso al canadese di spingere con i piedi vicini alla riga di fondo. Da quella posizione più arretrata, il pressing di Felix era gestibile ed i suoi vincenti sporadici.
    Il break operato da Musetti nel quinto game del primo set è stato uno spettacolo, quattro meraviglie una dietro l’altra, tra tocchi, risposte fulminanti, smorzata e tocco di volo. Un campionario della straordinaria qualità tecnica dell’azzurro.
    FAA oggi ha portato a casa una vittoria, ma non può essere affatto contento della sua prestazione. Ha giocato una partita ricca di alti e bassi, con errori gravi in momenti importanti per poca accuratezza e controllo. Osservandolo sembra che non riesca ad imbrigliare la sua vivacità atletica in un gioco preciso ed efficace. Di sicuro la tensione non riesce a gestirla bene, perché non è un caso che gli errori più gravi arrivino sempre sui vantaggi o situazioni tipo i 15-30, dove la pressione è alta. Avrà molto da lavorare “Zio” Toni sul piano mentale, oltre che tecnico, perché da tempo il tennis del classe 2000 sembra fermo, senza evoluzioni. Inoltre Felix oggi (come nel recente passato) ha mostrato un problema tecnico non indifferente: tende a spingere tanto con discreta rotazione col diritto, ma la sua palla non fa così “male” a meno che non riesca ad imporre il suo forcing con 3, 4 e poi 5 pallate una dietro l’altra, in progressione e comandando. Sul rosso questo non è facile, ancor più contro un rivale che non te lo consente perché cambia ritmo, taglia, alza la parabola, ti sposta con angoli stretti. Quando non riesce nel suo pressing o lo opera con i piedi ben dietro la riga (come spesso oggi gli capitava per la lunghezza di palla di Musetti), Felix finisce per entrare a tutta ma sbagliando il tempo e la palla spesso gli scappa via… Trovare il giusto compromesso tra accelerazione e rotazione sarà decisivo per un salto di qualità. Il break orrendo regalato a Musetti nel terzo game del secondo set è la foto dei problemi tecnici e mentali di Felix.
    Questo è un commento “bloccato” a metà del secondo set, con Musetti avanti nel match e più efficace del rivale. Purtroppo la partita ha preso una piega inaspettata, con Lorenzo crollato dal 3 pari. Coraggioso a restare in campo, ma non riusciva più a contenere il pressing del rivale, a servire bene (aveva tenuto un’ottima percentuale di prime), a governare il tempo del match e creare tennis con tante variazioni.
    Che peccato, l’augurio è che non sia stato niente di grave a bloccare Lorenzo, in modo che possa continuare il suo percorso di crescita nei prossimi appuntamenti sul rosso.

    La cronaca della partita.

    Il match inizia con una buona mezz’ora di ritardo per permettere al campo di asciugarsi un po’, con Auger Aliassime alla battuta, sotto gli occhi di “Zio” Toni, nuovo coach per la stagione su terra battuta. Non trova la prima di servizio Felix, ma soprattutto non trova il campo col diritto. Due errori e 0-30. Il canadese entra nel match spingendo forte dal centro. Si vai ai vantaggi. Il campo è pesante, la palla non schizza via ma rallenta. Una schermaglia sotto rete porta Musetti a palla break, ma si salva FAA con un’accelerazione col diritto profonda e precisa. Chiude il game Felix con un buon tocco sotto rete. 1-0. Musetti al servizio. Molto aggressivo Auger Aliassime in risposta, spinge forte sui piedi dell’azzurro, Lorenzo va in difficoltà, 0-30. Con la prima smorzata (in uscita dal servizio) Musetti sorprende il rivale, segue un attacco col diritto e volée eccellente in allungo, gran tocco. 1 pari. Solo due giochi, ma è evidente la differenza tra i due: il tennis ricco di variazioni e cambi di ritmo del toscano, contro la spinta in progressione del canadese. Due doppi falli costano a Felix la seconda palla break del match nel terzo game, sul 30-40. Prova una risposta profonda e con molta rotazione Lorenzo, ma la palla gli esce di poco. Segue un classico unforced di rovescio di Auger Aliassime, e seconda chance nel game per Musetti. Niente, bella prima di Felix, che si porta avanti 2-1. L’azzurro cerca continuamente di variare colpi e schemi, cerca anche un elegante serve and volley, ma la volée gli scappa via. Un rovescio di scambio largo, sotto il pressing del rivale, costa a Musetti la prima palla break da difendere. Sbaglia Auger Aliassime, il diritto è totalmente fuori controllo perché fuori equilibrio. C’è lotta, si battaglia tra il forcing di Felix e le variazioni e tocchi (splendidi) di Lorenzo. Con un paio di servizi eccellenti (Ace più una parabola molto esterna da sinistra) Musetti impatta 2 pari. Ogni game è una lotta, e ogni game ci regala qualche perla tecnica di Lorenzo, come il tocco sotto rete nel quinto e game e la risposta di rovescio a tutto braccio che pizzica la riga. Corre avanti l’azzurro sul 40 pari, tocca di volo e strappa un’altra palla break. BELLISSIMO punto di Musetti!!! Si scambia, smorzata improvvisa e via avanti a toccare al volo di rovescio per un lob perfetto. Che BREAK per Lorenzo, avanti 3-2 e servizio, con quattro punti uno più bello dell’altro. È il primo strappo del match, ma l’equilibrio generale resta, come la lotta punto su punto. Ai vantaggi, Musetti consolida il vantaggio salendo 4-2. Il set avanza sui turni di servizio, bravo Lorenzo a trovare qualche punto importante col servizio in situazioni “scomode”. 5-4, Musetti va a servire per il primo set. Comanda un lungo scambio l’azzurro, ma sbaglia un diritto banale con i piedi dentro al campo. 0-15. Ottima prima al T, non così potente ma sulla riga, 15 pari. Servizio e diritto bello carico inside out, Felix non contiene la palla molto profonda, 30-15. Appena largo un diritto di scambio del canadese, 40-15 e due Set Point Musetti. Altro erroraccio di FAA in scambio, 6-4 MUSETTI. Un set equilibrato, ma più preciso Lorenzo, bravo a servire meglio e giocare tatticamente un tennis che dà molto fastidio al rivale, che invece col suo pressing di diritto non è riuscito togliere tempo all’azzurro. 3 prime su 4 in campo per Musetti, anche il servizio l’ha sostenuto nel primo set.
    Secondo set, inizia FAA alla battuta. Tiene il suo game di servizio e alla risposta prova ad essere aggressivo. Musetti commette un brutto errore che gli costa lo 0-30. Con una bordata lunga linea Felix si porta 15-40, due palle break immediate. Spinge il canadese, Musetti è un filo lento nell’uscita del servizio e spara di poco in corridoio. Break Auger Aliassime, avanti 2-0 e servizio. Quando l’inerzia pareva dalla parte del nativo di Toronto, va improvvisamente fuori giri, sparacchiando tre palle una più brutta dell’altra. Crolla 15-40, due palle del contro break per Musetti. Doppio fallo! Black out totale, Musetti ringrazia, strappa il game al rivale praticamente senza far niente, va servire sull’1-2. Felix è rabbioso, cerca di imporre il suo ritmo in progressione, ma il suo palleggio non è così lungo, Musetti controlla bene e apre l’angolo, portando il canadese all’errore. Disordine nel tennis di Auger Aliassime, molto più centrato sul piano tattico Musetti, nonostante tra i due ci sia un gap di esperienza notevole. Con un ottima prima al centro e quindi un affondo in contro piede Lorenzi impatta 2 pari. Focus dell’azzurro notevole, pronto a giocare con attenzioni nei momenti importanti. Quinto game, FAA continua a navigare nelle sue incertezze, tra doppio fallo e scelte tatticamente errate sulle palle da spingere. Con un diritto cross a metà corridoio, Auger Aliassime regala una palla break a Musetti. Si ferma sul nastro la risposta di Lorenzo, buona prima di Felix, al centro. Si aggrappa al servizio il canadese, a fatica si porta avanti 3-2. La lotta continua, un diritto steccato sul 30 pari costa una palla break a Lorenzo (molti errori nel match in questo secondo parziale). Tenta una palla corta Felix, ma la palla arriva a mala pena a rete, esecuzione pessima. Si salva Musetti, 3 pari. Nel fatidico settimo game, il match si spacca. Auger Aliassime spinge col diritto, con potenza e precisione, inchiodando Lorenzo nell’angolo sinistro. 0-30 e 0-40, bene Felix nel difendersi e poi venire avanti a chiudere. Tre palle break per scappare nel set. Difende le prime due l’azzurro, ma niente può sul forcing del rivale sulla terza, troppo dietro Musetti per ribaltare il pressing del canadese. Break Auger Aliassime, avanti 5-3 alla battuta per chiudere il secondo set. Ha aumentato la velocità il canadese, Musetti ha perso campo e la sua difesa è più flebile, con l’impossibilità di cambiare ritmo e tagliare da così dietro. Serve anche bene Felix, a zero chiude il game (il secondo di fila) e vince 6-3 il secondo set, con un parziale importante di 12 punti a 2. Dopo l’inizio caotico, Auger Aliassime ha cambiato marcia, più potente la spinta e con una pozione più avanzata. Musetti non ha trovato la contro mossa per reagire, ma forse qualcosa alla schiena non va, dopo il trattamento subito a metà del set.
    Terzo set, Musetti inizia al servizio, ma il canovaccio non pare mutato dal finale del set precedente. Auger Aliassime spinge tanto, con parabole arrotate e molto lunghe, Musetti non trova più il tempo per le sue variazioni. 0-30 e un diritto di Lorenzo vola via malamente. 0-40. L’azzurro prova a togliere ritmo col rovescio in back, ma Auger Aliassime è velocissimo coi piedi, anticipa e spinge a tutta. Break Auger Aliassime, a zero, col parziale che diventa 16-2 a sua favore. Calo evidente per l’azzurro, crollato in difesa senza riuscire a reagire alla spinta del canadese. Qualcosa non va, probabilmente la schiena è andata KO. Musetti fa fatica a tenere lo scambio, taglia ma non riesce ad arginare il pressing del rivale, ora molto preciso in spinta. Anche le sue gambe sono più lente, gioca di braccio colpi più estemporanei, non riesce a giocare il suo tennis. L’emorragia di punti continua, il parziale diventa un impietoso 23-2, con lo score che segna 0-40 nel terzo game. Alla terza palla break Auger Aliassime strappa il servizio per la seconda volta a Lorenzo, avanti 3-0 e servizio. Il match purtroppo non c’è più. Al cambio di campo il trainer lavora sulla parte bassa della schiena di Musetti, sdraiato per terra. Lorenzo resta in campo, ma ormai non c’è più partita, cede purtroppo di schianto 6-0. Un’amara conclusione di una partita che fino a metà del secondo set era più che in equilibrio, anzi, più dalla parte dell’azzurro. Tanta sfortuna per Lorenzo, che peccato!

    Marco Mazzoni

    [WC] Lorenzo Musetti vs [10] Felix Auger-Aliassime ATP ATP Barcelona Musetti L.630 Auger-Aliassime F.466 Vincitore: Auger-Aliassime F. ServizioSvolgimentoSet 3Auger-Aliassime F. 15-0 15-15 30-15 40-150-5 → 0-6Musetti L. 0-15 0-30 0-40 15-400-4 → 0-5Auger-Aliassime F. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-3 → 0-4Musetti L. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-2 → 0-3Auger-Aliassime F. 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2Musetti L. 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Auger-Aliassime F. 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6Musetti L. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-4 → 3-5Auger-Aliassime F. 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3Auger-Aliassime F. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2Auger-Aliassime F. 15-0 15-15 15-30 15-400-2 → 1-2Musetti L. 0-15 0-30 15-30 15-400-1 → 0-2Auger-Aliassime F. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4Auger-Aliassime F. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4Musetti L. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3Auger-Aliassime F. 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2Auger-Aliassime F. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 2-2Auger-Aliassime F. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2Musetti L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1Auger-Aliassime F. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1
    2 Aces 50 Double Faults 473% (56/77) 1st Serve 68% (56/82)57% (32/56) 1st Serve Points Won 75% (42/56)33% (7/21) 2nd Serve Points Won 46% (12/26)58% (7/12) Break Points Saved 75% (6/8)12 Service Games Played 1325% (14/56) 1st Serve Return Points Won 43% (24/56)54% (14/26) 2nd Serve Return Points Won 67% (14/21)25% (2/8) Break Points Converted 42% (5/12)13 Return Games Played 1251% (39/77) Service Points Won 66% (54/82)34% (28/82) Return Points Won 49% (38/77)42% (67/159) Total Points Won 58% (92/159) LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Djokovic è ossessionato dai record”. Djokovic: “Non mi ossessiono per niente”

    Botta e risposta a distanza tra i due leader del tennis mondiale, il n.1 Novak Djokovic e l’eterno rivale Rafa Nadal. Ad accendere la “miccia” una frase rilasciata dall’iberico in un’intervista a Metro (magazine britannico), in cui ha dichiarato: “Non so quanto giocherò ancora…  ho contratti firmati per molti anni a venire, ma questo non […] LEGGI TUTTO

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    Kyle Edmund si è operato al ginocchio sinistro, out per diversi mesi

    Kyle Edmund

    Il tennis britannico questa settimana è tornato sugli scudi grazie al bellissimo torneo giocato da Daniel Evans a Monte Carlo, sconfitto in semifinale da Stefanos Tsitsipas. Si sono invece perse le tracce di Kyle Edmund, ventiseienne arrivato ad un ottimo best ranking al n.14 nell’ottobre del 2018, anno in cui aveva raggiunto le semifinali dell’Australian Open vinto l’European Open ad Anversa. Il suo ultimo ottimo risultato è stato il secondo titolo in carriera nel 250 di New York ad inizio 2020. Poi solo problemi per il “brit”, che ancora non è riuscito a giocare un solo match nel 2021.
    Arriva notizia di un’operazione al ginocchio sinistro, a cui si è sottoposto a fine marzo in Svizzera, per cercare di risolvere definitivamente dei problemi che lo stavano penalizzando dall’autunno del 2018.
    L’intervento è stato eseguito dal dottor Roland Biedert, un luminare del campo, recentemente intervenuto anche su Roger Federer, Stan Wawrinka e Juan Martin del Potro. I problemi di Edmund sono iniziati nell’ottobre 2018, quando una risonanza magnetica aveva rivelato del fluido dietro al ginocchio sinistro. Ha cercato di contenere il problema, ma la situazione nel 2020 è peggiorata a tal punto da bloccarlo completamente. Infatti Edmund (oggi al 69 del ranking ATP) è fermo dal primo turno di qualificazioni al torneo di Vienna dello scorso ottobre.
    Anche se l’operazione pare sia stata una “procedura di routine”, il rischio di uno stop di molti mesi è concreto. Il suo staff non ha dichiarato alcuna data per il rientro, si spera per Wimbledon e la stagione su erba, ma visto che il problema si trascinava da oltre due anni, si prenderà tutto il tempo necessario per sanare completamente l’articolazione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO