More stories

  • in

    ATP annuncia un’indagine su Zverev

    L’ATP, attraverso un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, annuncia di aver avviato una indagine sul comportamento di Alexander Zverev nel corso del Masters 1000 di Shanghai 2019. Ricodiamo che Sasha fu accusato dall’ex fidanzata di aver subito violenze in un burrascoso periodo della loro relazione dagli US Open 2019 fino al torneo cinese, quando […] LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Sofia: Sinner perfetto! Con un tennis intenso in progressione demolisce Monfils in due set, si conferma campione in Bulgaria

    Jannik Sinner seconda finale consecutiva a Sofia

    Che spettacolo Jannik Sinner! Con una prestazione al limite della perfezione domina Monfils, vince la finale 6-3 6-4 e si conferma campione all’ATP 250 di Sofia. Un Sinner sontuoso, davvero efficiente e soprattutto efficace, in ogni settore di gioco. Ha demolito la resistenza del francese con un ritmo in progressione infernale, senza una pausa o un momento di calo. Non ha mai ceduto il servizio, ha dominato il campo in modo totale, imponendo i suoi ritmi, i suoi schemi, la sua velocità e profondità. Non si è mai avuta la sensazione che la partita potesse girare, a meno di un calo dell’azzurro che, fortunatamente, non è arrivato. Oggi Sinner ha giocato un tennis stellare, è stato nettamente superiore. Uno spettacolo vederlo colpire con così tanta intensità, profondità, sicurezza e qualità. Con questo successo, il suo terzo del 2021, diventa il quarto italiano di sempre a vincere 3 tornei in una stagione (come Barazzutti, Bertolucci e Fognini).
    Impossibile trovare un difetto alla prestazione di Jannik. Già i numeri di trasformazione col servizio sono impressionanti: 93% di punti vinti con la prima, a 63% con la seconda. Praticamente mai Monfils è riuscito ad incidere in risposta, e non tanto per la qualità del colpo di battuta di Sinner ma perché l‘azzurro è stato preciso nel trovare angolo ed uscire velocissimo dal movimento, pronto a piazzare un primo colpo profondo, preciso, iniziando lo scambio sempre in condizione di vantaggio.
    Molto bene col diritto, pesante, lungo, preciso, e chirurgico col rovescio, davvero intenso nel cross e finalmente preciso col cambio in lungo linea. Finalmente, sì, perché in tutto il torneo Jannik aveva cercato fin troppo poco il campo col lungo linea, ed è un peccato perché è una soluzione che sente, che governa in sicurezza, che può diventare letale appena ha guadagnato campo. Oggi tutto ha funzionato nel suo gioco, anche questo colpo davvero spettacolare per come taglia il campo.
    La chiave del successo di Sinner è stata l’intensità e profondità nello scambio. Con un ritmo continuo, ossessivo, “magnificamente meccanico”, profondo e preciso, ha allontanato Monfils dalla riga di fondo, ancor più di quanto sia solito arretrare, costringendolo così a rincorse faticose e prendersi grandi rischi con difese sempre in affanno. Monfils è tennista creativo, può distruggerti quando accetti di giocare ai suoi ritmi, più bassi, finendo preda delle sue improvvise accelerazioni col diritto o discese a rete. Per questo Jannik ha applicato alla perfezione il miglior game plan contro lui: non abbassare mai il ritmo, costringerlo a giocare ad alta velocità e rincorrere senza poter creare e cambiare ritmo. Non trovando una delle migliori giornate con la prima, Monfils è andato in difficoltà, ha ceduto il servizio una volta per set ed è stato sufficiente per l’azzurro, perfetto nei suoi game di battuta.
    Sinner è stato bravo a continuare ad insistere anche nei game in cui ha sbagliato qualcosa, e spingendo tanto, gli è capitato. Ma oggi tatticamente è stato ineccepibile, ha continuato sempre a martellare anche nei pochi game che sono andati ai vantaggi o nei momenti in cui ha commesso qualche non forzato. Ha funzionato alla grande lo schema diritto cross veloce e carico, quindi passo avanti sulla diagonale e via con un diritto lungo linea in anticipo con i piedi perfettamente aderenti per trovare il massimo equilibrio. Un’apertura di campo che gli ha fruttato vincenti e molte situazioni di vantaggio.
    Questa splendida prestazione sul piano tecnico e fisico è stata sostenuta da una testa oggi granitica. Sempre concentrato Jannik, non ha mai sbandato, non un calo d’intensità. Piedi ben vicini alla riga di fondo, dal centro ha comandato e appena si è spostato negli angoli ha trovato potenza e controllo anche col campo aperto. Uno spettacolo.
    Monfils si è trovato davanti un treno in corsa, potente, veloce, ha provato a restare agganciato ma non ha trovato una contro mossa. Questo Sinner, così lucido e continuo nella spinta, è un bruttissimo avversario per tutti.
    Una domenica meravigliosa, con un Sinner davvero eccellente. Punti pesanti per continuare a coltivare il sogno ATP Finals. Ma l’aspetto ancor più intrigante è che questo Jannik ha un tennis che vale le ATP Finals, per giocarselo da protagonista, e questo è ancor più importante della (eventuale) qualificazione. Applausi Jannik!
    Marco Mazzoni

    La cronaca della finale
    La finale inizia con Jannik Sinner alla battuta. Parte fortissimo l’azzurro, grande ritmo e un rovescio cross micidiale, stretto e velocissimo. 30-0. Aiutato anche dalla prima, chiude a 15 il primo game, 1-0 Sinner. Anche Monfils parte bene, 30-0, poi si scambia e allora Jannik sale in cattedra col suo ritmo e progressione. Sul 30-30 un passante dell’azzurro di rovescio esce di un niente, l’avrebbe portato subito a palla break. Il secondo doppio fallo porta il gioco ai vantaggi. Erroraccio col diritto in scambio di Gael, regalassimo che consegna la prima palla break a Sinner. Spara una risposta a tutta Jannik, ma la palla non passa la rete. Perfetto quindi Jannik in costruzione, ruba campo al francese ed entra col diritto inside out. Seconda palla break. Ed è BREAK! Lungo scambio, lo “spacca” con un diritto lungo linea e via avanti a chiudere in avanzamento. 2-0 Sinner. “LaMonf” trova punti estemporanei con strappi di grandi qualità, come sul 30-0, ma il continuo ritmo e progressione di Jannik costringe il rivale a remare ben dietro la riga di fondo, aprendo il fianco all’accelerazione molto incisiva. Sbaglia qualcosa a furia di spingere l’azzurro, ma tatticamente il suo schema è ineccepibile, come il diritto, oggi ben centrato in quest’avvio. 3-0 Sinner. Il francese cerca di scuotersi, spingendo di più col diritto, muove lo score nel set, 1-3. Nel quinto game siamo 30 pari, Jannik piazza il primo Ace del match, esterno pizzica un filo di riga (contesta Gael, ma non c’è verifica elettronica nel torneo), e quindi un’altra solida prima “in pancia”. 4-1 per l’altoatesino, molto positivo in ogni settore del gioco. Nel settimo game Sinner non trova la prima di servizio, e un errore banale col diritto lo manda 15-30. Lungo scambio, stavolta è il francese a spingere di più, un recupero di rovescio dell’azzurro è in rete. 15-40, primo momento di difficoltà per Sinner e prime due palle break da difendere. Bene col rovescio Jannik sulla prima; INCREDIBILE punto sulla seconda! Scambio lungo, durissimo, con Jannik che sballotta a destra e manca Geal, prendendosi grandi rischi e portando, alla fine, a sbagliare. Parità. WOW! Come esce col diritto cross in corsa Sinner, da difesa estrema trova una mazzata incrociata imprendibile. Rovescio vincente in avanzamento, e punto. Cancella 2 PB con classe da Campione, vola 5-2. Trova un bel game il francese, resta in scia 3-5, ora l’azzurro serve per il primo set. Solido Jannik, molto bene. Servizio, diritto potente, grande ritmo, 30-0. Rischia tutto in risposta “LaMonf”, ma esagera poi col rovescio incrociato. 40-0, Tre Set Point Sinner! Ancora incisivo in risposta Gael, si prende un punto di forza e rabbia. Chiude al secondo Sinner, bello scambio rapido, il primo a sbagliare è Monfils. 6-3 Sinner, 40 minuti di tennis intenso, in progressione, propositivo. Ha demolito la resistenza di Monfils palla dopo palla, con pazienza e potenza.
    Secondo set, scatta Monfils al servizio. La musica non cambia, Sinner è in modalità “macchina”, intenso, profondo. Il francese cerca di spingere a tutta col diritto, ma esagera e sbaglia. 15-40, due immediate palle break per Jannik! Cancella la prima il francese con un botta a tutta, ma sulla seconda si scambia… molto intenso, grande ritmo e il primo a cedere è Gael. BREAK Sinner, la pressione e velocità degli scambi dell’azzurro sembra ingestibile per il 35enne transalpino. 1-0 avanti, Jannik può fare corsa di testa. Libero anche per il vantaggio, Jannik ora spinge dritto per dritto, accelera i tempi e vola a rete, chiudendo in modo perentorio. A zero Jannik consolida il vantaggio, 2-0, scuote la testa della racchetta guardando il suo angolo, sente che il suo tennis scorre fluido e veloce. Monfils non regge il pressing davvero profondo dell’azzurro, è in netta difficoltà nel contenere. 0-30, grande chance per Jannik per scappare via definitivamente (parziale di 10-2 nel set). Monfils alza il ritmo, consapevole che se non alza i ritmi e prende l’iniziativa è schiacciato in modo sistematico. Trova una bella smorzata, 30 pari. Il pressing di Jannik è indiavolato, continuo. Soffre terribilmente “LaMonf”, ma riesce con le unghie a restare aggrappato alla partita, 1-2. Nel quarto game l’azzurro commette il primo doppio fallo del match, sbaglia anche un rovescio di scambio aprendo troppo il campo, si va ai vantaggi. Nessun rischio: comanda col diritto, angola col rovescio (veloce e preciso), Monfils arriva in ritardo e sbaglia. Che angoli Jannik, che pressione. 3-1 Sinner. Gael prova a restare in contatto, serve meglio e regala anche una “schiacciata” degna della NBA con uno smash in salto, è molto rapido in campo, ma in risposta non riesce a scardinare il pressing dell’azzurro. Molto concentrato Jannik, non sbanda, non cala d’intensità, pressa e costruisce. Quasi perfetto dal centro del campo, piedi sulla riga a comandare. 4-2 Sinner, ottimo game a zero. Settimo game, Jannik pressa, pressa, pressa, toglie tempo al rivale che sbaglia. 0-30. Rischia una rispostona vincente lungo linea, di poco fuori, sarebbe stata una “mazzata” per il rivale, che invece trova poi un Ace per il 30 pari. Vince quattro punti di fila Gael, con coraggio buttandosi avanti. 3-4. Perfetto Jannik al servizio, esce veloce e spinge, DOMINA il campo. 5-3, ad un passo dalla vittoria e conferma del titolo a Sofia. Tira quattro pallata col servizio Monfils, Sinner ci prova poco. 4-5, ora l’azzurro serve per il titolo. Il suo braccio non trema, corre veloce con servizio, diritto, rovescio. Chiude a zero, che prestazione! Autorevole, vince il torneo senza aver perso un set, terzo titolo della sua stagione. Un Sinner che resta pienamente in corsa per un posto alle Finals di Torino. Bravissimo!
    Marco Mazzoni
    [1] Jannik Sinner vs [2] Gael Monfils (non prima ore: 15:30)ATP ATP Sofia Sinner J.66 Monfils G.34 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Monfils G.5-3 → 5-4Sinner J. 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3Monfils G. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Monfils G.3-1 → 3-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1Monfils G. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Monfils G. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3Monfils G. 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 5-3Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 5-2Monfils G. 0-15 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1Monfils G. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0Monfils G. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0
    2 Aces 41 Double Faults 250%(27/54)1st Serve 59%(30/51)93%(25/27)1st Serve Points Won 80%(24/30)63%(17/27)2nd Serve Points Won 48%(10/21)100%(2/2)Break Points Saved 50%(2/4)10 Service Games Played 920%(6/30)1st Serve Return Points Won 7%(2/27)52%(11/21)2nd Serve Return Points Won 37%(10/27)50%(2/4)Break Points Converted 0%(0/2)9 Return Games Played 1078%(42/54)Service Points Won 67%(34/51)33%(17/51)Return Points Won 22%(12/54)56%(59/105)Total Points Won 44%(46/105) LEGGI TUTTO

  • in

    Thiago Wild indagato in Brasile per presunte lesioni e violenza alla ex fidanzata. La difesa del tennista

    Thiago Seyboth Wild

    Il media brasiliano UOL riporta una vicenda giudiziaria che riguarda il giovane Thiago Seyboth Wild. La polizia di Rio de Janeiro sta indagando dopo la denuncia per violenza psicologica e lesioni sporta dall’ex fidanzata del tennista, Thayane Lima, dottoressa in biomedicina e influencer piuttosto nota in Brasile sui social. A Thiago Wild è stato proibito avvicinarsi alla ragazza come misura cautelare.
    Ecco l’intervista della Lima, che racconta la sua versione dei fatti: “Senza che me ne accorgessi, mi ha fatto cambiare tutto nella mia vita. Ho iniziato a non poter portare un decoltè, non potevo nemmeno andare in spiaggia per non indossare un bikini. Portavo sempre le unghie lunghe, ma a lui piacevano quelle corte. perché sosteneva che le unghie grandi erano ‘da stronza’. Se la mia opinione politica non fosse stata la sua – e in effetti non lo è -, mi avrebbe offeso imponendomi di non stare insieme ai ‘fottuti neri’. Mi ha imposto di farmi un piercing al naso e si è lamentato del mio accento, dicendo che parlo uguale ‘a quelle delle favelas””.
    Il racconto della ragazza si fa sempre più crudo, con il dettaglio delle violenze subite: “Un giorno mi ha fatto male al dito, l’ha schiacciato con tutta la sua forza e me l’ha quasi rotto, si era arrabbiato perché avevo pubblicato una foto sui social da sola e non con lui. Stavamo cenando con i suoi genitori, ha visto la foto e mi ha stretto forte la mano. Il mio dito è diventato viola e gonfio. Quando Thiago si arrabbiava, mi spingeva, mi tirava i capelli, mi chiamava puttana, spazzatura, scema. Vivevo chiuda in casa, non uscivo per niente mentre lui era via, mi lasciava solo andare in chiesa e non dovevo assolutamente ritardare”.
    Dopo la denuncia, la Lima ha ottenuto dal giudice la misura cautelare e con l’aiuto dell’avvocato Gabriela Amábile ha intentato una causa per danni materiali e morali contro Thiago Wild.
    “Dipendevo finanziariamente da Thiago” continua Thayane, “Eravamo una coppia stabile, su sua richiesta ho smesso di lavorare con la pubblicità su Instagram. Dopo aver scoperto suoi vari tradimenti, i suoi genitori si sono resi conto della situazione e hanno affermato che mi avrebbero dato supporto materiale e psicologico, ma ciò non è mai accaduto e sono finita totalmente indifesa. Ha tagliato tutto, compresa la mia carta di credito, che era l’unica forma di denaro che avevo. La sua famiglia solo si preoccupava di mantenere la buona immagine dell’atleta e del tennista, avevano paura che i fatti della sua vita personale venissero alla luce e lo potessero distruggere”.
    Questa la versione della ragazza. Non si è fatta attendere la risposta del tennista, che ha diramato un comunicato: “In relazione alle notizie recenti, contenenti le più diverse dichiarazioni false e diffamatorie su di me, vengo qui a fornire alcuni chiarimenti. Come ampiamente pubblicizzato, di recente ho deciso di porre fine alla mia relazione sentimentale che avevo fino ad allora. Per rispetto delle persone coinvolte, ho tenuto privata la questione, un comportamento che purtroppo non è stato reciproco. Inizialmente, la conservazione dell’intimità era la regola comune tra noi, ma ha smesso di esserlo dopo il mancato pagamento di somme esorbitanti che mi erano state richieste affinché la rottura non si trasformasse in una campagna pubblicamente diffamatoria nei miei confronti. Questo reato di cui sono stato vittima è già oggetto di debita indagine da parte delle autorità competenti”.
    Wild, 21enne, attualmente è n.129 nel ranking ATP. È fermo dallo scorso luglio, quando perse al 1° turno a Kitzbuhel vs. lo spagnolo Taberner.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Lo stato di Victoria (Melbourne) impone il vaccino anti covid a tutti gli atleti pro. Ripercussioni sugli Australian Open?

    Melbourne Park

    L’Australia dall’inizio della pandemia di Covid-19 è stata una delle nazioni ad imporre regole più stringenti per contenere gli effetti devastanti del virus che ha cambiato il nostro modo di vivere. Tutti ricordiamo il lungo e travagliato avvicinamento agli Australian Open di quest’anno, la quarantena obbligatoria, le tante severe regole imposte a tutti i partecipanti al torneo. L’edizione 2022 del primo Slam stagionale potrebbe essere la prima in assoluto con tutti i tennisti in gara vaccinati.
    La stampa locale riporta una disposizione urgente del governo di Victoria (dove si trova Melbourne) che impone la vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19 per tutti gli atleti professionisti impegnati in competizioni nello stato.
    Il governo statale ha annunciato stamattina che ogni lavoratore deve ricevere almeno una dose di vaccino entro venerdì 15 ottobre per poter continuare a lavorare sul posto. Il ciclo vaccinale dovrà essere completato entro il 26 novembre.
    L’elenco dei lavoratori autorizzati nello stato di Victoria include “gli sportivi professionisti o ad alte prestazioni, i lavoratori che supportano la gestione sicura dello sport professionistico e il personale di radiodiffusione pubblica necessario per trasmettere lo sport professionistico“.
    I primi sportivi ad essere interessati dal nuovo regolamento sono tutti gli atleti delle leghe pro australiane (football, calcio, cricket, basket, ecc). Gillon McLachlan, CEO della lega del seguitissimo football australiano, ha dato il suo immediato sostegno alla vaccinazione dei giocatori: “Se vogliamo riprenderci la nostra vita e tornare a fare le cose nel modo più semplice e ad aprirci, dobbiamo essere vaccinati. Lo vediamo come il nostro percorso d’uscita e la nostra politica lo rifletterà”. Alcuni team della lega avevano già iniziato autonomamente a vaccinare i propri atleti prima dell’inizio della preparazione per la prossima stagione.
    A questo punto, sembra scontato che anche il tennis dovrà sottostare a questa regola. Ricordiamo che Craig Tiley, CEO di Tennis Australia e factotum del tennis “down under”, aveva lavorato instancabilmente per mediare tra le stingenti regole governative e le peculiarità del tennis, con giocatori che arrivano da ogni parte del mondo, ma alla fine ha dovuto accettare le leggi statali imponendo una severa quarantena ai tutti i tennisti in gara.
    Sarà curioso adesso vedere le reazioni dei tennisti. Molti non sono ancora vaccinati, diversi sono convinti no-vax. Come si comporterà per esempio il n.1 Djokovic, uno dei più convinti sostenitori della non obbligatorietà del vaccino?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Sofia: Sinner inizia la difesa del titolo 2020 superando in due set Gerasimov

    Jannik Sinner, campione a Sofia 2020

    Buon ingresso nell’ATP 250 di Sofia per Jannik Sinner. L’azzurro, campione in carica nel torneo bulgaro, supera 6-2 7-6 il bielorusso Egor Gerasimov, con una prestazione discreta, a tratti ottima nel primo set. Qualche alto e basso, ma bravo a cancellare le prime sette palle break concesse. Con un pessimo nono game nel secondo parziale, ha ceduto il servizio ma è stato bravo a contro brekkare immediatamente il rivale. Si va al tiebreak, dopo non aver trasformato due match point (uno sciupato malamente). Nel “decider”, quasi perfetto Sinner, che così accede ai quarti di finale, dove sfiderà l’australiano Duckworth.
    C’era attesa per questa partita di Jannik. Non giocava da un po’, da US Open. La Race 2021 è molto interessante, la chance di entrare già quest’anno alla prima edizione delle ATP Finals a Torino è concreta, ma serve fare punti in queste ultime settimane della stagione, serve giocare bene, fin da subito. Sinner ha mostrato oggi un tennis discreto, piuttosto solido nella spinta e ottimo in difesa. Qualche alto e basso, soprattutto ancora troppi errori col diritto e la prima di servizio non continua. Ma per essere il rientro in torneo, non una cattiva prestazione.
    L’azzurro è sembrato in ottima condizione fisica. Veloce, intenso, molto rapido nel difendere le palle negli angoli rimandando palle lunghe e quindi riguadagnando il centro del campo prontamente e con equilibrio. Il rovescio in pressing è stato molto buono, ma complessivamente l’azzurro è parso di una tacca superiore a Gerasimov nello scambio. Il bielorusso ha tenuto, ha sprintato, ma il forcing di “Jan” sul rovescio ha portato lauti dividenti.
    Nel primo set, nonostante qualche errore di troppo e ben 5 palle break concesse, è stato prefetto nel cancellarle tutte, giocandosele bene, tra servizi precisi e scambi condotti con un bel ritmo, intenso e preciso. Il primo passaggio a vuoto è arrivato sul 4 pari nel secondo: ha perso il servizio mandando il rivale avanti 5-4, ma la sua reazione immediata è stata un bel segnale di forza. Ha risposto bene, ha messo grande pressione, portando Egor a sbagliare.
    Del resto Gerasimov per larga parte del match ha subito il forcing dell’azzurro. Troppo corto nel palleggio, Egor ha inciso poco in risposta e stazionando troppo dietro per contenere il pressing di Jannik ha concesso troppo campo da difendere, perdendo la maggior parte degli scambi di ritmo.
    Si è notata in Sinner una prima di servizio con un movimento piuttosto corto e dinamico, un po’ modificato. Da verificare al prossimo match.
    Una buona partita per l’azzurro, che domani se la vedrà con Duckworth. Un avversario totalmente diverso, uno che corre e tira, che non ha paura degli scambi di ritmo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Jannik Sinner inizia il suo primo match da campione in carica a Sofia con il servizio. Lungo scambio, lo vince l’azzurro spostando Gerasimov e portandolo all’errore col rovescio. Il campo non è molto veloce, mentre il bielorusso preferisce l’uno-due. Male col rovescio Jannik in quest’avvio: uno corto, castigato da un gran lungo linea del rivale; quindi un errore non forzato. 15-40, subito due palle break da difendere. Si salva col servizio, una seconda molto carica da destra e poi un Ace da sinistra. Lento nell’uscita dal servizio Sinner, si fa sorprendere da una risposta profonda ma nemmeno eccezionale, concedendo la terza palla break. Spinge col diritto e coi piedi in campo tocca una palla corta vincente, bene “Jan”. 6 minuti, 3 palle break annullate e 1-0 Sinner. Gerasimov to serve. Non incide con la prima, si scambia, e Sinner fa valere la sua sostanza in progressione. Con una bella smorzata a chiudere un bel pressing, l’azzurro sale 0-30. Male Egor sotto rete, tocca con zero mano una palla deviata dal nastro ma giocabile. 0-40, tre palle break per Jannik. Doppio fallo!? BREAK Sinner, 2-0 avanti. Il bielorusso è in netta difficoltà nel gestire lo scambio col rovescio, Jannik lo sa e martella, servizi e diritti tutti a sinistra. 3-0 Sinner, parziale di 10 punti a 0 dopo aver cancellato la terza palla break. Gerasimov interrompe a 11 i punti di fila persi, grazie ad un bel servizio, ma resta in difficoltà nel contenere il ritmo dell’azzurro. Staziona troppo dietro e i suoi drive non sono incisivi. Sul 15-30 Egor trova finalmente la miglior prima di servizio, chiude con un Ace, 1-3. Jannik è bello sciolto, martella dal centro del campo chiudendo a sinistra il rivale per poi infilarlo nell’angolo scoperto col rovescio, ora potente ed efficace. 4-1 Sinner, in totale controllo dello scambio in questa fase. Nel settimo game Sinner inizia male, un errore e un doppio fallo. 0-30. La prima non va, chance per Egor. Spara un paio di gran rovesci l’azzurro, Gerasimov si difende con le unghie ma non basta. Però sul 15-30 un nastro complica la traiettoria per Jannik, che sbaglia in avanzamento. 15-40, altre due palle break da difendere per Sinner. Servizio e diritto perfetto, a cancellare la prima; che rischio sulla seconda… pressa col diritto e trova un pizzico di riga con un lungo linea da sinistra. Parità. Con una buona difesa, Sinner si porta 5-2. Vola 0-30 in risposta Jannik, e quindi 30-40 con un doppio fallo. È il primo Set Point. Attacca Gerasimov, ma Jannik trova un passante di rovescio cross strettissimo, vincente. Il colpo più difficile e bello del set, proprio sul set point. 6-2 Sinner, un set dominato negli scambi e molto bravo Jannik nel respingere le 5 palle break concesse.
    Secondo set, scatta alla battuta Jannik. La prima non va, Gerasimov spinge a tutta, ma la difesa dell’azzurro è efficace. A 15 vince il primo game, 1-0. Invece è la prima del bielorusso a non funzionare come nei giorni migliori, si scambia “troppo” per i suoi gusti. Prova ad attaccare Egor, ma i passanti di Sinner sono complessi da rigiocare. Con Egor coraggio spinge e si porta 1-1, ma in risposta non riesce ad incidere. Nel terzo game troppi errori, si va ai vantaggi. Un altro diritto sparato malamente in rete costa a Jannik la sesta palla break del match… Si salva ancora l’azzurro, attento nella spinta in progressione. 2-1 Sinner, finora perfetto nel respingere tutte le palle break. Ora il set avanza rapido sui game di servizio, bene l’azzurro con la prima. Sesto game, si scambia a buona velocità e Gerasimov spara lungo col rovescio, 15-30. Quindi sul 30 pari Sinner spinge e attacca. 30-40, prima palla break nel set per l’azzurro! La cancella Egor con una prima di servizio potente, esterna. Col servizio il bielorusso impatta 3 pari. Ottima la qualità della seconda di servizio di Jannik: palla carica, veloce e discretamente lunga. Già a US Open si erano visti molti servizi così, oggi anche la prima sembra “migliorata” nella meccanica, più fluido e corto il movimento, ancora non entra con continuità. Tra prime e seconde, quasi non si è scambiato nel settimo game, 4-3 Sinner. Anche Gerasimov serve bene adesso, in risposta si fa fatica. Nono game, dal niente Sinner si “incarta”. Due errori col diritto, ed ecco il 15-40, altre due palle break per il bielorusso. Cancella la prima con una prima esterna, precisa; capitola sulla seconda (ottava complessiva), un rovescio è colpito arretrando, stecca e palla che decolla. Perde il servizio mandando Gerasimov a servire per il set avanti 5-4. Sinner impone grande ritmo dal fondo in risposta. 0-15. Stesso film nel secondo punto, grande pressione e 0-30. Gerasimov sente il momento, la prima di servizio non va e addirittura doppio fallo! 0-40, tre palle per l’immediato contro break. Niente prima in… si prende un rischio folle con la seconda Egor, di fatto una prima, che resta in campo. Ma restano altre 2 palle break. Si scambia e il primo a sbagliare è il bielorusso. BREAK Sinner, impatta 5 pari. Accusa il momento il rivale, sparacchia fuori e Jannik si porta 6-5. Jannik risponde, fa giocare il rivale che di rovescio sbaglia. 15-30, a due punti dal match l’azzurro. Sparacchia di diritto Egor e scaraventa anche la racchetta. Doppio Match Point Sinner! Lungo scambio, stavolta Gerasimov tiene e trova un bel cross col diritto. Secondo Match Point… Risponde con una acrobazia Jannik, ribalta lo scambio ma sbaglia un affondo col diritto da tre quarti campo, su di una palla mal centrata dal rivale. Peccato, era grande chance per chiuderla. Si va al tiebreak, negli ultimi punti non preciso Sinner, con la macchia di quel diritto “facile” sbagliato nel momento clou. Inizia bene il TB “Jan”, servizio e diritto, 1-0. Sbaglia poi un diritto cross, 1 pari. Bella prima di Egor, 2-1 avanti. Ancora servizio e diritto di Sinner, 2 pari. Buona prima esterna, 3-2 Sinner. Gran pressing col diritto dell’azzurro, chiude il rivale nell’angolo, avanza e tocca sotto rete. Si gira 4-2 Sinner. Con un orribile doppio fallo, Egor regala il punto del 5-2 all’azzurro, ora al servizio. Sbaglia un diritto in scambio “Jan”, 5-3. Arriva uno scambio durissimo, sprinta e soffre Gerasimov, ma alla fine è lui a sbagliare sotto il pressing dell’azzurro. 6-3, altri 3 Match Point per Sinner. Basta il primo, bella risposta e col diritto Egor spedisce in rete. Vince Sinner, domani nei quarti sfiderà Duckworth.
    Marco Mazzoni

    [1] Jannik Sinner vs [Q] Egor Gerasimov ATP ATP Sofia Sinner J.67 Gerasimov E.26 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 4-2* 5*-2 5*-3 6-3*6-6 → 7-6Gerasimov E. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-406-5 → 6-6Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-5 → 6-5Gerasimov E. 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 5-5Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-404-4 → 4-5Gerasimov E. 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4Sinner J. 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Gerasimov E. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3Sinner J. 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Gerasimov E. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1Gerasimov E. 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Gerasimov E. 0-15 0-30 15-30 30-405-2 → 6-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 5-2Gerasimov E. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-1 → 4-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1Gerasimov E. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1Sinner J. 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0Gerasimov E. 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0

    4 Aces 22 Double Faults 454%(36/67)1st Serve 61%(39/64)81%(29/36)1st Serve Points Won 69%(27/39)58%(18/31)2nd Serve Points Won 36%(9/25)88%(7/8)Break Points Saved 57%(4/7)10 Service Games Played 1031%(12/39)1st Serve Return Points Won 19%(7/36)64%(16/25)2nd Serve Return Points Won 42%(13/31)43%(3/7)Break Points Converted 13%(1/8)10 Return Games Played 10(47/67)Service Points Won 56%(36/64)44%(28/64)Return Points Won 30%(20/67)57%(75/131)Total Points Won 43%(56/131) LEGGI TUTTO

  • in

    Navratilova: “Korda vincerà uno Slam, è solo questione di tempo”

    Sebastian Korda durante l’ATP di Parma

    Sebastian Korda ha impressionato la scorsa primavera a Parma, nel nuovo ATP 250 organizzato in Emilia e vinto dal talento statunitense. Un bel tennis il suo, fluido, in anticipo, offensivo e ragionato. Sembra possedere tutto quel che serve per diventare un grande tennista, inclusa una splendida famiglia che lo sport lo conosce per davvero e lo sostiene a 360°.
    Lo scorso inverno, nella off-season, Korda ha passato diversi giorni a Las Vegas, allenandosi con la coppia più famosa del mondo del tennis, Agassi Graf. Steffi in quell’occasione si prodigò non solo con belle sessioni di allenamento ma anche in lunghe chiacchierate, dando importanti consigli al giovane figlio di Petr. Andre dichiarò di esser rimasto impressionato dalla qualità del gioco del ragazzo ma soprattutto dalla sua attenzione e cultura per il lavoro, pronto per imparare ogni minimo dettaglio.
    Adesso arriva l’investitura di Martina Navratilova, leggenda ceco-statunitense, che si è spesa in parole importanti su Sebastian. “È solo una questione di tempo, Sebi vincerà un titolo Major. Korda è un giocatore completo, è un ragazzo con la testa sulle spalle. La prima volta che l’ho visto giocare ho pensato ‘è già stato qui’, è come se sapesse già tutto. È giovane ma è consapevole. Inoltre è stato allenato così bene dai suoi genitori, è cresciuto benissimo. Possiede un grande gioco, una grande testa, ha davanti a sé una grande prospettiva”.
    Martina scommette anche sui tempi: “Quando vincerà lo Slam? Penso che non sarà l’anno prossimo, forse è ancora presto, direi che il 2023 sarà il suo anno, sarà pronto”.
    L’ultimo tennista statunitense a vincere uno Slam è stato Andy Roddick a US Open 2003. Che il tennis a stelle e strisce abbia ritrovato, finalmente, la stella nel maschile che manca da più lustri?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    È deceduto Mike Agassi, papà di Andre

    Una foto della famiglia Agassi, con Mike insieme ai giovani figli

    Arriva dagli States la notizia della scomparsa di Mike Agassi, papà di Andre. Mike è morto presso il Nathan Adelson Hospice di Tenaya Avenue a Las Vegas lo scorso venerdì, Andre ha confermato la notizia ieri sera. Mike aveva 90 anni.
    Andre Agassi ha dichiarato che le esequie saranno strettamente private, senza aggiungere ulteriori commenti.
    Nato in Iran, Emmanuel “Mike” Agassi è stato un pugile olimpico per il suo paese ai giochi del 1948 e 1952. Dopo i Giochi, ha seguito suo fratello Samuel a Chicago. Ha cambiato il suo nome in “Mike” dopo aver completato il processo legale di immigrazione negli USA. Nel 1963 si trasferì a Las Vegas per lavorare all’hotel-casinò Tropicana. Agassi notò rapidamente che molti campi da tennis della struttura rimanevano vuoti per la maggior parte della giornata. Amava il tennis, praticandolo con scarsa tecnica da autodidatta, ma presto si offrì ai clienti per giocare con loro.
    Agassi e sua moglie, Elizabeth, ebbero quattro figli: Rita, Phillip, Tami e Andre. Mike provò ad inculcare la passione per il tennis ad ognuno di loro, con la visione di farne campioni della racchetta e multimilionari. Trovò terra fertile in Andre, particolarmente rapido e con una visione che gli permetteva di colpire già in tenera età la palla con anticipo e precisione. Questo “segnò” in modo indelebile la sua vita. Il padre lo portava continuamente su quei campi sottoponendolo a durissime sessioni di allenamento, con migliaia di palle da colpire ogni giorno sparate da una macchina (modificata per renderla ancor più temibile), che il papà ribattezzò “The Dragon”. La storia è nota in molti dettagli per coloro che hanno letto la bellissima biografia di Andre, “Open”.
    Nel tempo i rapporti tra Mike ed Andre sono stati burrascosi, tra liti, silenzi, accuse e molto altro. In “risposta” al libro Open, Mike fece pubblicare la sua versione dei fatti nel libro “Indoor”, che già dal titolo esprime forte il concetto di essere totalmente opposto alla versione del figlio.
    “Partendo da un’infanzia avversa in Iran, Mike Agassi ha letteralmente combattuto la sua strada verso l’America per crescere quattro figli straordinari, tutti giocatori di tennis d’élite e Andre che ha continuato a cambiare il gioco del tennis e della filantropia”, così ha detto di Mike il direttore della US Tennis Association del Nevada, Ryan Wolfington. “Gli sforzi di Mike Agassi come allenatore e sostenitore del tennis, profondamente appassionato dello sport, hanno ispirato innumerevoli vite. La sua caratteristica più cara, tuttavia, è il suo grande cuore per aiutare i bisognosi, qualcosa che tutti i suoi figli hanno portato avanti in modo straordinario”.
    Nel bene o nel male, Mike Agassi resta una figura importante nella formazione di Andre e quindi nella storia del nostro sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Murray: “Il mio tennis sta tornando, posso battere i top players”

    Andy Murray a San Diego

    Andy Murray continua a credere di poter tornare al massimo livello e potersela giocare anche contro i top player. Dopo il suo buon esordio all’ATP 250 di San Diego, con la vittoria netta su Denis Kudla, lo scozzese ha parlato ai microfoni dell’ATP, dicendosi molto fiducioso per le prossime settimane.
    “Mi ero allenato con Denis un paio di volte, ma non credo che avessimo mai giocato una partita prima, quindi non è facile affrontare qualcuno per la prima volta. Ho provato a chiedere in giro ad alcuni giocatori per avere qualche consiglio su quali sono i suoi punti di forza, le sue debolezze. La partita? È andata bene oggi, ma penso che prima di tutto sia fantastico essere in campo finalmente in salute e poter competere settimana dopo settimana, mi sta succedendo per la prima volta dal 2017. È passato molto tempo… Sto iniziando a sentirmi meglio dopo ogni partita. La classifica non è la mia massima priorità, ma ho avuto dei sorteggi difficili negli ultimi mesi e rientrare in alto così non è facile. Ovviamente se la mia classifica diventa abbastanza buona posso tornare essere testa di serie nei tornei e così evitare un primo turno già molto complicato. Voglio spingere per continuare a vincere, migliorare la mia classifica per darmi una migliore possibilità di andare avanti nei tornei più importanti”.
    “Mi sento meglio, sto iniziando a ritrovare le giuste sensazioni in campo, già dall’US Open. A New York posso dire che per me è stato come un nuovo inizio, adesso credo di aver solo bisogno di ricominciare a battere alcuni giocatori di livello più alto. Ho avuto opportunità in quelle partite che ho giocato contro i migliori, e ora sento che il mio livello di intensità fisico e tecnico è salito ancora. Penso di poterli battere, sì, voglio provarci. Devo solo iniziare a sfruttare le mie opportunità contro di loro”.
    Murray avrà subito una bella chance per provare a prendersi uno “scalpo” prestigioso. Al prossimo turno a San Diego sfiderà Casper Ruud, giovane emergente tra i più solidi in stagione, attualmente n.10 del ranking ATP e testa di serie n.2 del torneo californiano.
    Sembra difficile che il 34enne scozzese possa davvero tornare agli splendori di un tempo, e non solo per la operazione all’anca subita. Il suo, anche nei migliori momenti – tipo nella seconda parte del 2016 – è sempre stato un tennis molto dispendioso e particolarmente legato alla massima efficienza fisica. Grandi rincorse, forte nel difendersi, controbattere e quindi prendersi il punto dopo aver ribaltato lo scambio. Senza la miglior mobilità, intensità e reattività, il tennis di Andy è sempre stato come “spuntato”, che riesca a trasformarsi adesso in qualcos’altro pare complicato. Eppure lui è tornato a crederci, rinvigorito da questa sua nuova fase di carriera. L’importante è che si diverta, sembra affrontare il tutto con il giusto spirito, godendo match dopo match la nuova opportunità di essere in campo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO