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    Roland Garros: Nadal troppo forte, supera Sinner in tre set. Jannik spreca la chance per vincere il primo parziale

    Jannik Sinner a Parigi

    Nadal a Parigi si conferma imbattibile, anche per Jannik Sinner. L’azzurro parte bene, gioca una discreta partita, ma cede in tre set, 7-5 6-3 6-0 lo score finale. L’azzurro deve recriminare per la grande chance sprecata nel primo set, quando ha servito sul 5-4 ma ha disputato un brutto game, dando il là alla rimonta del campionissimo iberico. Stesso copione a metà del secondo parziale, quando Sinner ha rimontato due break di svantaggio ma poi ha ceduto alla furiosa reazione di Rafa. Nadal è ottima condizione fisica, è nettamente il favorito per il successo finale nel torneo. Jannik è parso meno intenso ed incisivo rispetto alle loro precedenti sfide, probabilmente Nadal “gli ha preso le misure”. Rafa ora trova Diego Schwartzman.
    Con ancora negli occhi i primi due, straordinari, set giocati da Musetti vs. Djokovic, onestamente la sfida Rafa-Jannik è stata assai deludente sul piano meramente spettacolare. Non solo per il tennis completamente diverso prodotto dal super-campione iberico e dal nostro Jannik, ma perché eccetto rare fasi è mancato proprio il pathos. In un tipo di partita come questa, il vero show viene da scambi mozzafiato, a tutto ritmo, con capovolgimenti, bracci di ferro mortali, difese estreme e vincenti su forcing a tutta. Ce ne sono stati pochi, in mezzo a tanti, troppi errori. Anche di Rafa all’avvio, stranamente nervoso e falloso. Rimontato l’azzurro sul 5 pari nel primo set, Nadal è salito in cattedra, ha preso in mano il tempo del match ed è salito terribilmente come intensità. Ha iniziato a martellare come solo lui sa fare col diritto, rapidissimo a spostarsi a sinistra coi piedi; e col rovescio ha trovato diverse accelerazioni davvero fantastiche.
    La sensazione è che lo spagnolo, con più esperienza vs. Jannik, gli abbia davvero preso le misure. È riuscito ad arginare con meno sforzo il pressing dell’azzurro, soffrendo meno da fondo campo e più pronto a reagire e ribaltare gli scambi. Forse nel loro match a Parigi 2020, Sinner ha giocato più libero, più “deresponsabilizzato”, ed anche l’effetto novità l’aveva aiutato a restare in scia per tutto il match. Nella loro recente seconda sfida, Sinner ha tenuto una intensità superiore e servito complessivamente meglio, riuscendo così ad essere più incisivo. Oggi purtroppo Jannik ha avuto alcune grandi fiammate, come l’allungo nel primo set e la rimonta nel secondo, ma in mezzo a troppe fase incerte, in cui è stato più in balia del rivale, incapace di tirar fuori dalle proprie corde quella furia necessaria ad impensierire il tennista più forte del mondo su quel campo. Facile a dirsi, meno a farsi, ma non possiamo non terminare il commento a questa – netta – sconfitta con un po’ di delusione. Che Nadal fosse favorito era scontato, ma ci si aspettava qualcosa in più dall’azzurro, si sperava di vederlo ancora un filo più vicino al rivale. Oggi la distanza tra i due è parsa enorme.
    Tornando all’analisi del match, anche questa partita dimostra come Sinner deve crescere in due aspetti fondamentali: la gestione della tensione e, di pari passo, la capacità di servire prime in campo nei momenti chiave. Lo specchio di queste difficoltà è il decimo game del primo set. Jannik con grande potenza e ritmo era meritatamente avanti, serviva per chiudere il primo set (e interrompere una striscia irreale di 32 set di fila vinti a Parigi da Rafa!). Nel momento clou, Sinner si imballa totalmente. Niente prima in campo, fretta, errori col diritto. Addirittura un doppio fallo lunghissimo a consegnare il game. Tutto figlio del grande sforzo per portarsi avanti, del prendere enormi rischi in spinta per sfondare il rivale, e che rivale… Ma è necessario provare a giocare in modo positivo un momento così importante, senza crollare in una serie di errori così netti e perlopiù gratuiti. Situazione non troppo diversa nella fase centrale del secondo set. Nadal volava, avanti 4-0, ma Jannik di rabbia e forza è tornato in partita, grazie ad una serie di punti bellissimi strappati col rovescio cross in totale anticipo. Recupera i due break Jannik, bravissimo! Serve 3-4 e… clic, la luce si spegne. Perde la prima di servizio, accelera troppo i tempi nella spinta, perde quel focus che gli aveva consentito di trovare il momento giusto per trovare l’affondo. Crolla 0-40 e perde il servizio a 15, un break che gli costa il set, e di fatto la sconfitta. Due game decisivi, giocati sotto pressione, e addio servizio – focus – pulizia tattica. Due game cruciali, purtroppo, persi. Persi contro una leggenda, ma con qualche responsabilità diretta di Sinner. È parte del suo percorso di crescita, è normale che accada, è dove deve insistere nel lavorare per migliorare queste situazioni, è il prossimo passo necessario alla sua definitiva affermazione. Criticare eccessivamente Sinner dopo aver perso contro Nadal a Parigi è una follia. Solo due volte Rafa ha perso in questo torneo… la critiche all’azzurro credo sia giusto indirizzarle in modo costruttivo sugli aspetti negativi emersi nella sua prestazione. Stop.
    Nadal dopo un inizio così così è salito molto. Sembra al top fisicamente, come sempre ottimamente preparato per Parigi. Sembra difficile che lo Schwartzman visto nel 2021 possa impensierirlo. E probabilmente, nemmeno il Djokovic visto oggi con Musetti. Il record di 21 Slam sembra ormai ad un passo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.

    Si inizia alle 17:28, sotto un bel sole, con Sinner che cerca di interrompere la striscia di 32 set consecutivi (!!!) vinti da Nadal a Roland Garros. Rafa serve e vince a zero il primo game del match. Un errore di diritto del “Rey” vale il primo 15 a Jannik. Si scambia a grandissima velocità, l’azzurro si prende grandi rischi ma sembra rigido. 15-30. Un muro Rafa, come al solito su questo campo. Senza prima di servizio, spedisce in rete un rovescio Jannik. 30-40 e palla break per Nadal. Niente prima di servizio… stecca col diritto uscendo dal servizio. BREAK Nadal, avanti 2-0. Sembra teso Sinner, ha bisogno assoluto di mettere la prima in campo e giocare più libero, altrimenti quello che è in partenza un Everest può diventare pura utopia. Finalmente lascia partire il braccio l’azzurro, con un bel rovescio cross in progressione si porta 15-30 e poi 30-40 con un doppio fallo. Palla del contro break per Jannik. Comanda l’azzurro col rovescio, ma ne spedisce uno largo. Sbaglia anche Rafa in scambio, altra palla break per l’azzurro. Altro errore col diritto, insolito errore per il campione. Contro break Sinner! Serve 1-2 l’azzurro, con un bel game, solido in spinta, si porta 2 pari. Quinto game, serve male Rafa, doppio fallo e lo score segna 30 pari. Largo anche col diritto Nadal, Sinner si trova quasi “gratis” 30-40 e palla break per l’allungo. Ottimo Sinner! Risposta potente nei piedi, altro diritto a tutta e il campione in carica scarica in rete. BREAK Sinner, avanti 3-2 e servizio. C’è molta tensione in campo, il bel tennis sembra rimasto nel match di Musetti… tanti errori. Sinner da 0-30 risale 30 pari, lavora bene col rovescio. Tocca però molto male di volo, Nadal arriva “in carrozza” e chiude facile. Si procura la palla del contro break. La cancella Jannik con una bordata di diritto micidiale, grazie anche alla prima finalmente in campo. Prendendosi rischi indicibili col diritto, l’azzurro sballotta a destra e a manca Nadal, e lo porta all’errore. 4-2 Sinner, quarto game vinto di fila. Qualcosa che non accade molto spesso sul Chatrier con l’iberico on court. Rafa alza il ritmo, tiene un buon game di servizio. Sinner serve bene, e quando la prima ingrana, con la sua potenza riesce a tenere il rivale lontanissimo e lo forza all’errore. 5-3 Sinner. Nadal si porta 4-5, ora Jannik serve per il primo set. La tensione sale, e… niente prima di servizio. Rafa ne approfitta, macina col diritto, Jannik si fa ingolosire dal lungo linea di diritto ma finisce in rete. 0-30. E ancora la prima latita. Erroraccio dell’azzurro col diritto, in rete. 0-40, Nadal strappa il servizio a Sinner grazie ad un doppio fallo di oltre un metro. Nessuna prima, solo errori, game pessimo di Jannik al momento di chiudere. Rafa ringrazia e scappa via, avanti 6-5. Continua il momento no di Sinner: troppo lontano dal campo, corto nello scambio, ha gioco facile Nadal nell’infilarlo col diritto lungo linea e poi la smorzata. Crolla 0-40 l’azzurro, Tre Set Point. Corre avanti a cancellare il primo l’allievo di Piatti, ma nel punto seguente a furia di spingere finisce lungo. Rimette tutto Nadal, siamo a Parigi, e qua non perde mai. Set Nadal, 7-5. Peccato per Jannik aver giocato così male sul 5-4.
    Lo spagnolo parte alla battuta nel secondo, piccolo vantaggio poter fare corsa di testa. Lavora benissimo col diritto cross Rafa, spinge sempre più largo Jannik, sino all’errore dell’italiano. Sinner entra nel set, attacca e forza il game ai vantaggi, ma l’iberico trova ancora il diritto potente e vince il game. 1-0. L’azzurro ha perso quella decisione e lunghezza di palla che l’avevano portato  in comando nella parte iniziale del match. Spinge, ma Nadal trova il modo di entrare nei suoi colpi e lo sposta. Con una bordata di diritto Rafa si procura la palla break sul 30-40. Qua sale in cattedra: risposta profonda, rimanda un rovescio basso con cui muove fuori posizione Sinner, quindi affondo e via avanti a chiudere facile di volo. Easy quando sei El Rey sul tuo campo. BREAK Nadal, avanti 2-0 nel secondo. A 30 Rafa consolida il vantaggio, nonostante un brutto doppio fallo sul 40-15. Dopo un’oretta di tennis, la partita sembra già ampiamente decisa, a favore del supercampione. Sinner solo con sfuriate a velocità da autovelox può scardinarlo, con rischi indicibili che lo portano ad errori o a scoprire il campo. Prova ad attaccare dopo il servizio l’azzurro, ma scendere con velocità sul diritto del rivale provoca il passante straordinario di Rafa. È carico a molla, scarica un altro diritto violento, vincente. Sinner lo guarda sfilare, inerme. Una mazzata, come si vede dal colpo seguente, un diritto strappato malamente nella rete. 0-40, tre palle per il doppio allungo. Con un rovescio lungo linea spettacolare prende in contro piede Sinner, Nadal scappa via. 4-0 Nadal, anche il secondo set è ormai compromesso. Da 5-4 Sinner, un parziale di 8 game di fila per il “toro”, sempre più scatenato. Non crolla l’azzurro, continua a crederci e a spingere. Sul 30 pari guadagna campo con un bel forcing e chiude con un tocco in scivolata. Si procura una palla break. Rafa non trova la prima di servizio… doppio fallo! Break Sinner, torna in vita nel set, ma è ancora dietro di un break. Con un buon game Sinner sale 2-4, il problema è trovare un’altra impennata in risposta. Ci prova con un pressing a grande velocità, anticipando forte col rovescio cross e così togliendo a Rafa il tempo per aprire e tappare col diritto. 30 pari lo score nel settimo game. Un altro gran rovescio cross provoca l’errore di Nadal, è 30-40 e palla break! Prima solida, in rete la risposta di Jannik. Ancora col rovescio cross in totale anticipo (un po’ corto ora Rafa) spacca il campo Sinner, arriva la seconda palla break. Che Punto! Comanda Nadal, butta lontano Sinner e tenta la palla corta, ma Jannik è un fulmine, arriva e chiude. Break Sinner! Da 0-4 a 3-4 e servizio, che reazione. Ma la reazione, veemente, arriva anche da Nadal che sprinta e tocca di classe. 0-30 e poi 0-40, Jannik in difficoltà. Cede alla seconda palla break, un rovescio vola via. BREAK Nadal, va a servire 5-3 per chiudere il secondo parziale. Stavolta il campione non sbanda, disegna il campo col diritto, bellissimo l’ultimo in lungo linea. 40-0 e 3 Set Point. Gran prima al T, la risposta vola in tribuna. 6-3 in 45 minuti, peccato per Jannik, bravo a tornare in vita sotto di due break ma poi cedere il servizio dopo lo sforzo.
    Terzo set, Jannik scatta al servizio, ma col macigno di due set da rimontare. Parte benissimo Nadal, pressa forte col diritto, velocissimo coi piedi nel girarsi manovrare. Sul 30-40 ha subito la palla break per scappare via. Lungo scambio, comanda Sinner, prova la botta col rovescio cross ma Rafa capisce lo schema, si porta a sinistra ed infila col diritto lungo linea una botta vincente. BREAK Nadal, avanti 1-0 e servizio anche nel terzo parziale. In un amen consolida il gap, 2-0. Comanda il tempo del match, è rapidissimo con i piedi a cercare la palla col diritto, che ora è profondo e carico di spin. Sinner cerca di anticipare a tutta col rovescio, ma la palla muore in rete. Crolla 15-40 Jannik, il suo match è appeso ad un filo. Cancella la prima palla break con un bello schema servizio e diritto inside out; è costretto a cedere sul gancio mancino mortale del rivale. 3-0, doppio break per Rafa, a tre passi dalla vittoria. Purtroppo Sinner crolla. Cede anche il terzo turno di servizio nel set, chiudendolo con un doppio fallo. È la resa. 5-0 Rafa. Sinner molla tutto, cerca di evitare il “cappotto”. Con coraggio avanza e strappa sul 30-40 una palla game. Esagera nella spinta rincorrendo una palla corta, e spreca così la chance “Jan”. Col servizio Nadal si procura il primo Match Point. Sprinta Sinner, recupera tutto e il primo a sbagliare è Nadal. Una mazzata dal centro col diritto vale la seconda palla match. In rete la risposta di Jannik, finisce qua. Peccato, una sconfitta più netta rispetto alle loro precedenti sfide. El Rey è ai quarti, per la 15esima volta in carriera, lanciatissimo verso l’ennesimo Slam.
    GS Roland Garros Rafael Nadal [3]766 Jannik Sinner [18]530 Vincitore: Rafael Nadal ServizioSvolgimentoSet 3Rafael Nadal 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-0 → 6-0Jannik Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-404-0 → 5-0Rafael Nadal 15-0 30-0 40-03-0 → 4-0Jannik Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-0 → 3-0Rafael Nadal 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Rafael Nadal 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Jannik Sinner 0-15 0-30 0-40 15-404-3 → 5-3Rafael Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A4-2 → 4-3Jannik Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-1 → 4-2Rafael Nadal 15-0 15-15 15-30 30-30 30-404-0 → 4-1Jannik Sinner 0-15 0-30 0-40 15-403-0 → 4-0Rafael Nadal 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0Jannik Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0Rafael Nadal 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Jannik Sinner 0-15 0-30 0-40 15-406-5 → 7-5Rafael Nadal 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 6-5Jannik Sinner 0-15 0-30 0-404-5 → 5-5Rafael Nadal 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 3-5Rafael Nadal 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4Jannik Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 2-4Rafael Nadal 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-2 → 2-3Jannik Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2Rafael Nadal 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-0 → 2-1Jannik Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0Rafael Nadal 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

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    Roland Garros: Musetti incanta nei primi due set, crolla fisicamente e si ritira sotto 4-0 nel quinto contro Djokovic

    Lorenzo Musetti a Parigi

    Tutti in piedi per applaudire Lorenzo Musetti. Il 19enne azzurro si ritira sotto 4-0 nel quinto, rimontato da due set avanti da Novak Djokovic, in quella che va in archivio come una sconfitta. Ma Lorenzo per oltre due ore ha giocato un tennis STELLARE, disegnando il campo, variando, mandando “nei matti” il n.1 del mondo. Rovesci, diritti, tocchi, e soprattutto due Tiebreak vinti con un tennis superiore per qualità rispetto al dominatore del tennis mondiale. Un calo fisico (e poi un vero crollo) ha rimesso in partita Djokovic, bravo a spingere fortissimo nel terzo, invertire da campione l’inerzia della partita e quindi prendersi di forza la vittoria. Quando Musetti ha gettato la spugna, ormai la partita non c’era più da un pezzo, totalmente fermo con le gambe vinceva qualche punto sporadico.
    Lorenzo ha perso ma ha incantato. Ha dimostrato soprattutto a se stesso di avere il tennis per giocarsela alla grande contro i migliori negli Slam. Deve prendere questa sconfitta come un momento di crescita fondamentale per continuare a spingere e costruire il suo fisico (e la resistenza mentale), aumentare la durata della sua prestazione e quindi poter reggere al massimo anche sulla lunga distanza.
    È stato incredibile vivere i primi due set. Che Musetti avesse le armi per tenere testa a Djokovic dal punto di vista tecnico era più di una speranza; ma che riuscisse a tenere quella intensità e qualità, fisica e mentale, per oltre due ore è stato clamoroso. Lorenzo ha tenuto sul ritmo di Novak, lo ha costretto a giocare spesso in posizioni di campo scomode. Non gli ha consentito di giocare sul ritmo, sulla progressione, dove diventa letale. C’è riuscito con continue variazioni, con tagli, con cambi di ritmo micidiali. Veloce con i piedi, aggressivo, ha spezzato il game plan del rivale, anzi l’ha spiazzato. Non credeva ai suoi occhi “Nole” quando i rovesci lungo linea di Lorenzo lo lasciavano fermo, quando la continua alternanza di rovesci coperti e poi tagli lo mandavano continuamente fuori posizione. Bravo a rimontare Musetti nel primo set e soprattutto nel tiebreak, quando sotto 1-4 si è preso con classe incredibile un set che pareva perso. Nel secondo tutti si aspettavano un primo calo del toscano, che Novak imponesse la sua forza ed esperienza. Invece Musetti non solo ha tenuto, ma ha iniziato a tirare bordate micidiali pure col diritto, spesso con lungo linea che prendevano in contro piede Djokovic. Cosa che il serbo odia, vista la sua incredibile capacità di arrivare sulla palla. Musetti ha vinto con pieno merito anche il secondo set, con un altro tiebreak sublime dopo aver tenuto benissimo nel set. Djokovic a tratti sembrava non capire come affrontare Musetti, come metterlo in difficoltà. Incredibile.
    Nel terzo Djokovic è entrato fortissimo, ha approfittato del primo calo di Musetti e ha invertito l’inerzia del match. Ha iniziato a macinare col servizio, ha avanzato la posizione in campo e anticipando i colpi un po’ più corti dell’azzurro si è preso il controllo dello scambio. L’azzurro non è più riuscito ad alzare di nuovo l’asticella, i suoi piedi sono diventati più lenti, con meno anticipo e in difesa ha perso la sua qualità. Da un calo ad un crollo fisico, e la partita, di fatto, è finita lì. Applausi convinti a Musetti, bravissimo. Solo un dato è bene sottolineare, come spunto per la sua crescita. Djokovic ha praticamente trasformato tutte le palla break strappate. Su questo è bene riflettere, e lavorare. Il tennis c’è, la qualità è massima. Ora serve esperienza, aumentare la cilindrata per poter reggere alla lunga distanza contro dei “mostri” sportivi come Djokovic. Costruire il fisico e la resistenza per costruire il campione. Siamo sulla buona strada.

    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita

    Djokovic scatta al servizio, ma nel primissimo punto è Musetti a brillare: diritti carichi e via accelerazione mortale in lungo linea. Vincente bellissimo. Novak cerca la smorzata, ma muore in rete. 0-30. Entra in moto il forcing del n.1, spinge forte dal centro del campo, apre l’angolo e chiude. Ai vantaggi Djokovic muove lo score del match. Musetti al servizio. Varia molto angoli e rotazioni, a 30 vince il suo primo game con un Ace al centro. Djokovic approfitta della posizione molto arretrata di Lorenzo, lo punisce con una palla corta perfetta e aprendo l’angolo col cross. Nel quarto game arriva il primo strappo del match. Novak è velocissimo a correre avanti sul tentativo di smorzata dell’azzurro, quindi risponde con un bel tocco e chiude lungo linea. 0-30 e 0-40, sbaglia col rovescio Musetti. Tre palle break per il serbo. Vincente di rovescio cross per Djokovic, BREAK e 3-1 avanti. Lorenzo reagisce immediatamente. Lotta su ogni palla, sprinta e soprattutto regge lo scambio sulla diagonale di rovescio. Si va ai vantaggi. Con un passante di rovescio in corsa (e un po’ troppo dietro Novak) si procura la palla del contro break. Lungo scambia, sbaglia Djokovic un rovescio banale e… Contro Break! 3-2 Djokovic, ma serve Musetti. Bel game, serve bene, con un serve and volley perfetto in contro tempo impatta 3 pari. Nell’ottavo game Lorenzo vola 40-0, ma il “Djoker” diventa solidissimo, rimette in sicurezza ogni taglio e variazione dell’azzurro. Si va ai vantaggi e arriva uno scambio lunghissimo, vinto da Musetti, bravissimo a reggere sul rovescio alternando colpi penetranti a tagli. 4 pari. Djokovic vince a zero il suo turno di servizio, Musetti serve sotto 4-5, con grande pressione sulle spalle, ma tiene alla grande. Serve palle esterne, lavora col rovescio, è incisivo. 5 pari. Lorenzo in risposta si porta 15-30, ma Novak è granitico: Ace, prima esterna velenosissima, grande forcing col diritto. 6-5 Djokovic. Gioca benissimo Musetti in questa fase, rovescio lungo linea spettacolare, che passa sul paletto e pizzica la riga, quindi smorzata perfetta in recupero. Con grande autorevolezza porta il set al tiebreak. Finora nel 2021 nei tornei sul tour ATP, Musetti ha vinto tutti i 6 TB giocati… Parte bene Novak, 1-0 e poi 2-0, Musetti arriva bene sulla “smorza” ma tocca largo. Buona prima, 2-1 Djokovic e poi 4-1, bravo il serbo a prendere l’iniziativa immediatamente. Disegna il campo col rovescio Lorenzo, una sbracciata “a la Wawrinka”, potentissima e precisa in lungo linea. Si gira 4-2 Djokovic, e quindi 4-3, altro rovescio lungo linea. Si difende “Muso”, sprinta e forza l’errore del “Djoker”, 4 pari da 1-4. Con un gran tocco Musetti chiude sul net, 5 pari. In rete il diritto di Novak, erroraccio che manda Musetti a Set Point, ma serve il n.1. Uff! Rischia un diritto cross Djokovic, la palla sfiora la riga. 6 pari. Stavolta il diritto del serbo, in spinta, vola via, un po’ di fretta in quest’accelerazione. 7-6 e secondo Set Point Musetti, stavolta al servizio. Lungo scambio, lo vince Novak che comanda e chiude con una palla corta di rovescio precisa. Palla corta, recupero e poi via chiude col diritto, bravo Musetti! Strappa il terzo Set Point. Out la prima di Novak… Si prende il punto Musetti con un diritto potente inside out. Bravissimo l’azzurro a controbrekkare Djokovic, reggere e giocare alcuni grandi punti nel tiebreak rimontando da 1-4. 7-0 in carriera nei TB per Musetti. Si conferma la qualità dell’azzurro nel giocare bene nei momenti importanti.
    Vinto il primo set, Musetti non si rilassa affatto. Tiene il primo game di servizio con grande sicurezza. Djokovic cerca di allungare gli scambi, ma non riesce a tenere alta l’intensità, spesso finisce un po’ corto nello scambio. Nel terzo game Musetti si ritrova 0-30, quindi vince un punto rocambolesco, con un paio di tocchi pazzeschi. Lo aiuta pure il n.1, che sparacchia out una risposta di rovescio. Si salva Lorenzo, con un altro bellissimo rovescio lungo linea, si porta avanti 2-1. Continua a dare la sensazione di problemi Djokovic, in leggero ritardo, meno intenso. Sbaglia un rovescio e concede una palla break sul 30-40. Largo il diritto del serbo, punto mal giocato dal n.1. BREAK Musetti, avanti 3-1 e servizio. Quinto game, brutto game stavolta di Lorenzo, con fretta sbaglia qualche colpo, anche una sfortunata deviazione del nastro. Crolla 0-40, tre palle del contro break. Il break arriva, largo un diritto di Musetti. Djokovic strappa il game all’azzurro, servirà sul 2-3. Lorenzo ON FIRE! Sotto 30-0, l’azzurro trova in risposta 3 vincenti uno più bello dell’altro, tra rovesci (2) splendidi e un poi un diritto potentissimo. Strappa una palla break, ma Djokovic si salva con la prima di servizio. 3 pari. Anche nell’ottavo game è Musetti a comandare, sul 30 pari trova un bellissimo cambio di ritmo, avanza e chiude. Si procura un’altra palla break per l’allungo. E niente prima del serbo… Si scambia con alta parabola, scappa a Lorenzo un drive col diritto. Djokovic imposta uno scambio di ritmo, lo vince e si porta 4 pari. Si entra nella fase calda del set, ma Musetti non teme la pressione, si esalta trovando soluzioni splendide, anche col diritto. Impressionante la decisione dell’azzurro, accelera con grande qualità. 5-4 Musetti e poi 5 pari, molto solido ora Djokovic. Undicesimo game, Lorenzo spara un paio di diritti spaventosi, uno lungo linea, un altro incrociato. Potenza, esplosività, precisione. Sembra un filo meno rapido con le gambe l’azzurro, ma il braccio corre rapidissimo. 6-5 avanti il toscano. Djokovic ora molto solido, a zero forza il set al tiebreak. Inizia bene “Muso”, rovescio lungo linea improvviso. Orribile tentativo di smorzata di Nole, 2-0 Musetti. Djokovic non chiude con lo smash, torna indietro e valuta male la palla di Lorenzo, è buona! 3-0 e servizio per l’azzurro. Out il rovescio del serbo stizzito, 4-0. Si fa ingolosire Musetti da uno spazio aperto, tira lungo. 4-1, ora serve Djokovic. Lungo scambio, il primo a sbagliare è di nuovo Novak, lento nel cercare la palla con i piedi. Si gira 5-1 Musetti. Avanza Djokovic, un po’ lento l’approccio, con un “rovescino” passante lento e maligno provoca l’errore di Novak. 6-1, e 5 Set Point per Musetti!!! Di rabbia il n.1 cancella il primo in risposta. La risposta seguente, tirata a tutta, è lunghissima. SET MUSETTI, altro tiebreak vinto, si conferma imbattibile dei “decider”. Due set avanti Lorenzo, grande livello e senza cali. Impressionante.
    Terzo set, Djokovic torna in campo dopo esser scappato nella pancia del Chatrier, e scatta al servizio. A zero vince il primo game, con due Ace. Musetti stavolta entra male nel proprio turno di servizio. In ritardo, colpisce male e crolla 0-30 (6 punti di fila per il n.1) e poi 30-40, palla break immediato per il n.1. Controlla lo scambio Djokovic, avanza e forza l’errore dell’azzurro. Break Djokovic, 2-0 e servizio. L’inerzia del match si è ribaltata: Novak ora controlla il tempo del match, spinge con sicurezza e provoca gli errori di Lorenzo. Servizio esterno e volée, 3-0 Djokovic. Il set ora scorre veloce, Lorenzo vince il game di servizio, Djokovic idem in sicurezza. Nel sesto game Musetti lascia correre il braccio, sbaglia ma forse è “voluto”, per non durare molta fatica e ritrovare velocità dopo qualche game un po’ trattenuto. Djokovic vola via 5-1, colpisce con sicurezza e finalmente in anticipo, con i piedi quasi in campo. L’undicesimo vincente del set gli vale il primo set point sul 40-15. La risposta di Musetti è lunga. In un amen il n.1 vince il terzo set 6-1. Era prevedibile un calo di Lorenzo, ora tutto si gioca nel quarto set.
    Quarto set, Musetti scatta alla battuta, ma l’inerzia del gioco sembra ancora tutta dalla parte di Djokovic. Più lento con le gambe Lorenzo, è difficile riuscire a tenere in campo quelle accelerazioni che l’hanno portato a vincere i primi due set. Due errori in spinta gli costano lo 0-40. Djokovic lo “azzanna” sportivamente in risposta, preciso, cross, letale. Break Djokovic in apertura, 1-0 avanti. Musetti al cambio di campo scossa la testa, guarda coach Tartarini, il suo serbatoio di energie fisiche e mentali sembra in riserva. Novak arriva facile con i piedi sull’accelerazione a tutta di Lorenzo, rimette una palla angolata su sui Musetti non prova nemmeno ad arrivare. “Mi fa male tutto ora” farfuglia Musetti. Lo score segna già 2-0 Djokovic. Invertire la rotta del set non sarà facile, il serbo sprizza energia da tutti i pori, anticipa e chiude. 12 punti a zero Djokovic, doppio break e 3-0 lo score. Lorenzo sembra totalmente svuotato, non riesce a vincere un punto. 4-0 lo score. Ecco il primo 15 del quarto set, un bel servizio. Ai vantaggi l’azzurro cede anche questo turno di servizio, 5-0 e quindi il “doloroso” 6-0. Solo 4 punti vinti nel quarto set, un crollo verticale sul piano fisico. Esce dal campo Lorenzo, medical time out per lui.
    Quinto set, serve Musetti. Nel primissimo punto Djokovic scivola e si ferisce ad una mano. Arriva il trainer per suturare il dito del n.1. Nemmeno il dolore ferma il serbo, che spinge in sicurezza, attacca la rete e chiude di tocco. Si porta avanti 15-40, due immediate palle break per Novak. Bello schema di Lorenzo, sposta il rivale e cerca l’affondo col diritto cross, ma la palla gli esce di poco. Break Djokovic, 1-0 avanti. Una statistica è abbastanza impressionante: Djokovic ha trasformato tutte le 8 palle break ottenute. Musetti cerca di pungere con affondi veloci, senza scambiare, ma non arrivando in anticipo sulla palla (come nei primi due set) è meno preciso. Chirurgico invece il servizio di “Nole”, l’undicesimo Ace del match lo porta 2-0. Con rabbia cerca di restare nel match, ma commette errori. Di frustrazione sparacchia via una pallata, e si becca un warning. A 15 cede di nuovo il servizio l’azzurro, Djokovic avanti 3-0 con doppio break. Sul 4-0 Musetti getta la spugna, non riusciva più a letteralmente a giocare. Bellissimo torneo e bellissima partita per Lorenzo, una grande esperienza. Esce dal campo sotto un grande applauso, ha divertito con un tennis stellare e messo alle corde il n.1 del mondo per oltre due ore. Djokovic vola ai quarti, sfiderà Matteo Berrettini.

    Marco Mazzoni

    Novak Djokovic vs Lorenzo Musetti GS Roland Garros Novak Djokovic [1]066664 Lorenzo Musetti• 077100 Vincitore: Novak Djokovic ServizioSvolgimentoSet 5Lorenzo MusettiNovak Djokovic3-0 → 4-0Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 15-402-0 → 3-0Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 4Novak Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-155-0 → 6-0Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A4-0 → 5-0Novak Djokovic 15-0 30-0 40-03-0 → 4-0Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-402-0 → 3-0Novak Djokovic 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 15-404-1 → 5-1Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-03-0 → 3-1Novak Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 3-0Lorenzo Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0Novak Djokovic0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 1*-4 1*-5 1-6* 2-6*6-6 → 6-7Novak Djokovic 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6Novak Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 5-5Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 4-4Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4Novak Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-401-3 → 2-3Novak Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3Lorenzo Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2Novak Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1Lorenzo Musetti 15-15 30-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 4*-4 5-4* 5-5* 5*-6 6*-6 6-7* 7-7* 7*-86-6 → 6-7Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-0 40-156-5 → 6-6Novak Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-5 → 6-5Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5Novak Djokovic 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4Lorenzo Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-1 → 3-2Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Novak Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Federer a caldo: “Non so se giocherò lunedì, dipende dalla reazione del ginocchio”

    Roger Federer a Parigi 2021

    Dopo aver vinto la maratona notturna contro Dominic Koepfer, ed essersi assicurato un posto agli ottavi di finale contro Matteo Berrettini, Roger Federer nelle dichiarazioni post partita ha messo in dubbio la sua presenza in campo lunedì.
    “Non so se giocherò, devo ancora decidere se continuare nel torneo oppure no” ha dichiarato il campione svizzero a caldo dopo una partita durissima, durata 3 ore e 35 minuti, giocata con tantissimi errori col diritto e molte incertezze, ma anche la voglia di vincere e di lottare sino alla fine.
    “Valuterò se è troppo rischioso continuare a mettere sotto sforzo il ginocchio, e se fosse arrivato in momento per un minimo di riposo. Non manca molto a Wimbledon”.
    “Vengo da un lungo periodo si riabilitazione, dopo un serio problema al ginocchio. Una partita così dura può essere il modo migliore per crescere e testare come sta il ginocchio, ancora non mi sento in quella condizione in cui penso ‘ok, sto giocando bene, posso scendere in campo contro Novak o Rafa e posso vincere’, no, non mi trovo in questa situazione. Dopo ogni partita devo valutare la situazione e alla mattina seguente vedere in che stato mi sveglio e come sta il ginocchio. Tutto sarà molto più chiaro all’indomani di una partita così lunga e faticosa come quella di stanotte“.
    “Il mio prossimo avversario è Berrettini? Non ho guardato contro chi avrei dovuto giocare, sono molto felice per lui per la sua vittoria. Ne parlerò con il mio team, non ho altro da aggiungere”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros, un sabato tinto d’arruzzo (di Marco Mazzoni)

    Lorenzo Musetti

    Sabato praticamente estivo, sole e voglia di uscire per riprendersi un po’ di quella vita e libertà che la “maledetta pandemia” ci ha rubato per mesi e mesi. Gita fuori porta, al mare, lago o montagna?  Città d’arte o trekking? Nì… il vero appassionato italico oggi ha un programma un tantino diverso… Birra ghiacciata, bibite fresche e tv sintonizzata su Parigi, dove al Roland Garros andrà in scena una di quelle giornate che aspettiamo e sogniamo in ogni Slam. Berrettini, Sinner, Musetti e Cecchinato tutti in campo (e Bolelli in doppio), oltre Djokovic, Nadal e il serale con Federer. Un piatto ricchissimo, straordinario, da gustarsi tutto d’un fiato, sperando che i nostri alfieri ci possano regalare 3 vittorie e quindi la possibilità di sfidare lunedì prossimo i 3 grandi vecchi del nostro sport. Infatti se Matteo sconfiggerà Kwon, molto probabilmente avrà come prossimo avversario Roger Federer (sorprendentemente apparso in buona condizione nonostante la manciata di partite disputate nel 2021). Il vincente del derby Musetti – Cecchinato invece volerà a sfidare il n.1 del mondo Djokovic, nettamente favorito contro Berankis. Jannik Sinner affronta lo svedese Ymer, con in palio il privilegio di giocarsela di nuovo con Rafa Nadal, per rivivere le splendide sensazioni del match 2020 a Parigi. Tre potenziali grandi partite, ma oggi “c’è da vincere”.
    Scontato che Djokovic affronterà un azzurro. Chi tra Musetti e Cecchinato? Bella domanda… difficilissima la risposta. Marco è netta crescita, l’abbiamo seguito in quel di Parma, dove è arrivato ad un passo dal vincere il torneo, sconfitto solo da un Korda super. Il “Ceck” a Parigi ha stupito il mondo, ama questo posto, questi campi. Quando riesci a vivere un sogno come il suo, qualcosa ti resta dentro, una sensazione, una vibrazione, un ricordo bello che ti spinge a trovare energia e qualità. Con il suo tennis consistente può battere Lorenzo Musetti, e tornare a sfidare proprio Novak sul rosso del Roland Garros. Se riuscirà a spingere forte col diritto e inchiodare il carrarino nell’angolo destro, con palle potenti e cariche di spin, potrebbe guadagnare quel metro di campo che gli permette di entrare e chiudere. Come tutti i derby, sarà una sfida strana, magari decisa più dalla testa che dalla tecnica o dal fisico. Musetti è al suo primo Roland Garros e… non ha ancora perso un set! Su questi campi rapidi (l’ha confermato anche Roger, più rapidi di tanti eventi sul cemento) ma che consentono variazioni perché in terra, il tennis di Musetti sta producendo meraviglie. Lorenzo ha un arsenale tecnico straordinario, non illimitato ma profondissimo. Se riuscirà a servire bene e rispondere in modo aggressivo, potrebbe spostare continuamente Marco, non dargli mai ritmo e punti di riferimento, per infilarlo col rovescio lungo linea o con smorzate ed attacchi improvvisi. Credo che la risposta al servizio possa essere la chiave del match, oltre al fattore mentale per l’effetto “derby”. Entrambi tendono a rispondere da molto lontano, un drive carico per poi iniziare lo scambio. Chi riuscirà ad essere aggressivo e controllare il tempo del match, potrebbe strappare quell’inerzia che sposta l’equilibrio. È una partita affascinante, speriamo anche bella dal punto di vista spettacolare, da vivere punto dopo punto. Difficilissimo un pronostico. L’esperienza del “Ceck” potrebbe aver un peso, ma “Muso” è in forma straordinaria, gioca libero, senza pressione, e sta dando l’impressione di divertirsi molto, di esplorare il suo potenziale, divertendo e divertendosi. La condizione ideale per giocare bene e vincere.
    Berrettini parte nettamente favorito con Kwon. Porterà in campo un gap di potenza e di efficacia nettamente superiore al rivale. Vittoria scontata? No. Perché il coreano è tennista molto veloce, potrà rimettere in campo molte delle accelerazioni di Matteo, e di rovescio ha un bel timing, con cui potrebbe in parte annullare la spinta del romano. Se “Berretto” trova ritmo al servizio fin dall’avvio e gioca libero in spinta, potrebbe travolgere Kwon, costringendolo a rincorse disperate. Sarà importante per l’azzurro anche rispondere aggressivo, perché giocare molti game in ribattuta rincorrendo e faticando, potrebbe risultare “costoso” nei turni di servizio. Sembra una partita facile, Matteo è favorito, ma in uno Slam a volte l’underdog si esalta e tutto può diventare maledettamente complicato, quindi speriamo l’azzurro parta forte, serva bene e veleggi sicuro verso il prossimo turno, con l’affascinante prospettiva di sfidare King Roger “alla pari”. Sarebbe una partita straordinaria, ma prima vinciamo oggi.
    Jannik Sinner affronta lo svedese Mikaek Ymer, partendo favorito, ma il match nasconde qualche insidia. Intanto Jannik deve giocare con più continuità rispetto alla vittoria contro il bravissimo Gianluca Mager, soprattutto con il servizio. Riuscire a tenere alta la percentuale di prime è oggi il vero obiettivo per l’azzurro, importante quanto la vittoria. Appena il suo servizio fa cilecca (soprattutto nei primi due punti del game), tutto si complica maledettamente: tende ad affrettare i tempi, può essere aggredito, gioca con meno sicurezza, e questo è pericoloso poiché nella sua spinta vigorosa si prende grandi rischi. Ymer è un buon giocatore, soprattutto molto rapido e pronto ad appoggiarsi sulla potenza della palla in arrivo. Tra i due, a livello di spinta e di intensità c’è un abisso a favore di Sinner. Jannik se parte bene e serve con buone percentuali, potrebbe travolgere letteralmente lo svedese, sbattendolo fuori dal campo, sballottandolo a destra e a manca in rincorse disperate. Però Ymer è davvero leggero e velocissimo, se trova un bel tempo di impatto sulla forza di Jannik, potrebbe essere pericoloso. Sul lato sinistro è molto sensibile, può appoggiarsi sulla pallata di Jannik e chiudere l’angolo con un diagonale stretto e veloce. Dovrà stare attento a questa situazione Sinner, cercando soprattutto di spingere forte dritto per dritto, verticalizzare molto e così aprirsi l’angolo con il rivale ben dietro la riga di fondo. Sinner è favorito, ma deve stare attento a non portarsi Ymer punto su punto nelle fasi decisive della partita, e regalare poco. La prospettiva di tornare a sfidare “El Rey” sul suo campo è troppo importante per farsela sfuggire.
    Berrettini, Musetti, Cecchinato, Sinner. Uno tra Marco e Lorenzo saluterà per forza il torneo. Ma speriamo di poter brindare stasera a 3 azzurri agli ottavi di Roland Garros. Sarebbe spettacolare, per un lunedì 7 che potrebbe diventare storico. Forza ragazzi!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Yana Sizikova arrestata a Roland Garros per aver alterato un match del 2020 e favorito le scommesse

    Clamorosa vicenda giudiziaria a Roland Garros. Il quotidiano francese Le Parisien riporta che ieri sera la tennista russa Yana Sizikova è stata arrestata all’interno dell’impianto di Roland Garros con l’accusa di truffa e corruzione sportiva in una vicenda di scommesse. La tennista, posizionata al n.101 del ranking di doppio, sarebbe sotto la lente delle autorità […] LEGGI TUTTO