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    Le prime 4 teste di serie in semifinale a Cincinnati, non accadeva in un 1000 dal 2012. E negli Slam?

    Andrey Rublev oggi a caccia del primo successo su Medvedev

    Medvedev vs. Rublev, Tsitsipas vs. Zverev. Questo il responso dei quarti di finale al Masters 1000 di Cincinnati. Ci aspetta un altro episodio del derby moscovita, con la ghiotta occasione per Andrey di riscattarsi sull’amico Daniil, contro il quale non ha mai vinto sul ATP Tour (4-0 per Medvedev); e l’interessante sfida tra il tedesco e il greco, con Stefanos avanti 6-2 negli head to head. Il loro ultimo match è stato lottassimo, 5 set nella semifinale di Roland Garros, con vittoria per Tsitsipas.
    Vedremo in campo stasera la testa di serie n.1 (Medvedev) affrontare la n.4 (Rublev), e la n.2 (Tsitsipas) contro la 3 (Zverev), i quattro favoriti della vigilia sfidarsi tra di loro. Tutto secondo pronostico quindi? In teoria sì, ma … in realtà questa situazione che dovrebbe essere “la più probabile” non accadeva in un Masters 1000 addirittura dal 2012!
    Dobbiamo tornare al torneo di Shanghai di nove anni fa, quando si affrontarono i quattro favoriti del seeding: Federer (1) che affrontò Murray (3) e Djokovic (2) che sfidò Berdych (4). In quel torneo lo scozzese superò lo svizzero, ed il serbo il ceco, con il titolo che andò poi a Novak in un durissima finale terminata 5-7 7-6 (11) 6-3.
    Erano quindi ben nove anni che i primi quattro del seeding non arrivavano indenni alle semifinali di un Masters 1000. Nel torneo di “Cincy” questo non accadeva dal 2009 (Federer, Nadal, Murray, Djokovic). Cosa ci dice questo dato? In parte è frutto del caso, la bellezza dello sport in cui – per fortuna – i risultati non sono scontati. Dall’altra parte, indica che a livello M1000 c’è un discreto movimento e continui inserimenti verso l’alto di vari giocatori.
    E negli Slam? Quando è accaduto che le prime 4 tds sono arrivate tutte in fondo?
    A Wimbledon dobbiamo tornare al lontano 1995: Agassi (1) vs. Becker (3) e Sampras (2) vs. Ivanisevic (4). Vinse Pete su Boris.
    A Roland Garros invece accadde nel vicino 2019, quando le semifinali furono Djokovic (1) vs. Thiem (4) e Nadal (2) vs. Federer (3). La Coppa dei Moschettieri andò a Rafa, vincitore su Dominic.
    A US Open i 4 favoriti in semifinale arrivano nel 2011. Djokovic (1) vs. Federer (3) e Nadal (2) vs. Murray (4). Novak vinse il terzo Slam della sua annata top, in quattro set su Rafa.
    Agli Australian Open le prime 4 teste di serie si affrontarono nel 2013. Djokovic (1) vs. Ferrer (4) e Federer (2) vs. Murray. Alla domenica Novak superò Andy in quattro set.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Berrettini, una condizione che preoccupa a 10 giorni da US Open

    Matteo Berrettini a Cincinnati

    Matteo Berrettini stanotte ha perso in due set contro Felix Auger-Aliassime nel Masters 1000 di Cincinnati. Una sconfitta che ci può stare, sul cemento USA un ottimo Felix può essere un rivale pericoloso. È giusto dare meriti ad Auger-Aliassime, che per una volta ha convinto per costanza di rendimento e tennis concreto, pochi fronzoli e molta sostanza. Ha giocato solido, ha risposto molto, ha cercato di imporre buoni ritmi spostando il romano, che ha sbagliato troppo (17 errori col diritto sono un’enormità). La vera attenuante a favore di Matteo è il lungo stop post-Wimbledon. Per l’azzurro quella di stanotte era soltanto la seconda partita dopo la clamorosa cavalcata ai Championships, fermato dall’infortunio muscolare che l’ha estromesso anche dai Giochi di Tokyo. La mancanza di condizione è stata la chiave della sconfitta di Matteo.
    Per tutto il match Berrettini ha tenuto un ottimo atteggiamento. Da campione vero, un status raggiunto e consolidato grazie a vittorie importanti e prestazioni super nei grandi tornei. Non ha mai gettato la spugna, ha lottato, ha sofferto. Si è aggrappato con sportiva disperazione ad un servizio che non girava come nei giorni migliori. Ha provato la botta piatta esterna, senza successo, quindi quella al centro alternata a “kick” più vigorosi. Ma non è mai stato preciso e continuo, tanto che la risposta di FAA l’ha spesso messo in difficoltà, quando è riuscito a rispondere nei piedi dell’azzurro.
    Evidente come a Matteo in questo momento manchi ritmo, manchi quella velocità fine nel fare il primo passo che acquisisci solo con una forma ideale macinando chilometri in campo, match dopo match. Manca la partita per ritrovare nel flusso del gioco quelle sensazioni e quella reattività che è indispensabile per far scivolare sul campo il suo fisico imponente e permettergli di esplodere tutta la sua classe. Mancano, purtroppo, partite.
    Era prevedibile che per colpa dell’infortunio Berrettini avrebbe sofferto al rientro sul cemento nord americano. Probabilmente sarebbe stato “meglio” trovare non un Auger-Aliassime, uno che ti costringe a correre e scambiare tanto, ma un tennista più estroso e verticale, che magari avrebbe permesso a Matteo di giocare maggiormente sull’uno-due, sui colpi di inizio gioco, e quindi magari vincere e poter giocare oggi un’altra partita. Va detto che nemmeno alla risposta l’azzurro ieri notte ha brillato, anche quel colpo è stato carente di ritmo e precisione.
    Purtroppo non c’è molto da fare. Berrettini è il classico tennista che per struttura fisica ha bisogno di giocare qualche match (possibilmente di fila) per affinare movimenti e schemi e quindi ritrovare il suo miglior tennis. È soggetto ad infortuni, pertanto la condizione “stop – ripartenza” accadrà spesso nella sua carriera (già due volte quest’anno….) e sarà costretto a “ricominciare da capo”, ritessere la trama, sciogliersi, oleare tutti gli ingranaggi e quindi ripartire, fortissimo verso grandi vittorie. Ma è un processo che gli costerà fatica e qualche sconfitta, proprio come ieri notte.
    Quel che dispiace è che mancano solo 10 giorni a US Open, un torneo in cui Matteo ha già brillato con la semifinale 2019 e nel quale potrebbe fare benissimo se in buona forma. Il Berrettini visto ieri notte rischierebbe qualcosa già nei primi match contro avversari tosti, che sbagliano poco e che rispondono bene. Nei top100 ce ne sono molti… per questo la sua condizione, purtroppo, preoccupa.
    La prossima settimana non è iscritto al torneo di Winston-Salem, forse gli avrebbe fatto comodo giocare ancora qualche match prima dello Slam di NY. Ci auguriamo che il sorteggio a US Open sia “benevolo”, nel senso che possa incontrare nei primi turni un paio di rivali non così complicati, in modo da ritrovare ritmo e fluidità, sia nei movimenti che nei colpi. Non essere in grado di far esplodere il suo miglior tennis nell’ultimo Slam stagionale sarebbe davvero un peccato.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Laver Cup 2021: annunciato il Team World, entrano Isner, Opleka e Kyrgios

    Laver Cup, il team world

    Dopo il Team Europe, la Laver Cup comunica anche gli ultimi tre componenti del team World, in campo al TD Garden di Boston il prossimo 24-26 settembre. Agli ordini di capitan John McEnroe scenderanno in campo Reilly Opelka, John Isner e l’australiano Nick Kyrgios. Se per Nick ed Isner è un ritorno, Opelka è al debutto nella competizione a squadre nata nel 2017. I tre si aggiungono a Denis Shapovalov, Felix Auger-Aliassime e Diego Schwartzman, già confermati da tempo per l’edizione 2021.
    Scontato che, giocando negli USA, sarebbe stato scelto almeno un tennista di casa. Si pensava al giovane emergente Korda, invece sono stati invitati l’esperto “Long John” (ieri giustiziere di Sinner a Cincinnati) e Opelka, quest’anno cresciuto enormemente tanto da stazionare attualmente al n.23 del ranking, primo statunitense nella classifica mondiale. “È un onore poter giocare in quest’evento”, ha dichiarato Reilly.
    Isner ha commentato: “Nessuno di noi sapeva davvero cosa aspettarsi quel primo anno a Praga, ma è stata una delle settimane più incredibili ed è ora il momento clou del mio anno. Essere in una squadra con ragazzi con cui normalmente gareggiamo è così diverso e così divertente. Penso che saremo proprio un bel gruppo, la chimica è fantastica ed è un ambiente fantastico di cui far parte”.
    Kyrgios si è detto entusiasta di poter giocare nella casa dei Boston Celtics, da grandissimo fan della NBA quale non ha mai nascosto di essere. “Sarà irreale poter giocare proprio al TD Garden, la casa dei Celtics. Aspetto con ansia la Laver Cup, è così bello giocare in squadra con un ambiente divertente regalando spettacolo al pubblico, amo tutto questo”. In effetti per il “mood” di Kyrgios, la Laver Cup è il palcoscenico ideale per tirare fuori le proprie giocate al limite, spesso bizzarre, ma ad altissima adrenalina.
    Piuttosto sarà molto curioso vedere se i capitani sceglieranno un incrocio in singolare tra Ruud (rappresentante del team Europe) e Kyrgios, visto che i due stanno battibeccando da mesi sui social…
    Marco Mazzoni

    Six men on a mission: @ReillyOpelka @JohnIsner and @NickKyrgios join @dieschwartzman @denis_shapo @felixtennis for Team World’s campaign at #LaverCup Boston 2021.Full story: https://t.co/fSSeHcuMAm pic.twitter.com/RSJD0Tp9Vh
    — Laver Cup (@LaverCup) August 19, 2021 LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas chiarisce: “Non sono contro al vaccino, ma non vedo il motivo per farlo alla mia età”

    Stefanos Tsitsipas torna a parlare del Covid

    La rivelazione di Stefanos Tsitsipas di non essersi vaccinato perché non obbligatorio per giocare ha scatenato – come prevedibile – un polverone gigantesco. Dopo il successo di stanotte su Sebastian Korda, era scontato che nella press conference post partita qualche collega greco tornasse sull’argomento. Così è stato, ecco la breve dichiarazione di Stefanos, che chiarisce il suo punto di vista.
    “Non sono contro al vaccino, ma non vedo il motivo per cui qualcuno che ha la mia età debba già essere vaccinato. Per noi giovani penso sia bene far passare il virus perché costruiremo l’immunità. Non lo vedo come qualcosa di brutto. Come ho detto, non è obbligatorio, ognuno ha la libertà di decidere da solo cosa è giusto e cosa no. Ad un certo punto dovremmo farlo tutti, non dico il contrario. Verrà il momento in cui non ci verranno date molte opzioni, ma fino ad allora voglio vedere una versione migliore del vaccino che ci dia più vantaggi che svantaggi”.
    Tsitsipas così ha chiarito il suo pensiero, ma anche questa dichiarazione non farà altro che buttare benzina sul fuoco, visto che la scienza raccomanda fortemente di vaccinarsi per tutelare se stessi e gli altri e di farlo velocemente per alzare una barriera alla diffusione, l’esatto contrario di quel che suggerisce Stefanos.
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    Monfils raggiunge le 500 vittorie in carriera. Federer il più vincente tra i giocatori in attività

    L’ATP celebra i successi di Monfils

    Il successo di Geal Monfils su De Minaur a Cincinnati ha regalato al francese la vittoria n.500 sul tour Pro in carriera. Una grande soddisfazione per il funambolico Geal, fresco sposo con Elina Svitolina, che ha commentato “Mi sento alla grande, è un bellissimo traguardo, di cui sono molto fiero”.
    Monfils è attualmente l’undicesimo tennista in attività con più di 500 successi in match ufficiali. La classifica è guidata da Roger Federer, grazie alla sua lunghissima e fortunata carriera. Ecco i membri di questo esclusivo “club”:
    1. Roger Federer – 1,251 vittorie2. Rafael Nadal – 1,0283. Novak Djokovic – 9724. Andy Murray – 6815. Richard Gasquet – 5606. Fernando Verdasco – 5547. Marin Cilic – 5388. Tommy Robredo – 5338. Stan Wawrinka – 53310. Feliciano Lopez – 50111. Gael Monfils – 500
    Il primo italiano in questa classifica è Fabio Fognini, con 384 vittorie, seguito da Andreas Seppi con 382.
    Ecco il match point della vittoria n.500, ieri a Cincinnati

    Reaching 500 career match wins deserves a dance 🕺🏿
    🎥: @TennisTV | @Gael_Monfils | @CincyTennis pic.twitter.com/J2bqx0Lcd7
    — ATP Tour (@atptour) August 19, 2021

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    Tsitsipas non si vaccinerà “finché non sarà obbligatorio”. Ma è stato testimonial della campagna anti-covid in Grecia

    In questa calda e “pazza” estate, arriva una notizia quantomeno particolare da Cincinnati. Il n.3 del mondo Stefanos Tsitsipas ha dichiarato alla stampa di non essersi ancora vaccinato. Rispondendo alla domanda di un giornalista statunitense, che gli chiedeva se fosse già vaccinato contro il Covid-19 o intendesse usufruire della possibilità di farlo nei tornei nord […] LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Cincinnati: Sinner si regala una vittoria per il suo 20esimo compleanno, sconfitto Delbonis

    Jannik Sinner compie 20 anni (tanti auguri Jan!) e si regala un buon ingresso nel Masters 1000 di Cincinnati sconfiggendo in due set Federico Delbonis, 6-2 7-5 lo score del match. Una discreta prestazione per l’azzurro, molto più fresco fisicamente e ben centrato in tutti i fondamentali rispetto alla sconfitta di Toronto della scorsa settimana.Dopo […] LEGGI TUTTO