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    Nadal: “Adoravo le sfide tra Agassi e Sampras, talento e tattica erano più importanti in campo di quanto non lo siano ora”

    Rafa Nadal, 20 titoli Slam

    Rafa Nadal racconta al magazine giapponese Sport quanto abbia amato le leggendarie sfide tra Agassi e Sampras, decisive per farlo diventare il campione capace di vincere 20 Slam. A suo dire, il tennis mostrato in quell’epoca è stato il più interessante, perché fondato su di un mix di talento e tattica, senza l’esasperazione della velocità attuale. Rafa rimpiange il tennis di quell’epoca, quello che lui stesso praticava all’inizio della sua carriera. Ecco il passaggio dell’intervista in cui racconta questo concetto.
    “Sono stato influenzato dal tennis mio attuale allenatore Carlos Moya, per me è sempre stato un idolo, un punto di riferimento. Tornando indietro nella storia, mi piace il gioco di Ilie Nastase. Ma quando ero bambino, ero un grande fan di Pete Sampras e Andre Agassi, adoravo guardare le partite tra loro”, afferma Rafa.
    “Ho imparato uno stile di gioco aggressivo da Sampras e uno spirito combattivo da Agassi. Le partite tra loro sono state molto stimolanti in quanto sono due giocatori molto diversi. Hanno regalato momenti magici di tennis, incontri scolpiti nella storia del gioco e nella mia memoria“.
    “Vorrei che si giocasse ancora come quell’epoca. Perché? Il gioco era basato di più sulle sensazioni, sul talento, sulla tattica, c’erano più sfaccettature, ogni match era più complesso rispetto ad oggi, dove tutto è basato sulla potenza e velocità. Quello era un gioco magico. A quel tempo, il talento e la tattica erano più importanti in campo di quanto non lo siano ora. C’era un attacco e una difesa, era necessario lavorare in scambi più lunghi prima vincere il punto, oppure c’era un attacco vero, forte, diretto. Il gioco ti metteva di più alla prova, sia nella tua pazienza che nell’abilità. Il tennis attuale non ha questo. I campi in terra battuta possono ancora creare partite del genere, ma sui campi in erba o cemento è quasi impossibile. Il tennis è diventato più veloce ma più povero”.
    Considerazioni interessanti, ma anche singolari, poiché proprio Rafa è un mago della tattica, ma il suo ingresso nel mondo del tennis è stato una rivoluzione proprio a livello di potenza e forza. Dopo il suo avvento, il gioco è diventato ancor più intenso a livello di spinta e di capacità di resistenza. Lui parla oggi di velocità, ma ai tempi del dynamic-duo Pete-Andre, i campi e le palle erano ancora più veloci di oggi, ma si affrontava lo scambio in modo diverso. È un discorso complesso, ma interessante.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Anversa: Sinner show! Solido, intenso, dirompente col diritto, supera Rinderknech in due set e vola in semifinale

    Jannik Sinner, n.13 al mondo

    Un ottimo Jannik Sinner supera con classe e intensità l’ostacolo Rinderknech, vola in semifinale all’ATP 250 di Anversa, dove affronterà Lloyd Harris. 6-4 6-2 lo score del match, dominato dall’azzurro fin dall’avvio. Solo un momento di pausa per “Jan” nel quarto game, con un break subito (due errori commessi) ma poi immediatamente ripreso in quello che è stato l’allungo decisivo del primo parziale. Nel secondo break immediato, strappato di potenza e intensità, che l’ha lanciato verso il successo. Era un rivale potenzialmente scomodo il francese, grande servizio e ti concede poco ritmo, ma oggi il pressing di Sinner è stato troppo intenso, sostenuto anche da un buon rendimento con la battuta e soprattutto dalla risposta, che gli ha consentito di imporre il suo gioco di ritmo. Impressionante col diritto, soprattutto in tante variazioni cross venendo dal lungo linea. Applausi Sinner, in grande forma.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della partita.
    Il secondo quarto di finale di Anversa inizia alle 16:52 con Rinderknech alla battuta. Il primo punto di strappa Jannik, bella risposta e poi una bordata col diritto inside out, vincente. Segue un miracolo di volo del francese, scappato avanti appena possibile. Evidente che Arthur debba palleggiare il meno possibile per non finire nella morsa di Sinner. Infatti quasi non si scambia nel game, incluso i primi due Ace del match. 1-0 Rinderknech, salito dal n.178 di inizio anno all’attuale n.65. Jannik to serve. Ora la musica è diversa, l’azzurro impone i suoi ritmi e fa muovere il rivale. Cerca di attaccare la rete Rinderknech, ma parte da lontano vista la profondità dei colpi di Jannik, ed è punito da passante robusto. Solido inizio per Sinner, 1 pari con un altro diritto fulminante, lungo linea vincente. Terzo game, la prima non entra e Rinderknech è subito in difficoltà. Crolla a terra cercando di gestire una volée bassa, ma ancora perché la palla gli arriva tanto veloce… 0-30. In campo anche la risposta cross, che il francese aveva valutato out. È 0-40, tre palle break per Jannik. Cancella le prime due col servizio, ma sulla terza si scambia e l’azzurro tira un diritto cross in corsa stupendo, velocissimo e preciso. Rinderknech lo lascia scorrere, fermo, impossibile arrivarci. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Molto bene in quest’avvio l’azzurro, potente e preciso, tatticamente ineccepibile. Due errori per Jannik nel quarto game (una smorzata col diritto proprio brutta…), lo mandano 15-30. Arriva un lungo scambio, comanda l’azzurro e lo chiude con un diritto cross micidiale, dopo aver sballottato a destra e a manca il francese. Punto importante, poteva costargli una doppia palla break. La chance del contro break arriva sul 30 pari, un diritto di polso diventa un passante preciso. 30-40. Niente prima per Sinner… Out il rovescio di scambio, BREAK Rinderknech. Jannik ha pagato quei due errori iniziali, poi bravo Arthur in difesa. 2 pari, tutto da rifare. Immediata la reazione dell’allievo di Piatti (con lui ad Anversa), scarica due diritti uno più potente dell’altro, Rinderknech non contiene né a rete né a fondo campo. 0-30. Col servizio di salva Arthur. Un errore in spinta costa a Rinderknech la palla break sul 30-40. Ancora la 1a lo aiuta, il servizio è il suo miglior colpo, e indoor funziona molto bene. Un’ottima risposta, nei piedi, vale a Jannik un’altra chance per l’allungo. Ottimo Sinner: il francese cerca velocità col diritto, ma Jannik contiene, ribalta lo scambio e impone un ritmo ingestibile per il rivale. BREAK Sinner, 3-2 avanti e servizio. Stavolta è molto attento l’azzurro, non regala niente e consolida il vantaggio, grazie a una serie di diritti molto pesanti, giocati senza dare tempo a Rinderknech di reagire. 4-2 Sinner. Nel settimo game non cambia la musica, quando si scambia Sinner è nettamente superiore. Sul 30 pari spara un passante lungo linea vincente, che lo manda a palla break. Ancora col servizio, Rinderknech si salva, anche su di una seconda chance di break concessa. Resta in scia, 3-4. Il set scorre senza sussulti, Jannik va a servire per chiudere il parziale sul 5-4. Rinderknech si prende rischi, spinge a tutta si porta 0-30. Ace di Sinner, in un momento perfetto, 15-30. Ancora col diritto, stavolta (e per la prima volta) in lungo linea, Rinderknech strappa un punto di forza che lo porta 15-40! Manovra bene l’azzurro sulla prima, prudente, impone ritmo senza prendersi grandi rischi, 30-40. Niente prima in… ottimo Sinner, carica a tutta un diritto lungo linea e cancella anche la seconda chance. Sui lunghi scambi non c’è gara, anche quando Rinderknech regge e gioca con intensità. Set Point Sinner! Chiude Jannik con l’ennesima botta col diritto in avanzamento. 6-4 Sinner, un set meritato, in 48 minuti.
    Secondo set, scatta Rinderknech alla battuta, e va subito in difficoltà. Sinner spinge, Arthur prova ad attaccare ma sbaglia. 15-30 e 15-40, con una risposta deviata dal nastro che si abbassa tanto. Due palle break per l’azzurro. Trasforma subito Sinner! Si butta avanti Rinderknech, ma con un gran passante in corsa col diritto Jannik “buca” il rivale. BREAK Sinner, subito avanti 1-0 e servizio. Oggi l’altoatesino è una macchina col diritto, la palla viaggia veloce e sicura, sia in lungo linea che incrociato, Rinderknech è in enorme difficoltà a contenere il pressing. 2-0 Sinner, molto troppo veloce l’andatura di Jan per Arthur quando si scambia. Il match scorre via molto rapidamente sui turni di servizio. Rinderknech cerca di restare aggrappato al match, servendo bene nei suoi game; Sinner non concede niente, spinge con grande potenza e si concede anche qualche attacco ben eseguito e chiuso di volo con buona mano. Segnale di come si senta sicuro, padrone del campo. 4-2 Sinner quando l’orologio segna 1h e 10 minuti di partita. Sul 4-2 0-15, ecco il Punto Del Match: Sinner spinge, comanda col diritto, stringe l’angolo, sino a trovare uno strettino col diritto degno del miglior Marcelo Rios. Angolo incredibile, dominato con mano e classe e giocato a velocità folle. Bellissimo il settimo game di Jannik, si procura la palla del doppio break sul 30-40. Rinderknech rischia troppo la seconda, sotto pressione, temendo la risposta dell’azzurro.. e doppio fallo. È la resa, con il doppio break per Sinner, che va a servire per il match sul 5-2. Chiude senza tremare, sicuro e molto centrato. Ottimo, ottimo Sinner oggi: intenso, preciso, veloce, ha sfruttato le chance. Si è difeso bene ma è stato straripante nella spinta. Una vittoria di classe, di testa, contro un rivale tutt’altro che banale.

    Marco Mazzoni

    [1] Jannik Sinner vs Arthur Rinderknech ATP ATP Antwerp Sinner J.66 Rinderknech A.42 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2Rinderknech A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Rinderknech A. 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1Rinderknech A. 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 2-0Rinderknech A. 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-4 → 6-4Rinderknech A. 0-15 30-15 40-155-3 → 5-4Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3Rinderknech A. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 4-3Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Rinderknech A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2Rinderknech A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Rinderknech A. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1
    4 ACES 91 DOUBLE FAULTS 129/45 (64%) FIRST SERVE 32/56 (57%)24/29 (83%) 1ST SERVE POINTS WON 26/32 (81%)11/16 (69%) 2ND SERVE POINTS WON 5/24 (21%)2/3 (67%) BREAK POINTS SAVED 5/9 (56%)9 SERVICE GAMES PLAYED 96/32 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 5/29 (17%)19/24 (79%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 5/16 (31%)4/9 (44%) BREAK POINTS CONVERTED 1/3 (33%)9 RETURN GAMES PLAYED 95/6 (83%) NET POINTS WON 5/10 (50%)17 WINNERS 196 UNFORCED ERRORS 2035/45 (78%) Service POINTS WON 31/56 (55%)25/56 (45%) RETURN POINTS WON 10/45 (22%)60/101 (59%) TOTAL POINTS WON 41/101 (41%)204 km/h MAX SPEED 214 km/h176 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 193 km/h148 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 154 km/h LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Fin da quando era piccolo, ho insegnato a Rafa a cavarsela nelle difficoltà. Nel tennis è tutto”

    Rafa con Zio Toni

    In un’intervista rilasciata nel corso del programma “Ti faccio domande” sulla radio iberica, Toni Nadal è tornato indietro nel tempo, raccontando alcune fasi a suo dire decisive per la crescita tecnica e soprattutto mentale del nipote Rafa.
    “Che Rafa sia un tennista estremamente forte sul lato mentale e della combattività è noto, ma è una qualità che abbiamo allenato fin da quando era piccolo. Ho sempre avuto l’ossessione di farlo crescere in modo che fosse pronto ad affrontare le peggiori difficoltà, per rafforzare il suo carattere e capire come uscirne da solo, alla fine il tennis è uno sport in cui questo aspetto è decisivo per vincere. Inizialmente usavo dei trucchi, hanno funzionato. Quali? Per esempio allenarci anche su campi mal tenuti e pieni di buche, o con palle usurate. Altre gli dicevo che avremmo fatto una sessione di un’ora e mezza, ma poi ci si allenava anche il doppio, perché una partita di tennis può durare molto più del previsto”.
    Continua Toni: “Nella vita è decisivo ponersi degli obiettivi, avere un sogno da raggiungere ben fisso in testa, altrimenti diventa difficile mettere tutto te stesso, dare ogni giorno il proprio massimo per arrivarci. Con Rafa ponevamo l’asticella sempre più alto: si migliora un colpo, poi si migliora una situazione di gioco, poi si migliora contro un tipo di avversario e via dicendo”.
    Lo “Zio” parla anche dei nostri tempi, e sul perché a suo dire oggi i giovani fanno più fatica ad emergere rispetto alla passata generazione: “Viviamo in un’epoca in cui non si insegna a coniugare il verbo ‘sopportare’: io resisto, tu resisti… Lo vedo in accademia, ogni giorno. Molti ragazzi giocano davvero bene, quando le cose vanno per il verso giusto, ma quando le cose vanno male viene fuori un’emozione incontrollabile che rovina il gioco. Manca la capacità di soffrire, manca carattere. Senza quello, non arriverai mai al vertice”.
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    Camila Giorgi intervistata a Tenerife: “Col tennis ho una splendida relazione, ma complicata”

    Camila Giorgi

    Camila Giorgi è una delle stelle in campo al WTA 250 di Tenerife. Il collega Fernando Murciego l’ha intervistata per il media iberico puntodebreak, una chiacchierata a 360° che va oltre al puro torneo, toccando il suo rapporto col tennis, col padre, con le sue varie attività extra tennistiche. Riportiamo alcuni passaggi dell’interessante intervista.
    “Mi piace molto la Spagna, ho vissuto per un periodo a Valencia, Villena e Palma di Maiorca. Della Spagna amo i costumi, il cibo, mi piace tutto, è sempre molto bello tornare”
    “Dopo il successo al 1000 di Montreal? Tutto è rimasto lo stesso per me. Ovviamente è una cosa molto bella vincere un torneo del genere, ma nella mia testa mi dicevo: ‘Devo continuare a lavorare per vincere di più’. È stato molto bello, ma nel tennis devi sempre continuare, non c’è molto tempo per festeggiare perché dopo pochi giorni hai già un altro torneo. Si festeggia in quel momento, e via, poi si guarda avanti”.
    Le ricordano che in dicembre compirà 30 anni, Camila non ha ancora una idea su quando appenderà la racchetta al chiodo: “La verità è che non lo so. È chiaro che continuerò per altri anni ma non so per quanto tempo ancora. Amo lo sport, amo questo ambiente, il corpo mi dirà quando è il momento di fermarsi e cambiare tappa nella vita. Al momento sto bene così”.
    Qualche anno fa fece scalpore una sua dichiarazione, in cui affermava che il tennis fosse solo il suo lavoro. Oggi riflette così in merito al suo rapporto col tennis: “È un rapporto molto bello, ma allo stesso tempo complicato. Tempo fa dicevo che era il mio lavoro, perché ovviamente è il mio lavoro, ma è un lavoro che mi piace, che amo, ma a volte hai quei giorni brutti e quegli alti e bassi che rendono tutto molto complicato. In quei giorni devi aver la forza per restare lì, nonostante tutto. Per fortuna la mia famiglia mi ha sempre insegnato che dopo il tennis ci sono altre cose, c’è una vita, gli amici e altre passioni. Dopo il tennis mi piacerebbe fare altro, ci sono tappe per tutto”.
    Le chiedono se ha amiche sul tour, Camila risponde così: “L’atmosfera è molto buona, mi piace, ma tutti i miei amici fanno altri tipi di lavoro. Li ho incontrati in tutto il mondo e questa è una delle cose che mi piace di più. Quando finisco di allenarmi ed esco per il fine settimana con i miei amici, mi piace che si parli di altre cose, di altri progetti, di cose che non sono tennis. Sono tutti artisti, sono strettamente legati all’arte, appena possiamo scappiamo a vedere i musei. Sul tour siamo qui per gareggiare, è normale, ma penso che ci sia un buon rapporto tra noi. Sono una persona molto socievole, amo parlare con tutti. Certo che buone relazioni anche nel tennis”.
    Non poteva mancare la domanda sul rapporto col padre, con in quale condivide da tutta la vita il lavoro il campo. Per Camila, suo padre è insostituibile: “Prima di tutto, è mio padre. Nessuno ti sosterrà come tuo papà, nessuno crederà così in te, l’idea di cambiare allenatore non mi è mai passata per la testa. Per me è il migliore anche in campo perché vede tutto, è un saggio di sport, non solo nel tennis. Mi ha portato da zero ad essere 26° al mondo, quindi non capisco molto bene le critiche, dovrebbero valorizzare molto di più il lavoro che ha fatto con me. Adoro lo sport grazie lui, questo è l’insegnamento che mi ha dato, quindi starò con lui fino alla fine della mia carriera, non lo cambierò mai. La cosa più curiosa delle critiche che riceve, è che tutte quelle persone che se la prendono con lui, poi quando lo vedono di persona non dicono niente, questa è la cosa più triste”.
    Continua sul rapporto quotidiano col padre Sergio: “Dal mio punto di vista è un rapporto che negli anni è migliorato, con il passare del tempo ci siamo conosciuti meglio. Una volta che conosci te stesso, sai com’è l’uno e com’è l’altro, il rispetto è massimo. L’allenamento è il lavoro, stabile, sai cosa devi fare in campo, e dopo essere stato un allenatore in campo quando si finisce di lavorare, diventa papà. È un rapporto molto completo, mi sento fortunata ad averlo. Penso che non potrei mai stare con un altro allenatore perché so che non lo fanno per amore, lo fanno per qualcos’altro e questo non mi piace”.
    Le chiedono sul tema “caldo” di questi giorni, la vaccinazione obbligatoria per la trasferta 2022 in Australia. Per “Cami”, nessun problema: “Sono vaccinata, quindi non ho problemi. Già quest’anno c’erano molte restrizioni, abbiamo dovuto anche vivere nella bolla, credo che alla fine sarà simile. Per me, se si può giocare, va bene. Devi essere felice e grato di poter gareggiare, per fortuna il calendario 2022 sarà già più completo e molto più organizzato. Non è giusto lamentarsi. Djokovic? Non ne ho idea, io penso a me stessa e nessun altro, andrò a giocare e sono felicissima di farlo”.
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    Holger Rune dona le racchette a TennisAid, associazione per lo sviluppo nelle aree povere

    Rune con le sue racchette donate

    Il giovane danese Holger Rune ha donato il suo set di racchette 2021 all’associazione TennisAid, che opera per portare e sviluppare la pratica del tennis nelle aree più disagiate e difficili del mondo, concentrandosi soprattutto nel continente africano, quello più povero, martoriato dalle guerre e dalle malattie.
    Attraverso un post sul social Instagram, Rune mostra le sue racchette prima della spedizione, scrivendo: “Spero che le mie vecchie racchette portino gioia a molti giocatori in tutto il mondo 🎾🌍 La mia prima spedizione andrà in Africa con l’aiuto di @tennisaid1”
    TennisAid è attiva soprattutto in Spagna, ha come sostenitori tra gli altri le tenniste iberiche Carla Suarez Navarro, Lara Arruabarrena, Tita Torra e Silvia Soler, oltre al patrocinio di FedCup e DavisCup.
    Una goccia nel mare la donazione di Rune, ma resta un’iniziativa importante, che diffondiamo volentieri sperando che molti dei suoi colleghi Pro seguano il suo esempio. Quelle racchette usate ma ancora in buono stato possono rappresentare non solo un momento di gioia per tanti ragazzi poveri nel mondo, ma anche una possibile via verso una crescita più sana e ricca di speranza.
    Bravo Holger!

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    Matteo Berrettini giocherà il prossimo anno ad Acapulco

    La presentazione di Berrettini per l’Abierto Mexicano

    L’Abierto Mexicano TelCel, ATP 500 giocato in un resort di lusso sulla spiaggia di Acapulco, ha iniziato a svelare le carte sui partecipanti alla prossima edizione.
    Il torneo, che è posto in calendario appena prima del Masters 1000 di Indian Wells e sostenuto dal magnate delle telecomunicazioni Carlos Slim, proporrà un vero parterre de rois: è confermata la presenza di Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas, il campione in carica Alexander Zverev e, novità, Matteo Berrettini. Sarà l’esordio in Mexico per il nostro miglior giocatore.
    Ecco il tweet che conferma la presenza del n.1 azzurro nell’ATP 500 messicano.

    Por primera vez en Acapulco… @MattBerrettini
    Un jugador con una gran pasión por este deporte y con un estilo tan vistoso como efectivo
    Benvenuto, Matteo! pic.twitter.com/kP51lcPXlp
    — Abierto Mexicano (@AbiertoTelcel) October 20, 2021

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    ATP 250 Anversa: Musetti vince il derby con Mager, lo aspetta Sinner

    Lorenzo Musetti, sfiderà Sinner al secondo turno

    Con un doppio tiebreak Lorenzo Musetti supera Gianluca Mager nel primo turno dell’ATP 250 di Anversa, vincendo il derby azzurro. Bravo il carrarino a recuperare due break nel primo set e giocare un tiebreak quasi perfetto. Anche il secondo parziale va al “decider”, più preciso e incisivo Musetti. Coraggioso e pronto all’attacco Mager in tutto il match, ma alcuni errori per troppa foga e fretta gli sono costati cari. Al contrario, Lorenzo è stato più bravo nel giocare bene i punti importanti, e salire col servizio a metà del primo set. Al prossimo turno Musetti sfida Jannik Sinner, un match che sarà molto atteso dagli appassionati italiani.

    La cronaca della partita
    Il derby azzurro ad Anversa scatta con Musetti al servizio. A 30 tiene il primo game di servizio. Anche Mager inizia sicuro, 1 pari. Nel terzo gioco, Mager è offensivo, si porta 15-30 ma è bravo Lorenzo a sparare un rovescio lungo linea che spacca lo scambio a suo favore. Una “stecca” di rovescio del toscano manda il gioco ai vantaggi. Ancora out un rovescio cross di Musetti, palla break per Mager. Si scambia, aolido Gianluca, sbaglia il terzo rovescio nel game Lorenzo. BREAK Magar, avanti 2-1 e servizio. Il ligure gioca solido e ordinato, anticipa bene col diritto e consolida il break, portandosi 3-1. Splendido un diritto in corsa lungo linea, vincente che gli vale il punto del game. Musetti è in difficoltà con la prima, basse percentuali e sulla seconda è aggredito dalla risposta del rivale, che lo sposta e butta fuori dal campo. Cerca di essere aggressivo i 19enne, e nonostante un pessimo 44% di prime in campo finora, riesce a portarsi 2-3. Parte bene Mager nel sesto game, ma poi commette due errori che lo condannano a palla break. Qua arriva un grandissimo colpo di Musetti: Mager serve al centro, attacca col diritto inside out ma Lorenzo intuisce, resta nell’angolo e trova una magia col passante lungo linea di rovescio. Esecuzione magistrale che gli vale il BREAK, 3 pari. Splendida reazione di Gianluca al break subito, è aggressivo in risposta, verticalizza subito il gioco e mettendo pressione a Musetti si porta 0-40. Sfrutta la seconda delle tre palle break, tornando in vantaggio 4-3 e servizio. Il ligure è attento, avanza e chiude di volo, un bel punto che gli vale il 5-3. Col secondo Ace del suo match, Lorenzo resta aggrappato al set, sotto 4-5. Ora Mager va a servire per il primo parziale. Prova a spingere col diritto Musetti, ma va fuori giri; lo aiuta il rovescio lungo linea, che pizzica l’angolo lasciato scoperto da Gianluca. 15 pari. Segue un altro gran passante di rovescio lungo linea, anche se stavolta l’attacco di Mager era più corto e prevedibile. 15-30. Magari si butta avanti, ma non chiude di volo, è ricacciato indietro e perde il punto. 15-40, due chance per rientrare per Musetti. Bene il ligure sulla prima, avanti e chiusura perentoria con lo smash; lungo scambio sulla seconda, stavolta è intenso Lorenzo e porta all’errore Gianluca. Altro BREAK, 5 pari, il set torna in equilibrio. Sull’onda del buon momento, Musetti è preciso dal centro del campo, si porta 40-15, ma tra una risposta vincente di Gianluca ed un doppio fallo, anche l’undicesimo game va ai vantaggi. Con coraggio “Muso” avanza e di forza si porta avanti 6-5. Bella reazione del carrarino, che ha aumentato la percentuale di prime e soprattutto è stato più aggressivo. Mager ora è sotto pressione, e infatti inizia male con un doppio fallo. È solo un attimo: con un gran rovescio, un servizio vincente e quindi un diritto preciso in avanzamento impatta sul 6 pari. Tiebreak Time. Scatta bene Lorenzo, diritto potente per l’1-0. Musetti strappa il primo mini-break con una smorzata improvvisa col diritto, rigiocato larga da Gianluca. 2-1 e servizio Musetti. Bene poi con l’attacco in contro tempo e chiusura precisa di volo, e quindi un bel punto offensivo, “smorza” e tocco a chiudere. 4-1 Lorenzo. Una stecca col diritto condanna Mager all’1-5. Con un’altra ottima palla corta, Lorenzo si porta 6-2, 4 set point. Basta il primo, è lunga la risposta rabbiosa del ligure. 7-6 Musetti, buona reazione per il 19enne nel set, sotto due volte di un break e 3-5, rimonta e domina il tiebreak con le sue variazioni.
    Secondo set, inizia Mager alla battuta. Sconsolato il ligure quando subisce l’ennesimo passante di rovescio lungo linea, guarda il suo angolo ma continua a spingere. Il game va ai vantaggi. Comanda col diritto “Muso”, muove bene lo scambio e si procura una palla break. È Mager stavolta a tentare la palla corta, sua prima nell’incontro, sorprende Lorenzo e cancella la chance. 1-0 Mager. Musetti dal finale del primo set crea più tennis, è più incisivo rispetto all’abulico inizio, e trova un altro capolavoro sul 1-1 30-30, un passantino cross di rovescio tanto delicato quanto bello. Gli vale la palla break, ma Mager è bravo a cancellarla di forza, con un solido diritto. 2-1 Mager. Il set scorre sui game di servizio, bravo il ligure a spingere col diritto per non far prendere l’iniziativa al rivale. Dal tiebreak il servizio di Lorenzo ha preso più ritmo (pur senza portare punti diretti), non è un caso che tutto il suo tennis sia cresciuto. L’equilibrio non si rompe, 4-3 Mager, serve Musetti, che finora non ha concesso palle break nel secondo set. Sul 15 pari Lorenzo rischia un serve and volley con la seconda, venendo castigato dalla risposta di Gianluca. 15-30, prima situazione di pericolo nel set. Prova a chiudere l’angolo il ligure, ma esagera e sbaglia, 30 pari. Il rischio stavolta se lo prende il 19enne, con un diritto dal centro che pizzica la riga. Gran difesa e urlaccio di Musetti sul punto che gli vale il 4 pari. Si entra nella fase calda del set. Grinta, coraggio, intensità, Mager si porta 5-4, ora è Musetti con le spalle al muro. Gianluca trova una bella palla corta, è 15-30, a due punti dal secondo set. Uff! Rischia una risposta cross vincente che gli esce di poco… 30 pari. Ci riprova da destra e stavolta è in campo! Gran colpo, rischio premiato e Set Point Mager! Bravo anche Musetti, servizio esterno e rovescio a tutta lungo linea. Poi tenta una smorzata che Gianluca rimette, ma dopo il secondo rimbalzo. Con classe e qualità, Lorenzo impatta 5 pari. Inizia malissimo Mager l’undicesimo game, scaraventa malamente uno smash e poi forza out col diritto. Coraggio ok, ma troppa fretta e foga. 0-30. Continua a spingere, stavolta il rovescio vincente è ok, poi tenta una palla corta che… no! Musetti arriva comodo ma tocca malamente in rete, che chance sprecata! Altra smorzata di Gianluca, stavolta ottima, gli vale il punto (bel tocco davvero).  Ci ha preso gusto il ligure, terza “smorza” di fila, anche stavolta ha successo, troppo lontano Musetti dalla riga di fondo. 6-5 Mager, si assicura quantomeno il tiebreak. Anche il toscano va di palla corta, vincente. A zero si assicura il 6 pari, altro tiebreak in questo derby azzurro. Mager parte forzando largo un rovescio aggressivo, 1-0 e servizio Musetti. Che tocco poi di “Muso”, vede il rivale ben dietro e via di smorzata col diritto, perfetta. 2-0. Vola 3-1 Lorenzo, buon servizio, ma Mager non si arrende. Si gira 4-2, con un pessimo errore di Gianluca, ancora troppa forza nel voler “spaccare la palla” con uno smash che poteva essere gestito meglio. Fa il pugno Lorenzo sul punto del 5-2, uno scambio giocato con intelligenza muovendo il rivale. Si butta avanti a testa bassa Mager, cerca di restare aggrappato al match con la sua condotta volitiva e arrembante. Sul 5-3 però commette un errore grave, sparando in rete un rovescio d’attacco, mal messo con i piedi e fuori equilibrio. 6-3 Musetti, 3 Match Point! Trasforma il primo, con un serve and volley strepitoso, chiuso con un tocchetto basso da campione. Game Set Match Musetti, una vittoria meritata per Lorenzo, bravo a giocare meglio nei punti importanti. Lo aspetta, al secondo turno, Jannik Sinner. Che partita…

    Marco Mazzoni

    Lorenzo Musetti vs Gianluca Mager ATP ATP Antwerp Musetti L.77 Mager G.66 Vincitore: Musetti L. ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 4*-1 4*-2 5-2* 5-3* 6*-36-6 → 7-6Musetti L. 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Mager G. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5Mager G. 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Mager G. 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4Musetti L. 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3Mager G. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2Mager G. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Musetti L. 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Mager G. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 5-1* 5*-2 6*-26-6 → 7-6Mager G. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5Mager G. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-404-5 → 5-5Musetti L. 0-15 15-15 30-153-5 → 4-5Mager G. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5Musetti L. 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4Mager G. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-3 → 3-3Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3Mager G. 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3Musetti L. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2Mager G. 0-15 15-30 30-301-0 → 1-1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu nuova ambasciatrice di Dior

    Emma sul red carpet con uno splendido abito della casa francese

    In attesa di rivederla vincente in campo, Emma Raducanu continua a spopolare in patria e stringe nuovi importanti accordi di sponsorizzazione. Ultimo quello con la nota casa di moda Dior, che l’ha scelta come nuova ambasciatrice per alcune linee dei suoi prodotti. L’ha annunciato la stessa Emma, nel corso di una breve intervista rilasciata al magazine Vogue edizione UK.
    Si era già intuito qualcosa quando in occasione della Premiere dell’ultimo film di James Bond a Londra, Emma aveva sfilato sul red carpet indossando un meraviglioso abito della casa Dior, scatti che hanno fatto rapidamente il giro del mondo.
    “Mi sembrava di essere in paradiso” racconta a Vogue dopo aver provato quell’abito, “poter indossare un abito come quello realizzato con tutta la magia degli atelier Dior è stata un’esperienza assolutamente unica. Il dettaglio del ricamo era eccezionale e sono stata così onorata di partecipare alla prima del film insieme a tutte quelle celebrità”.
    Raducanu sarà il volto di Dior sia per le collezioni donna di Maria Grazia Chiuri che per l’offerta di prodotti per la cura della pelle e il trucco del marchio, supervisionato da Peter Philips.
    “Il lavoro di Maria Grazia consente alle donne di sentirsi sicure con l’iconico taglio Dior, che ritengo davvero unico”, continua Emma. “La sincerità del suo approccio e il modo in cui trasforma gli spettacoli in eventi collettivi e significativi hanno senza dubbio influenzato nella mia scelta di accettare la proposta”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO