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    Masters 1000 Monte Carlo: Sinner supera Ruusuvuori in due set, match segnato da troppi errori

    Jannik in campo nel Principato

    Jannik Sinner fatica ma sconfigge Emil Ruusuvuori 7-5 6-3, guadagnandosi un posto agli ottavi di finale del Masters 1000 di Monte Carlo. Una partita segnata da troppi errori, non solo da parte di Jannik ma anche di Ruusuvuori, condizionata da forti folate di vento che hanno reso difficile trovare ritmo e precisione negli scambi. Alla fine ha prevalso la maggior classe e sostanza dell’azzurro, bravo ad alzare il livello nel finale del primo set e compiere l’allungo decisivo nel terzo game del secondo parziale. Jannik aspetta il vincente di Rublev vs. De Minaur.

    La cronaca della partita.
    Il match inizia con Ruusuvuori alla battuta. Quasi non si scambia, un Ace per Emil e via 1-0. Qualche errore col rovescio per Sinner, incluso un back sul 30 pari (scambio con qualche rimbalzo strano) che gli costa subito una palla break da difendere. Rischia il doppio fallo, ma è aggressivo, si apre il campo e chiude col diritto inside out. 1 pari. La giornata è segnata da un vento molto teso, con folate improvvise che rendono difficile controllare la palla. Non condizioni ideali per un “colpitore” come Jannik, che accelera prendendosi molti rischi e non lavora molto il colpo. Non riesce a far un punto in risposta l’azzurro, 2-1 Ruusuvuori, è più falloso Sinner in questi primi game, anche quando è al servizio. Funziona meglio il diritto di Jannik, con cui impatta la palla dall’alto e riesce a lavorarla maggiormente col polso. Con un back velenoso sul 30 pari, Emil pizzica fuori posizione l’azzurro e si procura la seconda palla break del match. Perfetto Sinner, Ace. Vola però il diritto nel punto successivo, ancora palla break. Comanda col diritto dal centro e cancella anche la terza chance al rivale. Alla fine il BREAK arriva, alla quarta PB, con un doppio fallo. 3-1 Ruusuvuori. Si becca pure un warning Jannik per aver calciato via la palla di rabbia. Finalmente Sinner vince un punto in risposta, grazie al doppio fallo di Emil. Altro doppio fallo, 15-30. Le condizioni di gioco sono molto complicate, non c’è un bel tennis, è solo un cercare di tenerla in campo. Un altro errore del finlandese, 15-40, due palle del contro break per Sinner. OK la seconda: con un gran diritto lungo linea l’azzurro strappa il BREAK, serve sul 2-3. Brutta giornata finora per l’azzurro col rovescio, da 40-0 si ritrova ai vantaggi. Il 16esimo errore dell’azzurro lo condanna ancora a palla break. E stavolta sbaglia Ruusuvuori. Salta in piedi il pubblico al primo grande winner di Jannik, un cross di diritto stretto favoloso, imprendibile. Salito il livello finalmente, scambi più veloci e spettacolari dopo un “festival di errori”. Ben 16 punti per arrivare a 3 pari. Un game sofferissimo che dà slancio a Sinner in risposta. Scarica diritti e rovesci violenti e precisi, Ruusuvuori non contiene la furia di Jannik, per lo 0-40. Salva la prima palla break Emil indovinando un rovescio vincente, ma niente può sul forcing brutale dell’azzurro sul 15-40. BREAK Sinner, bravo ad alzare il ritmo e la consistenza del suo pressing, sbaragliando il rivale. 4-3 Sinner, terzo gioco di fila (e due break). Quando il set pareva ben indirizzato, un paio di accelerazioni di Emil e un classico unforced di Jannik portano l’ottavo game 0-40. Vola via il diritto di “Jan”, brutto passaggio a vuoto dell’azzurro, siamo 4 pari. Sembra aver perso di nuovo la misura con i suoi drive Jannik, troppi errori per il 5-4 Ruusuvuori. Siamo 30 pari, il finnico a due punti dal set. Poco aiuto dal servizio per Sinner… ma esagera Ruusuvuori nella spinta. Con un Ace Jannik si porta 5 pari. Ora è Ruusuvuori a crollare al servizio. Sul 30 pari affossa maldestramente una seconda a metà rete, palla break Sinner! Si difende bene l’azzurro, Emil alla fine va fuori giri col diritto. Urla Jan, un BREAK che lo manda a servire sul 6-5. Male però Jannik, incassa un gran rovescio e poi manovra con una posizione troppo arretrata, per lo 0-30. Finalmente torna aggressivo, si prende di volo un bel 15, quindi trova un servizio esterno preciso. Una risposta lunga regala a Sinner il Set Point. Ancora col servizio esterno, strappa il punto decisivo. 7-5 Sinner, quanta fatica, in un’ora esatta di tennis tutt’altro che di qualità.
    Secondo set, inizia Ruusuvuori alla battuta. Buon game, 1-0 per lui. Solido anche Jannik nel suo primo game, il vento sembra calato, la palla fila più rapida e ci sono meno errori in costruzione da parte di entrambi. L’azzurro trova un ottimo cambio col lungo linea sul 30 pari, sbaglia Emil, concedendo la prima palla break del set. Sinner aggredisce una seconda palla corta, vola a rete ma l’attacco è corto e incassa il passante lungo linea. Un brutto errore col diritto costa a Ruusuvuori la 2a PB. Doppio fallo! Come nel primo set, lancio di palla basso, impatto orribile e palla a metà rete per il finlandese. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Non riesce a scappar via e spaccare la partita Jannik, sbaglia ancora e un doppio fallo lo condanna alla palla break. Si salva, ma segue un altro errore. Si aggrappa al servizio per cancellare la seconda chance del game. Con fatica e grazie al servizio, riesce finalmente a consolidare il vantaggio, portandosi 3-1, per la prima in fuga nel match. Forse il vantaggio ha liberato il braccio dell’altoatesino, che trova una spallata col diritto micidiale, bellissima. Ma fa tanta fatica a controllare la spinta con continuità, troppi errori oggi. Servizio e diritto, Sinner non sbanda e il match per la prima volta scorre sui turni di servizio. Il campo è diviso tra luci e ombre, è il momento più complicato della giornata per la visibilità, con Sinner che serve avanti 4-3. Aggressivo l’azzurro col diritto, e ora trova anche qualche punto col rovescio cross, soluzione che invece gli è costata tanti errori oggi. Ottimo game, chiuso con una palla corta perfetta, per il 5-3. Emil è forse scoraggiato, non è più riuscito ad incidere in risposta perché Jannik ha sbagliato di meno nell’ultima fase. Scaraventa un dirittaccio in rete, e quindi doppio fallo. 0-30, a due punti dal successo Sinner. Bell’affondo col rovescio di Sinner in risposta, 0-40 e Tre Match Point! Trasforma il terzo, out il rovescio di Emil. Game Set Match Sinner. Che fatica, una partita bruttina, ma alla fine è arrivato un successo che lo porta agli ottavi, suo miglior risultato nel torneo.

    [Q] Emil Ruusuvuori vs [9] Jannik Sinner ATP Monte Carlo Emil Ruusuvuori53 Jannik Sinner [9]76 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2E. Ruusuvuori 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-403-5 → 3-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5E. Ruusuvuori2-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4E. Ruusuvuori 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3E. Ruusuvuori 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace1-0 → 1-1E. Ruusuvuori 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-6 → 5-7E. Ruusuvuori 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df5-5 → 5-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace5-4 → 5-5E. Ruusuvuori 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4J. Sinner 0-15 0-30 0-403-4 → 4-4E. Ruusuvuori 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 3-3E. Ruusuvuori 15-0 15-15 df 15-30 df 15-40 30-403-1 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 40-A df2-1 → 3-1E. Ruusuvuori 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1E. Ruusuvuori 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Davis: la fase finale 2022 sarà a Malaga

    Niente Abu Dhabi, ma Malaga. La International Tennis Federation e Kosmos Tennis hanno annunciato che la città spagnola ospiterà la fase finale (a eliminazione diretta) della Coppa Davis 2022. Si giocherà su un campo in cemento al coperto presso il Palacio de Deportes José María Martín Carpena il 21 -27 novembre.
    Malaga era stata selezionata come una delle quattro sedi per la fase a gironi dal 14-18 settembre, ma a questo punto sarà rimpiazzata da un’altra città, ancora da stabilire (il bando è aperto, con 13 possibili destinazioni al vaglio).
    Sorpresa per questa decisione, visto che sembrava scontato che le finali di Davis 2022 si spostassero negli Emirati o in un mercato emergente e ricco di risorse. Pare che la ITF e Kosmos siano rimaste colpite dall’offerta di Malaga anche per le finali, tanto da optare per l’”Upgrade” sia per quest’anno che per il 2023. Dopo Madrid, resta quindi in Spagna la fase decisiva della massima competizione a squadre maschile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Nel terzo set ho finito le energie, non stavo più nello scambio”

    Novak Djokovic, sconfitto al rientro

    Novak Djokovic non ha nascosto la propria delusione per la sconfitta patita al rientro a Monte Carlo. Nella press conference post partita, il serbo ha ammesso di esser andato in crisi fisicamente, come il campo ha confermato senza ombra di dubbio.
    “Certo che sono deluso. A nessuno piace perdere” afferma Novak, “Siamo atleti professionisti, questo è ciò che facciamo. Andiamo in campo per gareggiare e provare a vincere uno contro l’altro. Non mi piaceva il modo in cui mi sentivo fisicamente nel terzo set. Ho finito il gas completamente. Non potevo davvero stare nello scambio con lui. Voglio dire, se non reggi gli scambi, senza sentire le gambe sulla terra battuta, è una missione impossibile. Non mi piace quel tipo di sensazione che ho provato nel terzo,  ne parlerò con la mia squadra, per trovare le ragioni per cui è successo, analizzeremo questo e spero che la prossima settimana le cose andranno meglio a Belgrado”.
    Chiedono a Djokovic sul pubblico, per il cronista ostile. Novak la vede diversamente: “Ho avuto una percezione completamente diversa. Non sentivo che fossero contro di me. In realtà, il pubblico è stato molto gentile ed è stata una buona accoglienza. Hanno fatto il tifo per entrambi i giocatori, alcuni buoni punti ci sono stati. Aveva un doppio break, stava giocando bene. Ho affrontato ambienti molto più ostili nella mia vita, nella mia carriera. Ringrazio il pubblico per essere rimasti tre ore”.
    Novak risponde su quanto abbia sofferto sul piano mentale: “Parlavo con me stesso? Non è la prima e non sarà l’ultima che lo faccio. È normale in una partita quando sei frustrato per certe cose. Hai reazioni diverse. In termini di comportamento, penso di aver fatto bene. Ho sempre creduto di poter rimontare e vincere la partita, e sono rimasto lì anche se molte cose erano contro di me per come mi sentivo in campo. Dal punto di vista del gioco, fisicamente ero solo lontano dal mio meglio. In questo tipo di condizioni e circostanze, devi davvero lavorare due volte di più di quanto faresti normalmente. E ancora, ho giocato contro uno specialista della terra battuta. Aveva già giocato qualche giorno fa e bene. Mi aspettavo che questa partita fosse davvero dura, una battaglia fisica, ed è quello che è stato. Sfortunatamente la mia settimana finisce qui. Devo cercare di essere ottimista e costruire il mio tennis fino al Roland Garros, dove voglio raggiungere il picco”.
    Un Djokovic deluso ma molto lucido. Certamente ha mostrato una condizione davvero modesta, in modo sorprendente. Si ipotizzava infatti che un bel lavoro svolto in queste settimane senza tornei lo avesse preparato a puntino, con un po’ di ruggine ma non così tante incertezze e con il crollo fisico avuto nel terzo set. Nonostante sia il tennista più forte dell’epoca attuale, l’aver giocato una manciata di partite dallo scorso novembre gli è costato carissimo. Novak è un grande talento, ma anche lui ha bisogno di ritmo, di quelle sensazioni che solo la partita ti può regalare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Fognini cede nettamente a Tsitsipas dopo un primo set lottato

    Fabio in campo a Monte Carlo

    Fabio Fognini esce al secondo turno del Masters 1000 di Monte Carlo, sconfitto 6-3 6-0 dal campione in carica Stefanos Tsitsipas, in un’ora e 10 minuti. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, perché nel primo set c’è stata battaglia, con Fognini che aveva avuto anche la palla break sul 3-5 per tornare in vita nel set. Si pensava ad un secondo parziale più lottato. Purtroppo nel primo game del secondo, da 40-15, Fabio è incappato in due doppi falli e due errori non forzati che hanno regalato il break al greco. Un passaggio a vuoto mortale per l’azzurro, che non si è più ripreso, cedendo ben 6 giochi di fila (9 contando anche il primo set). Una sconfitta netta, che gli costerà caro anche in classifica. Tsitsipas più solido col diritto, ha giocato un tennis meno brillante del solito ma assai concreto, ottimizzando condizioni difficili per il forte vento che sferzava il Principato al tramonto.
    La partita è scivolata via veloce, troppo veloce dalle corde di Fognini. All’avvio c’è stata battaglia, con uno scatto di Stefanos (3-0) prontamente ripreso da Fabio, per il 3 pari. Sembrava che la lotta potesse continuare, poiché il greco era falloso e non ricavava molto dal servizio, tanto che nel primo parziale era soprattutto l’azzurro a creare tennis, a cambiare ritmo, a pizzicare il rivale con bei rovesci lungo linea sulla parte di campo lasciata aperta. Invece Tsitsipas ha vinto bene il settimo game ed ha approfittato di due errori di diritto dell’azzurro sul 4-3, con un break che l’ha rimandato avanti. Col servizio Stefanos ha cancellato la palla del contro break, ultimo sussulto di Fognini, che poi è letteralmente crollato. Infastidito dai suoi errori, dal vento, da condizioni non facili. L’emblema della sconfitta odierna è stato il pessimo passaggio a vuoto all’inizio del secondo set. Da 40-15 avanti, solo errori per l’azzurro, tra doppie falli e palle sparate fuori per eccesso di spinta, giocate solo di braccio, scarico di gambe. Un calo mentale che gli è costato il match, tanto che il sipario è calato lì.
    Bravo è stato Tsitsipas a salire con la prima di servizio, giocare molto attento col diritto in costruzione. Si è preso pochi rischi, cercando solo di spostare l’azzurro tenendola in campo. Un tennis meno effervescente ed offensivo rispetto ai suoi standard, ma oggi contro un Fognini così falloso e in condizioni difficili per il vento, è stato l’asso vincente. Dispiace invece per come Fabio non sia riuscito a ritrovare precisione ed intensità, dopo un inizio che pareva promettente. Non l’ha aiutato il servizio, e nemmeno è riuscito a costruire scambi e poi cambiare ritmo. Gli errori arrivavano prima, in costruzione. Era la sfida tra gli ultimi due vincitori del torneo, il responso del campo è stato inequivocabile. Troppo più solido e continuo il greco, rispetto alle fiammate intermittenti di Fognini.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.
    Tsitsipas scatta al servizio. Inizia bene spingendo col diritto, poi il game si complica e arriva la palla break per Fognini. Rischia un rovescio lungo linea Fabio, ma gli esce di poco. 1-0 Tsitsipas. Anche Fognini va sotto al servizio, si gioca con grande ritmo e velocità, il terreno che preferisce Stefanos. Sul 30-40 c’è palla break per il greco. Altro scambio a grandissima velocità, il primo a sbagliare è l’azzurro. BREAK Tsitsipas, 2-0 avanti, che spinge in sicurezza e vola 3-0 in un amen. Diventano 7 i punti di fila per Tsitsipas, Fabio non riesce a rallentare e poi accelerare. Riesce a strappare un paio di punti, ma un altro diritto in rete sul 30 pari gli costa la palla del doppio break. Nemmeno il servizio lo aiuta… lo aiuta invece una splendida accelerazione di rovescio, primo grande vincente “da Fognini”. C’è vento, inizia a far fresco sul Principato, non sono condizioni facili per creare un tennis brillante. Si salva “Fogna”, 1-3. All’improvviso è Stefanos spalle al muro: errore, doppio fallo, bella accelerazione di Fabio, per lo 0-40! Gioca da campione il greco, tra servizio e un attacco chiuso con un tocco favoloso sulla rete. Ma sbaglia la terza, volée in corridoio. BREAK Fognini, serve 2-3. C’è una discreta animosità in campo, anche se a distanza. I due notoriamente non si amano, tanto che al cambio di campo Fognini rimprovera il giudice di sedia per il coach di papà Tsitsipas. Buon game del campione 2019, 3 pari, con un parziale di 12-3 per lui. Sul 4-3 Tsitsipas spinge tanto col diritto lasciando scoperto l’angolo destro. Ne approfitta Fabio con il suo splendido rovescio lungo linea, ma sbaglia malamente col diritto in due scambi. 15-40, due palle break per il greco. Preciso con lo schema servizio e diritto Fognini nella prima; forza out col rovescio lungo linea sulla seconda. BREAK Tsitsipas, avanti 5-3 serve per il primo parziale. Bella reazione dell’azzurro, che si prende il campo con un paio di strappi d’autore dei suoi. 0-30. Col servizio Stefanos annulla il gap, ma esagera nella sbracciata inside out. 30-40, palla break “Fogna”! La cancella “Stef” con una prima potente, arma per lui importantissima finora (bassa percentuale, ma la trova nei momenti importanti). Con un gran drive di diritto Tsitsipas pizzica la riga, è Set Point. Che sfortuna!?! Incredibile nastro vincente per Stefanos, mentre era in difesa sotto l’assedio di Fabio. 6-3 Tsitsipas, un set con alti e bassi, Fognini paga i troppi errori commessi cercando di muovere il gioco. Meno brillante ma più consistente il gioco di Stefanos, ben centrato col diritto.
    Secondo set, serve Fognini, letteralmente in una bufera di vento, le condizioni sono peggiorate. Commette due doppi falli, dilapidando il 40-15. Con un errore di rovescio, giocato con poca pazienza, concede una palla break. Altro rovescio largo, due classici non forzati che regalano il BREAK a Tsitsipas. Davvero un peccato iniziare il set così, mandare avanti il rivale gratis. Anche in risposta continua il momento “no” dell’azzurro, che pare aver staccato la spina mentalmente (7 punti persi di fila, con solo errori). Si riaccende la luce di Fabio, che con 3 spallate di fila forza il secondo game ai vantaggi. Stecca TsiTsi, c’è la palla del contro break! Lungo scambio, ancora è il rovescio a tradire l’azzurro. Non si gioca sulla seconda palla break, col servizio Stefanos si porta 2-0 (e quinto gioco di fila per lui). Complicato anche il terzo gioco per l’azzurro. Un errore in scambio lo costringe al 30-40, chance di doppio break per Stefanos. Doppio fallo, il nastro porta via la palla. Vola la racchetta di Fognini mentre l’arbitro annuncia il 3-0 Tsitsipas con doppio break. La partita ora è davvero difficile, con sei giochi di fila persi dall’azzurro. Si butta avanti Fognini, cerca di scuotersi, ma Tsitsipas lavora benissimo col diritto dal centro, muove Fabio e lo porta a sbagliare. Non una partita tecnicamente eccelsa per il greco, ma assai consistente con i suoi due colpi più sicuri, prima di servizio e diritto. 4-0 Tsitsipas, il match sembra ormai compromesso. Ormai l’azzurro lascia correre il braccio senza una tattica precisa, colpisce solo di rabbia. Un diritto il rete lo condanna al 5-0 (e quarto break consecutivo). Peccato per Fognini chiudere con un 6-0, con nove giochi di fila persi. Il primo set lasciava intravedere ben altra lotta che, purtroppo, invece non c’è stata. Tsitsipas è salito, sempre più consistente e meno falloso; Fabio è crollato commettendo troppi errori dopo il break subito all’avvio del secondo set.

    Fabio Fognini vs [3] Stefanos Tsitsipas (non prima ore: 15:00)ATP Monte Carlo Fabio Fognini30 Stefanos Tsitsipas [3]66 Vincitore: Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-00-5 → 0-6F. Fognini 15-0 15-15 15-30 df 15-400-4 → 0-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-150-3 → 0-4F. Fognini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df0-2 → 0-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 0-2F. Fognini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 df 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-5 → 3-6F. Fognini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-403-4 → 3-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4F. Fognini 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3S. Tsitsipas 0-15 0-30 df 0-40 15-40 ace 30-401-3 → 2-3F. Fognini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-3 → 1-3S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3F. Fognini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1
    0 ACES 35 DOUBLE FAULTS 126/45 (58%) FIRST SERVE 29/55 (53%)12/26 (46%) 1ST SERVE POINTS WON 20/29 (69%)8/19 (42%) 2ND SERVE POINTS WON 17/26 (65%)2/7 (29%) BREAK POINTS SAVED 6/7 (86%)7 SERVICE GAMES PLAYED 89/29 (31%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 14/26 (54%)9/26 (35%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/19 (58%)1/7 (14%) BREAK POINTS CONVERTED 5/7 (71%)8 RETURN GAMES PLAYED 76 WINNERS 1031 UNFORCED ERRORS 1520/45 (44%) SERVICE POINTS WON 37/55 (67%)18/55 (33%) RETURN POINTS WON 25/45 (56%)38/100 (38%) TOTAL POINTS WON 62/100 (62%)195 km/h MAX SPEED 216 km/h177 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 202 km/h149 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 147 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Sinner supera Coric in tre set. Prestazione modesta, con problemi addominali nel secondo per Jannik

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Esordio con vittoria per Jannik Sinner al Masters 1000 di Monte Carlo, ma che fatica per il talento azzurro. Vince 6-3 2-6 6-3, superando prima un inizio partita molto complicato con il servizio, quindi un problema addominale partito nel secondo set. Quando all’avvio del terzo la partita pareva a dir poco in salita (se non compromessa), Jannik ha trovato uno slancio improvviso. Ha accelerato a tutta con i suoi colpi, andando dritto per dritto alla massima velocità. La tattica ha funzionato: prendendosi pochi rischi, ha forzato gli errori di un Coric molto incerto, soprattutto nei momenti delicati. Con un parziale micidiale di 11 punti di fila, Sinner che ha spaccato la partita, controllando poi il resto del set, giocato senza cali. Restano da valutare le condizioni di Sinner, visto il problema accusato, in un periodo a dir poco “nero” per i colori azzurri al maschile a livello di infortuni. Una vittoria importante, che lo porta al secondo turno dove sfiderà Otte o Ruusuvuori.
    Non è facile commentare la prestazione di Sinner oggi, complessivamente modesta, anche per l’infortunio evidente accusato nel secondo set. Era la sua prima partita su terra battuta dopo moltissimo tempo, tuttavia le incertezze iniziali non sono dipese solo dal cambio di superficie, poiché il colpo che più lo ha penalizzato è stato il servizio. Ha stentato a prendere ritmo, cercando molto una palla tagliata, carica del cosiddetto “Kick”, piuttosto che la massima velocità o un taglio slice, che ha utilizzato fin troppo poco, soprattutto da destra per pizzicare l’incerto diritto di Coric. Non sappiamo al momento se questo è dipeso da problemi addominali accusati già all’avvio, aspettiamo le sue parole in merito. Jannik è stato incerto anche in spinta, ha commesso moltissimi errori anche colpendo quasi da fermo, incluse alcune scelte tattiche evidentemente errate. Errori, insomma, non da Sinner, sempre piuttosto attento e preciso a livello di scelta dei colpi. Coric ha sbagliato tantissimo nel primo set, forse anche questo non l’ha aiutato a prendere ritmo. Il primo set l’ha vinto in modo piuttosto agevole una volta aumentata la spinta, tanto che il crollo nel secondo è arrivato all’improvviso, quando la partita pareva ormai indirizzata. È stato il momento di difficoltà fisica, con la sua palla diventata più corta, facile preda di un Borna diventato più aggressivo e meno falloso. Alla fine del secondo, con il lungo massaggio agli addominali del trainer, gli spettri dell’ennesimo ritiro di un italiano aleggiava più maligno dei nuvoloni scuri sul centrale… Invece Sinner si è scosso.
    Dopo un paio errori, ha tirato letteralmente tre pallate, ha aizzato il pubblico, è stata la scarica di adrenalina che ci voleva. Sono bastati 10 minuti scarsi per spaccare la partita con un parziale che ha tramortito Coric. Ha alzato il ritmo, il livello, ed è stato bravo poi a non scendere, a continuare a spingere senza esagerare con la profondità o l’angolo. Ha capito che bastava produrre un tennis rapido e continuo per mandare in crisi un Coric ancora molto indietro. Il buon terzo set ha salvato una prestazione con parecchi problemi, tecnici e tattici. È l’ennesima conferma di come Sinner, anche nella difficoltà, non molla. Resta lì con la testa e in qualche modo trova la strada per uscirne vivo. Tuttavia non si può negare che questa prestazione sia stata modesta, servirà ben altra continuità di gioco e aggressività per giocarsela con i migliori nel torneo e nei prossimi eventi sul rosso. Servirà una battuta più sicura e anche un posizione di campo un po’ più avanzata. Stranamente per larga parte del match, ha stazionato molto dietro per i suoi standard. Forse aveva bisogno di più tempo per aggredire la palla, o non la sentiva affatto per entrare in anticipo. Bene per il crescendo finale, per non aver subito cali nel terzo. Aspettiamo notizie sul problema fisico, sperando che non lo costringa all’ennesimo torneo giocato da menomato.
    Marco Mazzoni

    La cronaca del match
    Il match inizia con Coric al servizio. Qualche errore, tanta ruggine da smaltire dopo il lunghissimo stop, ma a 30 tiene il suo primo game. Molto difficile l’avvio per Sinner. Ben 3 doppi falli, errori da parte di entrambi (anche Borna in risposta), game complicatissimo che Jannik tiene annullando una palla break. Il set avanza con un livello tecnico davvero modesto, quasi solo errori, poche le giocate vincenti e di qualità. Sinner sembra in difficoltà a spingere in sicurezza e trovare la posizione e misura in risposta; Coric con gli atavici problemi tecnici col diritto, colpo poco sicuro anche in scambio. Male Sinner anche nel sesto gioco: errore col diritto e poi ancora doppio fallo (il quinto del match in soli tre game), per lo 0-30. In grave difficoltà col lancio, con la palla per niente sicura cercando effetto kick. Lo aiuta Coric, che stecca malamente una risposta su di una seconda flebile. Sul 30 pari finalmente arriva il primo Ace di Jannik, bello slice esterno, ma il game va ai vantaggi per un tocco banale sotto rete errato dell’azzurro. Altra sofferenza, e altra palla break annullata, stavolta con un servizio vincente, palla più veloce e meno tagliata. 3 pari. Nel settimo game, arriva la prima scossa della partita. Sinner risponde finalmente in modo aggressivo e chiude di volo. Poi è fortunato, una palla poco centrata di “Jan” è spedita larga da Coric. 0-30 e poi 15-40, due palle break per l’azzurro. Sciagurato Coric: dopo aver sbagliato una volée facile, spedisce fuori di metri un diritto al volo a campo aperto. BREAK Sinner, che ringrazia e consolida il vantaggio con il suo primo gioco “liscio” al servizio, chiuso con un Ace, per il 5-3. Borna continua a sbagliare di tutto col diritto, concede il primo Set Point sul 30-40. Trova il miglior rovescio del suo match il croato, un cross che poi chiude bene di volo. Il game si allunga ai vantaggi, con Coric che cerca maggior velocità ma alterna buone giocate ad errori. Un altro errore di rovescio costa a Borna il secondo Set Point. Attento Sinner a non sbagliare, fa colpire molte palle a Coric che alla fine spedisce largo un rovescio lungo linea. 4 giochi di fila e 6-3 Sinner in 49 minuti. Tennis davvero modesto, con Sinner in crescita nel set, bravo a compiere l’allungo e capitalizzare gli errori del rivale.
    Secondo set, serve Sinner. Buon game per iniziare il set, impreziosito da una smorzata di rovescio perfetta, il decimo punto di fila vinto alla battuta. Coric ha lo sguardo affranto: il servizio non va, non è sicuro nemmeno col rovescio, ma una scossa di rabbia lo aiuta a trovare un paio di accelerazioni che gli valgono l’1 pari. Continua a martellare anche in risposta dopo il doppio fallo di Jannik, per lo 0-30. L’azzurro trova un passante splendido, per arginare il tentativo di assalto del rivale. Più sciolto ora col diritto Jannik, impatta il primo lungo linea davvero veloce e preciso. Fa il pugno al suo angolo, si iniziano a vedere accelerazioni “da Sinner” dopo il brutto avvio. Quinto game, Jannik si ritrova sotto 0-30 al servizio tra una palla corta mal eseguita ed un attacco troppo corto. Un errore col rovescio costa a Sinner il 15-40, prime palle break del set. Le cancella di prepotenza, gran dritto vincente e poi Ace. Capitola l’azzurra alla quarta palla break del game, con un bel rovescio lungo linea. Grave l’errore di Jannik in uno smash, giocato con troppa prepotenza. 3-2 e servizio Coric. Brutto momento per Sinner, che sembra accusare problemi addominali, si tocca la pancia dopo un allungo, si piega. Sbaglia troppo, incassa il 2-4 e gioca male anche nel settimo game. Errori che lo portano al 30-40, palla per il doppio break. La cancella bene, ma subisce un rovescio molto profondo concedendone un’altra. Stavolta vola via lunghissima l’accelerazione di diritto. Doppio BREAK Coric, 5-2 e servizio (e 4 games di fila). Arriva il fisioterapista per Sinner. Jannik fa cenno a problemi muscolari all’addome, nella torsione, col gesto di uno strappo. Serve per chiudere Coric, ma incappa in errori, 0-30 e 30-40, inattesa palla break per l’azzurro. Si scambia, il primo a sbagliare è “Jan”, col diritto. Non trasforma un Set Point Coric, e poi un errore gli costa la 2a palla break. Se la gioca male Sinner, tocco largo correndo avanti. Chiude al secondo Set Point il croato, si va al terzo set, sperando che Jannik sia in discreta efficienza fisica.
    Terzo set, Sinner inizia alla battuta, ma è ancora molto incerto. Un tentativo di smorzata sul 30 pari è punito da Coric, che ha subito palla break. Servizio e diritto, la cancella l’azzurro, che cerca anche il sostegno del pubblico, forse anche per darsi una scossa mentale. 1-0 Sinner. Incredibilmente Jannik ora spinge dritto per dritto, trovando grande velocità col diritto e forzando errori di Coric. 5 punti di fila, tutti vinti di forza. Altra mazzata al centro, ma talmente violenta che Borna non contiene. 0-40! Tre Palle Break per Jannik. Altro errore di rovescio, Coric subisce il BREAK e spacca la racchetta di frustrazione. 7 punti di fila e Sinner vola 2-0 e servizio. Ora corre l’azzurro, macina colpi veloci e non sbaglia niente. I punti di fila sono 10, 40-0. Una facile volée diventa il punto n.11 di fila, per il 3-0. Svolta improvvisa, con l’azzurro scappato via in 10 minuti. Coric resta aggrappato alla partita, ma Sinner è più sciolto. Il diritto è tornato a sicuro (come la splendida accelerazione sul 3-1, 30-15), anche la prima lo assiste. Sguardo sicuro e pugno al suo angolo sul cambio di campo del 4-1, il problema fisico pare sotto controllo, è salito di livello con la palla che viaggia di più e con molti meno errori in scambio.Jannik controllava il match e chiudeva pochi minuti dopo la partita per 6 a 3 dopo aver mancato sul 5 a 2 e servizio Coric tre palle match portando poi a casa la partita nel game successivo senza troppi patemi (gioco finale tenuto a 30).

    [PR] Borna Coric vs [9] Jannik Sinner ATP Monte Carlo Borna Coric363 Jannik Sinner [9]626 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-5 → 3-6B. Coric 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5B. Coric 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4B. Coric 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-400-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3B. Coric 0-15 0-30 0-400-1 → 0-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2B. Coric 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 40-A4-2 → 5-2B. Coric 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace3-2 → 4-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2B. Coric 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2B. Coric 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1B. Coric 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5B. Coric 0-15 0-30 15-30 15-403-3 → 3-4J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3B. Coric 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-152-1 → 2-2B. Coric 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 30-30 df 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1B. Coric 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0
    2 ACES 51 DOUBLE FAULTS 653/95 (56%) FIRST SERVE 50/90 (56%)31/53 (58%) 1ST SERVE POINTS WON 39/50 (78%)24/42 (57%) 2ND SERVE POINTS WON 20/40 (50%)6/9 (67%) BREAK POINTS SAVED 7/9 (78%)13 SERVICE GAMES PLAYED 1311/50 (22%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 22/53 (42%)20/40 (50%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 18/42 (43%)2/9 (22%) BREAK POINTS CONVERTED 3/9 (33%)13 RETURN GAMES PLAYED 1324 WINNERS 2640 UNFORCED ERRORS 3155/95 (58%) SERVICE POINTS WON 59/90 (66%)31/90 (34%) RETURN POINTS WON 40/95 (42%)86/185 (46%)TOTAL POINTS WON 99/185 (54%)202 km/h MAX SPEED 210 km/h191 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 192 km/h154 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 150 km/h LEGGI TUTTO

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    Patrick Mouratoglou è il nuovo coach di Simona Halep

    Patrick Mouratoglou

    Simona Halep ha scelto il suo nuovo coach: Patrick Mouratoglou. La rumena aveva annunciato di voler provare a “far da sola”, senza un vero coach a fianco, forte della sua esperienza e collaborazioni importanti in passato (Darren Cahill su tutte). Tuttavia tra qualche problema fisico e le nozze, è scesa rispetto ai suoi momenti migliori. Forse per questo sembra esser tornata sui propri passi, scegliendo come nuovo allenatore l’ultimo coach di Serena Williams, il 51enne “guru” francese molto famoso per le tantissime partnership e la sua avviata accademia in Costa Azzurra, dove quasi tutti i big ogni tanto passano per allenarsi.
    Simona ha iniziato a frequentare l’Accademia Mouratoglou questa settimana e la coppia inizierà la collaborazione in torneo al WTA 1000 di Madrid il mese prossimo.
    “Mi conoscete come l’allenatore di Serena Williams. Oggi inizio un nuovo capitolo della mia carriera di coach: sono a tempo pieno con Simona Halep”, ha scritto Patrick Mouratoglou in una newsletter inviata ai suoi followers oggi per ufficializzare il suo ritorno al WTA Tour insieme a una delle migliori racchette degli ultimi anni.
    Patrick ha confessato di sentire la mancanza dell’attività quotidiana con una tennista, visto che Serena è ferma da moltissimo tempo, e nemmeno sono sicuri i piani per un suo rientro in torneo. Tuttavia si è consultato con la super campionessa statunitense prima di accettare la richiesta di Halep. “Ho parlato con Serena, abbiamo analizzato il futuro prossimo, e nel breve periodo non avrò impegni con lei, quindi mi sono ritenuto libero di accettare la richiesta di Simona”, confessa Mouratoglou.
    “Non ci siamo posti un obiettivo specifico con Simona, solo quello di iniziare un percorso di lavoro insieme che la porti ad affermare ‘ho fatto tutto quello che avrei potuto per competere al meglio delle mie possibilità’, questo è il senso nel nostro accordo. È una campionessa, ha vinto Slam, è stata numero 1. Adesso è sana, non c’è motivo per cui non possa tornare ad essere la migliore. È una grandissima lavoratrice. Io voglio sempre guardare ogni dettaglio e migliorare ogni singolo aspetto che penso possa essere migliorato, sia dal punto di vista fisico, mentale, tecnico, tattico. Abbiamo già esaminato molte cose, dal modo in cui gareggia alla sua forma fisica, dal suo gioco ai suoi allenamenti. Ci sono molte cose che vedo e sento che possiamo fare di meglio. Ed è completamente in quella mentalità, di fare del suo meglio e tornare a vincere”.
    Con il ritiro di Ash Barty, nettamente la miglior tennista degli ultimi anni, e la fase a dir poco complicata che sta attraversando Naomi Osaka, chissà che una ritrovata Simona Halep non possa essere la vera rivale di Iga Swiatek al prossimo Roland Garros e Wimbledon.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Qual è la miglior superficie per Alcaraz, terra o sintetico?

    Carlos Alcaraz

    Nel mondo della racchetta non si spegne l’eco fortissima della vittoria di Alcaraz a Miami. Tanto che sul web ieri è scattato un curioso e interessante dibattito tra ex campioni su quale sia la miglior superficie per il giovane fenomeno iberico. È stato il noto “twittatore seriale” Brad Gilbert a parlare di una possibile grande stagione di Carlos sul rosso, con Kafelnikov a confermare ma anche porre qualche dubbio, fino ad Andy Roddick che ha incendiato il dibattito, affermando “Ma siete proprio sicuri che Alcaraz sia meglio su terra invece che sul sintetico?”. La sua carriera è ancora molto giovane, ma attualmente la sua (straordinaria) percentuale complessiva di vittoria su terra battuta è del 72% dei match giocati, sul sintetico del 72,7%, praticamente identica. 
    Continua Roddick: “So che gli stiamo lasciando il beneficio del dubbio perché è spagnolo. Tuttavia, stiamo solo facendo un’ipotesi. Potrebbe essere “una bestia” sul rosso. Probabilmente lo sarà. MA, gioca in modo più aggressivo della maggior parte degli spagnoli. Gli piace andare avanti, ecc”.
    In effetti Andy ha ragione, e personalmente, credo che si debba andare oltre. Lo stereotipo dello spagnolo “ferraiolo, arrotino”, ecc, è ormai più che superato. Se prendiamo Bautista Agut, per esempio, è uno dei giocatori che colpisce la palla più piatta e pulita del tour… e lo stesso Carreno Busta è un forte colpitole con risultati migliori sul sintetico rispetto alla terra. Va anche sottolineato come oggi la differenza tra sintetico è terra è assai meno marcata di un tempo – sintetico più lento, terra più veloce. Ormai i metodi di allenamento e l’evoluzione della tecnica fa sì che il giocatore aggressivo da fondo campo sia molto competitivo sia sulla terra che sul sintetico, è più una questione di atteggiamento in campo e di posizione più che di tecnica esecutiva. Si tende a tirare piuttosto forte ovunque, con schemi di gioco discretamente omologati eccetto poche eccezioni. La differenza viene soprattutto dal mix tra tempi di gioco, posizione, anticipo, con i colpi di inizio gioco che sono diventati ancor più decisivi per prendere il comando delle operazioni.
    Per questo una delle risposte di Kafelnikov al dibattito è particolarmente interessante: “Ci sono cose che Alcaraz non farà sulla terra battuta con la stessa efficacia ottenuta in questi tornei sul sintetico, come l’accelerazione piatta di diritto inside out sul rovescio dell’avversario, colpo con il quale ha ricavato moltissimi punti“.
    Interessante la risposta di Juan Carlos Ferrero in merito. In pratica, non ne ha idea! “Non siamo sicuri quale sia la sua superficie migliore”, afferma Ferrero con un sorriso. “A volte parliamo di questo e lui mi dice al momento non ne è sicuro, perché abbiamo iniziato ad allenarci sul cemento al massimo poco più di un anno fa, quindi ancora non ha gareggiato quanto necessario in queste condizioni per esprimere il suo massimo”.
    “Il suo gioco, la sua propensione ad andare avanti tante volte, chiudere sulla rete e giocare sempre aggressivo, mi rendeva consapevole che il suo gioco potesse adattarsi a meraviglia a questo tipo di campi e anche all’erba . Quindi penso che quando è allenato al 100%, forse può dare un po’ di più sulla terra battuta perché è dove è nato. Ma teniamo la porta aperta che forse in futuro sarà migliore sul sintetico” chiude Ferrero.
    Personalmente condivido le parole di JC Ferrero. Quando nasci e cresci su di una superficie, e plasmi il suo tennis con quelle condizioni, qualcosa ti resta dentro. La sua forza atletica e mentale lo rendono un agonista formidabile, condizione perfetta per eccellere sul rosso. Tuttavia Alcaraz è un giocatore che rappresenta un’ulteriore evoluzione, poiché il suo modo di stare in campo, la sua ricerca continua di colpi aggressivi senza fasi d’attesa, e l’abilità nell’accelerare da ogni posizione di campo e con ogni colpo, lo rendono un attaccante a tutto campo sbocciato su di un difensore nato, un modello di giocatore come poche volte abbiamo visto in passato. Con i campi sintetici (e palle) rapidissime dei ’90s, le cose sarebbero state diverse. Soprattutto col diritto la sua apertura sarebbe stata un po’ troppo ampia; ma con le condizioni attuali, non così rapide, è un idealtipo perfetto per un tennis aggressivo, potente e vincente anche sul “duro”. Del resto, l’abilità di un giocatore è di eccellere con le condizioni del momento. In questo Alcaraz è davvero impressionante.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Sinner si ritira contro Cerundolo, sotto 1-4 nel primo set, per vesciche a un piede

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner si ritira improvvisamente contro Francisco Cerundolo, sotto 1-4 nel primo set. Dal 40-0 nel quarto game, un gioco di servizio che pareva di routine per Jannik, l’azzurro perde 9 punti di fila, giocando scarico e commettendo solo errori. Al cambio di campo sul 4-1, Jannik stringe la mano all’avversario e lascia il campo. Non c’era alcuna avvisaglia, nemmeno nel riscaldamento pre partita. Per bocca di Cerundolo, sembra che il problema che l’ha costretto al ritiro sia stato il dolore per vesciche al piede destro, aspettiamo la sua conferma nel dopo partita. Davvero un peccato per l’azzurro, che difendeva la finale dell’anno scorso ed era nettamente favorito in questo match per accedere alle semifinali.
    Non una trasferta americana fortunata per l’azzurro, che ricordiamo era stato costretto al ritiro anche ad Indian Wells prima di giocare gli ottavi, ed aveva saltato pure gli indoor in Europa per il Covid.
    La mini cronaca della partita, durata purtroppo solo 22 minuti.
    Il primo quarto di finale del Miami Open scatta con Cerundolo alla battuta. Gran scambio: comanda Jannik ma l’argentino tenta una smorzata, ben eseguita, e chiude in avanzamento. Sinner pressa sul rovescio di Francisco con grande ritmo, e Cerundolo va in difficoltà, 15-30 e 30-40 col secondo doppio fallo del game dell’argentino. Prima palla break per Jannik. Sbaglia col diritto l’azzurro, errore banale per lui, un po’ scarico con le gambe. Trova il primo Ace Francisco, e con un’altra bella prima muove lo score, 1-0. Nessun problema per Sinner nel suo primo gioco di battuta, consistente nella spinta, senza forzare troppo. 1 pari. Nello scambio è palese la maggior qualità di Sinner, ma col servizio Cerundolo sostiene il suo gioco. Il quarto game va da 40-0 a 40 pari, un po’ “leggero” Jan nelle sue scelte, errori per lui banali. Forse distratto, sbaglia un rovescio di scambio Sinner e concede la prima palla break. Altro errore, disastro totale per l’azzurro, che sbaglia di nuovo e regala il BREAK all’avversario, avanti 3-1 praticamente senza aver fatto niente. Continua il passaggio a vuoto per Jannik, 8 punti persi di fila, quasi tutti suoi errori. Diventano 9, con l’Ace di Francisco. Qualcosa non va. Incredibile, RITIRO DI SINNER! Non ha nemmeno chiamato il medico o fisioterapista, lascia il campo, per la delusione del pubblico che già aveva “perso” il match femminile (ritiro della Badosa, anche lei curiosamente sotto 1-4 nel primo set).
    Proprio un pomeriggio nero a Miami, nonostante il bel cielo azzurro della Florida…
    Marco Mazzoni

    [9] Jannik Sinner vs Francisco Cerundolo (non prima ore: 21:00)ATP Miami Jannik Sinner [9]• 01 Francisco Cerundolo04 Vincitore: Cerundolo ServizioSvolgimentoSet 1F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3F. Cerundolo 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1F. Cerundolo 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO