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    Masters 1000 Shanghai: Arnaldi rimonta Svajda, prestazione con luci e ombre per Matteo

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Vincere è sempre la miglior medicina, ancor più quando la prestazione è altalenante, con molte ombre a pesare su momenti di discreto tennis. Matteo Arnaldi rimonta un set e batte Zachary Svajda nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, 6-7(2) 6-2 6-4 lo score conclusivo, che gli regala un possibile terzo turno da favola contro Medvedev (se il russo batterà Seyboth-Wild). Il ligure ha disputato un primo set molto incerto, con la luce nel suo gioco che si accendeva e spegneva di continuo, tra giocate di qualità alternate a troppi errori. Ben 7 palle break non sfruttate, con un Svajda più ordinato che altro, e quindi un tiebreak molto negativo, con gli ultimi due punti quasi buttati via, davvero infastidito dalla situazione e dal suo tennis, falloso e poco incisivo. È andato sotto di un break all’avvio del secondo parziale Matteo, e lì è scattato l’allarme rosso. Invece quella situazione negativa ha fatto “da sveglia” per Arnaldi, che finalmente ha iniziato a spingere di più e sbagliare di meno, mettendo in campo un ritmo e consistenza nettamente superiore alla cilindrata dell’americano. Un cambio di passo repentino: con tre break nel set Arnaldi si è preso di slancio il parziale, mentre il terzo set è filato via in grande equilibrio sino al 4 pari. L’azzurro è stato bravo a servire bene e salvare un turno di battuta complicatissimo, annullando due palle break avrebbero mandato Svajda a servire per il match. Zachary quindi è crollato nel decimo game, 40-15 ha inanellato una serie di errori, cedendo con un doppio fallo sul match point.
    Arnaldi ha sofferto per tutta la prima fase del match, davvero troppo in rapporto al valore di Svajda, buon tennista ma assai inferiore per spinta e tenuta quando è stato messo sotto pressione. Matteo è stato incapace di tenere un ritmo alto e un rendimento costante, spesso scarico con le gambe e incerto sulla scelta tattica da prendere. Ha probabilmente sofferto anche le giocate piuttosto lente, tagliate e molto angolate dell’avversario, palle con poco peso e difficili da incontrare, mentre Matteo è fortissimo quando può sfruttare l’energia dei colpi dell’avversario. Ha dovuto scrollarsi di dosso incertezze e negatività, mettendo finalmente più grinta e intensità dal secondo set, quando si è ritrovato anche sotto di un break. La reazione è stata l’aspetto migliore della sua partita, un cambio di passo che l’ha portato al successo in rimonta. Al prossimo turno ci sarà probabilmente Medvedev, e servirà un Arnaldi assai più carico e preciso.
    Il sanremese ha chiuso il match con 47 errori (e 48 vincenti), davvero troppi per la pressione ricevuta dal rivale. Nei suoi numeri finali pesa il brutto primo set e poi l’ottimo secondo, a livellare il tutto. Ma in generale, oltre alle statistiche, deve riflettere sul perché abbia sofferto così tanto nella prima fase della partita. È bastato giocare un tennis consistente, spingendo di più con buon margine, per riequilibrare la partita. Non ha convinto nemmeno in risposta Arnaldi, visto che i servizi dello statunitense sono stati più precisi che veloci, e Matteo spesso proprio dalla risposta si prende un vantaggio che poi capitalizza con la sua velocità in campo e abilità ad aprire l’angolo.
    Alti e bassi, fiammate e indecisioni, una partita che per fortuna ha portato a casa ma che ha rischiato seriamente di compromettere sul 4 pari del terzo, sotto una tensione che l’ha portato ad affrettare i tempi e pure perdere a tratti il servizio. Proprio il servizio poi l’ha salvato, quindi è più un aspetto mentale che tecnico ad averlo “incasinato”. Svajda è tennista particolare, non se ne trovano tanti sul tour che riescono a giocare così piano e spostarti, e poi accelerare all’improvviso; ma la capacità difensiva di Arnaldi è superiore anche alle variazioni dello statunitense e, alla fine, per fortuna ha prevalso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Svajda scatta al servizio ed è molto falloso. Concede tre palle break dal 15-40 ma Arnaldi non ne approfitta (brutto l’errore col diritto sulla terza, vero gratuito). Anche Matteo non è sicuro con i suoi colpi, nel suo primo turno di servizio commette un doppio fallo, ma vince il game a 30 con un comodo attacco col diritto. L’equilibrio non si rompe, nemmeno nel quinto game quando il sanremese si porta 0-30 in risposta con un bel vincente perché spreca con la smorzata e poi subisce gli angoli al servizio dello statunitense. Sul 3-2 è Arnaldi in difficoltà al servizio. Svajda inizia il game in risposta con un passante splendido di rovescio, tocco calibrato e vincente, poi Matteo chiama una palla out ma invece ha toccato la riga. 0-30. Zachary strappa una palla break sul 30-40 grazie a un diritto mal calibrato da Arnaldi, si salva l’azzurro con un ace. Un pessimo tocco di volo costa ad Arnaldi un’altra palla break, ma si salva ancora con un altro ace. 3 pari. La bagarre continua: ora è Svajda ad andar sotto da 30-0, tre errori e 30-40, ma Arnaldi non sfrutta la chance per scappare avanti, buono l’attacco e chiusura di volo dell’americano. Molti errori, entrambi giocano a strappi e l’equilibrio regge. 4 pari. Si accende e si spegne Arnaldi, come all’avvio del decimo game: terribile errore di rovescio, del tutto bloccato con le gambe, poi un ace e un diritto vincente. Sul 5 pari, Matteo in risposta prova a cambiare marcia, ma continua ad alternare ottime giocate (il diritto vincente da sinistra sul 15 pari) ad errore evidenti (il diritto malamente in rete nel punto successivo). Sul 30 pari Svajda centra malamente un diritto, palla break Arnaldi. Male Matteo, arriva bene sulla palla ma un back difensivo decolla e scappa lungo. Appena l’azzurro gioca profondo, Svajda va in crisi. Concede un’altra palla break Zachaky, ma col servizio la cancella (sei su sei annullate). Nemmeno la settima chance è fortunata per Arnaldi, un po’ troppo arretrato in difesa. 20 punti, Svajda si porta 6-5. Con un ottimo game, finalmente senza sbavature, Arnaldi si porta 6 pari, tiebreak. Matteo concede il primo mini-break con un errore banale in scambio, 2-0 Svajda, poi sfortunato per un nastro che devia mortalmente la palla del ligure. Serve bene Zack, 4-1. Con rovescio sparacchiato via senza dietro un’idea Arnaldi crolla sotto 5-1 e con altri due errori concede il gioco decisivo s Svajda per 7 punti a 2. Un tiebreak davvero negativo, chiuso quasi per “liberarsi” del momento. Troppe chance non sfruttate (7 palle break!), errori e mancanza di continuità per Arnaldi.
    Evidente la frustrazione di Arnaldi, che al servizio sbaglia tutto all’avvio del secondo set. 4 errori, terribile lo schiaffo al volo che concede il primo break del match a Svajda. Sotto di un set e un break, Matteo si mette finalmente a lavorare la palla con più attenzione e continuità. Soffre nello scambio ma non sbaglia, e alla fine si prende il primo break del match, all’ottava chance complessiva, per l’1 pari, quindi vince il turno di battuta a zero, 2-1. Ha cambiato passo l’azzurro, gioca semplicemente più profondo e continuo, e sbaglia di meno imponendo un ritmo superiore. Si procura due palle break nel quarto gioco (15-40) e sfrutta la seconda con un errore di diritto di Svajda. Break e 3-1 Arnaldi. Evidente il cambio di passo di Matteo, anche il rovescio ora fila via sicuro e rapido, splendido il cross vincente nel quinto game, gioco che chiude con un sicuro passante di diritto incrociato. 4-1 Arnaldi. Matteo è salito di livello al servizio, e più incisivo in risposta, segnando un gap netto con Svajda. Arnaldi chiude il set per 6-2 con il terzo break del set, strappato ai vantaggi con due risposte profonde che provocano gli errori dell’americano. Altra consistenza di Matteo, e la differenza in campo è stata evidente.
    Terzo set, Arnaldi inizia alla battuta con un ottimo game, vinto a zero. Svajda è invece in difficoltà sulle traiettorie più profonde dell’azzurro e senza i regali del primo set. Rimedia a un pericoloso 15-30 e impatta lo score 1 pari. Zachary è consapevole di non poter reggere il ritmo di Matteo, quindi è attento a servire la prima in campo e variare il più possibile, cercando anche il vincente immediato pur di non entrare nello scambio di ritmo. Con un bel passante di rovescio l’americano impatta 2 pari. Buon livello in questa fase dell’incontro, pochi gli errori e molti i vincenti, come la splendida demi-volée che porta ad Arnaldi il punto del 3-2. Nessuno dei due riesce ad incidere in risposta, si scorre rapidamente sui turni di servizio (qualche errore di Matteo in risposta, anche su battute non così incisive). 4 pari, si entra nel rush finale. Improvvisamente Arnaldi va sotto: un gran passante di Svajda, super-giocata col diritto in corsa, poi Matteo si fa prendere dalla fretta, dall’ansia, e spara via un diritto banale. 0-30. Dopo una bella prima palla commette un terribile doppio fallo, 15-40, due palle break delicatissime da difendere, e ancora la prima di servizio non va. Per fortuna un’ottima seconda al centro gli apre il campo, 30-40; quindi due Ace di fila! Eccellente reazione al momento di difficoltà. Game complicatissimo, la pressione è massima. Ancora col servizio e poi una volée comoda, Arnaldi si porta 5-4. Svajda controlla bene il game, 40-15, poi Matteo trova una splendida smorzata e il game va ai vantaggi. Un errore di Zack col rovescio lo condanna a Match Point da salvare, ma non trema, con lo stesso rovescio, stavolta, ottimo, lo cancella. Altro errore di rovescio, secondo match point Arnaldi. Ci pensa Svajda: doppio fallo! Crolla nel peggiore dei mondi, la rimonta e vince Arnaldi. Prestazione con molte ombre, ma alla fine è andata. Se passerà Medvedev, servirà ben altra prestazione.

    [29] Matteo Arnaldi vs [Q] Zachary Svajda ATP Shanghai Matteo Arnaldi [29]666 Zachary Svajda724 Vincitore: Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 3Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A5-4 → 6-4M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 df 30-40 40-40 ace A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Z. Svajda 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-302-1 → 2-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1Z. Svajda 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df 40-A5-2 → 6-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Z. Svajda 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 4-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 1*-5 2-5* 2-6*6-6 → 6-7M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 6-6Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5Z. Svajda 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 3-4M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3Z. Svajda 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2Z. Svajda 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-300-1 → 1-1Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 M. Arnaldi
    🇺🇸 Z. Svajda

    Punteggio servizio
    286
    251

    Ace
    11
    3

    Doppi falli
    3
    4

    Percentuale prime di servizio
    56% (55/99)
    64% (75/117)

    Punti vinti con la prima
    82% (45/55)
    67% (50/75)

    Punti vinti con la seconda
    52% (23/44)
    48% (20/42)

    Palle break salvate
    80% (4/5)
    69% (9/13)

    Giochi di servizio giocati
    15
    15

    Punteggio risposta
    143
    93

    Punti vinti in risposta sulla prima
    33% (25/75)
    18% (10/55)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    52% (22/42)
    48% (21/44)

    Palle break convertite
    31% (4/13)
    20% (1/5)

    Giochi di risposta giocati
    15
    15

    Punti vinti a rete
    59% (20/34)
    67% (8/12)

    Vincenti
    48
    29

    Errori non forzati
    47
    41

    Punti vinti al servizio
    69% (68/99)
    60% (70/117)

    Punti vinti in risposta
    40% (47/117)
    31% (31/99)

    Punti totali vinti
    53% (115/216)
    47% (101/216)

    Velocità massima servizio
    206 km/h
    201 km/h

    Velocità media prima di servizio
    181 km/h
    186 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    149 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: esordio vincente per Berrettini, batte O’Connell e si “regala” Rune

    Matteo Berrettini

    Un bel sospiro di sollievo per Matteo Berrettini sul bel centrale del Masters 1000 di Shanghai, non tanto per la vittoria ma per averlo ritrovato in salute e buonissima efficienza dopo il ritiro a Tokyo contro Fils per l’ennesimo fastidio ai muscoli addominali. Si temeva un altro lungo stop, e addio gran finale di stagione con l’obiettivo Davis Cup da vincere da protagonista e il rientro in top 30 ATP. Per fortuna il problema fisico della scorsa settimana è stato solo un brutto spavento: nel suo match di esordio nel penultimo torneo “mille” stagionale, l’azzurro batte l’australiano Christopher O’Connell con due tiebreak, 7-6(9) 7-6(6) al termine di una prestazione discreta a livello tecnico ma piuttosto convincente per efficienza fisica. Matteo non si è risparmiato, ha corso molto e bene, con buona reattività nelle difese e nel correre avanti negli attacchi. Ha spinto molto anche col servizio, sparando nelle fasi finali alcuni Ace ad oltre 220 km/h, segno evidente di come si sentisse bene, pronto ad esplodere tutta quella potenza che lo rende a tratti irresistibile. Matteo poteva chiudere il match servendo sul 5-4 del secondo set, ma lì è incappato nel peggior game di tutto l’incontro, un erroraccio col diritto e poi un tentativo pessimo di smorzata. Poco male, al tiebreak si è ripreso dallo 0-2 ha chiuso al secondo match point. Bravissimo invece a rimontare un break nel primo set, e quindi uno svantaggio di 5-1 nel tiebreak, dove ha messo grande pressione all’avversario. Al secondo turno ci sarà una sfida intrigante, e difficile, contro Holger Rune. Del resto, non essendo testa di serie, nei M1000 è scontato trovare uno forte al secondo turno.
    C’era grande attesa per questo match, visto che in molti ipotizzavano un forfait di Matteo nel torneo dopo il k.o. in Giappone. Invece Berrettini si è presentato in Cina voglioso di riscatto e ha vinto una buona partita, contro un tennista poco appariscente come O’Connell ma sempre positivo e pronto alla lotta. All’avvio del match Chris è bravo ad imporre la sua eccellente copertura del campo, tennis ordinato e via a rete a mettere pressione al romano, che infatti cede per primo il turno di servizio. Ottima la reazione di Matteo: ha iniziato a lavorare molto la palla col back di rovescio, per impedire all’avversario di spingere su traiettorie in ritmo, ed è stato rapido nello spostarsi sulla sinistra per spingere col diritto. O’Connell non è riuscito ad impedire a Berrettini di spostare a comandare col diritto inside out, come ben dimostra l’interessante statistica mostrata alla fine del primo set: Matteo ha colpito solo un rovescio dopo il servizio, poi tutti diritti. La maggior tenuta mentale e freddezza di Berrettini è venuta fuori nel tiebreak del primo set, una maratona vinta 11 punti a 9, con l’azzurro forse un filo attendista – poteva scaricare qualche diritto a tutta, mentre è stato un un po’ conservativo – ma alla fine la solidità e pressione ha portato l’australiano a sbagliare un diritto che gli è costato il game e il set. Accade praticamente lo stesso sul 6 punti pari del secondo tiebreak: Matteo tiene, mette pressione e resta solido, ci pensa Chris a sparacchiare via col diritto.
    Buona prestazione di Berrettini al servizio: 11 Ace, nessun doppio fallo, 63% di prime palle in gioco vincendo tre punti su quattro. Pure un buon 61% di trasformazione con la seconda palla, non male vista la rapidità di O’Connell nell’aggredire in risposta e prendere l’iniziativa. Oltre che per un miglior rendimento al servizio, Berrettini ha portato a casa l’incontro per maggior tenuta negli scambi più lunghi e combattuti, dove il passare da back di rovescio ad accelerazioni potenti ha mandato a gambe all’aria gli schemi ordinati ma un po’ prevedibili dell’australiano. Chris ha giocato una splendida partita a rete (20 punti su 23) ma ha pagato a caro prezzo alcune accelerazioni davvero forzate in alcuni momenti chiave. Lì, sarebbe stato meglio continuare a costruire e scendere a rete. La fretta, e la pressione, gli sono state nemiche.
    Berrettini avanza al secondo turno e trova Holger Rune, grande talento invischiato di una stagione non positiva, con parecchie sconfitte e pochi guizzi di qualità. Il bilancio dei precedenti è 2-1 per Rune, anche se la prima vittoria del danese è arrivata per il ritiro di Matteo lo scorso anno ad Acapulco, match nel quale era menomato. Recente invece l’ultima sfida, Cincinnati la scorsa estate. Una partita strana: gran Berrettini nel primo set, poi si spese la luce e rimonta del danese. Sarà una bella chance per Matteo per “vendicarsi”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini torna in gara a Shanghai dopo la semifinale del 2019. Vince il primo game a 30, chiuso con un bel diritto vincente, ma la risposta di O’Connell è subito ficcante, Matteo deve stare molto attento a mettere la prima palla in campo. Ottimo avvio per l’australiano, a zero impatta 1 pari. Il match si accende sul 2 pari. Berrettini inizia con un Ace, poi Chris trova un rovescio passante lungo linea splendido, l’azzurro è fulminato. Sul 30 pari l’azzurro è sfortunato, un diritto pesante s’impenna sul nastro e vola via, 30-40 e prima palla break. L’australiano se la prende, grazie ad un errore col back di rovescio di Berrettini, un po’ statico nell’impatto. Immediata la reazione del romano. Tira un gran diritto vincente sul 15 pari, quindi varia i ritmi col back, proponendo palle senza peso che mandano fuori ritmo O’Connell. 15-40, due palle del contro break. Non le sfrutta (solido l’australiano), ma il contro break arriva alla terza chance, sbaglia col diritto Chris. 3 pari. La bagarre continua: O’Connell punisce un tentativo d’attacco corto dell’azzurro, che a sua volta ottiene punti col servizio. Ai vantaggi Chris prevale nello scambio più lungo del match e strappa una palla break. Ottima la giocata offensiva di Berrettini, attacco e copertura perfetta sulla rete. 4-3 Berrettini, pericolo scampato. Il set torna a scorrere sui game di battuta, ordinato O’Connell nei suoi schemi offensivi, Berrettini spinge con servizio e diritto da sinistra. Sembra a posto fisicamente dopo il ritiro sofferto a Tokyo. Il set si decide al tiebreak. Entrambi si affidano a servizio potente e diritto aggressivo. Matteo è il primo a cedere un punto, un diritto inside out incoccia il nastro e vola largo, 3-1 O’Connell, poi sbaglia un diritto in recupero sulla risposta aggressiva dell’australiano, 4-1 per Chris. Non è appariscente, ma molto preciso O’Connell, altro servizio nei pressi della riga e diritto vincente in avanzamento. Si gira 5 punti 1. Restituisce un punto al servizio con un errore di diritto l’aussie, quindi Berrettini mette in moto il servizio, 5-3. Con un diritto potente in contro piede, Matteo si porta 5-4. All’improvviso ecco il primo vero errore gratuito di O’Connell, che salta scomposto sulla palla e scarica bello lungo un diritto, 5 pari. Con un bel servizio Chris si porta 6-5, Set Point, ma serve Matteo. Uff! È andata bene… Berrettini scende a rete e tocca di volo senza stoppare abbastanza la palla, per fortuna il recupero di O’Connell non passa la rete, e si mette le mani sul cappellino, non era un passante così difficile. 6 pari. Sfonda poi Matteo, 7-6 e Set Point Berrettini. Non se lo gioca bene il romano, c’era lo spazio per tirare l’accelerazione col diritto, ma si limita a scambiare e sbaglia per primo. Chris attacca e si porta 8-7. Con un diritto pesante, Matteo impatta 8 pari e poi 9-8 con un attacco preciso col diritto. Ecco l’errore di O’Connell, un diritto d’attacco è in corridoio… invece no! Il “falco” dice che è buona, 9 pari. Stavolta è davvero lungo il colpo di Chris, 10-9, Set Point e stavolta al servizio per Matteo. Larga la risposta dell’australiano, SET Berrettini, 11-9, gran recupero da 5-1 sotto. Grinta Berrettini.
    O’Connell sembra pagare le scorie del primo set all’avvio del secondo, con il peso del gran vantaggio gettato al vento. Subisce un bel lob di Matteo (15-30) e poi si fa trovare impreparato sulla risposta dell’azzurro, 15-40, due palle break immediate per Berrettini. Sparacchia via un diritto, male O’Connell e BREAK Berrettini, 1-0 e servizio, può fare corsa di testa. È concreto Matteo, non esagera nella spinta e nei rischi, servizio in campo e spinta col contagiri, e pure una smorzata perfetta. 2-0. Sul 2-1 O’Connell ritrova precisione, anche in risposta, e sul 30 comanda uno scambio che lo porta a palla del contro break. Meno prime palle nel game per Matteo, anche sul 30-40, ma è ottimo il diritto inside out e annulla la chance. Col servizio si porta 3-1, bravo a reggere sotto la pressione del rivale. Fantastico il turno di battuta di Matteo sul 3-2, domina il campo e chiude il game con un tocco di diritto magistrale, gran mano. 4-2. La buona condizione generale di Berrettini è evidenziata dall’eccellente scambio vinto sul 4-3 30-0, diritto da ogni lato, alternanza tra rovescio cross e back, e chiusura con un’accelerazione perfetta di rovescio lungo linea. Perfetta. Segue un Ace e via, 5-3. L’azzurro prova a chiuderla subito: gran diritto e 15-30. Con un ottimo back di rovescio porta il game ai vantaggi, ma è nuovamente poco fortunato per la deviazione del nastro sul passante di rovescio. 5-4, O’Connell regge. Matteo serve per chiudere. Non un buon avvio, errore col diritto in spinta, poi la smorzata non è vincente sull’ottimo recupero dell’australiano. 0-30. Con un errore di diritto banale, lo score è 0-40, tre chance per O’Connell per allungare il match. BREAK a zero, pure sfortunato con l’ennesimo nastro che impenna la palla, ma i primi due punti dell’azzurro sono stati negativi. 5 pari, tutto da rifare. Caos nel match adesso, Chris non è preciso, con un doppio fallo sul 30 pari concede una palla break a Berrettini, e la prima palla non entra. Si scambia, Matteo non è rapido dell’aggredire col diritto la palla e la spedisce in rete, forse un po’ trattenuto nella spinta, e pure un po’ arretrato ora rispetto alla miglior posizione. Chris si becca un warning per ritardo nel servire, ma vince il game, 6-5. Berretti ritrova finalmente un big-point col diritto, mancava da un po’, gran bordata in corsa. Gli vale il 40-15 e poi chiude il gioco di potenza. 6 pari, ancora tiebreak. Non fortunato Matteo sul secondo punto, un recupero estremo di O’Connell resta dentro per miracolo, poi l’azzurro stecca un diritto, 2-0 per l’australiano. Con in diritto in avanzamento vince il primo punto Matteo. Chris sbaglia nei pressi del net su di una risposta bassa e complicata del romano, 2 pari. O’Connell sbaglia tutto: comanda col diritto ma ne tira uno corto e Matteo ne approfitta entrando a sua volta nella palla, 3-2 Berrettini. Fioccano gli errori, ora è Matteo a costruire bene ma poi affossare in rete il diritto d’attacco. 3 pari. Finalmente torna l’ACE (decimo), ben 221 km/h, e 4-3. Pure Chris cala un “asso”, 4 pari. Con l’undicesimo Ace, Berrettini arriva a match point (6-5). Pure l’australiano trova l’Ace, 6 pari. Ecco il regalo dell’australiano: esagera col diritto dopo il servizio, bordata bella lunga e Match Point #2 per Matteo, ma al servizio. Chiude di volo, buona volée. Finisce con due tiebreak, e prima vittoria in stagione a livello M1000. Prossimo turno ci sarà Rune. Ma la miglior notizia è vederlo in salute.

    Christopher O’Connell vs Matteo Berrettini ATP Shanghai Christopher O’Connell66 Matteo Berrettini77 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* ace 2-0* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 ace 4*-4 ace 5-4* 5-5* 5*-6 ace 6*-6 6-7*6-6 → 6-7M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6C. O’Connell 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 0-30 0-404-5 → 5-5C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5C. O’Connell 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 2-4C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3C. O’Connell 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-1 → 0-2C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 5-2* 5-3* ace 5*-4 5*-5 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7* 8-8* 8*-9 9*-9 9-10*6-6 → 6-7C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 5-6C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-04-4 → 4-5C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2C. O’Connell 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2C. O’Connell 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇦🇺 C. O’Connell
    🇮🇹 M. Berrettini

    Punteggio servizio
    282
    289

    Ace
    5
    11

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    60% (51/85)
    63% (53/84)

    Punti vinti con la prima
    69% (35/51)
    75% (40/53)

    Punti vinti con la seconda
    68% (23/34)
    61% (19/31)

    Palle break salvate
    60% (3/5)
    50% (2/4)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    Punteggio risposta
    130
    120

    Punti vinti in risposta sulla prima
    25% (13/53)
    31% (16/51)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    39% (12/31)
    32% (11/34)

    Palle break convertite
    50% (2/4)
    40% (2/5)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    Punti vinti a rete
    87% (20/23)
    73% (11/15)

    Vincenti
    32
    33

    Errori non forzati
    20
    33

    Punti vinti al servizio
    68% (58/85)
    70% (59/84)

    Punti vinti in risposta
    30% (25/84)
    32% (27/85)

    Punti totali vinti
    49% (83/169)
    51% (86/169)

    Velocità massima servizio
    208 km/h
    222 km/h

    Velocità media prima di servizio
    180 km/h
    209 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    164 km/h LEGGI TUTTO

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    Alcaraz supera Sinner al tiebreak del terzo set, vince l’ATP 500 di Pechino. Finale carica di emozioni e grandi giocate

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Incredibile, e crudele. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la finale dell’ATP 500 di Pechino, vinta da Carlos Alcaraz sul campione in carica Jannik Sinner per 6-7(6) 6-4 7-6(3) al termine di 3 ore e 21 minuti di spettacolo clamoroso per durezza nella lotta, gioco splendido ricco di colpi bellissimi e alternanza di situazioni. Pur applaudendo la classe di Alcaraz, c’è un pizzico di amarezza perché Sinner nel tiebreak decisivo era volato avanti 3-0 con due mini break, conquistati con grande classe. Carlos si è pure rotto una scarpa nel recupero di una smorzata perfetta. Purtroppo per Jannik, lo spagnolo in quel momento ha chiuso gli occhi e ha tirato tutto, e… tutto gli è rimasto in campo, andando a prendersi 7 punti di fila (6 vincenti, un errore di Sinner), meritandosi così il successo, terzo nel 2024 vs. l’azzurro in altrettante partite. C’è rammarico, inutile nasconderlo, perché Sinner era arrivato a un soffio dalla vittoria, in una partita nel quale era stato bravissimo a rimontare da 5-2 sotto nel primo e vincere il tiebreak, quindi recuperare anche nel terzo set, un break di svantaggio che potevano essere stati due. Duro, mai domo, bravissimo a mettere pressione e scappare avanti. Ormai si sentiva il profumo della grande W, quasi accarezzata e poi sfumata via.
    Una partita così tirata, giocata ad altissimo livello da entrambi, spallata contro spallata, la vinci e la perdi per una manciata di punti. Decisivo ovviamente il tiebreak del terzo set, ma non solo. Il rammarico per Jannik sta tutto non nella rimonta violenta e bellissima subita dallo spagnolo nel tiebreak decisivo, dove è stato “too good” (si poteva servire meglio…), ma per quel “maledetto” ottavo game del secondo set, nel quale Alcaraz ha traballato e concesso due palle break. In quel game l’azzurro non è riuscito a concretizzare l’allungo che l’avrebbe portato a servire per il match. In quel preciso momento Sinner era superiore, per colpi, intensità e carica emotiva. Era riuscito a mettere enorme pressione sul rivale, forzandone gli errori, quindi era il “momentum” da capitalizzare al massimo per spaccare la partita. Non possiamo tuttavia chiedere a Sinner la perfezione, ancor più in una stagione incredibile per risultati, qualità di gioco e continuità. Perdere contro un Alcaraz così forte e determinato ci sta, anche se fa malissimo…
    Una grande finale, segnata da molti errori portati dal coefficiente di rischio “folle” per velocità di palla e intensità, ma che ha regalato al pubblico tantissimi punti straordinari per spettacolo e alternanza di situazioni, tattiche e di punteggio, con allunghi e rimonte. Il gioco l’ha condotto soprattutto lo spagnolo, che ha scelto di tirare tutto e subito per non finire nello scambio di pressione di Jannik, dove mediamente è inferiore. Una tattica a volte estrema che gli è costata qualche fase negativa, ma qua il merito di Sinner è enorme. Infatti sfido a trovare un avversario che sotto il “bombardamento” dell’iberico avrebbe incassato, retto e rilanciato, ribaltando più di una volta l’inerzia a proprio favore. Solo la durezza e rifiuto della sconfitta che anima Sinner ha portato il nostro n.1 a riprendersi più volte da situazioni quasi disperate. Alcaraz è tennista di qualità superiore: si spegne con errori provocati da eccessi d’impeto, e poi si accende bruciando un fuoco abbagliante, stordente. Carlos ha trionfato proprio grazie a due fiammate clamorose, una nell’ottavo game del secondo set, l’altra nel tiebreak decisivo. Un big-point sul 4-3 del secondo parziale (attacco col back di diritto e poi chiusura di volo con un riflesso e controllo assurdo) l’ha portato a vincere il secondo set; quindi un’altra, ancor più impressionante nel “decider”, dove sotto 0-3 è andato a prendersi il quarto e quinto punto con due attacchi all’arma bianca, tanto spericolati quanto belli, due vincenti assoluti che hanno liberato il suo braccio, diventato irresistibile e vincente. Lì, altra pecca di Sinner: enorme Carlos, ma era necessario trovare aiuto dal servizio, come in altre fasi della partita è accaduto. Invece la prima palla non gli ha portato punti, e Alcaraz è andato a prenderseli.
    Sinner complessivamente ha servito così così, troppi alti e bassi (pessimo il primo set, dove a metà parziale era sul 36% di prime in campo!?!), e questo è stato certamente un punto a favore dell’iberico, che ha avuto il tempo di entrare con la risposta e dominare. La risposta di Sinner invece ha funzionato piuttosto bene, dando il “la” alla rimonta nel primo e nel terzo set. Alla fine la partita, oltre che su quelle fasi decisive, è andata nella direzione di chi ha comandato il tempo di gioco: spesso l’ha fatto Carlos, prendendosi di prepotenza molti punti in attacco, con colpi vincenti strabilianti; in altre fasi Sinner è stato splendido per come ha riconquistato campo dalla risposta, si è spostato sul diritto a spingere fortissimo sulla diagonale di destra per poi affondare sul rovescio del rivale.
    Tanti sono stati i temi tattici della lunga sfida, già approfonditi nella cronaca (la trovate sotto). Una partita davvero interessante, intensa e ricca di emozioni. È andata male, purtroppo. Applausi ad entrambi, grandissimo spettacolo. Nel tennis non c’è il pareggio, altrimenti oggi sarebbe finita così. Ma it’s tennis, baby… Andrà meglio la prossima volta. Intanto, è stato il Tennis a vincere, altro episodio di un rivalità che già è nei libri di storia come una delle migliori di sempre.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale del China Open inizia con Alcaraz alla battuta. Super risposta di Sinner e gran pallata col rovescio. Sul 15 pari Jannik vince ancora il duello sulla diagonale sinistra, 15-30. Si riscatta lo spagnolo spingendo forte col diritto. Solo 4 punti, ma è già ben chiaro con i due abbiano deciso di approcciare il match. 1-0 Alcaraz, molto incisivo col diritto. Impressionante il cambio di velocità di Carlos col rovescio nel suo primo punto in risposta, spezza la difesa di Jannik. Altro punto spaziale di Alcaraz, velocità massima e anticipo, rovescio cross e passo avanti per chiudere col diritto. Perfetto. 0-30. E la prima palla di Sinner non va… Attacca la rete Sinner, ma l’approccio centrale è corto, comodissimo il passante di diritto di Alcaraz. 0-40, tre palle break. Salva la prima Jannik con un passante basso che Carlos di volo non gestisce, ma era ancora lo spagnolo in controllo del tempo. Finalmente Sinner trova grande profondità col diritto, e Alcaraz sbaglia il primo colpo del suo incontro, 30-40. Gran prima esterna, Sinner cancella anche la terza PB. Con molta fatica, e un gran tennis complessivo, Sinner vince il game, 1 pari. Sinner ha preso fiducia, gioca molto profondo e pungola il lato rovescio di Alcaraz, che commette due errori. Il secondo gli costa la palla break sul 30-40. E senza prima “in”. Jannik si fa trovare impreparato sulla palla che salta altissimo e sbaglia il diritto successivo. CHE COLPO! Alcaraz trova un passante di rovescio allucinante dopo un punto costruito in modo perfetto da Sinner, controllo del corpo in frenata eccezionale. 2-1 Alcaraz. Grandissimo livello di gioco. Soffre al servizio Jannik perché la 1a non entra, pure un doppio fallo sul 15 pari. La seconda è molto efficace sul 15-30, ma reggere così è dura (36% di prime in campo!?!). Alcaraz aggredisce l’ennesima seconda palla e si prende un’altra palla break sul 30-40. Sbaglia malamente un rovescio in scambio Jannik, arriva leggermente in ritardo e la palla scappa via per la tangente. BREAK Alcaraz, 3-1. Qualche errore di troppo per l’azzurro, come il rovescio sul 30-15, incerto dopo una risposta incisiva. Anche Carlos concede qualcosa ora, doppio fallo. 4-1 Alcaraz. Attacca all’arma bianca Carlos nel sesto game, un’ottima volée, poi subisce un passante perfetto di Sinner. Gran spettacolo, anche se il servizio di Sinner resta l’assente non giustificato finora. Buon game per Jannik, preciso col rovescio. 4-2. Ottimo turno di servizio per lo spagnolo, con la perla di un passantino stretto di rovescio sull’ultimo punto che inganna l’italiano, 5-2. In costruzione sta migliorando Sinner, manca la finalizzazione (anche per merito della difesa ottima del murciano). Ottimo l’ottavo game di Sinner, palla violenta e sguardo intenso al suo angolo dopo averlo chiuso per il 5-3. IMPRESSIONANTE il diritto di Jannik sul 30-15, un vincente stretto e potentissimo che fulmina il rivale. 30 pari. Sì!! Non entra la prima Carlos, Jannik anticipa la risposta col diritto e scarica una fucilata cross vincente. Palla Break Sinner! CHE CLASSE! Altra grande risposta – sulla seconda di Alcaraz – comanda, si prende il centro del campo e forza l’errore del rivale. CONTRO BREAK SINNER, 5-4. Mostra il pugno Jan dopo aver forzato l’errore di Carlos sul rovescio. Intensità e durezza massima. 5 pari, rimonta completata. Alcaraz vola 6-5; Sinner inizia male il game #12 con errore di volo banale e gravissimo. Poi pure un doppio fallo, 15-30. E la prima non va… Va invece il rovescio, davvero pesante e preciso. Altro doppio fallo! Si piega sul ginocchio destro l’azzurro. Set Point Alcaraz sul 30-40. Lo annulla con classe, si butta avanti e tocca una volée per niente comoda. Sfonda col diritto, 6 pari. Tiebreak. Costruisce uno schema eccellente Sinner sul secondo punto, sposta il rivale e chiude di volo. 2-1 Sinner. Bellissima la palla corta di Alcaraz nel quarto punto, tocco magistrale. 2 pari. Gran livello di gioco, 3-2 Alcaraz. Altrettanto bravo Jan, 3 pari. Sinner commette il primo errore del TB, un diritto in rete, poche gambe sulla risposta rapida di Alcaraz, 4-3. Se lo riprende Jannik, con una difesa eccellente. 4 pari! No… sbaglia Sinner l’attacco sul 5-4, spinge forte ma la palla non è abbastanza profonda, e il passante di Alcaraz punisce l’azzurro. 6-4 due Set Point Alcaraz. ACE sul primo, 6-5. Ora serve Carlos. RISPOSTA CLAMOROSA di Sinner, impatto violento che sorprende Alcaraz, 6 pari. Appena lungo il diritto di Carlos dopo il servizio cercando l’affando… Set Point Sinner sul 7-6!! E al servizio… Vola via il rovescio dello spagnolo, frustrato dalla risposta assurda di Jannik. 7-6 Sinner, 70 minuti di tennis eccellente. Vincere un set, annullando 3 Set Point e servendo solo il 50% di prime è… SPAZIALE. Come ha giocato i punti importanti. Come ha giocato i punti importanti.
    Sinner inizia al servizio il secondo set. Inizia un monologo con il suo angolo Alcaraz dopo aver sbagliato un rovescio sotto pressione. Evidente la frustrazione dell’iberico per come ha subito la rimonta e sorpasso dell’azzurro. 1-0 Sinner. L’inerzia mentale è tutta pro-Jannik, ma Carlos regge e vince il suo primo turno di battuta, 1 pari. Serve meglio l’azzurro ora, così guadagna il tempo per spingere per primo e correre avanti in sicurezza. Il match ora segue spedito i turni di servizio. Sul 3-2 Sinner, Carlos è in difficoltà al servizio sulle risposte profonde dell’azzurro. Scivola 15-30. Spreca un po’ Jannik nel quarto punto, dopo un’altra eccellente risposta, spara lungo un diritto che non ci voleva. Il game va ai vantaggi, grazie un ottimo passante di rovescio di Sinner, 3 pari. Carlos trova un attacco col back di diritto tanto particolare quanto ben realizzato, vale all’iberico il 15-30 nel settimo game. Con una risposta perfetta su di una seconda palla non abbastanza angolata, Alcaraz strappa il 15-40 e prime palle break del set. Via la prima, servizio e diritto da metà campo; se la gioca benissimo Jannik la seconda, pur senza primo servizio, trova un grande angolo, più lento ma precisissimo. Poi trova un’altra magia, un diritto cadendo indietro controllato in modo misterioso. 4 punti di fila, che CLASSE! 4-3 Sinner. È un fulmine Jannik in campo, rapidissimo nella copertura e molto pungente in risposta. Il livello di gioco è molto alto, qualche errore ma quanto corre la palla… Forza l’ottavo game ai vantaggi Sinner, dove trova un lob perfetto che punisce l’attacco di Alcaraz. Spettacolo a Pechino, grande partita. C’è tensione, Sinner pressa e Carlos la sente tutta! Un’altra risposta profonda manda in crisi Alcaraz, che sbaglia un diritto. Palla Break Sinner!!! ACE! Classe Alcaraz. Altro duro scambio, Jannik regge e Carlos sbaglia per troppa fretta di chiudere. Seconda PB per l’azzurro. Altro ottimo servizio dello spagnolo, potente al corpo, rispondere è quasi impossibile. Non ci credo! Che difesa di Sinner sulla bordata di Alcaraz, e poi diritto vincente. Lungo e durissimo l’ottavo gioco. Alla fine Alcaraz impatta 4 pari, con più di un rimpianto per Jannik. Sinner sbaglia due diritti e scivola sotto 0-30. Non chiude uno smash non facile l’azzurro sul 15-30, bella difesa di Carlos, e 15-40, situazione totalmente ribaltata. Sfonda col diritto Jan, 30-40; sbaglia un diritto cross a tutto braccio Jannik, e il BREAK purtroppo arriva. 5-4 Alcaraz, serve per andare al terzo. Si è acceso lo spagnolo, vince un gran punto difensivo e poi con un Ace vola 40-0, tre set point. In rete la risposta dell’azzurro, 6-4. Si va al terzo. Rimpianti per Sinner, quell’ottavo game era da vincere, e il nono i due errori col diritto. Match tiratissimo.
    Il terzo set si accende nel terzo game. Serve Sinner, ma è la difesa e contrattacco di Alcaraz a brillare (bellissimo un diritto davvero potente e preciso). Vola avanti 15-40 in risposta lo spagnolo, con un diritto in spinta out di Jannik, due palle break. Sinner non trema: trova una smorzata ottima col diritto, che mano! Poi Carlos sparacchia una risposta di diritto in tribuna su di una seconda palla molto carica. Tira malamente un diritto out nei pressi del net l’azzurro, un po’ troppa foga (bastava meno potenza) e tanta fortuna lo spagnolo visto che la risposta era mal centrata, c’è una terza palla break. Alcaraz si prende il BREAK con un cambio in lungo linea eccellente, che sbaraglia la difesa dell’azzurro. 2-1 e servizio Alcaraz, un allungo doloroso, anche perché lo spagnolo tira tutto e tutto gli sta in campo (3-1) mentre l’azzurro sembra aver un calo nell’intensità fisica. La prima palla va e viene, e subisce l’aggressività totale rivale, crollando sotto 15-40. Annulla le due palle break, un bel servizio e poi uno scambio condotto con calma e profondità. Con fatica Sinner ricostruisce profondità e intensità, resta in scia 2-3. Irresistibile Carlos col diritto, pieno di energia e fiducia tira “sassate” imprendibili, con Jannik che comunque non molla niente. Un Ace porta Alcaraz sul 4-2, quasi intoccabile nel set nei suoi game. Sul 4-3, Sinner capitalizza un primo regalo di Carlos tirando un rovescio lungo linea mortale, sbracciata che gli vale lo 0-30. Fretta, troppa fretta dello spagnolo che sente la pressione. 0-40, tre palle del contro break per Jannik. Ottima costruzione e attacco di Carlos sulla prima, 15-40; UFF! Un nastro impattato con violenza da Sinner manda fuori ritmo lo spagnolo, che sbaglia un diritto. CONTRO BREAK, 4 pari! Da possibile 1-4 con due break, ora siamo di nuovo in parità dopo due ore e tre quarti di bellezza e lotta. Vola 30-0 Jannik, poi commette pure un doppio fallo che non ci voleva, 30 pari. Con durezza Sinner rischia una seconda palla a grande velocità, e la risposta del murciano è lunga. Recupero clamoroso su di un nastro che stoppa la palla di Jan, chiude e via, sorpasso, 5-4. Inizia male il game Alcaraz, rischia col diritto ma gli esce di pochissimo largo, 0-15. NO! Rischia troppo anche Sinner in risposta, cerca la bordata nei piedi ma non va, lunga. Altro errore di Alcaraz, questo davvero gratuito. 15-30, è a due punti dalla grande W l’altoatesino. Si rischia tutto… smorzata di Alcaraz, il tuffo in allungo di Jannik non è abbastanza, 30 pari. E il rovescio cross di Alcaraz? Altro rischio totale, la palla pizzica un lembo della riga, ride amaro Sinner. Si va ai vantaggi, pessima volée dello spagnolo, che fa cose bellissime e altre terribili. Col servizio, 5 pari. Si va avanti. Ora è Carlos a scappare avanti, con un passante ottimo, strettissimo, si porta 0-30 in risposta. Continua a rischiare a tutta lo spagnolo, mentre l’azzurro difende con ordine e consistenza. 30 pari. Con un riflesso fantastico sotto rete Sinner si prende una schermaglia sul net, situazioni che nel match aveva quasi vinto l’altro. Si lotta ai vantaggi. Sinner tira un diritto d’attacco dal lato di Carlos, che trova un passante sostanzioso e Jan di volo sbaglia. Palla Break… l’annulla col servizio e urla! 12esima PB annullata sulle 15 concesse. Alla fine Jannik con grinta e rincorse, e salvando la palla break, si porta 6-5. Niente, questa dura e bellissima finale si decide al “decider”. Inizia bene Sinner, servizio e diritto, 1-0. SI! Gran risposta di Sinner, diritto profondo e poi smorzata bellissima, 2-0! Alcaraz ha distrutto una scarpa nella rincorsa!?! Si perdono un paio di minuti. Ma Sinner non si è freddato affatto: tira una risposta VIOLENTISSIMA di diritto cross, sassata mortale. 3-0 con due mini-allunghi. Bellissimo il punto d’attacco vinto da Alcaraz, 3-1. Altro punto assurdo vinto da Alcaraz, rincorsa micidiale e apertura di campo, 3-2. Spettacolo Massimo. Recupera i due mini-break lo spagnolo. E poi gran servizio, 3 pari. Assurda la volée da metà campo dell’iberico, come l’ha controllata… 4-3. Altro vincente di Carlos, col diritto. 5-3, 5 punti di fila, uno meglio dell’altro, ma troppo corto il diritto di scambio dell’azzurro. E non entra mai la prima ora a Jannik. Out il diritto di Sinner. 6-3, tre match point Alcaraz. Incredibile, da 3-0 avanti nel tiebreak, sei punti di fila. Altro vincente di diritto 7 punti di fila. Bravissimo.. 3 ore e 20 minuti di grande tensione e tennis. Che rammarico per Sinner. L’aveva persa, ripresa, persa di nuovo e poi arrivato ad un soffio dalla vittoria. Applausi a tutti e due, ma che amarezza…

    Jannik Sinner vs Carlos Alcaraz ATP Beijing Jannik Sinner [1]746 Carlos Alcaraz [2]667 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 3*-1 3-2* 3-3* 3*-4 3*-5 3-6*6-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-304-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace2-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace4-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 3-4* 4-4* 4*-5 4*-6 5-6* 6-6* 7*-66-6 → 7-6J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df 40-40 A-405-6 → 6-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-5 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-5 → 3-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 2-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df1-3 → 1-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-401-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇪🇸 C. Alcaraz

    Punteggio servizio
    258
    278

    Ace
    6
    6

    Doppi falli
    4
    2

    Percentuale prime di servizio
    55% (71/129)
    60% (74/123)

    Punti vinti con la prima
    66% (47/71)
    73% (54/74)

    Punti vinti con la seconda
    53% (31/58)
    55% (27/49)

    Palle break salvate
    80% (12/15)
    67% (4/6)

    Giochi di servizio giocati
    17
    17

    Punteggio risposta
    117
    118

    Punti vinti in risposta sulla prima
    27% (20/74)
    34% (24/71)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    45% (22/49)
    47% (27/58)

    Palle break convertite
    33% (2/6)
    20% (3/15)

    Giochi di risposta giocati
    17
    17

    Punti vinti a rete
    50% (13/26)
    74% (25/34)

    Vincenti
    31
    55

    Errori non forzati
    46
    59

    Punti vinti al servizio
    60% (78/129)
    66% (81/123)

    Punti vinti in risposta
    34% (42/123)
    40% (51/129)

    Punti totali vinti
    48% (120/252)
    52% (132/252)

    Velocità massima servizio
    208 km/h
    221 km/h

    Velocità media prima di servizio
    193 km/h
    197 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    159 km/h
    159 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner doma la resistenza di un ottimo Bu, sarà super-finale vs. Alcaraz

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Sveglia già pronta, domani alle ore 11. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfidano per il titolo dell’ATP 500 di Pechino, la finale più attesa, la rivalità più ambita ed elettrizzante del tennis attuale vivrà un altro capitolo. Jannik la conquista soffrendo più del previsto, complice qualche errore di troppo e incertezza in risposta, ma anche una super partita di Yunchaokete Bu, un nome un po’ particolare ma che molto probabilmente entrerà ben presto nel vocabolario del tennis di alto livello nelle prossime stagioni. Jannik batte il sorprendente cinese (autore nel torneo dell’eliminazione di Musetti, la cui partita merita di essere assolutamente rivalutata…) in due set, 6-3 7-6(3), al termine di un incontro piuttosto equilibrato, giocato in modo impeccabile da Bu, fortissimo nella corsa e nell’approccio alla palla e pronto a prendersi grandi rischi, come bravo a reggere nello scambio a velocità molto alta e trovare bordate interessanti. Sinner ha mancato qualche occasione, ha commesso qualche errore in costruzione (insolito) e in troppi game ha stentato ad imporre la sua maggior classe ed esperienza sul rivale. Bravissimo Bu, davvero encomiabile per come ha retto l’impatto del fortissimo avversario, giocando al proprio meglio; ma la sensazione dal campo è stata che Jannik potesse anche chiuderla prima, e meglio.
    Sinner ha fin troppo insistito sulla consistenza e velocità nello scambio, mettendo così in palla il rivale che proprio sul ritmo è un bel “cagnaccio”, sorretto da piedi spettacolari e un gran timing d’impatto. Forse Jannik, viste le sue maggiori possibilità complessive, poteva optare per un tennis più complesso e vario, uscendo dalla pura schermaglia a tutto braccio, magari caricando maggiormente di rotazione il diritto per dare meno ritmo e allontanare l’avversario dalla riga di fondo, come venire più spesso a rete e soprattutto insistere maggiormente sul contro piede, situazione che Bu ha sofferto. Scelte che avrà valutato come meno ideali oggi, anche se nelle rare occasioni nelle quali c’ha provato, i punti sono arrivati. Poco male: alla fine Jannik ce l’ha fatta, con una zampata da campione nel primo set e dominando il tiebreak del secondo, dove ha sbagliato solo un colpo e servito molto bene. Proprio l’efficacia del servizio, in particolare nei momenti chiave, è l’aspetto migliore della sua prestazione. Ben 11 Ace nessun doppio fallo, tre punti su quattro vinti con la prima palla in campo servendone “in” due su tre. Non numeri stellari ma consistenti, e l’avversario è stato pure bravo a mettere pressione in risposta, quindi ancor più merito al rendimento a Jannik per il rendimento della battuta. Alla fine Sinner ha concesso solo 3 palle break e tutte nello stesso game.
    Bu merita un grande applauso. È relativamente facile giocare contro il migliore perché la pressione è a zero, ma era in casa, con lo stadio pieno e senza mai aver vissuto un’esperienza del genere. È stato bravissimo ad approcciare la partita al meglio, come gioco e come testa. Braccio sciolto e via, nessun timore reverenziale e ben chiaro in testa cosa fare. Spingere tanto, insistere sul ritmo di Sinner perché lui è forte lì, ma è anche il mio punto di forza, quindi provarci sempre e comunque. Notevole come il cienese abbia retto per gran parte del match sulla diagonale di rovescio, ad altissima velocità, e sbagliando davvero poco in rapporto al rischio. Anticipo e pulizia d’impatto, a tratti una bellezza vedere come la palla usciva retta e ficcante dalle sue corde, anche in punti decisivi nei quali non ha mai davvero tremato, è stato semplicemente Sinner più bravo a prenderseli. Pochi i regali, non tanti gli errori di Bu in rapporto al rischio e velocità con cui ha condotto la sua partita. È un tennista piuttosto completo, e quando il servizio lo sostiene, non è affatto facile superarlo.
    Infatti ha fatto fatica Sinner, più di quanto onestamente si poteva ipotizzare alla vigilia. Magari se Jannik avesse sfruttato meglio le chance strappate, lo score sarebbe stato più netto e soprattutto avrebbe fatto meno fatica. Questo è stato l’aspetto più negativo del match dell’azzurro: qualche risposta sbagliata su palla break o situazioni favorevoli (15-30 o vantaggi), anche su seconde di battuta non temibili. Ha giocato un match un po’ “monocorde” se mi passate il termine, insistendo fin troppo sul braccio di ferro di velocità e potenza, invece di muovere di più l’avversario e il gioco. Essendo Bu un colpitore puro, se lo porti a colpire da posizioni scomode, su palla più alta e vivace, o lo prendi in contro piede, il suo tennis va più difficoltà rispetto a quando può giocare sulla diagonale a grande velocità.
    Sinner la vince “da Sinner”: giocando meglio i punti importanti, servendo da campione nei momenti caldi, gestendo energie e situazioni. La lucidità del campione, qualità affinata in modo clamoroso in questo benedetto 2024.
    Per confermare il titolo 2023, c’è da battere in finale Alcaraz, che stamattina ha davvero impressionato vs. Medvedev. Sinner dovrà alzare ancora il livello, non lasciare per strada nemmeno mezza chance, sbagliare di meno in costruzione e giocare un tennis più vario e offensivo per farsi attaccare, altrimenti tener fermo Carlos sarà maledettamente difficile…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla della seconda semifinale a Pechino. 4 pallate in sicurezza e via, 1-0. Jannik vince il primo lungo scambio del match, passando da difesa ad attacco e chiudendo con un diritto vincente calibrato al millesimo. Bu gioca ordinato e profondo, ma non sembra avere la velocità di palla per spezzare l’azzurro nello scambio. Rischia un servizio esterno e poi accelerazione cross stretta, ma trova solo il corridoio, errore che costa a Bu due palle break sul 15-40. Non sfrutta la prima chance Jan, il rovescio lungo linea non passa la rete; nemmeno la seconda, grave errore con la risposta in rete, su di una seconda palla non esattamente incisiva (forse, per assurdo, quasi troppo lenta da restar sorpreso!). Non entra la prima palla di Yunchaokete, ma trova buona profondità col rovescio, e il terzo rovescio sbagliato dell’azzurro. 5 errori di rovescio di Sinner nel game, non sfrutta le PB e 1 pari. Più di un rimpianto per il nostro n.1. Ritmo enorme di Bu, non sovrasta Sinner ma per ora regge. Il rovescio di Jannik è troppo falloso in quest’avvio, meglio la sbracciata di diritto, o il servizio ad uscire che Bu non acchiappa. Ma sul ritmo ora il cinese è davvero tosto, arriva benissimo coi piedi e trova impatti puliti. Con un Ace l’azzurro sale 2-1. Ma c’è partita so far, anche perché Bu nel secondo turno serve pure bene, 2 pari. Il cinese va a prendersi con forza e grande anticipo due palle break sul 15-40, Jannik alla prima palla più corta è aggredito, e aggredito con qualità. Finalmente il primo gran rovescio vincente di Sinner, un lungo linea perfetto, 30-40; rischia col diritto su ritmi massimi, e sbaglia. Parità. Una smorzata in corridoio costa a Jannik la terza PB del game. La spreca Bu, risposta in rete. Del resto, rischia tutto, deve farlo. Bu sembra il “nuovo Karatsev” per come, venuto dal nulla, trova potenza in accelerazione, sbagliato poco per i rischi che prende. 20 punti per portare a casa il game, 3-2 Sinner. Scampato il pericolo, Jannik cambia marcia col diritto, soprattutto sul secondo punto, dove l’azzurro mette quasi i piedi in campo e tira una palla di qua, l’altra di la, e difendersi è dura. 0-30. Con una risposta molto angolata, Sinner si prende lo 0-40 e tre palle break. Eccellente il rovescio lungo linea di Bu sulla prima, 15-40, ma stecca col diritto sulla seconda, del resto il ritmo è massimo. BREAK Sinner, 4-2. COLPO incredibile di Sinner nel primo punto, un vincente di rovescio lungo linea, in corsa, clamoroso per controllo e velocità. WOW! Si è acceso davvero il n.1, chiude a zero un ottimo game, 5-2, la zampata del campione. Ha perso un po’ di misura il cinese, dopo 40 minuti eccellenti, i migliori della sua carriera vista la caratura di Sinner e il livello mostrato in scambio. Concede il 15-30 Bu, e poi un Set Point sotto un altro rovescio profondo di Sinner. Non lo gioca bene Jannik, stavolta è lui a strappare il colpo. Errore di diritto e secondo set point. Spreca ancora l’azzurro, un diritto in scambio vola lungo. Resta in scia il cinese, 3-5. Con un errore banale di diritto (il 18esimo del set) Jannik scivola sotto 15-30, ma rimedia nel punto seguente imponendo il suo ritmo e poi con una bordata di servizio. Terzo Set Point. È quello buono: corre a rete dopo un rovescio profondo e la volata è perentoria. 6-3, ma che fatica… 19 errori, un po’ troppi per l’azzurro, ma gran set del cinese.
    Il secondo set scatta seguendo i turni di servizio, con un canovaccio simile all’avvio del primo set, tennis rapido e grande ritmo. Bu regge di meno sul rovescio, angolo dove Sinner punge più spesso. 2 pari. Jannik inizia col punto esclamativo il quinto game, da difesa ad attacco con un vincente di rovescio in salto splendido, poi spreca con un tentativo di smorzata totalmente fuori centro. Ci riprova sul 30 pari, ma stavolta ha costruito bene lo spazio e l’esecuzione è più sicura, è vincente e vale il 30-40, palla break. Bu serve bene, angolino esterno quasi imprendibile. Si resta “on serve”, 3-2. Funziona bene il diritto di Jannik, aggredisce la risposta di Bu e trova precisione nell’affondo. Anche il servizio funziona, 3 pari. Il ritmo torna massimo nel “fatidico” settimo game. Prima un vincente spettacolare di Bu, poi una smorzata improvvisa e altrettanto bella di Sinner. Gran livello complessivo. Proprio sotto in ritmo oltre i limiti di velocità porta Yunchaokete all’errore, 15-30. Di nuovo Jannik poco preciso in risposta, cerca la botta ma termina in rete. Si riscatta subito l’azzurro: stavolta la risposta è profonda, comanda col diritto e si prende la palla sul 30-40. Niente, gli esce di poco la risposta. La tensione è massima, Bu commette il secondo doppio fallo del match, palla break #3 nel set. Lungo scambio, grande velocità, Jannik sbaglia per primo. Qualche sbavatura del nostro campione in queste palle break, non giocate benissimo. Bu si salva ancora, 4-3. Sinner risale con freddezza da 15-30 e impatta lo score sul 4 pari. Bu regge, 5-4. Jannik sul 15 pari tira malamente un diritto in rete, rabbioso e poco preciso, gli costa un pericoloso 15-30. Arriva l’Ace, momento ideale per tirarlo, poi un altro. Un nastro mortale di Bu porta il game ai vantaggi. Oh, finalmente torna il contro piede, scomparso da qualche game (a torto… era stato decisivo nel primo set), e poi il terzo Ace del gioco. 5 pari. Durissimo nel cavarsi da un punteggio delicato. Si entra nel rush finale, e la tensione sale. Con due rischi esagerati (incluso un doppio fallo) Bu è 30 pari. Si butta a rete con coraggio e chiude la porta di volo, per nulla facile, ma il game va ai vantaggi. Sbaglia una volée Sinner, 6-5 Bu. Con freddezza l’azzurro si porta al tiebreak (splendida un’altra smorzata di diritto). Sinner si prende con un angolo di rovescio splendido un mini-break immediato, misura e poca forza, palla “maligna” dopo tante sportellate a tutta che manda fori giri il rivale. Gran ritmo, Bu cerca di reggere ma alla fine cede per primo, 2-0. Con una risposta profondissima Bu si riprende un punto, 2-1. Ancora con ritmo e stavolta anche angolo Sinner strappa un altro punto in risposta, 3-1. Ecco finalmente la sbracciata vincente di Jannik, risposta ottima di rovescio inside out, imprendibile. 4-1 e servizio per Jan. MAESTOSO il rovescio lungo linea di Sinner, cambio perfetto dal cross, e vincente. Si gira 5-1. Ace! 6 punti a 7, 5 Match Point consecutivi. Annulla due chance col servizio, 3-6. ACE! Esterno. Game Set Match Sinner. Vola nella settima finale stagionale, c’è Alcaraz. È la partita che tutti vogliono vedere. Preparate i popcorn, anche se saranno solo le 11 di domani mattina. Carlos ha perso una delle sole due partita sul cemento quest’anno a Indian Wells.

    Jannik Sinner vs Yunchaokete Bu ATP Beijing Jannik Sinner [1]67 Yunchaokete Bu36 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 6-1* ace 6-2* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Y. Bu 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-405-5 → 5-6J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5Y. Bu 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Y. Bu 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-403-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3Y. Bu 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-2 → 2-2Y. Bu 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 1-1Y. Bu 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-3 → 6-3Y. Bu 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-405-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-2 → 5-2Y. Bu 0-15 0-30 0-40 15-403-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2Y. Bu 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1Y. Bu 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇨🇳 Y. Bu

    Punteggio servizio
    314
    263

    Ace
    11
    3

    Doppi falli
    0
    3

    Percentuale prime di servizio
    68% (52/77)
    52% (41/79)

    Punti vinti con la prima
    73% (38/52)
    68% (28/41)

    Punti vinti con la seconda
    68% (17/25)
    53% (20/38)

    Palle break salvate
    100% (3/3)
    89% (8/9)

    Giochi di servizio giocati
    11
    10

    Punteggio risposta
    100
    59

    Punti vinti in risposta sulla prima
    32% (13/41)
    27% (14/52)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    47% (18/38)
    32% (8/25)

    Palle break convertite
    11% (1/9)
    0% (0/3)

    Giochi di risposta giocati
    10
    11

    Punti vinti a rete
    75% (6/8)
    75% (6/8)

    Vincenti
    31
    15

    Errori non forzati
    38
    33

    Punti vinti al servizio
    71% (55/77)
    61% (48/79)

    Punti vinti in risposta
    39% (31/79)
    29% (22/77)

    Punti totali vinti
    55% (86/156)
    45% (70/156)

    Velocità massima servizio
    213 km/h
    217 km/h

    Velocità media prima di servizio
    193 km/h
    188 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    152 km/h
    161 km/h LEGGI TUTTO

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    Navratilova: “WADA è un disastro. Così sarebbe molto facile sabotare un atleta”

    Martina Navratilova

    Martina Navratilova commenta senza peli sulla lingua la decisione della WADA di ricorrere in appello contro la sentenza di un tribunale indipendente che ha scagionato Jannik Sinner dopo esser risultato positivo al Clostebol per una contaminazione involontaria. L’ex campionessa ceca diventata statunitense in un tweet al veleno ha espresso tutta la propria delusione per la decisione dell’Agenzia mondiale antidoping e per il sistema, che a suo dire non funziona affatto.
    “Questa è una follia. La WADA è un disastro. I nuotatori cinesi sono a spasso e ora questo? Che pessimo sistema abbiamo…” scrive Navratilova, che poi risponde piccata a chi l’accusa di aver scritto il suo pensiero sponsorizzata da qualcuno, “E chi starei sponsorizzando, dimmelo che gli mando la fattura”. Continua Navratilova in un’altra risposta: “(WADA) vada a caccia di chi inganna, non certo questo. Non era nemmeno qualcosa che aveva ingerito, ma dal massaggio di una crema! Voglio dire, WTAF (acronimo statunitense che più o meno significa assoluta rabbia e stupore. ndr)”.
    “Mi riferisco al caso dei 23, credo, nuotatori cinesi che sono risultati positivi a una sostanza e ai quali è stato permesso di gareggiare. Niente a che vedere con Peng Shuai o i cinesi, ma tutto a che vedere con WADA. Il sistema fa schifo!!! Vogliamo catturare chi bara, non punire gli errori stupidi. Se qualcuno volesse davvero sabotare un atleta, sarebbe così facile da fare…”.

    This is nuts. WADA is a mess. The Chinese swimmers walk and now this? What a bad system we have … https://t.co/XsvSzbUogD
    — Martina Navratilova (@Martina) September 30, 2024

    Molto pungente e assai pertinente quest’ultima riflessione di Navratilova, ossia quanto sia sottile la linea di demarcazione tra l’errore materiale e la volontà di ingannare usando sostanze proibite, e che questo dovrebbe essere il vero metro di giudizio insieme alla concentrazione di sostanza rilevata e il modo in cui è stata trasmessa.
    Il confronto con il caso dei nuotatori cinesi sollevato da Martina è stridente:  23 nuotatori cinesi competitivi al massimo livello vennero trovati positivi alla Trimetazidina, una sostanza dopante, alcuni mesi prima dei Giochi di Tokyo del 2020 (poi svolti l’anno successivo per il Covid). L’Agenzia antidoping cinese indagò in modo a dir poco blando e nemmeno notificò la positività agli atleti, senza interpellarli, scagionandoli e informando la WADA che, a sua volta, prese tutto per buono e in quattro e quattr’otto non si mosse per alcun ricorso. L’esperto chiamato in causa successivamente spiegò che l’ipotesi della “contaminazione ambientale” nell’albergo dove gli atleti si trovavano era impossibile da confermare, come la tesi che i nuotatori avessero ingerito la sostanza con del cibo a loro somministrato. Non ci fu alcuna dimostrazione plausibile di come fosse stata trasmessa la sostanza. Ecco spiegata la rabbia di Navratilova per quel che sta passando Sinner, e anche quella del mondo dello sport: in quel caso, senza alcuna prova di come siano andate le cose ma con la positività riscontrata per una sostanza dopante ingerita dai 23 nuotatori, la WADA non ha chiese alcun approfondimento e non ha mosso alcuna osservazione all’ente cinese preposto ai controlli, che in pratica ebbe totale libertà di archiviare la cosa senza alcuna trasparenza, senza un processo, senza un tribunale indipendente, senza periti super partes e di provata esperienza a valutare la faccenda. Ecco perché WADA è nell’occhio del ciclone oggi per il caso Sinner.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner domina, poi il secondo set si complica ma batte Lehecka al tiebreak (salvando due set point) e vola in semifinale

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La definizione di partita “pericolosa” è la seguente: parti a razzo, domini l’avversario in ogni settore di gioco, ma nel secondo set non riesci a scappare in vantaggio. Lì, nel rush finale, perdi un minimo di slancio e sicurezza e l’incontro diventa tirato, una battaglia, con le prime chance concesse a un rivale impegnato nel massimo sforzo. In queste occasioni venirne fuori annullando pure due set point consecutivi al tiebreak è roba per pochi. È roba da campioni. Così Jannik Sinner ha concluso il suo match di quarti di finale contro Jiri Lehecka all’ATP 500 di Pechino, battendo il ceco per 6-2 7-6(6) in una partita a due facce, governata con autorevolezza e un tennis fantastico per i primi 80 minuti, fino al 5 pari del secondo, e poi diventata scivolosa, per leggero un calo fisico e/o di attenzione e sotto i colpi di un avversario di qualità che è riuscito ad alzare il livello nel secondo parziale. Sinner si è ritrovato sotto 6 punti a 4 nel tiebreak, ma ha vinto 4 punti di fila e ha chiuso il match, confermando la sua forza clamorosa nei decider (ha vinto 16 degli ultimi 17 disputati). In semifinale Sinner aspetta l’esito dell’ultimo quarto del torneo, Rublev vs. il sorprendente Bu.
    La partita nel primo set e fino al decimo game del secondo, è stata una bellissima dimostrazione di forza, tecnica e tattica, di Sinner. Del resto Lehecka si ritrovava nelle peggiori condizioni possibili: affrontare un avversario piuttosto simile come tipologia di tennis ma sostanzialmente più forte in tutto, velocità, potenza, colpi e forza mentale. Infatti Jannik l’ha sovrastato senza soverchi problemi, scambiando con maggior qualità, traiettorie profonde e un ritmo che Jiri non riusciva a ribaltare. Pochi errori per l’azzurro e un servizio continuo a sostenere i suoi game. Infatti Sinner fino al turno di battuta sul 5 pari non era mai arrivato nemmeno ai vantaggi, a dimostrare la sua superiorità totale. Un gran bel Sinner, rapido nell’anticipo, sicuro nel palleggio, semmai un po’ più cauto in risposta, dove in qualche game c’era spazio per arrivare anche a palla break, non sfruttando qualche 15-30 (ma Lehecka nel secondo set ha servito meglio). All’improvviso sul 5 pari la partita si è complicata assai. Due doppi falli di Jannik, ma ancor più la sensazione di aver perso quello smalto clamoroso nell’anticipare la palla. Ha subito qualche accelerazione di Lehecka e si è visibilmente irrigidito. Il servizio gli ha portato qualche punto importante e al tiebreak ancora qualche ottimo punto ma anche errori, come quel rovescio impattato con fretta e poco equilibrio, quasi in salto, non da lui. Per fortuna, la sua durezza è venuta fuori al momento opportuno: dal 4-6, si è preso 4 punti di fila, con margine e misura, mettendo pressione a Lehacka, che alla fine ha ceduto.
    Jiri nel primo set ha servito maluccio, poi è stato bravo ad alzare le sue percentuali e subire un po’ meno il pressing di Jannik. C’è riuscito tirando un po’ meno forte ma cercando più anticipo, visto che la potenza lo portava più ad errori che vincenti. Ha iniziato a sbagliare di meno Lehecka e provare, con discreto successo, il contro piede. Infatti quando nella prima fase della partita era costretto a rincorrere gli angoli e forcing di Sinner, quasi mai è riuscito a ribaltare lo scambio a suo favore o forzare l’errore del n.1. Era sotto, dominato da ogni punto di vista. Bravo a restare lì, migliorare la sua performance e diventare pericoloso nella stretta finale. Al tiebreak però non ha trovato il jolly col servizio, quello sul 6 punti a 4 del tiebrek, gli serviva per allungare il match.
    Alla fine conta la vittoria, e la vittoria di Sinner è arrivata. La prestazione è stata di ottimo livello fino alla stretta finale. Un momento di tensione o opacità può arrivare, non è pensabile chiedere a Sinner la perfezione in ogni partita. Conta la resa, la reazione, e alla fine ancora un risultato positivo strappato con la sua “solita” classe e durezza. È la sua vittoria n.57 in stagione, a fronte di 5 sconfitte, e l’ennesima semifinale. Bravo Jannik, avanti tutta nella difesa del titolo del China Open e rafforzando la sua leadership in classifica mondiale.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner apre il quarto di finale alla battuta. Gran ritmo, in particolare sulla diagonale di rovescio, con Lehecka che cerca qualche back per rallentare, mentre Jannik spinge forte la palla cercando di sovrastare l’avversario. Con un servizio carico di spin, è 1-0 Sinner. Autorevole game al servizio per Lehecka, bellissimo un vincente di rovescio lungo linea. Nel quarto game Lehecka è sotto stress: brutto errore di volo in apertura e poi un rovescio largo. 0-30. Poche prime palle in gioco, e soprattutto un diritto in rete costa a Jiri l’errore che regala il 15-40 a Jannik. Si prende subito il break l’azzurro, inchioda a destra il rivale che cerca di uscire col lungo linea, ma trova il corridoio. BREAK Sinner, 3-1 e servizio. Un fulmine Jannik nello spingere la palla imponendo una velocità generale – in particolare del tempo di gioco – che costringe il ceco ad andar oltre le sue certezze e prendersi rischi totali in risposta e nello scambio. Come sul 40-30, dove Lehecka cerca un’improbabile bordata di diritto lungo linea che gli esce di una spanna. 4-1 Sinner, smooth as silk… Impressionante la facilità di accelerazione e controllo di Jannik in questo primo set. Lehecka entra forte nella palla, arriva bene con i piedi e scarica potenza, ma Sinner è sempre in anticipo e ci mette ancor più vigore e precisione. Sul 5-2 l’azzurro in risposta si porta 0-30 (poche prime del ceco). Jiri cerca di attaccare il prima possibile, visto che nello scambio va sempre sotto, ma sul 15-30 un rovescio atterra fuori. 15-40 e due Set Point Sinner. Rischia a tutta una seconda palla Lehecka, cancella il primo; troppo pesante e intenso col diritto Jannik, provoca l’ennesimo errore del ceco. SET Sinner, 6-2, 32 minuto di assolo. Jannik in controllo in ogni settore di gioco, male al servizio Lehecka.
    Secondo set, Sinner to serve. Solido, rapido e preciso, Jan ricomincia da dove ha finito. Perfetto, e in risposta trova una bordata difensiva di diritto che lascia fermo Lehecka. Non riesce però ad arrivare a palla break, il ceco ai vantaggi impatta 1 pari. Ma in risposta Jiri al momento è del tutto inefficace, Jannik finora ha perso solo 3 punti con la prima di servizio in campo (e 7 nel complesso). 2-1 Sinner, con ben 2 Ace nel terzo gioco. Il quarto game è il miglior turno di battuta di Lehecka nel match, rapidissimo in anticipo e pronto a trovare un paio di contropiede efficaci e senza sparare a tutta, sul tempo e non sulla potenza. 2 pari. Un errore banale di rovescio per il nostro nel game #5, ma rimedia con anticipo e continuando a servire molto bene, più del 70% di prime in campo. 3-2. CLAMOROSA la rincorsa di Sinner nel primo punto del sesto game, con che mano rimette cross una smorzata quasi perfetta del ceco. Beh, poi è più reattivo di un portiere della NHL nell’intercettare la prima di Jiri e chiudere in avanzamento. 15-30. Non gioca alla perfezione un diritto Sinner, e Lehecka si aggrappa alla battuta salvando una situazione molto scomoda. Funziona benissimo anche il diritto di Jannik, davvero preciso nell’impattare la palla con forza e buon margine. Lehacka non ha il tempo per crearsi una chance in risposta. (4-3). Ottavo game, svolta è Sinner a sorprendere il rivale con un taglio di rovescio che ne spezza il ritmo. 15-30. Jiri regge sulla diagonale di rovescio, 30 pari, ma nel punto successivo sbaglia un affondo col diritto, e finalmente ecco la palla break sul 30-40. Lehecka serve alla grande, una traiettoria esterna imprendibile. È costretto a fare dei miracoli il ceco per portare a casa i punti importanti, ha mano e qualità per farcela, come dimostrano i due tocchi di volo che gli valgono il 4 pari. Jannik sul 5 pari per la prima volta è costretto ai vantaggi in un suo turno di servizio, bravo Lehecka a rischiare tanto e bene. Con un doppio fallo, Sinner concede la prima palla break. Si salva con una prima palla al centro perfetta. Per la prima volta nel match Jannik perde uno scambio prolungato, un diritto finisce in rete. Forse meno rapido con i piedi Jan in questo game. Seconda palla break (e warning per l’azzurro per perdita di tempo). ACE, ancora al centro. Forza mentale clamorosa, visto il momento. Non una fase positiva per l’italiano, concentra tutti gli errori che non ha commesso finora nell’undicesimo game. Pure il secondo doppio fallo del game (deviato dal nastro). Dopo 80 minuti perfetti, sbavature e incertezze, ma chiude il game più complesso della sua partita con un servizio non così rapido ma molto lavorato di spin, che sorprende Lehecka. 6-5. Sinner si riscatta dai errori del game precedente con un diritto potentissimo e poi imponendo un gran forcing col rovescio. 15-30, a due punti dal match. No! Errore banale di Sinner… Jiri si butta a rete e il passante era comodo, ma non passa la rete (17esimo errore nel set). Il set si decide al tiebreak. Jannik sfonda col diritto sul primo punto, 1-0, e trova il mini-break con un’improvvisa palla corta, la prima del match, 2-1. Restituisce il vantaggio con un back di rovescio che muore sul nastro, come se avesse cambiato idea all’ultimo. 2 pari. Si gira 3 pari. Jannik sbaglia un diritto in spinta sotto 4-3, errore che manda avanti Lehecka 5-3. Buon servizio, e 4-5. Ore serve il ceco. Esagera col rovescio lungo linea, colpito con poco equilibrio, Jannik e ci sono due set point sul 6 punti a 4. Con uno splendido cross di rovescio, angolato e non così profondo, Sinner si riprende il mini-break, 5-6. Con un ottimo servizio, 6 pari. Con una seconda palla esterna e piuttosto rapida, Sinner vola a Match Point sul 7 punti a 6. Out la prima del ceco… In rete un diritto in scambio. Vince Jannik, 8 punti a 6. Dopo un dominio assoluto, il secondo set si è complicato assai, ma Sinner strappa la vittoria n.58 con la sua solita durezza e tenuta. Aspetta Rublev o Bu in semifinale.

    Jannik Sinner vs Jiri Lehecka ATP Beijing Jannik Sinner [1]67 Jiri Lehecka26 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 3*-4 3*-5 4-5* 4-6* 5*-6 6*-6 7-6*6-6 → 7-6J. Lehecka 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 df A-405-5 → 6-5J. Lehecka 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-4 → 5-4J. Lehecka 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-404-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3J. Lehecka 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 30-152-2 → 3-2J. Lehecka 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-1 → 2-1J. Lehecka 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Lehecka 0-30 15-30 15-40 30-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2J. Lehecka 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 4-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-303-1 → 4-1J. Lehecka 0-15 0-30 15-30 15-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Lehecka 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇨🇿 J. Lehecka

    Punteggio servizio
    305
    250

    Ace
    7
    2

    Doppi falli
    3
    0

    Percentuale prime di servizio
    60% (40/67)
    43% (29/67)

    Punti vinti con la prima
    88% (35/40)
    66% (19/29)

    Punti vinti con la seconda
    56% (15/27)
    61% (23/38)

    Palle break salvate
    100% (2/2)
    50% (2/4)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    Punteggio risposta
    144
    57

    Punti vinti in risposta sulla prima
    34% (10/29)
    13% (5/40)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    39% (15/38)
    44% (12/27)

    Palle break convertite
    50% (2/4)
    0% (0/2)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    Punti vinti a rete
    100% (7/7)
    82% (9/11)

    Vincenti
    14
    10

    Errori non forzati
    18
    12

    Punti vinti al servizio
    75% (50/67)
    63% (42/67)

    Punti vinti in risposta
    37% (25/67)
    25% (17/67)

    Punti totali vinti
    56% (75/134)
    44% (59/134)

    Velocità massima servizio
    211 km/h
    227 km/h

    Velocità media prima di servizio
    196 km/h
    199 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    163 km/h
    175 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner rimonta un set Safiullin, superando un avvio difficile. Nei quarti c’è Lehecka

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    È una mattina difficilissima per Jannik Sinner, con la clamorosa decisione della WADA di fare ricorso contro la sentenza del tribunale indipendente sul caso Clostebol, non contestando una volontà di doping dell’azzurro ma sulla sua “negligenza” e arrivando a chiedere una sospensione. Vedremo, ci sarà modo per approfondire la questione. Sicuramente il nostro campione è sceso in campo per il suo match di secondo turno all’ATP 500 di Pechino consapevole di tutto ciò, e il suo avvio assai teso e fisicamente “down” lo dimostra. Roman Safiullin ne approfitta giocando un buon tennis e vincendo un primo set caotico, con troppi errori dell’azzurro ma per fortuna, come già altre volte è capitato dalla scorsa estate, all’avvio del secondo Jannik cambia passo. Il servizio di Sinner cresce come rendimento, carica maggiormente i colpi di spin per trovare più sicurezza e profondità, gli errori calano e avanza nel campo, andando a prendersi le chance che finalmente trasforma e scappando via sempre più sicuro e veloce verso il successo. Sinner rimonta Safiullin e vince per 3-6 6-2 6-3, portandosi ai quarti di finale dove sfida Jiri Lehecka. Un Sinner sicuramente condizionato all’avvio dall’ennesimo peso dalla faccenda legale, ma bravo a sciogliersi, ritrovare non il suo miglior tennis ma più consistenza ed efficacia, quanto basta per battere il talento ma discontinuità del russo.
    “È stata un match difficile, lui è un bel giocatore e abbiamo fatto belle partite in passato. Ha servito bene, è stata dura, ho cercato di stare lì mentalmente, uscirne bene è stata una cosa splendida per me. Negli ultimi 12 mesi ho fatto passi avanti importanti dal punti di vista fisico, questo mi ha permesso di cambiare delle cose in campo” commenta Jannik a caldo in campo. Già, gli ultimi 12 mesi. Proprio da Pechino è partito il “Sinner-Express”. Da quell’edizione benedetta del torneo cinesa, Jannik vanta un record di 72 vittorie e solo 7 sconfitte, mentre nel 2024 guarda tutti dall’alto con 57 successi e 5 sconfitte. Siamo a 13 vittorie di fila dalla sconfitta patita da Rublev all’Open del Canada. Mi fermo qua con i numeri, ma è corretto sottolinearli ancora una volta per rendere giustizia alla forza tecnica e mentale di Jannik, bravissimo a superare i tanti momenti di difficoltà e pressione subiti da avversari formidabili e ancor più dall’extra campo. Solo quando hai le spalle così grandi, valori morali ineccepibili e la sicurezza di esser a posto con la propria coscienza perché sai di non aver fatto NIENTE di male, puoi giocare così a testa alta, superare tutto e vincere. Anzi, stravincere.
    Commentare oltre il successo odierno è quasi superfluo. Solo è importante mettere a fuoco come Jannik stia diventando sempre più bravo a cambiare il proprio tennis quando c’è qualcosa che non funziona come sperato. Nell’esordio nel torneo ha servito bene ed è riuscito a gestire velocità e potenza di Jarry andando di massima velocità; oggi invece proprio la battuta non c’era, e pure la reattività era modesta, sicuramente per colpa della tensione. Ha sprecato diverse chance, ha sbagliato troppo non riuscendo a trovare profondità in sicurezza, sotto le buone accelerazioni di un Safiullin bravo ad appoggiarsi ottimamente sulle traiettorie pulite del nostro. Per questo ancora una volta ha deciso di cambiare tutto dal secondo set, scegliendo di dare più parabola alla palla, sia col diritto che col rovescio. Questo l’ha portato a un duplice beneficio: ritrovare feeling e profondità con maggior margine; dare palle meno facili da impattare a un gran colpitore come Roman. Troppe palle break sprecate, ma alla fine quando è andato avanti di un break nel secondo set ha preso definitivamente in mano il ritmo di gioco e non l’ha mollato, anche grazie al servizio tornato a sostenerlo.
    È forza mentale, è tecnica che si esalta con la lucidità di capire il contesto e adeguarsi per massimizzare il rendimento. Non puoi pensare di vincere quella marea di partite con la sua continuità se non riesci a trovare il mondo di vincere pur giocando non al massimo, non spingendo a tutta, superando giornate grigie. Oggi c’era tempesta, un cicloce F5 su Pechino, ma Jannik ha navigato come un ammiraglio risoluto, andando verso il sereno.
    Jannik nei quarti sfida Lehecka, un bel colpitore di ritmo e più potente di Safiullin. Sarà probabilmente un braccio di ferro fisico. Ci sarà che schivare molti colpi, in campo e purtroppo anche fuori.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match non inizia nel migliore dei modi per il n.1 azzurro. Safiullin serve bene, vince a 15 il primissimo game, chiuso con un Ace, mentre il primo turno di servizio di Sinner è molto complicato, perché il servizio non va. Doppio fallo in apertura, errore sulla risposta di Roman e 0-30. Un rovescio in scambio in rete costa a Jannik il 15-40, e due palle break. Le cancella Sinner, ma gli è fatale la terza ai vantaggi, altro errore grave di rovescio. BREAK Safiullin, 2-0, inizio con poco ritmo e meno sensibilità per l’azzurro. Il russo consolida il vantaggio sul 3-0 nonostante il doppio fallo ad inizio game, bravo a trovare buon timing sulla palla di Jannik. L’azzurro muove lo score (1-3) e inizia a pressare in risposta. Con un bel passante e successiva corsa in avanti Sinner si porta 0-30 e poi 15-40 con un diritto potente in avanzamento. Safiullin salva la prima col servizio e la seconda vincendo uno scambio lungo e durissimo, Jannik piegato sulle ginocchia per la fatica. Ma non molla: si prende una terza chance con risposta profonda che porta all’errore il russo, e stavolta il BREAK arriva con un rovescio pesante. 2-3. Purtroppo, la bagarre continua. Jannik non è preciso, alterna ottime giocate a qualche errore di troppo (soprattutto col diritto), e la prima palla anche va a singhiozzo. Sul 30 pari si butta avanti dopo una bella progressione ma di volo (da posizione non facile) spedisce la palla larga. C’è un’altra palla break per Roman, ancora niente prima palla in campo e altro errore brutto col diritto, il terzo del game. BREAK Safiullin, 4-2. Partita molto nervosa, probabilmente Jannik è venuto al corrente dell’appello di WADA contro la sentenza di assoluzione, e non è sciolto o sicuro. Si riporta sotto sul 15-40, il russo annulla le due chance col servizio. e poi anche una terza con un’altra bordata nell’angolino. Safiullin resta avanti 5-2. Sinner non riesce a strappare una chance per riaprire il set, il russo chiude 6-3. Un parziale molto negativo per l’italiano: 40% di prime in campo, nessun Ace, 10 errori a fronte di 4 vincenti, e solo una palla break sfruttata su 6.
    Sinner inizia meglio il secondo set, due Ace e chiude il game con più sicurezza, mettendo quindi grande pressione in risposta, provocando gli errori di Safiullin. Una smorzata pessima costa a Roman una palla break, che cancella con un diritto vincente (un po’ corto Jannik stavolta nello scambio).  Jannik non sfrutta nemmeno una seconda chance, davvero mal centrato un rovescio in scambio, vola via 1 metro. 1 pari (solo 1 PB sfruttata su 8 nell’incontro per l’azzurro). Sinner riprova a scappare in vantaggio nel quarto game, mettendo molta pressione al rivale nello scambio con una velocità mediamente superiore. Con una risposta pesante Jannik strappa l’ennesima palla break sul 30-40, ma niente, non va nemmeno questa, accorcia lo scambio l’azzurro e il russo entra col diritto lungo linea. Con molta fatica e pochissime prime palle in campo, Roman impatta 2 pari. Sinner è più sicuro nei suoi turni di battuta, è necessario trovare la zampata in risposta. Come già fatto in altri match con partenza non ottimale, Jannik prova ad attaccare la palla con maggior spin, per aver un minimo di sicurezza nella profondità. Funziona molto bene nel sesto game, con tre punti costruiti con grande attenzione, strappa ancora una palla break ai vantaggi. ECCOLO! Finalmente il break arriva con un rovescio lungo linea ottimo che blocca Roman a destra, e quindi lo infila a sinistra con un diritto in avanzamento. BREAK, 4-2 e servizio, per la prima volta avanti. Forte dell’allungo, i suoi colpi tornano a fluire più sciolti e precisi, in particolare il rovescio lungo linea che poco o nulla aveva funzionato all’avvio. Si porta 5-2 con una smorzata non perfetta ma efficace. Safiullin ha accusato il colpo, esita e sbaglia due palle che lo condannano al 15-40, e due set point per l’azzurro. Jannik se lo prende correndo bene in avanti sulla palla corta e toccando ottimamente sul net. 6-2 Sinner, molto più sciolto e sicuro, con saldo positivo tra vincenti ed errori, soprattutto un’altra velocità in campo e consistenza. Perfetto al servizio e finalmente trovando quel che break che ha girato la partita suo favore.
    Sinner inizia al servizio il terzo set. Buon game, braccio sciolto e via, 1-0, può fare corsa di testa. Fa la faccia “cattiva” vero il suo angolo Jannik dopo aver passato Roman (brutta la volée), 30 pari. Sbaglia malamente il russo un diritto sulla risposta profonda dell’azzurro, c’è un’immediata palla break (quinto turno di servizio consecutivo con PB da difendere per Roman). Sciagurato Safiullin: rischia addirittura il serve and volley, sul rovescio di Jannik, che trova un angolo perfetto e si prende il BREAK, 2-0 avanti e poi 3-0, con un tennis finalmente libero da tensione, non al massimo ma abbastanza per sovrastare un Safiullin meno incisivo e più trattenuto. Il russo vince il quarto game e spinge a tutta in risposta per cercare di riaprire l’incontro. Trova uno schema offensivo fantastico, ma su 30 pari è freddo Sinner nel chiudere col rovescio lungo linea dopo una bella prima palla, e segue un altro servizio ottimo. 4-1. Jannik cerca di chiuderla subito: gran passante e grande pressione sul russo, che crolla sotto 0-30. Si aggrappa al servizio Roman, ma sul 30 pari di butta di nuovo avanti e la risposta di diritto di Sinner è perfetta. 30-40, palla per il doppio allungo. Buona prima angolata, Safiullin non crolla. 2-4. Addirittura un gran sorriso al suo angolo dopo aver chiuso il settimo game, per il 5-2. Safiullin regge e in risposta sul 15 pari tira una gran pallata, gli vale il 15-30. Sotto pressione, Sinner si affida a uno dei suoi schemi migliori, servizio esterno e bordata di diritto a chiudere, perfetta. Con una pressione da sinistra, Jannik vola 40-30, Match Point. Non va, esce abbondantemente un rovescio in corsa. Con un riga colpita col diritto cross arriva il secondo match point. ACE! Finisce col punto esclamativo. Saluto cordiale tra i due, Sinner saluta il pubblico che lo applaude convinto. È il 13esimo quarto di finale nel 2024 su 13 tornei giocati. Duro, durissimo. Altrimenti non sarebbe un n.1.

    Jannik Sinner vs Roman Safiullin ATP Beijing Jannik Sinner [1]366 Roman Safiullin623 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 6-3R. Safiullin 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2R. Safiullin 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1R. Safiullin 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-402-0 → 3-0R. Safiullin 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2R. Safiullin 15-0 15-15 15-30 15-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2R. Safiullin 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A3-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-302-2 → 3-2R. Safiullin 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1R. Safiullin 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 ace 15-15 df 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1R. Safiullin 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-5 → 3-5R. Safiullin 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace 40-A df 40-40 A-402-4 → 2-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-3 → 2-4R. Safiullin 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-3 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-3 → 1-3R. Safiullin 0-15 df 15-15 ace 15-30 30-30 40-300-2 → 0-3J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-1 → 0-2R. Safiullin 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇷🇺 R. Safiullin

    Punteggio servizio
    270
    237

    Ace
    4
    6

    Doppi falli
    3
    2

    Percentuale prime di servizio
    58% (45/77)
    55% (51/93)

    Punti vinti con la prima
    80% (36/45)
    67% (34/51)

    Punti vinti con la seconda
    47% (15/32)
    45% (19/42)

    Palle break salvate
    67% (4/6)
    69% (9/13)

    Giochi di servizio giocati
    13
    13

    Punteggio risposta
    150
    122

    Punti vinti in risposta sulla prima
    33% (17/51)
    20% (9/45)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    55% (23/42)
    53% (17/32)

    Palle break convertite
    31% (4/13)
    33% (2/6)

    Giochi di risposta giocati
    13
    13

    Punti vinti a rete
    79% (23/29)
    52% (14/27)

    Vincenti
    25
    18

    Errori non forzati
    23
    24

    Punti vinti al servizio
    66% (51/77)
    57% (53/93)

    Punti vinti in risposta
    43% (40/93)
    34% (26/77)

    Punti totali vinti
    54% (91/170)
    46% (79/170)

    Velocità massima servizio
    213 km/h
    215 km/h

    Velocità media prima di servizio
    195 km/h
    199 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    164 km/h
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    Esordio vincente per Sinner all’ATP 500 Pechino. Jarry gli strappa il primo set, poi Jannik sale in cattedra

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    18 giorni dopo il titolo a US Open, Jannik Sinner torna in campo al China Open da campione in carica e batte Nicolas Jarry in tre set, 4-6 6-3 6-1 lo score conclusivo dopo due ore di tennis di discreto livello. Come ormai c’ha “abituato” in molti tornei recenti, Jannik all’avvio ha bisogno di qualche game per entrare in ritmo, ed è normalissimo che sia così dopo quasi tre settimane senza competere e con le condizioni da verificare in partita, ma stavolta il set d’apertura ceduto dal n.1 è stato a dir poco “strano”. Infatti Sinner ha servito anche bene come percentuali e non ha sbagliato praticamente nulla, eccetto… la selezione della direzione della prima palla nel settimo game che gli è costato il break, e il set. Il nostro n.1 infatti ha servito stuzzicando solo il diritto del rivale, bravo a trovare alcuni impatti eccellenti in risposta, sbracciate a tutto braccio che ha nel suo DNA di colpitore, e con le quali si è meritato un break difeso con sicurezza con la sua battuta.
    Sinner non è riuscito a trovare la zampata in risposta, ma la musica è subito cambiata all’avvio del secondo set: con una posizione più arretrata sulla prima palla e poi vicinissima alla riga di fondo sulla seconda, Jannik ha messo molta pressione a Jarry, che l’ha avvertita a tutta. Inoltre l’azzurro, come in altre rimonte del suo “benedetto 2024”, ha cambiato la sua selezione di colpi col diritto. Visto che Nico ha impattato con sicurezza sulle traiettorie puliti e veloci, Jannik ha iniziato a caricare maggiormente di spin i suoi drive, togliendo così ritmo all’avversario, incappato in errori che gli sono costati il break. Una volta in vantaggio, Sinner si è preso tutto: il ritmo, il centro del campo, gli angoli. Sostenuto dal servizio – ottima prestazione complessiva – non ha rischiato più niente (eccetto il penultimo turno di battuta del match, dove era già forte di due break sul 4-1) e ha imposto la sua maggior qualità e solidità. Appena lo scambio si è allungato, netta è stata la differenza tra i due, in particolare sulla diagonale di rovescio, dove Jarry è stato davvero in difficoltà. Splendide alcune risposte vincenti di Jannik, come altre sbracciate di diritto fulminanti. Highlights di una vittoria di sostanza.
    Un buon ingresso nel torneo, non ha fatto molta fatica e il suo tennis è parso in discreta forma. Jarry veniva da mesi pessimi, complicati da un severo problema all’orecchio patito a Roma, dove arrivò in finale (persa vs. Zverev). Da allora, il cileno non è riuscito a vincere due partite di fila. Ma resta un cliente pericoloso su campi rapidi quando la battuta lo sostiene. E infatti il primo set è stato equilibrato, con Jannik incapace di strappare una sola chance di break. Ma la sensazione che potesse scappare via avanti era palpabile, e infatti così è stato all’avvio del secondo parziale. Una volta in vantaggio, Sinner è stato sicuro, sciolto nelle accelerazioni dal centro, molto solido sulla diagonale di rovescio e pronto a mettere pressione in risposta. Con un altro break immediato in apertura del terzo set ha messo il match “in ghiaccio”, totale controllo delle operazioni. Eccellente anche la sua reazione quando, in vantaggio 4-1 con due break, Jarry ha tirato tre bordate di diritto che l’hanno issato 0-40. Jannik ha servito come un treno, non ha lasciato alcun margine all’avversario vincendo 5 punti di fila ed archiviando la pratica.
    Sinner chiude con il 68% di prime palle in campo e una resa favolosa: 82% di punti vinti con la prima e ben 67% con la seconda. Proprio lo scorso anno in Cina iniziò la sua corsa splendida verso il trono del tennis mondiale servendo con numeri simile, un’efficacia e costanza di rendimento prima sconosciuta. Oggi l’azzurro chiude con un saldo negativo di -2 tra vincenti ed errori, ma una valanga sono stati gli errori forzati al rivale con il suo ritmo e risposte ficcanti.
    Un buon esordio, la difesa del titolo 2023 continua contro il vincente di Safiullin (LL) e Wawrinka. Grazie ai ritiri di stanotte il quarto di Jannik si è davvero aperto. Meglio così, gestione è una parola fondamentale quando sei n.1 e sei “costretto” a vincere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Jannik gioca il primo punto dopo il match point di US Open, 18 giorni fa, al servizio, sparando subito con un gran diritto in avanzamento. Il bellissimo stadio di Pechino è desolatamente vuoto, NON un bello spot per il tennis con il n.1 del mondo in campo… Nessuna ruggine nel braccio di Sinner, quattro pallate una più potente e precisa dell’altra, 1-0. Jarry parte bene col servizio, insieme al diritto il colpo più importante del suo tennis, 1 pari. Sulla diagonale di rovescio non c’è letteralmente partita, e lo si capisce fin dai primi scambi, troppo più potente, profonda e precisa l’accelerazione dell’azzurro rispetto al colpo del cileno, troppo rigido e meno sensibile. Giustamente Sinner lo solletica anche con il servizio, ottenendo punti con gli errori di Nicolas. Nel quarto game Jannik spara due diritti micidiali, clamoroso quello vincente sul 30-15 per angolo e velocità, Jarry è fulminato. Ma col servizio il nipote di Fillol si tiene a galla (2 pari). Nei turni di battuta di Sinner quasi non si gioca, troppo rapido nell’aggredire la palla. 3-2, con solo un punto perso nei suoi game. Sul 3 pari improvvisamente si complica il turno di battuta di Jannik. Jarry sul 15 pari trova una risposta profondissima, poi spara in corsa un diritto cross tanto disperato quanto vincente, 15-40, due palle break per il cileno. Trova ancora una bella risposta di diritto nell’angolino Nico, ma spedisce lungo il successivo attacco col rovescio. Sinner insiste sul diritto di Jarry col servizio, e sbaglia: altro ottimo impatto del cileno, palla profonda, e il rovescio lungo linea di Jannik termina out. BREAK Jarry, 4-3, quando l’azzurro sembrava assolutamente sicuro nei suoi game. Non un buon momento per l’azzurro, sbaglia malamente una risposta di rovescio su di una seconda di battuta tutt’altro che impossibile. Jarry serve bene e si porta 5-3. Sinner ritrova efficacia con servizio e rovescio, resta in scia 4-5. Nicolas serve per il set, e rischia molto. Un diritto d’attacco out, poi un altro diritto in rete. 15-30. Rimedia col servizio, due pallate esterne imprendibili che gli valgono il set point. Spreca tutto col doppio fallo, ha sentito la tensione (pessimi i due lanci di palla), ma riscatta con due ottime battute, e 6-4. Sinner paga le scelte della direzione del servizio nel settimo game, in un set perso e chiuso con il 79% di prime in campo.
    Secondo set, Sinner to serve. Jarry continua a tirare mazzate col diritto cross, ma è ancor più rapido Sinner nell’entrare con il suo diritto e rendere pan per focaccia. 1-0 Sinner, senza problemi e con la prima palla ancora in buon ritmo. Jannik tiene una posizione molto arretrata in risposta sulla prima palla, poi avanza quasi coi piedi sulla riga sulla seconda, cerca di destabilizzare il rivale che con la seconda palla non è solidissimo. Funziona: doppio fallo, quindi la risposta di Jannik nel secondo punto è profonda, e Jarry sbaglia. 0-30. Finalmente Jannik sale in cattedra: risposta profonda, costruisce col diritto più carino di spin trovando un ritmo – e palla non pulita – che manda fuori giri il cileno. 0-40, Prime palle break del match per Jannik, tre di fila. Bravissimo Nico sulla rete sulla seconda chance, ma forse Sinner poteva chiudere il secondo passante (giocato non così veloce). 30-40. Seconda palla… risposta carica di spin al centro, Jarry un po’ pesante nell’aggredirla, rigido con le ginocchia, e il suo diritto non passa la rete. BREAK Sinner, 2-0 e poi 3-0 con un solido turno di battuta. Il cileno rispetto al primo set ha perso efficacia col diritto, e anche la prima palla è meno continua, tutto miele per Jannik che invece risponde con margine ma potenza, palle cariche che mettono in crisi il colpo di Nico dopo la battuta. Jarry vince il turno di battuta (1-3) quindi Sinner sbaglia due diritti, un difensivo e l’altro in spinta, scivolando sotto 0-30. Fantastica la difesa del n.1 sul 15-30, nello scambio più duro e combattuto dell’incontro, punto “pesante” portato a casa. 4-1 Sinner. Si scorre sui game di servizio senza scossoni, Jannik serve per il set sul 5-3. Inizia male, errore di rovescio, poi tira una seconda palla che è quasi una prima per velocità e profondità. Segue un’altra seconda palla micidiale, carica di spin e “in pancia” al rivale, che non risponde. Con un perfetto scambio di pressione sposta Jarry e si prende 2 Set Point sul 40-15. Spreca il primo, doppio fallo (primo dell’incontro); OK il secondo, servizio angolato e la risposta non passa la rete. 6-3 Sinner, ottimo l’allungo iniziale e poi gestione. Eccellente l’80% di punti vinti con la seconda di servizio, complessivamente un ritmo superiore e molto efficace sulla seconda palla del cileno.
    Sinner parte fortissimo in risposta nel terzo set. Con un angolo micidiale di rovescio si apre il campo e chiude con un diritto lungo linea, schema perfetto che gli vale lo 0-30. Jarry esagera col diritto dopo il servizio, la palla muore in rete e 0-40. Tre PB immediate per l’azzurro. Jannik si prende di forza il BREAK sulla seconda, con un passante di rovescio cross in corsa micidiale rovando eccellente equilibrio, che punisce l’attacco di Nico. 1-0 e servizio Sinner. Si butta a Jan sul 30-15, una delle poche incursioni in avanti stamattina, e chiude la porta con una sorta di parata calcistica niente male. Con un’altra bordata vince il game, 2-0, ottimo il rendimento del servizio. Il cileno torna a vincere un buon turno di battuta, ma Sinner ha messo il pilota automatico: solido nello scambio, con palle intense e profonde, che disarmano Jarry, 3-1, quindi in risposta si difende con qualità e risponde con traiettorie aggressive, volando 0-30 nel quinto game. Non c’è gara sulla diagonale di rovescio, fantastiche le gambe di Jannik per appoggi, Jarry non regge. 15-40, due chance per il doppio allungo. Chirurgico Jan! Jarry tira una botta al centro col diritto, Sinner carica il suo diritto sparandola nell’angolino e poi chiudendo con un’accelerazione calibrata al millimetro. TOP! BREAK Sinner, 4-1 “pesante”. Con la sconfitta quasi in tasca, Jarry lascia correre a tutta il braccio. Trova due bordate imprendibili e si porta 0-40 in risposta. Freddo Sinner: fa parlare il servizio, pure una seconda a tutta sul 30-40, cancella le tre palle break. Poi un’altra bordata esterna e un rovescio bello profondo. 5 punti di fila e via, 5-1 Sinner. Assalto respinto. Vuole chiuderla subito il n.1, sul 15 pari tira un rovescio lungo linea dai teloni telecomandato, esecuzione strabiliante. 15-30. Jarry si butta avanti più con disperazione che altro, ma sul 30 pari si prende “in faccia” una risposta di diritto incredibile di Sinner, un tracciante che vale il Match Point. Ace Jarry, con orgoglio si salva (218 km/h esterna!). Beh, showtime Jannik, altra risposta clamorosa, stavolta lungo linea, e MP #2. Stavolta niente aiuto dalla prima palla… Out il diritto di Nico. Finisce 6-1, dopo quel game strano e break subito nel primo set, tutto sotto controllo. Ha alzato il livello e via, troppo superiore. La campagna per difendere il titolo 2023 inizia bene.

    Jannik Sinner vs Nicolas Jarry ATP Beijing Jannik Sinner [1]466 Nicolas Jarry631 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3N. Jarry 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A5-1 → 6-1J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-404-1 → 5-1N. Jarry 0-15 0-30 15-30 ace 15-403-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-1 → 3-1N. Jarry 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0N. Jarry 0-15 0-30 0-40 15-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3N. Jarry 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2N. Jarry 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace4-1 → 4-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1N. Jarry 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0N. Jarry 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Jarry 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace4-5 → 4-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5N. Jarry 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 3-4N. Jarry 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2N. Jarry 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1N. Jarry 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇨🇱 N. Jarry

    Punteggio servizio
    309
    235

    Ace
    1
    12

    Doppi falli
    1
    2

    Percentuale prime di servizio
    68% (45/66)
    67% (52/78)

    Punti vinti con la prima
    82% (37/45)
    77% (40/52)

    Punti vinti con la seconda
    67% (14/21)
    19% (5/26)

    Palle break salvate
    80% (4/5)
    50% (4/8)

    Giochi di servizio giocati
    13
    13

    Punteggio risposta
    185
    79

    Punti vinti in risposta sulla prima
    23% (12/52)
    18% (8/45)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    81% (21/26)
    33% (7/21)

    Palle break convertite
    50% (4/8)
    20% (1/5)

    Giochi di risposta giocati
    13
    13

    Punti vinti a rete
    88% (7/8)
    73% (8/11)

    Vincenti
    15
    27

    Errori non forzati
    17
    53

    Punti vinti al servizio
    77% (51/66)
    58% (45/78)

    Punti vinti in risposta
    42% (33/78)
    23% (15/66)

    Punti totali vinti
    58% (84/144)
    42% (60/144)

    Velocità massima servizio
    211 km/h
    226 km/h

    Velocità media prima di servizio
    194 km/h
    203 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    159 km/h
    170 km/h LEGGI TUTTO