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    Masters 1000 Shanghai: Sinner show, domina Medvedev e vola in semifinale

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Non si può giocare a tennis meglio di così. Non è umanamente possibile. Veloce, aggressivo, preciso e intenso; sostenuto dal servizio, continuo in risposta, travolgente con la progressione nello scambio inserendo anche qualche palla rallentata per poi cambiare ritmo e attaccare col colpo vincente. Una prestazione stellare, vero e proprio “Jannik Sinner show” nei quarti di finale del Masters 1000 di Shanghai, dove l’azzurro domina con un perentorio 6-1 6-4 Daniil Medvedev, portandosi per la prima volta in semifinale nel maggiore torneo asiatico, dove probabilmente troverà di nuovo Carlos Alcaraz, nettamente favorito contro il ceco Machac. Una vittoria netta, limpida, in parte favorita da una spalla non al meglio del moscovita che forse gli ha impedito di spingere a tutta col diritto, ma da grande fighter Daniil non ha mollato sino alla fine, strappando l’unica palla break all’azzurro all’ultimo tuffo (peraltro per una palla mal giudicata da Jannik, che ha fermato colpevolmente il gioco) ma annullata da campione dal n.1. Medvedev dopo un primo set in cui è stato totalmente schiacciato dalla forza e aggressività di Sinner ha cercato di cambiare le carte in tavola: ha servito meglio, ha rallentato e poi ha giocato a tutto braccio, e ha pure cercato la via della rete con insistenza, ma non è mai riuscito a scardinare la sicurezza e controllo del tempo di gioco di Sinner, assolutamente padrone del campo sia in attacco che in difesa. Too good.
    Davvero un Sinner deluxe, tutto ha funzionato a dovere nel suo gioco e mai s’è avuta la sensazione che la partita potesse scappargli di mano o anche solo complicarsi. Impressionante il controllo di Jannik in ogni fase, non ha sbagliato quasi niente giocando rapido e allo stesso tempo consistente, in modo ineccepibile dal punto di vista tattico. L’azzurro ha risposto ad ogni contro mossa di Medvedev trovando la via ideale per annullarla. Impressionante come si è preso il break nel secondo set. Daniil sul 2 pari ha giocato i migliori colpi del suo match, grandi rischi e scambi condotti con efficacia, si è portato 40-0; esattamente nel suo momento migliore, Sinner ha alzato di nuovo l’asticella tenendo lo scambio, rallentando e quindi strappando improvvisamente a tutta, stroncando così il rivale. Forza brutale, tecnica e mentale.
    Un’ora e mezzo scarsa di tennis da incorniciare, una di quelle partite da salvare e riguardarsi quando si ha bisogno di qualcosa di buono, sorseggiando un buon caffè mentre fuori piove o fa freddo… Jannik ha servito 9 Ace – spesso in momenti importanti, come l’ultimo game, il più complicato del match – e nessun doppio fallo, vincendo l’85% dei punti con la prima palla campo (due su tre in gioco), ma non c’è numero che possa spiegare la superiorità tecnica e anche atletica mostrata dall’azzurro. Non è mai davvero andato in sofferenza, è partito forte servendo molto bene e rispondendo con profondità, controllando lo scambio con agio e anzi dando pure la sensazione di non tirare nemmeno al massimo della sua forza. Non ce n’era bisogno, tanto era sicuro nello scambio, sempre in controllo. Medvedev ha iniziato il match insistendo sulla diagonale di rovescio, con un palleggio discretamente profondo ma non così intenso. Probabilmente è stato “costretto” a farlo per la spalla non al meglio, che gli ha impedito di spingere a tutta col diritto (ha giocato vari diritti col taglio sotto in scambio, cosa rara a meno che non volesse “sgonfiare” al massimo il ritmo al nostro), ma per Sinner è stato fin troppo agevole controllare col suo eccellente rovescio il palleggio e quindi scegliere tra la botta a tutta velocità in lungo linea, oppure far un rapido passo a sinistra e tirare il diritto carico inside out in contro piede, soluzione questa che ha funzionato in modo eccezionale.
    Forte del controllo del gioco, Sinner è stato molto bravo nel buttarsi a rete e prendere molti punti, con attacchi così precisi da mandare all’aria anche l’ottimo passante e lob del rivale. Pure qualche smorzata perfetta a punire la posizione arretrata del russo. Contro un Medvedev meno intenso del solito, tutto è stato davvero comodo per Jannik, che ha chiuso con 26 vincenti, contro i 25 errori di Daniil. Nel secondo set “Meddy” ha provato ad alzare la voce, ha spinto di più, ma Sinner è stato perfetto nel servire benissimo e prendersi di forza, anzi di prepotenza, il break che ha spaccato definitivamente la partita. Una dimostrazione di qualità totale, e anche vittoria piuttosto rapida che non guasta per la gestione delle energie in questo finale di 2024. Questo successo impatta a 7 gli head to head tra Jannik e Daniil. Visto il 6-0 iniziale, si può dire che Sinner ormai sia mediamente superiore al rivale. In semifinale, molto probabilmente ci sarà di nuovo Alcaraz. Non prendete impegni per sabato, ci sarà grande tennis.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner scatta al servizio con un buon ritmo, servizio in campo e molto solido con il rovescio cross, a 15 chiude il game. Medvedev insiste nello scambio di rovescio, ma Jannik ha più pesantezza di palla, e poi è bravo a spostarsi sul diritto e tirare un vincente sulla riga. 0-30. Daniil gioca il suo schema migliore, rallenta e poi accelera all’improvviso, chiudendo lo scambio con una bordata cross imprendibile. Lampo di classe, ma la pressione di Sinner è clamorosa, e rischia una smorzata eccellente che poi chiude con un tocco in avanzamento. 15-40, due palle break per l’altoatesino. Male il russo, sparacchia un rovescio a metà rete che gli costa il BREAK, 2-0 Sinner. La partita è come bloccata sulla diagonale sinistra, Medvedev insiste lì, è il suo punto forte, ma …pure quello di Sinner, che gioca solido ed è il primo a cambiare con l’attacco di diritto inside out. Ne tira uno molto incisivo sul 30-0 e corre avanti a chiudere di volo con un tocco perfetto, per esecuzione e tempo della discesa a rete. Applausi e 40-0. Meddy si butta avanti, ma che LOB di Jannik, perfetto. Inizio perfetto. 3-0 con un parziale di 12 punti 2. Devastante. Medvedev mette in moto il servizio, due Ace, muove lo score. Ora il problema per lui è incidere in risposta. Tiene una posizione abbastanza aggressiva il russo, capisce che contro un Sinner così centrato lasciare troppo campo è mortale. La prima palla di Jannik funziona, prova a retrocedere Daniil per iniziare lo scambio, ma è troppo veloce ed aggressivo l’azzurro, pronto a tirare l’affondo nell’angolo ed avanzare per chiudere. 4-1 Sinner, non si può giocare meglio di così per efficacia. “Meddy” sembra incapace di trovare una via d’uscita se non fa la differenza col servizio. Il pressing di Jannik è totale, sul 15-30 arriva anche il doppio fallo del russo, che concede il doppio BREAK con un errore di rovescio di un metro, quasi oltre il corridoio. Si tocca la spalla destra il russo, sembra dolorante (ne aveva parlato in press conference), ma non c’è dolore che tenga, il tennis completo, veloce e consistente di Sinner è superiore. Trova pure l’Ace Jannik che lo porta 40-15, due set point. Altro Ace! 6-1, 25 minuti. Sinner perfetto: ha perso 3 punti al servizio, solo 2 errori e un totale di 25 punti a 9. Come dicono a Londra, “No Match so far”. Medvedev non pervenuto, poco intenso, totalmente schiacciato dal rivale.
    Arriva il fisioterapista, si lavora sulla spalla di Medvedev ma niente MTO. Daniil riparte al servizio, e spinge con buona velocità la palla, ma la velocità complessiva di Sinner nella copertura del campo, nei colpi e nella precisione delle traiettorie è molto, molto superiore. Impressiona come Jannik sia pronto a correre avanti e chiudere. Incredibile la precisione della risposta dell’azzurro sul 40-30, la mette cross un metro dopo la rete, angolo mortale e chiusura con un tocchetto di diritto. Siamo in paradiso. Un rovescio steccato da Jannik porta il game a Daniil, forse il suo primo vero errore finora nel match. Sinner gioca col pilota automatico, bel ritmo e basso rischio. Medvedev trova due bei vincenti a tutto braccio, ma non basta, 1 pari. Nel terzo game Medvedev commette due doppi falli di fila, disperato tentativo di non farsi aggredire sulla seconda palla. Segue un errore di Sinner (30 pari), poi l’azzurro alza il muro da dietro e il russo sbaglia. Palla break delicatissima… Medvedev la cancella col servizio. Jannik regala una smorzata di diritto bellissima, È il game più lottato del match, il moscovita gioca al massimo della spinta, ha rotto gli indugi capendo che di solo scambio non va da nessuna parte. A fatica, si porta 2-1. Nel quarto game Daniil gioca meglio, più attento a tirare traiettorie alte e profonde, guadagna campo e blocca più dietro Sinner. Si prende un paio di bei punti, ma Jannik è bravo a tirare due cambi in lungo linea ottimi, 2 pari. Sotto 40-0, Sinner è bravo a forzare il game ai vantaggi, imponendo una velocità superiore nello scambio. Bel tennis complessivo in questa fase, grazie a Medvedev, salito di livello. Impressionante la gestione tattica dello scambio di Sinner ai vantaggi, lento col back, poi centrale, poi accelera col diritto cross all’improvviso e si prende la palla break. Doppio fallo! Medvedev subisce un durissimo BREAK, esattamente nel suo momento migliore. E Jannik, da tiranno tennistico, gioca perfettamente in attacca, in difesa, al servizio. 4-2, allungo consolidato. Il russo vince il suo game e poi richiama il fisioterapista per lavorare sulla spalla. Torna in campo e prova a spingere molto, ma Sinner non sbaglia niente, 5-3. Jannik prova a chiuderla subito, dalla risposta costruisce e sposta il rivale, troppo intenso. “Meddy” si butta disperatamente a rete, gli va bene con un pizzico di fortuna. Ormai non scambia più Daniil, si butta avanti e via. Trova un paio di punti di qualità, del resto la mano non gli manca. Rimonta da 0-30 il moscovita, 5-4. Medvedev ci prova fino all’ultimo tuffo, da grande lottatore, ma con un Ace sul 30 pari Jannik ottiene il match point. Non va, la smorzata di Sinner col diritto stavolta è larga. Per la prima volta nel match un turno di battuta di Sinner arriva ai vantaggi. Incredibile: Sinner ferma il gioco, chiama una palla out ma invece è riga piena. Attenzione: palla break Medvedev, la prima del match. Che classe: Jannik lza il ritmo con l’angolo totalmente aperto, fa correre a tutta Daniil che alla fine cede. ACE! E secondo match point. Chiude a rete, gran servizio esterno e diritto al volo sotto rete. La vince di prepotenza, nettamente superiore. Medvedev non al meglio, ma Sinner è stato perfetto. Impatta gli head to head a 7. Bravissimo.

    [1] Jannik Sinner vs [5] Daniil MedvedevATP Shanghai Jannik Sinner [1]66 Daniil Medvedev [5]14 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 5-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 4-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace5-1 → 6-1D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 15-40 df4-1 → 5-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇷🇺 D. Medvedev

    Punteggio servizio
    314
    218

    Ace
    9
    3

    Doppi falli
    0
    4

    Percentuale prime di servizio
    66% (33/50)
    53% (31/58)

    Punti vinti con la prima
    85% (28/33)
    81% (25/31)

    Punti vinti con la seconda
    59% (10/17)
    22% (6/27)

    Palle break salvate
    100% (1/1)
    25% (1/4)

    Giochi di servizio giocati
    9
    8

    Punteggio risposta
    210
    56

    Punti vinti in risposta sulla prima
    19% (6/31)
    15% (5/33)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    78% (21/27)
    41% (7/17)

    Palle break convertite
    75% (3/4)
    0% (0/1)

    Giochi di risposta giocati
    8
    9

    Punti vinti a rete
    100% (7/7)
    73% (8/11)

    Vincenti
    26
    12

    Errori non forzati
    20
    25

    Punti vinti al servizio
    76% (38/50)
    53% (31/58)

    Punti vinti in risposta
    47% (27/58)
    24% (12/50)

    Punti totali vinti
    60% (65/108)
    40% (43/108)

    Velocità massima servizio
    213 km/h
    204 km/h

    Velocità media prima di servizio
    199 km/h
    184 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    145 km/h
    151 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Sinner “chirurgico”, perfetto nei momenti chiave doma Shelton in due set

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Giocare con freddezza e qualità i momenti chiave di un match segna la differenza tra il Campione e l’ottimo giocatore, spezzando l’equilibrio di un incontro combattuto e aprendo la porta verso la vittoria. È quella piccola magia racchiusa in momenti di lucida meraviglia che stronca la resistenza di un avversario in grande forma, strappi di bellezza tennistica, essenza della disciplina. Per un’evidenza empirica di questa grande legge del tennis cade a pennello la splendida vittoria di Jannik Sinner su Ben Shelton nel quarto turno del Masters 1000 di Shanghai. Il 6-4 7-6(1) conclusivo descrive una partita combattuta e in effetti lo è stata grazie alla prestazione fantastica dell’americano al servizio; ma se andiamo a guardare i dati “sensibili” del match, l’occhio si ferma sulle palle break. Sinner: 1 chance sfruttata nell’unica occasione concessa; Shelton 0 su 7. E al tiebreak, Sinner ha distrutto il rivale per 7 punti a 1, tutti strappati con una qualità, pr epotenza e velocità impressionanti. Questa è la foto più fedele ed entusiasmante dell’incontro: Shelton non poteva giocare meglio di così. Ha servito come un treno, ha aggiunto ai suoi schemi di potenza devastante la palla corta, cercata molto spesso e ben eseguita per sfruttare lo spazio lasciato dall’italiano con una posizione molto arretrata in risposta per prendersi il massimo del tempo per intercettare le bordate del rivale. Ha pure retto discretamente bene nello scambio Ben, mostrando una condizione atletica invidiabile e pochi errori in difesa, ma… pur bravo nel crearsi ben 7 palle break, non è riuscito a sfruttarne nessuna, sotto gli Ace e schemi perfetti dell’azzurro, sempre più n.1 per gestione delle fasi cruciali della partita.
    Sinner ha dovuto correre molto e giocare con la massima velocità e attenzione, altrimenti Shelton attaccava subito e si prendeva un gran rischio, commettendo non così tanti errori in rapporto alla difficoltà della giocata. È stato un match molto fisico, per la potenza dei colpi, e altrettanto mentale visto che quando affronti uno dei servizi più terrificanti del tour, un solo break lasciato per strada può costarti la sconfitta. La partita è corsa via a briglia sciolta, con scambi a tutto braccio e tennis verticale, di tattica non molta o comunque applicata alla massima velocità, da parte di entrambi. Moltissimi gli schemi offensivi ben orchestrati da Jannik, in ottima forma col diritto in spinta dopo il servizio, e bravo a spezzare la resistenza del rivale con improvvise accelerazioni di rovescio lungo linea che hanno sorpreso Shelton e messo a nudo il suo controllo più incerto nella difesa di rovescio. Ma in una partita così dominata dal servizio sono stati i momenti chiave a fare la differenza: le palle break salvate da Sinner, concentrate in soli tre game; la zampata di Jannik sul 4 pari del primo set con pressione messa sul rivale e il break strappato (unico dell’incontro); ancor più il tiebreak conclusivo, giocato in modo monumentale da Sinner, un crescendo wagneriano di potenza e precisione. Il vero capolavoro Jannik l’ha giocato sul 4-3 Shelton del secondo set, quando è crollato sotto 0-40 per alcune incertezze. Lì Ben era pronto a dare spallata, a prendersi il vantaggio e diventare imprendibile. Jannik ha retto con la sua durezza: ha vinto uno scambio di pressione e poi ha infilato 3 Ace di fila e un servizio vincente. Che testa, che freddezza. Che campione.
    Sinner è stato lucido nel restare focalizzato punto su punto e non pensare ai troppi game di servizio del rivale volati via, a volte quasi senza riuscire a toccare la palla o rimetterla in gioco in modo consistente. Sono situazioni toste da gestire, perché finisci per aver enorme pressione nei tuoi turni battuta, con la consapevolezza che se lasci qualcosa per strada, l’altro ti supera e non lo riprendi più. Per questo la prestazione al servizio di Jannik doveva essere eccellente, e lo è stata. 70% di prime palle in campo, vincendo l’87% di punti, e pure uno stratosferico 65% con le seconda, dato questo notevolissimo. Shelton ha chiuso con numeri simili con la prima palla, ma solo il 40% con la seconda, non un brutto dato in assoluto, ma indica come l’azzurro sia stato prontissimo a spingere e scambiare appena possibile. Ben non è dispiaciuto nello scambio, tutt’altro. Spesso sparacchia via, anche su palle difficili da spingere; nel match odierno non ha buttato via molti colpi, gli unici errori “gravi” sono state alcune risposte su seconde palle dell’azzurro non perfette, ma la sua tattica era prendersi grandi rischi, attaccare prima possibile per non finire sotto la pressione del nostro campione, quindi nel complesso scelte corrette.
    Sinner è stato superiore, a 360°: per lucidità e freddezza, come gestione dei tempi di gioco, per la bravura nel giocare con profondità senza esagerare nel rischio. Shelton tende a cercare il vincente, quindi in molte fasi Sinner è andato dritto per dritto al centro, profondo e veloce, c’ha pensato l’altro a cambiare e spesso sbagliare. Fantastico poi come l’azzurro abbia risposto bene nei passaggi chiave, come il tiebreak. I due mini break strappati nel quarto e quinto punto sono da far vedere nelle scuole tennis, non si può giocare meglio di così in attacco e poi in difesa. Bravissimo e vincente Sinner. È il compleanno di Shelton, 22 anni e auguri, ma la fetta di torta stasera non sarà così dolce come sperato. Nei quarti Jannik trova di nuovo Medvedev (ha battuto Tsitsipas in due set). Sarà tutt’altra partita, capitolo n.14 di una rivalità che sta segnando la stagione.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Shelton alza la prima palla del match e fa subito capire che la sua battuta è già bella “calda”, 4 punti e via. Sinner lo segue con un buon turno di servizio. Nei primi tre game, nessun punto vinto in risposta. Sul 2-1 Shelton, Sinner affronta le prime difficoltà. Jannik carica il diritto, trova profondità, poi Shelton trova due gran giocate (vincente di diritto e palla corta ottima), 15-30. Sinner si butta a rete e gli va bene grazie a un nastro fortunato, poi si fa sorprendere da una risposta profondissima di Ben, sulla riga, c’è la prima palla break. Jannik trova l’Ace, vantaggi. Sinner sbaglia di un capello un diritto d’attacco, seconda palla break. E seconda di servizio… se la gioca benissimo con un attacco profondissimo nell’angolino destro e chiusura sicura di volo. Assalto respinto e 2 pari. Dopo la bagarre, il set torna a scorrere rapidissimo sui turni di servizio, in quattro game solo un punto vinto in risposta da Shelton, con l’americano imprendibile alla battuta e pronto a sorprendere l’azzurro con le palle corte vista la posizione molto arretrata di Jannik in risposta, e l’azzurro rapido ad entrare col diritto pesante e spostare l’avversario ed infilarlo, ma finora inefficace in risposta e nel far partire lo scambio. L’equilibrio si spezza sul 4 pari. Sinner inizia il game #9 in risposta con una buona risposta, comanda col diritto e si prende il punto con un bel forcing dal centro, rarità. Si scambia anche nel terzo punto, ed è ottimo il cambio col rovescio lungo linea del n.1, sorprende Ben che sbaglia il rovescio, 15-30. Shelton serve un Ace, poi sul 30 pari l’azzurro alza due lob, uno in risposta (!) agganciando la palla come può, poi un secondo che gli esce molto profondo e manda in confusione Shelton che tira uno smash non definitivo e poi commette un’ingenuità con una smorzata che non passa la rete. 30-40 e palla break per Jannik, e il BREAK arriva! Sinner risponde col diritto d’incontro, l’americano rischia troppo col rovescio cross aggressivo e la palla gli esce di una spanna. Appena Jannik è riuscito a rispondere e mettere pressione al rivale, è scappato avanti. 5-4. Chirurgico Sinner: prima palla in campo, incredibile potenza e precisione dello schiaffo al volo sul 15-0, poi un pressing micidiale col diritto che gli vale il 40-0 e tre Set Point. Basta il primo, Ace al centro. 6-4. Monumentale set di Jannik, bravo a salvarsi da un turno di battuta difficile, restare calmo contro il super servizio di Shelton e prendersi la chance nel momento di massima pressione.
    Il secondo set riprende con lo stesso canovaccio del primo, domina il servizio. Scambi minimi, gran bordate e punti rapidissimi. La curva mancina di Ben è molto difficile da acchiappare e domare in risposta; anche la battuta dell’italiano funziona (oltre l’80% di prime palle in campo), nello scambio è molto intenso e profondo, e appena cambia col rovescio lungo linea difficilmente l’americano riesce a gestire. Shelton si porta 3-2 (solo 52 minuti di partita), nel sesto game si riaccende la battaglia. Ben trova una risposta vincente di diritto bellissima nel secondo punto, impatto potente che fulmina Sinner. Poi il n.1 sbaglia un rovescio incrociato a chiudere un lungo scambio, impatto con poche corde, 15-30. Il servizio aiuta Jannik, 30 pari, quindi sbaglia un diritto in scambio davvero insolito per lui, a metà rete giocato piuttosto fermo con le gambe. Palla break Shelton su 30-40. Fantastica giocata di Jannik! Si scambia, e va sotto nella velocità di palla ma recupera con un diritto profondo e quindi tocca una smorzata col diritto che più precisa non si può. Va di nuovo sotto Sinner nello scambio seguente, come se fosse in difficoltà ad arginare la potenza del rivale. Altra palla break, e ancora seconda di servizio… ma la risposta di Ben è pessima, fuori equilibrio e in rete. Si salva Sinner da un piccolo passaggio a vuoto con i tre errori gratuiti, 3 pari. Shelton non resta bloccato mentalmente sulle chance non sfruttate, torna a servire bene e 4-3. Sinner invece è ancora incerto. Inizia l’ottavo game con un errore di diritto in rete su di una risposta “storta” del rivale, poi Ben trova un diritto vincente lungo linea ben fintato. 0-30. Suona l’allarme rosso: Jannik stecca sulla risposta profonda dell’americano, 0-40 e tre PB consecutive. Sinner cancella la prima con uno scambio, poi un Ace, 30-40. Altro Ace! 7 palle break annullate su 7. Altro Ace! 3 di fila. L’allungo estremo di Ben nega a Jannik il quarto “asso” di fila, che durezza mentale Jan, come si è salvato da un game pessimo. 4 pari. Strappa due punti in risposta l’altoatesino, ma non riesce ad arrivare alla chance per l’allungo, 5-4 Shelton. Ben continua ad insistere sulla smorzata dopo il servizio, ma ottiene meno punti rispetto al primo set, Jannik le legge e rincorre bene. Il servizio del nativo di Atlanta resta a tratti ingestibile, e resta avanti nel punteggio. Perfetto anche Sinner, è Tiebreak Time. Nel quarto punto si gioca sulla seconda palla, e Sinner sale in cattedra! Bellissimo forcing col diritto inside out, sempre più profondo e angolato, una morsa che stritola l’americano. 3-1. Shelton rischia la smorzata ma Sinner la legge bene, corre avanti e chiude con un tocco di rovescio perfetto. 4 punti a 1. Si gira 5-1 con un diritto vincente di Jannik. Ace! 6 punti a 1, 5 Match Point! Via, esce il rovescio dell’americano, 7 punti a 1 e vittoria per l’azzurro. Nei momenti chiave non ha sbagliato NIENTE. Eccellente prestazione e via nei quarti di finale, dove aspetta Tsitsipas o Medvedev. Che durezza Jan!

    [1] Jannik Sinner vs [14] Ben Shelton ATP Shanghai Jannik Sinner [1]67 Ben Shelton [14]46 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 6-1* ace6-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-05-6 → 6-6B. Shelton 15-0 15-15 30-15 ace 40-155-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5B. Shelton 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 ace A-40 ace3-4 → 4-4B. Shelton0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace3-3 → 3-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-402-3 → 3-3B. Shelton 15-0 15-15 df 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2B. Shelton 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1B. Shelton 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 6-4B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-404-4 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4B. Shelton 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 3-4J. Sinner 15-0 15-15 30-152-3 → 3-3B. Shelton 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-401-2 → 2-2B. Shelton 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1B. Shelton 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇺🇸 B. Shelton

    Punteggio servizio
    325
    294

    Ace
    7
    7

    Doppi falli
    0
    1

    Percentuale prime di servizio
    70% (46/66)
    74% (43/58)

    Punti vinti con la prima
    87% (40/46)
    86% (37/43)

    Punti vinti con la seconda
    65% (13/20)
    40% (6/15)

    Palle break salvate
    100% (7/7)
    0% (0/1)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    Punteggio risposta
    183
    48

    Punti vinti in risposta sulla prima
    14% (6/43)
    13% (6/46)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    60% (9/15)
    35% (7/20)

    Palle break convertite
    100% (1/1)
    0% (0/7)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    Punti vinti a rete
    70% (19/27)
    75% (15/20)

    Vincenti
    17
    22

    Errori non forzati
    5
    10

    Punti vinti al servizio
    80% (53/66)
    74% (43/58)

    Punti vinti in risposta
    26% (15/58)
    20% (13/66)

    Punti totali vinti
    55% (68/124)
    45% (56/124)

    Velocità massima servizio
    210 km/h
    219 km/h

    Velocità media prima di servizio
    192 km/h
    196 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    147 km/h
    180 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Cobolli s’inchina al Djokovic-show

    Flavio Cobolli (foto Getty Images)

    Mr. recordman Novak Djokovic “is in da house”, tutti gli avversari o supposti tali sono avvisati. Fantastica la prestazione del 24 volte campione Slam nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai, contro un Flavio Cobolli incapace di trovare una chiave tecnica e o tattica per arginare la straripante classe, anticipo e precisione del serbo, apparso in grandissima condizione fisica e tecnica. Il serbo ha vinto comodamente per 6-1 6-2, mettendo in mostra tutta l’argenteria della casa, tirata a lucido come nelle grandi occasioni. Ha servito con grande continuità ed attenzione, variando continuamente angoli e traiettorie, e in risposta si è preso il controllo del match mettendo enorme pressione all’azzurro, incapace di tener fermo un avversario così forte e continuo. Dopo le piccole incertezze mostrate contro Michelsen, Djokovic ha alzato di brutto il suo livello di gioco, con un’intensità a tratti mostruosa. Probabilmente la palla vivace ma non così potente di Cobolli l’ha mandato in ritmo, e Novak si è divertito ad esplorare ogni settore del campo con giocate fantastiche. Il diritto del serbo è stato potente e pochissimo falloso, mentre col rovescio ha dominato in modo assoluto la diagonale sinistra, con cambi in lungo linea perfetti. Un esempio: l’accelerazione vincente sul 2 pari del secondo set che gli è valsa il break, colpo da Michelangelo per bellezza ed efficacia. Un Djokovic troppo forte, continuo e rapido per Cobolli, che ha cercato di mettere in campo la sua fisicità e ha spinto molto, ma non è bastato perché il rivale è stato troppo bravo ad entrare nelle traiettorie dell’azzurro mettendolo costantemente in difesa, sotto pressione, sotto torchio. Un torchio per lui mortale che ha scritto un’altra pagina della sua leggenda.
    Difficile analizzare la partita di Cobolli, di fronte ad un avversario così continuo e superiore in tutto. L’azzurro oggi probabilmente non ha le armi tecniche per arginare un rivale così forte e completo, che lo prende in anticipo e non gli lascia il tempo di spingere e imbastire il suo forcing vigoroso. Forse era necessario trovare una prestazione super al servizio, chiedere tutto e di più, ma probabilmente non sarebbe bastato. In risposta Flavio non è mai riuscito a trovare ritmo, troppo bravo “Nole” a cambiare continuamente le carte in tavola e giocare letteralmente sulle righe, e pure con moltissime accelerazioni da fondo campo che hanno disarmato totalmente il romano. Completezza di gioco, angoli, anticipo, velocità generale, servizio risposta e colpi in spinta, Novak è stato superiore in tutto, poco da fare.
    Probabilmente Cobolli non era nemmeno nella sua migliore giornata a livello di energia, ha speso moltissimo in questa stagione ed è normale arrivare a metà ottobre con le pile un po’ scariche. Ma forse nemmeno una versione con più vigore sarebbe bastata ad arginare lo strapotere tecnico di un Djokovic così rapido, sempre in anticipo e zero falloso. Il serbo ha perso solo 6 punti nei suoi game di battuta, ha vinto il 70% dei punti in risposta sulla seconda di battuta dell’azzurro e ha tirato 29 vincenti, mentre Flavio, sotto la pressione del rivale, è crollato in 26 errori (forse il compilatore pure troppo severo). Non resta che applaudire una prestazione super di Djokovic, e perdere nota da un campione così grande.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Djokovic vince un primo turno di servizio laborioso, poi entra in ritmo con la risposta, e… son dolori per Cobolli. Ottima, perfetta la costruzione di Novak sul primo punto, poi arriva un doppio fallo di Flavio, che sente tutta la pressione della risposta del grandissimo avversario. Djokovic è centrato e aggressivo: dopo la risposta entra forte nella palla e comanda. 0-40, subito tre palle break. Sbaglia un rovescio sulla prima, ma sul 15-40 può giocare sulla seconda di servizio, risponde con un rovescio al centro sui piedi dell’azzurro e strappa un BREAK che poi conferma con un turno di battuta a zero, perfetto. 3-0, grande inizio del 24 volte campione Slam, rovescio chirurgico e diritto aggressivo, Cobolli travolto. Il romano mette tutta l’energia del suo corpo nel quarto game, si prende massimo rischio ma è costretto a farlo, altrimenti l’altro lo sballotta da una parte all’altra. Non sempre poi tirare forte è la miglior scelta, vedi il diritto clamoroso del serbo sulla bordata a tutta dell’azzurro, poco angolata e in anticipo per incidere. Cobolli a 30 vince il game con un buona prima di servizio, 3-1. Il problema è incidere in risposta per riaprire il set. Djokovic vince un altro turno di battuta a zero, (4-1) totalmente in controllo, e si rimette a pressare in risposta e per Cobolli è dura. Enorme la differenza di qualità nella diagonale di rovescio, tutta a favore di Novak, bravo anche a cambiare sul lungo linea. Da 30-0, Flavio si ritrova sotto 30-40 per tre super punti del rivale. Cobolli la cancella col servizio, poi anche una seconda opportunità, stavolta per errore banale di Novak in risposta. Game durissimo, e il doppio BREAK arriva alla terza chance, altra risposta profonda del serbo e Cobolli sbaglia un colpo in rete, sotto pressione massima. 5-1 Djokovic, che chiude il set 6-1 con il terzo turno di battuta a zero. Spiace per Flavio, ma… No Match. Djokovic troppo forte in tutto, 11 vincenti e solo tre punti persi al servizio.
    Cobolli inizia con un buon turno di servizio il secondo set, ma sembra incapace di incidere nei turni di battuta del rivale. Djokovic serve con precisione assoluta, aggredisce la risposta di Cobolli con anticipo e lo sposta, comandando i tempi di gioco alla sua velocità di crociera preferita. Bellissima l’accelerazione di diritto cross che annichilisce il romano sul 40-0, e gli porta il quarto turno a zero del match. Cobolli ha bisogno assoluto della massima efficacia del servizio, visto la risposta del serbo è oggi quella dei giorni migliori. Esagera un po’ Flavio in spinta, il terzo game va ai vantaggi. Un errore di Novak, rarità, porta game all’italiano, 2-1. Il serbo resta intoccabile quando è alla battuta, impatta 2 pari con soli 4 punti (!) ceduti nei suoi game. Cobolli viene bloccato a sinistra, significa tempesta. Un errore, poi cercando di uscire col diritto sbaglia, 0-30. Cerca di muovere lo scambio Flavio, ma i suoi rischi non sono premiati e alla fine sbaglia lui per primo, evidentemente scorato da come non riesca a sfondare la resistenza del suo idolo. 0-40, tre palle break che già profumano di grande L. Clamoroso il rovescio vincente lungo linea del serbo sul 15-40, una precisione ed eleganza monumentale. BREAK, 3-2 e servizio per “Nole”, totalmente in controllo delle operazioni. Flavio è costretto a fare miracoli per vincere dei punti, come sulla palla break del 4-2, quando è andato giù benissimo sulle ginocchia per spingere la palla. Con un lob magnifico Djokovic si prende il secondo BREAK, colpo difficilissimo giocato con una semplicità disarmante. Too good. Djokovic serve per chiudere sul 5-2 e chiude a 30 con l’ennesimo vincente in contro piede. Bello l’abbraccio tra i due, applausi al serbo, in grandissima forma oggi.

    [28] Flavio Cobolli vs [4] Novak Djokovic ATP Shanghai Flavio Cobolli [28]12 Novak Djokovic [4]66 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-302-5 → 2-6F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A2-4 → 2-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4F. Cobolli 0-15 0-30 0-40 15-402-2 → 2-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-1 → 2-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-401-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-4 → 1-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4F. Cobolli 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-300-3 → 1-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3F. Cobolli 0-15 0-30 df 0-40 15-400-1 → 0-2N. Djokovic 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 df 40-30 ace 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 F. Cobolli
    🇷🇸 N. Djokovic

    Punteggio servizio
    195
    325

    Ace
    3
    3

    Doppi falli
    1
    2

    Percentuale prime di servizio
    64% (35/55)
    60% (24/40)

    Punti vinti con la prima
    57% (20/35)
    83% (20/24)

    Punti vinti con la seconda
    30% (6/20)
    81% (13/16)

    Palle break salvate
    56% (5/9)
    0% (0/0)

    Giochi di servizio giocati
    7
    8

    Punteggio risposta
    35
    214

    Punti vinti in risposta sulla prima
    17% (4/24)
    43% (15/35)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    19% (3/16)
    70% (14/20)

    Palle break convertite
    0% (0/0)
    44% (4/9)

    Giochi di risposta giocati
    8
    7

    Punti vinti a rete
    100% (2/2)
    80% (8/10)

    Vincenti
    6
    19

    Errori non forzati
    26
    18

    Punti vinti al servizio
    47% (26/55)
    83% (33/40)

    Punti vinti in risposta
    18% (7/40)
    53% (29/55)

    Punti totali vinti
    35% (33/95)
    65% (62/95)

    Velocità massima servizio
    207 km/h
    206 km/h

    Velocità media prima di servizio
    183 km/h
    192 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    158 km/h
    166 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Sinner soffre ma con grinta porta a casa un match complicato contro Etcheverry

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Superare una giornata poco brillante e un avversario in grandissimo spolvero è roba da campioni, duri e vincenti, quelli che non contemplano la parola “sconfitta” e ancor meno “mollare” nel proprio vocabolario. È roba da Jannik Sinner, venuto a capo nel Masters 1000 di Shanghai da un match di terzo turno davvero complicato grazie ad un Tomas Etcheverry “on fire”, fortissimo al servizio e capace di entrare con colpi vincenti sulle traiettorie del n.1, portandolo spesso a rincorrere e pure sotto per potenza e angolo. Sinner vince 6-7(3) 6-4 6-2 al termine di una vera battaglia, molto dura anche sul piano fisico, nella quale è stato spesso costretto a rincorrere e ha sbagliato tanto, incapace di sfruttare molte chance di break, alcune giocate davvero non da lui, poco incisivo e attendista. Era tempo che Jannik non finiva così in difficoltà sullo scambio di velocità pura, per colpa di un avversario davvero formidabile per timing d’impatto e aggressività, ma anche per una giornata opaca del nostro campione, con energia altalenante che l’ha portato spesso assai dietro la riga di fondo e con palle mediamente meno profonde e continue. È arrivata una vittoria importante che gli consente di continuare la strada nel torneo, conquistata di testa e voglia più che per qualità di gioco. Il non aver sfruttato diverse chance – clamorosi i due set point nel primo set, giocati davvero male – ha complicato assai la partita e dato vigore all’argentino, che ha lottato come un leone e mostrato qualità davvero importanti.Agli ottavi di finale sfiderà uno tra Shelton o Carballes Baena.
    È bene ripetere una considerazione di fondo: non si può pretendere che Sinner vinca, anzi stravinca, ogni singolo match; che sia al massimo della spinta e della intensità any given day, contro avversari che vedono in lui quello da battere per prendersi lo scalpo più ambito, quello del n.1. Jannik gioca da vero n.1, e porta a casa in qualche modo la vittoria n.61 di un 2024 irreale per continuità di prestazioni e qualità generale, pur sopportando “quello scomodo fardello” che tutti conosciamo. Servono qualità fisiche e morali senza precedenti per farcela; lui sbanda, a volte traballa, ma non crolla, anzi trova il modo di alzare il livello di gioco e vincere, ribaltando situazioni molto complicate. Etcheverry ha giocato una partita splendida, mostrando tutto il suo valore e trovando una continuità di giocate anche superiore alla sua classifica. Splendido il siparietto di Jannik con Vagnozzi, quando l’azzurro ha esternato la discreta frustrazione per l’ennesima super giocata del rivale, col coach che gli dice “È n.25 del mondo”, a sottolineare come non fosse affatto un tizio da considerare gestibile. Con il servizio nei primi due set è stato a tratti imprendibile, e soprattutto Tomas ha incantato per come sia riuscito a gestire il ritmo di Jannik e spesso entrarci a tutta, generando una velocità e angolo imprendibile anche per la difesa del nostro campione.
    Proprio questa situazione spiega bene le difficoltà affrontate da Sinner nell’incontro odierno. Generalmente Jannik è superiore quando si può scambiare ad alta velocità e ritmo, quasi nessuno riesce a stargli dietro, entrare nelle sue traiettorie con ancor più potenza e velocità. Alcaraz, Djokovic, a tratti Medvedev o quasi nessun altro ci riescono, alla fine la pressione dell’azzurro porta l’avversario all’errore o gli apre il campo ad un affondo. Etcheverry invece è stato formidabile nell’entrare col diritto – e anche col rovescio, cosa assai sorprendente – sulle traiettorie intense ma non così profonde dell’italiano, che è andato spesso sotto, ha perso campo ed è uscito sconfitto da tanti scambi. Questo l’ha portato tenere un’attitudine stranamente più difensiva, e c’ha messo un set e mezzo a ritrovare quel piglio, energia e più intensità che finalmente gli hanno permesso di guadagnare campo, spingere da una posizione migliore e mettere alle corde l’argentino. Ovviamente se avesse sfruttato uno di quei due “sciagurati” set point nel primo set, giocati malissimo sia per scelte che energia, o altre chance di break, probabilmente la partita sarebbe stata diversa. Nel tiebreak del primo set Tomas, forte del momento positivo, ha lasciato correre il braccio a tutta e si è preso con merito e slancio il set. E la partita si è molto complicata.
    Nel secondo set dopo un paio di game si è visto un Jannik più attivo e dinamico: ha iniziato a spingere di più col diritto, leggermente più carico di spin e questo ha tolto al rivale quella palla rapida ma pulita che era riuscito fin lì ad anticipare e spingere con grande efficacia. Inoltre Sinner ha cercato più spesso il cambio col lungo linea, in particolare col rovescio, soluzione cercata troppo poco nel primo set. È stata una scelta decisiva: Tomas infatti nello scambio è stato rapidissimo a spostarsi sulla sinistra e comandare, con ottimo timing per l’attacco, mentre sulle bordate improvvise che l’hanno costretto a correre verso destra ha quasi sempre perso lo scambio e l’hanno costretto a difendere maggiormente quell’angolo, “scassando” un tennis che aveva funzionato a meraviglia.
    Anche in risposta Sinner ha inciso meno del solito, per l’ottimo servizio dell’argentino ma anche per una giornata meno sicura. Probabilmente si sentiva meno reattivo, sentiva meno la palla, e forse non si aspettava una resistenza così importante, solida e continua dell’avversario. Applausi a Etcheverry, che si conferma top30 non per caso, ma applausi anche alla solita durezza, resistenza e forza morale di Sinner. Uno che anche nelle giornate meno brillanti trova la reazione, il modo di restare lì e girare la partita a sua favore. Anche sporcandosi le mani, accettando l’altro fosse sopra, aspettando la tempesta passasse e pronto e sfruttare il vento. Certamente non il miglior Sinner, per qualità dei colpi, chance sprecate ed errori, ma il nostro n.1 alla fine vince quasi sempre. Ed è sempre, o quasi, Domenica.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match scatta con dominio assoluto del servizio, addirittura 3 Ace di Etcheverry nel suo primo turno di battuta. Funziona molto bene il diritto di Sinner, è sicuro nella spinta dal centro dove comanda lo scambio. Anche nel secondo game l’argentino è imprendibile con la battuta, altri due Ace e 2 pari. Tomas inizia il quinto game con un rovescio cross vincente straordinario, quindi Jannik sbaglia un rovescio di scambio e si ritrova sotto 0-30. Alza il livello Sinner, gran diritto vincente e poi improvvisa smorzata dopo aver comandato lo scambio, 30 pari, perfetto il taglio sotto alla palla. 4 punti di prepotenza e via, 3-2. Perde il primo punto al servizio Etcheverry, ma a 15 impatta 3 pari, servizio e diritto super incisivi. Sinner invece anche nel settimo game scivola sotto 0-30. Due ottime prime palle riportano Jan in parità. La risposta profonda sorprende Jannik, che arriva un po’ scarico con le gambe e sbaglia un diritto in rete. 30-40, palla break per l’albiceleste. Ace di Sinner, esterno, imprendibile, miglior modo per annullare la chance. Segue un altro esterno, terzo del game. Scambi davvero minimi, con due servizi così performanti. 4-3 Sinner. Nell’ottavo game la risposta di Sinner sale in cattedra: palla profonda, più carica di spin, ed Etcheverry perde il controllo, 15-30. Spara un altro bel servizio Tomas, ma sul 30 pari, su un’altra risposta molto profonda dell’azzurro, centra male col diritto, e la palla quasi non arriva a rete. 30-40 e palla break per Jannik. Lo aiuta il servizio, addirittura 225 km/h ed esterna, la risposta in tuffo di Sinner non riesce a tenerla in gioco. Il campo è rapido, lo vede da quanto il servizio sia così determinante. Col settimo Ace, Etcheverry impatta 4 pari. Dopo due turni più complicati, Jannik vola via liscio nel nono game, pure un serve and volley da australiano “doc” sul 40-0, con un tocco di classe. 5-4 Sinner. Ora Tomas serve sotto la pressione del punteggio, e giocare è tanto più complicato… Con una volée un po’ fortunata (stava per cadere per terra!) vince il secondo punto l’argentino, poi sbaglia malamente un diritto sotto la risposta potente dell’azzurro. Sul 30 pari si scambia, Jannik comanda ma si fa sorprendere dall’angolo molto stretto col diritto, arriva con un attimo di ritardo e sbaglia col diritto. 5 pari. Jannik tira dritto come un treno lanciato, altro game perfetto, 6-5. Di nuovo appena il servizio di Etcheverry non è imprendibile e si scambia, Sinner si prende il punto costruendo a maggior velocità. Sul 15-30 Jannik risponde preciso sulla sinistra del rivale, che tira malamente in rete. Il peggior colpo del set per Tomas, gli costa due set point sul 15-40. Pressue on, serve off… ma Sinner non sfrutta questo scambio, dove comanda ma sbaglia per primo col rovescio incrociato, errore per lui banale. 30-40. Ancora seconda palla… e altro brutto errore col rovescio di Sinner, poca energia nel colpire col rovescio. Due chance davvero sprecate dal n.1. Tiebreak. Inizia male Jannik, lungo il diritto lungo linea. Sinner si riprende in mini-break con un bel pressing e rovescio lungo linea imprendibile in contro piede. Durissimo lo scambio sul 2-1, gran ritmo e Sinner piegato sulle gambe dopo aver sbagliato il diritto. 3-1 Etcheverry. Non chiude col diritto sotto rete Jannik, sceglie il diritto e passante dell’argentino non è gestibile. 4-1 e servizio Etcheverry. Si gira 4-2, errore in scambio di Tomas. Con altro errore Sinner si ritrova sotto 5-2. Bravissimo l’argentino sul 5-3, gran rovescio cross, velocissimo, e volée altrettanto bella. Applausi e tre set point sul 6-3. Attacca non bene l’azzurro e sbaglia una volée molto complicata. SET Etcheverry, bravissimo, ma quanto pesano quei due set point, sulle seconde palle del rivale, non sfruttati sul 6-5.
    Etcheverry inizia con un altro buon turno di battuta il secondo set, 1-0, può fare corsa di testa. Anche Sinner chiude a 15 un solido game di servizio. 1 pari. Etcheverry è bravo a comandare col diritto dopo un bel servizio, e Jannik in questa fase è anche non così lucido, come dimostra il pessimo rovescio incrociato in rete sull’ultimo punto del terzo game, quando il campo in lungo linea era spalancato. È necessario che Jannik salga di livello nella spinta, più potenza e intensità per arrivare ad una velocità superiore alla resistenza del rivale; al contrario, la sua palla non è sempre pesante, e talvolta pure un po’ corta ed Etcheverry ha modo di resistere e anzi incidere. Sul 2 pari il game è lottato. Sul 30 pari Tomas non trova la prima palla, la risposta di Jannik è interessante e l’argentino ha fretta nello spingere, terminando in rete. 30-40 e palla break per l’italiano. Altra seconda di servizio, lunghissimo scambio, al centro, tattico… sino all’accelerazione improvvisa col diritto lungo linea di Sinner che FINALMENTE si prende il BREAK. Fa il pugno, ecco il segnale di forza che finora era mancato. 3-2 e servizio per il n.1. Ha cambiato passo nello scambio Jan, la palla più rapida e profonda, comanda col diritto ed è lui a spostare tanto l’avversario. Chiama il pubblico l’azzurro dopo aver “sfondato” Tomas sul 15 pari, poi sbaglia malamente un diritto d’attacco che di solito gestisce con nonchalance. Etcheverry spinge con tutta la potenza del suo diritto e si prende due punti e il Contro BREAK, sportivo l’azzurro nell’applaudire il vincente del rivale sul 30-40, pallata clamorosa incrociata. 3 pari, tutto da rifare. Tomas paga forse lo sforzo del game precedente, concede un paio di punti e quindi è bravo Sinner chiudere nei pressi del net uno schema nato da una risposta splendida di rovescio e via avanti. 15-40, due chance per scappare di nuovo avanti. Corre a rete dietro al diritto l’argentino, ma il passante basso dell’italiano è troppo difficile da gestire. BREAK Sinner, 4-3. La battaglia è dura anche nell’ottavo game, l’argentino non molla e tira fortissimo. Jannik è sorpreso, parla col angolo esternando la frustrazione per il non riuscire a scrollarsi di dosso l’avversario. “È n.25 del mondo” gli dice il Vagno, asciutto e diretto. Significa: lui è bravo, c’è da soffrire e stargli sopra. Eccellente la rincorsa e tocco col diritto in avanzamento dopo la smorzata di Sinner, e poi chiude un Ace un game fondamentale, 5-3 avanti. Gran qualità complessiva in questa fase, tanti punti vincenti. Sinner serve sul 5-4. Molto attento, servizio e diritto aggressivo. 30-0. Ace, e tre Set Point. Basta il primo, in rete la risposta di Tomas. 6-4. Reazione di fisico contro un avversario in grande spolvero. Era necessario alzare intensità e mettere più pressione all’avversario. Numeri peggiori al servizio, ma altra forza nello scambio.
    Il terzo set inizia dopo oltre 5 minuti di sosta ai box dell’argentino, al servizio. Sinner non è freddato affatto, comanda lo scambio con palle velocissime e pressanti. 0-30. Arriva un clamoroso errore di Tomas, comanda avanza e stecca lo smash, 0-40, tre chance immediate per Jannik per scappare avanti. Gran vincente col diritto di Etcheverry sulla prima, mentre Sinner stacca la risposta sulla seconda, 30-40. Troppo dietro l’azzurro sulla terza, il diritto difensivo non passa la rete. Scoccano le due ore di gioco, l’argentino col quinto punto di fila vince il game, che occasioni per l’italiano… La pressione di Sinner in risposta è costante, e Jannik ha appena alzato la traiettoria dei colpi, così c’è meno velocità per l’argentino per entrare forte con i suoi colpi. La tattica funziona. Jannik si procura una palla break sul 30-40, forzando l’errore del rivale, che ripete lo stesso errore e concede il BREAK al n.1, avanti 2-1 e servizio. Il lavoro ai fianchi dell’azzurro paga. Meno appariscente rispetto alle migliori giornate, ma Jannik è solido nel quarto game, un Ace e palle giocate con intensità ma buon margine lo portano avanti 3-1, ora Etcheverry ha davanti una montagna, anche perché col servizio è calato e deve conquistarsi ogni punto in scambio. Sinner è consistente, non sbaglia niente e trova l’affondo sullo 0-15 con un diritto cross perfetto. 0-30, situazione interessante per scappare verso il successo. Fantastico il rovescio lungo linea improvviso che gli apre il campo e via a chiudere di volo. 15-40, due chance che profumano di grande W. Uff! La gran difesa di Jannik col rovescio esce di pochissimo, 30-40. Fa una vera magia Tomas di volo, una demi-volée difficilissima che gli resta in campo, coraggio e forse anche un pizzico di fortuna, ma si salva. 3-2. Da 30-0 si complica il sesto game di Jannik, non riesce a provocare l’errore dell’avversario e un rovescio di scambio errato gli costa il 30-40 e palla del contro break. Frustrazione del n.1, parla da solo, cosa non usuale. Lo aiuta la prima di servizio, potente al corpo, e la risposta vola via. Splendida la bordata di diritto lungo linea, sbaraglia la difesa del rivale e dà un segnale di forza, ma non basta a chiudere il game e un errore successivo col rovescio gli costa una seconda palla break. Ancora il servizio lo salva, sempre al corpo. Etcheverry trova un back difensivo clamoroso su di un rovescio aggressivo Sinner, l’azzurro è sorpreso sotto rete, terza palla break e ancora il servizio fa la differenza. Con un’acrobazia sotto rete finalmente Jannik chiude dopo 11 minuti il sesto game, annullando 3 palle break. 4-2. L’argentino paga lo sforzo del game in risposta, poche prime palle e gioca più corto, Sinner subito ne approfitta, 0-30. Sul 15-30 si butta a rete in contro tempo ma sbaglia totalmente il tempo, 15-40. Si prende di forza il punto sulla seconda palla break Sinner, gran rovescio lungo linea e via a spingere col diritto, imprendibile. BREAK e 5-2, può servire per la vittoria. Jannik chiude senza ulteriori patemi, al primo match point con quel serve and volley che mai aveva funzionato nel match. Durissima partita. giocata a livello ottimo da Tomas, bravo a spremere a tutta l’azzurro. L’ha vinta da campione, con la sua durezza. È il successo n.61 nel 2024. Tantissime.

    Sinner – Etcheverry ATP Shanghai Jannik Sinner [1]666 Tomas Martin Etcheverry [31]742 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2T. Martin Etcheverry 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2T. Martin Etcheverry 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-1 → 3-1T. Martin Etcheverry 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Martin Etcheverry 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 6-4T. Martin Etcheverry 15-0 ace 30-0 40-0 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-3 → 5-3T. Martin Etcheverry 0-15 0-30 df 15-30 15-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 ace 15-15 df 30-15 30-30 30-403-2 → 3-3T. Martin Etcheverry 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-2 → 2-2T. Martin Etcheverry15-40 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1T. Martin Etcheverry 15-0 ace 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak40-A* 0*-0 0-1* 1-1* 1*-2 1*-3 1-4* 2-4* 2*-5 3*-5 3-6*6-6 → 6-7T. Martin Etcheverry 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace6-5 → 6-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5T. Martin Etcheverry 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4T. Martin Etcheverry 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace ace4-3 → 4-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-40 ace3-3 → 4-3T. Martin Etcheverry 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2T. Martin Etcheverry 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Martin Etcheverry 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-15 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇦🇷 T. Etcheverry

    Punteggio servizio
    298
    250

    Ace
    12
    11

    Doppi falli
    1
    1

    Percentuale prime di servizio
    70% (64/92)
    52% (49/94)

    Punti vinti con la prima
    78% (50/64)
    84% (41/49)

    Punti vinti con la seconda
    54% (15/28)
    38% (17/45)

    Palle break salvate
    80% (4/5)
    69% (9/13)

    Giochi di servizio giocati
    15
    15

    Punteggio risposta
    136
    95

    Punti vinti in risposta sulla prima
    16% (8/49)
    22% (14/64)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    62% (28/45)
    46% (13/28)

    Palle break convertite
    31% (4/13)
    20% (1/5)

    Giochi di risposta giocati
    15
    15

    Punti vinti a rete
    73% (16/22)
    68% (13/19)

    Vincenti
    40
    29

    Errori non forzati
    27
    36

    Punti vinti al servizio
    71% (65/92)
    62% (58/94)

    Punti vinti in risposta
    38% (36/94)
    29% (27/92)

    Punti totali vinti
    54% (101/186)
    46% (85/186)

    Velocità massima servizio
    212 km/h
    225 km/h

    Velocità media prima di servizio
    193 km/h
    214 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    153 km/h
    163 km/h LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: ufficiale la nuova formula dal 2025. Via il girone a settembre, due incontri (febbraio e settembre) casa-trasferta

    Davis Cup, dal 2025 ancora cambiamenti

    Si torna al passato, almeno in parte, con il ritorno degli affascinanti incontri “casa – trasferta”, il vero succo di una competizione a squadre. Stiamo parlando ovviamente della Davis Cup, che dal 2025 si svolgerà con una formula rinnovata che riabbraccia il calore del pubblico nazionale, punto più discusso della “rivoluzione Kosmos” del 2019 che non aveva mai pienamente convinto nessuno, appassionati e giocatori. Vedere a settembre dei gironi di 4 squadre con giornate di spalti miseramente vuoti quando non era coinvolta la nazione ospitante era un contro senso troppo evidente per esser sopportabile e sostenibile (anche a livello economico, diritti tv ecc). Quindi l’ITF, che si è riappropriata l’organizzazione dell’evento dopo la clamorosa rottura con il gruppo di Piqué nel 2023, ha lavorato per rinnovare la formula della più antica competizione a squadre per nazionali (1900), tenendo la parte “buona” della final 8 in sede unica, che ha ottenuto buoni riscontri e interesse, e cancellando invece i gironi di settembre, l’aspetto più discusso.
    Per far questo tuttavia, c’è un piccolo “prezzo da pagare”: quasi tutte le nazioni partecipanti, saranno chiamate a un nuovo impegno, la settimana successiva agli Australian Open a febbraio, con un primo match da svolgersi in casa, o in trasferta. Quindi dopo questo primo turno, ci sarà un secondo match a settembre, ancora da svolgersi in casa o trasferta, in modo da stabilire le 8 nazioni che prenderanno parte alla Final 8 in sede unica, dove verrà assegnata la grande “insalatiera”. Un rinnovamento ibrido se vogliamo, che viene incontro alla richiesta di molti di tornare a disputare gli incontri in casa, dove l’atmosfera diventa magica, a volte pure “eroica”. Resta il dubbio sulla reale partecipazione dei big agli incontri di febbraio, con l’Australian Open appena terminato. Questo è il grande punto di domanda. Forse, sarebbe stato necessario trovare un altro momento in calendario (suggeriamo: subito prima dell’avvio della terra battuta europea, o prima di Indian Wells?), in modo da impattare meno sul calendario dei migliori tennisti. Vediamo più nel dettaglio le novità introdotte dell’ITF.
    – La settimana seguente gli Australian Open, nel weekend, verranno disputati gli incontri “Qualifiers”. Saranno in gare le 12 nazioni che hanno vinto i playoff del World Group I e le altre qualificate alla fase a gironi 2024, per un totale di 13 incontri. Sono esentate da questo primi turno la nazione campione quest’anno a Malaga (2024) e anche una seconda nazione, quella che ospiterà la Final 8 2025. Nello stesso fine settimana verrano disputati anche i playoff per il World Group I e II;
    – La settimana successiva a US Open, sempre nel weekend, andrà in scena il secondo turno “Qualifiers”, quello che di fatto sostituisce la fase a gironi a 4 squadre. Verranno disputate 7 sfide, con le 13 squadre uscite vincitrici del primo turno a febbraio più la squadra campione 2024. Si giocherà anche in questo caso con la formula “casa – trasferta”. In contemporanea saranno svolte anche le 13 sfide del World Group I e del World Group II.
    – A novembre si disputerà la Final 8, dove saranno in gara le 7 nazioni che hanno vinto le sfide di settembre più la nazione ospitante, che tuttavia per poter avere questa sorta di “wild card” deve essere necessariamente tra le prime 50 nazioni nel ranking ITF o aver almeno un tennista nella top 10 in singolare. La sede della Final 8 2025 non è ancora stata stabilita, ma viste queste regole è impossibile che possa essere in un paese tipo Arabia Saudita, di fatto priva di tennisti competitivi.
    – Tutti gli incontri si svolgeranno al meglio dei 3 set (quindi non c’è il ritorno ai 5 set, sperato da molti) e disputati su due giornate: il primo giorno due partite di singolare; il secondo due singolari e un doppio.

    Questo il riepilogo della Davis Cup 2025:
    Weekend della settimana del 27 gennaio
    Qualifiers 1° turno13 partite casa-trasferta (prima giornata: due singolari; seconda giornata: due singolari e un doppio)Partecipano le 16 nazioni arrivate alle Finals 2024, 12 vincenti del World Group I. Meno due wild card: nazione ospitante della Final 8 2025; vinctrice Davis 2024
    Playoff World Group I13 incontri casa-fuoriPartecipano le 12 perdenti del World Group I 2024, le 12 vincenti del World Group II 2024, le 2 perdenti del World Group II 2024 con la miglior classifica
    Playoff World Group II13 incontri casa-fuoriPartecipano le 10 perdenti con la più bassa classifica del World Group II 2024; le 12 promosse dai tornei zonali di Gruppo III 2024; le 4 squadre meglio classificate tra le non promosse in ciascuno torneo zonale di Gruppo III

    Weekend della settimana dell’8 settembre
    Qualifiers 2° turno7 incontri casa-trasfera (prima giornata: due singolari; seconda giornata: due singolari e un doppio)Partecipano le 13 vincitrici dei Qualifiers di primo turno 2025 più la nazione campione nel 2024
    World Group I13 incontri casa-trasfertaPartecipano le 13 perdenti dei Qualifiers di primo turno; le 13 vincenti dei playoff di World Group I 2025
    World Group II13 incontri casa-trasfertaPartecipano le 13 perdenti dei playoff World Group I 2025, le 13 vincenti del playoff Gruppo II

    Novembre, sede e data da stabile
    Final 8Partecipano le 7 vincenti dei Qualifier di secondo turno e la nazione ospitante con una wild card (a patto che sia le prime 50 nel ranking ITF a squadre per la Davis o con un giocatore in Top 10 nel ranking ATP di singolare

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Arnaldi rimonta Svajda, prestazione con luci e ombre per Matteo

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Vincere è sempre la miglior medicina, ancor più quando la prestazione è altalenante, con molte ombre a pesare su momenti di discreto tennis. Matteo Arnaldi rimonta un set e batte Zachary Svajda nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, 6-7(2) 6-2 6-4 lo score conclusivo, che gli regala un possibile terzo turno da favola contro Medvedev (se il russo batterà Seyboth-Wild). Il ligure ha disputato un primo set molto incerto, con la luce nel suo gioco che si accendeva e spegneva di continuo, tra giocate di qualità alternate a troppi errori. Ben 7 palle break non sfruttate, con un Svajda più ordinato che altro, e quindi un tiebreak molto negativo, con gli ultimi due punti quasi buttati via, davvero infastidito dalla situazione e dal suo tennis, falloso e poco incisivo. È andato sotto di un break all’avvio del secondo parziale Matteo, e lì è scattato l’allarme rosso. Invece quella situazione negativa ha fatto “da sveglia” per Arnaldi, che finalmente ha iniziato a spingere di più e sbagliare di meno, mettendo in campo un ritmo e consistenza nettamente superiore alla cilindrata dell’americano. Un cambio di passo repentino: con tre break nel set Arnaldi si è preso di slancio il parziale, mentre il terzo set è filato via in grande equilibrio sino al 4 pari. L’azzurro è stato bravo a servire bene e salvare un turno di battuta complicatissimo, annullando due palle break avrebbero mandato Svajda a servire per il match. Zachary quindi è crollato nel decimo game, 40-15 ha inanellato una serie di errori, cedendo con un doppio fallo sul match point.
    Arnaldi ha sofferto per tutta la prima fase del match, davvero troppo in rapporto al valore di Svajda, buon tennista ma assai inferiore per spinta e tenuta quando è stato messo sotto pressione. Matteo è stato incapace di tenere un ritmo alto e un rendimento costante, spesso scarico con le gambe e incerto sulla scelta tattica da prendere. Ha probabilmente sofferto anche le giocate piuttosto lente, tagliate e molto angolate dell’avversario, palle con poco peso e difficili da incontrare, mentre Matteo è fortissimo quando può sfruttare l’energia dei colpi dell’avversario. Ha dovuto scrollarsi di dosso incertezze e negatività, mettendo finalmente più grinta e intensità dal secondo set, quando si è ritrovato anche sotto di un break. La reazione è stata l’aspetto migliore della sua partita, un cambio di passo che l’ha portato al successo in rimonta. Al prossimo turno ci sarà probabilmente Medvedev, e servirà un Arnaldi assai più carico e preciso.
    Il sanremese ha chiuso il match con 47 errori (e 48 vincenti), davvero troppi per la pressione ricevuta dal rivale. Nei suoi numeri finali pesa il brutto primo set e poi l’ottimo secondo, a livellare il tutto. Ma in generale, oltre alle statistiche, deve riflettere sul perché abbia sofferto così tanto nella prima fase della partita. È bastato giocare un tennis consistente, spingendo di più con buon margine, per riequilibrare la partita. Non ha convinto nemmeno in risposta Arnaldi, visto che i servizi dello statunitense sono stati più precisi che veloci, e Matteo spesso proprio dalla risposta si prende un vantaggio che poi capitalizza con la sua velocità in campo e abilità ad aprire l’angolo.
    Alti e bassi, fiammate e indecisioni, una partita che per fortuna ha portato a casa ma che ha rischiato seriamente di compromettere sul 4 pari del terzo, sotto una tensione che l’ha portato ad affrettare i tempi e pure perdere a tratti il servizio. Proprio il servizio poi l’ha salvato, quindi è più un aspetto mentale che tecnico ad averlo “incasinato”. Svajda è tennista particolare, non se ne trovano tanti sul tour che riescono a giocare così piano e spostarti, e poi accelerare all’improvviso; ma la capacità difensiva di Arnaldi è superiore anche alle variazioni dello statunitense e, alla fine, per fortuna ha prevalso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Svajda scatta al servizio ed è molto falloso. Concede tre palle break dal 15-40 ma Arnaldi non ne approfitta (brutto l’errore col diritto sulla terza, vero gratuito). Anche Matteo non è sicuro con i suoi colpi, nel suo primo turno di servizio commette un doppio fallo, ma vince il game a 30 con un comodo attacco col diritto. L’equilibrio non si rompe, nemmeno nel quinto game quando il sanremese si porta 0-30 in risposta con un bel vincente perché spreca con la smorzata e poi subisce gli angoli al servizio dello statunitense. Sul 3-2 è Arnaldi in difficoltà al servizio. Svajda inizia il game in risposta con un passante splendido di rovescio, tocco calibrato e vincente, poi Matteo chiama una palla out ma invece ha toccato la riga. 0-30. Zachary strappa una palla break sul 30-40 grazie a un diritto mal calibrato da Arnaldi, si salva l’azzurro con un ace. Un pessimo tocco di volo costa ad Arnaldi un’altra palla break, ma si salva ancora con un altro ace. 3 pari. La bagarre continua: ora è Svajda ad andar sotto da 30-0, tre errori e 30-40, ma Arnaldi non sfrutta la chance per scappare avanti, buono l’attacco e chiusura di volo dell’americano. Molti errori, entrambi giocano a strappi e l’equilibrio regge. 4 pari. Si accende e si spegne Arnaldi, come all’avvio del decimo game: terribile errore di rovescio, del tutto bloccato con le gambe, poi un ace e un diritto vincente. Sul 5 pari, Matteo in risposta prova a cambiare marcia, ma continua ad alternare ottime giocate (il diritto vincente da sinistra sul 15 pari) ad errore evidenti (il diritto malamente in rete nel punto successivo). Sul 30 pari Svajda centra malamente un diritto, palla break Arnaldi. Male Matteo, arriva bene sulla palla ma un back difensivo decolla e scappa lungo. Appena l’azzurro gioca profondo, Svajda va in crisi. Concede un’altra palla break Zachaky, ma col servizio la cancella (sei su sei annullate). Nemmeno la settima chance è fortunata per Arnaldi, un po’ troppo arretrato in difesa. 20 punti, Svajda si porta 6-5. Con un ottimo game, finalmente senza sbavature, Arnaldi si porta 6 pari, tiebreak. Matteo concede il primo mini-break con un errore banale in scambio, 2-0 Svajda, poi sfortunato per un nastro che devia mortalmente la palla del ligure. Serve bene Zack, 4-1. Con rovescio sparacchiato via senza dietro un’idea Arnaldi crolla sotto 5-1 e con altri due errori concede il gioco decisivo s Svajda per 7 punti a 2. Un tiebreak davvero negativo, chiuso quasi per “liberarsi” del momento. Troppe chance non sfruttate (7 palle break!), errori e mancanza di continuità per Arnaldi.
    Evidente la frustrazione di Arnaldi, che al servizio sbaglia tutto all’avvio del secondo set. 4 errori, terribile lo schiaffo al volo che concede il primo break del match a Svajda. Sotto di un set e un break, Matteo si mette finalmente a lavorare la palla con più attenzione e continuità. Soffre nello scambio ma non sbaglia, e alla fine si prende il primo break del match, all’ottava chance complessiva, per l’1 pari, quindi vince il turno di battuta a zero, 2-1. Ha cambiato passo l’azzurro, gioca semplicemente più profondo e continuo, e sbaglia di meno imponendo un ritmo superiore. Si procura due palle break nel quarto gioco (15-40) e sfrutta la seconda con un errore di diritto di Svajda. Break e 3-1 Arnaldi. Evidente il cambio di passo di Matteo, anche il rovescio ora fila via sicuro e rapido, splendido il cross vincente nel quinto game, gioco che chiude con un sicuro passante di diritto incrociato. 4-1 Arnaldi. Matteo è salito di livello al servizio, e più incisivo in risposta, segnando un gap netto con Svajda. Arnaldi chiude il set per 6-2 con il terzo break del set, strappato ai vantaggi con due risposte profonde che provocano gli errori dell’americano. Altra consistenza di Matteo, e la differenza in campo è stata evidente.
    Terzo set, Arnaldi inizia alla battuta con un ottimo game, vinto a zero. Svajda è invece in difficoltà sulle traiettorie più profonde dell’azzurro e senza i regali del primo set. Rimedia a un pericoloso 15-30 e impatta lo score 1 pari. Zachary è consapevole di non poter reggere il ritmo di Matteo, quindi è attento a servire la prima in campo e variare il più possibile, cercando anche il vincente immediato pur di non entrare nello scambio di ritmo. Con un bel passante di rovescio l’americano impatta 2 pari. Buon livello in questa fase dell’incontro, pochi gli errori e molti i vincenti, come la splendida demi-volée che porta ad Arnaldi il punto del 3-2. Nessuno dei due riesce ad incidere in risposta, si scorre rapidamente sui turni di servizio (qualche errore di Matteo in risposta, anche su battute non così incisive). 4 pari, si entra nel rush finale. Improvvisamente Arnaldi va sotto: un gran passante di Svajda, super-giocata col diritto in corsa, poi Matteo si fa prendere dalla fretta, dall’ansia, e spara via un diritto banale. 0-30. Dopo una bella prima palla commette un terribile doppio fallo, 15-40, due palle break delicatissime da difendere, e ancora la prima di servizio non va. Per fortuna un’ottima seconda al centro gli apre il campo, 30-40; quindi due Ace di fila! Eccellente reazione al momento di difficoltà. Game complicatissimo, la pressione è massima. Ancora col servizio e poi una volée comoda, Arnaldi si porta 5-4. Svajda controlla bene il game, 40-15, poi Matteo trova una splendida smorzata e il game va ai vantaggi. Un errore di Zack col rovescio lo condanna a Match Point da salvare, ma non trema, con lo stesso rovescio, stavolta, ottimo, lo cancella. Altro errore di rovescio, secondo match point Arnaldi. Ci pensa Svajda: doppio fallo! Crolla nel peggiore dei mondi, la rimonta e vince Arnaldi. Prestazione con molte ombre, ma alla fine è andata. Se passerà Medvedev, servirà ben altra prestazione.

    [29] Matteo Arnaldi vs [Q] Zachary Svajda ATP Shanghai Matteo Arnaldi [29]666 Zachary Svajda724 Vincitore: Arnaldi ServizioSvolgimentoSet 3Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A5-4 → 6-4M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 df 30-40 40-40 ace A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-2 → 3-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Z. Svajda 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-302-1 → 2-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1Z. Svajda 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df 40-A5-2 → 6-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Z. Svajda 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 4-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 1-1M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 1*-5 2-5* 2-6*6-6 → 6-7M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 6-6Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5Z. Svajda 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 3-4M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3Z. Svajda 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2Z. Svajda 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-300-1 → 1-1Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 M. Arnaldi
    🇺🇸 Z. Svajda

    Punteggio servizio
    286
    251

    Ace
    11
    3

    Doppi falli
    3
    4

    Percentuale prime di servizio
    56% (55/99)
    64% (75/117)

    Punti vinti con la prima
    82% (45/55)
    67% (50/75)

    Punti vinti con la seconda
    52% (23/44)
    48% (20/42)

    Palle break salvate
    80% (4/5)
    69% (9/13)

    Giochi di servizio giocati
    15
    15

    Punteggio risposta
    143
    93

    Punti vinti in risposta sulla prima
    33% (25/75)
    18% (10/55)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    52% (22/42)
    48% (21/44)

    Palle break convertite
    31% (4/13)
    20% (1/5)

    Giochi di risposta giocati
    15
    15

    Punti vinti a rete
    59% (20/34)
    67% (8/12)

    Vincenti
    48
    29

    Errori non forzati
    47
    41

    Punti vinti al servizio
    69% (68/99)
    60% (70/117)

    Punti vinti in risposta
    40% (47/117)
    31% (31/99)

    Punti totali vinti
    53% (115/216)
    47% (101/216)

    Velocità massima servizio
    206 km/h
    201 km/h

    Velocità media prima di servizio
    181 km/h
    186 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    149 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: esordio vincente per Berrettini, batte O’Connell e si “regala” Rune

    Matteo Berrettini

    Un bel sospiro di sollievo per Matteo Berrettini sul bel centrale del Masters 1000 di Shanghai, non tanto per la vittoria ma per averlo ritrovato in salute e buonissima efficienza dopo il ritiro a Tokyo contro Fils per l’ennesimo fastidio ai muscoli addominali. Si temeva un altro lungo stop, e addio gran finale di stagione con l’obiettivo Davis Cup da vincere da protagonista e il rientro in top 30 ATP. Per fortuna il problema fisico della scorsa settimana è stato solo un brutto spavento: nel suo match di esordio nel penultimo torneo “mille” stagionale, l’azzurro batte l’australiano Christopher O’Connell con due tiebreak, 7-6(9) 7-6(6) al termine di una prestazione discreta a livello tecnico ma piuttosto convincente per efficienza fisica. Matteo non si è risparmiato, ha corso molto e bene, con buona reattività nelle difese e nel correre avanti negli attacchi. Ha spinto molto anche col servizio, sparando nelle fasi finali alcuni Ace ad oltre 220 km/h, segno evidente di come si sentisse bene, pronto ad esplodere tutta quella potenza che lo rende a tratti irresistibile. Matteo poteva chiudere il match servendo sul 5-4 del secondo set, ma lì è incappato nel peggior game di tutto l’incontro, un erroraccio col diritto e poi un tentativo pessimo di smorzata. Poco male, al tiebreak si è ripreso dallo 0-2 ha chiuso al secondo match point. Bravissimo invece a rimontare un break nel primo set, e quindi uno svantaggio di 5-1 nel tiebreak, dove ha messo grande pressione all’avversario. Al secondo turno ci sarà una sfida intrigante, e difficile, contro Holger Rune. Del resto, non essendo testa di serie, nei M1000 è scontato trovare uno forte al secondo turno.
    C’era grande attesa per questo match, visto che in molti ipotizzavano un forfait di Matteo nel torneo dopo il k.o. in Giappone. Invece Berrettini si è presentato in Cina voglioso di riscatto e ha vinto una buona partita, contro un tennista poco appariscente come O’Connell ma sempre positivo e pronto alla lotta. All’avvio del match Chris è bravo ad imporre la sua eccellente copertura del campo, tennis ordinato e via a rete a mettere pressione al romano, che infatti cede per primo il turno di servizio. Ottima la reazione di Matteo: ha iniziato a lavorare molto la palla col back di rovescio, per impedire all’avversario di spingere su traiettorie in ritmo, ed è stato rapido nello spostarsi sulla sinistra per spingere col diritto. O’Connell non è riuscito ad impedire a Berrettini di spostare a comandare col diritto inside out, come ben dimostra l’interessante statistica mostrata alla fine del primo set: Matteo ha colpito solo un rovescio dopo il servizio, poi tutti diritti. La maggior tenuta mentale e freddezza di Berrettini è venuta fuori nel tiebreak del primo set, una maratona vinta 11 punti a 9, con l’azzurro forse un filo attendista – poteva scaricare qualche diritto a tutta, mentre è stato un un po’ conservativo – ma alla fine la solidità e pressione ha portato l’australiano a sbagliare un diritto che gli è costato il game e il set. Accade praticamente lo stesso sul 6 punti pari del secondo tiebreak: Matteo tiene, mette pressione e resta solido, ci pensa Chris a sparacchiare via col diritto.
    Buona prestazione di Berrettini al servizio: 11 Ace, nessun doppio fallo, 63% di prime palle in gioco vincendo tre punti su quattro. Pure un buon 61% di trasformazione con la seconda palla, non male vista la rapidità di O’Connell nell’aggredire in risposta e prendere l’iniziativa. Oltre che per un miglior rendimento al servizio, Berrettini ha portato a casa l’incontro per maggior tenuta negli scambi più lunghi e combattuti, dove il passare da back di rovescio ad accelerazioni potenti ha mandato a gambe all’aria gli schemi ordinati ma un po’ prevedibili dell’australiano. Chris ha giocato una splendida partita a rete (20 punti su 23) ma ha pagato a caro prezzo alcune accelerazioni davvero forzate in alcuni momenti chiave. Lì, sarebbe stato meglio continuare a costruire e scendere a rete. La fretta, e la pressione, gli sono state nemiche.
    Berrettini avanza al secondo turno e trova Holger Rune, grande talento invischiato di una stagione non positiva, con parecchie sconfitte e pochi guizzi di qualità. Il bilancio dei precedenti è 2-1 per Rune, anche se la prima vittoria del danese è arrivata per il ritiro di Matteo lo scorso anno ad Acapulco, match nel quale era menomato. Recente invece l’ultima sfida, Cincinnati la scorsa estate. Una partita strana: gran Berrettini nel primo set, poi si spese la luce e rimonta del danese. Sarà una bella chance per Matteo per “vendicarsi”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini torna in gara a Shanghai dopo la semifinale del 2019. Vince il primo game a 30, chiuso con un bel diritto vincente, ma la risposta di O’Connell è subito ficcante, Matteo deve stare molto attento a mettere la prima palla in campo. Ottimo avvio per l’australiano, a zero impatta 1 pari. Il match si accende sul 2 pari. Berrettini inizia con un Ace, poi Chris trova un rovescio passante lungo linea splendido, l’azzurro è fulminato. Sul 30 pari l’azzurro è sfortunato, un diritto pesante s’impenna sul nastro e vola via, 30-40 e prima palla break. L’australiano se la prende, grazie ad un errore col back di rovescio di Berrettini, un po’ statico nell’impatto. Immediata la reazione del romano. Tira un gran diritto vincente sul 15 pari, quindi varia i ritmi col back, proponendo palle senza peso che mandano fuori ritmo O’Connell. 15-40, due palle del contro break. Non le sfrutta (solido l’australiano), ma il contro break arriva alla terza chance, sbaglia col diritto Chris. 3 pari. La bagarre continua: O’Connell punisce un tentativo d’attacco corto dell’azzurro, che a sua volta ottiene punti col servizio. Ai vantaggi Chris prevale nello scambio più lungo del match e strappa una palla break. Ottima la giocata offensiva di Berrettini, attacco e copertura perfetta sulla rete. 4-3 Berrettini, pericolo scampato. Il set torna a scorrere sui game di battuta, ordinato O’Connell nei suoi schemi offensivi, Berrettini spinge con servizio e diritto da sinistra. Sembra a posto fisicamente dopo il ritiro sofferto a Tokyo. Il set si decide al tiebreak. Entrambi si affidano a servizio potente e diritto aggressivo. Matteo è il primo a cedere un punto, un diritto inside out incoccia il nastro e vola largo, 3-1 O’Connell, poi sbaglia un diritto in recupero sulla risposta aggressiva dell’australiano, 4-1 per Chris. Non è appariscente, ma molto preciso O’Connell, altro servizio nei pressi della riga e diritto vincente in avanzamento. Si gira 5 punti 1. Restituisce un punto al servizio con un errore di diritto l’aussie, quindi Berrettini mette in moto il servizio, 5-3. Con un diritto potente in contro piede, Matteo si porta 5-4. All’improvviso ecco il primo vero errore gratuito di O’Connell, che salta scomposto sulla palla e scarica bello lungo un diritto, 5 pari. Con un bel servizio Chris si porta 6-5, Set Point, ma serve Matteo. Uff! È andata bene… Berrettini scende a rete e tocca di volo senza stoppare abbastanza la palla, per fortuna il recupero di O’Connell non passa la rete, e si mette le mani sul cappellino, non era un passante così difficile. 6 pari. Sfonda poi Matteo, 7-6 e Set Point Berrettini. Non se lo gioca bene il romano, c’era lo spazio per tirare l’accelerazione col diritto, ma si limita a scambiare e sbaglia per primo. Chris attacca e si porta 8-7. Con un diritto pesante, Matteo impatta 8 pari e poi 9-8 con un attacco preciso col diritto. Ecco l’errore di O’Connell, un diritto d’attacco è in corridoio… invece no! Il “falco” dice che è buona, 9 pari. Stavolta è davvero lungo il colpo di Chris, 10-9, Set Point e stavolta al servizio per Matteo. Larga la risposta dell’australiano, SET Berrettini, 11-9, gran recupero da 5-1 sotto. Grinta Berrettini.
    O’Connell sembra pagare le scorie del primo set all’avvio del secondo, con il peso del gran vantaggio gettato al vento. Subisce un bel lob di Matteo (15-30) e poi si fa trovare impreparato sulla risposta dell’azzurro, 15-40, due palle break immediate per Berrettini. Sparacchia via un diritto, male O’Connell e BREAK Berrettini, 1-0 e servizio, può fare corsa di testa. È concreto Matteo, non esagera nella spinta e nei rischi, servizio in campo e spinta col contagiri, e pure una smorzata perfetta. 2-0. Sul 2-1 O’Connell ritrova precisione, anche in risposta, e sul 30 comanda uno scambio che lo porta a palla del contro break. Meno prime palle nel game per Matteo, anche sul 30-40, ma è ottimo il diritto inside out e annulla la chance. Col servizio si porta 3-1, bravo a reggere sotto la pressione del rivale. Fantastico il turno di battuta di Matteo sul 3-2, domina il campo e chiude il game con un tocco di diritto magistrale, gran mano. 4-2. La buona condizione generale di Berrettini è evidenziata dall’eccellente scambio vinto sul 4-3 30-0, diritto da ogni lato, alternanza tra rovescio cross e back, e chiusura con un’accelerazione perfetta di rovescio lungo linea. Perfetta. Segue un Ace e via, 5-3. L’azzurro prova a chiuderla subito: gran diritto e 15-30. Con un ottimo back di rovescio porta il game ai vantaggi, ma è nuovamente poco fortunato per la deviazione del nastro sul passante di rovescio. 5-4, O’Connell regge. Matteo serve per chiudere. Non un buon avvio, errore col diritto in spinta, poi la smorzata non è vincente sull’ottimo recupero dell’australiano. 0-30. Con un errore di diritto banale, lo score è 0-40, tre chance per O’Connell per allungare il match. BREAK a zero, pure sfortunato con l’ennesimo nastro che impenna la palla, ma i primi due punti dell’azzurro sono stati negativi. 5 pari, tutto da rifare. Caos nel match adesso, Chris non è preciso, con un doppio fallo sul 30 pari concede una palla break a Berrettini, e la prima palla non entra. Si scambia, Matteo non è rapido dell’aggredire col diritto la palla e la spedisce in rete, forse un po’ trattenuto nella spinta, e pure un po’ arretrato ora rispetto alla miglior posizione. Chris si becca un warning per ritardo nel servire, ma vince il game, 6-5. Berretti ritrova finalmente un big-point col diritto, mancava da un po’, gran bordata in corsa. Gli vale il 40-15 e poi chiude il gioco di potenza. 6 pari, ancora tiebreak. Non fortunato Matteo sul secondo punto, un recupero estremo di O’Connell resta dentro per miracolo, poi l’azzurro stecca un diritto, 2-0 per l’australiano. Con in diritto in avanzamento vince il primo punto Matteo. Chris sbaglia nei pressi del net su di una risposta bassa e complicata del romano, 2 pari. O’Connell sbaglia tutto: comanda col diritto ma ne tira uno corto e Matteo ne approfitta entrando a sua volta nella palla, 3-2 Berrettini. Fioccano gli errori, ora è Matteo a costruire bene ma poi affossare in rete il diritto d’attacco. 3 pari. Finalmente torna l’ACE (decimo), ben 221 km/h, e 4-3. Pure Chris cala un “asso”, 4 pari. Con l’undicesimo Ace, Berrettini arriva a match point (6-5). Pure l’australiano trova l’Ace, 6 pari. Ecco il regalo dell’australiano: esagera col diritto dopo il servizio, bordata bella lunga e Match Point #2 per Matteo, ma al servizio. Chiude di volo, buona volée. Finisce con due tiebreak, e prima vittoria in stagione a livello M1000. Prossimo turno ci sarà Rune. Ma la miglior notizia è vederlo in salute.

    Christopher O’Connell vs Matteo Berrettini ATP Shanghai Christopher O’Connell66 Matteo Berrettini77 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* ace 2-0* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 ace 4*-4 ace 5-4* 5-5* 5*-6 ace 6*-6 6-7*6-6 → 6-7M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6C. O’Connell 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 0-30 0-404-5 → 5-5C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5C. O’Connell 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 2-4C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3C. O’Connell 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-1 → 0-2C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 5-2* 5-3* ace 5*-4 5*-5 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7* 8-8* 8*-9 9*-9 9-10*6-6 → 6-7C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 5-6C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-04-4 → 4-5C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2C. O’Connell 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2C. O’Connell 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇦🇺 C. O’Connell
    🇮🇹 M. Berrettini

    Punteggio servizio
    282
    289

    Ace
    5
    11

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    60% (51/85)
    63% (53/84)

    Punti vinti con la prima
    69% (35/51)
    75% (40/53)

    Punti vinti con la seconda
    68% (23/34)
    61% (19/31)

    Palle break salvate
    60% (3/5)
    50% (2/4)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    Punteggio risposta
    130
    120

    Punti vinti in risposta sulla prima
    25% (13/53)
    31% (16/51)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    39% (12/31)
    32% (11/34)

    Palle break convertite
    50% (2/4)
    40% (2/5)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    Punti vinti a rete
    87% (20/23)
    73% (11/15)

    Vincenti
    32
    33

    Errori non forzati
    20
    33

    Punti vinti al servizio
    68% (58/85)
    70% (59/84)

    Punti vinti in risposta
    30% (25/84)
    32% (27/85)

    Punti totali vinti
    49% (83/169)
    51% (86/169)

    Velocità massima servizio
    208 km/h
    222 km/h

    Velocità media prima di servizio
    180 km/h
    209 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    164 km/h LEGGI TUTTO

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    Alcaraz supera Sinner al tiebreak del terzo set, vince l’ATP 500 di Pechino. Finale carica di emozioni e grandi giocate

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Incredibile, e crudele. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la finale dell’ATP 500 di Pechino, vinta da Carlos Alcaraz sul campione in carica Jannik Sinner per 6-7(6) 6-4 7-6(3) al termine di 3 ore e 21 minuti di spettacolo clamoroso per durezza nella lotta, gioco splendido ricco di colpi bellissimi e alternanza di situazioni. Pur applaudendo la classe di Alcaraz, c’è un pizzico di amarezza perché Sinner nel tiebreak decisivo era volato avanti 3-0 con due mini break, conquistati con grande classe. Carlos si è pure rotto una scarpa nel recupero di una smorzata perfetta. Purtroppo per Jannik, lo spagnolo in quel momento ha chiuso gli occhi e ha tirato tutto, e… tutto gli è rimasto in campo, andando a prendersi 7 punti di fila (6 vincenti, un errore di Sinner), meritandosi così il successo, terzo nel 2024 vs. l’azzurro in altrettante partite. C’è rammarico, inutile nasconderlo, perché Sinner era arrivato a un soffio dalla vittoria, in una partita nel quale era stato bravissimo a rimontare da 5-2 sotto nel primo e vincere il tiebreak, quindi recuperare anche nel terzo set, un break di svantaggio che potevano essere stati due. Duro, mai domo, bravissimo a mettere pressione e scappare avanti. Ormai si sentiva il profumo della grande W, quasi accarezzata e poi sfumata via.
    Una partita così tirata, giocata ad altissimo livello da entrambi, spallata contro spallata, la vinci e la perdi per una manciata di punti. Decisivo ovviamente il tiebreak del terzo set, ma non solo. Il rammarico per Jannik sta tutto non nella rimonta violenta e bellissima subita dallo spagnolo nel tiebreak decisivo, dove è stato “too good” (si poteva servire meglio…), ma per quel “maledetto” ottavo game del secondo set, nel quale Alcaraz ha traballato e concesso due palle break. In quel game l’azzurro non è riuscito a concretizzare l’allungo che l’avrebbe portato a servire per il match. In quel preciso momento Sinner era superiore, per colpi, intensità e carica emotiva. Era riuscito a mettere enorme pressione sul rivale, forzandone gli errori, quindi era il “momentum” da capitalizzare al massimo per spaccare la partita. Non possiamo tuttavia chiedere a Sinner la perfezione, ancor più in una stagione incredibile per risultati, qualità di gioco e continuità. Perdere contro un Alcaraz così forte e determinato ci sta, anche se fa malissimo…
    Una grande finale, segnata da molti errori portati dal coefficiente di rischio “folle” per velocità di palla e intensità, ma che ha regalato al pubblico tantissimi punti straordinari per spettacolo e alternanza di situazioni, tattiche e di punteggio, con allunghi e rimonte. Il gioco l’ha condotto soprattutto lo spagnolo, che ha scelto di tirare tutto e subito per non finire nello scambio di pressione di Jannik, dove mediamente è inferiore. Una tattica a volte estrema che gli è costata qualche fase negativa, ma qua il merito di Sinner è enorme. Infatti sfido a trovare un avversario che sotto il “bombardamento” dell’iberico avrebbe incassato, retto e rilanciato, ribaltando più di una volta l’inerzia a proprio favore. Solo la durezza e rifiuto della sconfitta che anima Sinner ha portato il nostro n.1 a riprendersi più volte da situazioni quasi disperate. Alcaraz è tennista di qualità superiore: si spegne con errori provocati da eccessi d’impeto, e poi si accende bruciando un fuoco abbagliante, stordente. Carlos ha trionfato proprio grazie a due fiammate clamorose, una nell’ottavo game del secondo set, l’altra nel tiebreak decisivo. Un big-point sul 4-3 del secondo parziale (attacco col back di diritto e poi chiusura di volo con un riflesso e controllo assurdo) l’ha portato a vincere il secondo set; quindi un’altra, ancor più impressionante nel “decider”, dove sotto 0-3 è andato a prendersi il quarto e quinto punto con due attacchi all’arma bianca, tanto spericolati quanto belli, due vincenti assoluti che hanno liberato il suo braccio, diventato irresistibile e vincente. Lì, altra pecca di Sinner: enorme Carlos, ma era necessario trovare aiuto dal servizio, come in altre fasi della partita è accaduto. Invece la prima palla non gli ha portato punti, e Alcaraz è andato a prenderseli.
    Sinner complessivamente ha servito così così, troppi alti e bassi (pessimo il primo set, dove a metà parziale era sul 36% di prime in campo!?!), e questo è stato certamente un punto a favore dell’iberico, che ha avuto il tempo di entrare con la risposta e dominare. La risposta di Sinner invece ha funzionato piuttosto bene, dando il “la” alla rimonta nel primo e nel terzo set. Alla fine la partita, oltre che su quelle fasi decisive, è andata nella direzione di chi ha comandato il tempo di gioco: spesso l’ha fatto Carlos, prendendosi di prepotenza molti punti in attacco, con colpi vincenti strabilianti; in altre fasi Sinner è stato splendido per come ha riconquistato campo dalla risposta, si è spostato sul diritto a spingere fortissimo sulla diagonale di destra per poi affondare sul rovescio del rivale.
    Tanti sono stati i temi tattici della lunga sfida, già approfonditi nella cronaca (la trovate sotto). Una partita davvero interessante, intensa e ricca di emozioni. È andata male, purtroppo. Applausi ad entrambi, grandissimo spettacolo. Nel tennis non c’è il pareggio, altrimenti oggi sarebbe finita così. Ma it’s tennis, baby… Andrà meglio la prossima volta. Intanto, è stato il Tennis a vincere, altro episodio di un rivalità che già è nei libri di storia come una delle migliori di sempre.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale del China Open inizia con Alcaraz alla battuta. Super risposta di Sinner e gran pallata col rovescio. Sul 15 pari Jannik vince ancora il duello sulla diagonale sinistra, 15-30. Si riscatta lo spagnolo spingendo forte col diritto. Solo 4 punti, ma è già ben chiaro con i due abbiano deciso di approcciare il match. 1-0 Alcaraz, molto incisivo col diritto. Impressionante il cambio di velocità di Carlos col rovescio nel suo primo punto in risposta, spezza la difesa di Jannik. Altro punto spaziale di Alcaraz, velocità massima e anticipo, rovescio cross e passo avanti per chiudere col diritto. Perfetto. 0-30. E la prima palla di Sinner non va… Attacca la rete Sinner, ma l’approccio centrale è corto, comodissimo il passante di diritto di Alcaraz. 0-40, tre palle break. Salva la prima Jannik con un passante basso che Carlos di volo non gestisce, ma era ancora lo spagnolo in controllo del tempo. Finalmente Sinner trova grande profondità col diritto, e Alcaraz sbaglia il primo colpo del suo incontro, 30-40. Gran prima esterna, Sinner cancella anche la terza PB. Con molta fatica, e un gran tennis complessivo, Sinner vince il game, 1 pari. Sinner ha preso fiducia, gioca molto profondo e pungola il lato rovescio di Alcaraz, che commette due errori. Il secondo gli costa la palla break sul 30-40. E senza prima “in”. Jannik si fa trovare impreparato sulla palla che salta altissimo e sbaglia il diritto successivo. CHE COLPO! Alcaraz trova un passante di rovescio allucinante dopo un punto costruito in modo perfetto da Sinner, controllo del corpo in frenata eccezionale. 2-1 Alcaraz. Grandissimo livello di gioco. Soffre al servizio Jannik perché la 1a non entra, pure un doppio fallo sul 15 pari. La seconda è molto efficace sul 15-30, ma reggere così è dura (36% di prime in campo!?!). Alcaraz aggredisce l’ennesima seconda palla e si prende un’altra palla break sul 30-40. Sbaglia malamente un rovescio in scambio Jannik, arriva leggermente in ritardo e la palla scappa via per la tangente. BREAK Alcaraz, 3-1. Qualche errore di troppo per l’azzurro, come il rovescio sul 30-15, incerto dopo una risposta incisiva. Anche Carlos concede qualcosa ora, doppio fallo. 4-1 Alcaraz. Attacca all’arma bianca Carlos nel sesto game, un’ottima volée, poi subisce un passante perfetto di Sinner. Gran spettacolo, anche se il servizio di Sinner resta l’assente non giustificato finora. Buon game per Jannik, preciso col rovescio. 4-2. Ottimo turno di servizio per lo spagnolo, con la perla di un passantino stretto di rovescio sull’ultimo punto che inganna l’italiano, 5-2. In costruzione sta migliorando Sinner, manca la finalizzazione (anche per merito della difesa ottima del murciano). Ottimo l’ottavo game di Sinner, palla violenta e sguardo intenso al suo angolo dopo averlo chiuso per il 5-3. IMPRESSIONANTE il diritto di Jannik sul 30-15, un vincente stretto e potentissimo che fulmina il rivale. 30 pari. Sì!! Non entra la prima Carlos, Jannik anticipa la risposta col diritto e scarica una fucilata cross vincente. Palla Break Sinner! CHE CLASSE! Altra grande risposta – sulla seconda di Alcaraz – comanda, si prende il centro del campo e forza l’errore del rivale. CONTRO BREAK SINNER, 5-4. Mostra il pugno Jan dopo aver forzato l’errore di Carlos sul rovescio. Intensità e durezza massima. 5 pari, rimonta completata. Alcaraz vola 6-5; Sinner inizia male il game #12 con errore di volo banale e gravissimo. Poi pure un doppio fallo, 15-30. E la prima non va… Va invece il rovescio, davvero pesante e preciso. Altro doppio fallo! Si piega sul ginocchio destro l’azzurro. Set Point Alcaraz sul 30-40. Lo annulla con classe, si butta avanti e tocca una volée per niente comoda. Sfonda col diritto, 6 pari. Tiebreak. Costruisce uno schema eccellente Sinner sul secondo punto, sposta il rivale e chiude di volo. 2-1 Sinner. Bellissima la palla corta di Alcaraz nel quarto punto, tocco magistrale. 2 pari. Gran livello di gioco, 3-2 Alcaraz. Altrettanto bravo Jan, 3 pari. Sinner commette il primo errore del TB, un diritto in rete, poche gambe sulla risposta rapida di Alcaraz, 4-3. Se lo riprende Jannik, con una difesa eccellente. 4 pari! No… sbaglia Sinner l’attacco sul 5-4, spinge forte ma la palla non è abbastanza profonda, e il passante di Alcaraz punisce l’azzurro. 6-4 due Set Point Alcaraz. ACE sul primo, 6-5. Ora serve Carlos. RISPOSTA CLAMOROSA di Sinner, impatto violento che sorprende Alcaraz, 6 pari. Appena lungo il diritto di Carlos dopo il servizio cercando l’affando… Set Point Sinner sul 7-6!! E al servizio… Vola via il rovescio dello spagnolo, frustrato dalla risposta assurda di Jannik. 7-6 Sinner, 70 minuti di tennis eccellente. Vincere un set, annullando 3 Set Point e servendo solo il 50% di prime è… SPAZIALE. Come ha giocato i punti importanti. Come ha giocato i punti importanti.
    Sinner inizia al servizio il secondo set. Inizia un monologo con il suo angolo Alcaraz dopo aver sbagliato un rovescio sotto pressione. Evidente la frustrazione dell’iberico per come ha subito la rimonta e sorpasso dell’azzurro. 1-0 Sinner. L’inerzia mentale è tutta pro-Jannik, ma Carlos regge e vince il suo primo turno di battuta, 1 pari. Serve meglio l’azzurro ora, così guadagna il tempo per spingere per primo e correre avanti in sicurezza. Il match ora segue spedito i turni di servizio. Sul 3-2 Sinner, Carlos è in difficoltà al servizio sulle risposte profonde dell’azzurro. Scivola 15-30. Spreca un po’ Jannik nel quarto punto, dopo un’altra eccellente risposta, spara lungo un diritto che non ci voleva. Il game va ai vantaggi, grazie un ottimo passante di rovescio di Sinner, 3 pari. Carlos trova un attacco col back di diritto tanto particolare quanto ben realizzato, vale all’iberico il 15-30 nel settimo game. Con una risposta perfetta su di una seconda palla non abbastanza angolata, Alcaraz strappa il 15-40 e prime palle break del set. Via la prima, servizio e diritto da metà campo; se la gioca benissimo Jannik la seconda, pur senza primo servizio, trova un grande angolo, più lento ma precisissimo. Poi trova un’altra magia, un diritto cadendo indietro controllato in modo misterioso. 4 punti di fila, che CLASSE! 4-3 Sinner. È un fulmine Jannik in campo, rapidissimo nella copertura e molto pungente in risposta. Il livello di gioco è molto alto, qualche errore ma quanto corre la palla… Forza l’ottavo game ai vantaggi Sinner, dove trova un lob perfetto che punisce l’attacco di Alcaraz. Spettacolo a Pechino, grande partita. C’è tensione, Sinner pressa e Carlos la sente tutta! Un’altra risposta profonda manda in crisi Alcaraz, che sbaglia un diritto. Palla Break Sinner!!! ACE! Classe Alcaraz. Altro duro scambio, Jannik regge e Carlos sbaglia per troppa fretta di chiudere. Seconda PB per l’azzurro. Altro ottimo servizio dello spagnolo, potente al corpo, rispondere è quasi impossibile. Non ci credo! Che difesa di Sinner sulla bordata di Alcaraz, e poi diritto vincente. Lungo e durissimo l’ottavo gioco. Alla fine Alcaraz impatta 4 pari, con più di un rimpianto per Jannik. Sinner sbaglia due diritti e scivola sotto 0-30. Non chiude uno smash non facile l’azzurro sul 15-30, bella difesa di Carlos, e 15-40, situazione totalmente ribaltata. Sfonda col diritto Jan, 30-40; sbaglia un diritto cross a tutto braccio Jannik, e il BREAK purtroppo arriva. 5-4 Alcaraz, serve per andare al terzo. Si è acceso lo spagnolo, vince un gran punto difensivo e poi con un Ace vola 40-0, tre set point. In rete la risposta dell’azzurro, 6-4. Si va al terzo. Rimpianti per Sinner, quell’ottavo game era da vincere, e il nono i due errori col diritto. Match tiratissimo.
    Il terzo set si accende nel terzo game. Serve Sinner, ma è la difesa e contrattacco di Alcaraz a brillare (bellissimo un diritto davvero potente e preciso). Vola avanti 15-40 in risposta lo spagnolo, con un diritto in spinta out di Jannik, due palle break. Sinner non trema: trova una smorzata ottima col diritto, che mano! Poi Carlos sparacchia una risposta di diritto in tribuna su di una seconda palla molto carica. Tira malamente un diritto out nei pressi del net l’azzurro, un po’ troppa foga (bastava meno potenza) e tanta fortuna lo spagnolo visto che la risposta era mal centrata, c’è una terza palla break. Alcaraz si prende il BREAK con un cambio in lungo linea eccellente, che sbaraglia la difesa dell’azzurro. 2-1 e servizio Alcaraz, un allungo doloroso, anche perché lo spagnolo tira tutto e tutto gli sta in campo (3-1) mentre l’azzurro sembra aver un calo nell’intensità fisica. La prima palla va e viene, e subisce l’aggressività totale rivale, crollando sotto 15-40. Annulla le due palle break, un bel servizio e poi uno scambio condotto con calma e profondità. Con fatica Sinner ricostruisce profondità e intensità, resta in scia 2-3. Irresistibile Carlos col diritto, pieno di energia e fiducia tira “sassate” imprendibili, con Jannik che comunque non molla niente. Un Ace porta Alcaraz sul 4-2, quasi intoccabile nel set nei suoi game. Sul 4-3, Sinner capitalizza un primo regalo di Carlos tirando un rovescio lungo linea mortale, sbracciata che gli vale lo 0-30. Fretta, troppa fretta dello spagnolo che sente la pressione. 0-40, tre palle del contro break per Jannik. Ottima costruzione e attacco di Carlos sulla prima, 15-40; UFF! Un nastro impattato con violenza da Sinner manda fuori ritmo lo spagnolo, che sbaglia un diritto. CONTRO BREAK, 4 pari! Da possibile 1-4 con due break, ora siamo di nuovo in parità dopo due ore e tre quarti di bellezza e lotta. Vola 30-0 Jannik, poi commette pure un doppio fallo che non ci voleva, 30 pari. Con durezza Sinner rischia una seconda palla a grande velocità, e la risposta del murciano è lunga. Recupero clamoroso su di un nastro che stoppa la palla di Jan, chiude e via, sorpasso, 5-4. Inizia male il game Alcaraz, rischia col diritto ma gli esce di pochissimo largo, 0-15. NO! Rischia troppo anche Sinner in risposta, cerca la bordata nei piedi ma non va, lunga. Altro errore di Alcaraz, questo davvero gratuito. 15-30, è a due punti dalla grande W l’altoatesino. Si rischia tutto… smorzata di Alcaraz, il tuffo in allungo di Jannik non è abbastanza, 30 pari. E il rovescio cross di Alcaraz? Altro rischio totale, la palla pizzica un lembo della riga, ride amaro Sinner. Si va ai vantaggi, pessima volée dello spagnolo, che fa cose bellissime e altre terribili. Col servizio, 5 pari. Si va avanti. Ora è Carlos a scappare avanti, con un passante ottimo, strettissimo, si porta 0-30 in risposta. Continua a rischiare a tutta lo spagnolo, mentre l’azzurro difende con ordine e consistenza. 30 pari. Con un riflesso fantastico sotto rete Sinner si prende una schermaglia sul net, situazioni che nel match aveva quasi vinto l’altro. Si lotta ai vantaggi. Sinner tira un diritto d’attacco dal lato di Carlos, che trova un passante sostanzioso e Jan di volo sbaglia. Palla Break… l’annulla col servizio e urla! 12esima PB annullata sulle 15 concesse. Alla fine Jannik con grinta e rincorse, e salvando la palla break, si porta 6-5. Niente, questa dura e bellissima finale si decide al “decider”. Inizia bene Sinner, servizio e diritto, 1-0. SI! Gran risposta di Sinner, diritto profondo e poi smorzata bellissima, 2-0! Alcaraz ha distrutto una scarpa nella rincorsa!?! Si perdono un paio di minuti. Ma Sinner non si è freddato affatto: tira una risposta VIOLENTISSIMA di diritto cross, sassata mortale. 3-0 con due mini-allunghi. Bellissimo il punto d’attacco vinto da Alcaraz, 3-1. Altro punto assurdo vinto da Alcaraz, rincorsa micidiale e apertura di campo, 3-2. Spettacolo Massimo. Recupera i due mini-break lo spagnolo. E poi gran servizio, 3 pari. Assurda la volée da metà campo dell’iberico, come l’ha controllata… 4-3. Altro vincente di Carlos, col diritto. 5-3, 5 punti di fila, uno meglio dell’altro, ma troppo corto il diritto di scambio dell’azzurro. E non entra mai la prima ora a Jannik. Out il diritto di Sinner. 6-3, tre match point Alcaraz. Incredibile, da 3-0 avanti nel tiebreak, sei punti di fila. Altro vincente di diritto 7 punti di fila. Bravissimo.. 3 ore e 20 minuti di grande tensione e tennis. Che rammarico per Sinner. L’aveva persa, ripresa, persa di nuovo e poi arrivato ad un soffio dalla vittoria. Applausi a tutti e due, ma che amarezza…

    Jannik Sinner vs Carlos Alcaraz ATP Beijing Jannik Sinner [1]746 Carlos Alcaraz [2]667 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 3*-1 3-2* 3-3* 3*-4 3*-5 3-6*6-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-304-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace2-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace4-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 3-4* 4-4* 4*-5 4*-6 5-6* 6-6* 7*-66-6 → 7-6J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df 40-40 A-405-6 → 6-6C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-5 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-5 → 3-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 2-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df1-3 → 1-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-401-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇪🇸 C. Alcaraz

    Punteggio servizio
    258
    278

    Ace
    6
    6

    Doppi falli
    4
    2

    Percentuale prime di servizio
    55% (71/129)
    60% (74/123)

    Punti vinti con la prima
    66% (47/71)
    73% (54/74)

    Punti vinti con la seconda
    53% (31/58)
    55% (27/49)

    Palle break salvate
    80% (12/15)
    67% (4/6)

    Giochi di servizio giocati
    17
    17

    Punteggio risposta
    117
    118

    Punti vinti in risposta sulla prima
    27% (20/74)
    34% (24/71)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    45% (22/49)
    47% (27/58)

    Palle break convertite
    33% (2/6)
    20% (3/15)

    Giochi di risposta giocati
    17
    17

    Punti vinti a rete
    50% (13/26)
    74% (25/34)

    Vincenti
    31
    55

    Errori non forzati
    46
    59

    Punti vinti al servizio
    60% (78/129)
    66% (81/123)

    Punti vinti in risposta
    34% (42/123)
    40% (51/129)

    Punti totali vinti
    48% (120/252)
    52% (132/252)

    Velocità massima servizio
    208 km/h
    221 km/h

    Velocità media prima di servizio
    193 km/h
    197 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    159 km/h
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