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    Nuovo record per Rafael Nadal

    Con il nuovo ranking ATP pubblicato oggi, Rafa Nadal aggiunge un altro splendido record alla propria straordinaria carriera. Stazionando al n.2 della classifica attuale (dietro al grande rivale Novak Djokovic), l’iberico segna la 790esima settimana consecutiva nella top10. E’ un record assoluto da quando il ranking è compilato al computer: supera Jimmy Connors, che era […] LEGGI TUTTO

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    Daniele Sano diventa il nuovo Chief Business Officer in ATP

    L’ATP sempre più italo-centrica. E’ di oggi la notizia che il nuovo Chief Business Officer dell’ATP sarà il manager italiano Daniele Sano, in carica dal prossimo primo dicembre. Lavorerà a Londra, a stretto contatto con Massimo Calvelli (CEO ATP). Sano supervisionerà tutte le operazioni relative alle partnership commerciali, vendite globali, marketing, pubbliche relazioni e sviluppo […] LEGGI TUTTO

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    Ion Tiriac sta valutando lo spostamento del Masters 1000 di Madrid a Berlino

    Ion Tiriac

    Dalla Romania arriva una notizia che potrebbe significare un cambiamento importante nel calendario ATP dal 2022. Secondo il media rumeno ProSport, Ion Tiriac, vulcanico proprietario del Masters 1000 di Madrid, sta lavorando per spostare il suo torneo in Germania, a Berlino.
    Secondo il magazine rumeno, martedì scorso Ion Tiriac ha avuto un incontro con Michael Muller, sindaco di Berlino, per negoziare lo spostamento del torneo iberico dalla capitale spagnola a quella tedesca. L’ex tennista rumeno, oggi manager di successo in molti settori (e uno degli uomini più ricchi e potenti del suo paese) ha organizzato l’incontro presso il municipio di Berlino grazie alla mediazione di Emil Hurezeanu, ambasciatore rumeno presso la capitale tedesca. Pare che Berlino stia spingendo molto sugli eventi sportivi, cercando nuove opportunità per imporsi nel calendario internazionale, e quindi sia molto interessata a “strappare” il prestigioso slot nel calendario ATP, approfittando dell’ottimo momento per il tennis in Germania. Infatti negli ultimi anni l’interesse per il tennis è salito notevolmente, oggi trainato soprattutto da Sasha Zverev, il campione che ai tedeschi mancava da tempo.

    Per colpa della pandemia il 1000 di Madrid nel 2020 non si è svolto, come non si disputerà nemmeno le fase finale della Davis presso la Casa Magica madrilena.
    La notizia è interessante perché il contratto di Madrid per il torneo Masters 1000 scadrà il prossimo anno, quindi è il momento ideale per valutare un cambio di sede. Tiriac ha sempre avuto moltissimi interessi in Germania, fin da quando divenne manager di un giovanissimo Boris Becker.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tiley: “Pensiamo ad altri tornei in Australia dopo lo Slam di Melbourne”

    Craig Tiley con Roger Federer

    La pandemia in corso avrà ripercussioni sicure e importanti anche nel calendario tennistico 2021. E’ freschissima la notizia di Gaudenzi pronto a discutere coi giocatori di come si potrebbe svolgere la prossima annata, cercando di giocare in sicurezza e il più possibile. Per questo Craig Tiley, direttore degli Australian Open e factotum del tennis “down under” sta lavorando alacremente non solo per organizzare al meglio il primo Slam dell’anno e la ATP Cup, ma possibilmente anche altri eventi in febbraio.
    Il concetto, chiarito in una intervista rilasciata a Mick Dickson del Daily Mail, è semplice: per i tennisti affrontare il lungo viaggio in Australia, passare i controlli, quarantena, ecc, è un bell’impegno. Visto che la situazione sanitaria nel continente è discreta, e il paese ha grandissima passione tennistica, perché non far restare i giocatori di più e organizzare anche qualche altro torneo dopo gli Australian Open? Ancor più visto che la stagione in America latina è assai a rischio?
    Ecco alcuni passaggi dell’intervista a Craig Tiley: “Stiamo parlando della possibilità di avere un paio di eventi dopo l’Australian Open. In questo momento è una conversazione aperta con i tour ATP e WTA. Sono del parere che saremo ancora messi a dura prova a livello globale per quanto riguarda la libertà di viaggiare, con altri possibili blocchi a febbraio e marzo del prossimo anno in vari paesi. Al momento è una ipotesi, una possibilità, riguarda il modo in cui influisce sul resto del tour e se i giocatori lo vorranno. Se si diranno disponibili, siamo pronti a farlo. È sul tavolo, lo stanno valutando. Stanno guardando cosa accadrà la prossima stagione a livello complessivo, credo che la nostra idea possa funzionare. Vogliamo massimizzare le opportunità di gioco e idealmente vogliamo che tutti giochino almeno un evento più l’Australian Open, ma potrebbe essere più”.

    Tuttavia ancora la situazione in Australia è in divenire. Lo sblocco a livello interno sarebbe indispensabile, è quello a cui stanno lavorando: “In questo momento i confini statali non sono aperti, sono chiusi da più di sei mesi. Abbiamo bisogno di una garanzia che, ad esempio, se giocassi a Brisbane e all’improvviso si presentassero 100 nuovi casi, ci sarà bisogno di una nuova quarantena di due settimane da lì a Melbourne o no? Abbiamo detto dall’inizio che se i piani di quarantena vengono approvati negli stati, allora possiamo giocare in tutte le città, altrimenti dobbiamo mettere su il tutto solo a Melbourne, perché è lì che devono essere tutti a fine gennaio”.
    Tiley lavora per il prossimo Australian Open, ma ha già un occhio sul futuro prossimo, a medio termine. A suo parere, la pandemia avrà effetti anche negli anni a venire, quindi è necessario mettere le mani avanti già adesso: “Sono del parere che questi attuali aggiustamenti dureranno più a lungo di quanto pensiamo. Stiamo già parlando di diversi scenari (Australian Open) per il 2022, perché non pensiamo di ripetere il 2020 (ossia uno Slam normale come si è svolto a gennaio) almeno fino al 2023 o al 2024. È così che gestiamo i nostri rischi e il nostro flusso di cassa. Professionalmente dobbiamo essere realistici e gestire le aspettative dei giocatori in termini di denaro e opportunità e assicurarci che gli eventi possano essere sostenibili per il futuro”.
    “La realtà è che il prize money che sarà disponibile sarà notevolmente compromesso. Penso che gli eventi più forti sopravviveranno e quelli che stavano stentando con un pesante carico finanziario, non ce la faranno. Non è realistico pensare che niente cambierà. Anche se avremo finalmente un vaccino a marzo, sarà comunque difficile pensare ad una normalità per metà del prossimo anno. L’unica cosa che non voglio che accada è che qualcuno si ammali a causa del tennis e poi perda la vita. Non credo che sia successo nello sport, ma se succederà cambierà la dinamica per tutti”.
    “Sono ancora molto ottimista riguardo alle possibilità del tennis e, per certi versi, è un’enorme opportunità, è un regalo per il nostro sport. È uno sport che può essere giocato in sicurezza e in Australia abbiamo visto una crescita del 160-170% nelle prenotazioni online, ogni club sta vedendo una crescita nella partecipazione, se reagiremo bene a questa emergenza, ne usciremo ancora più forti”.
    Parole interessanti, da parte di uno dei migliori dirigenti del tennis (e non solo) al mondo. Se davvero non fosse possibile organizzare tornei in America latina (per problemi economici degli eventi e difficoltà di viaggiare), l’occasione di giocare un paio di ottimi tornei in Australia a febbraio potrebbe essere molto interessante. Ma i tornei indoor in Europa in quel caso? Spostati a marzo? ATP e WTA avranno di fronte un grande lavoro, e molto probabilmente il calendario 2021 sarà “fluido”, ossia di breve durata (programmato ogni 4 mesi) e con possibili spostamenti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal potrebbe entrare nella nuova dirigenza dell’FC Barcellona

    Rafa Nada con lo zio Miguel Angel, in uno scatto di alcuni anni fa

    Da molti mesi l’FC Barcellona di Leo Messi naviga in acque molto agitate. Nessun titolo in stagione, sconfitte dagli odiatissimi rivali “blancos” del Real Madrid, il caos estivo con Messi che esce allo scoperto e se ne vuole andare. Alla fine Leo è rimasto “a casa”, ma sottoposto a pressioni estreme il presidente Bartomeu ha gettato la spugna. A gennaio nuove elezioni, è in arrivo una nuova dirigenza blaugrana.
    Cosa interessa questo agli appassionati di tennis? Toni Nadal potrebbe diventare dirigente del club catalano se il nuovo presidente sarà Víctor Font, uno dei candidati più accreditati per la poltrona più ambita in Catalogna. Infatti Font, pre-candidato alla presidenza dell’FC Barcelona, ha annunciato che Toni Nadal farà parte del suo progetto come consigliere se riuscirà a vincere le elezioni per il club del Barça previste per il prossimo gennaio.
    “Se vinciamo, Toni avrà un ruolo rilevante nell’aiutare un gruppo di professionisti a creare una nuova area nel club: l’Area Comportamento. Sarà un’area trasversale che lavorerà per trasmettere a tutti i membri del club quali siano i valori ed il modo di comportarsi proprio dello stile Barcellona”, ha spiegato Víctor Font durante la conferenza stampa di presentazione.

    Inoltre, “Toni Nadal ci aiuterebbe nei rapporti istituzionali del club con le diverse realtà, è una persona molto rispettata e conosciuta nell’ambiente internazionale”. Ricordiamo che Toni è di casa nel club catalano, visto che il fratello Miguel Angel è stata una delle colonne del club negli anni ’90, portando anche la fascia di capitano in campo.
    “Più di due anni fa Víctor Font e Antoni Bassas sono venuti a trovarmi a Manacor e mi hanno convinto con il progetto che mi hanno presentato, anche se per me è stata una sorpresa che mi abbiano proposto di far parte della loro candidatura per il Barcellona. Sono molto emozionato“, ha dichiarato. Toni. Parlando di Messi, in scadenza di contratto e dopo l’estate molto travagliata, Nadal ha detto che “bisogna creare un clima in cui ci si senta al sicuro, motivato a concludere la carriera nella sua casa. Non può esistere tutto quello che è successo, sarebbe un errore epocale dissociarsi da lui. Dobbiamo creare una squadra che gli permetta di vincere un altro Pallone d’Oro e un altra Champions League”.
    Concludiamo con una curiosità: nonostante tutta la nutrita famiglia Nadal sia tifosissima del Barca, Rafa è invece da sempre un fedele sostenitore del Real Madrid… tanto che ben si guarda da indossare la classica maglia blaugrana. Proprio come nella foto, che lo ritrae alcuni anni fa con lo zio Migel Angel, mentre Rafa sfoggia la maglia della nazionale iberica!

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    Gaudenzi: “A fine novembre parlermo con tutti, anche con Djokovic”

    Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP

    In un’intervista concessa al quotidiano francese Le Figaro, Andrea Gaudenzi ha parlato delle gravi difficoltà che il mondo della racchetta ha dovuto affrontare in questo 2020 così travagliato. La situazione è ancora molto complessa, basti pensare alle concrete difficoltà che stanno sperimentando in Australia (uno dei paesi più “tranquilli” per il contagio da Covid-19) per organizzare ATP Cup ed Australian Open 2021. Per non parlare della trasferta in America latina appena dopo, in paesi massacrati dalla pandemia e con economie in ginocchio.
    Gaudenzi s’è soffermato soprattutto sul tema “caldo” della divisione in atto tra i giocatori dopo il battesimo della neonata PTPA lo scorso agosto. Per affrontare un 2021 che si preannuncia complicato, serve unità. Questo il concetto espresso a chiare lettere dal Presidente dell’ATP. Ecco alcuni estratti delle sue parole
    “Ovviamente il periodo è stato molto complicato per i giocatori. Siamo rimasti bloccati per tanti mesi, all’oscuro del nostro destino fino alla fine di luglio. C’era frustrazione, anch’io sono stato un giocatore e capisco il loro stato d’animo. Abbiamo ascoltato le loro lamentele, abbiamo cercato di agire per il bene di tutti, dello sport e di tutte le persone che vivono del tour”.

    “Il futuro è incerto, ma stiamo lavorando per programmare al meglio la prossima stagione. Ci incontreremo tutti alla fine di novembre e dicembre. Siamo aperti alle discussioni (con Djokovic e PTPA, ndr), ma è giunto il momento dell’unità e non dei conflitti. Dividerci adesso non funzionerebbe e tutti perderebbero. I tornei hanno bisogno dei giocatori e i giocatori hanno bisogno dei tornei. Non possiamo apportare i cambiamenti necessari se ci sono divisioni. Dobbiamo combattere insieme per difendere gli interessi più importanti, del tennis soprattutto”.
    Vasek Pospisil, vero braccio destro di Djokovic nella creazione della PTPA e molto attivo tra i giocatori, recentemente aveva parlato della prossima stagione, dicendosi aperto ad ogni possibilità, a parlare con l’ATP e prendere insieme decisioni importanti, ma è rimasto molto fermo sulle posizioni sbandierate al momento dell’annuncio del nuovo “sindacato”. Diversa suddivisione dei premi, con una fetta assai più cospicua per i tennisti, revisione del calendario e molto altro, questo il programma della PTPA, con qualche velata minaccia di possibile spaccatura e chissà, anche rottura. Gaudenzi di par suo aveva annunciato lo scorso settembre un nuovo piano che prevede una piccola rivoluzione su aspetti basilari della stagione, includendo anche una suddivisione degli introiti assai più favorevole per i tennisti. La sensazione è che presto vedremo molte novità nel mondo della racchetta, sperando non si arrivi ad un conflitto così duro che porti ad una divisione. Di sicuro ci aspetta un inverno molto “caldo”…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Venus Williams ai piccoli imprenditori: “Non fatevi travolgere dalla paura”

    Venus Williams con la sua collezione EleVen

    Venus Williams da tempo è una piccola imprenditrice di successo. Ispirata da suo padre, che gestiva la sua società di sicurezza, e da sua madre, che ha incoraggiato la sua creatività da bambina, la maggiore delle Williams ha trovato la sua seconda vocazione nella moda e nell’interior design. Nel 2002 ha fondato V Starr, che ha recentemente collaborato con Niido, partner di Airbnb, per progettare il suo primo complesso di appartamenti. Nel 2009 Venus Williams e sua sorella sono diventate le prime donne afroamericane ad acquistare una quota in una franchigia della NFL (Miami Dolphins). Tre anni dopo, la maggiore delle “Sisters” del tennis ha lanciato EleVen di Venus Williams e ha conseguito la laurea in design della moda presso l’Art Institute di Fort Lauderdale. All’inizio di quest’anno, ha collaborato con Credo Beauty per lanciare una linea di prodotti SPF a base minerale per EleVen by Venus.
    Molte, moltissime attività, non facili da portare avanti in un anno così complicato come il 2020. Per questo le parole pronunciate da Venus a Forbes nel corso dell’American Express “Business Class Live: Summit for Success” sono significative, poiché vengono da una persona ricca di interessi e che è riuscita a farcela anche al di fuori del proprio ambito classico. Una donna che ha trasportato le esperienze vissute sulla propria pelle durante i match di tennis in ambito imprenditoriale.

    “Ricordo bene la lezione avuta allo US Open 1999. Avevo 19 anni, mia sorella Serena solo 17. Lei è arrivata in fondo, io solo in semifinale. Ho lasciato che la paura prendesse il sopravvento, ed è lì che avrei dovuto lasciarmi andare e dare il mio meglio”, ha affermato. “Tu vuoi di più e lavori molto duramente per avere di più, quindi meno di così non è accettabile. Quella è stata la mia più grande sconfitta, e da lì ho imparato. Anche se è un momento molto impegnativo, è un’opportunità per perfezionare davvero la propria attività e renderla qualcosa che sia un servizio o un prodotto che è davvero necessario e non solo desiderato. Quest’anno ha dimostrato a tutti noi che dobbiamo essere in grado di proporre un prodotto o un servizio a cui non puoi dire di no. Va bene avere paura, ma non va bene lasciare che rovini il tuo processo decisionale. C’è sempre un motivo per avere paura. Ma puoi permettere che ti sovrasti? Diavolo, assolutamente no!“.
    Venus è consapevole che gestire le sue attività nell’attuale comgiuntura è stata una delle più grandi sfide che abbia mai dovuto affrontare, ma apprezza anche i lati positivi nella difficoltà: “Il mondo degli affari sta davvero dando una mano agli afroamericani, alle donne e alle minoranze in questo periodo. E anche questo è stato senza precedenti, quindi l’opportunità viene fuori anche da questa pazzesca difficoltà attuale. Devi vederla come una sfida: devi accettarla e cavalcarla. Non c’è tempo da perdere, il momento è adesso“.
    Secondo le stime di Forbes, dall’inizio della pandemia negli USA più di 163.000 aziende hanno chiuso al 31 agosto scorso. Tuttavia c’è stato un rimbalzo: dai primi di settembre a fine ottobre più di 210.000 aziende hanno riaperto, puntando su di  significativo aumento dell’interesse dei consumatori per i servizi e le attività legate all’aria aperta. “Sono tempi molto difficili, ma spesso è proprio nella difficoltà che vengono fuori idee vincenti. L’ho imparato sulla mia pelle, in campo e come imprenditrice, non è giusto vedere solo gli aspetti negativi nella crisi. Chi ha la forza e coraggio di scommettere ora, parte già avvantaggiato“.
    Una grinta quella di Venus imparata nella sua difficile infanzia, consolidata in mille battaglie sportive, e oggi portata nei suoi business. Brava Venus!

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO