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    Volley italiano in lutto: è scomparso l’otto volte scudettato Daniele Bagnoli

    Il mondo della pallavolo italiana è in lutto, è venuto a mancare nella giornata di oggi Daniele Bagnoli: uno degli allenatori più vincenti del volley italiano a livello di club.Nato a Mantova il 25 ottobre 1953 Bagnoli ha scritto molte pagine storiche del nostro sport, legando la sua carriera in particolare alle squadre di Modena, Roma e Treviso con le quali in totale ha collezionato il record di 8 scudetti vinti, primato condiviso con Franco Anderlini. Nel corso della sua lunga carriera il tecnico mantovano ha fatto parte anche dello staff delle nazionali azzurre.“Apprendiamo con commozione la scomparsa di Daniele, un tecnico che lascia una grande grande eredità alla pallavolo italiana, e che con il suo lavoro ha contribuito in maniera importante alla crescita del nostro movimento. Da parte mia e della Federazione Italiana Pallavolo posso solo esprimere le più sentite condoglianze alla sua famiglia.” il commento del presidente federale Giuseppe Manfredi. Per onorare la memoria di Daniele Bagnoli la Federazione Italiana Pallavolo ha indetto un minuto di silenzio in occasione di tutte le gare dei campionati di Serie A che si disputeranno domenica 29 e lunedì 30 dicembre.Sincere condoglianze alla famiglia stanno arrivando da parte di tutto il mondo del volley italiano.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tragedia in A3, non ce l’ha fatta lo spettatore colpito da malore durante Lecce-Ortona

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    Tragedia Sabalenka: è scomparso improvvisamente il compagno Konstantin Koltsov, campione di hockey

    Aryna Sabalenka con Konstantin Koltsov in una foto social

    Arriva una terribile notizia dagli USA, che colpisce gravemente Aryna Sabalenka. Konstantin Koltsov, fidanzato della numero 2 del mondo ed ex giocatore bielorusso di hockey su ghiaccio, è morto improvvisamente all’età di 42 anni. Lo ha annunciato la federazione bielorussa di hockey in un breve comunicato, precisando che il decesso è avvenuto “all’improvviso”. “Siamo in lutto per la perdita di un grande campione e di una grande persona”. Secondo la stampa britannica, Koltsov sarebbe stato a Miami con Aryna, ma questa notizia è ancora da verificare.
    Koltsov, nato a Minsk, è ex giocatore professionista di hockey sul ghiaccio, ha giocato per i Pittsburgh Penguins, una delle franchigie più prestigiose della NHL i dal 2002 al 2006, oltre che per la squadra nazionale bielorussa, dove ha rappresentato il suo paese alle Olimpiadi (2002 e 2010) e in totale in 67 partite internazionali – segnando 21 gol con 16 assist. Ha giocato 144 partite con i Penguins in quattro stagioni, segnando 12 gol con 26 assist, e in precedenza ha militato in squadre del calibro di Spartak Mosca e Dinamo Minsk. Dopo il suo ritiro avvenuto nel 2016, Koltsov è rimasto nell’ambiente dell’hockey come Assistant coach del club russo Salavat Yulaev.
    “Era una persona forte e allegra” si legge nel comunicato emesso dalla federazione di hockey bielorussa, “era amato e rispettato da giocatori, colleghi e tifosi. Konstantin si è scritto per sempre nella storia del nostro club. Che riposi in pace.”
    Sabalenka e Koltsov hanno reso pubblica la loro relazione per la prima volta nel 2021, quando la tennista ha pubblicato un’immagine di loro due insieme su Instagram, scrivendo: “È bello quando c’è qualcuno che è in grado di capire la mia follia ma non ti annoierai con me, vero @koltsov2021?”.
    Koltsov lascia tre figli Daniel, Alexander e Stefan, avuti da un precedente matrimonio terminato con un divorzio nel 2020. Ha accompagnato Sabalenka in diversi grandi tornei, inclusa la corsa per il titolo di quest’anno agli Australian Open.
    Aryna si è cancellata da tutti gli allenamenti al Miami Open e appare scontato che si cancellerà anche dal torneo. Si attende una comunicazione ufficiale.
    La più sentite condoglianze alla campionessa bielorussa da parte di tutta Livetennis.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Addio a Ruxandra Dumitrescu, stella del Panathinaikos e della Grecia

    La Federazione rumena ha annunciato lunedì scorso la scomparsa, a soli 46 anni, di Ruxandra Dumitrescu, ex giocatrice nata in Romania ma arrivata al successo in Grecia, dove ha giocato a lungo anche in nazionale. Dopo aver partecipato con la nazionale del suo paese natale ai Mondiali 1994, Dumitrescu si era trasferita nel campionato ellenico all’età di 20 anni, vincendo uno scudetto e due Coppe di Grecia con il FO Vrilissia. Nel 2003 il trasferimento al Panathinaikos, con cui ha conquistato altri 6 titoli nazionali e 5 Coppe diventando capitano e giocatrice simbolo della squadra ateniese, e venendo premiata per due volte come miglior pallavolista del paese.

    Acquisita la nazionalità greca, sempre nel 2004 iniziò la sua carriera in nazionale partecipando alle Olimpiadi di Atene, e l’anno successivo vinse la medaglia d’argento ai Giochi nel Mediterraneo. Giocò nella Grecia fino al 2009 e, al termine della sua carriera, la Federazione ellenica decise di ritirare la sua maglia numero 10. Tornata brevemente all’attività nel 2013-2014 con l’Iraklis Kifias, era poi tornata in Romania dove aveva anche iniziato la carriera da allenatrice.

    (fonte: Federatia Romana de Volei) LEGGI TUTTO

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    Basket, Nba e Serie A in lutto: Brandon Hunter morto a 42 anni

    ROMA – Lutto nel mondo del basket che piange la scomparsa a 42 anni di Brandon Hunter, ex cestista statunitense che in Italia tra il 2006 e il 2009 ha indossato le maglie di Napoli, Livorno, Biella e Montegranaro e dopo il ritiro si era dedicato alla carriera di coach e dirigente.
    Morto Hunter, il messaggio della Ohio University
    Ad annunciarne la morte, senza chiarire le cause del decesso, è la ‘Ohio University’ con cui ha giocato spiccando poi il volo verso la Nba che lo ha visto protagonista con i Boston Celtics e gli Orlando Magic. “Siamo addolorati nell’apprendere della perdita di Brandon Hunter, leggenda del basket dell’Ohio – ha scritto l’università sui propri profili social -. In questo momento i nostri pensieri vanno alla famiglia di Brandon”. LEGGI TUTTO

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    È mancato Dirk Hordorff, ex coach di Schuettler e personaggio molto influente in Germania

    Dirk Hordorff

    È di un paio di giorni fa la notizia della scomparsa a soli 67 anni di Dirk Hordorff, ex allenatore, manager, talent scout, dirigente della federazione tedesca e personaggio molto influente in Germania e non solo. Da tempo era malato, tanto che lo scorso marzo si era operato per problemi cardiaci, che alla fine gli sono stai fatali. Dick è stato protagonista praticamente in ogni settore della disciplina, dall’organizzazione al management, ma il suo nome resterà per sempre legato alle imprese di Rainer Schuettler, connazionale da lui guidato come coach e che issò fino alla finale degli Australian Open 2003 e al n.5 del ranking ATP, nonostante non fosse dotato di grandissimo talento. In seguito Dirk ha seguito e portato in top10 anche Janko Tipsarevic e diversi altri giocatori. Fu tra i primi a scommettere sul talento di un giovanissimo Novak Djokovic, ma non riuscì mai a metterlo sotto contratto per la sua società di management.
    Era una persona divisiva, per il suo forte carattere e la sue prese di posizione nette, tanto da non farsi problemi a mettersi contro a Boris Becker quando era all’apice della sua carriera o pure criticare aspramente certe dichiarazioni di Roger Federer sulla politica tennistica. Quando la ITF stipulò l’accordo con Kosmos per la rivoluzione della Coppa Davis, fu uno tra i paladini dell’opposizione, affermando senza mezzi termini che quel contratto sarebbe fracassato entro 3-4 anni. Aveva ragione lui.
    Per il peggioramento della sua salute generale, da un pro’ di tempo si era fatto da parte, lasciando ogni impegno lavorativo, ma di recente di lui si era di nuovo parlato per colpa di accuse di molestie ricevute da due giocatori, Maximilian Abel e Sriram Balaji, i fatti a loro dire si sarebbero verificati molti anni. Accuse che Hordorff  aveva respinto con fermezza e per le quali non sono emerse prove.
    Forte la commozione di Schuettler, oggi capo allenatore della nazionale tedesca di Billie Jean King Cup, che ha dichiarato “Gli devo tutto, senza di lui la mia avventura non sarebbe stata possibile”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Addio a Giovan Battista Percivaldi, storico presidente della Reima Crema

    Di Redazione È scomparso ieri all’età di 85 anni Giovan Battista Percivaldi, artefice dei successi della Reima Crema maschile. La notizia è apparsa oggi sul quotidiano La Provincia, che ripercorre la ventennale avventura del dirigente: avvicinatosi alla pallavolo nei primi anni Novanta, portò la Reima in Serie A2 per la prima volta nel 1995, e nel 2004-2005 la condusse alla finale play off. L’anno successivo, il 23 maggio 2006, la storica promozione in Serie A1 grazie alla vittoria su Gioia del Colle: un traguardo a cui poi la società dovette rinunciare, cedendo il titolo a Roma. La Reima continuò a giocare in A2 per altre tre stagioni, prima di rinunciare alla partecipazione nel 2010. Nel 2013, dopo la retrocessione in B2, arrivò la scelta di dedicarsi soltanto al settore giovanile e Percivaldi decise di gettare la spugna. L’ex capitano e poi direttore generale della Reima Marco Rota lo ricorda così: “Era una persona dalla spiccata umanità. Era sempre quello che pronunciava parole di saggezza per stemperare le situazioni di tensione. Era molto discreto, non amava apparire; non era facile riuscire a portarlo alle conferenze stampa. La sua però era una presenza importante, sapeva rincuorare tutti e in tanti anni non l’ho mai visto litigare con nessuno“. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 ad Abbiategrasso, nella chiesa di San Pietro. (fonte: La Provincia) LEGGI TUTTO