More stories

  • in

    Lorenzo Musetti paragona Carlos Alcaraz a Zidane: “Un artista del centrocampo”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Può sembrare una domanda curiosa, quasi aneddotica, ma il contesto la rende perfettamente sensata. Lorenzo Musetti è stato ospite di un podcast dedicato alla Juventus, e inevitabilmente sono arrivate anche domande sul calcio. Tra queste, una in particolare ha attirato l’attenzione: “Se Carlos Alcaraz fosse un calciatore, chi sarebbe?”
    Il numero due d’Italia non ha avuto dubbi nella sua risposta.“Direi che è un artista del centrocampo, come Zinedine Zidane. Inventa molto, crea, disegna le giocate. Il centrocampo è una posizione che distribuisce il pallone, quindi vedo molte similitudini anche nella personalità: un giocatore che ha sempre giocato a testa alta.”

    Lorenzo Musetti disse, no podcast da Juventus, que se Carlos Alcaraz fosse um jogador de futebol seria como Zinedine Zidane “Quando ele decide fazer algo, faz com autoridade, não fica com dúvidas”
    “Eu diria um artista, um artista do meio-campo como um Zinedine Zidane. Ele… pic.twitter.com/FcI9o1BBbK
    — Carlos Alcaraz Brasil (@carlosalcarazbr) November 20, 2025

    Musetti ha poi approfondito il paragone, lodando la mentalità del murciano:“Carlos è molto forte anche sotto questo aspetto: quando decide di fare qualcosa lo fa con autorità, non ha dubbi.”Un paragone importante, quasi pesante, ma che riflette quanto lo stile creativo e l’autorità in campo di Carlos Alcaraz abbiano già lasciato un segno profondo anche tra i suoi colleghi.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Musetti: “Ho servito molto bene, ma devo lavorare ancora sulla condizione fisica per migliorare ulteriormente. Ho parlato con Volandri, non giocherò in Davis Cup”

    Lorenzo Musetti (Foto Brigitte Grassotti)

    Lorenzo Musetti ha parlato all’Inalpi Arena dopo la sconfitta contro Alcaraz nel girone Connors delle ATP Finals. Felice per il primo set, per come ha servito, ma è consapevole di dover migliorare ulteriormente sul piano fisico per fare un nuovo passo in avanti, anche nel ranking con l’ambizione di arrivare anche oltre la quinta posizione. Arriva l’ufficialità: non giocherà a Bologna in Davis Cup. Queste le parole di Lorenzo.

    “Ho servito molto bene, ma anche lui lo ha fatto. Dove correre tanto ed essere molto aggressivo. La parte fisica è stata difficile da gestire, ma applausi a lui, ha giocato un tennis incredibile. Ogni volta mi sorprende per come gioca bene, spero di aver una chance la prossima volta”.
    “L’obiettivo per il prossimo anno è di ottenere più risultati, migliorare la condizione fisica. Quest’anno ho sofferto di problemi che mi hanno tenuto fuori per due mesi e saltare l’erba, è stata dura per me. Spero di potermi preparare al meglio nella off-season”.
    “Sono super orgoglioso per il tennis italiano. Non è la normalità avere giocatori in semifinale in questo torneo, Jannik, Simone e Andrea, ma anche le ragazze. È stato un anno splendido ma penso che anche il prossimo possa essere altrettanto bello e sorprendente”.
    “Carlos è stato davvero focalizzato, voleva vincere a tutti i costi. Ha servito molto bene e mi ha messo molta pressione nello scambio. Prima, in queste condizioni, aveva più alti e bassi, ma oggi è stato forte per tutto il tempo, in risposta anche. Il suo primo diritto dopo il servizio è terrificante, per velocità e spin, difficilissimo da controllare”.
    “Cosa mi manca per raggiungere lui e Jannik? Beh, se lo sapessi avrei qualcosa per arrivarci… Sicuramente a livello di condizione, come si muovono, anche scivolano sul duro, sono di un altro livello rispetto a tutti. Hanno una intensità, forza e continuità superiori, è quello in cui voglio migliorare il prossimo anno”.
    “Nel secondo set è venuta fuori la stanchezza… non era facile smaltire le battaglie delle ultime settimane. La partita con De Minaur è stata durissima per il fisico, sapevo che oggi dovevo fare un miracolo. Nel secondo set sono crollato un po’ velocemente… Nel primo il servizio mi ha tenuto a galla, l’ho sfruttato molto”.
    “Bologna? Ho parlato con Filippo, il capitano, vista la mia condizione fisica e la mia situazione famigliare (sta per nascere il secondo figlio) ho deciso che non giocherò la Davis Cup. Sono molto dispiaciuto”.
    “Quest’esperienza a Torino, queste partite sono state una prova per me stesso, ho scavato dentro me stesso, qualcosa che non faccio molto spesso e che mi aiuterà moltissimo per il futuro. Sono riuscito a battere Alex ed è lui che passa in semifinale… è una fine beffarda, ma questa è la formula del torneo. Spero il prossimo anno di poter avere un’altra chance”.
    “Quest’anno ho avuto una grande continuità di risultati, eccetto i periodi immediatamente successivi al rientro. Ho migliorato il servizio, oggi mi ha tolto tanti problemi, e anche su questa superficie penso di esser migliorato complessivamente”.
    “Obiettivi di ranking? Il non aver potuto giocare su erba mi ha frenato anche mentalmente visto che lo scorso anno fu molto importante. Ma nonostante questo sono arrivato al n.6 del mondo, nonostante due periodi di stop. Ho l’ambizione di poter puntare a fare meglio della top 5 ”.

    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Finals: Lorenzo Musetti da applausi, ma una grande prestazione non basta a fermare la corsa di Alcaraz. Carlos domina il girone e si assicura il n.1 di fine 2025

    Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz, stretta di mano alle Finals (foto Brigitte Grassotti)

    Solo applausi Lorenzo, bravissimo! Musetti e Alcaraz, Lorenzo & Carlos. Non si può chiedere molto di meglio di questi due grandissimi talenti, insieme in campo, per creare un grande spettacolo tennistico, la classicità del gioco interpretata con canoni moderni seppur diversissimi. A Torino vanno in scena 83 minuti di tennis di grandissima qualità complessiva, con Carlos superiore a Lorenzo per potenza, tenuta fisica e alla massima velocità di scambio, tanto da vincere il terzo match nel girone Connors alle ATP Finals 2025 per 6-4 6-1, un successo che vale allo spagnolo l’accesso alle semifinali e soprattutto la certezza matematica di chiudere una stagione da sogno al n.1 del ranking ATP (per la seconda volta in carriera). Musetti esce dal campo sconfitto ma non battuto perché si è battuto con tutto quel che aveva, anzi con una qualità addirittura sorprendente in un primo set giocato assolutamente alla pari contro un talento generazionale come quello di Carlos. Ha servito benissimo Lorenzo, ha giocato sempre aggressivo esplorando tutto il campo con accelerazioni formidabili, senza la paura di entrare a tutta anche nella palla velocissima di Alcaraz e attaccando tanto, senza timore o titubanza.
    Ha attacco forse “fin troppo” nel decimo game del primo set, quando tante discese a rete non sono state premiate dal successo, con volée non facili anche per i passanti straordinari dello spagnolo. Ma era la cosa giusta da fare, attaccare per non essere attaccato, mettere pressione, mandare un messaggio di forza, mai di titubanza perché altrimenti l’altro si prende tutto. Del resto Carlos porta in campo un universo di qualità, potenza e grazia, precisione e intensità, tutto eseguito con la facilità di chi è stato baciato dagli Dei del tennis per regalare gioia a chi lo ammira. Dopo un primo set stellare, Musetti nel secondo parziale è calato fisicamente e fin dai primi 15 del si è intuito che l’intensità dello spagnolo avrebbe preso il sopravvento. Bravo Charlie, si merita un grande applauso per come gioca e diverte il pubblico, anche quello “teoricamente avverso” del suo grande rivale Sinner. Ma un enorme applauso se lo prende anche Musetti, che chiude a testa altissima una prima volta alle Finals che non potrà dimenticare. Prima sì, perché con il salto di qualità compiuto dall’estate 2024 non c’è proprio nulla che possa impedire tante future qualificazioni alle Finals dei prossimi anni, e giocarle da assoluto protagonista.
    Alcaraz nella intervista flash in campo ha ringraziato per gli applausi, si è detto stupefatto per essere riuscito a chiudere l’anno da n.1 vista la straordinaria continuità di rendimento di Sinner (beh, i tre mesi alla fine son stati maledettamente decisivi…), ma anche ha applaudito Musetti per la splendida prestazione, davvero offensiva e di altissimo profilo. Il campo ha parlato chiaro: i primi nove game sono stati di rara intensità e allo stesso tempo equilibrio sulla qualità. Entrambi hanno giocato grande tennis, rapido, sostenuto dal servizio e con colpi definitivi dopo pochi scambi, spesso un solo colpo dopo il servizio. Può essere la normalità per Charlie, meno per “Lori”, che per restare al livello del formidabile rivale ha chiesto tutto a ogni colpo e l’ha fatto tenendo una condotta offensiva impeccabile, mai un momento di attendismo o di confusione tattica. Lorenzo ha capito che rallentare per poi accelerare oggi non era la tattica migliore perché la palla schizza via abbastanza su questo campo quando è colpita forte e Alcaraz ha subito messo in chiaro che avrebbe aggredito ogni traiettoria aggredibile e più lenta per non lasciare niente di intentato e prendersi il punto. Quindi finire in difesa e provare a contrattaccare non era contemplato, così Musetti ha giocato super offensivo, venendo pure spesso a rete e non cercando tanto il taglio col back di rovescio.
    Si è giocato un tennis verticale, rapidissimo, con Lorenzo bravo a sfruttare con precisione l’accelerazione lungo linea col primo drive e via con un’altro lungo linea dall’altro lato, per far correre al massimo Carlos e costringerlo a prodezze per restare nello scambio. Prodezze che sono arrivate, a volte, ma lo schema di Musetti ha performato e il suo tennis, sostenuto da un servizio in bel ritmo, ha tenuto testa ad Alcaraz per tutto il primo set. In quel decimo game la pressione era incredibile e qualcosa Lorenzo ha concesso (una stecca che non ci voleva, con la velocità di palla massima…), ma oggettivamente Carlos ha risposto forte ed è stato bravissimo a reggere anche mentalmente nella bolgia dell’Inalpi Arena dopo un punto spettacolare, uno di quelli che resterà negli highlinghts assoluti del torneo. Purtroppo l’emozione del momento non è basta a spostare l’equilibrio dalla parte dell’italiano, che alla fine ha concesso il break che ha spaccato l’incontro. Alcaraz ha giocato un bel match: consistente, solido, ha concesso ben poco allo spettacolo con quelle giocate da funambolo che a volte lo penalizzano. È andato dritto per dritto, consapevole che Musetti ha i colpi per metterlo alla frusta. Allo stesso tempo dimostra quanto Carlos sia diventato assai consistente anche dal punto di vista mentale, non ha sofferto minimamente la pressione del pubblico ovviamente pro-Musetti, e ha brillato in risposta e soprattutto col primo diritto dopo la battuta, come ha confermato poi anche Musetti nella press conference. In condizioni indoor lo spagnolo sarà nel contesto ideale, ma è un giocatore formidabile, fortissimo, e la sua “nuova” continuità lo rende un mal di testa micidiale per tutti. Forte del n.1 messo in cassaforte, giocherà la semifinale (ancora non sa contro chi del girone Borg) piuttosto libero da pressione. E non è affatto una buona notizia per gli altri…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti fa esplodere l’Inalpi Arena con una splendida risposta vincente nel secondo punto, ma Alcaraz parte altrettanto forte col servizio e a 15 si prende il primo game. Anche Lorenzo inizia con braccio “caldo” al servizio, cerca soprattutto il diritto dello spagnolo che non trova misura in risposta. 1 pari. Evidente come Alcaraz conduce con una velocità e “punch” superiore, mentre Musetti cerca di rallentare, tagliare la palla e poi cambiare ritmo. Se si va a tutto gas, tenere Carlos diventa quasi impossibile, come sul 15 quando lo spagnolo tira un diritto cross terrificante. Musetti si porta 30 pari con un attacco consistente, poi è rapido nel correre avanti, frenare e rimettere molto bene una smorzata dello spagnolo. Sembra aver buona gamba “Muso”. Col servizio (anche il primo Ace) Musetti impatta 2 pari e continua poi a servire davvero bene, potente e preciso, ma è difficile incidere in risposta perché fa tutto rapidissimo il murciano, e quando lo aggancia nel palleggio comandando, la difesa del rivale è eccellente… Sul 3 pari Alcaraz va fuori giri col diritto, stavolta è ottima la resistenza di Musetti, nemmeno così dietro la riga di fondo. Sul 3 pari l’italiano vede spazio e tira un rovescio lungo linea che però esce di una spanna. Tentativo onestissimo. 4-3 Alcaraz. Lorenzo serve due prime su tre, nell’ottavo game tira un Ace 217 km/h, e anche la seconda veleggia sui 175 km/h, è consapevole di dover rischiare per tenere a bada la risposta dello spagnolo. Scocca la mezz’ora sul 4 pari. Equilibrio quasi totale, con 4 punti vinti in risposta a testa. Si prende il quinto punto “Muso”, ma è una rara fiammata nella potenza del rivale, rapidissimo anche nel correre avanti in contro tempo (5-4). Come va dannatamente bene sul lungo linea Lorenzo, bellissimo il diritto e poi il rovescio nel primo punto del game #10, e dietro una seconda di battuta, segnale enorme di consapevole determinazione. Attacca anche bene l’azzurro ma non riesce a trovare il guizzo di volo e Carlos non si fa pregare. Parità. Non entra la prima di servizio a Musetti, Alcaraz entra a tutta con la risposta e… si prende il Set Point. UFF…va di lusso…. Musetti rischia una discesa a rete con “poco”, la volée è solo una rimessa di là, ma incredibilmente Alcaraz in corsa tira in rete un passante per lui non difficile. Niente, ancora avanti sul vantaggio ma di volo non chiude e Carlos non sbaglia di nuovo. MICIDIALE! Che scambio! Musetti disegna il campo, tre lungo linea, attacca ma c’è un lob perfetto, continua a spingere si prende un punto eccezionale, che fa saltare per aria il tetto dell’Inalpi. Lotta feroce, Alcaraz mica ci sta a farsi mettere sotto così… Sull’altissimo ritmo l’italiano stecca un diritto, Set Point #2. Coraggio, Musetti scende a rete, trova una buona volée alta ma il diritto successivo, con poco equilibrio, è di poco largo. SET Alcaraz, 6-4. Bellissimo spettacolo e una tenuta di Musetti ad altissima velocità e tennis offensivo sorprendente.
    Alcaraz riparte molto forte al servizio, col diritto fa quel che vuole tanto la sua palla è veloce e colpita in anticipo. 1-0. Sembra aver cambiato marcia lo spagnolo, anche in risposta, con Musetti meno dominante. Carlos entra di più e si prende il comando, con colpi davvero potenti. 15-30. Il game va ai vantaggi, con Lorenzo che parlotta col suo angolo, sente che l’inerzia si sta spostando troppo a favore dell’altro. Alcaraz è più intenso, anche in difesa regge di più alle ottime iniziative di Musetti, fa il pugno al suo angolo… tutti segnali di un “terremoto” prossimo. Lorenzo spinge col lungo linea ma l’altro arriva e rimette benissimo, ed è il toscano a sbagliare. Palla break… Il servizio salva Musetti. Incredibile, si è fermato il sistema elettronico di punteggio… fermo al 40 pari e non game Musetti. Il sistema riparte poco dopo, mentre Alcaraz non si è fermato affatto, tutto è salito nel suo tennis e la risposta di Musetti non riesce a pungere. Punge assai quella dello spagnolo, che ha messo tanto punch nei suoi colpi nel secondo set, impatti davvero poderosi e Musetti si ritrova sotto 0-30 nel quarto game. Prova una smorzata dopo il servizio ma è un scelta pessima, anche perché Carlos non era così dietro, e poi la palla nemmeno passa il nastro. 0-40, momento critico con tre palle break consecutive. Si scambia, Alcaraz colpisce solo le righe, incredibile, i suoi drive sembrano telecomandati verso il successo… Musetti sbaglia un colpo non volendo retrocedere, ecco il BREAK che manda 3-1 avanti il classe 2003 di Murcia. Lorenzo non crolla, anzi non ci sta proprio. Incredibile come lascia correre a tutta il braccio, si prende di prepotenza due vincenti, bellissimo il secondo che gli vale il 15-30. Si butta a rete Alcaraz, ma la volée corta è ben rimessa da Musetti con una frustata di polso splendida. 15-40, due chance del contro break! Servizio e diritto perfetto di CA sulla prima; non passa la risposta di Lorenzo sulla seconda. Urla “SIII” Alcaraz, anche lui sente il momento, col massimo sforzo possibile dell’italiano. Assalto respinto, 4-1 Alcaraz. Ormai la differenza a livello di intensità è ampia, Musetti va sotto nel sesto game, l’altro non sbaglia nulla e tira missili. 15-40. Musetti prova disperatamente un rovescio lungo linea vincente dei suoi, ma l’equilibrio non è perfetto e la palla svaria di poco larga. Break, 5-1. Serve per il match lo spagnolo, per vincere il girone, per chiudere un 2025 stellare da n.1. Mette tutto in cassaforte Charlie, con la forza del suo diritto, con una bellissima rincorsa e frenata sul 30 pari, che gli regala il match point. Il primo non va, troppa rotazione col diritto e tira lunghissimo. Nemmeno il secondo, una risposta in totale allungo di Lorenzo bacia la riga. Un bel servizio e volée vale il terzo MP, e stavolta il sipario cala bordata di servizio imprendibile. Applausi, 83 minuti di bel tennis.

    Carlos Alcaraz vs Lorenzo Musetti ATP Turin Carlos Alcaraz [1]66 Lorenzo Musetti [9]41 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-1 → 6-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-404-1 → 5-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 A-403-1 → 4-1L. Musetti 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1C. Alcaraz15-0 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-401-0 → 1-1C. Alcaraz0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 30-0 40-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-4 → 6-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4L. Musetti 15-0 30-0 ace4-3 → 4-4C. Alcaraz 30-0 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3L. Musetti3-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-15 40-151-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Musetti, la bellezza di una fragilità che lo avvicina a tutti noi

    Lorenzo Musetti abbracciato dalla sua famiglia (Foto Brigitte Grassotti)

    Lorenzo Musetti affascina perché emoziona con i suoi contrasti. È un concentrato unico di talento tecnico e potenza, un equilibrista che disegna nell’aria acrobazie di rara armonia pur nella forza del gesto atletico, ma esprime anche fragilità e dubbio, una sensazione di inquietudine che lo avvicina terribilmente alle nostre debolezze pur appartenendo ad un mondo sportivo di altissimo livello nel quale dirsi fragile non è concesso. Tra le tante vite che abbiamo vissuto e sofferto insieme a lui ieri sera nell’incontro epico vinto contro De Minaur alle ATP Finals 2025, uno di momenti che più mi ha toccato è stato il suo breve discorso a caldo in campo con Diego Nargiso, con le gocce di sudore che ancora copiose segnavano il suo viso, stanco ma raggiante per la vittoria in rimonta, quando tutto ormai sembra perso. “È un lavoro fatto di alti e bassi. Essendo a questo livello, a volte ci si dimentica che siamo persone… io poi ho ancora 23 anni, performare al top non è facile”.
    162 caratteri, due in più di un SMS standard (e chi li usa più ormai…), ma dentro c’è tanto. C’è quasi tutto. C’è l’universo di un ragazzo che è diventato uomo soffrendo le difficoltà di passaggi personali non facili, attraversati con dubbi e incertezze, sospinto da una professione bellissima ma che non perdona. L’universo del tennis di vertice ti solleva fino al cielo quando incanti la platea con i tuoi colpi magici, antichi e bellissimi, ma allo stesso tempo ti tritura e butta via, senza pietà, ancor più nel terribile mondo odierno dove con gli stramaledetti social sei sempre in prima pagina, attaccato, nudo, messo alla berlina senza ragionevoli motivazioni, dove tutto è amplificato in scala globale con un clic o uno swipe. Non è un bel mondo se hai il coraggio di farti vedere per quello che sei, anche con tutti i tuoi spigoli e fragilità, esternando la tua frustrazione con parole dure e violente (spesso davvero censurabili…) ma che esprimono la tua sincera e verace umanità. Alti e bassi dice Lorenzo. Chi non li ha, chi non li soffre. C’è chi è più bravo a mascherarli, o rifugge aggrappandosi a qualcosa. Una traiettoria di vita e carriera retta, senza cadute o incertezze è roba per pochi.
    “Ci si dimentica che siamo persone”. Già. Musetti qua ha fatto un Ace a 220 km/h sulla riga e sul match point. Nel mondo del tennis dei nostri giorni, ormai troppo prossimo a quello del puro entertainment che esula dai veri valori dello sport, tutti tendiamo ad estremizzare. Se non sei il più forte, il più bravo, il più vincente, il più bello, il più tutto …sei out. Classifiche, record, numero di followers e chi più ne ha più ne metta. Devi essere straordinario altrimenti non vali nulla. Lo dice chiaro e forte anche Jannik Sinner, persona verissima e di altissimo profilo umano, “la vita vera non è quella che si trova sui social, magari vedi una persona felicissima su di una barca e pensi che vorresti essere lì, che una vita migliore della tua, ma chi ti dice che quella non sia solo una cosa falsa e magari nella vita ha mille problemi e non è affatto felice….”. Il tennis e lo sport di vertice deve tendere all’eccellenza, alla vittoria, al dare il proprio massimo per raggiungere i migliori risultati possibili, possibilmente vincere. Ma… Chi arriva secondo in una competizione così feroce, è “scarso”? No signori, non è affatto così. Chi negli scorsi mesi ha pontificato contro Musetti (e altri) affibbiando la etichetta del “perdente” perché un titolo manca da Napoli 2022 è il classico esempio chi di perde la misura e contribuisce ad una narrazione sbagliata, esagerata, distorta, con la subdola controindicazione di incrementare questa visione che è non reale.
    “Performare non è facile e io ho solo 23 anni”. Nello sport generalmente vince chi gioca meglio, colui che riesce ad arrivare in campo ed esprimere le proprie qualità andando sopra a quelle dell’avversario. Non sempre si riesce a giocare al massimo, ancor più nel tennis, disciplina per eccellenza di situazione, di sensazioni, di momenti e passaggi mai uguali. La maturazione di un giovane uomo non è fatto scontata, non è indolore. Ci si arriva per gradi, con difficoltà, passi avanti e poi alcuni indietro. C’è chi ha un carattere duro, severo con se stesso e forte abbastanza da reggere tutto quel che non gira bene e superarlo di slancio. Altri soffrono, devono riflettere e capire se stessi, i perché di una tensione e difficoltà nel trovare una reazione e forza emotiva per migliorarsi. E crescere. Non è un processo scontato, è giusto che ognuno di noi si prenda il tempo e gli schiaffi necessari. Non è un peccato dirlo, anzi è una bellissima dimostrazione di forza umana. Chi non nasconde le proprie debolezze è fortissimo. Musetti è fortissimo. Bravo Lorenzo, ieri hai vinto non solo una grandissima partita, la tua prima alle Finals. Hai dimostrato una umanità che ti avvicina a tutti noi.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Finals 2025 – Torino: Il programma completo di Giovedì 13 Novembre 2025. Lorenzo Musetti sfida Carlos Alcaraz per la qualificazione alle semifinali

    Scritto da JannikUberAllesMusetti non deve fare nessun “calcolo” ma soltanto giocare per se stesso e per il pubblico, che lo ama.Se riesce a divertirsi… ecco che potrebbe dare spettacolo e potrebbe anche mettere in seria difficoltà un campione come Alcaraz.Attualmente non è nelle condizioni di poter “controllare” il gioco dello spagnolo e di “gestire” le varie fasi dell’incontro.Invece spensieratezza e talento a “briglia sciolta” potrebbero sorprendere Carlitos.Forza MUSO !!!!
    Completamente d’accordo con te.Affronterei questo discorso di calcoli e criteri di calcolo solo Musetti si trovasse avanti di un set e break.Come ha dichiarato lui stesso domani troverà l’avversario più difficile che possa esserci in questo momento dopo Jannik e dopo un tour de force fisico veramente provante.Dovrà scendere in campo consapevole che parte sotto con lo spagnolo in tutti gli aspetti- 7/1 negli H2H su più superfici sono la riprova di quanto appena scritto- e cercare di godersi il momento lasciando andare di più il braccio e provando a salire sulla palla, anche di rovescio(è l’unico modo che ha di creare qualche grattacapo anche se su questa superficie il rischio di andare fuori ritmo- per quanto il CPI ci mostra che si tratta di un falso “indoor”- anche per uno col suo talento è elevato, anche e soprattutto per la tipologia di palla che giocherà il fenomeno iberico).By the way, come direbbero gli inglese, forza Lorenzo! LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Finals: Musetti infinito! Sconfigge De Minaur rimontando da 5-3 nel terzo set

    Lorenzo Musetti esulta dopo la vittoria (Foto Brigitte Grassotti)

    Musetti infinito! Come si fa raccontare in tre parole una partita così, ancora con il cuore in gola!?! Come si fa a vincere una partita così!?! Devi aver tanta classe, qualità, ma anche gambe, cuore e attributi, rifiutando la sconfitta quando ormai la situazione era sportivamente drammatica. Devi chiamarti Lorenzo Musetti, anzi “Muso” di nome e di fatto, e ritrovare dentro energie che non sentivi più, nonostante gambe durissime e un avversario indemoniato, il vero “Demon” del tour. Devi nutrirti del pubblico che c’ha creduto fino in fondo e ti ha risollevato quando sulle spalle c’erano tonnellate di fatica accumulata nella rincorsa matta e disperatissima per strappare un meritato posto alle Finals. Musetti parte bene, vince un bel primo set ma poi va sotto alla intensità e rilancio di Alex De Minuar, che arriva ad un passo dal successo, sul 5-3 e servendo per il match sul 5-4. Ma lì, nel momento clou, Musetti non ci sta. Rifiuta la sconfitta di fronte al suo pubblico. Ritrova la gamba, la profondità dei colpi. Il diritto torna pesante ed efficace, e anche quei tagli che non sortivano più effetto minacciano di nuovo il ritmo dell’australiano, glielo spezzano. Alex sente il momento, e lo sente anche Lorenzo che clamorosamente regge in difesa, rilancia e strappa un contro break che pareva impossibile. Si infiamma l’arena, e Musetti ora domina il campo e la testa di Di Minaur che non riesce più a provocare l’errore l’azzurro ed è lui a sbagliare, di fretta, di tensione. In un pandemonio totale Musetti sorpassa il rivale e si prende il match con un passante in corsa di diritto spaziale. Che partita, che vittoria, 7-5 3-6 7-5 lo score, al termine di un incontro non sempre bellissimo ma di una intensità mostruosa.
    La foto della partita resterà uno scambio ad altissima intensità, con due ore e mezza di corse assassine nelle gambe, con angoli a tutta, un tweener di Musetti e uno smash (vincente) cadendo all’indietro e crollando pesantemente a terra di De Minaur, con entrambi i giocatori sdraiati sul terreno azzurro di gioco. È l’immagine della fatica e della lotta di un durissimo incontro serale che passerà agli annali. Un successo da vero maratoneta per Musetti, che ha ripreso e staccato un vero maratoneta come De Minaur, come un campione della lunga distanza che riesce a ripartire dopo esser staccato e riprende il ritmo della corsa, progressione sempre più intensa e convincente che gli rende energie e lo porta a scattare i rivali e tagliare per primo il traguardo. Musetti ha disputato una partita generosa, di qualità e di gamba, ma ha rischiato di perderla perché avrebbe dovuto trovare una strada per chiuderla prima visto che portarsi sulla lunga distanza il “Demon” del tour, assai più fresco di lui, era un vicolo cieco dal quale è difficilissimo riuscire ad uscirne.
    Dopo un bel primo set, sostenuto dal servizio e con colpi potenti alternati a tagli e cambi di ritmo, la chance per Lorenzo è arrivata subito, all’avvio del secondo parziale: tre palle break che non sono girate bene. Lì la partita è cambiata. De Minaur ha iniziato a giocare con più ritmo e intensità, centrale e sempre più profondo, non uno strappo improvviso ma una costruzione palla dopo palla, game dopo game che ha avuto il duplice effetto di centrarlo e metterlo totalmente in ritmo, e allo stesso tempo gli ha fatto guadagnare campo su Musetti, tanto che i tagli e variazioni dell’azzurro hanno perso efficacia e peso contro la massima rapidità dell’altro. L’inerzia si è progressivamente spostata dalla parte dell’australiano, con quel tennis di ritmo sempre più frenetico è riuscito a far correre tanto l’italiano e la fatica accumulata nelle gambe è venuta fuori. Musetti non ha trovato la contro mossa per riprendersi il controllo del tempo di gioco, anche poco sostenuto dal servizio nel game chiave nel quale ha concesso la prima palla break, subito trasformata da Alex, che poi va in vantaggio anche nel terzo, meritatamente, intenso e “cattivo”.

    DEAFENING. 🚨
    Two viewpoints inside the arena as Musetti whipped the crowd up into a frenzy 💥#NittoATPFinals pic.twitter.com/YqOhJ35RHp
    — Tennis TV (@TennisTV) November 11, 2025

    Ormai la partita sembrava finita, il sipario era pronto a calare. Ma non per Lorenzo che non voleva assolutamente perdere di nuovo in queste Finals che si era meritato con tanta fatica, con una corsa terribile. Si è nutrito del pubblico, dell’adrenalina di qualche giocata che l’ha riacceso. Un rovescio vincente, un diritto poderoso che mancava da troppo tempo, e anche una discesa a rete buona, ficcante. Posso farcela, anche se non ho più molto. Ma la testa ti fa trovare energia dalla tensione, trasforma l’elettricità in dinamite, e la palla di Lorenzo è tornata a camminare, e pure le gambe. Quello scambio perso, drammatico, finito a terra, non è stato il k.o, per assurdo gli ha reso qualcosa e l’ha portato a trasformarlo in positività. No, stasera non posso perdere. E vincere un bel turno di servizio sul 5-3 è stata la spinta. Come sia riuscito a trovare il contro break sul 5-4 è mistero, è da studiare. Forse non lo sa nemmeno lui, ma l’ha scritto sulla telecamera: fino alla fine. Lì, con morte sportiva in faccia, “Muso” ha corso e rincorso, non ha sbagliato più niente e la tensione l’ha sentita tutta De Minaur, affrettando i tempi e, non provocando l’errore in Musetti, sbagliando lui. Di frustrazione, di caos, ma anche per quei tagli di Lorenzo di nuovo efficaci, e il diritto che torna clamorosamente a picchiare la palla con precisione. Che vittoria. Servirà rivederla per capirci qualcosa. Forse. Intanto abbiamo una grandissima storia, e un’emozione forte. Del resto, il tennis lo amiamo per questo. Giovedì ci sarà Alcaraz. Impresa impossibile? Stasera si può dire chissenefrega… abbiamo da festeggiare una vittoria indimenticabile. Il resto, si vedrà…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur inizia l’incontro serale con un Ace, poi diritto vincente e un altro Ace. Nemmeno due minuti per l’1-0, senza scambi. S’infiamma il pubblico per il primo scambio, vinto da Musetti con un’accelerazione col diritto. Anche l’italiano trova un Ace, a chiudere il game al T, molto preciso ma anche veloce. Difficilmente si arriva a 4 colpi nel punto, si va subito a cercare l’offesa a grande velocità, con Alex che salta sulla palla e nel campo come un vero canguro (2-1). Nel terzo game si scambia di più ma non è un bene per Lorenzo perché Alex è con i piedi quasi sulla riga e comanda. Pure un doppio fallo per l’azzurro ma chiude il quarto game a 30 con un cambio di ritmo poderoso col diritto. 2 pari. Anche il rovescio di Musetti entra in moto, bellissima l’accelerazione lungo lunea che apre il sesto game, ADM nemmeno ci prova anche se ha le gambe più veloci del West. 3 pari. Il fatidico settimo game dà la scossa al match. De Minaur sbaglia un diritto banale, Musetti è più aggressivo e sul 30 pari lascia parlare la sua leggendaria accelerazione di rovescio, una frustata tanto bella quanto imprendibile. Palla break! L’australiano si aggrappa al servizio e solletica la risposta di diritto di Lorenzo, finora quasi non pervenuta. 4-3 ADM. Sta crescendo il rendimento col servizio di Musetti, con la prima palla in gioco fa quasi tutti i punti ma la percentuale è ancora modesta, seppur in crescita. Si raccoglie davvero poco in risposta, da entrambi i lati. De Minaur con un ottimo diritto cross si porta 5-4. Ora la pressione è tutta su Musetti. La regge in sicurezza Lorenzo, con due buoni servizi e un diritto vincente incrociato di pregevole qualità, anche stilistica. 5 pari. L’italiano approfitta di un errore in scambio dell’australiano in apertura di game per entrare con la risposta di diritto, e prendersi così un interessante 0-30. Sul 15-30 arriva un lungo scambio, con Musetti che pizzica la riga o quasi per tre volte, e alla fine è Alex a sbagliare. 15-40, due palle break! Si difende Musetti sulla prima, riesce a trovare una traiettoria bassa e lenta sul diritto del rivale ma anticipa bene Alex e raccoglie ottimamente la palla da terra. Poi sul 30-40 esagera con la risposta di rovescio Musetti, un suo sonoro “noooo” sottolinea l’errore. La profondità della risposta manda ancora in crisi Alex, terza PB del game. Se la gioca con una prima palla al T perfetta. Ha perso ritmo “Demon” sulle palle più lente, alte e assai profonde del nostro, quando prova ad accelerare a tutta perde la misura. Alla quarta chance ecco il BREAK! Un diritto in corridoio, tirato con zero pazienza dell’aussie. 6-5 Musetti. Attenzione: De Minaur si prende il primo punto in risposta con pressione, poi c’è un doppio fallo, 0-30. Alex regala un diritto out a campo quasi sguarnito, troppa foga… 15-30. Va in difesa, molto lontano, Lorenzo, ma è bravo a riprendere campo e tira un bel diritto lungo linea, salta in piedi il pubblico. ACE! Ecco il set point sul 40-30. Un servizio potente sbaraglia la risposta dell’australiano. SET Musetti, 7-5. Complessivamente meritato, ha ottenuto di più in risposta e ha risposto con maggior profondità.
    Il brutto finale di primo parziale ha scosso De Minuar, che riparte incerto nel secondo set al servizio. Rischia una smorzata di cattiva qualità – e pessima scelta – poi regala il classico unforced con il suo diritto a volte scappa via. 15-40. L’aussie annulla la prima chance all’italiano con un lungo linea di diritto molto rapido, poi sul 30-40 si scambia con ampia parabola sul lato destro ed è stranamente Musetti a finire lungo. “Lori” si riscatta con un impatto magistrale in risposta, diritto “paralelo” che fulmina il canguro, e terza PB. Niente, la battuta cava dal buco Alex. 1-0 ADM. Grande intensità nel secondo game, Musetti si difende perlopiù, ma lo fa con ordine e la spinta di Alex porta più errori che vincenti, nonostante un pressing notevole. 1-1. Anche nel suo secondo turno di battuta De Minaur alza quasi al massimo l’intensità generale dello scambio, con palla raso rete e velocità, tentativo di prendere il controllo del gioco e non permettere all’italiano di cambiare ritmo. Nonostante un disastro di uno smash largo, la tattica funziona (2-1). Funziona bene anche il servizio del toscano, e ancor più quando riesce a tagliare la palla col rovescio e poi entrare forte accelerando. Proprio con uno schema perfetto e poi una bella risposta Lorenzo si porta 15-30 nel quinto game. De Minaur rischia a tutta col diritto dopo il servizio e pizzica la riga (3-2). Nella fase centrale il gioco resta un po’ bloccato, più ritmo rispetto al primo set ma comanda chi è al servizio. La temperatura sale di nuovo sul 4-3. Musetti, al servizio, va sotto all’aggressività di De Minaur, bravo a buttarsi a rete appena possibile e sorprendere l’italiano, eccellente l’attacco in contro tempo che gli vale il 15-40 e prime palle break del match a favore. Arriva uno scambio ad altissima intensità e palla rapida, quelli che ama “Demon”, bravo a trovare un cross di diritto quasi sulla riga che Lorenzo non difende. BREAK De Minaur, improvviso, alla prima chance a favore nel match. 5-3, avanti l’aussie, che ora sballotta da tutte le parti un Musetti che non si arrende ma mostra segni di fatica nelle gambe. Un gatto sotto rete Alex, copre gli angoli alla perfezione dopo aver rimesso la smorzata dell’italiano, nemmeno malvagia. Due Set Point sul 40-15. Ok il secondo, servizio potente al corpo. 6-3, si va al terzo e l’inerzia si è spostata pericolosamente su ADM.
    Il terzo set inizia con Musetti al servizio ma corre troppo sotto la pressione di De Minaur, ora un fulmine, anzi un vero “demone” per come spinge e sballotta l’italiano da un angolo all’altro. Senza l’aiuto del servizio Lorenzo perde campo e crolla all’indietro, e pure nello score con un impietoso 0-40. Il BREAK arriva sul 15-40, una risposta profonda è subito dall’italiano, pochissime gambe a cercare la palla e il rovescio scappa largo mestamente. 1-0 e servizio AMD, può fare corsa di testa e sembra averne molta di più di benzina. Si piega sulle ginocchia Musetti dopo un altro scambio perso dritto per dritto, una velocità che non regge più come nella prima fase del match. Si affida quindi alla potenza del suo diritto per tenersi in vita nel match. Sul 30 pari clamoroso il taglio di volo che consente ad Alex di depositare la palla sulla riga. Ci prova anche Lorenzo tira davvero forte ma l’altro è “di gomma”, rimbalza da tutte le parti come la palla di un flipper che non cade mai in buca… 2-0 De Minaur. Sostenuto dal pubblico, Musetti resta aggrappato al match, con fatica, affidandosi più alla potenza che alla tattica (2-1). Due rovesci TOP di Musetti rianimano il pubblico (clamorosa la risposta incrociata). Sul 40 il gioco si interrompe, qualcuno si è sentito male in tribuna. Dopo 8 minuti si riprende e c’è una palla break per Musetti, che De Minuar annulla col servizio. 3-1 per l’australiano. Lo stop ha indubbiamente guastato l’atmosfera, ma il ritmo di Alex non si è guastato affatto, come sul 30-0 quando costringe l’azzurro a una serie quasi punitiva di rincorse, fin troppe… Finisce sulle ginocchia e infatti cede i due punti successivi, svuotato. 30-40, è quasi un match point… Servizio esterno e volée, ottima scelta, esecuzione ed effetto sorpresa. 3-2. Musetti ci prova con tutto quel che ha, regge un duro scambio di ritmo, bravo stavolta a non perdere campo, gli vale il 30 pari. Uff, prova l’accelerazione vincente col diritto dopo aver rallentato, ma la palla di Lori è di poco lunga. 4-2 De Minuar. Le sortite a rete fruttano punti, forse vista la stanchezza non sarebbe stato male insistere di più, invece Lorenzo preferisce spingere duro col diritto, ma senza la distanza ideale all’impatto ecco l’errore. 30-40, altra palla break per l’aussie. La salva Lorenzo con un bel rovescio lungo linea, colpo più performante nella sua partita. 4-3, regge Musetti, resta a contatto. E rilancia. Tutti in piedi per una corsa a destra e passante di diritto che fa esplodere l’arena. 30 pari. INCREDIBILE!!! Tutti e due in terra dopo uno scambio mozzafiato, con un tweener di Lorenzo e uno smash in caduta all’indietro di Alex, vincente, ma con una bella botta al fianco nella caduta. Mamma mia. Bravo De Minaur a trova un Ace che gli vale il 5-3. Musetti regge, si resta aggrappato sul 5-4. E le emozioni mica sono finite! Raschiando il fondo delle energie, Lorenzo vince un punto di potenza col diritto e quindi regge in difesa ed è Alex a sbagliare un diritto in corridoio. Incredibile, palla break Musetti sul 30-40! De Minaur non trova salvezza con il servizio, Musetti risponde con una palla carica e alta, quindi si sposta sul diritto e tira una bordata inside out che non si prende. Bellissima! BREAK! 5 pari, Pandemonio all’Inalpi Arena! Misterioso come Lorenzo si sia rianimato, adrenalina, rifiuto della sconfitta… Ora comanda il nostro, e corre, corre forte, rimette la palla col taglio di rovescio e poi tira missili di diritto. 40-0. Sorpasso, sul 40-30, con un rovescio dei suoi che sbaraglia la difesa dell’altro. 6-5 Musetti, che partita… Ora è Lorenzo il “demone”, arriva bene sulla palla, rallenta e poi accelera e queste difese, questi cambi di rotazione mandano fuori giri l’australiano. Sul 30 pari Alex sbaglia un diritto d’attacco, MATCH POINT MUSETTI !!! Seconda palla… diritto vincente di De Minuar, non trema. Ormai non c’è più tattica, si gioca solo di nervi. Alex sbaglia ancora un diritto, secondo Match Point! SIIIII PASSANTE DI DIRITTO VINCENTE! CHE VITTORIA!

    Lorenzo Musetti vs Alex de Minaur ATP Turin Lorenzo Musetti [9]737 Alex de Minaur [7]565 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A6-5 → 7-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-5 → 6-5A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-5 → 5-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-30 ace3-5 → 4-5A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-4 → 3-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 A-402-4 → 3-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-40 40-40 A-401-3 → 2-3A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3L. Musetti 30-0 30-15 30-30 40-300-2 → 1-2A. de Minaur 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-403-4 → 3-5A. de Minaur 15-0 40-0 ace3-3 → 3-4L. Musetti2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 ace 15-15 15-30 30-302-2 → 2-3L. Musetti1-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace6-5 → 7-5A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-5 → 6-5L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace3-4 → 4-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-3 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 40-152-3 → 3-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-301-2 → 2-2A. de Minaur 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    Djokovic lo dice a Musetti direttamente in campo: “Non andrò a Torino”. E arriva anche Ruud come seconda riserva

    Novak Djokovic con Lorenzo Musetti – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti avrebbe potuto lasciare il Centrale di Atene con la frustrazione di una finale sfumata e con la certezza aritmetica più amara: fuori dalle Nitto ATP Finals 2025 per soli cinque punti. Un’inezia, un soffio. Il carrarino avrebbe comunque viaggiato a Torino come prima riserva, ma la delusione restava forte. Almeno fino a quel breve, decisivo scambio di parole a rete.Pochi secondi dopo il match point della finale, Novak Djokovic lo ha infatti abbracciato e, oltre ai complimenti per la battaglia, gli ha rivelato ciò che avrebbe cambiato immediatamente il suo destino.
    Le parole di Djokovic che cambiano tuttoSolo in conferenza stampa Musetti ha potuto raccontare ciò che il serbo gli aveva confidato sul campo:“Novak mi ha detto in campo che non andrà a Torino. Non so bene come sentirmi dopo aver perso la finale, ma è quello che mi ha detto. È meglio che la Race to Turin si fermi dopo Parigi il prossimo anno.”Djokovic, alle prese con problemi alla spalla, avrebbe confermato poche ore dopo il suo forfait ufficiale dalle Finals. Di fatto, Musetti entra tra gli otto maestri della stagione 2025: la sua mancata qualificazione dura appena venti secondi.
    Una notte di emozioni e incastri: arriva anche Casper RuudQuella di Atene è stata una serata di scossoni e decisioni improvvise. Con il ritiro di Djokovic e la promozione di Musetti nel tabellone principale, Alexander Bublik rimaneva l’unica riserva disponibile per Torino.Per evitare ogni rischio organizzativo, il torneo ha contattato Casper Ruud, finalista delle ATP Finals nel 2022. Secondo quanto riferito dalla TV norvegese TV2, Ruud ha accettato immediatamente la chiamata, garantendo così una seconda alternativa per l’evento.Il norvegese raggiungerà dunque Torino nelle prossime ore, pronto a subentrare se necessario.
    Un finale paradossaleMusetti passa così dalla delusione più bruciante alla migliore notizia possibile in meno di un minuto: dal perdere un titolo al conquistare un posto tra gli otto migliori dell’anno. Un epilogo inatteso e quasi surreale, che ribalta completamente il significato della sua serata ad Atene.E questa settimana, a Torino, ci saranno anche due riserve d’eccezione: Bublik e Ruud, pronti a entrare in scena se la stagione dovesse avere ancora qualche colpo di scena da regalare.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Musetti alle Finals: come cambiano i gironi (e il programma delle prime due giornate)

    Lorenzo Musetti, prima apparizione alle Finals

    Un’altra sconfitta in finale, al termine di una lotta feroce, a tratti sportivamente disperata, per Lorenzo Musetti ma stavolta il boccone da mandare giù è un po’ meno amaro. Novak Djokovic infatti supera il top10 di Carrara all’ATP 250 di Atene, ma dal labiale del serbo nel saluto molto cordiale sul net si intuisce un “sarai comunque a Torino”. Infatti il 24 volte campione Slam di Belgrado, dopo la cerimonia ufficiale nel gigantesco catino ellenico, ha annunciato la decisione di non volare a Torino e rinunciare così per il secondo anno consecutivo alle ATP Finals. Nella nota diffusa dall’ATP, il motivo del forfait è ufficialmente “shoulder injury”, ossia un problema alla spalla.Questa la dichiarazione di Djokovic, affidata ad una storia Instagram, dopo il trionfo ad Atene: “Non vedevo davvero l’ora di competere a Torino e dare il massimo, ma dopo la finale di oggi ad Atene sono triste di dover annunciare che devo ritirarmi a causa di un infortunio che non è ancora guarito. Mi dispiace sinceramente per i tifosi che speravano di vedermi giocare — il vostro supporto significa moltissimo per me. Auguro a tutti i giocatori un torneo straordinario e non vedo l’ora di tornare presto in campo con tutti voi!”.
    Entra quindi al suo posto il primo “alternate”, il nono nella Race, proprio Lorenzo Musetti che ha terminato la sua corsa stagionale con una manciata di punti in meno di Felix Auger-Aliassime.
    Ricapitolando: il canadese si qualifica di diritto come ottavo della Race 2025 ed è inserito all’interno del Gruppo Bjorn Borg capeggiato da Jannik Sinner; l’italiano invece, sostituendo Djokovic (quarto nella Race to Turin) è inserito come nono giocatore nel Gruppo Jimmy Connors, guidato dal n.2 ATP Carlos Alcaraz.
    Dopo le variazioni dell’ultima ora, i gruppi delle ATP Finals 2025 sono così formati:
    Gruppo Jimmy Connors
    (1) Carlos Alcaraz (ESP)
    (6) Taylor Fritz (USA)
    (7) Alex De Minaur (AUS)
    (9) Lorenzo Musetti  (ITA)

    Gruppo Bjorn Borg
    (2) Jannik Sinner (ITA)
    (3) Alexander Zverev (GER)
    (5) Ben Shelton (USA)
    (8) Felix Auger-Aliassime (CAN)

    Le ATP Finals scattano domani con i primi incontri. Si inizia alle ore 11.30 con il doppio, quindi alle 14 il primo singolare. La sessione serale si apre alle 18.00 con un doppio e quindi alle 20.30 il secondo singolare. Domenica scatta il gruppo Connors in singolare, questo il programma:
    Sessione diurna
    Granollers/Zeballos vs. Krawitz/Puetz
    Alcaraz vs. De Minaur

    Sessione serale
    Bolelli/Vavassori vs. Cash/Glasspool
    Zverev vs. Shelton

    Il programma di Lunedì 10 vede in campo i due azzurri in singolare, non era mai accaduto nella storia del torneo. Nel 2021 Sinner subentrò a un infortunato Matteo Berrettini, ma i due di fatto non hanno giocato “insieme”.
    Sessione diurna
    Arevalo/Pavic vs. Salisbury/Skupski
    Musetti vs. Fritz

    Sessione serale
    Heliovaara/Patten vs. Harrison/King
    Sinner vs. Auger-Aliassime

    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO