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    Fonseca in finale a Buenos Aires: il nuovo fenomeno brasiliano vince nonostante i problemi fisici

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    Joao Fonseca continua a stupire all’ATP 250 di Buenos Aires, conquistando la finale dopo una vittoria in tre set contro Laslo Djere. Il giovane brasiliano classe 2006, vincitore delle Next Gen ATP Finals 2024, ha mostrato ancora una volta il suo straordinario talento in una partita ricca di emozioni, chiusa con il punteggio di 7-6 (3) 5-7 6-2.
    La semifinale ha evidenziato tutte le qualità del diciottenne carioca: potenza devastante da fondo campo, grande varietà di colpi e un carisma che ha conquistato il pubblico argentino, nonostante nel suo cammino verso la finale abbia eliminato tre giocatori di casa.
    Il match ha visto Fonseca vincere il primo set al tie-break, mostrando un tennis di altissimo livello contro uno specialista della terra battuta come Djere. Nel secondo parziale, il brasiliano ha sfiorato la vittoria sul 5-3, ma la tensione gli ha giocato un brutto scherzo, permettendo al serbo di rientrare in partita e vincere il set per 7-5, annullando anche un match point.Il momento più delicato è arrivato nel terzo set, quando Fonseca ha accusato problemi all’addominale che lo hanno costretto a richiedere l’intervento del fisioterapista sul punteggio di 1-2. Paradossalmente, dopo il trattamento medico, il suo tennis è diventato ancora più efficace: ha infilato una serie di cinque giochi consecutivi, concedendo appena cinque punti al suo avversario nel finale di partita.
    Fonseca attende ora di conoscere il suo avversario in finale tra lo spagnolo Pedro Martinez e l’argentino Francisco Cerundolo, con l’obiettivo di conquistare il suo primo titolo ATP, che sarebbe il coronamento di un percorso straordinario per un talento che promette di lasciare un segno importante nel tennis mondiale.
    ATP Buenos Aires Laslo Djere671 Joao Fonseca756 Vincitore: Fonseca ServizioSvolgimentoSet 3J. Fonseca 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-5 → 1-6L. Djere 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df1-4 → 1-5J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 40-151-3 → 1-4L. Djere 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3J. Fonseca 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2L. Djere 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1J. Fonseca 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Djere 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 7-5J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5L. Djere 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 4-5L. Djere 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-4 → 3-5J. Fonseca 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4L. Djere 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 3-3J. Fonseca 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3L. Djere 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2J. Fonseca 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Djere 15-0 30-0 30-15 df 40-150-1 → 1-1J. Fonseca 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 ace 1*-3 1-4* 1-5* 1*-6 2*-6 3-6*6-6 → 6-7J. Fonseca 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6L. Djere 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 ace5-4 → 5-5L. Djere 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df A-404-4 → 5-4J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 ace ace4-3 → 4-4L. Djere 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3J. Fonseca 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3L. Djere 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2J. Fonseca 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2L. Djere 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1J. Fonseca 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1L. Djere 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jaite (direttore ATP Buenos Aires): “Fonseca ha una famiglia sana, non si comporta come un divo”. Joao afferma: “Non ho bisogno di uno psicologo”

    Joao Fonseca a Buenos Aires

    Tutti matti per Joao Fonseca. A Buenos Aires è da poco scattato il classico ATP 250, principale e ormai tristemente unico torneo rimasto in Argentina, e nonostante nel main draw ci siano stelle come Zverev, Rune e i migliori tennisti locali, il giocatore più atteso e chiacchierato è sicuramente il 18enne brasiliano che ha destato enorme impressione dal finale della scorsa stagione e agli Australian Open. Il direttore del torneo Marin Jaite (ex buon giocatore negli anni ’80) ha rilasciato parole al miele per Fonseca, non solo sperando di riaverlo in futuro (la vicinanza con il torneo di Rio gioca a suo favore…) ma perché gli ricorda da vicino i modi, l’educazione e la mentalità di grandi campioni del presente e del passato.
    “La prima volta che lo vidi dal vivo fu l’anno scorso, a giugno, al Tenis Club Argentino Challenger, dove perse in semifinale e si faceva già notare con la sua presenza” racconta Jaite. “Mi sembra un ragazzino semplice, genuino, ma ha qualcosa di diverso. È calmo, molto educato. Lo vedi camminare e ha qualcosa di diverso. Osserva tutto con grande attenzione e ti trasmette qualcosa, non è il classico 18enne”.
    “Non si atteggia come un farebbe un divo” continua Jaite, “il suo manager mi ha detto che era molto contento che lo avessimo chiamato, inizialmente, per invitarlo. L’unica cosa che mi ha detto è che Joao era molto stanco, perché è partito presto dal Brasile per giocare un Challenger a Canberra, che ha vinto, poi ha giocato in Australia e la Coppa Davis, per questo ha chiesto di giocare al martedì. Sarà una bella partita con Etcheverry, anche se mi dispiace che uno dei due venga escluso, perché sono due tra i più attesi e si affrontano subito. Credo che Fonseca abbia tutto quel che serve per diventare un grande, ma dobbiamo vedere come si adatterà ad essere una persona molto conosciuta. Sono fiducioso per lui perché chi gli sta intorno mi sembra che abbia la giusta attitudine. Per quello che vedo mi ricorda molto Alcaraz, che arrivò qui quando aveva 19 anni e aveva intorno una famiglia molto sana, con persone molto ben inserite e serenità”.
    Jaite racconta che dal manager di Fonseca non è arrivata nessuna richiesta particolare per quanto riguarda il trattamento. Questo lo apprezza molto e racconta di come stia affrontando i suoi primi passi nel mondo Pro. “Noi lo trattiamo come se fosse uno dei top, con una camera superior in un albergo a cinque stelle, di fronte all’Obelisco. Ci hanno chiesto dei biglietti per questo martedì perché viene molta gente dal Brasile e ovviamente non ci sono stati problemi. Per noi è anche una scommessa sul futuro, per farci considerare bene nei prossimi anni. Sembra uno di quei giocatori che non sai se torneranno, come accadde all’epoca con Auger-Aliassime. Rafa, ad esempio, è arrivato nel 2005 da giovanissimo e ha impiegato dieci anni per tornare. La cosa bella, in questo caso, è che il torneo di Rio de Janeiro è a seguire e questo gioca a nostro favore”.
    “È un ragazzo molto educato, si comporta bene e rispetta tutti. Lo vedi fare quei piccoli, grandi gesti che parlano della sua buona educazione e di come sta cominciando a “capire il gioco” delle pubbliche relazioni. Un esempio? Stringe la mano ai membri dello staff, anche i giornalisti quando conduce interviste più intime, cosa che non tutti fanno (lo faceva Federer per esempio, quasi nessun altro). Esprimere rispetto e gratitudine, mostrare disponibilità con chi lavora per far funzionare un torneo non è una cosa da tutti. Ha carattere e ha la testa ben salda sulle spalle” conclude Jaite.
    Fonseca di par suo ha rilasciato poche dichiarazioni. Un paio tuttavia sono interessanti e riguardano come è stato salutato in Brasile al ritorno dall’Australia, con la bellissima prestazione e vittoria contro Rublev, e anche sul ritenersi abbastanza stabile e sereno da non sentire il bisogno di lavorare con uno psicologo, a differenza di moltissimi suoi colleghi, anche giovani.
    “La settimana scorsa ero in Brasile” racconta Joao sorridendo ai presenti. “Stavo camminando per strada per andare dal fisioterapista e alcune persone mi hanno fermato per fare delle foto. È stato strano perché è una cosa nuova per me. Dopo l’Australia sono successe cose nuove. Oggi ho molta più visibilità, sempre più persone hanno iniziato a riconoscermi. Internamente cerco di essere come sempre. Quando sono arrivato in Brasile mi sono accorto che tutti erano più attenti a me, ero diventato famoso”.
    Fonseca racconta di usare pochissimo il cellulare e di aver deciso di non guardare i social network nel corso di un torneo perché portano solo distrazione. La sua testa deve essere focalizzata solo sulla prestazione, e proprio la testa ritiene che sia uno degli aspetti più importanti per competere al massimo. “Non ho uno psicologo. Ho provato ma non ha funzionato, non mi piaceva. Se ne avrò bisogno in futuro ci andrò, ma penso di avere una buona testa per capire cosa succede intorno a me. Nella mia carriera le cose sono successe molto velocemente: sono passato da junior a raggiungere la top 100 nel mio primo anno da professionista. Essere umile e lavorare sodo è ciò che devo fare. Parlo tanto con il mio allenatore, i miei genitori, ho anche degli amici con cui mi apro, per ora mi trovo bene così”.
    “Non mi piace sentire paragoni perché ognuno ha il suo tempo. Guga è uno dei miei idoli ed è il grande idolo di tutti i brasiliani. Dicono che posso essere come lui, ma in realtà io voglio essere solo Joao, voglio fare la mia strada e spero un giorno di essere ricordato per questo, non per un confronto con un altro giocatore” conclude il brasiliano.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fonseca rinuncia alla wild card di Santiago dopo l’ingresso in top 100

    Joao Fonseca BRA, 21.08.2006 – Foto Getty Images

    João Fonseca, fresco di ingresso nella top 100 del ranking ATP dove occupa la 99ª posizione, ha declinato l’invito a partecipare all’ATP 250 di Santiago del Cile. La notizia è stata confermata da Catalina Filol, direttrice del torneo e zia di Nicolas Jarry, in un’intervista a Clay Magazine: “Sì, abbiamo offerto un wild card a João Fonseca alcune settimane fa, ma lui ha rifiutato.”
    Una decisione che segna un cambiamento rispetto al 2024, quando il giovane brasiliano aveva accettato il wild card per lo stesso torneo, venendo però eliminato al primo turno. Il calendario del diciottenne carioca è già ben delineato per le prossime settimane: prima l’impegno con la nazionale brasiliana in Coppa Davis contro la Francia (1-2 febbraio), poi la partecipazione agli ATP di Buenos Aires e Rio de Janeiro.
    La scelta di Fonseca riflette probabilmente una programmazione più mirata dopo il recente ingresso nella top 100, con la volontà di concentrarsi su obiettivi specifici nella prima parte della stagione sudamericana sul rosso.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Fonseca nella storia: a 18 anni è il brasiliano più giovane nella top 100

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    João Fonseca continua a riscrivere la storia del tennis brasiliano. Il talento carioca, dopo aver trionfato alle Next Gen ATP Finals e aver conquistato il Challenger di Canberra, ha raggiunto un nuovo traguardo storico: da lunedì entrerà nella top 100 del ranking ATP, diventando il più giovane brasiliano di sempre a riuscirci.
    All’età di 18 anni, cinque mesi e sei giorni, Fonseca supera il record che apparteneva a Cássio Motta, che aveva raggiunto questo traguardo circa un anno più vecchio. Un’ascesa notevole per il giovane brasiliano, che solo un anno fa era fuori dalla top 700.
    La sua stagione 2025 è iniziata nel migliore dei modi: dopo il successo a Canberra, ha debuttato in un torneo del Grande Slam agli Australian Open, dove ha stupito tutti eliminando Andrey Rublev e raggiungendo il secondo turno. Un risultato ancora più impressionante considerando che questo è solo il suo secondo anno nel circuito professionistico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La precocità di Fonseca: solo Ancic davanti a lui nell’esordio Slam

    Joao Fonseca esulta a Melbourne

    La vittoria di Joao Fonseca su Andrey Rublev agli Australian Open ha destato grande emozione e sorpresa in tutto il mondo. Impossibile non restare stupefatti di fronte alla qualità di gioco espressa dal brasiliano, ancor più in rapporto alla sua giovane età. Il 18enne di Rio de Janeiro infatti ha esordito “con il botto” negli Slam: primo match disputato, vittoria in tre set contro un top10 di esperienza come il russo. È un successo significativo anche a livello statistico generale. Come riporta il portale statistico Opta Ace, Fonseca con questo successo a Melbourne è diventato il secondo teenager dal 1973 a sconfiggere un avversario tra i primi 10 ATP nel suo primo match di tabellone principale di uno Slam. Prima di lui, solo Mario Ancic, che riuscì nell’impresa di sorprendere Roger Federer all’edizione 2002 di Wimbledon 2002. Poi Roger trionferà per la prima volta sui prati londinesi l’anno seguente, ma nel torneo vinto da Lleyton Hewitt dovette subire una dura sconfitta contro il tennis spumeggiante ed offensivo del giovanissimo croato, poi penalizzato in modo terrificante dagli infortuni.
    Fonseca tra l’altro succede a Rublev anche in un altra statistica: è il primo teenager a sconfiggere un avversario incluso nella top 10 ATP in tre set in un evento del Grande Slam da quando Andrey riuscì a battere Grigor Dimitrov e US Open 2017.
    Questi invece i giocatori più giovani capaci di battere un top 10 in un torneo del Grande Slam dal 1990 (il conteggio dei giorni si riferisce alla data di inizio del torneo):
    – Mario Ancic (18 anni e 86 giorni), contro Roger Federer (allora n.9) a Wimbledon 2002
    – Carlos Alcaraz (18 anni e 117 giorni), contro Stefanos Tsitsipas (allora n.3) a US Open 2021
    – Marat Safin (18 anni e 119 giorni), contro Gustavo Kuerten (allora n.8) a Roland Garros 1998
    – Joao Fonseca (18 anni e 144 giorni), contro Andrey Rublev (oggi n.9) all’Australian Open 2025
    Un esordio davvero impressionante per Fonseca negli Slam. Il brasiliano ha iniziato la stagione 2024 al n. 730 nella classifica ATP, chiudendo l’anno nei primi 150 al mondo e con la vittoria alle NextGen ATP Finals. Come migliori risultati ha raggiunto i quarti di finale all’ATP 500 di Rio de Janeiro e all’ATP 250 di Bucarest. Ricordiamo che Joao è in una striscia aperta di 14 vittorie consecutive (incluse le NextGen), grazie alla vittoria al Challenger di Canberra ad inizio 2025 e poi i 4 incontri vinti a Melbourne tra qualificazioni e tabellone principale. Risultati che già lo portano al n.97 nella classifica ATP Live. Facile prevedere per lui una rapidissima scalata verso posizioni di prestigio.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Impressionante Fonseca! Il 18enne brasiliano batte Rublev all’esordio agli Australian Open (e in uno Slam)

    Joao Fonseca, classe 2006

    A Star is Born. Joao Fonseca è la rock star della notte di Melbourne: con un tennis di una potenza, qualità, velocità e quantità di soluzioni stellari, il 18enne di Rio de Janeiro sorprende Andrey Rublev (testa di serie n.9 del torneo) per 7-6(1) 6-3 7-6(5) dando una dimostrazione di forza impressionante, il tutto nella sua prima partita in carriera in uno Slam e quindi sulla lunga distanza. Rublev non ha giocato nemmeno una brutta partita, non è crollato nei suoi momenti auto distruttivi che troppe volte hanno dato il via libera all’avversario di turno. È stato Fonseca a prendersi la miglior posizione sul campo, forte di un servizio continuo e soprattutto accelerazioni bellissime, colpite con così tanto anticipo e velocità da diventare imprendibili.
    Diritto poderoso (ne ha tirato uno a 181 km/h, il più rapido del torneo finora), rovescio clamoroso per facilità di uscita della palla delle corde sia in lungo linea che cross… Non c’è una fase di gioco o posizione del campo dalla quale Joao non riesca a “spaccare la palla” e trovare un vincente, anche quando è costretto in difesa. Per la giovanissima età è clamorosa la sua completezza tecnica: gestisce molto bene anche i tempi dell’attacco e riesce a difendersi discretamente bene, anche se è proprio il lato fisico – velocità fine e forza – il settore sul quale dovrà lavorare per reggere questa velocità in scambi prolungati e tenere i suoi ritmi folli in spinta per ore, quelle necessarie ad battagliare ad armi pari contro i migliori. Da quello che abbiamo visto stasera a Melbourne, gli manca davvero poco…

    Extraordinary.
    Joao Fonseca’s forehand is something else 😲@wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AusOpen • #AO2025 pic.twitter.com/yckdeon9x2
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 14, 2025

    Un dato fornito durante il match è davvero spaventoso: nel primo match del torneo i top10 stanno servendo la seconda palla di servizio a 158 km/h di media; Fonseca nella partita vinta contro Rublev veleggiava sicuro a 175 km/h! Un riscontro pazzesco, perché forte di una seconda palla così rapida e pure precisa attaccarlo non è affatto facile. Rublev c’è riuscito a tratti scatenando tutta la potenza del diritto, ma non sempre è riuscito a prendersi il punto di prepotenza perché Fonseca anche in corsa riesce a tirare palla rapide e precise. Infatti l’aspetto forse più sbalorditivo nella prestazione del carioca è il suo controllo di palla a quella velocità d’esecuzione, il tutto in una completezza tecnica vista raramente per un ragazzo della per la sua età. Esecuzioni tecnicamente impeccabili, anticipo e velocità assolute, e pure una testa davvero focalizzata nel gioco che gli permette di giocare benissimo i punti che scottano. Impressionante. 

    No. Holding. Back 💥
    Full throttle tennis from Joao Fonseca 😮‍💨@wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AusOpen • #AO2025 pic.twitter.com/waZQX0TAIs
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 14, 2025

    Fonseca ha dominato il tiebreak del primo set con una serie di colpi bellissimi, uno meglio dell’altro; quindi nel secondo set è andato avanti di prepotenza, rispondendo molto bene e quindi prendendosi il punto dal centro del campo. Bravo a contenere i diritti inside out di Andrey e spesso infilarlo con rovesci lungo linea giocati quasi senza apertura, di puro timing. Che classe.
    All’avvio del terzo set un piccolo calo di energia, del resto era alla sua prima partita in uno Slam. Va sotto di un break ma lo recupera immediatamente, con una tigna da tennista navigato. Qualche errore in più, con gambe appena più pesanti. La sensazione è che Rublev, salito nella spinta, possa ribaltare il match se porta a casa il terzo set allungando la partita. Forse anche Fonseca ne è consapevole, e per questo al tiebreak gioca il tutto per tutto. E tutto gli va bene… altre accelerazioni fantastiche e chiusura a braccia alzate. Prima vittoria in uno Slam alla prima apparizione, contro un top10 esperto e grande fighter.
    Fonseca ricordiamo non ha ancora perso un match nel 2025 (ha vinto il Challenger di Canberra) e ha triturato ogni avversario nelle qualificazioni. Sarà molto intrigante vederlo alla “prova del 9” contro il nostro Lorenzo Sonego. Joao Fonseca, che talento… Occhio che questo ragazzo terribile ha tutto quel che serve per scalare il ranking mondiale con la prepotenza di uno Tsunami…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Joao Fonseca: qualificato all’Australian Open a 18 anni. Primo sudamericano a riuscirci dai tempi di Del Potro. Ora sfida Rublev

    Joao Fonseca BRA, 21.08.2006 – Foto ATP

    João Fonseca continua la sua incredibile ascesa nel tennis mondiale. Il diciottenne brasiliano, dopo i trionfi alle Next Gen Finals e nel Challenger 125 di Canberra, ha conquistato la sua prima qualificazione in un torneo del Grande Slam, superando l’argentino Thiago Tirante con il punteggio di 6-4 6-1 nelle qualificazioni dell’Australian Open.La qualificazione del giovane brasiliano rappresenta l’ennesima conferma di un talento in rapida ascesa, pronto a confrontarsi con i migliori tennisti del mondo nel primo Slam della stagione.
    Un risultato storico che fa di Fonseca il primo teenager sudamericano a qualificarsi per il main draw di uno Slam dai tempi di Juan Martín del Potro allo US Open 2006. Il giovane talento brasiliano, attuale numero 113 del mondo, ha così esteso la sua striscia di vittorie consecutive a 13.Il match contro Tirante ha visto un primo set equilibrato, con Fonseca che ha dovuto rincorrere fino al 4-4, prima di piazzare il break decisivo e chiudere 6-4 in 41 minuti. Nel secondo parziale, il carioca ha dominato dall’inizio alla fine, imponendosi per 6-1 in soli 35 minuti.Fonseca affronterà al primo turno nientemeno che Andrey Rublev, numero 9 ATP. Sarà la prima volta in carriera che il giovane brasiliano si confronterà con un giocatore della top 10. Lo scorso anno, il russo aveva debuttato nello Slam australiano contro un altro brasiliano, Thiago Wild, vincendo una grande partita in cinque set.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Voglio cambiare la storia”: Il sogno di Fonseca e la Finale di Wimbledon 2019

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    In vista delle Next Gen ATP Finals di Jeddah, Joao Fonseca ha rivelato all’ATP quale match della storia del tennis avrebbe voluto giocare. La risposta del 18enne brasiliano, attualmente numero 145 del mondo, rivela tanto della sua personalità quanto del suo amore per questo sport.
    “La finale di Wimbledon 2019, quando Roger aveva la palla match contro Novak Djokovic,” ha confessato Fonseca. “Avrei voluto essere Roger, per poter fare un ace sul 40-15, palla match, contro Djokovic in quella finale. Voglio cambiare la storia!”
    Il riferimento è a uno dei momenti più drammatici nella storia del tennis, quando Federer ebbe due match point sul proprio servizio prima di cedere a Djokovic in un epico finale. La scelta di Fonseca non solo dimostra la sua conoscenza della storia del tennis, ma anche il suo spirito romantico e la sua audacia nel voler “riscrivere” uno dei momenti più discussi della storia recente di questo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO