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    Jannik Sinner e Riccardo Piatti manca solo l’ufficialità per la conclusione del rapporto professionale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Sembra non ci sia più possibilità di di ricomposizione tra il rapporto professionale tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti.
    In questi giorni Jannik Sinner continua a lavorare con Simone Vagnozzi, che lo ha affiancato sin da subito a Montecarlo, quando Jannik pare abbia espressamente richiesto a Piatti di allenarsi da solo per prendere un po’ di tempo. In pole position come nuovo coach c’è Magnus Norman.

    Back on court
    No more Bordighera for @janniksin, in the last days he is training at “Tennis Padel Soleil” in Beausoleil with Simone #Vagnozzi.
    functionaltennis #JanTheFox https://t.co/qw0GtpFcum pic.twitter.com/61QBeGUiIr
    — Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) February 14, 2022 LEGGI TUTTO

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    Sinner si allena a Monte Carlo con Vagnozzi

    Jannik Sinner

    In attesa di conoscere notizie ufficiali da Jannik Sinner o Riccardo Piatti in merito al “caso” scoppiato ieri sera, il giovane talento azzurro si sta allenando a Monte Carlo insieme a Simone Vagnozzi, per preparare il rientro in torneo che dovrebbe avvenire a Dubai (inizia il prossimo 21 febbraio). Lo riportano diverse fonti nel Principato.
    Vagnozzi ha accompagnato la miglior fase in carriera di Marco Cecchinato (2016-2019), culminata con l’incredibile semifinale a Roland Garros nel 2018, che lo portò anche al best ranking in carriera (n.16), e quindi ha lavorato con buoni risultati anche con Stefano Travaglia.
    Nessuno del team Piatti (nemmeno i preparatori Sirola o il fisioterapista Zimaglia) sarebbero con lui a Monte Carlo.
    Vedremo se questa collaborazione è temporanea oppure i due stanno iniziando a mettere le basi per un futuro duraturo insieme, magari quel “famoso” super-coach di cui Sinner ha parlato anche agli Australian Open.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner, i rischi di un cambio di rotta improvviso

    Jannik Sinner

    “Uso la testa, ma tu devi stare calmo. Tu devi stare calmo, c****!”. Da ieri sera è impossibile togliersi dalla mente la reazione scomposta e sorprendente di Jannik Sinner verso il suo box nel corso del match con Taro Daniel agli scorsi Australian Open. Chiaro destinatario del messaggio, il suo coach Riccardo Piatti. Una persona che è molto di più di un semplice allenatore per il giovane talento azzurro. Un mentore, un secondo padre, un saggio. Una guida che l’ha preso bambino e l’ha portato nella top 10 del tennis mondiale, obiettivo formidabile raggiunto a 20 anni. Un rapporto importantissimo tra i due, che in molti anni di collaborazione e vita assieme è stato decisivo a formare la persona Sinner quanto il giocatore.
    Per questo e tanto altro ancora la rivelazione di Sky Sport sul prossimo divorzio tra Jannik e Riccardo uscita ieri sera è stata una detonazione violentissima nel nostro piccolo mondo della racchetta. Una vera esplosione atomica. In attesa che venga ufficializzata, il pensiero è immediatamente andato a quel grido visto in tv dalla lontana Australia, che ha scatenato quel giorno sorpresa, oggi inquietudine e riflessioni.
    Al momento stiamo brancolando nel buio, stiamo cercando di analizzare il passato, sensazioni e piccole cose, per immaginare il futuro. Quindi tutto quel che possiamo fare è solo riportare pensieri, idee, aspettando “la” notizia ufficiale, il probabile addio, sapere chi sarà la prossima guida tecnica del nostro gioiello, se davvero divorzio sarà.
    Jannik è un ragazzo molto più “caldo” di quel che si creda. Dentro la sua pentola bollono emozioni forti, che ultimamente ha iniziato ad esternare con più vigore. Come se ci fosse un’urgenza in lui, la voglia di uscire dal proprio guscio apparentemente freddo e inscalfibile. Forse il desiderio di autodeterminarsi in modo completo. Di diventare non solo un campione della racchetta ma un uomo, non più un ragazzo da guidare, che ha bisogno di uno stretto controllo.
    Che possa essere questa la ragione di un possibile cambio di rotta? Che Jannik voglia “uscire” dal consolidato e fortissimo rapporto “giocatore-coach”, tanto simile ad un “giocatore-padre”, per mettersi in gioco totalmente, prendersi ancor più responsabilità? Che non sia del tutto soddisfatto di come stanno procedendo le cose, e voglia metterci maggiormente le proprie idee? Piatti è allenatore e persona straordinaria, che mette tanto del suo nei propri allievi. Sinner è un talento cristallino, ma vista la giovane età e relativa esperienza necessita di darsi una “struttura”. Una forza d’animo e di carattere necessaria per reagire ai momenti difficili della partita, per cambiare rotta ad un match che non va come sperato. Ci riuscirà, serve tempo, serve vivere emozioni e situazioni. Serve anche qualcuno che lo aiuti in questo percorso, che è lungo e non privo d’ostacoli.
    Per questo interrompere oggi un rapporto di lungo corso e oggettivamente vincente può essere un grande rischio per Sinner. Lo strappo e ripartenza potrebbe essere non priva di problemi, visto che il piccolo Sinner è diventato un campione lavorando solo con Riccardo, seguendolo per anni. Se rottura sarà, è evidente che qualcosa tra di loro non funzionava più come un tempo. È normale che possa accadere, che ci possano essere dissidi, diversità di vedute sul presente e sul futuro. Tuttavia andare a rimettere in discussione tutto quello fatto finora, svoltando all’improvviso con un’auto lanciata in corsa, beh, il rischio di “farsi male” è molto alto.
    Non resta che aspettare un annuncio. La sensazione è che se fosse stata una notizia falsa, la smentita sarebbe arrivata quasi immediatamente. Chi sarà il nuovo coach di Sinner? Ci sarà da attendere o nel comunicato ci sarà già il nome del nuovo corso, del nuovo progetto tecnico? Vedremo. La mia personale sensazione è che Sinner non abbia bisogno di un Super-Coach, l’Ivanisevic di turno che affianca Vajda, per dire. Questo per un motivo molto semplice: Sinner è già fortissimo ma non completo. Ancora deve lavorare sulla tecnica, su varie situazioni di gioco (servizio, stabilità della risposta, posizione sulla rete, transizione tra attacco e difesa, reagire quando il piano A non produce effetti). Molte cose. Il super-coach è colui che ti pungola, che ti fornisce qualche dato extra per affinare piccole cose, che ti fa vedere aspetti del tuo tennis in modo diverso. Che arriva a rompere routine che non vanno più come un tempo. Il super-coach difficilmente è con te tutti i minuti della giornata e in tutti i tornei. Dovendo ancora lavorare su tante cose, credo che Jannik abbia bisogno di una persona “a-la-Piatti”, una guida forte, che sia un supporto sul piano tecnico, tattico e umano. Per continuare la crescita, come tennista e come uomo, ma che forse gli lasci più spazio, in campo e nelle scelte sulla direzione da prendere. Chi?
    Forse potrebbe essere utile un allenatore più giovane di Piatti, con il quale possa instaurare un rapporto diverso, meno paterno. Magari un tennista che si è ritirato da poco, che sia motivato a viaggiare. Meglio se con alle spalle una struttura funzionante nella quale appoggiarsi e lavorare bene. Come è, per esempio, JC Ferrero per Alcaraz (che poi, in effetti, assomiglia molto al Piatti-Sinner….). Ferrero no ovviamnte, è bloccatissimo con il talento iberico. Per restare in Spagna, magari David Ferrer, che c’ha provato con Zverev. Magari il nostro splendido Paolo Lorenzi, ragazzo intelligente e che conosce il gioco benissimo. Oppure Ivan Ljubicic, visto che il rientro di Federer sembra molto improbabile e ha dimostrato di aver aiutato Roger a migliorare il suo gioco anche a 36 anni! O Magnus Norman, che ha lavorato in modo splendido con Wawrinka e Dimitrov, ed è attualmente senza giocatore “top” oltre alla propria accademia. Suggestioni, idee. Aspettando che qualcosa accada.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fonti SkySport: Sta per terminare il rapporto professionale tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti

    Jannik Sinner con Riccardo Piatti dopo il successo a Sofia 2020

    Sky Sport racconta del rapporto professionale ai titoli di coda tra coach Riccardo Piatti e Jannik Sinner.A lanciare la forte indiscrezione è stato, come dicevamo, Sky Sport attraverso il proprio canale Twitter: “Jannik Sinner sta per chiudere rapporto professionale con l’allenatore Riccardo Piatti”.Ricordiamo che con Riccardo, Sinner ha ottenuto grandi traguardi tra cui la top ten.

    ULTIM’ORA FONTI SKY SPORT, JANNIK SINNER STA PER CHIUDERE RAPPORTO PROFESSIONALE CON L’ALLENATORE RICCARDO PIATTI #SkySport #Sinner #Piatti #Tennis #SkyTennis
    — skysport (@SkySport) February 11, 2022 LEGGI TUTTO

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    Sinner positivo al Covid-19, salta Rotterdam. Anche Medvedev out, entra Murray

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner è costretto a rinunciare al torneo ATP 500 di Rotterdam perché positivo al Covid-19. L”annuncio viene dal torneo olandese, che in una nota ufficiale afferma: “Jannik Sinner non può recarsi a Rotterdam a causa del Corona virus, sarà sostituito da Jo-Wilfried Tsonga. Il vincitore dell’ABN AMRO World Tennis Tournament nel 2017 sta tornando dopo un lungo periodo di infortunio”.
    Anche il n.2 del mondo Daniil Medvedev rinuncia al torneo olandese, al suo posto entra Andy Murray. Il direttore del torneo Richard Krajicek ha affermato: “Eravamo ancora fiduciosi che Daniil Medvedev tornasse alla sua precedente decisione di non voler giocare un altro torneo così presto dopo la finale persa degli Australian Open, ma sfortunatamente non ha ancora perso quella sensazione. Per fortuna, siamo stati in grado di assicurarci un altro vincitore del Grande Slam all’ultimo minuto con Andy Murray “.
    “A causa di queste cancellazioni e del precedente ritiro di Bautista Agut e Coric, la wild card di Botic van de Zandschulp è stato liberata. Possiamo quindi ora darla a Tsonga. È sempre stato uno dei preferiti dai tifosi di Rotterdam” conclude Krajicek.
    Tsonga e Murray entrano nel torneo come wild card. Aspettiamo una nota ufficiale di Jannik in merito alle sue condizioni
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Sinner si inchina in tre set ad uno Tsitsipas sontuoso

    Jannik Sinner

    Chapeau Stefanos Tsitsipas. Il greco domina Jannik Sinner con una prestazione sontuosa, al limite della perfezione per velocità, aggressività ed efficacia. Lo score del match, 6-3 6-4 6-2, è specchio fedele della partita, dominata dal n. 4 del mondo. Tutto gli riesce, comanda il match col servizio e col diritto, imponendo tempi di gioco rapidissimi e non lasciando spazio e tempo all’azzurro per imbastire il suo tennis in progressione. Sinner non è riuscito a scardinare il tennis del rivale, modesta la sua prestazione in risposta, tanto da non essere mai arrivato a palla break in tutto l’incontro, mentre Stefanos ha sfruttato tutte le 4 palle break strappate.
    Sinner esce sconfitto, una dura sconfitta sul piano del gioco. Ma, onestamente, oggi i meriti dell’avversario sono nettamente superiori ai suoi demeriti. Dovrà comunque analizzare questa sconfitta Jannik, per capire dove migliorare contro avversari che non gli lasciano il tempo di imbastire il suo tennis.
    Infatti il problema principale di oggi per Sinner è stato il tempo. Jannik ama comandare, costruire il punto imponendo i suoi tempi di gioco, una progressione che imbastisce dopo un colpo aggressivo ma non a tutta. Oggi, purtroppo per lui, Stefanos gli ha rubato completamente il tempo di gioco, l’iniziativa, e Jannik è stato costretto a rincorre e contenere per quasi tutta la partita, spesso anche nei propri turni di servizio. Tutto è nato da una giornata incredibile del greco alla battuta. Ace, servizi vari e profondissimi, sui quali la risposta di Sinner è andata in crisi, mai ha preso ritmo, mai è stata efficace. Quando ha provato ad entrare nella palla con forza, gli scappava via; quando ha provato la soluzione bloccata, gli usciva un po’ corta e troppo centrale, facile preda di uno Stefanos mai così proto nel fare un passo avanti, aggredire la palla e dominare il campo. Sinner non ha trovato equilibrio con la risposta, e questo è stato il motivo principale della sua sconfitta, insieme all’incapacità di “tener fermo” il rivale nello scambio.
    Nei loro precedenti diretti (e non solo nella vittoria di Roma), Jannik era riuscito per larghi tratti delle partite ad inchiodare il greco sul lato sinistro, costringendolo a lavorare col rovescio, il suo colpo meno incisivo (anche se stilisticamente splendido), col quale tende a commettere qualche errore e soprattutto perdere profondità. Lì Sinner era stato bravo ad incidere, a fare un passo avanti a spingere, a far correre in difesa estrema Stefanos, ricavando molti punti e facendolo faticare. Una tattica perfetta per togliergli quindi lucidità e smalto anche al servizio. Oggi non c’è riuscito, perché si è scambiato poco ed ha comandato quasi sempre Tsitsipas; e quando s’è scambiato, Jannik ha colpito davvero poco col rovescio, tanto da non esser mai riuscito a prendere fiducia e ritmo col colpo. Sembra assurdo, essendo il rovescio suo colpo più stabile, ma la maggior parte degli errori sono arrivati proprio col rovescio. Forse, dopo aver perso il primo set, avrebbe dovuto rischiarlo immediatamente col lungo linea, anche a costo di sbagliarne alcuni, per dare un segnale al rivale, per mostrargli che era pronto a cambiare la diagonale di scambio per spostarlo da quel lato. Non c’è riuscito, non se la sentiva. Tanto che molti degli errori decisivi, anche su palla break o situazioni critiche come i 30 pari, sono arrivati col rovescio, in scambio, colpi per lui di solito “semplici”. Ma oggi, sotto l’enorme pressione e senza tempo, niente è stato facile per Jannik.
    Stefanos ha incantato, un altro giocatore rispetto a quello incerto, poco intenso e falloso visto contro Fritz nel turno precedente. Ha giocato un tennis stellare, completo offensivo, basato su colpi di inizio gioco fantastici. Con la prima ha fatto quel che ha voluto, ma anche in risposta è stato molto incisivo, più dei suoi standard degli ultimi mesi. Velocissimo coi piedi, ha giocato quasi esclusivamente col diritto. Un colpo profondo al centro, poi uno in un angolo ben piazzato e quindi discesa a rete a raccogliere di volo i frutti dell’affondo o altro colpo, nell’angolo scoperto in avanzamento. Tutto col diritto, tutto molto rapido, tutto ben eseguito. Uno schema semplice ma molto efficace, che ricordava a tratti schemi di Sampras o Federer, grandi servizi e attacco forte col diritto. Bello stilisticamente, terribilmente efficace. Scacco matto.
    Si ipotizzava che Tsitsipas avrebbe cercato di condurre, per non finire “stritolato” dalla morsa di Jannik, ed è stato bravo a tenere questa tattica, sostenuto da una giornata formidabile sul piano tecnico. Tuttavia non si può non sottolineare che Sinner è un po’ mancato negli aspetti del gioco che poteva (e doveva) controllare. Intanto ha ricavato poco dal proprio servizio. Nei game in cui ha subito il break, la prima non l’ha aiutato, e con la seconda si è fatto aggredire. Quando si è scambiato, solo a tratti è riuscito a far perdere campo al rivale, a buttarlo indietro, bloccarlo in un angolo e “finirlo” con il suo pressing in progressione. Questo perché non è mai riuscito, o solo in rare occasioni, a forzare il gioco sul ritmo. Bravo Tsitsipas, bravissimo, ma Jannik poteva fare qualcosa di più, ha commesso qualche errore di troppo, ha giocato dei diritti interlocutori – per lui non usuali – sui quali Stefanos è entrato a tutta. E addio.
    Avrà modo di riflettere su questa sconfitta Sinner, deve farlo. Trovare una via d’uscita quando non riesce ad imporre il suo gioco è necessario per un altro passo di crescita. Giocando contro avversari così forti ti aiuta a capire i tuoi limiti e dove intervenire per provare a superarli. Sfuma così il sogno di due italiani in semifinale, ma resta un buonissimo torneo per Sinner.
    Marco Mazzoni

    Ecco la cronaca del match
    Si inizia con Tsitsipas al servizio, molto incisivo e veloce il greco, che muove lo score e pressa subito in risposta. Commette un doppio fallo Sinner sul 40-15, si va ai vantaggi, la prima non lo aiuta. Molto bene Stefanos col diritto, sul primo colpo non profondo il greco ha il tempo per girarsi e sparare accelerazioni pungenti. Con un affondo si procura la prima palla break del match Tsitsipas, e la trasforma, ancora spingendo forte col diritto. BREAK Tsitsipas, cede la battuta Jannik da 40-15, totalmente assente la prima di servizio. Lavora bene lo scambio il greco, è molto reattivo, vola 3-0. L’azzurro in quest’avvio non riesce ad incidere col rovescio o inchiodare sul rovescio il rivale. Finalmente Sinner trova la prima di servizio ed il rovescio, colpi fondamentali per far esplodere il suo tennis. A zero vince il suo primo game del match, 1-3. L’azzurro è entrato in partita, gioca qualche colpo ottimo (come il clamoroso passante di rovescio lungo linea sul 3-1 15 pari), non concede nulla al servizio (due game vinti a zero), ma la partita scivola via veloce sui turni di servizio, non riesce ad incidere in risposta per riaprire il parziale. Stefanos è perfetto nello schema servizio esterno e via diritto in avanzamento, è rapidissimo a spostarsi a sinistra e coprire il rovescio. Sul 2-5, Sinner serve con grande scioltezza, senza problemi si porta 3-5. Tsitsipas serve per chiudere il primo set. Commette un doppio fallo, per il 15 pari, poi Jannik affossa una brutta risposta col rovescio su di una seconda non così incisiva. Stefanos ringrazia, spinge col diritto e chiude di volo. 40-15, due Set Point. Molto aggressivo col diritto Sinner sulla prima, ma Tsitsipas chiude la seconda, con una bella prima al centro. 6-3 in 36 minuti. Un set meritato per il greco, bravo a partire fortissimo, operare il break e scappare via, comandando il gioco col diritto. Sinner è entrato in partita, deve trovare la chiave per incidere in risposta.
    Secondo set, Sinner to serve. Lavora bene con la prima palla (un Ace), trova angoli stretti col diritto e col rovescio. 1-0. Anche Tsitsipas vince il suo primo gioco senza problemi, molto incisivo col servizio. Purtroppo per l’azzurro nel terzo game l’equilibrio si rompe. Sbaglia un rovescio lungo linea non impossibile, da sinistra Jannik non gira come nelle giornate migliori; quindi fa sorprendere da un’accelerazione di Stefanos, bravo a passare da difesa ad attacco. 15-30. Finalmente impone il suo pressing Sinner, 30 pari, ma poi il greco infila un rovescio lungo linea vincente splendido, uno strappo improvviso che lo porta a palla break, la prima del set. Non entra la prima a Sinner… Stefanos risponde profondo, siamo sulla diagonale di rovescio, ed è Jannik il primo a sbagliare, una palla non ben centrata che muore in mezzo al corridoio. BREAK Tsitsipas, avanti 2-1 e servizio. Male Sinner da lato sinistro, stranamente non è né efficace né preciso, non ne ha giocati molti nel match, sembra non riuscire a prendere ritmo sul suo colpo più sicuro. Dopo il cambio di campo il gioco si ferma, sta piovendo sul campo nonostante ci sia anche il sole. La pioggia era prevista per la giornata odierna, ma in serata. Si chiude il tetto. Finalmente si riprende dopo una ventina abbondante di minuti, con un nuovo riscaldamento dei tennisti e palle nuove. Serve Stefanos, l’interruzione non sembra aver interrotto il suo eccellente “flow” grazie al quale aveva dominato il match prima della pausa. È Jannik a vincere il primo punto, bell’angolo, ma servizio + diritto di “TsiTsi” tornano immediatamente a lavorare alla perfezione. Non incide in risposta Sinner, prova ad entrare nella palla ma gli scappa via; se blocca la risposta, gli esce un po’ corta ed è svelto l’avversario a fare un passo avanti, aggredire e dominare il campo. Il set scorre rapido sui turni di servizio, in risposta si vince massimo un punto fino al 5-3. Jannik serve per restare nel set. Vola 40-0, colpi aggressivi e molto efficaci per Jannik, quindi Tsitsipas trova una risposta di diritto micidiale e quindi un altro diritto cross velocissimo. Poche volte il greco è stato così pronto all’affondo, fasi interlocutorie di gioco azzerate. Con un’altra accelerazione potente chiude il game Jannik, resta in scia 4-5, ora il greco è chiamato a chiudere il parziale. È una macchina al servizio oggi, la prima al centro è quasi imprendibile, quella esterna flirta con la riga da inizio match. 30-0. Con orgoglio Jannik strappa il punto in scambio, 30-15, ma sbaglia una risposta non impossibile, ancora su di una seconda di servizio (qualche errore di troppo in questa situazione). Due Set Point Tsitsipas. Cancella il primo con un cambio di ritmo Jannik dopo un back molto intelligente. Stecca col diritto Sinner, dopo aver trovato una risposta profondissima. 6-4 Tsitsipas, altro set molto ben condotto dal greco: super offensivo, velocissimo sia coi piedi che come tempi di gioco. Jannik è salito rispetto al primo set, ma non riesce ad incidere in risposta.
    Terzo set, Sinner scatta alla battuta. Non cambia il canovaccio del match, ma nemmeno l’inerzia, tanto che nel terzo game l’azzurro è di nuovo alle corde. Il diritto di Tsitsipas fila come un lampo, tempo d’impatto spettacolare, sia dalla sua “piazzola” sulla sinistra che anche in corsa, come quello meraviglioso che lo porta 0-30. Incontenibile. Col servizio Jannik cerca di arginare lo tsunami del greco, ma sul 15-30 Stefanos trova un passante lungo linea di rovescio in corsa da applausi. Troppo bravo, perché Sinner aveva fatto tutto bene dal punto di vista tattico. Guarda il suo team quasi incredulo… tanto era bello e difficile il colpo. Due palle break per Tsitsipas. Si scambia, il primo a sbagliare è Jannik, un diritto in scambio banale. BREAK Tsitsipas, travolgente, in controllo del match. Sotto di due set ed un break, Sinner non crolla, trova una giocata da campione e porta il game ai vantaggi. Si butta avanti il greco, tutto gli riesce, anche di volo (dove non sempre è perfetto). Consolida il vantaggio sul 3-1, e continua a martellare col diritto in risposta. Tutto gli riesce, anche delle risposte agganciate con la punta della racchetta che restano magicamente in campo, esattamente nell’angolo. 0-30, Jannik è di nuovo spalle al muro. Un’altra risposta fantastica provoca l’errore di Jannik all’uscita dal servizio. 15-40, due palle del doppio break. Sparacchia largo l’azzurro, ormai di pura frustrazione. 4-1 “pesante” per Tsitsipas, che ormai vede lo striscione del traguardo sul rettilineo. Si un amen siamo 5-1. Serve per chiudere il greco sul 5-2. Si procura un match point sul 40-30. Chiude subito, largo un rovescio di Jannik, oggi sotto tono col suo colpo più sicuro. Game Set Match Tsitsipas. Alza le braccia al cielo, si è meritato un’altra semifinale in Australia con un match meraviglioso, praticamente perfetto. Applausi. Ora aspetta il vincente di Medvedev – Auger Aliassime. Che prestazione Stefanos, tennis magnifico.

    GS Australian Open J. Sinner [11]342 S. Tsitsipas [4]666 Vincitore: S. Tsitsipas ServizioSvolgimentoSet 3S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-5 → 2-6J. Sinner 15-0 30-0 40-01-5 → 2-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-401-3 → 1-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-5 → 4-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 3-5S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1
    4 Aces 41 Double faults 264 % 42/66 1st serve in 68 % 53/7871 % 30/42 Win 1st serve 79 % 42/5354 % 13/24 Win 2nd serve 60 % 15/250 % 0/0 Break points won 100 % 4/467 % 4/6 Net points won 59 % 10/1724 % 19/78 Receiving points won 33 % 22/6618 Winners 300 Return winners 222 Unforced errors 285 Return unforced errors 064 Total points won 80209 kmh Fastest serve 216 kmh186 kmh 1st Serve Average 199 kmh146 kmh 2nd serve average 159 kmh LEGGI TUTTO