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    Italia-Australia, rivincita della finale 2023: Sinner guida gli azzurri verso il bis (in campo domani alle ore 13)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

    Un anno dopo la storica finale, Italia e Australia si ritrovano di fronte in Coppa Davis, questa volta in semifinale. Gli esperti vedono favorita la squadra di Volandri per il bis, dopo la convincente vittoria nei quarti contro l’Argentina.
    LE SCELTE DI VOLANDRIJannik Sinner, fresco vincitore delle ATP Finals, guiderà gli azzurri nel singolare, mentre Matteo Berrettini sarà quasi certamente schierato come n.2 al posto di Lorenzo Musetti. In caso di parità, il capitano italiano dovrà decidere se confermare la coppia Sinner-Berrettini, vincente contro l’Argentina, o affidarsi agli specialisti Bolelli-Vavassori.
    LE QUOTEGli esperti vedono favorita la squadra di Volandri con una quota di 1,28, mentre il successo degli australiani è quotato 3,50.L’Italia, che ha superato l’Argentina ai quarti grazie a Sinner e Berrettini, è considerata la principale favorita per la vittoria finale del trofeo (quota 1,50). L’Australia, dopo aver eliminato gli Stati Uniti, è vista come la principale rivale (5,00), mentre Germania e Olanda inseguono più staccate (7,50).Gli azzurri cercheranno di ripetere il successo dello scorso anno, quando conquistarono la Coppa Davis proprio contro l’Australia, per continuare il loro percorso verso il bis storico. LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Sinner impone la legge del più forte e domina Baez. Italia 1, Argentina 1. Decisivo il doppio

    Jannik Sinner in Davis Cup

    72 minuti, più o meno la durata di un buon allenamento. Jannik Sinner impone la legge del più forte e domina senza alcun problema Sebastian Baez (6-2 6-1), portando il punto dell’1 pari all’Italia nella sfida contro l’Argentina in Davis Cup a Malaga. Dopo la prestazione molto deludente di Musetti, ci pensa il n.1 del mondo a tenere a galla il team azzurro con l’ennesima prestazione importante, da leader pronto a caricarsi sulle spalle la squadra, senza timori o tensioni. Una vittoria limpida che conferma anche in Nazionale il suo momento magico e dominio, dopo la fantastica vittoria alle ATP Finals di Torino.
    Sulla partita non c’è molto da dire, anzi si potrebbe chiudere con un secco “no match”. Enorme la differenza tecnica in ogni colpo, di potenza e di intensità nello scambio tra l’azzurro e l’argentino, totalmente incapace di reggere la pressione dell’italiano, nettamente superiore nella diagonale di rovescio e nei colpi d’inizio gioco, le fasi che hanno fruttato a Jannik il successo. Baez ha provato a correre e reggere, ma non è stato in grado di contenere spinta di Sinner, forte di una palla troppo più potente e precisa; quindi ha provato ad attaccare e pure venire a rete, ma ha trovato solo qualche punto sporadico. Jannik ha servito discretamente, trovando la prima palla quando ne aveva bisogno, e in risposta ha sbaragliato il rivale su ogni seconda di battuta, un vero assist per i colpi aggressivi e velocissimi del nostro campione.
    Non ha nemmeno avuto bisogno di spingere al massimo, tanto è stata la differenza in campo. Solo sul 4 pari Sinner si è distratto, o un minimo rilassato, concedendo ben 4 palle break, tutte annullate senza alcun problema. Per il resto Sinner ha controllato tutto: il tempo di gioco, gli spazi, gli scambi, alternando palleggi e cambi di ritmo mortali a velocità proibite per Baez (ormai quasi per tutti…), ad altre pallate immediate o attacchi alla rete. Non molte le variazioni, ma del resto non ne ha avuto bisogno tanto era superiore. Tutto bene insomma, serviva un punto e possibilmente rapido. Jannik ha marcato presente.
    È la vittoria n.71 nel 2024 per Jannik, fortissimo anche in maglia azzurro, leader incontrastato del nostro gruppo. Adesso il doppio, decisivo per eleggere l’avversaria dell’Australia in semifinale.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner ha sulle spalle l’Italia intera… ma le sue gambe sono di granito. Inizia con un discreto turno di servizio, senza esagerare, del resto come gestisce la tensione lui, nessuno. Anche Baez scatta bene, il servizio c’è e vince il suo primo game, quindi trova una discreta resistenza da fondo campo – anzi, ben dietro – sul ritmo imposto da Sinner. Jannik si prende i punti col servizio (2-1). Il n.1 cambia marcia nel quarto game: in risposta trova impatti potenti e precisi. Si prende tre punti e vola 0-40. Troppo alto il ritmo di Jannik, sulla diagonale di rovescio non ce n’è, nonostante le gambe fotoniche di Sebastian. Affidarsi al ritmo equivale al suicidio. BREAK Sinner, con 7 punti di fila. Diventano 9, poi un errore banale, ma non si può chiedere tutto… Jannik col diritto fa quel che vuole, eccellente come riesca a rallentare e poi spostarsi a sinistra e piazzare un’accelerazione inside out imprendibile. Botta al T e via, 4-1 in 16 minuti. Baez è sempre lucido, ha già capito che provando a correre e reggere lo scambio non andrà solo presto sotto la doccia… quindi prova ad aprire l’angolo e piazzare l’affondo, pure venendo a rete. La tattica arrembante funziona, vince un game e 4-2. Qualche errore di Sinner in scambio, poco male perché il servizio c’è: Ace sul 15-30 e poi ai vantaggi, 5-2. Jannik prova a chiudere subito: la risposta è pesante e Baez sbaglia. 0-30 e 15-40 con un’altra risposta di diritto bestiale su di una seconda palla troppo centrale. Sono Due Set Point, ma Sinner fallisce il primo con un rovescio un po’ “pigro”, poi non passa la risposta sul secondo. Sebastian cerca di aprire l’angolo, di non far comandare l’italiano, ma ci riesce solo a tratti. Con un altro rovescio potentissimo Sinner si prende il Set point n.3. Non va, gran ritmo, ma un diritto potente di Jannik sbatte sul nastro e non passa. La risposta di Sinner illumina tutta Malaga, ma da sinistra col servizio Baez salva anche il SP #4. La lotta continua, Sinner spreca anche una quinta palla set, esagera col diritto lungo linea. Il sesto è quello buono: comanda avanza e chiude di volo. 6-2, 36 minuti. Enorme differenza la in campo.
    Secondo set, la musica non cambia. Sinner risale nel suo primo turno da 15-30, senza patemi, quindi gioca da fondo campo con una velocità e profondità che Baez fa troppa fascia a gestire. Rischia l’affondo col diritto l’argentino, ma esagera, e quindi sul 15-30 Sinner è lucido nell’insistere sul rovescio dell’avversario, forzando l’errore. Idem sulla prima palla break, sulla diagonale sinistra non c’è partita. BREAK Sinner, secondo di fila, e 2-0. Lo sguardo di Baez è sbarrato, come quello di colui che non vede l’ora di finirla prima possibile… Sinner lo “aiuta” continuando a spingere con potenza ma anche margine, seguendo verso la rete gli affondi. La prima palla c’è, tutto il tennis di Jannik è troppo consistente per Baez. 3-0 con un altro diritto poderoso. Cinque game fila, e siamo a soli 48 minuti di one-man-show. L’azzurro prova qualche colpo diverso, pure la smorzata col diritto, ottima, dopo aver guadagnato campo. 0-30. Con l’ennesimo schema botta a sinistra e via diritto cross in avanzamento, monumentale, ecco lo 0-40. Il BREAK arriva subito, Baez col rovescio non ce la fa. 4-0. Tira il fiato Jannik dopo 53 minuti a ritmo piuttosto alto, e commette qualche errore. Scivola sotto 15-40, sono le prime due chance in risposta per Baez. Jannik si concentra e rimedia, servizio vincente e poi il suo “solito” ritmo, con una potenza di colpi che piega la resistenza del rivale. Una stecca, qualche imprecisione – forse distratto – dopo un’ora di assoluto dominio, e altre due palle break che Jannik però annulla di forza. Il game diventa lungo, ben 18 punti per chiuderlo (e 4 palle break!), per il 5-0. Baez almeno muove lo score, ma con un turno di battuta tranquillo e un diritto pesantissimo, Sinner chiude il match 6-1. Schiacciasassi, in totale controllo del match. Sinner c’è.

    Jannik Sinner (🇮🇹 ITA) vs Sebastian Baez (🇦🇷 ARG)ITF Finals J. Sinner66 S. Baez21 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 40-155-1 → 6-1S. Baez 15-15 30-30 ace5-0 → 5-1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-0 → 5-0S. Baez 0-15 0-30 0-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-0 → 3-0S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 df 15-15 ace 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-2 → 6-2J. Sinner 0-15 df 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace4-2 → 5-2S. Baez 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1S. Baez 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Il saluto di Sinner a Nadal: ‘Grazie di tutto, carriera incredibile”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si è unito ai tanti atleti Nike nel rendere omaggio a Rafael Nadal. Il numero uno del mondo ha pubblicato un messaggio emotivo indossando la maglietta commemorativa del brand americano dedicata al campione spagnolo.
    “Rafa, cosa posso dire? Semplicemente grazie per tutto quello che hai fatto, per quello che ci hai dato come giocatore ma, soprattutto, come persona”, ha scritto Sinner. “Carriera incredibile, congratulazioni a te, al tuo team e alla tua famiglia. Ti auguro il meglio per questo nuovo capitolo della tua vita”.
    Un tributo significativo che arriva dal numero uno del tennis mondiale, l’ultimo di una lunga serie di omaggi da parte degli atleti Nike al campione maiorchino.

    Jannik Sinner’s message to Rafael Nadal:
    Jannik’s IG pic.twitter.com/oKH7sjh1jL
    — Olly (@Olly_Tennis_) November 21, 2024 LEGGI TUTTO

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    2024, l’anno dei record di Sinner: nessuno come lui dalle imprese di Federer e Djokovic

    Jannik Sinner – Foto Brigitte Grassotti

    Il trionfo alle ATP Finals di Torino ha coronato una stagione storica di Jannik Sinner, che ha stabilito una serie di record impressionanti nel 2024. L’altoatesino ha dominato il torneo dei maestri senza perdere un set, un’impresa che nella storia era riuscita solo a Ivan Lendl nel 1986. A rendere ancora più straordinaria la performance, Sinner ha ceduto appena 33 game in tutto il torneo, superando il precedente record di McEnroe (34 nel 1978) e Lendl (34 nel 1987).
    NUMERI DA LEGGENDAIn attesa della Coppa Davis, i numeri stagionali di Sinner sono da capogiro: una percentuale di vittorie del 92% con 70 successi e solo 6 sconfitte, il miglior dato dal 2015 di Djokovic quando il serbo chiuse con il 93%. Ma c’è un record ancora più significativo che testimonia la straordinaria costanza dell’azzurro: Sinner è il primo giocatore dopo Roger Federer nel 2005 a chiudere una stagione vincendo almeno un set in ogni partita giocata. Un dato che potrebbe essere messo in discussione solo dalla Coppa Davis, proprio come accadde a John McEnroe nel suo storico 1984, quando perse in tre set (13-11, 6-4, 6-3) contro lo svedese Sundstrom nella finale della competizione a squadre.
    NELLA STORIA DEL CEMENTOIl 2024 ha visto Sinner raggiungere un traguardo che apparteneva solo ai membri del Big Three: la vittoria dei tre maggiori titoli sul cemento nello stesso anno solare (Australian Open, US Open e ATP Finals). Prima di lui, solo Djokovic (2015, 2023) e Federer (2004, 2006, 2007) erano riusciti in questa impresa, a testimonianza di come l’italiano sia entrato definitivamente nell’olimpo del tennis mondiale.
    EVOLUZIONE CONTINUAQuesti numeri sono il frutto di un lavoro maniacale dentro e fuori dal campo. La crescita di Sinner negli ultimi 15 mesi è stata esponenziale, caratterizzata da un perfetto equilibrio tra rischio e margine nei colpi. L’altoatesino ha dimostrato una capacità unica di mantenere alta l’intensità per tutta la stagione, non accusando cali di rendimento e migliorando costantemente ogni aspetto del suo gioco.
    L’INIZIO DI UNA NUOVA ERALa stagione 2024, la prima senza membri del Big Three a vincere Slam, ha segnato un cambio generazionale nel tennis mondiale. In questo scenario, Sinner si è imposto come nuovo punto di riferimento, dimostrando una continuità di rendimento che ricorda quella dei più grandi campioni della storia. Solo il tempo dirà se nei prossimi anni l’azzurro continuerà a riscrivere i record del tennis, ma le basi per una lunga permanenza ai vertici sono state definitivamente gettate.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner cambia programma per il 2025: debutterà al nuovo ATP 500 di Monaco

    Jannik Sinner nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Jannik Sinner ha già pianificato parte della sua stagione 2025, annunciando una novità significativa nel suo calendario primaverile. Il campione delle ATP Finals parteciperà per la prima volta all’ATP di Monaco di Baviera, torneo che dal prossimo anno sarà promosso alla categoria ATP 500.La scelta è particolarmente interessante perché il torneo tedesco si svolge nella stessa settimana del Barcelona Open Banc Sabadell-Trofeo Conde de Godó, nel periodo tra Monte-Carlo e Madrid.
    Questa decisione sembra confermare che Sinner salterà anche il Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2025, concedendosi così un periodo di riposo più lungo tra il Masters di Miami e la stagione sulla terra battuta.La programmazione accurata del calendario è stata una delle chiavi del successo di Sinner nel 2024, e questa scelta suggerisce che il team italiano continuerà su questa linea anche nella prossima stagione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals, boom di ascolti per Sinner: oltre 5 milioni davanti alla TV per la finale

    Jannik Sinner (foto Brigitte Grassotti)

    Il trionfo di Jannik Sinner alle ATP Finals ha catalizzato l’attenzione di milioni di italiani. La finale contro Fritz ha registrato numeri da record: 5,2 milioni di telespettatori totali, con 3,5 milioni su Rai2 (20,8% di share) e 1,7 milioni su Sky (6,4% di share), per uno share complessivo del 27,2%.
    L’audience del tennista altoatesino è cresciuta costantemente durante il torneo torinese:– vs De Minaur: 2,3 milioni (superando Napoli-Inter su Dazn con 1,7 milioni)– vs Fritz (girone): 2,9 milioni– vs Medvedev: 2,8 milioni (nonostante la concorrenza della Nazionale)– vs Ruud (semifinale): 3,1 milioni– vs Fritz (finale): 5,2 milioni
    Solo la finale del 2023 contro Djokovic, con 6,7 milioni di spettatori, ha fatto meglio. La finale di domenica ha superato anche gli ascolti della finale degli US Open 2024 (3,3 milioni su Sky e SuperTennis), confermando il fenomeno “Sinner” come un vero evento nazional-popolare che ha incollato allo schermo più di un italiano su quattro.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP Finals, Fritz a caccia della partita perfetta. Ma basterà a battere Sinner?

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    “Essere superstiziosi porta sfiga”. La monumentale massima del “vate” Rino Tommasi calza pennello per rintuzzare le paure degli appassionati di Sinner stamani sui social, spaventati dalla maledizione delle Finals, ossia la legge che vede lo sconfitto nel girone prendersi la rivincita più bella in finale su chi l’aveva battuto nella prima sfida del torneo. Taylor Fritz non si aggrapperà alla cabala, anche se la vendetta sportiva si è materializzata ben 12 volte nel torneo di fine anno su 20 “rivincite” in finale, ma piuttosto alla potenza dei suoi colpi, dal servizio al diritto, per cercare di invertire il pronostico e battere Jannik nell’ultimo match ATP della stagione. Sinner ben si ricorda com’è finita l’anno scorso: strepitosa vittoria su Djokovic nel round robin, sconfitta in finale per mano di un Novak terribilmente efficace. Da allora tuttavia è passato un anno, e tutto è cambiato, per questo Jannik giocherà la sua nona finale in stagione (sette vittorie, una sola sconfitta a Pechino vs. Alcaraz, al foto finish) con ben altre certezze.
    Infatti dalla finale di 12 mesi fa tutto è diverso. Non c’è Djokovic intanto al di là della rete, ma Fritz, tennista assai in crescita e temibile, ma oggettivamente meno rodato in contesti del genere e con un valore tecnico e agonistico assoluto nemmeno minimamente paragonabile a quello del serbo. Altra categoria: Novak è il più vincente dell’epoca moderna, Taylor un gran bel tennista, in crescita ma con limiti ancora evidenti in certi fasi di gioco. Fritz cercherà di riportare la coppa del “Maestro” negli USA dopo 25 anni: l’ultimo connazionale a riuscirci fu il leggendario Pete Sampras nel 1999. Fritz proverà a battere un n.1 del ranking dopo 10 battute d’arresto, riportando il tennis maschile a stelle e strisce all’atto conclusivo delle Finals dal 2006. Sinner al contrario proverà a vincere le Finals senza cedere un set, cosa che non accade dal lontano 1986, quando lo “Zar” Lendl tiranneggiava nel torneo di fine anno, dove inflisse una durissima lezione a Boris Becker, vendicando così la brutta sconfitta subita dal tedesco a Wimbledon. Jannik sbarca nella finale di Torino con una sola sconfitta negli ultimi 26 incontri disputati, ed è pure il più giovane a giocare due finali di fila al “Masters” dai tempi di Hewitt (2001-2002, e Lleyton era ancor più precoce).
    Lasciando da parte numeri e statistiche, e pure la cabala della famosa “maledizione”, può Fritz battere un Sinner così in forma, centrato, motivato e veloce? Per giunta di fronte al pubblico di casa? Non facile, anzi difficilissimo, ma non impossibile. Tuttavia deve giocare una partita perfetta o forse ancor di più, e magari sperare in una giornata meno scintillante del n.1 rispetto alla clamorosa prestazione fornita ieri in semifinale vs. Ruud, dove Jannik ha destato enorme impressione. La sensazione è che il Sinner ammirato ieri e anche nella vittoria convincente vs. Medvedev nella terza partita del girone sia nettamente favorito. “Non vi potete immaginare la velocità con cui gioca” ha detto Casper ieri in press conference, e questo è una delle chiavi d’oro del tennis di Sinner. Jannik non ti lascia respirare: fa tutto bene, sbaglia pochissimo e ti costringe a giocare con una rapidità che ti travolge. Non hai letteralmente il tempo di imbastire una contro mossa, comanda lui, ti sballotta da tutte le parti rubandoti il tempo di gioco e spazio sul campo, bravissimo ad affondare con un vincente o soverchiandosi di una pressione tale da portarti allo sfinimento, e quindi all’errore. Tiranno.
    C’è un solo punto in cui Fritz potrebbe entrare e fare “danni” nel tennis di Sinner: con la risposta. Infatti ieri e in generale in tutto il torneo  Jannik non sta servendo al top. Benino, ma non una differenza netta, non è affatto ingiocabile, lo dice il campo e lo confermano i numeri. È bravissimo a trovare l’aiuto del servizio quando gli serve, come sui 15-30 o situazioni potenzialmente pericolose, tipo il 40 pari; in quelle fasi decisive Jannik si prende tutti i 25 secondi, rifiata, si concentra al massimo, rilegge nella propria testa i canoni del suo movimento ideale, una visualizzazione gli porta stimoli positivi all’azione e che replica in modo eccezionale con il gesto migliore per colpire la palla con l’effetto desiderato e ricavare un aiuto fondamentale. Così è stato in tantissime sue vittorie dell’ultimo periodo. Tuttavia se Fritz riuscisse a rispondere con la massima potenza e qualità, con qualche colpo vincente e generando grande profondità, allora Sinner potrebbe sentire la pressione, irrigidirsi un po’ e quindi di conseguenza depauperare quella fluidità e sicurezza che sta sostenendo alla grande il suo tennis.
    Se Sinner gioca libero, sicuro, può spingere a braccio sciolto e riesce a governare i tempi di gioco, appare difficile che Fritz possa vincere. L’americano dovrà ovviamente servire bene, tirare fortissimo e sbagliare poco o niente, e dovrà anche correre come mai per difendere il lato del rovescio e ribaltare con rischi importanti le situazioni difensive in attacchi. Se Jannik comanda e lo sposta tanto, è difficilissimo per Taylor reggere e batterlo con i contrattacchi. Dovrà cercare di resistere sulla diagonale di rovescio, spostandosi appena possibile sul diritto a sinistra e invertire la rotta, o rischiando un inside out a tutta ancor più stretto e veloce, oppure provare una mazzata a tutta lungo linea. Ma… coefficiente di rischio massimo, perché Sinner porterà in campo una velocità, pressione ed anticipo che Taylor dovrà reggere. Non facile.
    Inoltre Sinner è fortissimo in risposta… e se la risposta dell’azzurro riuscirà a bloccare la battuta dell’americano, per Fritz la faccenda potrebbe diventare un calvario. Inoltre c’è un altro aspetto molto importante da sottolineare: Sinner con l’enorme fiducia e consapevolezza conquistata negli ultimi 12 mesi, è diventato fortissimo “under pressure”, quando il punto scotta, sia nei suoi game che in quelli in risposta. Oggi nessuno come lui, sottolineo nessuno, gioca meglio i punti importanti. L’esempio viene dalla scorsa finale di US Open, proprio contro Fritz. L’americano di fronte al suo pubblico ha giocato una bellissima partita, a tratti ha sovrastato Sinner di potenza, ma… nei game chiave l’azzurro ha trovato il modo per mettere pressione, cambiare passo e infilarlo. Giusto un paio di punti, quelli necessari a mettere enorme stress all’avversario e forzarne errori, o poche prime palle, decisioni affrettate e quindi perdenti. Sinner è il più duro, tosto e lucido, e in una finale importante come quella di stasera può essere un fattore decisivo.
    Concludendo per non allungare troppo l’analisi – che meriterebbe anche altri aspetti – Sinner è logicamente favorito, perché è semplicemente più forte come colpi, per intensità di gioco e tenuta mentale al massimo livello. Fritz ovviamente non parte battuto, ma per farcela dovrà produrre una prestazione leggendaria. Forse troppo…
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Definita la Top 10 conclusiva del 2024. Domina Sinner, Fritz lo scalatore, Djokovc scivola all’indietro

    Taylor Fritz, best ranking al n.4 – Foto Antonio Fraioli

    Con l’atto conclusivo delle ATP Finals fissato per stasera, già si può tirare un bilancio delle variazioni nella Top 10 ATP rispetto all’anno scorso. Il fatto che stasera a Torino vinca Jannik Sinner o Taylor Fritz non cambierà nella sostanza le posizioni già acquisite nel ranking Live. L’azzurro è saldamente sul trono del tennis maschile, e in caso di vittoria si porterà a casa ben 1500 punti, quelli assegnati al successo nel torneo con un percorso netto, andando così a rafforzare ancor più la sua posizione. Attualmente Sinner ha 11.330 punti, se vincerà il titolo toccherà gli 11.830, una cifra da capogiro che lo pone tra i migliori di sempre punti accumulati, con una distanza di sicurezza enorme sugli avversari. Infatti, con ben 3415 punti di margine su Zverev, l’azzurro è sicuro di restare n.1 anche dopo gli Australian Open 2025, pure nella malaugurata ipotesi di uno zero nel primo Slam dell’anno prossimo.
    Chi invece ha sfruttato alla grande la seconda parte di stagione e in particolare le Finals è Taylor Fritz, che con i punti guadagnati a Torino è sicuro di chiudere l’anno al best ranking di n,4, anche in caso di sconfitta stasera contro Jannik. Sorpasso già completato su Medvedev, mentre il terzo posto di Alcaraz resta piuttosto lontano.
    È curioso andare a vedere come è cambiata la Top 10 rispetto alla conclusione delle Finals 2023. Molti, e significativi sono gli spostamenti.
    Sinner guida la classifica, con un +3 rispetto al n.4 con cui ha terminato l’annata scorsa. Importante anche il salto compiuto da Zverev, n.2 quest’anno, un bel più 5 rispetto alla settima posizione di fine 2023. Cede un posto invece Carlos Alcaraz: lo spagnolo chiuse il 2023 come secondo nella classifica, mentre quest’anno, nonostante due Slam vinti, è clamorosamente dietro a Zverev, oltre a Sinner.
    Quarto è Fritz, con un bel +6 rispetto alla decima posizione di fine 2023, è lo scalatore dell’anno per quanto riguarda la top 10. Doppio passo indietro invece per Medvedev, che aveva terminato la scorsa annata come n.3 e invece oggi si ritrova al n.5, passato dal californiano.
    Le Finals, con la semifinale raggiunta a sorpresa, valgono a Ruud un bel sesto posto nel ranking attuale, figlio di una stagione più solida rispetto al suo deludente 2023, che aveva terminato fuori dalla top 10 all’undicesimo posto. Alla settima piazza troviamo Djokovic, un pesante -6 per il serbo, incapace quest’anno di vincere un solo torneo. Con la scelta di non difendere nemmeno il titolo delle Finals ha pagato un’altra importante perdita di punti. Da n.1 a n.7, Nole si ritrova nella posizione più bassa da moltissimi anni. Gli anni passano anche per lui…
    Anche Rublev scende rispetto a fine 2023, -3 per il russo, scivolato da quinto ad ottavo nel ranking. De Minaur invece chiude la sua miglior annata in carriera al nono posto, con un più tre posti rispetto al dodicesimo di fine 2023. Chiude la top 10 Dimitrov, bravo a scalare 4 posizioni rispetto alla classifica conclusiva dell’anno scorso.
    Altri tre giocatori terminano il 2024 con un calo sensibile rispetto alla fine dell’anno scorso e con l’uscita dalla top 10 di fine anno: Tsitsipas, adesso n.11, con un pesante -5 rispetto alla fine del 2023; Rune, caduto dall’ottava alla tredicesima piazza (anche per lui -5), e Hurkacz, penalizzato da seri problemi al ginocchio e passato dalla nona posizione di fine anno scorso al n.16, con un -7 complessivo.
    Tirando le somme, l’annata 2024 vede un ranking conclusivo molto diverso da quello di fine 2023. È terminato il dominio di Djokovic, Sinner e Alcaraz hanno preso il sopravvento insieme a Zverev, ancora incapace di vincere uno Slam ma protagonista di un’annata assai continua e consistente. Durante la off-season ormai alle porte avremo il tempo per altre analisi più approfondite.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO