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    Sinner quasi perfetto: contro Altmaier raggiunge il secondo miglior punteggio della stagione ATP

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il dominio di Jannik Sinner nel primo turno dell’ATP 500 di Vienna non si misura solo nel netto 6-0 6-2 inflitto a Daniel Altmaier, ma anche nei numeri. Secondo i dati forniti da Tennis Insights, la prestazione dell’azzurro ha ottenuto un punteggio medio di 9.61, il secondo più alto registrato nel circuito ATP nel 2025.
    Un dato che testimonia la straordinaria efficienza del gioco di Sinner: precisione al servizio, aggressività controllata da fondo campo e un ritmo di scambio quasi impeccabile. L’unica prestazione superiore, sempre secondo il sistema di valutazione statistica della ATP, risale al Masters 1000 di Roma, quando lo stesso Sinner aveva totalizzato un 9.62 nella vittoria contro Casper Ruud.
    A completare la top 5 stagionale figurano Daniil Medvedev (9.53 nel match contro Halys a Halle) e Carlos Alcaraz, autore di due performance d’élite a Tokyo: 9.47 contro Nakashima e 9.42 contro Fritz.
    Questi numeri confermano ancora una volta quanto Sinner sia diventato un punto di riferimento assoluto nel tennis mondiale: capace non solo di vincere, ma di farlo con una qualità e una continuità che pochi possono eguagliare. Se la perfezione nel tennis non esiste, il 9.61 di Vienna è quanto di più vicino ci possa essere.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner Show sotto le luci di Vienna, Altmaier annichilito. Sarà derby con Cobolli negli ottavi

    Jannik Sinner (foto Erste Bank Open)

    Una delle innegabili qualità di Jannik Sinner è quella di far parlare sempre il campo, il suo habitat più naturale, dove il suo “verbo” si esprime con netta precisione. In giornate segnate da parecchio “vento” intorno al suo nome, soffiato da un populismo inaccettabile, Sinner debutta sul Centre court dell’ATP 500 di Vienna e tira fuori dal cilindro una prestazione impressionante per qualità, potenza, intensità. Una furia sul “povero” Daniel Altmaier, annichilito con un sonoro 6-0 6-2 in soli 58 minuti, totalmente dominati da un Jannik perfetto in ogni colpo e situazione di gioco. Sinner ha servito bene, cedendo la miseria di 4 punti nei suoi turni di battuta (!), uno con la prima palla e tre con la seconda, e ha risposto con altrettanta qualità mettendo sul tedesco una pressione impossibile da sopportare. C’ha provato Daniel: ha attaccato, si è preso rischi enormi venendo a rete il prima possibile visto che da fondo era travolto; ha tirato al massimo delle sue possibilità anche la seconda di servizio, ma non è riuscito a trovare il minimo appiglio su cui provare a costruire una contro mossa credibile. Sinner l’ha spazzato via.
    L’azzurro ha spinto fortissimo, come se fosse una finale, evidentemente voglioso di testare il suo livello, e si è anche divertito a provare schemi diversi come smorzate, dei tagli di rovescio nel corso dei rari lunghi scambi – soluzione questa per lui strana – e anche frequenti discese a rete. La bellezza viene dal fatto che nonostante le differenze, le frequenti uscite dai suoi schemi, non ha sbagliato quasi mai. Bellissimo vederlo mixare così tante soluzioni, orchestrate con qualità forte di un controllo totale del tempo di gioco e del campo. Jannik ha giocato con i piedi vicinissimi alla riga, un fulmine nel fare due passi in avanti e chiudere di prepotenza, ma senza mai perdere la misura. Solo 7 errori a fronte di 19 vincenti (dati tennistv) e per la potenza e profondità delle traiettorie è qualcosa di notevolissimo. Variazioni, bella novità, ma a impressionare sono state le sue eccezionali accelerazioni, bordate di diritto e rovescio imprendibili. Eccellente come Jannik sia riuscito a prendersi molti vincenti improvvisi con cambi in lungo linea, perfetti, a punire gli onesti tentativi di Altmaier di aprire al massimo l’angolo per provare a prendersi un minimo di spazio. Come dicono a Londra, “No Match”.
    Non c’è molto altro da commentare sull’andamento del match. Sinner in condizioni indoor non perde dal Paleolitico, è nettamente il più forte al mondo, e Altmaier non ha né il servizio né la tenuta necessaria a controbattere il ritmo e pressione imposta dall’azzurro. Jannik ha colpito così continuo e profondo, fin dalla risposta, che Daniel ha stazionato per quasi tutto il match ben dietro la riga, quindi è stato un gioco da ragazzi per il n.2 entrare forte e fare quel che voleva. Il tedesco per questo ha attaccato tanto, ma non sempre i suoi approcci sono stati abbastanza ficcanti da metterlo in una condizione di vantaggio, e nemmeno col servizio è riuscito a tenere fermo l’azzurro. Poi in risposta non è riuscito a fare niente, e senza la minima pressione Sinner è volato via di slancio. Un ingresso nel torneo favoloso per l’azzurro, che se cercava risposte concrete sul proprio stato di forma le ha trovate eccome. Sarà molto curioso ora assistere negli ottavi alla sfida contro Flavio Cobolli. Un match inedito, un derby, partite spesso particolari ma… Jannik non perde contro un connazionale da una vita (Caruso l’ultimo a batterlo…). Sinner nei tornei indoor trova forse le migliori condizioni in assoluto per performare. Ammirarlo in prestazioni come quella dell’esordio a Vienna 2025 è un privilegio, è quasi impossibile giocare a tennis meglio di così per forza, spinta, aggressività, controllo. Anzi, togliamo il “quasi”…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Altmaier inizia l’incontro al servizio, e con una sbracciata di rovescio elegante ma esagerata. Poi un attacco perentorio alla rete, e la volée è ottima. Evidente dopo solo due punti la sua intenzione di far di tutto pur di non finire nello scambio. Fa bene perché il terzo punto è uno scambio e… chi lo vince? Sinner, con la sua sostanza e profondità di traiettorie. Spettacolare il doppio smash di Jannik, avanti dopo una gran risposta. 15-40, due palle break per il nostro campione. Atlmaier non mette la prima e Sinner spinge, quindi sorprende il rivale con la smorzata, che gli vale il BREAK. Inizio molto convincete per Jannik. Impressionante come “scoppia” la palla quando a impattarla è l’italiano, e pure il servizio viaggia potente e sicuro. Arriva anche il primo errore dell’azzurro, un rovescio in scambio lungo. Sbaglia anche una smorzata dopo il servizio, la palla svaria troppo larga. Poco male, un progressione magistrale col diritto da sinistro gli vale il 2-0. La sensazione è che quando si scambia, Altmaier poco può. E può davvero poco quando Jannik risponde con totale potenza, angolo e profondità, il tedesco non ha il tempo per ritrovare equilibrio e colpire bene. Si prende di prepotenza tre punti di fila JS, 0-40. Daniel spinge a tutta col diritto ma… con una difesa poderosa Sinner ribalta tutto a suo favore, avanza nel campo e si prende il punto del Doppio BREAK, 3-0 robusto, 13 punti a 3. One Man Show so far. Arriva anche il primo Ace, al centro, palla veloce e anche con spin laterale, e segue un serve and volley sul 30-15, con un’ottima posizione sulla rete. 4-0, score impietoso per Altmaier, travolto. Impressionante l’accelerazione col diritto lungo linea che vale a Sinner il primo punto del quinto game, e della risposta di rovescio lungo linea in avanzamento ne vogliamo parlare? 0-30. Altmaier non sa che diavolo fare… Mette più punch che può col diritto ma la palla gli decolla via. 15-40. Finalmente una bella accelerazione di rovescio cross sbaraglia la difesa di Jannik, ma che rischio… Solo così fa il punto, perché se tira una traiettoria non definitiva o quasi, ecco che Sinner arriva e tira un’altra accelerazione lungo linea che non si può riprendere. BREAK, il terzo di fila, 5-0. Di martello, ma anche col pennello, bellissimo il passante di puro tocco che fulmina l’attacco di Daniel. 22 minuti, 6-0 Sinner. Brutale prestazione del n.2 del mondo.
    Altmaier riparte alla battuta nel secondo set. Nonostante le sberle subite, il tedesco prova ad attaccare, fa davvero del suo meglio spingendo nell’angolo e venendo dentro al campo. Però esagera col S&V sul 30-15, la risposta di JS c’è, bassa, precisa, te lo puoi permettere solo se il servizio è molto competitivo. Con una prima palla esterna più lenta ma molto tagliata ecco il 40-30, per la prima volta nel match Altmaier ha la palla per vincere un game. Sinner lo aggredisce col rovescio e si prende il punto. Effetti speciali da Oscar per Daniel sull’attacco e volée alta tagliata difficilissima, tanto che pure Jannik applaude convinto. Col primo Ace del suo match, Altmaier vince un game, ma che magie per arrivarci… Quasi non si gioca nel turno di Sinner, chiuso con l’Ace n.4. Altmaier è costretto a rischiare a tutta col servizio, pure la seconda palla, per risalire dallo 0-30 nel terzo game, quindi si butta bene a rete e indovina l’angolo del passante, gestito bene di volo. Sinner non si fa intimidire dalla buona vis del rivale e con la solita ottima risposta va a prendersi una palla break. Daniel non trova la prima in campo ed esagera col rovescio, la palla decolla e… BREAK Sinner, 2-1 avanti. Jannik mette in gioco tre prime su quattro, e variando pure angolo e rotazione, così Altmaier è del tutto impotente in risposta, parte da troppo dietro e Jannik ha tutto lo spazio e il tempo per fare quel che vuole. Altro game a zero, gestito senza alcun problema, per il 3-1 Sinner, chiuso pure con una “smorza” di qualità. Altmaier ci prova, è un fighter e non molla mai, ma anche il quinto game va ai vantaggi, non sfruttando una palla game, e alla fine la pressione micidiale dell’azzurro ha la meglio, per il secondo BREAK del parziale, 4-1 Sinner, troppo solido, dinamico, non concede niente la sua risposta è una sentenza. Daniel costantemente sotto assedio. Atlmaier riesce a vincere con grinta un altro turno di servizio, ma lo score resta lo stesso molto severo. Finisce 6-2 con l’ennesimo turno di battuta dominato da Sinner, pronto anche a scendere a rete e chiudere lo spazio. Che prestazione! Next Cobolli, sarà una intrigante novità.

    Jannik Sinner vs Daniel Altmaier ATP Vienna Jannik Sinner [1]66 Daniel Altmaier02 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 6-2D. Altmaier 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-04-1 → 5-1D. Altmaier 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A3-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1D. Altmaier 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 df 40-A1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 1-1D. Altmaier 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-0 → 6-0D. Altmaier 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-0 → 5-0J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-0 → 4-0D. Altmaier 0-15 0-30 0-402-0 → 3-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 2-0D. Altmaier 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Sinner vs Altmaier

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Altmaier 🇩🇪

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    334
    162

    Ace
    5
    3

    Doppi falli
    0
    1

    Prima di servizio
    19/32 (59%)
    26/45 (58%)

    Punti vinti sulla prima
    18/19 (95%)
    14/26 (54%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/13 (77%)
    4/19 (21%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    1/6 (17%)

    Giochi di servizio giocati
    7
    7

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    214km/h (132 mph)
    212km/h (131 mph)

    Velocità media prima
    202km/h (125 mph)
    187km/h (116 mph)

    Velocità media seconda
    156km/h (96 mph)
    164km/h (101 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    280
    28

    Punti vinti su prima di servizio
    12/26 (46%)
    1/19 (5%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    15/19 (79%)
    3/13 (23%)

    Palle break convertite
    5/6 (83%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    7
    7

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    28/32 (88%)
    18/45 (40%)

    Punti vinti in risposta
    27/45 (60%)
    4/32 (13%)

    Totale punti vinti
    55/77 (71%)
    22/77 (29%) LEGGI TUTTO

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    Codacons contro Sinner: “Una vergogna per l’Italia, ritirategli tutti gli onori”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    La decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Finali di Coppa Davis ha scatenato un vero e proprio terremoto in Italia. Mentre il numero 2 del mondo si prepara a tornare in campo all’ATP 500 di Vienna, nel nostro Paese infuria la polemica per la rinuncia alla competizione che si terrà a Bologna, con il Codacons — l’associazione italiana dei consumatori — che ha addirittura chiesto la revoca di tutti i riconoscimenti istituzionali assegnati al tennista altoatesino.In un durissimo comunicato, l’associazione ha definito la scelta di Sinner “una bofetada all’Italia e ai milioni di appassionati di tennis”, accusandolo di mancare di rispetto nei confronti della nazionale e del pubblico:
    “La decisione di Sinner di rifiutarsi di giocare la Coppa Davis è una vergogna per l’Italia, per gli italiani e per i tifosi. Non si può rappresentare l’Italia nel mondo e poi prendere decisioni sportive così opposte.”Il Codacons è arrivato a chiedere la revoca di ogni onorificenza, compresi il titolo di Ambasciatore della Diplomazia Sportiva conferito dal Ministero degli Esteri, il Collare d’Oro al Merito Sportivo del CONI, e persino la cittadinanza onoraria di Torino, assegnata dopo la storica vittoria della Davis nel 2023.
    Il comunicato si chiude con un attacco personale al tennista:“Se Sinner dedicasse meno tempo a girare spot pubblicitari per ogni prodotto, forse rappresenterebbe meglio il suo Paese dentro e fuori dal campo.”
    Parole pesanti, che si aggiungono a un clima mediatico ormai incandescente. Sinner, da parte sua, ha già spiegato la scelta in modo chiaro: la necessità di recuperare energie dopo una stagione logorante e di prepararsi al meglio per il 2026. Una decisione presa con il suo team, “difficile ma ragionata”, come ha ribadito a Sky Sport.Il dibattito, però, non accenna a spegnersi: tra chi lo accusa di scarso patriottismo e chi difende la sua professionalità, Sinner continua a dividere l’Italia — e a dimostrare, suo malgrado, quanto il tennis sia ormai al centro della nostra attenzione nazionale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    L’assurdo attacco di Bruno Vespa a Sinner: lo critica per la Davis e confonde Alcaraz con “Alvarez”

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Un tweet e una gaffe clamorosa hanno riacceso le polemiche attorno alla decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Final Eight di Coppa Davis. Il giornalista Bruno Vespa, attraverso un post pubblicato su X (ex Twitter), ha criticato duramente la scelta del numero 2 del mondo, mettendo in discussione il suo attaccamento all’Italia — ma con un errore che non è passato inosservato.
    Nel suo primo messaggio, Vespa ha infatti scritto:“Perché un italiano dovrebbe tifare per Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale. Onore ad Alvarez che gioca la Coppa Davis con la sua Spagna.”Il nome “Alvarez” è però un errore: il giornalista intendeva ovviamente riferirsi a Carlos Alcaraz, campione spagnolo e grande rivale di Sinner. Poco dopo, Vespa ha pubblicato un secondo tweet correttivo, scrivendo che il tennista azzurro avrebbe rinunciato alla Davis “per prendersi una settimana di vacanza in più”.Le parole del conduttore di Porta a Porta hanno scatenato un’ondata di reazioni indignate nel mondo dello sport. A prendere la parola sono stati due simboli dell’Italia sportiva, entrambi altoatesini come Sinner.

    Il leggendario campione di slittino Armin Zoeggeler ha replicato con fermezza:“C’è chi dice che non è italiano perché parla tedesco? Se abbiamo di questi problemi… Io non ne ho, io so quali sono le mie origini. Abbiamo un passaporto italiano, non c’è nulla da discutere.”Sulla stessa linea anche Tania Cagnotto, icona dei tuffi e medaglia olimpica, che ha difeso Sinner sottolineando l’assurdità delle polemiche:“Che lo parlino loro il tedesco, se ci riescono… Federer e Djokovic hanno fatto scelte simili, ma nessuno li ha criticati così. Noi italiani siamo bravissimi a lamentarci, sembra più invidia che altro. Jannik è italianissimo.”
    La polemica arriva a poche ore dall’esordio di Sinner all’ATP 500 di Vienna, dove l’altoatesino ha ribadito che la rinuncia alla Coppa Davis è stata una decisione ponderata con il suo team, per gestire al meglio la preparazione in vista della prossima stagione.Una scelta professionale, trasformata da alcuni in un caso nazionale. Ma a difendere l’immagine di Sinner, questa volta, ci hanno pensato due voci autorevoli dello sport italiano.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner e Alcaraz giocheranno una esibizione a Seoul il prossimo 10 gennaio

    Sinner e Alcaraz a Wimbledon 2025

    Prima due indizi social “molto concordanti”, poi ecco la notizia, diffusa dalla stampa coreana. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz giocheranno un’esibizione il prossimo 10 gennaio 2026 a Seoul, denominata “Hyundai Card Super Match”. Quest’incontro, che diventerà di fatto un avvicinamento – se così lo possiamo chiamare… – al prossimo Australian Open, è stato sancito da una nuova partnership commerciale siglata da entrambi i tennisti con il noto brand automobilistico coreano. Infatti stamattina sia l’italiano che lo spagnolo hanno diffuso ognuno sui propri canali social una foto con una loro firma e un inequivocabile “ci vediamo in Corea”. Qui gatta ci cova… e infatti ecco che il quotidiano “The Chosun” ha riportato la notizia, l’annuncio di questa partita di esibizione tra i due.

    La partita andrà in scena presso la Incheon Inspire Arena, e un portavoce dell’azienda coreana ha affermato al giornale che “presto verrano diffuse tutte le informazioni relative ai biglietti, orari e tutto il resto di quest’avvenimento”.
    L’Australian Open 2026 scatterà con il main draw domenica 18 gennaio, quindi i due leader del tennis mondiale avranno una settimana per arrivare a Melbourne e studiare le condizioni del primo Slam in stagione, del quale Sinner è campione in carica nelle ultime due edizioni.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Volandri: “La porta per Sinner è aperta ma non mi aspetto un cambiamento. Credo che la Davis non si debba per forza giocarla ogni anno. E soprattutto serve una collocazione migliore”

    Filippo Volandri, Capitano del team italiano in Davis Cup

    Filippo Volandri, pur con dispiacere, accetta la decisione di Jannik Sinner di non essere disponibile quest’anno a giocare la Final 8 di Bologna, in scena la settimana successiva alle ATP Finals. Il capitano azzurro ha raccontato alla Gazzetta dello Sport di aver parlato molto serenamente con il n.2 del mondo a Vienna, e ha spaziato su molti temi interessanti: la non convocazione di Darderi (ricordiamo che si possono cambiare entro il 17 novembre), le motivazioni di Berrettini e anche sui problemi che continuano ad attanagliare la competizione, su tutti la pessima collocazione a fine anno quando tutti i giocatori sono prosciugati dalla durezza della stagione. Anche per Volandri questo è il vero problema, aggiungendo che non debba per forza giocarla ogni anno. Questi i passaggi più significativi dell’intervista del capitano italiano.
    “Sono stati due anni pesantissimi per Sinner per le motivazioni che sappiamo e Jannik ha speso tanto anche a livello mentale, ancora più che in campo” commenta Volandri. “Sia lo scorso anno che questo ha finito la stagione spremendo tutto ciò che aveva. Alla Davis ha letteralmente raschiato l’ultima goccia di energia dal barile. E la sua grandezza è che non lo fa mai sembrare: appare sempre in controllo, ma vi assicuro che arriva alla fine della competizione svuotato. (…) Quella settimana serve per staccare, per ricaricarsi davvero e resettarsi per puntare al 2026 dove, comunque avremo ancora le Finals in casa. Quello con la Nazionale è un impegno importante per tutti, ma va gestito con equilibrio visto che arriva alla fine della stagione. Tecnicamente la possibilità di convocarlo c’è, ma quando un team di quel livello prende una decisione di questo genere sulla programmazione poi è difficile cambiare in corsa. Noi restiamo disponibili, la porta è aperta, ma non mi aspetto un cambiamento”.
    Il rapporto con Jannik è ottimo, nessuna frizione per questa scelta del 4 volte campione Slam e due in Davis: “A Vienna ci siamo visti e abbracciati. Abbiamo chiacchierato con il team, con la famiglia. Mi ha raccontato della cotoletta che hanno preparato. C’è grande serenità nei rapporti”.
    “La squadra rimane molto forte. È ovvio che ogni capitano vorrebbe avere la rosa al completo con il suo giocatore più forte a disposizione. Ma proprio perché sono il capitano della Davis e ho giocato, cerco di normalizzare la cosa” continua Filippo. “È una decisione che, come ha detto anche il presidente Binaghi, fa male, ma non è né la prima né l’ultima volta che succede. Capita a tutti i giocatori, anche ai grandissimi. Zverev non l’ha giocata per anni, Federer e Nadal lo stesso. Ci sono stagioni che ti portano ad arrivare in determinati momenti in condizioni fisiche e mentali diverse. Siamo pur sempre a fine stagione, e ogni anno è diverso. Per Jannik questa è stata una stagione particolare, e lo sappiamo tutti”,
    A questo punto il leader “morale” della squadra sarà Matteo Berrettini, campione lo scorso anno proprio insieme a Sinner, e complessivamente vincitore di tutte le sei partite disputate tra i gironi di Bologna e la finale di Malaga: “Matteo nell’indoor ha picchi altissimi. È un giocatore da superfici rapide, anche se gli è mancata un po’ di continuità. Spero che in queste settimane ritrovi ritmo. Non ho dubbi sulla sua qualità, né come giocatore né come uomo squadra, è molto importante e lo ha dimostrato”.
    Musetti spera nella qualificazione alle Finals e proprio in quei giorni, tra Torino e Bologna, potrebbe nasce il suo secondo figlio: “Lui ha dato la massima disponibilità e noi lo aiuteremo a gestire la situazione nel miglior modo possibile. Io sono padre, capisco perfettamente cosa prova. Fino al giorno prima dell’inizio dell’evento si possono ancora fare sostituzioni, quindi c’è margine per valutare”.
    Darderi nel ranking è quarto tennista italiano, dietro Sinner Musetti e Cobolli, ma non è stato convocato… Questa la motivazione di Volandri: “Luciano ha fatto una bellissima stagione, ma è nato e cresciuto sulla terra rossa. È migliorato anche sul cemento all’aperto, ma sull’indoor deve fare ancora un po’ di esperienza e ne è consapevole. È un grande lavoratore, sta crescendo e la sua chance arriverà“.
    Questa la considerazione del capitano sui problemi della finale di Davis Cup, con i giocatori che arrivano provati dall’intensa annata di tornei individuali: “Io credo che non si debba per forza giocarla ogni anno. E soprattutto serve una collocazione migliore: non può stare nell’ultima settimana della stagione, quando tutti sono scarichi. Se la consideriamo importante, dobbiamo darle il posto che merita. Il problema è che è un evento ITF in un calendario ATP che non lascia altri spazi”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, quote ribaltate dopo il forfait di Sinner: per i bookie ora c’è in pole la Spagna di Alcaraz

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Il forfait di Jannik Sinner in Coppa Davis cambia tutte le carte in tavola. L’Italia, che fino a prima della rinuncia del numero 2 al mondo era favorita sulla lavagna dei bookmaker, viene scavalcata da Carlos Alcaraz e compagni: passa infatti da 3,50 a 2,75 il settimo titolo della Spagna, con l’Italia di Musetti, Cobolli, Berrettini, Bolelli e Vavassori che sale da 1,85 a 5, come riporta Agipronews. Chiudono il podio delle favorite, tutte a quota 6, la Repubblica Ceca, la Francia e la Germania. Più staccate Belgio e Argentina, entrambe a 33.
    Nonostante la defezione del suo tennista più forte, viene comunque offerta a 2,25 – al pari di Spagna e Francia – la possibilità che l’Italia raggiunga la finale. Seguono, per gli esperti, la Germania di Alexander Zverev a 3 e la Repubblica Ceca di Tomas Machac a 4, con il Belgio di Zizou Bergs infine offerto a 7,50. LEGGI TUTTO

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    Adriano Panatta: “Sulla scelta di Sinner per la Davis mi sento un dinosauro parlante, ma non posso dargli torto”

    Adriano Panatta ultimo italiano vincitore a Parigi e Roma (1976)

    Nel tennis moderno, le priorità sono cambiate, e Adriano Panatta non lo nasconde. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex leggenda azzurra ha commentato la decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Final Eight di Coppa Davis 2025, ammettendo il proprio disagio ma anche la consapevolezza che il tennis attuale impone logiche diverse rispetto ai suoi tempi.
    “Ci sono situazioni in cui mi sento un dinosauro parlante, e commentare la decisione di Sinner è una di queste. Ho giocato quando la vecchia Coppa Davis era una delle priorità che si contavano sulle dita di una mano: Roma, Parigi, Wimbledon, la Davis e forse, per ultimi, gli US Open. Degli Australian Open nessuno parlava. Il tennis è cambiato, e non sempre nei modi migliori. Questo non fa che aumentare il mio disagio”.
    Panatta, vincitore della Coppa Davis nel 1976, ha spiegato come in passato il torneo a squadre fosse il fulcro della carriera di un tennista, mentre oggi le scelte ruotano attorno ai grandi tornei individuali e alla gestione del fisico:“Alla Davis non avrei mai rinunciato, e se qualcuno lo avesse fatto, sarebbero stati i compagni e il capitano a chiedere spiegazioni nel modo più duro possibile. Ma non è mai successo. A noi non sarebbe nemmeno passato per la mente. Oggi non è più così. Il tennis è un’altra cosa, e anche i giocatori lo vivono in modo diverso.”
    Pur ammettendo di essere deluso, Panatta ha mostrato comprensione per la decisione di Sinner:“Posso dire che mi dispiace, che uno sforzo l’avrei fatto, ma non posso dargli torto. Sinner dice che la priorità è cominciare bene il 2026, e che una settimana di riposo o di lavoro fa la differenza. Ha ragione: il tennis di oggi richiede un’adesione totale, quasi una devozione. I giocatori sono come Ceo delle aziende che portano il loro nome, militari che devono preparare una missione.”
    L’ex campione romano ha poi sottolineato come la situazione di Jannik sia frutto di un sistema che andrebbe ripensato:“Sinner di Davis ne ha vinte due, ora ha bisogno di una pausa per rilanciare le sue ambizioni: vincere gli Slam, battersi con Alcaraz, riprendersi il numero uno. Queste sono le sue priorità. La finale di Davis è troppo vicina alle Finals, il calendario non aiuta. È un tennis da ripensare nella sua complessità, non per compartimenti stagni. Quando lo faranno, non sarà mai troppo tardi.”
    Un’analisi lucida, quella di Panatta, che unisce nostalgia e realismo: il tennis è cambiato, e anche chi lo ha reso grande deve fare i conti con una nuova era dove la Coppa Davis non è più — come un tempo — “la coppa da non mancare mai”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO