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    Mouratoglou: “Lasciate Sinner in pace. Si è guadagnato il diritto di scegliere ciò che è meglio per lui”

    Patrick Mouratoglou

    Il noto coach francese Patrick Mouratoglou è intervenuto sulla faccenda Sinner – Davis che, partendo dall’Italia, ha tenuto banco in tutto il mondo del tennis. Per la stampa estera, e molti osservatori, è davvero curioso il putiferio che si è scatenato dalla stampa generalista, meno da quella sportiva che meglio capisce le peculiarità del tennis e di un giocatore di punta come Sinner. La conclusione di Mouratoglou è semplice: Jannik conosce meglio di tutti quello di cui ha bisogno e la sua scelta va solo rispettata.
    “Lasciate in pace Jannik Sinner! È quello che continuo a dire da quando ha annunciato che avrebbe saltato la Coppa Davis, in casa” scrive Patrick nel post social. “Ho letto che potrebbe addirittura rinunciare anche a Parigi per concentrarsi sulle ATP Finals — anche se, a giudicare dalle sue ultime dichiarazioni a Vienna, oggi sembra un’ipotesi meno probabile. E sì, per qualcuno può sembrare scioccante, soprattutto se lo si vede partecipare a un’esibizione ma non a un Masters 1000 o alla Davis. Ma facciamo un passo indietro”.
    “In realtà, penso che sia una cosa positiva. Non tanto il fatto che salti la Davis in sé, quanto il fatto che i top player oggi abbiano finalmente la libertà di fare le proprie scelte. Per troppo tempo i tennisti hanno vissuto seguendo un calendario quasi obbligato. Ma i giocatori non sono macchine. Conoscono il proprio corpo, sanno quando spingere, quando riposare e quando è il momento di proteggere il proprio futuro”.
    “La Coppa Davis è un evento bellissimo, ma non è più quella di una volta. È cambiata molto, ha perso parte del suo prestigio e arriva alla fine di una stagione estenuante. Sotto il profilo fisico ed emotivo, è una delle competizioni più dure del tennis, soprattutto quando sei il numero uno del tuo Paese e sulle tue spalle grava tutta la pressione del risultato. Quindi sì, capisco la delusione dei tifosi italiani. Ma capisco anche la decisione di Jannik. Si è guadagnato il diritto di scegliere ciò che è meglio per lui — e questo diritto va rispettato” conclude l’allenatore francese.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Cahill? Mi piacerebbe che restasse, ma dobbiamo ancora parlarne”

    Darren Cahill insieme a Simone Vagnozzi

    Il fine stagione si avvicina e in “casa Sinner” oltre alle ATP Finals ormai alle porte e la corsa – più teorica che realistica – per finire da n.1 nel ranking, torna caldo il tema relativo alla permanenza di Darren Cahill come coach. Lo scorso gennaio nel corso dell’Australian Open a Jannik “scappò” una frase di troppo, sull’ultima stagione da allenatore per Cahill. Poi sono successe tante cose, inclusa la nota scommessa nel team, vinta da Sinner, che avrebbe dato mano libera per scegliere o meno la permanenza dell’australiano nel suo team. La situazione sembra ancora molto fluida, il n.2 del mondo ne ha parlato a Vienna dopo la vittoria su De Minaur in semifinale. L’obiettivo per il nostro campione è chiaro: convincere Darren a restare ancora con lui e continuare un percorso straordinario di cresciuta umana, sportiva e vittorie.
    “Mi piacerebbe che restasse, mi ha sicuramente dato molto” afferma Sinner parlando di Cahill. “Ormai non è solo un allenatore di tennis per me, ma qualcosa di più. Mi dà tanto anche a livello personale. Ora ha 60 anni ed è nel mondo del tennis da tanto tempo. Dobbiamo prima parlarne e poi vedere”.
    Interessante il seguente passaggio, nel quale Jannik afferma che all’interno del team non è ancora stato affrontato il tema di chi potrebbe essere un sostituto di Cahill, qualora confermasse la sua idea di terminare la propria carriera da allenatore. E, allo stesso tempo, Sinner conferma la necessità di un innesto se Darren a fine anno lascerà il team. “Simone Vagnozzi e io non abbiamo ancora discusso su chi potrebbe essere il prossimo allenatore, ma di certo ci serve un secondo coach” afferma Sinner. “Anche Simone ha bisogno di qualche settimana libera per stare con la sua famiglia. Per me è importante avere uno scambio anche su questo”.
    Parole che confermano come ancora niente sia stato deciso e, allo stesso tempo, di come all’interno della sua squadra ci sia un vero confronto per arrivare a una decisione che possa soddisfare tutti. Jannik giocherà la finale del 500 di Vienna contro Zverev, a caccia del quarto titolo stagionale e 22esimo in carriera. Seguirà un volo a Parigi, per l’ultimo Masters 1000 dell’anno nella nuovissima La Defence Arena. Quindi l’ultima tappa del suo 2025 in Italia, a Torino, per le ATP Finals. Darren Cahill seguirà Jannik in questi ultimi tornei della stagione. Vedremo se all’Inalpi Arena si concluderà il viaggio sportivo dell’australiano, o se Sinner vincerà anche questa sfida, convincendolo a restare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner di sostanza, doma un tosto De Minaur e torna in finale all’ATP 500 Vienna

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Una partenza sprint, con una spinta, potenza e precisione da antologia. Poi dal 4-0 la partita si complica e Sinner va “di sostanza”, lavorando gli scambi e imponendo la sua maggior tenuta ad altissimo ritmo a un tosto Alex De Minaur, davvero un fulmine in campo e capace di difese e contrattacchi davvero efficaci, alcuni da cineteca. Jannik batte l’australiano per 6-3 6-4 (e dodicesima volta in altrettante sfide!) e conquista la finale all’ATP 500 di Vienna, dove attende il vincente della seconda semifinale tra Musetti e Zverev. Un buon Sinner complessivamente, costretto a rimboccarsi le maniche e lottare in molti scambi con pressione, intensità e discreta fatica per venire a capo di un Alex davvero in versione “Demon”, salito molto da metà del primo parziale e bravo a reggere, sprintare e anche portare l’azzurro in situazioni scomode. Dopo l’avvio devastante, Jannik forse si è un filo complicato la vita con quell’improvviso contro break subito per colpa di due errori di rovescio mentre controllava il palleggio. L’improvviso “regalo” ha rianimato, anzi incendiato le gambe e testa dell’australiano, da lì in avanti molto positivo al servizio e bravo a non perdere campo, capace di resistere a scambi di una durezza inimmaginabile per la massima parte dei giocatori, rimettendo palle su palle, e non a caso…. Non avrà il colpo da k.o. Alex ma quasi nessuno riesce a rincorrere e reggere, spesso colpendo quasi di contro balzo, al ritmo intenso e davvero alto dell’italiano.
    Sinner ha allungato a metà del secondo set, ma si è subito fatto contro brekkare anche per colpa di due scelte ed esecuzioni errate con la palla corta. La variazione e il rallentare non funzionano granché quando l’avversario è il più rapido del tour; per questo Jannik ha deciso lucidamente di rimettersi a pestare a manetta, scatenando alcune accelerazioni eccezionali che l’hanno portato ad un nuovo allungo, quello decisivo. La sensazione è che a un certo punto Jannik abbia rallentato fin troppo, tanto che ad una velocità alta me non “folle” De Minaur è riuscito ad agganciarlo, e c’è stato molto da lavorare e imbastire per prendersi il punto forzando l’errore che… non arriva quanto sperato. Quando invece Sinner ha deciso di andare a tutto braccio, beh, lì De Minaur non ha retto, come del resto quasi nessuno degli avversari. Diventano 20 le partite indoor vinte di fila dall’italiano, che torna a giocarsi il titolo di Vienna.
    Come spesso accade quando si parla di Sinner, e ancor più affrontando uno che ha battuto sempre, non dobbiamo cadere nell’errore di considerare le prestazioni e vittorie di Jannik come “scontate”. Battere un tipo tostissimo, così veloce e indomito come Alex non è per niente una faccenda facile. La sensazione è che Sinner dopo la partenza eccezionale si sia un po’ irrigidito dopo il break improvviso subito, il primo dell’intero torneo. Quando parti a tutta e poi il ritmo sia guasta è sempre la peggior condizione possibile perché anche se sei di granito come lui qualche tarlo negativo lo vedi e lo senti, ed è scomodo cancellare la brutta situazione e ripartire. Infatti per una mezz’ora abbondante si è avanzati spalla – spalla, e quelle “spallate” micidiali di Jannik che in apertura avevano spaccato l’equilibrio in modo totale non si sono viste più. Anche per merito di Alex, che ha risposto bene e si è affidato anche al back di rovescio per spezzare il ritmo del nostro, con risultati apprezzabili. Alla fine 18 vincenti e 21 errori per Sinner (14-27 per De Minuar), con alcune scelte non sempre efficaci quando ha voluto rallentare per poi accelerare; e qualche errore di troppo col rovescio, strano dopo l’ottima partenza. I numeri al servizio sono stati discreti, più negativo l’aver subito due break su due chance concesse, e lì c’è qualche colpa. Ma resta una prestazione di alto livello, la conferma di un’ottima condizione fisica per reggere una partita così intensa sul piano della corsa e dell’intensità degli scambi.
    Sinner forse avrebbe potuto affidarsi maggiormente al diritto cross a tutta velocità, colpo che nei primi game ha del tutto sbaragliato De Minaur e che poi ha rischiato di meno. Sensazioni, probabilmente non se la sentiva più nella fase centrale del match; mentre da metà secondo set è tornato a spaccare la palla con totale potenza, più col lungo linea, sia di diritto che col rovescio. Vedremo se la settimana di Vienna si concluderà con il suo secondo titolo nel torneo, ma l’aspetto più interessante è probabilmente come tanto e bene abbia insistito sul prendersi il rischio ad altissima velocità col lungo linea, una situazione che gli porta un grande vantaggio e che diventa quasi irresistibile per la massima parte degli avversari. Meno bene in risposta – dopo l’eccellente avvio – rispetto ad altre partite, ma ci sta. Che sia derby con Musetti o partita vs. Zverev, la finale sarà tecnicamente molto diversa, visto che nessuno dei due ha l’intensità dell’australiano. Per come ha tenuto di gambe e di testa in semifinale, Jannik è pronto alla sfida.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur sceglie di rispondere e cerca di rispondere super-aggressivo. Ci riesce nel primo punto del match, grande impatto, meno nei successivi perché Sinner ingrana col servizio e si prende il centro del campo, e da lì “son dolori”. 1-0 Jannik, che in risposta entra in modalità “Playstation”. Incredibile vederlo appoggiare i piedi con equilibrio perfetto e tirare bordate di grandissima potenza e profondità. Impone il suo ritmo Sinner, troppo alto per De Minaur che cerca di uscirne in qualche modo ma sbaglia. 15-40, subito due palle break per l’azzurro. La risposta di Jannik è abbastanza profonda e carica di spin da provocare l’errore di Alex, un diritto un po’ traballante gli esce di due spanne. BREAK Sinner, 2-0. Segue un turno a zero per il pusterese, in grande controllo del campo forte di un servizio in ritmo e del diritto, pesantissimo. 12 punti a 2 il parziale. Dopo i primi 10 minuti i due sembrano giocare due sport diversi per potenza e velocità abbinata a controllo, quello di Jan è nettamente superiore e il buon Alex non regge. Vedi lo scambio sul 30 pari nel quarto game: dopo un paio di colpi “normali”, Sinner lascia correre a tutta il braccio col diritto e la palla non galleggia nell’aria, la fende con cattiveria, un sibilo che è musica per il nostro palato e De Minaur niente può. Con un’altra ottima risposta e poi un drive consistente, Sinner si prende un altro BREAK, 4-0. Non c’è partita, è troppo più forte Jannik. Nel quinto game Alex trova finalmente un bel punto, entra a tutta col diritto su di un raro colpo centrale e non così profondo dell’italiano, e si prende il primo gran vincente del match. 15-30. Poi se la gioca proprio male la mini-chance il canguro, cerca un back di rovescio che non è proprio nelle sue corde, tanto che la palla vola via. Si chiede “perché”, non era il momento per un regalo. Sinner ringrazia e si affida al pilota automatico, la sua pressione da mezzo metro dietro la riga, in anticipo. Il game va ai vantaggi, e Sinner da tre quarti campi tira un rovescio che sbatte sul nastro. C’è la prima palla break da difendere, non del match ma dell’intero torneo. Si scambia a buon ritmo, e incredibile! Sbaglia Jannik, concede un BREAK, per il 4-1. Due errori di rovescio condannano il n.2, e l’australiano entra in partita. Dopo il dominio dell’italiano, “Demon” trova un buon ritmo e si prende altri due punti, 30-0, poi Jannik cambia di nuovo marcia e il game va ai vantaggi. Cerca la rete Sinner, non tocca bene su di una volée non difficile, è assai più efficace quando lascia partire un’accelerazione lungo linea di rovescio che va a pizzicare il diritto in corsa di ADM, non il pezzo forte del suo repertorio. Alex salva una palla break tagliando bene il campo col lungo linea dopo un cross ben orchestrato. 12 punti, per arrivare a 4-2 (dal possibile 5-0 o 5-1). Nel settimo game Jannik commette una leggerezza lasciando un passante alto che invece pizzica la riga laterale. Sinner non se ne bada, e nonostante il 15-30 viene ancora avanti e chiudere di potenza. Però nel game non mette mai la prima palla e deve lavorare duro in spinta. Ben 17 colpi rara intensità sul 30 pari, e Alex è il primo a cedere. Ecco finalmente una prima palla esterna, vale il 5-2. Il set si chiude per 6-3 con un ottimo turno di battuta di Sinner, col primo Ace del match, un diritto terrificante per potenza e lo smash perentorio sul set point. 43 minuti, la “macchia” del break subito in un parziale dominato.
    Il secondo set riparte con buoni turni di battuta per entrambi i giocatori, sempre micidiale il diritto di Jannik per potenza, quando decide di tirarlo a tutta Alex non riesce a contenere. De Minaur si prende molto rischio con quel diritto cross piuttosto stretto e carico di spin che non è facilissimo da gestire, e poi serve bene (due Ace nel terzo game). Jannik serve bene ma cerca qualche variazione che non sempre funziona (come il back un po’ corto d’approccio che diventa un assiste per il rivale). Alla fine lo scambio di grandissimo ritmo e pressione resta la via maestra per prendersi il punto, forzando l’errore dell’australiano o aprendosi il campo. Così esegue sul 2 pari, sostenuto anche dalla risposta. 0-30. Con un diritto sulla riga, pesantissimo, dopo un back che ha rallentato la spinta del rivale, si prende tre palle break sul 0-40. Doppio fallo, grave regalo, il primo del match, costa il BREAK che manda avanti 3-2 Sinner. Quasi 80% di prime palle “in” nel secondo set, e quella curva esterna da destra micidiale che lo mette al riparo da situazioni di punteggio scomode. Ma… fare la palla corta contro il tennista più veloce del west non è una buona opzione, come il tentativo andato a vuoto sul 30-15. Di sostanza, imponendo in ritmo bestiale sulla diagonale di rovescio, Jannik si prende un punto importante, ma poi è lui a cedere nello scambio successivo, bravo De Minaur a trovare un diritto difensivo sulla riga che sorprende Sinner. Un game duro fisicamente. E che passante De Minaur!!! Attacca in diagonale col diritto inside out ma la palla non è così profonda e “Demon” trova un cross bellissimo. Chance del contro break. Niente, una difesa splendida di Di Minaur porta Sinner a rischiare una palla corta che non passa la rete. Sinner un po’ ingenuo nel game, con le due smorzate sbagliate come scelte e come esecuzione. Contro BREAK e 3 pari. Veemente la reazione di Jannik, alza il ritmo e la velocità media, e Alex si appoggia anche bene ma alla fine cede due punti, per lo 0-30. Che potenza! Jannik sul 15-30 tira un gran diritto lungo linea dal centro e chiude con un diritto al volo prepotente. Intensità micidiale, con De Minaur davvero al limite. 15-40. Alex si fa ingolosire dallo spazio sull’incrociato dopo un bel servizio, ma il rovescio gli scappa largo. BREAK Sinner, di nuovo avanti 4-3 e servizio. INCREDIBILE l’accelerazione vincente col rovescio lungo linea che apre l’ottavo game. Meno prime di servizio in gioco invece, tanto che De Minaur può entrare in risposta. Sul 15 pari arriva un nastro mortale con la risposta, fortunato De Minaur, 15-30. Sinner “risolve” con un paio di diritti inside out di qualità, il secondo vincente. Alex resta bloccato a terra a gambe aperte e si tocca l’anca (che a suo dire non è del tutto a posto). Jannik chiede al rivale se è tutto ok, quindi cade un vassoio di bicchieri e tutti ridono, Sinner incluso. Con un bel servizio al T e un Ace esterno, Sinner allunga sul 5-3. Poco fortunato col nastro Jannik, due di fila che guastano il suo forcing.  Serve per il match sul 5-4. E serve bene: sicuro con la prima palla e un fulmine nell’entrare col colpo successivo. Uno smash perentorio gli vale il 40-0 e tre match point. Finisce subito, vola via la risposta dell’australiano. Resta imbattuto contro De Minaur, 12 le vittorie per lui. Torna in finale a Vienna, dove ha vinto nel 2023 e l’anno scorso non ha giocato. In condizioni indoor, resta l’uomo da battere.

    Jannik Sinner vs Alex de Minaur ATP Vienna Jannik Sinner [1]66 Alex de Minaur [3]34 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-05-4 → 6-4A. de Minaur 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-3 → 5-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 15-403-3 → 4-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A3-2 → 3-3A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-0 → 4-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi: Il Tabellone Principale. Sarà sfida a due tra Sinner e Alcaraz?

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Masters 1000 Parigi – Tabellone Principale – parte alta
    (1) Carlos Alcaraz vs ByeCameron Norrie vs Sebastian Baez Qualifier / Special Exempt vs (WC) Arthur Rinderknech (WC) Valentin Vacherot vs (14) Jiri Lehecka
    (9) Felix Auger-Aliassime vs Qualifier / Special Exempt Alexandre Muller vs Brandon Nakashima Daniel Altmaier vs Marcos Giron Bye vs (8) Casper Ruud
    (4) Taylor Fritz vs ByeQualifier / Special Exempt vs (WC) Terence Atmane Corentin Moutet vs Qualifier / Special Exempt Alexei Popyrin vs (13) Alexander Bublik
    (10) Karen Khachanov vs Benjamin Bonzi Denis Shapovalov vs Joao Fonseca Tallon Griekspoor vs Gabriel Diallo Bye vs (6) Alex de Minaur

    Masters 1000 Parigi – Tabellone Principale – parte bassa(7) Lorenzo Musetti vs ByeLorenzo Sonego vs Qualifier / Special Exempt Giovanni Mpetshi Perricard vs Grigor Dimitrov Jaume Munar vs (11) Daniil Medvedev
    (15) Alejandro Davidovich Fokina vs Ugo Humbert Luciano Darderi vs (WC) Arthur Cazaux Qualifier / Special Exempt vs Camilo Ugo Carabelli Bye vs (3) Alexander Zverev
    (5) Ben Shelton vs ByeFlavio Cobolli vs Tomas Machac Learner Tien vs Nuno Borges Qualifier / Special Exempt vs (12) Andrey Rublev
    (16) Jakub Mensik vs Francisco Cerundolo Qualifier / Special Exempt vs Miomir Kecmanovic Alex Michelsen vs Zizou Bergs Bye vs (2) Jannik Sinner LEGGI TUTTO

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    Sinner Show a Vienna! Bublik dominato, in semifinale c’è De Minaur

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Si dice che il diamante, oltre a splendere magnificamente, sia il materiale più duro che ci sia. Splende proprio come un diamante, di durissima bellezza, Jannik Sinner nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna: con una prestazione eccezionale per qualità e quantità domina Alexander Bublik per 6-4 6-4, ma lo score in questo caso non rende giustizia a quanto l’italiano abbia comandato la partita. Più realistico – e impressionante – quest’altro dato dal match viennese: Jannik nei 76 minuti del match ha ceduto solo 5 punti nei suoi game (due con la prima palla, tre con la seconda!), un dato sbalorditivo che indica quanto il n.2 del mondo sia stato continuo e consistente nei suoi turni, ma anche in tutto l’incontro. Solo il servizio e fiammate di qualità hanno consentito al kazako di non esser travolto, salvando molte palle break e giocando una partita più che buona, ma assolutamente non sufficiente ad impensierire la “furia” di Sinner, davvero formidabile quando si gioca in condizioni indoor. L’azzurro disputato una partita magnifica, condotta con potenza, aggressività e senza la minima pausa o sbavatura, totalmente focalizzato nel gioco per non correre alcun rischio. E infatti non mai andato minimamente in difficoltà, anche se l’avversario c’ha provato tirando fuori dal cilindro tutti i suoi trucchi.
    Jannik era più che consapevole che concedere qualcosa a Bublik può essere pericolosissimo, visto che strappargli un break è operazione molto complicata, ancor più sul veloce al coperto; per questo ha tenuto massima l’attenzione, servendo da Campione e rispondendo tanto per la qualità del servizio del rivale. L’azzurro ha messo tonnellate di pressione su Bublik e ha commesso solo 11 errori (con 21 vincenti), pochissimi per la potenza e profondità dei suoi colpi. Quando c’è stato da scambiare, Jannik è stato nettamente più forte. In semifinale c’è Alex De Minaur, contro il quale non ha perso mai in carriera. Forse se “Demon” ha visto la partita di Sinner sarà stato colto da un discreto sconforto…
    Un Sinner così centrato nei colpi, veloce, sicuro, in ritmo al servizio e aggressivo in ogni situazione di gioco, è un rebus quasi impossibile da risolvere. Certamente lo è per Bublik, che non ha la costanza in risposta per arginare la spinta dell’italiano. Proprio con la risposta invece Sinner ha messo enorme pressione al kazako, che infatti è stato costretto a rischiare tantissimo anche con la seconda palla e non ha trovato una delle sue migliori giornate. Super aggressivo Jannik anche per posizione: nessuna volontà di arretrare, ben piazzato vicino al campo per intimidire l’altro, “forza, tira un Ace se ci riesci…” sembrava dire lo sguardo serio, elettrico di Sinner. E proprio con risposte eccezionali, spesso anche in allungo, è riuscito a catturare la palla nelle corde e domarla alle sue voglie, con traiettorie clamorose per precisione e profondità. Proprio queste due sono state la chiave del successo di Jannik, colpi terribilmente precisi e profondi, tirati in ogni situazione di gioco. Attacco o difesa fa lo stesso, Sinner ha tiranneggiato, colpendo con grande potenza e alzando il ritmo ad un livello così alto che per Bublik non c’è stato niente da fare. E c’ha provato eccome il kazako nato in Russia, altrimenti lo score sarebbe stato ben più severo del 6-4 periodico finale.
    Davvero un gran bel Sinner, impeccabile alla battuta, fortissimo in risposta, prepotente col diritto. All’avvio ha concesso qualcosa col rovescio, poi ha centrato benissimo quel lato e non ha sbagliato più niente. Col diritto ha trovato una potenza devastante, confermando anche oggi la bontà dei lungo linea; ma è stato soprattutto dal centro del campo a fare il bello e cattivo tempo. Bublik è totalmente imprevedibile, quindi è più efficace stroncarlo dal centro che aprirgli troppo l’angolo; per questo appena ha tirato una bordata è venuto spesso avanti, buttare l’altro a rincorrere equivale a prendersi il punto. Jannik quasi perfetto, intenso, continuo. Un diamante duro e bellissimo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Bublik chiede subito di tutto e di più al servizio e ai suoi colpi d’attacco, non ha alcuna intenzione di finire nello scambio e verticalizza subito. Un doppio fallo, e sul 30 pari la risposta di Sinner è robusta, l’accelerazione di rovescio non passa la rete. Palla break sul 30-40. Bravo Sasha a rientrare dopo esser stato sbattuto a destra, la sua qualità nell’accelerare la palla è eccezionale, cancella la chance. Poi esagera con una fiammata col diritto velocissima, troppo. PB #2. Ace, il primo del match. 1-0 Bublik, grazie al servizio. Dura meno di 1 minuto il primo turno di Sinner, fila via come il vento d’autunno. Il kazako nato in Russia è sotto pressione anche nel terzo game: inizia col doppio fallo poi la risposta di rovescio di Jannik è quasi sulla riga. 0-30. Altro doppio fallo… il terzo, è lo score segna 0-40. Bene Bublik sulle prime due, tra velocità e una palla corta, mentre sul 30-40 è Sinner sbagliare un rovescio di scambio cercando grande profondità. 5 punti di fila, e 5 palle break annullate per Sasha, e 2-1. Servizio e diritto dell’italiano sono impeccabili, vedi la “pallata” vincente sul 15-0 del quarto game, esecuzione balisticamente perfetta. Qualche errore invece col rovescio, lato dove Bublik regge di più nello scambio, infatti l’azzurro cerca di scambiare soprattutto diritto vs. diritto, dove appena può Sasha esce con la botta a chiudere, o la va o la spacca. Settimo game, palle nuove e… Bublik sbaglia con troppa foga un rovescio e poi un diritto. Sul 30 pari Sinner risponde e attacca, chiude di volo e si prende un’altra palla break (la sesta complessivamente). Non mette la 1a Sasha, si scambia e cerca la palla corta col diritto ma è poco fortunato, la traiettoria (ottima, Jannik era abbastanza lontano) muore sul nastro. BREAK Sinner, avanti 4-3. Serve con la precisione di un killer Jannik, con velocità piuttosto elevata, game a zero per il 5-3. Siamo con 3 prime su 4 in gioco, così è un bell’andare. Bublik trova un Ace bizzarro con il servizio da sotto, e chiude con un Ace “classico” il nono game, 5-4. Giusto il “fastidio” di una risposta molto profonda di Bublik, Sinner si aggiudica il set per 6-4 di prepotenza, massiccio. Quadrato. Ha perso DUE punti nei suoi game. Due.
    Bublik riparte alla battuta nel secondo parziale ed è subito smorzata, gli vale il punto. Al servizio riesce a tenere discretamente bene, il suo problema è la fase della risposta, dove non riesce a combinare niente nemmeno nel secondo game, altro turno a zero per Sinner (1-1), in totale controllo forte di una battuta in ritmo e un primo colpo successivo formidabile, definitivo o quasi. Il terzo game va ai vantaggi con un doppio di Sasha (il quarto del match). La sensazione è sempre che sia al limite, sul filo de rasoio… Per una volta Jannik sbaglia malamente un tentativo di palla corta su di un colpo uscito male dalle corde di Bublik, che poi chiude il game con la solita ottima battuta esterna (2-1). Sul 2 pari Sinner ingrana in risposta, ne indovina due con un misto di coordinazione e controllo stupefacenti, si apre lo spazio per il successivo affondo. Una prepotenza che lo porta 15-40, e il BREAK arriva subito: Bublik non trova un servizio definitivo grazie all’ottima risposta in allungo col diritto di Sinner, bravo quindi a prendere il centro del campo e imporre un pressing ad altissima velocità e profondità, con l’errore di Sasha, travolto. Sinner serve avanti 3-2. Jannik è una furia, arriva da tutte le parti, anche quando Bublik attacca, smorza, non c’è una sola fase di gioco dalla risposta che infastidisca il n.2 del mondo. Con un Ace Jannik consolida il vantaggio sul 4-2. Un pezzo di granito tanto è solido, inscalfibile. Eppure il kazako ci prova eccome, spinge a più non posso e lo fa anche con qualità, ma esagera perché ha la stringente necessità di far tutto prima di Sinner, sennò l’altro lo “stritola” se prende il controllo. Tennis Insight segna una performance complessiva di Jannik a 9.3, siamo a livelli top nella stagione. Solo con l’aiuto massimo della prima palla Bublik riesce a respirare. Ai vantaggi Sinner illumina tutta Vienna con una risposta di rovescio che non ha senso, impatto perfetto e palla che va sul lungo linea, quasi stretta, e Sasha ride, un sorriso beffardo. Però annulla la palla del doppio break con un Ace. Soffrendo e servendo bene, Bublik resta aggrappato sul 4-3. Arriva improvviso un diritto in rete di Jannik, classico gratuito, è il secondo (!) punto perso con la prima palla in gioco… Poco male, corre benissimo in avanti e la battuta è più che in ritmo. Il set scorre via senza altri sussulti, Jannik serve sul 5-4 ed è una macchina perfetta. Bublik si regala una grande risposta vincente, è il suo quinto punto vinto in ribattuta. Magra consolazione di una partita che finisce col terzo ace del game. Che Show! Grandissimo Sinner. Quasi impossibile giocare meglio di così. Avanti il prossimo…

    Jannik Sinner vs Alexander Bublik ATP Vienna Jannik Sinner [1]66 Alexander Bublik [8]44 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4A. Bublik 15-0 30-0 ace 40-0 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3A. Bublik 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 4-2A. Bublik 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-151-2 → 2-2A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. Bublik 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4A. Bublik 15-0 30-0 40-0 ace5-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 5-3A. Bublik 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Bublik 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace 40-30 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-151-2 → 2-2A. Bublik 0-15 df 0-30 0-40 df 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1A. Bublik 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Rolex Paris Masters 2025: Alcaraz e Sinner guidano la corsa nell’ultimo Masters 1000 della stagione (oggi il sorteggio alle ore 18.30)

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto

    Sta per alzarsi il sipario sull’ATP Rolex Paris Masters 2025, l’ultimo Masters 1000 dell’anno e autentico atto finale della stagione regolare del circuito maschile (anche se la settimana dopo si disputeranno gli ultimi due tornei dell’anno prima delle Finals). Un torneo che, come da tradizione, deciderà gli otto qualificati alle ATP Finals di Torino e che promette una settimana ricca di emozioni, grandi sfide e colpi spettacolari.L’edizione 2025 sarà ancora più speciale: per la prima volta il torneo parigino si disputerà nella nuova sede della La Défense Arena, un impianto moderno e maestoso che offrirà uno scenario ideale per l’unico Masters 1000 giocato al coperto. Tra i protagonisti più attesi ci saranno Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, considerati i principali favoriti per il titolo e sognati da tutti gli appassionati in una possibile finale tra i due.
    Calendario e orari del torneoIl Masters 1000 di Parigi manterrà la sua formula classica, con un tabellone da 56 giocatori (e 8 bye per le prime teste di serie) e una durata complessiva di una settimana, da lunedì 27 ottobre a domenica 2 novembre 2025.Le partite inizieranno ogni giorno alle 11:00 ora locale, mentre da lunedì a venerdì ci sarà anche una sessione serale a partire dalle 19:00, con due match di singolare in programma.Lunedì: primo turnoMartedì e mercoledì: debutto delle teste di serie e seconda giornata del main drawGiovedì: ottavi di finaleVenerdì: quarti di finaleSabato 1° novembre: semifinali alle 14:30 e 17:00Domenica 2 novembre: finale alle 15:00
    Le teste di serie e il sorteggio del tabelloneL’ordine delle teste di serie è stato stabilito in base al ranking ATP del 20 ottobre 2025. Il sorteggio ufficiale si terrà oggi 24 ottobre alle 18:30, e ovviamente Alcaraz e Sinner si troveranno in lati opposti del tabellone: i due potranno incrociarsi solo in una finale da sogno.Il debutto di Carlos Alcaraz è previsto per martedì o mercoledì, con Sinner che giocherà nell’altro giorno, per poi scendere in campo nella stessa sessione a partire dagli ottavi di finale in caso ovviamente di vittoria di entrambi.
    Teste di serie1️⃣ 🇪🇸 Carlos Alcaraz2️⃣ 🇮🇹 Jannik Sinner3️⃣ 🇩🇪 Alexander Zverev4️⃣ 🇺🇸 Taylor Fritz5️⃣ 🇺🇸 Ben Shelton6️⃣ 🇦🇺 Alex de Minaur7️⃣ 🇮🇹 Lorenzo Musetti8️⃣ 🇳🇴 Casper Ruud9️⃣ 🇨🇦 Felix Auger-Aliassime🔟 🇷🇺 Karen Khachanov11️⃣ 🇷🇺 Daniil Medvedev12️⃣ 🇷🇺 Andrey Rublev13️⃣ 🇰🇿 Alexander Bublik14️⃣ 🇨🇿 Jiri Lehecka15️⃣ 🇪🇸 Alejandro Davidovich Fokina16️⃣ 🇨🇿 Jakub Mensik
    Montepremi e punti in palioAnche se la durata ridotta del torneo incide leggermente sul montepremi complessivo, il Paris Masters rimane un evento di grande importanza per i punti ATP, fondamentali nella corsa verso le Finals.
    Ecco la distribuzione di premi e punti:1º turno: 24.500 € / 10 punti2º turno: 44.220 € / 50 puntiOttavi: 82.465 € / 100 puntiQuarti: 154.170 € / 200 puntiSemifinali: 282.650 € / 400 puntiFinalista: 516.925 € / 650 puntiCampione: 946.610 € / 1.000 punti
    Assenze e favoriti al titoloL’attenzione mediatica è tutta su Alcaraz e Sinner, ma l’elenco dei partecipanti presenta anche assenze pesanti. Non saranno della partita Novak Djokovic, Holger Rune, Jack Draper e Frances Tiafoe, che hanno deciso di saltare l’appuntamento parigino per motivi fisici o di programmazione.Nonostante queste defezioni, il livello resta altissimo. Daniil Medvedev, Casper Ruud, Alex de Minaur, Lorenzo Musetti e Ben Shelton rappresentano alternative concrete ai due big, mentre Taylor Fritz, Alexander Zverev e Félix Auger-Aliassime cercheranno punti preziosi per strappare un posto tra i migliori otto dell’anno.In particolare, Auger-Aliassime potrebbe rivelarsi una mina vagante: il canadese è uno dei giocatori più temibili su superfici indoor e in passato ha già ottenuto risultati di rilievo in questo tipo di contesto.
    L’attesa per l’ultimo grande attoCon la stagione ormai agli sgoccioli, il Rolex Paris Masters 2025 rappresenta l’ultimo grande spettacolo prima delle ATP Finals di Torino. Tutti gli occhi saranno puntati su Alcaraz e Sinner, simboli della nuova generazione e protagonisti di una rivalità destinata a segnare il futuro del tennis mondiale.La Défense Arena è pronta ad accogliere una settimana di emozioni, tensione e grande tennis, in un torneo che non solo assegnerà un titolo prestigioso, ma determinerà anche chi potrà sognare ancora la gloria finale nella capitale del tennis mondiale di fine anno: Torino.
    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Parigi Bercy (MD) Inizio torneo: 27/10/2025 | Ultimo agg.: 24/10/2025 09:11Main Draw (cut off: 44 – Data entry list: 02/10/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Derby spettacolo a Vienna: Sinner più forte, ma che bravo Cobolli! Jannik è nei quarti, c’è Bublik

    Jannik Sinner e Flavio Cobolli (foto Getty Images)

    Sinner di una durezza e classe superlativa, con giocate fuori da ogni logica e probabilità, ma un Cobolli così diverte e fa volare. BRAVI! Una città meravigliosa come Vienna è il proscenio perfetto, in prime-time serale, per un derby azzurro che ricorderemo a lungo per divertimento e qualità di gioco. Negli ottavi del 500 austriaco è Jannik a spuntarla per 6-2 7-6(4), ma Flavio esce dal campo sotto una vera e propria ovazione per la partita meravigliosa che ci ha e si è regalato, indubbiamente la sua miglior prestazione in carriera in condizioni indoor. C’è voluto un Jannik di altissimo profilo per venire a capo della grinta, energia, rincorse difensive e pallate di qualità di Flavio, bravissimo a confermare contro il fortissimo connazionale che razza di agonista e tennista sia diventato in questo 2025 per lui eccezionale. Sinner la vince con qualche errore di troppo (14 vincenti e 29 errori per tennistv), cercando con insistenza la variazione – smorzate e slice – e l’attacco, ma costretto anche da un Cobolli davvero fantastico nel difendersi e rimettere palle incredibili e far prendere al campione di Wimbledon un altro rischio ad alta adrenalina e poco fiato… Tanto che alla fine Sinner ha dovuto servire molto bene in passaggi importanti del secondo set, quando la partita si è fatta serrata tutto per merito del romano, bravissimo nel non abbattersi dopo un primo set nel quale Jannik è stato inavvicinabile nei suoi turni di battuta e ha risposto con una potenza e profondità clamorose. Il secondo parziale è stato davvero intenso, a tratti persino “cattivo” per la brutalità di molti scambi, di una intensità e durezza inimmaginabili. E qua, ovviamente, siamo nel territorio di Jannik, bravo a reggere sempre pur servendo per secondo e prendersi il successo con un tiebreak nel quale ha tirato un paio di zampate degne di una finale Slam. Nei quarti Sinner ritrova Bublik.
    È stata davvero una gran bella partita, soprattutto nel secondo set quando Cobolli si è scosso dopo esser stato travolto nel primo parziale. Jannik è partito forte, come si dice in gergo ha alzato il muro e Flavio ha stentato a trovare la chiave giusta per reggere la prepotenza del connazionale. Il romano è entrato deciso nel match ma il suo coefficiente di rischio era troppo elevato tanto che l’accelerazione senza compromessi appena possibile non funzionava, e in risposta il pusterese è stato micidiale. Sinner troppo bravo a fare tutto più intenso, più profondo, più potente di Cobolli, tanto che più volte Flavio si è rivolto al suo angolo a braccia aperte dopo aver fatto tutto al meglio e… aver perso comunque il punto. Nel secondo set Sinner è calato giusto un filo alla battuta mentre Cobolli è salito con la prima palla, e soprattutto ha centrato meglio la sua condotta, accettando di soffrire per reggere lo scambio e sputare sangue in difesa. Così facendo ha ridotto gli errori e ha provato a resistere maggiormente negli scambi nei turni di risposta, costringendo a far lavorare di più Jannik. Il 4 volte campione Slam ha forse esagerato in smorzate e attacchi in qualche passaggio e ricavando meno punti col servizio ha dovuto affidarsi di più alla intensità, pressione e cambio di ritmo andando al massimo della velocità. Discreta la selezione degli attacchi per Sinner, con qualche discesa a rete per niente facile visto che Cobolli ha difeso tanto e bene nel secondo set. Solo una palla break per Jannik nel secondo set, che ha sprecato con una risposta out, per il resto il romano ha tenuto bene e vinto diversi punti con accelerazioni davvero buone dopo aver costruito, non subito come nel primo set, quando gli errori sono stati troppi.

    Snap, Crackle & POP ⚡@janniksin with a crosscourt ripper!#ErsteBankOpen pic.twitter.com/WKZtepKHs3
    — Tennis TV (@TennisTV) October 23, 2025

    È stato un match intenso, duro, con tantissimi scambi da fiato corto e palla che correva impazzita. Cobolli ha raggiunto un livello davvero notevole, anche di resistenza mentale e fiducia, perché dopo il primo set – perso nettamente e facendo fatica – molti avrebbero non dico mollato ma affrontato il secondo parziale con la testa già sotto la doccia. Non Flavio, che stimolato dal suo angolo si è centrato di più, ha accettato di soffrire come un matto sulla progressione del fortissimo rivale, andando a prendersi punti belli e importanti. Un Cobolli davvero impressionante per tenacia ed energia, una sorta di “centrale nucleare” per la forza espressa in campo, di gamba e di colpi. È finito più di una volta per terra cercando la difesa estrema, quando Sinner ha prodotto la sua massima progressione. Ha perso Cobolli, la maggior classe, intensità e anticipo di Sinner sono state superiori, ma questa partita è la conferma di quanto il gioco del romano abbia raggiunto una complessità e prestazione che pochi, pochissimi possono superare. C’è voluto un gran bel Sinner per portarla a casa.
    Jannik si conferma imbattibile nei derby (17 su 17 a livello ATP), ha avuto altre buone risposte a livello di prestazione e anche di tenuta fisica perché la partita è stata molto tirata. Contro Bublik nei quarti sarà un match totalmente diverso, ma di sicuro la sua risposta così buona sarà un fattore importante, come l’aggressione col lungo linea. Questo è forse la “vera variazione” di Jannik dopo US Open, quanto e bene sia cercando il lungo linea, con quel rovescio magico che troppo poco ha usato in tempi recenti – seppur straordinariamente vincenti – e pure col diritto. Una soluzione che può dargli un concreto vantaggio contro tutti, vista la velocità, potenza e profondità delle traiettorie. Una bellezza.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Cobolli alza la prima palla del match e fin dai primi colpi è evidente la sua tattica: aggressività totale, non vuole finire sotto alla “morsa” di Sinner. Rischia tanto Flavio, il game va ai vantaggi e con una risposta splendida Jannik si prende una palla break. Cobolli serve bene, molto bene, con velocità costante sopra ai 200 km/h. Un bel rovescio in contro piede, dopo l’ennesima ottima prima palla, il romano muove lo score. Eccellente il primo turno di battuta di Sinner, impressiona la velocità e potenza nell’aggredire la palla dopo il servizio, con traiettorie nei pressi delle righe, 1 pari. Jannik cerca di bloccare lo scambio sulla diagonale di rovescio, dove gioca col pilota automatico, mentre col diritto sbaglia qualcosa vista l’enorme forza impressa alla palla con anticipo totale. Anche il terzo game va ai vantaggi, la sensazione è che il ritmo del pusterese si tosto da reggere per il romano. Infatti è ancora il servizio a portare punti decisivi a Cobolli, ma quando Sinner la prende in risposta… come è bravo a risalire il campo e prendersi tutto. Un diritto d’attacco di poco fuori costa a Flavio una palla break. Stavolta la prima palla non passa… ma è stranamente Jannik a colpire una risposta di rovescio con poche corde e la palla è out. La lotta è intensa, ma la pressione di Sinner ha la meglio: un diritto out costa a Cobolli una seconda PB nel game e stavolta Jannik la trasforma con un diritto cross potente e strettissimo, impossibile da rimettere nonostante la spaccata di Flavio. BREAK, 2-1 Sinner. Il romano ha di fronte un tennista più intenso di lui, che tira più forte, con più anticipo e sbaglia di meno… serve la giocata eccezionale per rompere lo scambio a suo favore, come il rovescio clamoroso che tira sul 40-15 del quarto game, anche Sinner applaude per la difficoltà dell’esecuzione. Però poi Flavio esagera sulla seconda palla, la risposta è out. 3-1 Sinner. Cobolli rischia, tira a tutta ma non sbaglia perché il “muro Sinner” non traballa affatto. 0-30, Flavio deve rincorrere ancora e guarda il suo angolo come dire “che faccio?”. Spettacolo sul 15-30, Cobolli indovina una smorzata super e la rincorsa pur ottima di Jannik non basta, bel punto per il romano, anche mentalmente dopo qualche errore di troppo. Sinner non si fa intimorire, entra come una treno sulla risposta, lungo linea calibrato col rovescio in salto, c’è una chance del doppio allungo. Jannik è una sentenza, risponde nei piedi di Flavio che svaria via col diritto, non ha fatto in tempo ad aprire. BREAK Sinner, 4-1. L’ex n.1 fa tutto proprio bene, troppo veloce, tanto che “Cobbo” si prende un altro big-point rimettendo una palla corta con uno sprint micidiale. Nella corsa e frenata laterale – perdente – Sinner addirittura rompe il laccio della scarpa. Momenti di spettacolo, fratture nella sinfonia possente dell’altoatesino. 5-1, addirittura con una doppia palla corta (generosissimo Cobolli, ma non basta). Merita solo applausi Flavio per come ci prova, regge la sostanza sferzante di Jannik e risale da 15-30, prendendosi un bel game con un diritto vincente ottimo, 5-2. Sinner chiude il set 6-2 al quarto set point. Coraggioso Cobolli, ma Sinner superiore.
    Il secondo parziale scatta col dominio assoluto del servizio, 15 punti a 0 per chi è alla battuta. Se lo prende Cobolli il primo punto in risposta, il serve and volley di Sinner sul 40-0 era un po’… “allegro”. Bravissimo Flavio a coprire tutto il campo e Jannik per una volta regala col diritto, coi i piedi in campo. Con un diritto eccezionale in corsa Cobolli si prende un gran bel punto che forza il quarto game ai vantaggi. Jannik attacca col diritto ed è bravo a toccare con grande controllo una volée bassa per niente banale. 2 pari. Encomiabile la difesa di Cobolli, davvero bravissimo, tanto che Jan fa il pugno al suo angolo dopo aver chiuso il game. Il romano tiene massimo il suo coefficiente di rischio, abbinato ad un’energia assoluta. Sul 30 pari Jannik prova la smorzata ma Flavio ci arriva e tira addosso al connazionale la classica pallata. Niente di male, è così va fatto. Il game va ai vantaggi perché la risposta di Sinner torna a ruggire, e… la temperatura sale. Arriva un errore grave di Cobolli, una pallaccia col diritto colpita troppo in salto e la palla gli esce di un buon mezzo metro. Palla break Sinner, ma stavolta la risposta di rovescio è lunga. Alla fine l’energia del romano è premiata, 3-2. Si scambia un po’ di più nei turni di Sinner, è un filo calata la sua percentuale di prime palle, e gli scambi sono mozzafiato, vedi quello che vale il game a Jannik, 4-5 corse micidiali e chiusura con un diritto cross maestoso che fa terminare il laziale a terra, stremato. Ma “Cobbo” non retrocede mai, mette su ogni palla possibile da spingere tutta l’energia che lo rende un tennista molto forte. 4-3 Cobolli, bravo a tenere un gran livello nel set. Improvvisamente Sinner va sotto nell’ottavo game. Prima giudica male un passante di Cobolli, quindi il tocco per la palla corta è errato. 0-30. Jannik si affida alla consistenza per risalire, abbinata a perfetta profondità. 4 pari. Gli scambi si fanno di una intensità mostruosa, e Sinner su questo piano è durissimo. Per questo Flavio si prende volutamente un time warning per rifiatare al massimo e poi scende subito a rete, punito, ma col servizio vince il nono game, 5-4. Scocca l’ora e mezza di gioco quando Sinner tira una risposta splendida in apertura dell’undicesimo game. Jannik dopo aver gesticolato con Cahill attua una scelta nuova nel match: retrocede a tutta sulla seconda e… Cobolli ci casca rischiando una palla corta dopo il servizio che non va. 0-30, attenzione. Sinner è famelico, aggredisce ancora la battuta del romano, si prende il centro di campo e mette tonnellate di pressione e intensità. 0-40, tre palle break cruciali. Sorride amaro JS sulla prima dopo aver preso il nastro su di un rovescio aggressivo. Bravo Cobolli sul 15-40, servizio e diritto al volo a chiudere; ottimo anche sulla terza Flavio, servizio e diritto vincente. 5 punti di fila, che grinte Flavio, 6-5. Il set si decide al tiebreak. Flavio scatta con l’Ace, poi Jannik va col martello tra diritto e smash. Bellissimo il terzo punto, che Livello!!! La palla corre a tutta e Jannik si prende il punto con una solida discesa a rete e tocco di volo mica facile. 2 punti a 1 Sinner. Micidiale. MICIDIALE il passante di diritto di Sinner, è partito da lontano Flavio, chiamato dall’ex n.1, e non ha trovato abbastanza profondità con l’approccio. Uff… esce di tre dita un risposta di JS che sarebbe stata vincente. 3-2. Bellissimo tiebreak. Con potenza e grinta Flavio si prende un punto in risposta forzando un diritto out di Jannik, si gira 3 punti pari. Mmmm, rimpianto per Cobolli con una risposta di diritto lunga, la seconda di Sinner era “giocabile”, avendo colpito da fermo. 4-3 JS. AHiA… Doppio fallo Cobolli, il primo del match, gli costa un dolorosissimo 5-3 Sinner. Il campione di Wimbledon va a servire sul 5-4. NON VALE! Incredibile il rovescio inside out vincente, dopo uno scambio durissimo, che porta Sinner a due Match Point (6-4). Chiude con una bordata di servizio al corpo Jannik, è il suo 17esimo successo in altrettanti derby a livello ATP. Per la quarta volta nei quarti a Vienna, e ottavo del 2025. Esce dal campo sconfitto Cobolli, ma sotto una vera ovazione del pubblico per la grande partita giocata. BRAVI! Siete un orgoglio.

    Jannik Sinner vs Flavio Cobolli ATP Vienna Jannik Sinner [1]67 Flavio Cobolli26 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 ace 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 3*-3 4-3* 5-3* df 5*-4 6*-46-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-155-6 → 6-6F. Cobolli 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4J. Sinner 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-302-3 → 3-3F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2F. Cobolli 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1F. Cobolli 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-1 → 5-1F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-1 → 4-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1F. Cobolli 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1
    Statistiche Tennis: Sinner vs Cobolli

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Cobolli 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    313
    268

    Ace
    4
    4

    Doppi falli
    1
    1

    Prima di servizio
    42/65 (65%)
    52/79 (66%)

    Punti vinti sulla prima
    29/42 (69%)
    34/52 (65%)

    Punti vinti sulla seconda
    18/23 (78%)
    15/27 (56%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    6/8 (75%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    213km/h (132 mph)
    219km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    201km/h (124 mph)
    193km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    165km/h (102 mph)
    158km/h (98 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    124
    53

    Punti vinti su prima di servizio
    18/52 (35%)
    13/42 (31%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    12/27 (44%)
    5/23 (22%)

    Palle break convertite
    2/8 (25%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    47/65 (72%)
    49/79 (62%)

    Punti vinti in risposta
    30/79 (38%)
    18/65 (28%)

    Totale punti vinti
    77/144 (53%)
    67/144 (47%) LEGGI TUTTO

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    Paolo Cané difende Jannik Sinner: “Meglio non farlo arrabbiare”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Mentre il tennis italiano e non è in polemica contro la decisione di Jannik Sinner di rinunciare a partecipare alle Finali di Coppa Davis di Bologna in programma il prossimo novembre, nel Paese si sono già formati due schieramenti: da una parte chi critica duramente la scelta del numero due del mondo, dall’altra chi difende la sua posizione.
    Tra i difensori più convinti di Sinner spicca Paolo Cané, ex tennista azzurro che ha raggiunto il numero 27 del ranking mondiale e ha vestito più volte la maglia della nazionale in Coppa Davis. In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Cané ha espresso parole chiare e accorate in difesa del giovane di San Candido.
    “La gente vuole continuare a indignarsi e a fare l’ipocrita? Bene: allora lasciamogli un bigliettino gentile sull’agenda, come facevamo alle elementari se qualcuno dimenticava l’astuccio. Ma non facciamolo arrabbiare, credetemi: non ci conviene”, ha dichiarato Cané. “Ognuno ha diritto di esprimere la propria opinione, certo, ma evitiamo l’ipocrisia. Il nostro obiettivo deve essere quello di proteggere Jannik e tenerlo vicino a noi.”
    Cané ha poi chiesto più rispetto per il campione altoatesino: “Jannik rappresenta un valore incredibile per tutto lo sport italiano, e in particolare per il tennis, che è rifiorito negli ultimi anni soprattutto grazie ai suoi successi. Emoziona un intero Paese, suscita un interesse enorme e la sua storia continuerà ancora per molte stagioni. È qualcosa che non accadeva dai tempi di Alberto Tomba o Valentino Rossi.”
    L’ex tennista ha anche sottolineato che la scelta di Sinner è professionale e comprensibile: “Ha spiegato chiaramente le sue ragioni: è un professionista, e la sua carriera viene prima di tutto. Lo ripete in tutto il mondo: è orgogliosamente italiano, non basta questo? Diciamolo francamente: se avesse un altro passaporto, per lui non cambierebbe nulla. Siamo noi ad aver bisogno di lui, non il contrario.”
    Cané invita poi a ridimensionare le polemiche, ricordando che molti grandi del tennis hanno fatto scelte simili: “Jannik cerca solo serenità, vuole giocare a tennis senza complicazioni. È sempre disponibile e generoso: i compagni lo adorano. Non giocherà a Bologna? Non importa, non è il primo campione a farlo. È successo anche a Björn Borg e Roger Federer. Ci saranno altre occasioni. Nel frattempo, ricordiamoci che ci ha già regalato due trofei di Coppa Davis.”
    Infine, Cané ha espresso fiducia nel resto del gruppo azzurro: “Sarà interessante vedere cosa riusciremo a fare, partendo alla pari con i nostri avversari. Ci sono ottimi giocatori. La Coppa Davis è una competizione affascinante. Quando vinciamo, noi italiani siamo maestri nel celebrare i risultati e nel cambiare la narrazione. Se dovessimo trionfare anche quest’anno, senza Sinner l’insalatiera d’argento avrebbe un sapore ancora più speciale.”
    Conclude così Paolo Cané, che ancora una volta si è schierato con forza a fianco del suo giovane connazionale, ricordando a tutti che — come ha detto lui stesso — “meglio non farlo arrabbiare.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO