More stories

  • in

    Una splendida vignetta su Jannik Sinner

    La bella vignetta di Manuel De Rossi

    La satira, quella fatta bene, garbata e con un’idea positiva dietro, è il miglior “schiaffo” possibile in reazione a situazioni ingiuste. Jannik Sinner è da qualche tempo bersaglio di campagne mediatiche che riteniamo totalmente fuori fuoco, ingenerose e sbagliate.
    Per questo riportiamo con piacere la bella vignetta di Manuel De Rossi, che con una manciata di parole ed una bella immagine zittisce ogni polemica strumentale creata sul nostro miglior tennista.

    Jannik Sinner è l’Italia che piace, quella seria, corretta, che parla con misura e rispetto. Che lavora ogni giorno dando il massimo. Esempio totalmente positivo per i giovani e meno giovani di serietà e sportività. Di Cultura Sportiva.
    Bravissimo Manuel, e ovviamente Bravissimo Jannik!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner brilla in Davis: L’Olanda ammira il talento Italiano. Napoli si prepara per un Challenger 125. Roland Garros si rinnova per il 2024: Un tributo a Suzanne Lenglen. Il duro anno di Pospisil: Tra Infortuni e critiche alle nuove palline ATP

    Lo scorso anno si disputò il torneo ATP 250 di Napoli ma non sarà questa la location del torneo del prossimo anno

    La squadra dei Paesi Bassi è stata eliminata dalla Coppa Davis a seguito del trionfo di una squadra italiana guidata da Jannik Sinner, che ha vinto il suo incontro contro Tallon Griekspoor e il doppio insieme a Lorenzo Sonego. In conferenza stampa, il giocatore olandese ha ammesso che l’italiano ha giocato in modo incredibile, esprimendo anche la sua ammirazione di lunga data: “Il match di oggi è stato di qualità molto superiore rispetto a quello di Rotterdam a febbraio. Penso che lui sia migliorato immensamente. Ha servito solo con prime di servizio, proprio come nel doppio dove è stato leader. È pieno di fiducia e gioca benissimo, ha fatto grandi progressi. Sono sempre stato un suo grande ammiratore. Credo che sia uno dei migliori giocatori al mondo e abbia tutte le possibilità di diventare il numero uno”.
    Parallelamente il Roland Garros continua a migliorare la sua infrastruttura in vista della prossima stagione 2024, coincidendo anche con i Giochi Olimpici. Il Grand Slam francese ha offerto delle immagini di come apparirà il campo con il nuovo tetto retrattile, ispirato dalla “gonna plissettata creata da Jean Patou per Suzanne Lenglen”, in omaggio all’ex giocatrice francese. Questa innovazione offrirà maggiori opzioni in caso di condizioni meteorologiche avverse, situazione già verificatasi in diverse occasioni.
    In Italia, un torneo ATP Challenger 125 di tennis è previsto per Pasqua a Napoli. Riccardo Villari, presidente del Tennis Club Napoli, ha dichiarato che si giocherà il prossimo anno un evento Challenger 125.Al Mattino di Napoli Villari dichiara: “Quest’anno il torneo di Tel Aviv è saltato e avessimo avuto un impianto indoor adeguato, ci saremmo potuti proporre perché Napoli è sempre una piazza appetibile”. Il torneo di Napoli si terrà nel prossimo mese di aprile su terra rossa.
    Vasek Pospisil ha lottato durante le Davis Cup Finals e non è riuscito a evitare l’eliminazione del Canada nel match di doppio contro la Finlandia. Il giocatore canadese ha ammesso di aver giocato con limitazioni, rivelando che le palline, un argomento di grande controversia, sono la causa principale.“È stato un anno molto difficile per me, a causa di infortuni, tra cui una rottura del tendine del mio gomito destro, avvenuta dopo vari giorni con le palline più pesanti della storia. Non sono riuscito a competere per più di cinque settimane perché ho dovuto riposare costantemente per evitare che il problema si ripresentasse. Qui ho giocato con molto dolore e l’ho fatto perché non c’erano alternative”, ha confessato a Malaga.D’altra parte, ha assicurato che il problema è generalizzato. “L’ATP ha cambiato le palline perché voleva più scambi e rallentare il gioco, ma questo è controproducente. Nessuno vuole vedere scambi di 60 colpi, vogliono varietà. Ma la cosa più grave sono gli infortuni che questa decisione ha causato. Metà del circuito soffre di lesioni al polso, al gomito o alla spalla. Molti non lo dicono, ma negli spogliatoi riconoscono quanto faccia male”, ha rivelato.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup: Italia in semifinale! La coppia Sinner – Sonego supera Koolhof – Griekspoor (con le parole di SInner e Sonego al termine del match)

    Jannik Sinner e Lorenzo Sonego a Malaga (foto Getty Images)

    Rimonta completata, e per una volta il doppio azzurro non è stato il punto debole in Coppa Davis. Capitan Volandri per il doppio decisivo contro l’Olanda (1 a 1 dopo i due singolari) in quel di Malaga sceglie di affidarsi alla forza indomabile di Jannik Sinner, affiancato da Lorenzo Sonego, seppur sia dato con qualche problema all’inguine. La scelta si rivela azzeccata: la potenza e sicurezza di Jannik, reattivo e veloce, trascina anche Lorenzo, autore di un eccellente secondo set. I due azzurri disputano un doppio ordinato e offensivo, servendo bene e mettendo più volte in crisi in risposta gli “Orange”, in particolare lo specialista Koolhof, che finisce per cedere i due turni di battuta decisivi, per il 6-3 6-4 conclusivo che qualifica l’Italia alle semifinali della Davis Cup 2023. Aspettiamo l’esito dell’ultimo quarto di finale tra la Serbia di Djokovic e la Gran Bretagna.
    Nonostante lo scarso affiatamento tra “Sonny” e “Jan”, i due si muovono bene, in particolare quando il n.4 del mondo è alla battuta. Troppo in forma Jannik, serve bene, apre gli angoli alla perfezione, è pure assai reattivo nel venire avanti e chiudere di volo. E pure quando è lui sotto rete con Sonego alla battuta, in molte occasioni chiude con la volée in grande sicurezza e mostrando ottima mano e progressi. Sonego è partito più titubante, ha concesso una delicata palla break nel terzo game, salvata da un’ottima chiusura sulla rete di Sinner, ma poi è salito, trascinato dalla sicurezza di un Jannik stellare. Il doppio non sarà mai una specialità per Sinner, ma quando serve così bene, risponde con tanta quantità e potenza, ed è così reattivo nel gestire varie situazioni sul net, beh, è un tennista formidabile anche in coppia. Quando ha potuto scatenare la forza dei suoi colpi, la sua palla andava il doppio rispetto a quella degli avversari, e ha costruito e chiuso molte situazioni importanti. Nel secondo set Sonego si è sciolto, ha preso fiducia anche in risposta, trovandone alcune ottime, come col diritto diventato sempre più efficace e preciso. I due olandesi hanno retto col servizio, ma Griekspoor è stato poco reattivo sulla rete in punti chiave, non aiutando Koolhof nei game che hanno pagato con i break decisivi.
    “Eravamo sotto pressione”, dice Sinner dopo il doppio, “abbiamo avuto tre match point nella prima partita… Non mi sentivo molto bene all’inizio, ma giocare con un amico ha aiutato. Abbiamo scelto la squadra giusta, anche per Filippo non era facile”. Sonego: “Giochiamo insieme a Fifa, e giochiamo molto bene! A parte gli scherzi, non si giocava insieme da inizio anno, è stato bello ritrovarsi in campo e fare una bella partita. Sono scelte difficili perché siamo una squadra completa e non è facile per il Capitano lasciare forse qualcuno. Arnaldi ha fatto gran partita, ha perso di un niente. È stata una vittoria di squadra, abbiamo vinto anche per lui”. Sulle posizioni in campo: “Lorenzo per me si trova meglio a sinistra, perché lì può girarsi sul diritto, io anche preferisco stare a sinistra, ma lui ha risposto bene oggi, l’ha impattata molto bene. Credo che la chiave oggi fosse la mentalità, l’atteggiamento positivo, ci siamo tenuti su come energie, è andata molto bene” conclude Jannik.
    Bravi tutti, Sinner sontuoso, Sonego grintoso e in crescita; applausi pure ad Arnaldi per la lotta e tenacia, e pure a Volandri per la scelta del doppio. Una vittoria meritata, trascinata ovviamente dalla forza di Sinner ma di gruppo. Come deve essere in Davis. Una Davis che per l’Italia, continua…
    Marco Mazzoni

    La cronaca del doppio
    Sonego affronta al servizio la prima palla break del match, gli azzurri la cancellano con un volée ottima di Jannik, e si portano 2-1. Nel quarto game la coppia azzurra vola 0-40 in risposta, ma Koolhof serve alla perfezione, soprattutto sul 15-40 contro la risposta di Sinner, e con 5 punti di fila gli olandesi si salvano. Grande chance sprecata per scappare in vantaggio, ma il forte specialista olandese è stato implacabile. Si complica l’ottavo game per il team azzurro: da 40-0 Lorenzo smarrisce un po’ la prima, mentre la risposta di Griekspoor è solida. Affrontano un’altra palla break ma è un fulmine Sinner nel coprire la rete e chiudere nel campo aperto. Con un ottima prima palla e poi smash di Jannik, l’Italia si porta 4-3. Rispondono bene Lorenzo e Jannik nell’ottavo game, forzano il game ai vantaggi. Ancora Sinner, col rovescio, una risposta velocissima nei piedi di Koolhof che non riesce a tirarla su. Palla break! Sonego con la punta della racchetta agguanta di rovescio la palla, la traiettoria è maligna tanto che Koolhof non gestisce bene di volo la palla, toccandola in rete. BREAK ITALIA, Jannik serve sul 5-3. Cerca e trova le righe Sinner, 30-0. Pure con la seconda palla rischia Jan 180 km/h, una mazzata quasi sulla riga che sorprende Koolhof, 40-0 e tre set point Italia. ACE! Una sentenza Jannik, 4 servizi vincenti. 6-3 Italia, un set meritato, in 38 minuti di buon tennis e discreta sintonia per i nostri. E una certezza: quando Sinner può scatenare la forza del suo braccio con uno scambio o una risposta, ha una velocità doppia rispetto a tutti gli altri.
    Il secondo set inizia con gli Orange alla battuta, Griekspoor. Si butta avanti all’arrembaggio Sonego, ma a 30 Tallon chiude il primo game. Tiranneggia Sinner, una macchina tanto è perfetto ed efficace. Torna al servizio Koolhof, in sofferenze finora nella partita. Sinner si prende il primo punto con una risposta a tutta e poi il passante, potente e addosso, senza il tempo di reagire Griekspoor. Bravo Sonego, indovina una risposta che mal gestiscono gli olandesi, 0-30! Cattiva intesa tra i due Orange, si vede che anche loro non sono una coppia collaudata. Ancora Super Sonny, risponde lungo linea, riesce a girarsi sul diritto e spara la sua bordata inside out che trafigge Griekspoor. 15-40, due palle break! Jannik non riesce a tenere in campo la risposta, molto preciso Koolhof con la prima al centro; altra gran prima palla, esterna sulla riga. Sulla destra Sinner fa la differenza, ancora procura la palla per la chiusura di Lorenzo, terza palla break del game per gli azzurri. Stavolta esagera col diritto in risposta Sonego, non c’era lo spazio per sbracciare inside out. 2-1 Olanda, qualche rimpianto per il team italiano. Segue un game complicato con Sonego alla battuta, anche per un paio di ottimi schemi dei rivali. Lorenzo con una prima al centro annulla una palla break sul 30-40, poi con altri due servizi impatta lo score 2 pari. L’urlo di Sonego nel settimo game dopo il diritto a tutta che infila la coppa olandese, è 0.30, con Koolhof alla battuta. Un altra risposta angolata e potente manda in crisi Koolhof, 0-40, tre chance di break fondamentali per gli italiani. Si aggrappa alla prima palla Koolhof, ma sul 30-40 sceglie il diritto di Sonego al centro, la racchetta del piemontese impatta ottimamente la palla, con una traiettoria esterna difficilissima da rigiocare, tanto che la volée di Griekspoor è in rete. BREAK ITALIA! 4-3 e servizio. Se il primo set l’ha dominato e condotto Jannik, che Sonego nel secondo parziale! Comanda col diritto, apre a tutta l’angolo ed è una formalità chiudere di volo per Jannik. Purtroppo Sinner sbaglia sulla rete toccando una palla destinata ad uscire, il game #8 va ai vantaggi. Ancora Sonego, ora con una seconda palla a 192 km/h, anche precisa non solo potente. 5-3 Italia! Serve Sinner, una sicurezza. Sul 40-15 ecco Due Match Point. Basta il primo, grande servizio di Jannik, la risposta non passa la rete. Volandri corre ad abbracciare i due azzurri, protagonisti di un ottimo doppio. L’Italia rimonta e passa in semifinale. Una coppia nuova, ma ben assortita e pronta a battere i due forti olandesi. Bravi tutti, una bella vittoria!

    Jannik Sinner/Lorenzo Sonego (ITA) 🇮🇹 vs. Wesley Koolhof/Jean-Julien Rojer (NED) 🇳🇱ITF Finals J. Sinner / L. Sonego66 T. Griekspoor / W. Koolhof34 Vincitore: J. Sinner / L. Sonego ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 ace 40-155-4 → 6-4T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-3 → 5-3T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-152-2 → 2-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3J. Sinner / L. Sonego 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 ace 30-15 40-152-2 → 3-2T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup: Sinner implacabile, regola Griekspoor e regala il punto all’Italia. In doppio giocano Sinner – Sonego

    Jannik Sinner a Malaga (foto Getty Images)

    L’inesorabile legge del più forte. Ci mette una mezz’ora, tutto il primo set, ad ingranare le marce alte Jannik Sinner, anche solo per conoscere bene le condizioni di Malaga in partita, ma appena ha alzato il livello avvicinandosi a quello stratosferico delle ATP Finals di Torino, per un ottimo Tallon Griekspoor non c’è stato niente da fare. Sinner batte il n.1 olandese 7-6(3) 6-1 in 73 minuti di tennis di alta qualità complessiva, regalando il primo punto all’Italia. Sarà il doppio a decidere chi passa in semifinale, sabato contro la vincente di Serbia – Gran Bretagna. Una buona partita, rapida ma con un ottimo tennis in campo, con un Sinner in forma “da Masters” ma anche per merito dell’olandese. Infatti Griekspoor è piaciuto moltissimo nel primo set, ha spinto davvero con grande qualità e intensità, trovando grandi soluzioni offensive e non soffrendo poi nemmeno così tanto nei sui turni di battuta, eccetto il nono game, il più duro dell’incontro, nel quale ha salvato con bel piglio le uniche due palle break del parziale.
    Jannik non ha concesso niente in tutto il match, chiudendo con 9 Ace e 14 vincenti, oltre a buoni numeri al servizio (64% di prime in campo, vincendo il 91% dei punti, solo tre persi!), ma ha sentato un po’ ad ingranare in risposta. Per merito di un Griekspoor offensivo e velocissimo nell’attaccare, ma anche perché le condizioni di gioco rispetto a Torino sono diverse. Qua la palla rimbalza più alta, e si è notato più volte come nei primi game, soprattutto in risposta, Jannik tendeva ad andare fin troppo sotto alla palla, per assurdo con troppo anticipo, non trovando il miglior punto d’impatto. Del resto, si è allenato solo qualche ora prima di scendere in campo, ma scrollata di dosso qualche minima incertezza e trovati i riferimenti ideali, Sinner ha alzato il livello e non c’è stata più partita. Dalla parte finale del primo set l’azzurro ha alzato il ritmo, la potenza nei colpi e la profondità. Nel tiebreak è andato a prendersi i punti decisivi, forzando l’errore del rivale, e quindi è scappato via con un allungo mortale.
    Davvero in grandissima forma Sinner, veloce di piedi e di braccio. Appena ha potuto giocare libero dalla tensione, forte del primo set vinto, e trovate le migliori sensazioni, ha mostrato una sicurezza e qualità nettamente superiore a Griekspoor, dominando nettamente il secondo set e dando così un punto fondamentale all’Italia. Dopo le prime incertezze, tutto ha funzionato bene nel suo gioco. In condizioni indoor Sinner è davvero fortissimo, e la fiducia con cui è arrivato a Malaga è qualcosa che lo rende ancor più sicuro e incisivo.
    “Non è stato facile, è un privilegio giocare di fronte a questi tifosi” afferma Sinner a caldo in campo. “È bello essere qua, è la prima volta per me a Malaga. Il primo set è stato molto equilibrato, ho dovuto un po’ adattarmi all’inizio. Non siamo favoriti nel doppio, ma giocheremo al nostro meglio e vediamo come andrà”.
    Volandri ha deciso: Sinner torna in campo, con lui Lorenzo Sonego. Questa la coppia che si giocherà il terzo e decisivo punto di Italia – Olanda, contro il duo olandese Koolhof e Griekspoor, un doppista fortissimo e il loro miglior singolarista.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match inizia con Griekspoor al servizio. Serve bene, spinge molto dopo una solida prima palla, il diritto è un colpo che può fare “male”. Scatta sicuro anche Sinner, tennis molto verticale, non si scambia molto. Nel sesto game la prima mini scossa dell’incontro. Jannik cerca una smorzata, pessima esecuzione, Tallon corre avanti e chiude sul net; poi un doppio fallo di Sinner, primo del match, gli costa lo 0-30. Berrettini incita il compagno, che alza l’attenzione e la velocità di spinta. Allontana l’olandese dalla riga di fondo e lo punisce con una smorzata stavolta ottima. Molto rapido dal centro del campo Sinner, anticipo e spinta facendo correre Griekspoor. 4 punti di fila, e 3 pari. Si nota che Tallon è un tennista in fiducia, cerca e trova soluzioni tutt’altro che facili, eseguendo con rapidità e mano. Nei suoi game di battuta comanda lui, sbaglia o fa il punto. 4-3. Vola Sinner, 4 pari, e vola anche in risposta. Proprio con una risposta “volante” di rovescio sullo 0-15 strappa un big point che mette grande pressione all’”Orange”, 0-30. Rischia il serve and volley Griekspoor, ottimo il primo, meno preciso il secondo, mentre la combinazione riposta + passante di Jannik è perfetta. 15-40, prime palle break del match per Jannik. Serve bene l’olandese, si salva. S’impenna il livello di gioco, entrambi giocano davvero bene, grandi colpi e spettacolo. È il game più lungo e complicato del match, fantastico il contrasto tra gli attacchi di Tallon e le contro mosse di Jannik. 14 punti per 5-4 Griekspoor. L’equilibrio non si spezza, Sinner ha un ritmo troppo alto per le difese e contrattacchi del rivale. Si va al tiebreak. Sinner commette un brutto errore col diritto, sparando una bordata lungo linea abbondantemente larga, è evidente quanto tende ad andare troppo sotto alla palla, sicuramente paga i rimbalzi molto più alti rispetto al campo di Torino, con il poco tempo per adattarsi. 2-1 Griekspoor. Anche l’olandese sbaglia un affondo, di poco, un po’ troppo impeto, 2 pari. Con una risposta profonda Jannik provoca l’errore di Tallon, investito e senza il tempo di aprire bene. 3-2 e poi 4-2 Sinner (quattro punti di fila). Con una bella prima al corpo, l’azzurro vola 5-2. Con un passante di rovescio veloce, basso, ingestibile, Jannik strappa il punto del 6 a 3, con Tre Set Point. Con servizio e schiaffo col diritto, colpo che ha Torino è stato una sentenza, Jannik chiude il primo parziale 7 punti a 3. Livello alto, e con alta attenzione, Sinner non perfetto in risposta ma molto sicuro. Nessuna palla break concessa, due prime su tre in campo vincendo l’86% dei punti, e solo due persi con la seconda per Jannik.
    Sinner inizia alla battuta il secondo set. Sciolto e sicuro, spinge e avanza l’azzurro, fantastico come si apre il campo con un’accelerazione incrociata sempre veloce e precisa. Sinner dal tiebreak ha cambiato marcia: in risposta nel secondo game trova una velocità d’impatto e profondità che manda a gambe all’aria le certezze di Griekspoor e ne provoca errori. Strappa due palle break Jannik sul 15-40 e impone ritmi così alti che Tallon non riesce a tenere. Break Sinner, 2-0 e servizio. E che servizio… una prima palla nemmeno così veloce ma sicura, precisa, che regala a Jannik il tempo per anticipare la risposta del rivale e chiudere in avanzamento. In un lampo l’altoatesino scappa via 3-0, allungo mortale con un parziale di 12 punti a 2. Già 3 Ace nel set per Jannik, ma soprattutto una combinazione di velocità e sicurezza che Griekspoor non riesce a contenere, nemmeno giocando il suo miglior tennis. Domina Sinner, Griekspoor prova ad attaccare ma la palla gli torna così rapida che nemmeno riesce ad arrivare a metà campo. 0-30. Con un’altra risposta eccezionale, ancora di rovescio ma stavolta cross, Griekspoor crolla di nuovo 15-40, due palle break che profumano già di match point… Ace sulla prima per Tallon, e poi trova una riga, anzi NO! È fuori! Doppio break per Sinner, 4-0! Non c’è più partita, altro turno di battuta a zero e 5-0 Sinner. Chiude 6-1 con l’ennesimo ottimo turno di battuta. Fa il pugno verso il angolo. Missione compiuta, l’Italia è ancora viva. Ora il doppio. Tutto lascia pensare che Sinner, dopo una rapida doccia, tornerà di nuovo in campo…

    Jannik Sinner (ITA) 🇮🇹 vs. Tallon Griekspoor (NED) 🇳🇱ITF Finals J. Sinner76 T. Griekspoor61 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1T. Griekspoor 15-0 ace 30-0 40-05-0 → 5-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-0 → 5-0T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-403-0 → 4-0J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace2-0 → 3-0T. Griekspoor 15-0 ace 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-05-6 → 6-6T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 40-05-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-04-5 → 5-5T. Griekspoor 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-303-3 → 3-4J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3T. Griekspoor 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2T. Griekspoor 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-00-1 → 1-1T. Griekspoor 30-0 40-15 40-30 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    Bookmaker sicuri su Sinner: può diventare numero uno, primo slam sempre più vicino

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    “Sei vicino a vincere uno Slam e a diventare numero uno al mondo”. – Così Djokovic a Sinner dopo la finale di Torino. E se ad esserne convinto è Nole, i bookmaker non possono che confermare: la conquista della vetta del ranking entro il 2024 si gioca a 10. Quest’anno Jannik ha chiuso in quarta posizione, dietro a Djokovic, Alcaraz e Medvedev. La differenza in classifica dal primo posto è stata di quasi cinquemila punti, frutto dei successi del serbo in tre Slam su quattro. Sinner avrà bisogno di migliorare proprio sui quattro palcoscenici più prestigiosi, dove quest’anno ha raccolto una semifinale, due ottavi di finale e un secondo turno. Gli esperti vedono il primo successo a livello Slam per il numero uno italiano nel 2024 a 2,50.
    Il primo Major della stagione non è molto distante. L’Australian Open, a gennaio, sarà il primo banco di prova per Sinner, che nel 2023 ha perso agli ottavi contro Tsitsipas. L’uomo da battere sarà, ancora una volta, Novak Djokovic, che non perde in Australia dal 2018 ed è il favorito per la conquista del titolo che sarebbe il venticinquesimo Slam, l’undicesimo in Oceania. Nole si gioca vincente a 2, seguito da Alcaraz a 3,50, Medvedev a 6 e proprio Sinner, a 7. LEGGI TUTTO

  • in

    Sartori esalta Sinner: “Ha messo ordine nel suo tennis e la programmazione 2023 è stata perfetta”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Massimo Sartori non è sorpreso dall’eccezionale settimana vissuta da Jannik Sinner alle ATP Finals. Lo storico coach di Andreas Seppi, interpellato da “Radio anch’io sport” come riporta l’Alto Adige, è stato il primo vero “scopritore” di un Jannik bambino nella sua Sesto Pusteria, e ora parla di questo ragazzo diventato uomo di successo ricordando anche i passi fatti insieme. “L’ho conosciuto che aveva 13 anni e mezzo, era in terza media. Me ne parlò un amico ed andai a vederlo al torneo di Ortisei. Mi colpì subito l’armoniosità dei suoi movimenti. Sfoggiava un bel rovescio, il dritto un po’ meno. Serviva a piedi uniti, come Monfils. Già si vedeva che aveva la stoffa per diventare un giocatore vero”.
    Da allora si strada Sinner ne ha fatta davvero tanta, passando dalla velocità delle piste da sci ai vertici del tennis mondiale. “Jannik sugli sci era veramente forte, ma con il suo fisico poteva eccellere in qualsiasi sport. Ha scelto il tennis e va bene così. Ha questa ampiezza incredibile che gli permette con due passi di raggiungere un lato del campo con grande facilità”.
    Per Sartori, Jannik è pronto ad eccellere anche negli Slam: “Sinner ha fatto un grande salto di qualità. È migliorato fisicamente e tecnicamente, e nella settimana delle ATP Finals ha dimostrato di poter affrontare match lunghi, fisicamente molto impegnativi. È sicuramente pronto per arrivare in fondo e provare a vincere tornei importanti, nei quali si gioca al meglio dei tre set su cinque, contro avversari di fascia alta. Nel 2023 ha fatto un grandissimo ordine nel suo tennis, con una organizzazione perfetta di tutta la stagione, ha dimostrato di essere il più preparato per giocare molto bene tutto l’anno”.
    Per il coach vicentino Sinner a Tornino pagato il prezzo di una finale così importante e nuova per lui contro l’avversario più forte ed esperto: “Nole più va avanti nei tornei più diventa pericoloso. In tutta la stagione è partito non bene, per poi migliorare andando avanti. Domenica sera ha giocato una partita estremamente importante sotto l’aspetto tattico, soprattutto sul dritto di Jannik, a dimostrazione che era nel momento di forma migliore. Djokovic non è mai parso in ansia, Jannik ha pagato un po’ la tensione della prima finale veramente importante della sua carriera”.
    Tra due giorni c’è la Davis, Sinner sarà in campo con la maglia azzurra e per Sartori in campo darà tutto: “Ogni volta che ha deciso di fare qualcosa, Jannik la fa sempre al meglio. Anche stavolta tirerà fuori la migliore versione di sé. C’è da dire che è un impegno a fine anno, i tennisti iniziano a gennaio e finiscono a novembre. Per essere l’ultimo appuntamento dell’anno è impegnativo. È un evento a squadre e Jannik cercherà di fare il leader e di portare a casa la Coppa che ci manca da tanto tempo” conclude il coach. LEGGI TUTTO

  • in

    Le 10 cose che resteranno delle ATP Finals 2023

    Il Pala Alpitour di Torino (foto Marco Mazzoni)

    Le ATP Finals 2023 sono andate in archivio con il successo dell’immenso Novak Djokovic, in un’edizione che resterà legata per sempre al nome e alle imprese di Jannik Sinner. Di seguito le 10 cose che non potremo dimenticare di quest’avventura incredibile.
    1 – Non è più un sogno, è realtà. Per troppo tempo ipotizzare che un tennista italiano potesse entrare nel Gotha del tennis internazionale a giocarsi i titoli più ambiti o addirittura il vertice del ranking è stato solo un sogno, troppo ardito per rischiare di diventare realtà, quasi peccato anche il solo sussurrarlo… Il 2023 di Jannik Sinner e la chiusura della sua straordinaria stagione spazzano via ogni indugio. Sinner merita il suo posto tra i migliori, ha tutto quel che serve per restarci e migliorare ancora, andando a vincere i più grandi appuntamenti della disciplina. Non è riuscito nell’impresa di trionfare nella terza edizione delle Finals a Torino, ma ha battuto 4 top10 nel torneo, 8 di fila dallo scorso settembre. Ha battuto tutti gli attuali top 10, andando a stanarli con un tennis di altissima qualità, adattandolo anche alle esigenze. Troppo bravo. Jannik Sinner dal 2024 scenderà in campo in ogni appuntamento con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Non gli manca niente. Quando hai un talento come il suo puntare al massimo non è arroganza, è la normalità.
    2 – Djokovic infinito. Mai commettere l’errore di dare per morto il più grande vincente e lottatore dello sport. Jannik l’ha battuto nel girone. Quella sconfitta è stata un detonatore, ha fatto esplodere dentro di lui ancor più voglia di vincere, di rivincita. La correttezza di Sinner l’ha portato in semifinale – poteva esser eliminato se l’azzurro avesse mollato nel terzo set vs. Rune… – e negli ultimi due incontri Novak ha alzato il livello in modo fantastico, battendo il futuro della disciplina, prima Carlos, poi Jannik. Gli anni passano, per suo stesso dire saranno Alcaraz e Sinner portare avanti lo sport nei prossimi anni, ma al momento questo fantastico tiranno non ancora alcuna voglia di abdicare. Enorme.
    3 – Un torneo di qualità totale, destinato a proseguire. Le ATP Finals, giunte al terzo anno a Torino, sono una scommessa ampiamente vinta ma il Presidente Binaghi ha dichiarato che nel 2025 quest’avventura non finirà. Gaudenzi è stato più cauto sull’argomento “futuro”, pur riconoscendo che mai come a Torino le Finals sono state “abbracciate” dalla città, dal paese, da quell’amore italico che travolge e sorprende. Spalti pieni, atmosfera incredibile, una città bella come Torino che si è tirata a lucido e ha accolto tutto e tutti con una precisione e qualità assolute. Chi ha vissuto almeno una giornata delle Finals torna a casa arricchito. Speriamo che Binaghi vinca anche quest’ennesima scommessa, perché a noi il masters in Italia piace da matti…
    4 – Alcaraz col fiato “corto”. Carlos ha Torino ha esordito alle Finals e come era “classico” per il suo più noto connazionale Nadal è arrivato a fine stagione piuttosto scarico, fisicamente e mentalmente. Le similitudini tra i due grandi spagnoli non sono poi così tante, giocando un tennis completamente diverso, ma entrambi chiedono il massimo a corpo e testa, tanto che dopo US Open le loro prestazioni sono calate. Ferrero, coach di Alcaraz, ha affermato un concetto molto chiaro: “Se vuoi essere il migliore devi comportarti come il migliore ed essere professionale tutto l’anno. È quello che è e dobbiamo accettarlo. Questo è il calendario che abbiamo”. Carlos aveva parlato di una certa stanchezza dopo mesi intensi di grandi battaglie. Probabilmente nel team dell’iberico ci saranno alcuni ripensamenti e aggiustamenti, per migliorare la gestione delle energie di Alcaraz.
    5 – Occhio a Rune in salute. Ha penato per mesi con una schiena mal messa Holger Rune, ma appena è tornato a posto si è rivisto subito quell’acerrimo lottatore che può diventare una vera spina nel fianco. È servito il miglior Sinner per scrollarselo di dosso, in una partita che non valeva più niente per Jannik e che, col senno di poi, forse sarebbe stato “meglio” aver lasciato correr via. E non solo per eliminare Djokovic, ma soprattutto per risparmiare energie che in finale sono mancate. Col senno di poi non si scrivono le pagine di storia, quindi inutile continuare con altre congetture. Quel che è certo è che Rune ha dato segnali importanti di ripresa. Vedremo se il lavoro con Boris Becker porterà benefici al suo tennis, ancora un po’ grezzo in varie situazioni. Nel 2024 il danese potrebbe essere l’outsider di lusso in ogni grande torneo.
    6 – Tsitsipas, così non va. Non è uscito “benissimo” dalle ATP Finals Stefanos Tsitsipas. Che sia una persona complessa è risaputo, ma affermare nel giro di due giorni “Sto benissimo, sono pronto a competere, chi mette in giro certe voci?” e poi “Ho fatto molte visite, ho malissimo alla schiena, è un dolore che non potevo gestire” è alquanto singolare. Ma c’è qualcosa di assai ben più grave della sua brutta uscita dal torneo… Visto dal vivo, la sua palla “non va”. Non va più come nel recente passato. Diamogli il beneficio del dubbio per condizioni fisiche non al meglio, ma sono mesi e mesi che il suo tennis langue, ormai messo in crisi da moltissimi avversari, non solo dai big. Confrontato alla velocità di palla e intensità di Sinner, il gioco del greco pareva non una ma due categorie indietro. Urge ritrovare la miglior forma fisica, ma anche qualcosa di nuovo, altrimenti la carriera di Tsitsipas rischia di entrare in un crepuscolo anticipato, e sarebbe un vero peccato.
    7 – Campo veloce, spettacolo assicurato. Tutti i giocatori sono stati concordi: il campo di Torino è stato il più rapido dell’anno, anche più dell’erba. Che qualità media c’è stata nei match delle Finals? Altissima. Ci sono state partite disumane dominate solo da Ace? Nessuna. È l’ennesima conferma che le condizioni medie sul tour sono troppo, troppo lente. Velocizzare di nuovo il gioco deve essere il primo obiettivo dal 2024. Basta pantani.
    8 – Ascolti tv, il tennis “tira”. 6 milioni e 686mila spettatori per Sinner in finale. Numeri altissimi anche per gli altri match trasmessi dalla Rai nel torneo. Abbiamo il personaggio, certo, ma è forse il momento di capitalizzare tutto ciò riportando un po’ più di tennis sulla tv pubblica. Abbiamo Supertennis, che è stato uno strumento indispensabile a costruire il nuovo “boom” della disciplina in Italia, ma averlo sulla tv di stato è oggettivamente un’altra cosa. Oltretutto pare che dal 2024 quasi tutto il tennis sarà su Sky Sport, vedremo che accordi verrano trovati per la distribuzione dei tornei. Ma forse avere almeno parte degli Slam in chiaro su “mamma Rai” potrebbe essere un ritorno terribilmente gradito e importante.
    9 – Via il doppio, dentro le ragazze? È stato uno degli argomenti di discussione a Torino nelle pause tra i vari match delle Finals. Viste le disastrose condizioni affrontate dalle migliori al mondo a Cancun per le WTA Finals, e la scintillante organizzazione del Masters maschile, beh, ipotizzare una pronta fusione dei due tornei potrebbe essere un’ancora di salvataggio per il tour femminile. I doppisti potrebbero farsene una ragione, ma c’è un rischio concreto: sarebbe brutto se l’evento femminile, una volta integrato a quello maschile, passasse parimenti in secondo piano. Il pubblico probabilmente apprezzerebbe, e anche i cari biglietti per sedersi nel Pala Alpitour avrebbero un valore maggiore. Pro e Contro, ce ne sono tanti. Gaudenzi continua a parlare di maggior integrazione tra i due circuiti. Vedremo.
    10 – Voto 10 al pubblico. Sinner è stato portato per mano, con un calore indescrivibile, sino alla finale. Ma rispetto alle “medie” e tristezze a cui abbiamo assistito in passato, pochi sono stati i momenti di scorrettezza a danno degli altri giocatori con l’italiano in campo. Lo stesso Rune ha ringraziato gli spettatori a Torino, e detto da uno che praticamente ha sempre da ridire col pubblico… La speranza è che l’esempio di Sinner, la correttezza fatta persona, possa essere un veicolo per gli stessi tifosi, per vivere la disciplina con vero spirito sportivo. Calore sì, cattiveria no. Sarebbe un’altra super vittoria targata Jannik.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Piatti su Sinner: “Sono felice per Jannik e non sono sorpreso. Bravo a non ascoltare sterili critiche da persone non competenti”

    Foto d’archivio di Jannik e Riccardo

    Riccardo Piatti ha affidato ai suoi canali social un proprio commento sulla splendida settimana vissuta dal suo ex pupillo Jannik Sinner alle ATP Finals. Riportiamo le parole del coach.
    “In molti mi hanno chiesto un commento sulla partita di ieri di Jannik e in generale sulla sua settimana alle Finals di Torino: giornalisti, amici, addetti ai lavori o semplici curiosi. Onde evitare fraintendimenti, preferisco affidarmi ai miei canali di comunicazione e rispondere a tutti da qui.
    Per prima cosa faccio pubblicamente i complimenti a Jannik (perché privatamente glieli ho già fatti) per questa bellissima settimana, ha giocato un ottimo torneo e un tennis di alto livello. Ci tengo anche a dire che la cosa non mi sorprende più di tanto, perché ho sempre creduto in lui e ho sempre saputo che Jannik era pronto per fare grandi cose, perché in questi anni ha sempre dimostrato una costante crescita, un’incredibile attitudine al lavoro e consistenza nei risultati e nel miglioramento. Non posso che essere felice per questa sua finale, perché come per ogni insegnante, di ogni fascia d’età, è bello vedere i propri “allievi” crescere e diventare grandi, sia fisicamente che sportivamente. La finale di ieri è sicuramente solo la prima di una lunga serie che vincerà e auguro a Jannik un grande in bocca al lupo per questo presente e per il futuro. Come ho sempre detto e sempre dirò “Forzaaa e divertiti”.
    Per concludere, ci tenevo anche a dirgli bravo per non aver ascoltato le inutili critiche ricevute durante la sua ultima mancata partecipazione alla Davis, circa il suo non attaccamento “alla maglia” e al suo sentirsi o meno italiano. Critiche sterili che sono arrivate da persone non competenti e che non conoscono come fare la prestazione di alto livello.
    Jannik, una settimana così alle Finals, i futuri Slam che vincerai e il ranking mondiale sono il miglior modo di dimostrare il tuo attaccamento all’Italia e di far sentire tutti gli italiani orgogliosi di avere uno come te tra i migliori atleti al mondo
    Riccardo”. LEGGI TUTTO