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    Alcaraz arrabbiato per le condizioni di gioco a Parigi: “È come giocare sulla terra, impossibile” — e ora rischia il numero 1 se Sinner vince il torneo

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    La sconfitta contro Cameron Norrie al secondo turno del Rolex Paris Masters 2025 potrebbe costare carissimo a Carlos Alcaraz. Il murciano, attuale numero 1 del mondo, perde 90 punti con l’eliminazione e ora rischia concretamente di essere sorpassato da Jannik Sinner in caso di trionfo dell’italiano nella capitale francese.Se Sinner dovesse vincere il titolo a Parigi, salirebbe infatti in vetta al ranking mondiale e si presenterebbe alle ATP Finals di Torino da numero uno del mondo. Oltre alla classifica generale, anche la Race ATP potrebbe accorciarsi notevolmente: un successo di Jannik lo porterebbe a soli 1.050 punti di distanza da Alcaraz, con i 1.500 punti del torneo dei maestri ancora in palio.
    I calcoli per TorinoIn questo scenario, Alcaraz sarebbe costretto a ottenere almeno 500 punti alle Finals per mantenere la leadership. Ciò significherebbe vincere tutti e tre i match del round-robin, oppure due più la semifinale, o ancora accedere alla finale con una sola vittoria nella fase a gironi.
    Le difficoltà sul campo di ParigiA Parigi, il numero uno del mondo è apparso nervoso e frustrato per le condizioni di gioco. Durante il match perso contro Norrie, ha avuto un lungo confronto con il suo coach Juan Carlos Ferrero, al quale ha confessato tutto il suo disagio:“Non sento la palla, zero. Non posso giocare qui, impossibile. È come giocare sulla terra, peggio che a Montecarlo. Solo il servizio si salva.”Ferrero ha cercato di incoraggiarlo, ma le parole di Alcaraz riflettono un momento di evidente difficoltà tecnica e mentale, proprio alla vigilia del gran finale di stagione.
    Ora gli occhi del mondo del tennis sono su Jannik Sinner, che potrebbe chiudere un 2025 da sogno coronandolo con un inatteso trono mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Felice dei cambiamenti a Parigi. Il corpo sta bene, il mio obiettivo è chiudere al meglio la stagione”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Patrick Boren

    Jannik promuove la nuova sede del Rolex Paris Masters e guarda avanti: “Il campo è diverso, non facile da leggere, ma mi sento in forma e concentrato. Il numero 1? Sarà un obiettivo per il prossimo anno.”
    Jannik Sinner ha parlato alla vigilia del suo debutto al Rolex Paris Masters, l’ultimo Masters 1000 della stagione, che quest’anno si disputa per la prima volta alla Paris La Défense Arena. L’altoatesino, reduce dalla finale di Vienna, si è presentato sereno e fiducioso, soddisfatto dei cambiamenti e consapevole della fatica accumulata dopo un finale di stagione intensissimo.“È bello vedere così tanti cambiamenti. Mi sembra il secondo torneo dell’anno, dopo Cincinnati, dove sono state fatte tante migliorie importanti — ha spiegato Sinner —. È positivo per il nostro sport: anche le aree riservate ai giocatori sono molto più comode, il centrale è più grande e i campi 1 e 2 sono eccellenti.All’esterno ci sono strutture perfette per allenarsi, una grande palestra, tutto organizzato nel modo giusto. Sono molto felice di vedere questi miglioramenti. Penso che tutti noi giocatori ci sentiamo meglio, e questo è un grande passo avanti.”
    “Fisicamente sto bene, i crampi a Vienna sono stati normali”Reduce da cinque match consecutivi a Vienna, culminati nella finale, Sinner ha chiarito le sue condizioni fisiche dopo i problemi di crampi accusati contro Medvedev.“Non è stato lo stesso problema di Shanghai — ha spiegato —. È stato normale: ho giocato per cinque giorni di fila e la finale è stata molto fisica, può succedere. Ora mi sento bene, solo un po’ stanco, ovviamente, ma sto recuperando giorno dopo giorno.Domani sarà il mio primo match, sono concentrato e spero di giocare un buon tennis anche qui. Non sono preoccupato fisicamente: mi sento in buona forma, anche tennisticamente. Spero in un buon inizio.”
    “Wimbledon il momento più bello, ma la stagione non è finita”Guardando all’anno straordinario che lo ha portato a vincere Wimbledon e a disputare quattro finali Slam, Sinner non nasconde la soddisfazione.“È difficile scegliere un solo momento — ha raccontato —. Uno dei nostri obiettivi era andare il più avanti possibile a Wimbledon, e non poteva andare meglio.È stata una stagione incredibile, con tante partite importanti e risultati costanti. Ma non è finita: ora penso a Parigi, un torneo dove non ho mai giocato bene, e poi ci sarà Torino, che aspetto con entusiasmo.Nel complesso è stata un’annata fantastica, molto costante e ricca di vittorie. Non potrei chiedere di più.”
    “Il numero 1? Non è nelle mie mani, ci penserò nel 2026”Sinner ha poi risposto a una domanda sul possibile assalto al trono mondiale, oggi occupato da Alcaraz:
    “No, onestamente è impossibile — ha ammesso sorridendo —. Non ci penso adesso, sarà un obiettivo per l’anno prossimo. Quest’anno non è più nelle mie mani.Guardando però a quanto fatto, abbiamo raggiunto risultati incredibili. Ora voglio solo finire la stagione nel miglior modo possibile. Se arriverà qualcosa di grande, fantastico. Se no, ho già fatto tanto.Come l’anno scorso, anche dicembre sarà un mese molto importante: lavoreremo tanto per migliorare ancora e prepararci bene alla nuova stagione. Sono tranquillo e molto felice di ciò che abbiamo costruito.”
    “Decisione Davis definitiva. Il campo? Diverso, serve fiducia”Alla domanda su una possibile revisione della sua scelta di non giocare la Coppa Davis, Jannik è stato chiaro:“No, la decisione è presa. Ho già detto tutto su questo argomento nei giorni scorsi.”Infine, una riflessione sulle condizioni di gioco della Paris La Défense Arena, più lente rispetto al passato, come confermato anche da Alcaraz:“Per me è una superficie un po’ diversa, né lenta né veloce — ha spiegato —. Muoversi qui non è semplice: a volte si scivola, altre no. È un tipo di campo su cui in passato ho sempre avuto un po’ di difficoltà, ma è solo una questione di fiducia.Ho giocato mezz’ora ieri e un’ora oggi: il mio feedback è ancora limitato, vi saprò dire di più dopo la prima partita. È solo questione di abituarsi e ritrovare ritmo.”Sinner affronta così l’ultimo Masters 1000 della stagione, con la mente già proiettata alle ATP Finals di Torino e con un obiettivo chiaro: chiudere un 2025 da protagonista.Da Parigi il nostro inviato Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Binaghi rivela: “Il no alla Davis 2025? Jannik lo disse l’anno scorso a Torino, davanti a me e al ministro Giorgetti. Per l’Italia è più importante che torni numero 1 di un’altra Davis”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il Presidente della FITP Angelo Binaghi difende Jannik Sinner da tutte le accuse mosse per la sua indisponibilità a giocare la Final 8 di Davis Cup il prossimo mese a Bologna, e conferma che alle Finals ci sarà uno show spettacolare ad accompagnare gli incontri del torneo. Il livello del tennis in Italia è altissimo, non sarà facile crescere ancora ma c’è l’intenzione di rendere l’edizione 2025 del “Master” di Torino indimenticabile, una sorta di Super Bowl. Binaghi ha parlato a La Stampa, con alcune dichiarazioni che riportiamo nei passaggi più salienti.
    “Il livello che abbiamo raggiunto fa paura” afferma Binaghi, “siamo vicini al massimo e possiamo solo scendere. Più di così francamente è impossibile. A Torino e a Riyadh i nostri daranno il massimo in campo e noi faremo la nostra parte per rendere indimenticabile l’edizione 2025 delle Finals”.
    Il Presidente rivela quando ha saputo da Sinner del suo “no” alla Davis: “L’anno scorso. Jannik lo disse davanti a me e al ministro Giorgetti, a Torino. Ho sperato che il lungo e forzato riposo per la squalifica lo portasse a rivedere i suoi programmi. Dopo il ritiro di Shanghai, mi sono detto: magari ci ripensa. Invece niente. Abbiamo capito e anche condiviso la decisione. La storia ci insegna che ogni sua rinuncia ha prodotto conseguenze positive. Sarà così anche questa volta: per la FITP e per l’Italia è più importante che Jannik torni numero uno al mondo di un’altra Davis“.
    Secca la risposta di Binaghi in merito alla presunta poca riconoscenza sollevata da alcuni commentatori (perlopiù non tennistici ma di testate generaliste). “Conosco Jannik fin da quando era bambino, come la sua famiglia e il suo team. Erano stati chiari fin da subito, lo difenderò sempre e a prescindere. La riconoscenza nei confronti del tennis italiano si concretizzerà quando tornerà numero 1 al mondo. La Davis ha una differenza rispetto agli altri tornei, non dà punti per la classifica. Con un altro regolamento cambierebbe anche lo spirito dei giocatori. A fine stagione per chi l’ha già vinta vale come il Six Kings Slam, con meno soldi e molta più fatica. Prima di tacciarlo di disaffezione per la maglia azzurra aspettiamo 10 anni: se non la giocherà più ne riparleremo”.
    Oltretutto il Presidente è sicuro del grande valore della nostra nazionale, anche priva di Sinner. “Abbiamo uno squadrone” commenta Binaghi, “Con Jannik partiamo da un punto e mezzo a zero per noi, così sarà più equilibrata. Ce la giochiamo con la Spagna di Alcaraz, la Repubblica Ceca e la Francia. A Musetti ho sempre detto che ha un talento inarrivabile ma che rischiava di perderlo per le troppe proteste e per l’incostanza al servizio. Ora l’ha migliorato e parla molto meno, non ha più le cadute di prima e arrivare a Torino sarebbe il coronamento della sua crescita”.
    Proprio su Torino l’ultima considerazione di Binaghi, un evento che vuol portare al livello del Super Bowl della NFL americana per impatto: “Potremmo avere due italiani in campo alle FInals e la stagione 2025 da oro diventerebbe di platino. Organizzeremo uno spettacolo senza precedenti in Italia, uno show dentro lo show. L’ultimo nome è quello di Gianni Morandi: le Finals saranno il nostro Super Bowl. Portarcele via sarà più difficile. Abbiamo firmato il rinnovo del contratto e anche il governo ne conosce il testo da molto tempo. Non si può tornare indietro, sarebbe una grave perdita di credibilità per il Paese”.
    Interessante l’idea di Binaghi sulla Davis Cup: riportare punti per il ranking per i match disputati, potrebbe avere un impatto sulla volontà dei migliori giocatori di partecipare? Tra le molte ipotesi per rivedere e migliorare quest’evento storico, oltre alla collocazione nel calendario – il punto dolente – anche il discorso ranking potrebbe avere un impatto non indifferente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner supera la barrera dei 50 milioni di dollari in premi in carriera

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il trionfo di Jannik Sinner al ATP 500 di Vienna 2025 non ha solo confermato la straordinaria stagione dell’azzurro, ma gli ha anche permesso di raggiungere un traguardo economico storico: con questa vittoria, il campione altoatesino ha superato la soglia dei 50 milioni di dollari guadagnati in prize money, ovvero denaro conquistato esclusivamente grazie ai risultati ottenuti in campo.
    Professionista dal 2019, Sinner entra così in un club esclusivo: è il settimo giocatore della storia a superare questa cifra, un traguardo che finora avevano raggiunto soltanto i grandi nomi del tennis mondiale. Davanti a lui, infatti, restano solo i membri del leggendario Big Four – Novak Djokovic, Rafael Nadal, Roger Federer e Andy Murray – oltre a Alexander Zverev e Carlos Alcaraz.
    Il primato assoluto appartiene a Novak Djokovic, con oltre 190 milioni di dollari, seguito da Nadal (135 milioni) e Federer (130 milioni). Dietro di loro Murray con 64, Zverev con 55, Alcaraz con 53 e ora Sinner con poco più di 50 milioni.Il dato è ancora più impressionante se si considera che l’italiano ha appena 24 anni e che il suo debutto nel circuito maggiore risale a meno di sei stagioni fa. L’aumento costante dei montepremi nei tornei ATP, effetto diretto delle nuove strategie economiche del circuito, lascia pensare che Sinner possa raddoppiare questa cifra nei prossimi anni, consolidando ulteriormente la sua posizione tra i tennisti più vincenti e redditizi della storia.
    Un traguardo che conferma, ancora una volta, come l’Italia del tennis viva una delle sue ere più floride, con Sinner protagonista assoluto a livello mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il caffè del lunedì: i temi della settimana

    Lorenzo Musetti n.8 nella Race 2025

    L’ultima settimana di ottobre è dedicata al nono Masters 1000 della stagione, il rinnovato torneo indoor di Parigi, non più a Bercy ma nella avveniristica arena de La Defense a Nanterre. Molti i temi di interesse, per i giocatori italiani e non solo. 
    Musetti, ultimo sforzo per le Finals – 3685 punti, davvero un gran bel bottino accumulato da Lorenzo Musetti nel suo eccellente 2025, senza un titolo vinto ma con risultati eccellenti (soprattutto su terra battuta) e una costanza di rendimento che l’ha portato ad essere n.8 nella Race to Turin. Dietro di lui Auger-Aliassime a 3205 punti. 480 punti sono un gap importante ma non definitivo. Serve un ultimo sforzo per tenersi al riparo da brutte sorprese e centrare un posto al “Masters” che sarebbe coronamento di un 2025 di maturità e qualità. Gli occhi degli italiani (e non solo) saranno tutti puntati su di lui. La gestione dello stress sarà fondamentale.
    Sinner e il n.1 “teorico” – Jannik Sinner lunedì prossimo potrebbe teoricamente tornare in vetta al ranking: se vince il 1000 di Parigi e Alcaraz perde entro i quarti di finale, avrà la matematica di certezza di scalzare lo spagnolo al trono per una settimana. In realtà crediamo che a Jannik interessi vincere il torneo per rafforzare la sua posizione in vista del 2026, quando tra fine inverno e primavera potrà tornare ad accumulare punti importanti, ma sarebbe comunque una piccola soddisfazione.
    Sarà di nuovo Jannik vs. Carlos? – Ormai la loro rivalità è diventata il classico dei nostri tempi, la partita più attesa, quella che tutti vogliono vedere. È sempre esercizio difficile prendere in mano i draw e ipotizzare dove l’uno o l’altro potrebbero rischiare di cadere. Il percorso ipotetico di Alcaraz non sembra malvagio, ma pure quello di Sinner nei primi match non dovrebbe riservare insidie terribili. Molto dipenderà dalle loro condizioni. È certo che se i due giocano al loro meglio, tutti gli altri sono molto, molto distanti… È anche un’opportunità per l’italiano di tornare a battere il rivale, visto che le condizioni indoor sembrano favorirlo (vedi i due successi, seppur in esibizione, in Arabia Saudita, per quello che possono valere).
    Sinner e la condizione fisica – “Nel terzo set ho avuto qualche crampo, molto, molto piccolo. Quello che è successo a Shanghai mi ha sicuramente insegnato qualcosa”. Così Jannik dopo la vittoria a Vienna contro Zverev. A metà del terzo set tutti siamo sobbalzati sulla sedia vedendolo mentre si toccava la parte posteriore della coscia sinistra dopo una frenata. Che succede Sinner? C’è qualcosa a livello di preparazione che non sta funzionando? O è più un aspetto dovuto alla gestione della tensione? Tra l’autunno del 2023 e gennaio 2025 il fisico del nostro campione è stato quasi perfetto, performando a dovere anche sotto grande pressione. Poi qualcosa s’è guastato, o è lo stress e tutto quel che ha dovuto sopportare ad esser diventato una insidia da cancellare? Lui minimizza. Vedremo tra Parigi e Torino, dove le sfide saranno importanti e dure, se ci saranno altri episodi o meno.
    Fonseca e la “prova del 9” – A Basilea, con un pizzico di buona sorte, il talento brasiliano ha trionfato mostrando sprazzi di grandissimo tennis. La sua potenza di fuoco è impressionante, sarà curioso vedere come gestirà mentalmente la più importante vittoria in carriera. Curiosamente l’urna gli ha assegnato di nuovo Shapovalov (che si è ritirato in Svizzera, come starà?). Fonseca dopo qualche mese di appannamento è tornato a brillare e finirà l’anno nei primi 30. Potrebbe fare poca strada a Parigi se non sarà bravo a digerire il successo appena colto, ma in condizioni indoor il ragazzo sembra già uno molto difficile da superare.
    Possibile rivincita Vacherot vs. Rinderknech? – I sorteggi spesso sono curiosi… I due cugini potrebbero sfidarsi al secondo turno di Parigi, se Arthur supera Marozsan (possibile) e Valentin batte Lehecka (non così facile). Di sicuro sarebbe un’altra battaglia curiosa e di qualità. Pioline, direttore del torneo, se lo augura sicuramente…
    Il nuovo torneo di Parigi – Ultimo sorso di caffè per il rinnovato torneo di Parigi. Bercy era un impianto storico, legatissimo al mondo del tennis, ma inadeguato per gli standard imposti dai M1000 attuali. C’è grande curiosità per scoprire la arena de La Defense, che in realtà è a Nanterre, appena fuori la capitale francese. Dal rugby dei Racing 92 questo gigantesco “scatolone” è multifunzionale per eccellenza, può ospitare di tutto e di più e per la prima edizione del torneo è stato allestito lo stadio più grande al mondo a livello indoor con i suoi 17500 posti, diventando il secondo impianto per capienza dopo l’Ashe di New York. Si promettono giochi di luce e servizi top, e anche altri campi di qualità oltre a quello principale. Mancano poche ore a scoprire il tutto, la curiosità è tanta. La superficie, da quel che trapela dalle qualificazioni, sembra non essere così rapida. Polemiche in arrivo?

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner può tornare numero uno del mondo: ecco lo scenario per Parigi

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Sembrava che la corsa per il trono mondiale fosse ormai chiusa, ma Jannik Sinner ha ancora una piccola, affascinante possibilità di riprendersi il numero uno del ranking ATP — anche se solo per una settimana.L’azzurro, reduce dal trionfo a Vienna, potrebbe tornare in vetta al mondo già la prossima settimana, ma lo scenario è piuttosto specifico. Perché ciò accada, Sinner dovrà vincere il Masters 1000 di Parigi, mentre Carlos Alcaraz dovrà fermarsi prima delle semifinali.
    In questo caso, il campione altoatesino tornerebbe virtualmente al comando della classifica mondiale, scavalcando lo spagnolo per pochi punti. Tuttavia, la sua permanenza in cima durerebbe poco: una sola settimana, per l’esattezza, perché all’inizio delle ATP Finals 2025 verrebbero sottratti i punti ottenuti lo scorso anno, riportando Alcaraz al vertice.Un incrocio di numeri e risultati che aggiunge ulteriore interesse al torneo di Parigi, dove Sinner e Alcaraz saranno, ancora una volta, i grandi protagonisti. Entrambi arrivano con obiettivi differenti: lo spagnolo per consolidare il primato, l’italiano per chiudere la stagione con un’altra impresa e magari, anche solo per qualche giorno, tornare re del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La grandezza di Sinner! L’azzurro lotta, rimonta e supera un ottimo Zverev, vince l’ATP 500 Vienna

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Campione. Sinner è un grande campione. Lo è diventato con atletismo innato, colpi e testa, costruendo dentro se stesso una differenza che lo porta a giocare alla grande nei momenti chiave. Come a Vienna. I grandi Campioni reggono nella difficoltà, stringono i denti e restano lucidi, cambiando le carte in tavola e girando l’inerzia di un match difficile – contro un forte avversario – con visione e alzando il livello, fino a spiccare il volo e vincere i punti decisivi. Con classe immensa. Duro, durissimo, una roccia mentalmente Jannik Sinner nella finale dell’ATP 500 di Vienna 2025, vinta in rimonta contro Alexander Zverev per 3-6 6-3 7-5, superando un inizio di crampi nel terzo set, aggrappato al servizio e alla sua immensa classe nel trovare energie, risorse mentali e tecniche per andare a prendersi i punti importanti sul 5 pari. È stata una bella partita, intensa, lottata, con il miglior Zverev da molti mesi, davvero ottimo al servizio e bravo a giocare tanti rovesci lungo linea di grande qualità, ma non è bastato a superare la “tigna”, la maggior lucidità e coraggio di Jannik nell’andare a spingere con braccio libero e più profondità quando contava.
    Sinner è partito molto bene ma poi è stato, all’improvviso, il primo a concedere un break, contro uno Zverev fortissimo da fondo campo, così tosto che il forcing non così profondo dell’azzurro non è riuscito a “sfondare”. Ha attraversato una fase non facile Jannik perché Sasha è stato più intenso e più tosto imponendo la sua velocità di crociera, alla quale l’azzurro non riusciva a forzarne l’errore. Così il primo set se l’è aggiudicato con merito il tedesco. Jannik ha analizzato il momento ed ha fatto la scelta giusta: a questo ritmo e profondità, l’altro è “sopra”. Cosa fare? Alzare la velocità media e soprattutto profondità dei colpi, scambiando di meno ed entrando appena possibile a tutta nella palla, in particolare col diritto sul rovescio di Zverev per poi farlo correre a destra. Dall’avvio del secondo parziale ha cambiato traiettoria e la sua prestazione si è impennata. Ma Sahsa regge da dietro, è in una giornata ottima e col servizio da destra trova una curva pazzesca, difficilissimo arrivare a palla break. Serve minare le certezze, trovare il modo di portarlo fuori dalla sua zona di comfort, e mettergli quella tensione che spesso lo porta fuori strada. Qua viene fuori la lucidità di lettura ed esecuzione da Campione di Jannik. Il capolavoro è arrivato al momento del break a favore nel secondo set: con Zverev ottimo al servizio e fortissimo in difesa, Sinner ha sbaragliato l’avversario con tre palle corte nel game, non sempre perfette nell’esecuzione ma perfette per farlo correre in avanti e rompere l’incantesimo della sua tosta resistenza da dietro. Un rischio enorme, ma ha funzionato. Tutto è decollato nel tennis dell’italiano, con più vincenti e la conferma del lungo linea, soluzione più importante in tutta la settimana viennese, diritto e anche di rovescio. Alcuni vincenti di Jannik in lungo linea sono stati da cineteca. E quello strappo invece ha messo più di un dubbio nel rivale.
    Nel terzo set grande equilibrio, Sasha serve bene con la battuta recupera più di un game in cui era scivolato dietro nello score. Ma sul 5 pari, quando la bagarre è massima, la maggior freddezza e scelte corrette hanno portato Sinner a prendersi un punto vincente e poi, come si dice, “alzare il muro”, portando il tedesco a commettere due errori, compreso quello decisivo. Ha servito benissimo Jannik dopo aver accusato il dolore alla coscia sinistra a metà del terzo set: lì aveva bisogno del massimo dal servizio e l’ha trovato, dando fondo alla sua enorme forza mentale. È il quarto titolo in stagione per Sinner e 21esimo in carriera, ottenuto con 46 vincenti a fronte di soli 21 errori (28-34 per Zverev). Una bellissima partita e grande vittoria, ottenuta dando fondo a tutte le energie fisiche e mentali. L’incontro infatti è stato davvero duro perché Zverev ha giocato come non faceva dall’Australian Open di gennaio, pochi errori, ottimo rendimento del servizio, potenza e poche fasi di quel suo atavico attendismo che gli è costato troppe sconfitte in carriera. C’è voluto un Sinner tostissimo, paziente e resistente, per martellare e sbaragliarlo, palla dopo palla.
    L’aspetto più positivo in questa vittoria, oltre alla sua ormai proverbiale forza mentale e lucida gestione, è come sia riuscito a cambiare ritmo e passo dal secondo set. Contro un rivale così centrato e solido, non era né facile né scontato riuscire a liberare il braccio e farlo senza farsi prendere dalla frenesia. Il rischio era concreto, andare troppo oltre per la bramosia di “spaccare tutto”, ma sarebbe stato un errore farlo col paraocchi. Jannik ha analizzato le situazioni di gioco, ha spinto con la massima potenza dal centro affidandosi alla botta in lungo linea che ha costretto il rivale ad indietreggiare un po’ di più per coprire meglio il lato destro. Una scelta che ha portato non solo molti punti ma gli ha dato un vantaggio importante in molti scambi, e comunque Zverev non ha affatto mollato. Il game del 5 pari nel terzo set è da vedere e rivedere. Piccoli dettagli, colpi efficaci, scelte corrette, quello che serve per allungare nel momento decisivo. Superare difficoltà, reggere fisicamente, alzare il livello dei colpi, con tantissimi vincenti di qualità superiore. Jannik Sinner continua a vincere indoor e alza il secondo titolo a Vienna. Una splendida settimana chiusa nel miglior modo possibile.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Zverev alza la prima palla della finale 2025 di Vienna. Parte un po’ trattenuto il tedesco, un doppio fallo (in semifinale vs. Musetti ieri nessuno), e scambia un po’ corto, tanto che sul 30-15 Sinner tira un diritto lungo linea vincente clamoroso. Sasha è poi spostato in avanti e di lato, tanto che il suo diritto esce di poco. 30-40 palla break per Sinner. Serve bene Zverev e cancella la chance. Il tedesco non può prescindere dalla massima efficacia della battuta, pochi punti ma sembra già scritto, perché se Jannik risponde son dolori… Proprio col servizio (Ace al T) Sasha muove lo score, tutti punti col servizio. Impressiona la velocità, coordinazione e precisione di Sinner nel secondo punto del secondo game, come aggredisce la palla e apre il campo. Fa tutto con una concretezza e rapidità eccezionali Jannik, 1 pari, col primo Ace del match. Risponde bene l’azzurro, entra duro nella palla e poi con una palla corta ottima si prende un interessante 0-30. Sul 15-30 Sasha vince il primo scambio, forzando un diritto in rete di Jan con un buon angolo e poi vince il game con sostanza dalla riga di fondo. Qualche imprecisione per Jannik nel quarto game: da 40-0 commette un doppio fallo e tira abbastanza largo un rovescio per lui non difficile. Zverev ai vantaggi tira un ottimo rovescio lungo linea, Sinner accorcia e il tedesco si prende il punto in avanzamento. C’è una palla break per Sasha. Sinner la annulla martellando con pazienza sul rovescio e cambiando all’improvviso sul diritto. Segue un errore di Jannik col diritto, la sensazione è che giochi un po’ corto l’azzurro e Zverev non va così in difficoltà. Seconda palla break per Zverev. Stecca col diritto Jannik su di un rovescio profondo. Da 40-0, Sinner, subisce il BREAK che manda avanti Zverev 3-1. Dopo un parziale molto negativo, Sinner torna a prendersi un bel punto con un rovescio lungo linea vincente. Fretta del tedesco col diritto, perde di vista la palla e l’errore lo porta sotto 15-30. Risponde molto dietro l’azzurro, e funziona: risale il campo dopo una risposta potente e carica di spin. 15-40, due chance del contro break. Ace di Zverev da destra, 30-40; attacca bene col rovescio Sasha su di una risposta non profonda. Funziona benissimo il rovescio di Zverev, è il colpo che più sta performando. Bellissimo lo scambio sul vantaggio, rovescio, palla corta e poi lob vincente. Sale lo spettacolo in campo. 4-1 Zverev. Durissimo lo scambio all’avvio del sesto game, non sbaglia niente Zverev e Sinner cerca di uscire – male – con la palla corta. Servono punti col servizio che non arrivano (al 50%, poche). Un altro errore col diritto lo fa scivolare sotto 0-30. Cerca di nuovo la palla corta e stavolta funziona Jan, evidente la necessità di uscire dallo scambio lungo e di potenza. Ancora la smorzata ma non la gioca bene. 15-40, un brutto Sinner in questa fase, anche confuso sul cosa fare.  Zverev tira in rete la risposta sulla seconda palla, 30-40; torna un bel servizio, esterno, importantissimo. Con la prima palla efficace, la musica cambia perché Jannik ha spazio per entrare forte e fare la differenza. Infatti si prende 4 punti di fila, per il 4-2. Molto sicuro Sasha, controlla il suo game per il 5-2. Torna a “spaccare la palla” Sinner nell’ottavo game, forte anche del servizio tornato a funzionare, 5-3 con un rovescio lungo linea dal centro inside out. Il miglior game del match. Sasha serve per il set. Incredibile come si arrampica in risposta Jannik e provoca l’errore del tedesco, 15 pari. Però serve bene Zverev, la curva da destra è micidiale. Regalo di Alexander col diritto, pessimo impatto frontale, 30 pari. Ma ancora la curva da destra non si prende, 40-30 e Set Point. Un diritto steccato da AZ forza il game ai vantaggi. Niente, terzo Ace di fila da destra. SP #2. Set Zverev, 6-3. Ottimo il tedesco, Sinner paga quel brutto game perso da 40-0 e diversi game un po’ passivi, scambiando troppo e senza farlo con la necessaria profondità.
    Sinner riparte al servizio del secondo parziale. Subito un bel diritto vincente in contro balzo, è necessario scambiare di meno e attaccare di più. Un errore grave col diritto, ma la battuta c’è ed è 1-0. Sembra che Jannik voglia prendersi più rischi, come sul 15 pari, ma l’accelerazione a tutto braccio non passa la rete. Un doppio fallo porta il game sul 30 pari. BELLISSIMA la palla corta di Sinner dopo aver spostato il rivale da tutte le parti, a partire da un’ottima risposta. Lo scambio migliore del match, e palla break sul 30-40 (la quarta del match). Ancora un bel servizio del tedesco, si salva. Il game va in lotta, ancora una bella smorzata con Zverev molto dietro e soffre. Doppio fallo, di mezzo metro…! Seconda palla break del game. Stavolta la gioca con la seconda… Beh, che scambio!!! Comanda Sinner, sembra vincerlo ma Zverev rientra, e di nuovo con la palla corta punisce il tedesco, passandolo stretto. Un’ora per strappare il primo BREAK, 2-0. Fa il pugno Jannik, un break strappato con fatica e cambiando lucidamente dopo un primo set non perfetto. L’allungo ha sciolto l’azzurro, dopo il servizio – efficace – si prende il punto subito. Game a zero e 3-0, parziale di 7 punti a 0. Fila via libero il braccio di JS, come il bellissimo diritto vincente nel secondo punto, dopo il nastro che devia la traiettoria. Zverev ha perso sicurezza sulla velocità superiore dell’italiano, ha fretta nello spingere col dritto e…sbaglia. 15-30. Cambia la posizione in risposta Sinner, ora è a due passi dalla riga e sul 40-30 tocca col diritto un’altra smorzata bestiale, non lo corta ma anche nell’angolo. Zverev è costretto a chiedere tutto alla battuta visto come è andato sotto nel gioco, 3-1. Molto salita la percentuale di prime palle in gioco, siamo sull’80% e la differenza è evidente. La Zverev risale da 40-15, con un diritto al volo di Sinner non definitivo e una palla corta stavolta in corridoio. Costruisce con pazienza l’azzurro e stavolta niente “schiaffo”, ma un diritto calibrato aspettando la mossa del tedesco. Con un rovescio cross vincente DIFFICILISSIMO, da difesa ad attacco, Sinner si porta 4-1. Il set scorre sui game di servizio, e la conferma di come Jannik giochi più sciolto e offensivo, scambiando di meno, vedi il diritto “fiammeggiante” in lungo linea che fulmina il rivale nell’ottavo game, terzo colpo di scambio (5-2). Jannik serve per il set sul 5-3 e lavora molto bene col diritto, potenza ma anche pazienza nell’affondare a tutta quando si è aperto lo spazio. Con l’Ace esterno, il quarto, si prende un 6-3 meritato. Altro passo e 74% di prime palle in gioco.
    Zverev inizia set decisivo con un turno a zero, chiuso col nono Ace, può fare corsa di testa. Buona partenza anche per Sinner, incredibile la progressione col diritto sul 15 pari, per un vincente micidiale. Ma appena accorcia, Sasha c’è e tira altrettanto forte. Col rovescio in lungo linea il tedesco riesce a cambiare a suo favore l’inerzia degli scambi, c’è grande qualità in campo da parte di entrambi. Solo punti vincenti, come il rovescio lungo linea di Jannik che lo porta 1 pari. Inizia con il 18esimo diritto vincente Sinner, poi un doppio fallo di Zverev porta lo score 15-30. Arriva un brutto errore dell’italiano, dalla risposta comanda ma affonda un drive in rete. 2-1 Zverev. Nel quarto game torna la smorzata di Jannik dopo un paio di ottimi affondi sul 30-0. 2 pari, altro ottimo turno di battuta. L’onda dell’altoatesino continua nel quinto game: un bel forcing gli vale il primo punto, poi Zverev, sotto pressione, affretta l’affondo ed è 0-30. Con coraggio Sasha spinge fortissimo col diritto, 15-30, e poi sbaglia malamente un rovescio sulla risposta carica dell’italiano. 15-40, due palle break importantissime. Torna quel servizio precisissimo da destra, colpo più efficace del suo match, 30-40; molto molto molto sfortunato Sinner… Sasha centra male un colpo e due volte il nastro, l’ultima lo aiuta non poco a chiudere il punto. Si lotta, c’è grande intensità e il tedesco sente la pressione del momento. Col servizio si salva Zverev, 3-2. Scoccano le due ore di gioco su di un lob perfetto di Sasha (meno la volée di Jannik non così lunga). Rimonta bene l’azzurro, con un servizio in ritmo (Ace sul 40-30). 3 pari. Nel settimo game Sinner trova un lob spettacolare, poi sembra accusare un crampo alla gamba sinistra, dietro alla coscia, in una frenata. 4-3 Zverev. Jannik, sotto grande pressione del punteggio, serve molto bene, Ace al centro sul 30-0, e poi un altro esterno per il 4 pari. Un game perfetto, ideale a respingere ogni velleità del rivale. Si avvicina al suo angolo Jannik, ma la regia non inquadra. Si entra nel rush finale del match. Sinner con un bel cross di rovescio provoca l’errore di Zverev, 0-15. Poi una grandissima risposta ma sbaglia un colpo di scambio non difficile. Col “martello”, Zverev vola 5-4. Dopo un errore col rovescio torna a toccarsi dietro alla coscia Jannik, la situazione è critica. Per questo chiede tutto alla battuta, e trova tre punti diritti. Con due Ace di fila si porta 5 pari. Grandissima concentrazione. Si lotta nel game #11, soffre Jannik ma è bravo a spingere forte col diritto e provocare un errore del tedesco che porta lo score sul 15-30. Non trova la risposta l’italiano, 30 pari. Incredibile… Zverev tira uno smash “basso” da due passi dalla rete con la palla che sbatte sul nastro ma passa… Il game va ai vantaggi con una schermaglia sul net vinta da Jannik. Il pubblico è tutto in piedi, c’è grande tensione agonistica. SI!!!! Che scambio!!! Sinner vince uno scambio durissimo con un rovescio lungo linea vincente. Esecuzione magistrale, Palla Break!!! Non entra la prima… OUT! È out un rovescio di Zverev, ancora dopo un lungo e tattico scambio. Ha alzato il muro l’azzurro, “fammi il punto…” ma non ci riesce l’altro. Serve sul 6-5, per il match dopo 2h e 26 minuti di eccellente spettacolo. Inizia con una prima palla esterna molto precisa, e risposta out (di un niente). Poi battuta esterna, attacco col diritto e volée per niente facile di rovescio, la stoppa benissimo. 30-0. Ancora un gran servizio e diritto vincente. 3 Championship Point sul 40-0. Lo sguardo di Zverev è l’immagine della delusione, arrivato così vicino… In rete la risposta. GAME SET MATCH SINNER! Vince a Vienna, che bella finale, molto dura. E molto importante. Titolo n.21, grande grinta e durezza, in rimonta, brillando nella fase decisiva. Il bell’abbraccio col team è significativo, un successo difficile e meritato.

    Jannik Sinner vs Alexander Zverev ATP Vienna Jannik Sinner [1]367 Alexander Zverev [2]635 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace4-5 → 5-5A. Zverev 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace ace3-4 → 4-4A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace2-3 → 3-3A. Zverev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-01-2 → 2-2A. Zverev 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2A. Zverev 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 30-15 ace 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 2-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-4 → 2-4A. Zverev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 df 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3A. Zverev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1A. Zverev 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Sinner, uno studio rivela: il suo brand vale 8,1 miliardi ed è decisivo per la reputazione dell’Italia

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Mentre ancora risuonano gli echi della decisione di Jannik Sinner di non giocare la fase finale di Coppa Davis, in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre, con l’inevitabile coda di commenti e polemiche, Susini Group StP, studio fiorentino leader nella consulenza del lavoro, stima l’impatto socio-economico del fenomeno Sinner sul sistema Italia. Il campione altoatesino non è solo il tennista italiano più vincente di sempre nonché attuale numero 2 ed ex numero 1 del tennis mondiale. È diventato anche un brand determinante per la reputazione della nostra Nazione e il motore economico più potente del nostro sport contemporaneo. Secondo lo studio di Susini Group STP, con i suoi 41 milioni di euro di guadagni annui nel 2024, l’altoatesino ha innescato una rivoluzione che va ben oltre i campi da tennis, generando un impatto economico complessivo di 8,1 miliardi di euro per il sistema Paese.
    La sua ascesa coincide con una crescita del mercato tennistico italiano del 900% in vent’anni: dai 17 milioni di euro del 2003 ai 200 milioni superati nel 2024. Un’esplosione che testimonia come il talento individuale possa diventare leva di sviluppo collettivo.La “Sinner-mania” si traduce in cifre straordinarie che raccontano un Paese che riscopre la racchetta. Il sistema nazionale tennis-padel genera 1,2 miliardi di euro di entrate fiscali; i tesserati FITP hanno raggiunto quota 1.151.769 nel 2024, con un incremento del +266% rispetto al 2020. Gli appassionati di tennis sono cresciuti dell’86% tra il 2016 e il 2024, toccando i 16,9 milioni di italiani. Le scuole tennis e padel sono aumentate del 34% arrivando a 2.553.Oltre i numeri economici, Sinner rappresenta un moltiplicatore sociale unico, per ogni euro investito nel tennis, la collettività riceve 5,3 euro di benefici, performance superiore a qualsiasi altro sport. Il tennis all’aperto genera il miglior ritorno sociale, superando calcio a 5 e impianti polivalenti.Sul fronte commerciale, il mercato ha risposto con entusiasmo: 8,6 milioni di palline vendute, 200.000 racchette per un valore di 22 milioni di euro, mentre Head, sponsor di Sinner, ha visto crescere le vendite del 30%. Il fatturato delle sponsorizzazioni ha toccato i 115 milioni di euro nel 2025, con un incremento del 21% che dimostra la fiducia degli investitori nel “Brand Sinner”.Da non trascurare sono, anche, gli ascolti televisivi che certificano l’impatto mediatico del fenomeno. La finale delle ATP Finals 2023 contro Djokovic ha superato i 6,6 milioni di telespettatori, segnando un record storico per il tennis italiano. Sky Sport ha registrato un +121% di ascolti nel 2024, con un telespettatore su cinque che ha seguito eventi tennistici.Gli eventi dal vivo generano ricadute economiche monumentali. Gli Internazionali di Roma 2024 hanno prodotto un impatto di 600 milioni di euro e 120 milioni di entrate fiscali, mentre le ATP Finals di Torino hanno creato un indotto da oltre mezzo miliardo. Numeri che posizionano il tennis tra i settori più dinamici dell’economia italiana.«Il “Fenomeno Sinner” si configura come un investimento strategico per il futuro del Paese. Un campione che non vince solo tornei, ma trasforma l’Italia in una potenza economica e sociale dello sport mondiale». LEGGI TUTTO