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    Tre mesi senza Sinner: l’assenza che potrebbe rivoluzionare il ranking del tennis mondiale

    Jannik Sinner nella foto

    La notizia della sospensione di Jannik Sinner per tre mesi, a causa di un test antidoping positivo rilevato dalla WADA del Marzo 2024 per negligenza del suo staff, ha scosso profondamente il circuito ATP. Il tennista italiano, attuale numero uno del mondo, non potrà infatti competere dal 9 febbraio al 4 maggio, perdendo la possibilità di difendere punti importanti in alcuni dei principali tornei del calendario.Questa assenza forzata rappresenta un duro colpo per il campione italiano, che negli ultimi mesi aveva conquistato risultati di grande prestigio, consolidandosi in vetta al ranking mondiale.
    I tornei che Sinner salteràNel periodo di stop imposto dalla squalifica, Sinner non potrà prendere parte a diversi eventi di rilievo:– Doha (ATP 500)– Indian Wells (Masters 1000)– Miami (Masters 1000)– Montecarlo (Masters 1000)– Madrid (Masters 1000)
    Il rischio di perdere il primo postoLa sospensione di tre mesi, iniziata lo scorso 9 febbraio, avrà un impatto significativo sulla classifica di Jannik Sinner. Il tennista, saltando appuntamenti fondamentali come Indian Wells e Miami, perderà un totale di 1600 punti. Soltanto nel torneo di Miami, infatti, Sinner difendeva 1000 punti.Il suo bottino sarà di 9730 punti, l’italiano rischia di vedere seriamente minacciato il proprio status di numero uno del mondo.Alle sue spalle, il più diretto inseguitore è il tedesco Alexander Zverev, fermo a 8135 punti: si tratta di una differenza che, considerate le varie occasioni di gioco dei prossimi mesi, potrebbe essere colmata o addirittura superata da Zverev.
    Le prospettive per il rientroLa sospensione terminerà il 4 maggio, giusto in tempo perché Sinner possa tentare di presentarsi al meglio nei successivi appuntamenti della stagione su terra battuta e, soprattutto, prepararsi al Roland Garros. Il suo rientro coinciderà con la necessità di recuperare fiducia e ritmo di gioco, ma anche di accumulare punti preziosi per non perdere ulteriore terreno nei confronti dei suoi rivali.Al momento, l’unica certezza è che il mondo del tennis resterà orfano per tre mesi di uno dei suoi più grandi protagonisti. L’attenzione si sposterà dunque sulla corsa alla prima posizione, con Zverev e altri outsider pronti ad approfittare dell’assenza di Sinner per guadagnare terreno e, forse, scalzarlo dal trono del ranking ATP.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Caso Sinner, la WADA chiede almeno 1 anno di squalifica: il 16-17 aprile la decisione del TAS

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Una svolta pesante potrebbe sconvolgere il tennis mondiale il 16 e 17 aprile, quando il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) si riunirà per decidere sul caso doping di Jannik Sinner. La WADA, non soddisfatta dell’assoluzione pronunciata dal tribunale indipendente dell’ITIA, chiederà una squalifica tra uno e due anni per il tennista italiano.
    James Fitzgerald, portavoce della WADA, ha spiegato a La Stampa le ragioni del ricorso: “Riteniamo che il verdetto di ‘nessuna colpa e nessuna negligenza’ sia stato scorretto secondo le leggi attuali. La WADA non chiede l’annullamento di alcun risultato, eccetto quelli già cancellati nella prima sentenza.”
    Sulla questione delle piccole quantità e della contaminazione incrociata, Fitzgerald ha chiarito: “Siamo consapevoli dei problemi generati dalla contaminazione e lottiamo contro di essi. Nel corso degli anni, la soglia minima di varie sostanze è stata aggiustata per garantire giustizia agli atleti che ingeriscono involontariamente una sostanza proibita, proteggendoli al contempo da chi bara. Posso confermare che le regole relative alla contaminazione sono attualmente in fase di revisione.”La WADA ha anche affrontato il tema degli agenti “mascheranti”: “È noto che ci sono varie sostanze che vengono assunte per mascherare l’assunzione di altre sostanze proibite. Pertanto, è necessario che questi agenti mascheranti siano presenti nella lista delle sostanze e metodi proibiti.”
    Fitzgerald ha concluso sottolineando l’importanza delle spiegazioni dettagliate da parte degli atleti: “Se un atleta risultato positivo a una sostanza proibita non dovesse spiegare da dove proviene o come è entrata nel suo sistema, sarebbe troppo facile per i bari sfuggire a sanzioni importanti.”Una decisione che potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per Sinner ma per tutto il tennis mondiale, con il TAS chiamato a una delle sentenze più delicate della sua storia.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Doha si prepara al grande tennis: Sinner, Alcaraz e Djokovic nel nuovo ATP 500

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il torneo di Doha 2025 si prepara a vivere una settimana storica dal 17 al 22 febbraio, con un’edizione che segna il passaggio alla categoria ATP 500 e un field di partecipanti eccezionale, che include i primi due giocatori del mondo ed un ex n.1: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.Il nuovo status e i considerevoli premi in denaro hanno attirato sei giocatori della top 10, inclusi anche Daniil Medvedev, Alex de Minaur e Andrey Rublev, in quello che si preannuncia come uno dei tornei 500 più competitivi della stagione.
    Sinner è già a Doha: ieri primo allenamento sui campi del torneoJannik Sinner è già arrivato a Doha per preparare il suo debutto nel nuovo ATP 500 qatariota. Il numero 1 del seeding ha svolto il suo primo allenamento ieri sui campi del torneo.Per il campione degli Australian Open si tratta del primo torneo dopo il trionfo di Melbourne, avendo scelto di saltare l’appuntamento a Rotterdam. La prima testa di serie del torneo cercherà di confermare il suo ottimo momento di forma in un evento che vedrà la presenza di altri campioni come Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.
    Format e montepremiIl torneo prevede un tabellone a 32 giocatori senza bye per le teste di serie, che dovranno quindi vincere cinque partite per conquistare il titolo. Il montepremi è significativo: 516.165$ per il vincitore, 277.715$ per il finalista, con 500 punti ATP in palio per chi trionfa.
    Vittoria: 516.165$ e 500 punti ATPFinale: 277.715$ e 330 puntiSemifinale: 148.005$ e 200 puntiQuarti: 75.615$ e 100 puntiSecondo turno: 40.365$ e 50 puntiPrimo turno: 21.525$ e 0 punti
    Programma e orariI match si disputeranno dalle 12:30 (ora italiana) dal lunedì al giovedì, con l’incontro principale programmato per le 15:30. Le semifinali si giocheranno venerdì (12:00 e 16:00), mentre la finale è prevista per sabato 22 febbraio alle 16:00.
    Le teste di serieIl sorteggio del tabellone principale, previsto per sabato 15 febbraio alle ore 10 italiana, determinerà il cammino dei favoriti. Sinner e Alcaraz potranno incontrarsi solo in finale, mentre Djokovic sarà potenziale avversario in semifinale per uno dei due. Le altre teste di serie sono Medvedev, Rublev, Tsitsipas e Dimitrov.
    1) Jannik Sinner 🇮🇹2) Carlos Alcaraz 🇪🇸3) Álex de Miñaur 🇦🇺4) Novak Djokovic 🇷🇸5) Daniil Medvedev 🇷🇺6) Andrey Rublev 🇷🇺7) Stefanos Tsitsipas 🇬🇷8) Grigor Dimitrov 🇧🇬
    I favori del pronostico sono per Sinner, ma Alcaraz arriva carico dopo il successo a Rotterdam, mentre Djokovic cerca il riscatto dopo l’Australian Open. Da non sottovalutare De Minaur, in ottima forma, e possibili sorprese da parte di Medvedev, Rublev, Tsitsipas o Dimitrov.
    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 500 Doha (MD) Inizio torneo: 17/02/2025 | Ultimo agg.: 12/02/2025 12:26Main Draw (cut off: 43 – Data entry list: 20/01/25 – Special Exempts: 0/0)

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    Nassar (direttore esecutivo PTPA): “Sinner si trova in una situazione ingiusta, una disputa tra WADA e ITIA”

    Ahmad Nassar, direttore esecutivo di PTPA

    Ahmad Nassar, direttore esecutivo della PTPA (il nuovo sindacato dei tennisti promosso da Djokovic e altri giocatori), si schiera dalla parte di Jannik Sinner nella delicata questione del caso Clostebol e sul nuovo giudizio al TAS di Losanna previsto per il prossimo aprile, affermando che la posizione in cui si trova il n.1 del mondo è ingiusta, nel bel mezzo di una disputa tra WADA e ITIA, mentre lo scopo dell’attività antidoping deve essere solo quello di trovare chi bara per alterare le proprie prestazioni. Un sistema che definisce “terribile” per gli atleti, con Jannik bloccato da mesi e mesi in una posizione incerta.
    Nassar si è espresso su X attraverso un lungo e dettagliato post in risposta ad appassionati che chiedevano lumi sulla posizione della PTPA dopo varie dichiarazioni del recente passato, alcune non chiarissime.
    “Il post con cui ero d’accordo il 28 settembre 2024 affermava specificamente ‘non è colpa di Jannik’. Non ho idea di come ciò possa essere interpretato come ‘concordo con la WADA’. È falso. Ho ripetutamente affermato nelle interviste che l’intero sistema è ingiusto per TUTTI i giocatori. E ho ripetutamente incluso Jannik, per nome, in quella valutazione” afferma Nassar, che poi entra maggiormente nel dettaglio col lungo post che riportiamo.

    So, when I say the entire anti-doping system is unfair, here’s what I mean. Warning – this is a long list 🙂
    1. The anti-doping system should be concerned with catching dopers. Dopers are those who are trying to improve their performance via illegal substances.
    2. Players care…
    — Ahmad Nassar (@ahmad4athletes) February 11, 2025

    “Quando dico che l’intero sistema antidoping è ingiusto, ecco cosa intendo. Attenzione: questi punti formano una lista bella lunga 🙂
    1. Il sistema antidoping dovrebbe preoccuparsi di trovare i dopati. I dopati sono coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze non consentite.
    2. I giocatori sono interessati più di chiunque altro nel trovare i dopati. I giocatori vogliono e hanno bisogno di uno sport pulito e devono essere sicuri che i loro avversari stiano giocando secondo le stesse regole.
    3. Le sostanze illegali e le soglie de test per chi risulta positiv0 dovrebbero essere progettate tenendo presente il punto 1.
    4. Il punto 3 è quello che non accade. È come un doppio fallo (scusatemi per il gioco di parole). Quantità irrisorie, cose che in realtà non migliorano le prestazioni, ecc. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti.
    5. A complicare le cose, il processo dei test antidoping è poco pratico e oneroso per gli atleti che viaggiano per il mondo. È irrazionalmente gravoso e, ancora una volta, apparentemente più preoccupato per gli atleti che commettono “falli di piede” che per catturare che effettivamente si dopa. Questo è ingiusto e lo è per tutti.
    6. Poi entriamo nel dettaglio di cosa succede se qualcuno risulta positivo al test. Il sistema di appello deve funzionare per tutti ed essere coerente e fornire a tutti gli atleti il ​​giusto processo e la possibilità di difendersi. NON si tratta di favorire i dopati, si tratta di un sistema che funzioni correttamente e sia legale.
    7. Per quanto riguarda il punto 6, dobbiamo notare che @ptpaplayers lavora per tutti i giocatori. Il nostro lavoro NON è esprimere opinioni sulla colpevolezza o innocenza di un caso o di un atleta specifico. Il nostro compito è assicurarci che il sistema sia equo e funzioni per tutti. Un sistema rigoroso con un processo regolare e risorse per la difesa accessibili rende il punto 1 più realizzabile. Evita anche situazioni più sfortunate in cui la reputazione e la carriera dei giocatori vengono rovinate (troppi esempi da citare).
    7. L’accesso alle risorse per organizzare una difesa adeguata è un problema da sempre. Parte di ciò è naturale e rispecchia i problemi della società  (ad esempio, le persone più ricche possono permettersi gli avvocati). Ma questo è anche ingiusto per tutti i giocatori: coloro che non possono permetterselo perdono l’opportunità di organizzare una difesa adeguata, mentre coloro che possono permetterselo devono spendere i propri soldi per farlo.
    8. I sistemi di appello ITIA e WADA sono costruiti su queste (e altre) premesse imperfette. Ogni giocatore coinvolto nel loro sistema, anche quelli con risorse, è colpito da questa ingiustizia. Soprattutto considerando i mesi/anni che spesso ci vogliono per risolvere questi casi.
    9. Nel caso specifico di Jannik, è stato messo in una situazione ingiusta. L’ITIA sostiene di aver seguito il suo processo e le sue regole. La WADA non è d’accordo e sente la necessità di respingere l’ITIA. Sfortunatamente, questo non è stato un risultato sorprendente per persone come@TaraMoore92 e me. Ciò non significa che siamo d’accordo con la sostanza dell’appello della WADA o con la decisione originale dell’ITIA (vedi il punto n. 7 sopra). Né l’ITIA né la WADA stanno realmente contestando i fatti sottostanti nel caso di Jannik. Ciò è importante, ma anche ingiusto. Lui è, di fatto, coinvolto in una disputa politica/legale tra l’ITIA e la WADA. E sta ancora aspettando quasi un anno dopo che il suo caso venga completamente risolto. Di nuovo, ciò è ingiusto.
    10. Come spero sia chiaro ora, questo intero sistema è terribile per gli atleti (come gruppo e come individui), per i tifosi e lo sport in generale. Deve cambiare”.

    Una spiegazione dettagliata che entra nel merito della questione. L’attività antidoping deve essere quella del punto 1, con l’importantissima specifica del punto 3. Se come scrive Nassar di PTPA (riporto nuovamente): “Né l’ITIA né la WADA stanno realmente contestando i fatti sottostanti nel caso di Jannik”, ossia sono concordi che non ci sia stata attività e intenzione di agire per alterare le prestazioni, allora… di cosa stiamo parlando? Questa è LA domanda, e questa la ingiustizia che sta subendo Jannik Sinner da mesi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il presidente WADA sul caso Sinner: “Non paragonabile a Swiatek”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il presidente dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) Witold Banka ha fatto chiarezza sui casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek, spiegando le ragioni del diverso trattamento riservato ai due tennisti. In un’intervista al sito polacco Rz, Banka ha sottolineato l’impossibilità di paragonare i due casi, sia per le sostanze coinvolte che per le circostanze.Mentre la WADA ha accettato la squalifica di un mese inflitta a Swiatek dall’ITIA per la positività alla Trimetazidina, dovuta a una contaminazione di melatonina assunta per problemi di sonno, ha invece presentato ricorso al TAS contro l’assoluzione di Sinner, trovato positivo al Clostebol.
    “Non mettiamo in dubbio che non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti”, ha precisato Banka riguardo a Sinner, “ma richiamiamo l’attenzione sulla responsabilità dell’atleta per le azioni dei suoi collaboratori. Uno sportivo professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell’antidoping.”Il presidente WADA ha evidenziato la sostanziale differenza tra i due casi: “Una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa. Lo steroide contenuto nell’unguento utilizzato dal più stretto collaboratore di Sinner è qualcosa di completamente diverso.” Secondo Banka, l’unico elemento comune tra i due casi è che “stiamo parlando di due dei migliori tennisti del mondo.”
    Nel caso di Sinner, la sostanza proibita era presente in un farmaco da banco utilizzato dal suo ex fisioterapista per un taglio al dito, trasmessa poi involontariamente durante un massaggio effettuato senza guanti. Nonostante l’ITIA abbia creduto a questa versione dei fatti assolvendo il tennista italiano, la WADA ha deciso di presentare ricorso, sottolineando come le procedure seguite siano state le stesse di qualsiasi altro caso disciplinare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Badosa: “Alcaraz e Sinner sono un’ispirazione per come gestiscono la pressione”

    Paula Badosa nella foto – Foto Getty Images

    Paula Badosa torna sotto i riflettori in vista del WTA di Abu Dhabi, dove parteciperà come testa di serie numero due. La tennista spagnola, reduce da un eccellente Australian Open dove ha raggiunto le semifinali, ha condiviso riflessioni significative sul suo percorso di rinascita e sui suoi obiettivi futuri.
    Il 2024 ha segnato un punto di svolta nella carriera di Badosa, che ha vissuto il suo momento più buio dopo la sconfitta al primo turno del torneo di Madrid contro Jessica Bouzas. “Fisicamente e mentalmente ero in un momento molto oscuro, molto triste. Ricordo che non volevo nemmeno uscire dalla camera”, ha confessato in un’intervista alla WTA. Tuttavia, quella crisi si è trasformata in un momento di rinascita, culminato con la vittoria al torneo di Washington nei mesi successivi.
    La spagnola ha rivelato il dialogo interiore che l’ha aiutata a superare quel periodo difficile: “Vediamo cosa succede se dai il 100% Paula. Cerca di trovare la forza da qualsiasi parte per ritrovare quella potenza ed energia. Prova a finire l’anno e poi potremo prendere una decisione.”
    Ora, tornata nella top 10, Badosa guarda con ambizione alle WTA Finals di Riad come obiettivo principale del 2025: “L’anno scorso è stato un po’ doloroso essere così vicina, ma non potevo chiedere di più. Ho iniziato a vincere partite dopo sei mesi, ho iniziato un po’ tardi. Spero quest’anno di poter reagire un po’ prima e raggiungere Riad. Dopo tutte le mie battaglie, specialmente negli ultimi anni, tornare nella top 10 e a questo livello mi fa capire che sono molto più forte di quanto pensassi.”
    In una recente intervista sul canale YouTube “Tennis Insider Club” insieme a Caroline Garcia, Badosa ha espresso particolare ammirazione per Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, citandoli come esempi nella gestione della pressione: “Li guardo come fonte di ispirazione perché la gestiscono bene, soprattutto Carlitos. È incredibile. Sorride sempre. Anche sul 5-5 sorride. Come è possibile? Credo che Jannik e Carlitos siano molto simili. Sono un’ispirazione per noi, gestire la pressione in quel modo è la maniera giusta di farlo.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Cash esalta Sinner: “Sarà uno dei più grandi che abbiamo mai visto”

    In 15 mesi, solo quindici mesi, Sinner si è preso tutto. Dal torneo di Pechino 2023 Jannik vanta un record di 98 vittorie e solo 9 sconfitte, tre delle quali patite dal rivale e quattro volte campione Slam Carlos Alcaraz. Diventato n.1 del mondo il 10 giugno 2024, da allora l’italiano ha fatto segnare un record di 47 vittorie nelle prime 50 partite giocate come leader nel ranking, una striscia esaltante che lo porta alla pari di Bjorn Borg e Jimmy Connors, leggende della disciplina. Inoltre dal suo successo a Melbourne del gennaio 2024, primo titolo Slam in carriera, Sinner ha record di 30-2 negli Slam. Numeri eccezionali che, commentati nel corso del programma BBC Radio 5 Live, hanno spinto Pat Cash ad esaltare la classe del nostro campione.
    “Sinner, se non lo è già, diventerà uno dei più grandi giocatori che abbiamo mai visto“, ha detto l’ex campione di Wimbledon 1987. “Jannik si trova in un’epoca in cui abbiamo appena perso un sacco di campioni, quindi… quanti Slam potrà effettivamente vincere? I numeri sono tutti dalla sua parte e gioca un tennis fantastico. È il migliore”.
    Secondo Cash, Sinner e Alcaraz sembrano destinati a dominare la scena mondiale a lungo, a meno dell’esplosione al massimo livello di alcune promesse. “Sinner e Alcaraz sono molto più avanti di tutti gli altri. Finché non arriveranno altri giovani, sarà una corsa a due. L’abbiamo visto per un po’ con Roger Federer e Rafael Nadal, poi sono arrivati Andy Murray, Djokovic e Stan Wawrinka”.
    Tuttavia per l’australiano lo status quo potrebbe mutare, e la concorrenza aumentare: “Le cose nel tennis possono cambiare molto rapidamente e in modo imprevedibile, abbiamo visto in Australia quanto talento ci sia in giro tra i ragazzi appena arrivati, ma al momento è una corsa a due cavalli per i Grandi Slam. Non vedo altri al loro livello” conclude Cash.
    Quindi secondo Cash le possibilità di Djokovic di ritornare in corsa per vincere un altro Major sembrano assai ridotte, visto che non lo prende nemmeno in considerazione. Pat esalta Jannik, ma sottolinea anche come intorno a lui non ci sia concorrenza allo stesso livello, Alcaraz escluso. Troppo forte Sinner, o anche fortunato ad aver trovato il primo meglio in un periodo storico di ricambio generazionale?
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Furlan rivela: “Ecco come Sinner ha gestito la pressione del caso doping a Cincinnati”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Renzo Furlan, attuale coach di Jasmine Paolini, ha svelato in un’intervista un retroscena significativo su come Jannik Sinner ha affrontato la pressione del caso doping durante il Masters 1000 di Cincinnati, rivelando la straordinaria forza mentale del campione altoatesino.
    Il momento più critico si verificò proprio prima della semifinale contro Alexander Zverev, quando Sinner dovette sottoporsi a un interrogatorio dalle autorità antidoping dalle 4 del mattino fino alle 10, poche ore prima del match che avrebbe poi vinto in tre set (7-6, 5-7, 7-6).
    “C’era sempre questa situazione del doping che pendeva sulla sua testa,” ha raccontato Furlan. “Gli dissi: ‘Sei riuscito a fare cose straordinarie anche sotto questa pressione.’ E lui mi rispose spiegando come aveva gestito la situazione a Cincinnati: ‘Le cose potevano andare bene o male. Per la prima volta, abbiamo affittato una casa invece di una stanza d’albergo. Avevamo due macchine per spostarci. Ne guidavo una io e l’altra il mio team. Avevo bisogno di questi momenti per me stesso. Può sembrare una sciocchezza, ma mi ha dato una grande serenità.’”
    “Vale la pena ricordare,” ha concluso Furlan, “che questo ragazzo, prima della semifinale contro Zverev, ha dovuto essere ascoltato dalle 4 alle 10 del mattino. È stato poi scagionato e, nel pomeriggio, ha vinto il suo match in tre set. Solo qualcuno con qualità straordinarie può fare una cosa del genere.”
    La testimonianza di Furlan getta nuova luce sulla gestione della pressione da parte di Sinner in uno dei momenti più delicati della sua carriera, evidenziando come anche piccoli dettagli organizzativi possano fare la differenza nella preparazione mentale di un atleta di alto livello.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO