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    Henman fa le carte all’Australian Open 2025: “Sabalenka, Sinner e Alcaraz i favoriti. Attenti a Draper”

    Tim Henman

    Tim Henman è già proiettato al primo Slam del 2025 e vede i numeri uno del ranking nonché campioni in carica Jannik Sinner e Aryna Sabalenka come favoriti per la prossima edizione del torneo australiano, al via il prossimo 12 gennaio, con Alcaraz molto vicino all’italiano nel pronostico. Inoltre pensa che Jack Draper, miglior tennista britannico, possa essere una degli outsider più pericolosi se sarà a posto fisicamente. Attualmente stimato commentatore su vari network in occasione di vari tornei, Henman così si è espresso in una chiacchierata a Sky Sport UK.
    “Probabilmente non sarà una previsione a sorpresa, ma per quanto riguarda le donne penso che Sabalenka sia la giocatrice da battere a Melbourne. È stata giustamente considerata la miglior giocatrice del 2024. Ha giocato davveroì bene sui campi in cemento e ha colpi così poderosi che la rendono fortissima”, afferma l’ex numero 4 al mondo. “Si è liberata di alcuni dei problemi al servizio, in particolare sulla seconda palla, quindi penso che sia sicuramente la favorita a Melbourne”.
    “Nel maschile, Sinner è il favorito, insieme ad Alcaraz, i due li vedo molto vicini, ma attenzione a Djokovic. Ha vinto 10 volte gli Australian Open, sa cosa serve per farcela e con Murray al suo angolo sarà interessante vedere come se la caverà e se ci sarà qualcosa di nuovo”.

    Sublime from Sinner
    The Italian clinches his maiden Grand Slam title
    He triumphs in five hardfought sets 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 to win #AO2024. @janniksin • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis pic.twitter.com/DTCIqWoUoR
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2024
    (il match point di Sinner a chiudere l’edizione 2024 al maschile)
    Questo invece il suo parere su Draper, su cui gli appassionati britannici ripongono grandi speranze per la prossima stagione. “È sempre frustrante quando hai quei fastidi o infortuni, ma sai, fa parte del gioco. Per tutti è molto importante essere in forma e in salute al 100%, così quando entri nel torneo, e l’Australian Open arriva così presto nella stagione, sai di dover esser già pronto, magari anche impaziente di ripartire. Draper ha costruito molto nel suo 2024 e ora può passarlo al 2025”.
    “Sì, sono molto ottimista su Jack” continua Henman. “Quando entri nei dettagli del suo 2024, vedi che non è stato semplice. Ha sofferto ancora di qualche infortunio, ma poi ha avuto stabilità ed è riuscito a finire tra i primi 20 e arrivare in semifinale agli US Open, è un risultato importante per la sua sicurezza. Ha vinto nel tour a livello 250 e 500, quindi ora deve guardare avanti e ancor più in alto, ma deve assicurarsi di gestire il suo calendario e il suo corpo per darsi la opportunità di giocare il suo miglior tennis contro i big e nei grandi appuntamenti. Può giocarsela assolutamente”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Rotterdam 2025 da sogno: Sinner, Alcaraz, Medvedev e Rune al Via

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    L’ATP 500 di Rotterdam 2025 si preannuncia come uno dei tornei più spettacolari della stagione, con un campo partenti di assoluto prestigio che include i migliori giocatori del circuito.Con questo cast di stelle, il torneo olandese si candida a essere uno dei momenti più emozionanti della prima parte della stagione 2025, offrendo agli appassionati la possibilità di vedere all’opera i maggiori protagonisti del tennis mondiale.
    Un Field StellareIl torneo olandese, in programma dall’1 al 9 febbraio, ha appena annunciato la partecipazione di Holger Rune, che si aggiunge a un già straordinario elenco di partecipanti che include:– Jannik Sinner– Carlos Alcaraz– Daniil Medvedev
    Un Torneo di Altissimo LivelloLa presenza dei migliori giocatori del momento promette spettacolo e tennis di altissima qualità. Rotterdam si conferma così come uno degli appuntamenti più attesi del calendario ATP, con un livello di partecipazione paragonabile a quello di un Masters 1000.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz torna a Barcellona: sfiderà a distanza Sinner e Zverev

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Antonio Fraioli

    Carlos Alcaraz ha confermato la sua partecipazione al torneo Conde de Godó di Barcellona 2025, facendo ritorno alla competizione dopo l’assenza nel 2024 dovuta a un infortunio all’avambraccio.Lo spagnolo è il primo giocatore ufficialmente annunciato per il torneo catalano, in programma dal 12 al 20 aprile 2025, dove cercherà di aggiungere un nuovo titolo al suo palmarès.La scelta dei top player di dividersi tra Barcellona e Monaco promette una settimana di grande tennis sulla terra rossa europea, con due ATP 500 che si preannunciano di altissimo livello.
    La Settimana dei 500Nella stessa settimana, il tennis europeo vivrà un altro momento importante con il torneo di Monaco di Baviera, che nel 2025 vedrà il suo upgrade a categoria ATP 500. L’evento tedesco ha già confermato la presenza di Jannik Sinner e Alexander Zverev, creando così una stimolante “competizione a distanza” tra alcuni dei migliori giocatori del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Binaghi: “Sinner è speciale per forza mentale e cultura del lavoro, Berrettini è un leader. Nadal il migliore di tutti, Djokovic il pallettaro più forte del mondo”

    Angelo Binaghi, Presidente FITP

    Il presidente FITP Angelo Binaghi ha rilasciato una lunga interessante intervista al quotidiano La Nuova Sardegna (con il collega Luigi Soriga), nella quale spazia a 360° sul tennis, ripercorrendo i suoi anni giovanili da giocatore fino all’attualità, con i nostri azzurri dominanti nei tour maschile e femminile. Curioso il suo parere sui celeberrimi “big three”: il preferito di Binaghi è Nadal, più di Federer e di Djokovic, da lui definito “il pallettaro più forte del mondo”. Riportiamo i passaggi più interessanti della lunga intervista, che presenta un Binaghi meno “ufficiale” e più “appassionato” dello sport che ha segnato la sua vita visti i 24 anni alla guida del tennis nazionale.

    “Da giocatore ero un pirata, facevo delle incursioni a rete anche azzardate” racconta Binaghi. “Mi piaceva il serve and volley, anzi, per dirla tutta, era l’unico schema che potevo permettermi con il mio fisico. Non ero esattamente il massimo della prestanza e dell’atletismo, perché studiavo e mi potevo allenare molto meno degli altri. All’epoca i miei giocatori preferiti erano John McEnroe, Stefan Edberg e Yannick Noah, tutta gente che a rete aveva una discreta mano”.
    “Il mio tennista preferito? E vabbè, cos’altro potrei dire? Naturalmente è Sinner. Senza dubbio il numero 1 al mondo, con una superiorità rispetto agli avversari che in questo momento è sotto gli occhi di tutti. Su di lui ho avuto informazioni di primissima mano, fonte molto confidenziale e di fiducia: mio figlio. Aveva disputato in Tunisia un torneo di doppio con Sinner, e mi parlò di questo compagno più piccolo di lui, ma che già era molto forte e prometteva bene. A quell’epoca avrà avuto circa 17 anni, e assieme a mio figlio approdarono alle semifinali, ma poi dovettero ritirarsi perché Jannik si infortunò”.
    Il primo incontro del Presidente con il futuro n.1 del mondo avvenne a Milano nel 2019: “Ci siamo visti negli spogliatoi durante la Next Generation degli ATP Finals del 2019. Lui è stato il primo italiano a vincere questa competizione, e così sono andato a congratularmi. Mi ha colpito per l’educazione e per la semplicità. In campo si vedeva già il suo enorme valore, da un punto di vista tecnico era di altissimo livello. Però doveva ancora colmare alcune lacune fisiche, era un po’ acerbo. Mi ricordava un po’ Venus Williams: potenzialità incredibili, ma difficoltà atletiche nel coprire il campo. Poi la tenacia e la determinazione di Sinner hanno disegnato un giocatore completo, senza punti deboli: ormai negli spostamenti è un razzo, ha migliorato il servizio e anche a rete sa essere incisivo”.
    Binaghi afferma di aver creduto in Jannik fin dall’inizio, anche quando Alcaraz pareva una forza inarrestabile. “Era il periodo in cui Alcaraz era esploso, e tutti erano fissati con lo spagnolo. Spettacolare, solido, rapidissimo, grintoso. Ma a quelli che dicevano, magari averne uno così in Italia, io rispondevo: tutta la vita Sinner. Dategli tempo, e ne riparliamo. E anche quando tutti ne hanno detto peste e corna perché decise di non disputare la Coppa Davis, io l’ho difeso con il coltello tra i denti. Lasciatelo in pace, fatelo allenare con serenità: i risultati arriveranno. Sinner ha qualcosa di speciale. Cosa? La forza mentale, la cultura del lavoro, il senso del dovere e del sacrificio. L’ossessione a migliorarsi. In questo sì, è ben poco italiano. E questa sua professionalità ha fatto la differenza”.
    “Con Sinner a cena? Direi di no. Ma nemmeno con gli altri. Ormai non funziona più così: i tempi in cui i tennisti si concedevano distrazioni e facevano le ore piccole sono passati. Dopo le vittorie i tennisti vanno a cena con il proprio team e programmano allenamenti, date, tornei. E poi io sono per i dirigenti che si muovono dietro le quinte, che non sono invadenti e non si mettono in mostra. Preferisco essere un compagno discreto che supporta a distanza”.
    “Berrettini? Un grande leader, un trascinatore assoluto. Il giorno che smetterà di giocare, e spero sia il più tardi possibile, io lo vedo benissimo come capitano della nazionale, nel ruolo che ora ha Volandri. È stato capace di motivare i ragazzi nella scorsa Coppa Davis dalla panchina, quando non ha potuto giocare, e quest’anno è stato assoluto protagonista. Un carisma che non è da tutti”.
    “Paolini? Ecco, se devo essere sincero, quella sulla quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo che avrebbe fatto risultati così straordinari, compreso il sottoscritto, è proprio lei. E invece ci ha smentito tutti, e sono molto fiero di questa ragazza. È stata la più grande sorpresa del 2024, ancora più di Sinner. Ha un grande talento che le consente di tenere testa ad avversarie molto più prestanti di lei, e poi ha tecnica e senso tattico. E un allenatore eccezionale che l’ha fatta crescere di anno in anno”.
    “Musetti? Lui è ancora un talento inespresso. Enormi potenzialità, sembra essere sulla via giusta per decollare, ma in altri momenti si perde. È un vero peccato. Speriamo trovi la giusta continuità”.
    “Nadal? Il migliore di tutti, di gran lunga, soprattutto fuori dal campo. In 24 anni l’ho incrociato tante volte, tra un torneo e l’altro. E Nadal è davvero un tennista speciale: un vero signore, educato, amatissimo dai tifosi, uno che ha dato tantissimo al tennis e ha fatto appassionare generazioni. Secondo me ancora più di Federer, che di persona, per mia esperienza, non ha la stessa gentilezza e simpatia di Nadal. E stesso discorso per Djockovic: certamente il pallettaro più forte del mondo, ma che secondo me non ha lo spessore sportivo e umano di Nadal“.
    Un momento o partita per lui indimenticabile: “Ce ne sono diverse, ma se devo proprio scegliere, il momento più commovente è stato a Parigi in occasione del Roland Garros, quando Sinner è diventato numero uno al mondo. In quel momento si scriveva la storia: Jannik è stato il primo italiano a riuscire in questa impresa”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Cahill è arrivato a Dubai per la preparazione di Sinner

    La foto postata da Cahill da Dubai

    Il team è al completo. Anche Darren Cahill ha raggiunto Jannik Sinner a Dubai per la preparazione del 2025. Il coach australiano, premiato nei giorni scorsi in patria con il prestigioso riconoscimento di allenatore dell’anno vista l’incredibile stagione vissuta dal suo pupillo, si è unito a Simone Vagnozzi, Marco Panichi e Ulises Badio per lavorare sul campo e fuori con Jannik in vista della prossima stagione. Riportiamo le foto postate sui social da Cahill, che mostrano due momenti.

    Sinner esordirà nel 2025 direttamente agli Australian Open, torneo nel quale è campione in carica, dopo aver disputato qualche match di esibizione a Melbourne. Dopo in rientro in Europa, tornerà in campo a Rotterdam (dal 3 febbraio, anche qua difende il titolo 2024), quindi la novità Doha, torneo passato a categoria 500. Successivamente volerà negli Stati Uniti per il “Sunshine Double”, i Masters 1000 di Indian Wells e Miami. Questo il programma dei primi tre mesi del prossimo anno per Sinner, prima dell’avvio della stagione su terra battuta. Tanti punti da difendere per Jannik (1 Slam, un ATP 500, un Masters 1000, quindi ben 3500), sarà per lui necessario giocare un grande tennis per difendere la posizione di n.1. anche se il distacco dagli avversari è considerevole (+3915 su Zverev, attualmente secondo nel ranking, e ben 4820 sul terzo, Alcaraz).
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic giocherà a Doha nel 2025 (c’è anche Sinner)

    Novak Djokovic, n.7 ATP

    Il torneo di Doha nel 2025 passerà a categoria ATP 500 e presenta un vero parterre de roi: Sinner, Medvedev, Rublev e ora anche Djokovic. Il serbo infatti ha deciso di tornare giocare il torneo del paese affacciato sul golfo Persico, dove manca dal 2018. Novak vanta 4 partecipazioni all’evento, con due titoli (2016 e 2017). Impressionante il suo percorso nel 2016: non perse un set nel torneo e distrusse Nadal in finale con un perentorio 6-1 6-2. Successivamente Djokovic ha preferito il torneo di Dubai per competere dopo la trasferta australiana, mentre il prossimo anno tornerà in Qatar.

    Per Sinner invece sarà l’esordio a Doha. Dopo gli Australian Open, Jannik in passato oltre gli indoor in Europa ha giocato per due volte a Dubai, senza ottenere risultati di rilievo. Per il prossimo anno  invece ha scelto di provare l’evento del Qatar elevato a categoria 500, dove il livello degli avversari sarà eccellente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Federica Pellegrini: “Sinner? Sono certa della sua onestà” e solleva domande sul tema della responsabilità

    Federica Pellegrini

    Federica Pellegrini si schiera dalla parte di Jannik Sinner nel celeberrimo “caso Clostebol” che mesi tiene banco nel mondo dello sport italiano e non solo. Tuttavia si dice critica sul tema delicato della responsabilità degli sportivi, citando un esempio del suo sport, il nuoto. Parlando a La Stampa in merito a vari temi, dalle polemiche con l’oro olimpico di Parigi 2024 Thomas Ceccon alla difficoltà delle donne nello sport, si è poi soffermata anche su Sinner e la sua vicenda con l’antidoping.
    “Sono convinta che lui (Sinner, ndr) non abbia volontariamente assunto sostanze dopanti, ma non è questo il punto. Finora ci hanno sempre detto che l’atleta è responsabile a prescindere. Adesso sembra che ci siano circostanze in cui può non essere così e la faccenda si fa scivolosa“.
    Questo l’esempio di Pellegrini dal suo sport, un caso accaduto nel nuoto ad un atleta italiano. “Ricordo il caso di Federico Turrini, nuotatore, un amico. Stava dall’altra parte del mondo, ha avuto una grave infezione all’occhio con cura d’urgenza. Hanno usato un collirio al cortisone: positivo, due anni di squalifica anche se la contaminazione era evidente. Due anni! Se la visione cambia ci vogliono regole precise. Il ricorso per Sinner darà indicazioni sulla strada che vogliono prendere“.
    Sulle parole della nuotatrice, riportiamo anche il commento di Massimiliano Ambesi, giornalista specializzato in sport olimpici e invernali, e molto ferrato in normative antidoping. Così ha scritto sui suoi canali social: “Nelle dichiarazioni rilasciate, pur partendo da un assunto corretto, ha poi formulato considerazioni che certificano l’approssimativa conoscenza della normative vigente, mancanza comune a tante figure legate a vario titolo al mondo dello sport. L’esempio del nuotatore Turrini da lei proposto non è attinente al caso in questione ed è peraltro regolamentato in maniera incontrovertibile dal codice vigente”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner e il ricordo di Schumacher: “La vita può cambiare in un secondo”

    Jannik Sinner nella foto

    In occasione della sua visita al Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi, Jannik Sinner ha condiviso alcuni ricordi personali legati al motorsport, rivelando un toccante collegamento con Michael Schumacher.Le parole di Sinner rivelano una maturità sorprendente e una profonda consapevolezza della fragilità della vita, anche nei momenti di massimo successo professionale.
    Il numero uno del tennis mondiale, ex campione juniores di sci alpino, ha ricordato con particolare emozione l’incidente di Schumacher a Méribel nel dicembre 2013: “Ho sempre seguito la F1 fin da bambino, anche se non avevo mai assistito a una gara dal vivo. Il primo ricordo è legato a Schumacher. Quando ha avuto l’incidente sugli sci, è stato un duro colpo per me.”
    Riflettendo su quel momento, nonostante fosse solo un ragazzino nel 2013, Sinner ha condiviso una profonda lezione di vita: “Quell’episodio mi ha fatto capire che la vita può cambiare in un secondo. Non bisogna mai dare nulla per scontato, bisogna vivere giorno per giorno, godendone con un obiettivo.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO