More stories

  • in

    Ranking: Alcaraz può tornare n.2 dopo Cincinnati, importante in ottica teste di serie a US Open. Ma occhio a Zverev

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    La decisione di Novak Djokovic di non partecipare al Masters 1000 di Cincinnati può avere importanti ripercussioni a livello di ranking ATP e teste di serie a US Open, al via il prossimo 26 agosto. Infatti il serbo, Oro olimpico a Parigi 2024, è campione in carica del secondo torneo mille in Nord America, quindi perderà i 1000 punti dello scorso anno, e non giocherà sicuramente alcun match ufficiale prima di sbarcare a New York (dove è campione in carica). Di questa situazione può approfittarne Carlos Alcaraz, attualmente n.3 del Ranking mondiale, e potenzialmente anche Sasha Zverev. 
    Djokovic infatti sicuramente passerà da 8.460 a 7.460 punti (- 1000), vista l’assenza a Cincinnati. Questa invece la situazione di Alcaraz: nel prossimo ranking post Montreal cederà 180 punti, quelli conquistati lo scorso anno a Toronto e che non difende vista la sua decisione di non giocare il Masters 1000 canadese questa settimana. Lo spagnolo pertanto avrà 7.950 punti in vista di Cincinnati, dove difenderà i 600 punti conquistati lo scorso anno (sconfitto in finale al termine di una tremenda battaglia di quasi 4 ore contro Djokovic).
    Il 21enne spagnolo quindi nel live ranking della prossima settimana partirà da 7.350 punti, e potrà superare matematicamente Djokovic al termine del torneo di Cincinnati raggiungendo almeno i quarti di finale dell’evento in Ohio, grazie ai 200 punti ottenuti con l’approdo tra i migliori 8 del torneo, che eleverebbero il suo totale a 7.550, novanta in più del serbo.
    Garantirsi la posizione di numero 2 al mondo dopo Cincinnati renderebbe automaticamente Alcaraz come testa di serie n.2 a US Open 2024, mentre Djokovic scivolerebbe come terzo nel seeding. Una situazione che interessa molto da vicino anche Jannik Sinner: infatti l’azzurro a Cincinnati non difende niente (10 punti, battuto all’esordio lo scorso anno) ed anche se il torneo per lui andasse male è certo di essere testa di serie n.1 a US Open, una posizione che ovviamente gli garantisce di non affrontare il n.2 del mondo prima della finale. Sarà interessante sapere se il tennista a capeggiare la parta bassa del draw newyorkese sarà Novak o Carlos. I due invece, a seconda come sarà il sorteggio di New York, potrebbero ritrovarsi contro in semifinale, con la testa di serie n.4 (attualmente Zverev) in quel caso come semifinalista potenziale a US Open contro Sinner. Ma attenzione: anche questo non è affatto certo. Zverev infatti non è così lontano da Djokovic e Alcaraz. La prossima settimana Alexander difende la semifinale 2023 a Cincinnati, ma se riuscisse ad ottenere eccellenti risultati tra Montreal e Cincinnati, potrebbe issarsi al n.3 o addirittura anche al n.2 del mondo prima del quarto Slam stagionale, cosa che comporterebbe scenari assai diversi.
    Ricapitolando: i motivi di interesse per i due 1000 nord americani sono molti, dalla forma di Sinner e la sua difesa del primo 1000 vinto in carriera alle dinamiche nel ranking ATP, che dopo la conclusione di Cincinnati potrebbe essere assai diverso da quello attuale e prospettare scenari inaspettati anche a New York.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner: ‘Oggi ho provato alcune variazioni sul mio servizio, che non hanno funzionato come volevo. Non mi interessa di cosa dice la gente”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si conferma favorito al Masters 1000 di Montreal dopo il debutto vittorioso. L’italiano, numero uno al mondo, ha dovuto adattarsi alle condizioni meteorologiche del torneo canadese, oltre che a una palla che sta suscitando critiche nello spogliatoio. In conferenza stampa, Jannik confessa di non prestare attenzione ai risultati degli altri, parla del grande momento del tennis italiano e spiega quali miglioramenti sta cercando di apportare al suo gioco.
    Le condizioni e la palla a Montreal“È molto difficile. Non è facile giocare qui in queste condizioni. A volte c’è un po’ di brezza, la palla vola, quindi è difficile trovare il ritmo. Ovviamente, è la prima volta che gioco sul cemento da Miami, quindi è un fattore da considerare. Il primo match è sempre complicato. Ho avuto la fortuna di giocare un paio di partite in doppio per riprendere la sensazione della competizione”.
    Sorprese nel tabellone“Non mi sono informato su chi ha perso o chi ha vinto. In questo momento, mi concentro su me stesso, sul mio tennis, su ciò che devo migliorare. Credo che sia la cosa più importante per me in questo momento”.
    Miglioramenti nel suo tennis“Voglio giocare il maggior numero possibile di partite in questa tournée americana, ma per farlo devo migliorare un po’ il mio servizio. Sto cercando di muovere la palla da un lato all’altro. Oggi ho provato alcune variazioni, che non hanno funzionato come volevo, ma so che quello è il modo giusto, la strada corretta, cercare di essere più imprevedibile in campo. Sto solo cercando di migliorare”.
    Sulle Olimpiadi“Questa è una domanda a cui non voglio nemmeno dover rispondere per essere sincero. Credo che solo io e il mio team sappiamo veramente come mi sono sentito: all’esterno è una cosa, all’interno è un’altra. Dicevo fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo principale erano i Giochi Olimpici, ma purtroppo non sono riuscito nemmeno ad alzarmi dal letto in quei giorni. Sinceramente do poca importanza a ciò che pensano le persone.Non sono molto presente sui social media, cosa che mi fa molto bene. Ho letto comunque alcune cose, è ovvio che quando apri il telefono hai delle notifiche e io vedo sempre qualcosa. Tuttavia, so anche chi sono come persona e conosco le persone che ho intorno, che si preoccupano molto per me. Purtroppo, questa volta, è andata così, ci saranno sempre alcune cose buone e altre un po’ più brutte, come questa. Capisco la reazione delle persone, sono onesto, ma ora sono qui a Montreal e quello che è successo, è successo”.
    Il grande momento del tennis italiano“Come ho sempre detto, siamo fortunati perché abbiamo tornei juniores, futures, e poi molti Challenger in Italia, il che offre opportunità ai giovani di comprendere il livello che c’è. Abbiamo anche grandi tornei. Roma, ATP Finals, fase a gironi di Coppa Davis. C’è molto movimento, abbiamo ottimi allenatori. In questo momento siamo in una buona posizione, cosa che abbiamo potuto vedere anche alle Olimpiadi. Ognuno ha uno stile diverso, quindi è molto positivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Da Montreal: Sinner “Djokovic-Alcaraz? Una partita incredibile. Capisco la sua emozione, ha lavorato duramente”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Manca poco per rivedere in azione Jannik Sinner dopo non aver potuto godere della sua presenza ai Giochi Olimpici di Parigi a causa di una malattia. Ora, l’italiano è atterrato in Canada per disputare l’ATP di Montreal, dove difende il titolo conquistato lo scorso anno nella città di Toronto. Nel Media Day del torneo, il numero 1 è stato ovviamente interrogato sulla finale olimpica tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Così, Jannik ha parlato di cosa ha pensato di quella grande partita e di cosa ha provato nel vedere il serbo appendere al collo la medaglia d’oro. Inoltre, ha anche aggiornato su come si sente fisicamente per affrontare questa sfida in Canada in vista del tour sui campi duri.
    Djokovic vs Alcaraz, una partita incredibile“Certo che ho visto un po’ della partita. All’inizio mi stavo allenando, quindi quando sono tornato ho visto tutto il secondo set ed è stata una partita di altissimo livello. Credo che tutti siano d’accordo su questo, è stata una partita molto fisica. Quando due dei migliori giocatori del mondo si affrontano in questi momenti si crea qualcosa di molto speciale, quindi è stato un piacere vedere questo tipo di partita. Credo che tutti ne abbiamo goduto molto, questo tipo di livello non si vede tutti i giorni. Quindi sì, è stata una partita incredibile”.
    Sulle assenze a Montreal dopo i Giochi Olimpici“Dipende da quanto bene giochi lì e da quanto lontano arrivi. Ovviamente se giochi per una medaglia negli ultimi due giorni dell’altro torneo c’è una percentuale molto alta che tu non sia qui per giocare perché il corpo ha bisogno di un certo tempo per recuperare e anche per adattarsi a una nuova superficie. L’ultima volta che abbiamo giocato sul cemento è stato a Miami, quindi è passato un po’ di tempo e bisogna abituarsi. Se fosse stato così, forse neanch’io sarei qui. Ma questa settimana c’è ancora un tabellone di alto livello qui, quindi sarà una settimana molto interessante”.
    Sulle lacrime di Novak dopo aver vinto l’oro“Certo che lo capisco, ma credo che lui lo capisca più di chiunque altro. Ha lavorato duramente per ottenere quella medaglia, che era l’ultima cosa che aveva davvero bisogno di conquistare e questo lui lo aveva in mente. È stato vicino un paio di volte, vincendo il bronzo, arrivando quarto un paio di volte, e quest’anno era il suo anno. È stata una scena molto bella vedere quanto significasse per lui e anche la reazione di Carlos dopo. È la stessa reazione in senso contrario. Lavoriamo per questo tipo di cose e successi. Ovviamente, Novak ha molti anni in più di aspettative ed è molto bello vederlo”.
    Come si sente ad essere tornato?“Mi sento molto bene. Sono arrivato qui abbastanza presto, prima per eliminare il jet lag e secondo per recuperare qui, l’ultima parte di quello che mi rimaneva. Sicuramente, i primi due giorni sono stati molto lenti, senza molta pratica, cercando di riabituare il corpo. Ora sto tornando ad allenarmi un po’ più duramente e sento il mio fisico abbastanza bene e pronto per tornare a competere. Certamente, è passato un po’ di tempo dall’ultima partita di tennis che ho giocato a Wimbledon. È molto emozionante essere qui e spero di poter mostrare un buon tennis”.
    Sulle condizioni a Montreal“Senza dubbio questa è la mia superficie preferita, ma ogni situazione è diversa. Qui la palla, per esempio, vola molto, quindi devi sentire la palla e il campo un po’ di più. Qui, per esempio, la palla vola parecchio, quindi devi sentirla un po’ di più e cercare di giocare con una buona mentalità contro ogni avversario che affronti, andare giorno per giorno. Domani credo che giocherò in doppio e poi vedremo come andrà, che è un buon inizio per me, cercando di prepararmi nel miglior modo possibile per il singolare. Quindi vedremo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner a Montreal da prima testa di serie: “Il numero 1? Solo un numero diverso”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner arriva al Masters 1000 del Canada come prima testa di serie dopo aver saltato i Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’italiano, che aveva già espresso in precedenza il dolore per aver perso l’appuntamento olimpico, atterra al torneo di Montreal come campione in carica, anche se in una città diversa. Dopo aver raggiunto i quarti di finale a Wimbledon e dopo aver attraversato alcuni mesi complicati per problemi all’anca, Sinner arriva pronto a lottare fino alla fine in Canada.
    Sulla posizione numero 1 del mondo“È semplicemente un numero diverso. Il mio team ed io cerchiamo di rendere il processo, la nostra routine quotidiana, la migliore possibile e di essere preparati per qualsiasi sfida ci si presenti. Sono molto felice di tornare qui. L’anno scorso sono arrivato dopo aver fatto le semifinali a Wimbledon e ho vinto qui il mio primo Masters 1000. Sono stato molto costante durante tutto quest’anno ed è ciò che cercheremo di fare nei prossimi mesi”, ha dichiarato Sinner un paio di giorni prima dell’inizio del torneo, come riporta il sito ufficiale dell’ATP. Sinner ha 120 punti di vantaggio su Novak Djokovic (con i punti già in uscita del torneo canadese), il secondo in classifica, quindi il suo ruolo a Montreal sarà il primo passo chiave in questa lotta per il numero uno del mondo che vedrà il suo nuovo capitolo nel tour americano.
    Differenze tra Toronto e Montreal“Due anni fa non ho giocato molto bene qui a Montreal, quindi spero di poter fare un po’ meglio. Sento che i campi qui e a Toronto sono molto simili in un certo senso, forse qui la palla rimbalza un po’ di più”, ha spiegato l’italiano, che debutterà nell’evento canadese contro il vincitore dell’incontro tra Pedro Martínez e un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Tra i rivali più complicati che potrebbe incontrare a Montreal ci sono Alexander Zverev, Hubert Hurkacz, Holger Rune, Felix Auger Aliassime e Grigor Dimitrov.” LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner da Montreal: “Parigi mi ha spezzato il cuore”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si prepara a tornare in campo mercoledì nel torneo ATP di Montreal, dopo aver dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Parigi a causa di una fastidiosa tonsillite. Il giovane talento italiano ha condiviso i suoi pensieri e le sue emozioni in vista del suo debutto nel prestigioso torneo canadese.
    “La tonsillite è stata difficile da digerire,” ha confessato Sinner, rivelando la gravità del suo recente problema di salute. “Sono stato sotto antibiotici per quasi sette giorni.” Questa dichiarazione sottolinea quanto sia stato impegnativo per il tennista altoatesino superare questo ostacolo fisico, che gli ha impedito di partecipare a uno degli eventi più attesi dell’anno.La delusione per aver mancato l’appuntamento olimpico è palpabile nelle parole di Sinner: “Mi ha spezzato il cuore non poter andare a Parigi, era uno degli obiettivi principali della mia stagione.”
    Tuttavia, nonostante la delusione, Sinner dimostra una maturità sorprendente per un atleta della sua età. “A volte però non si può far altro che accettare le situazioni sfavorevoli,” ha affermato, aggiungendo: “e provare, anche se non è semplice, a trovare le cose positive.”Il ritorno di Sinner a Montreal sarà dunque un momento cruciale per il giovane italiano. Non solo rappresenta il suo ritorno alle competizioni dopo la battuta d’arresto causata dalla malattia, ma anche un’opportunità per dimostrare la sua capacità di superare le avversità e tornare più forte di prima.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner torna in campo a Montreal: “Pronto a ripartire dopo lo stop forzato”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner è finalmente tornato ad allenarsi in vista del Masters 1000 di Montreal, dopo il forfait alle Olimpiadi di Parigi 2024 causato da una fastidiosa tonsillite. Il campione altoatesino, costretto a rinunciare al sogno olimpico, ha condiviso sui social media il suo entusiasmo per il ritorno in campo: “Bello ricominciare ad allenarsi e non vedo l’ora di ripartire da qui”.
    Queste parole segnano la fine di un periodo difficile per Sinner, che ha visto sfumare la possibilità di rappresentare l’Italia nel prestigioso torneo olimpico. L’azzurro sembra ora determinato a trasformare questo contrattempo in nuova energia per la seconda parte della stagione.
    Il torneo di Montreal rappresenta per Sinner un’importante opportunità per riprendere il ritmo competitivo e prepararsi al meglio per gli imminenti US Open. La superficie dura nordamericana si adatta bene al gioco dell’azzurro, che punta a consolidare la prima posizione mondiale.
    L’allenamento a Montreal non è solo un ritorno alla routine per Sinner, ma anche un segnale positivo per i suoi fan e per il tennis italiano. La sua presenza nel torneo canadese è attesa con grande interesse, e molti si aspettano che possa esprimere quel tennis brillante che lo ha portato alla prima posizione mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner sarà regolarmente al via al Masters 1000 canadese

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner disputerà regolarmente l’Open del Canada. Fonti vicine all’entourage dell’azzurro confermano che Jannik è in partenza per Montreal, dove quest’anno si disputerà il primo 1000 nordamericano, vinto dall’altoatesino nel 2023 a Toronto (fu il suo primo titolo nella categoria). Dopo la forte tonsillite che gli ha impedito di prendere parte alle Olimpiadi di Parigi, c’era un minimo di apprensione negli appassionati, con la prima importante “cambiale” in scadenza, anche in ottica della difesa del primato nel ranking ATP. Le condizioni di Jannik sembrano in netto miglioramento e quindi giocherà il primo grande appuntamento sul cemento in Nord America.
    Un altro indizio concordante sulla presenza di Jannik in Canada viene dal suo coach, Darren Cahill, che ha postato sul proprio profilo Instagram una storia che lo ritrae in attesa di prendere un volo “Air Canada”. Sinner disputerà quindi a Montreal il suo primo torneo Masters 1000 da numero uno del mondo. Lo scorso anno in finale sconfisse Alex De Minaur, regalandosi così la coppa più importante in carriera. Poi seguì il suo autunno magico, la Davis a Malaga e gli Australian Open. Come già comunicato, assente invece Novak Djokovic, mentre niente al momento è stato comunicato da Carlos Alcaraz, che risulta così regolarmente iscritto al torneo.
    Mario Cecchi  LEGGI TUTTO

  • in

    Malagò e la telefonata di Sinner: ‘Ho provato in tutti i modi ad esserci’”

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    Mentre il tennis olimpico prende il via a Parigi, l’assenza più pesante è quella di Jannik Sinner, costretto al forfait da una tonsillite che ha riacceso i riflettori sulla gestione della sua salute e della sua carriera.Il numero uno italiano, attualmente in convalescenza a Montecarlo, ha voluto rassicurare personalmente Giovanni Malagò, presidente del CONI, sulla sua volontà di partecipare ai Giochi: “Ho provato in tutti i modi ad esserci perché ci tenevo”, il senso della telefonata che ha addolcito la delusione del dirigente come riferisce Gaia Piccardi del Corriere della Sera.
    La decisione di rinunciare alle Olimpiadi non è stata presa a cuor leggero. Con la febbre a 38 martedì, Sinner e il suo team hanno valutato attentamente i rischi anche di esporre l’anca destra, già provata dall’infortunio di Madrid, allo stress della terra rossa. Una superficie particolarmente logorante per un giocatore con un dritto “open stance” come il suo.Questa scelta riflette un approccio sempre più cauto nella gestione della carriera del 22enne altoatesino. Un corpo ancora in crescita e la volontà di investire anche sulla vita privata stanno plasmando le decisioni del team Sinner.“L’ultima parola è sempre del giocatore”, sottolineano fonti vicine al campione.
    Guardando al futuro, il team di Sinner dovrà affrontare alcune questioni cruciali. Innanzitutto, capire l’origine dei due virus che lo hanno colpito in due mesi il calo di pressione a Londra e l’attuale tonsillite. Sarà fondamentale rinforzare le difese immunitarie del giocatore e evitare, forse, alcune leggerezze commesse in passato.Il calendario incombe, con impegni cruciali per difendere la sua posizione nel ranking. Montreal dal 6 agosto, Cincinnati e gli US Open saranno tappe fondamentali. Senza dimenticare la Davis a Bologna e lo swing asiatico, prima di un autunno europeo che si preannuncia intenso.
    Questa fase di assestamento, con le sue lezioni incorporate, è un passaggio necessario nella crescita di un campione. Per Sinner, l’obiettivo è chiaro: tornare in campo più forte e consapevole, pronto a difendere la sua posizione nell’elite del tennis mondiale. Il tempo e la prudenza sono dalla sua parte.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO