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    Kyrgios-Djokovic in doppio a Brisbane, nuove polemiche su Sinner. Laver assente all’Australian Open

    Nick Krygios con Novak Djokovic – foto getty images

    Una Coppia Inedita per BrisbaneNick Kyrgios e Novak Djokovic formeranno una coppia inaspettata all’ATP Brisbane 2025, grazie a una wild card concessa dagli organizzatori. Il duo affronterà al primo turno la coppia formata da Alexander Erler e Andreas Mies, in un torneo che vedrà la partecipazione di diversi specialisti del singolare in cerca di ritmo partita in questo inizio di stagione.
    Doppio Md(1) Nikola Mektic / Michael Venus vs ByeAlexander Erler / Andreas Mies vs (WC) Novak Djokovic / Nick Kyrgios N.Sriram Balaji / Miguel Reyes-Varela vs Manuel Guinard / Arthur Rinderknech Bye vs (5) Julian Cash / Lloyd Glasspool
    (4) Joe Salisbury / Neal Skupski vs ByeRithvik Choudary Bollipalli / Robin Haase vs Gonzalo Escobar / John-Patrick Smith Romain Arneodo / Arthur Cazaux vs Christian Harrison / Marcus Willis Bye vs (7) Austin Krajicek / Rajeev Ram
    (8) Nicolas Barrientos / Sander Gille vs Bye(WC) Christopher O’Connell / Jordan Thompson vs Jiri Lehecka / Jakub Mensik Victor Cornea / Mariano Navone vs Gregoire Jacq / Orlando Luz Bye vs (3) Nathaniel Lammons / Jackson Withrow
    (6) Jamie Murray / John Peers vs ByeNicolas Jarry / Giovanni Mpetshi Perricard vs Alternate / Alternate Alex Michelsen / Alejandro Tabilo vs James Duckworth / Aleksandar Vukic Bye vs (2) Harri Heliovaara / Henry Patten
    Le Parole di Kyrgios su Djokovic“L’ho battuto due volte. È un giocatore incredibile, il più grande che abbia mai giocato su un campo da tennis,” ha dichiarato Kyrgios. “Non dirò ‘Oh mio Dio, Novak, sei il migliore. Per favore, dammi consigli’. Non sono così. Voglio solo uscire e divertirmi. Penso che in realtà lo aiuto più io perché è arrivato a un punto della sua carriera in cui ovviamente vuole divertirsi un po’.”
    Nuovi Attacchi al Caso SinnerKyrgios è tornato ad attaccare duramente il caso doping di Jannik Sinner: “Sono stato fuori per due anni nel mio momento migliore, praticamente avevo 28 anni, potevo giocare ad alti livelli a Wimbledon e agli US Open. Ho avuto un infortunio durante il quale avrei potuto fare cose per tornare. Ma non sono così. Sono sempre stato contro questo. Quindi quando le persone dicono che sono irrispettoso verso lo sport, credo che qualcuno che ha cercato di imbrogliare il processo sia il vero irrispettoso.”“Devo parlare chiaramente perché non credo ci siano abbastanza persone che lo facciano,” ha continuato. “La gente cerca di nasconderlo sotto il tappeto. Non c’è un trattamento equo per tutti i giocatori. L’abbiamo visto con Max Purcell. È diverso perché lui è andato prima dalle autorità, ha ammesso di aver fatto qualcosa che era nella lista delle sostanze proibite. Lo ha detto apertamente. È così che dovrebbe essere, invece di nascondere tutto. È il numero 1 del mondo, è un tennista incredibile. Non ho mai detto che non lo sia. Credo solo che il trattamento debba essere equo per tutti.”
    Laver Assente all’Australian OpenIntanto, Rod Laver ha annunciato sui social media la sua assenza all’Australian Open 2025: “Che anno incredibile di tennis è stato! La nuova stagione in Australia sta per iniziare. Purtroppo non potrò essere presente al primo Slam dell’anno. Anche se mi dispiace perdere l’Australian Open e l’interazione con i tifosi a Melbourne, guarderò il torneo da casa tifando per i giocatori mentre lottano per la gloria. Spero che possiate venire a Melbourne Park per godervi una meravigliosa estate di tennis!”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner, Natale in famiglia ai piedi delle Dolomiti

    Jannik Sinner nella foto

    Jannik Sinner ha scelto di trascorrere questi giorni natalizi nel modo più tradizionale possibile: in famiglia, circondato dalle maestose Dolomiti. Il campione italiano ha condiviso sui social media alcuni scatti che lo ritraggono nei suggestivi paesaggi montani della sua terra natale.Questi giorni di riposo arrivano dopo un intenso blocco di preparazione fisica e tennis a Dubai. Per Sinner si tratta di una pausa preziosa prima di volare in Australia, dove completerà la preparazione in vista del primo Slam dell’anno.

    Home sweet home 🏔️ pic.twitter.com/pjE9ZjxGT8
    — Jannik Sinner (@janniksin) December 26, 2024

    Le immagini condivise dal tennista altoatesino mostrano i panorami mozzafiato delle montagne che caratterizzano questa regione dell’Italia, testimoniando il forte legame che Sinner mantiene con le sue radici, nonostante i successi e gli impegni internazionali.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Appello di WADA al Tas: svelati due dei tre arbitri

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Manca ancora diverso tempo alla conclusione dell’annoso “caso Clostebol”, che vede coinvolto Jannik Sinner per l’ormai stranota contaminazione che gli è costata una doppia positività all’antidoping lo scorso marzo, ma il collegio arbitrale del Tas di Losanna inizia a prendere forma. In attesa di conoscere chi sarà l’arbitro “più rilevante”, ossia quello del tribunale svizzero, sono stati sveltati i nomi delle due parti in causa, WADA e difesa di Sinner. A perorare il ricorso dell’Agenzia antidoping sarà l’israeliano Ken Lalo, mentre a sostenere le tesi dell’italiano sarà lo statunitense Jeffrey Benz
    Lalo, di passaporto israeliano e statunitense, è considerato un personaggio molto ferrato in tema di doping e noto per le sue posizioni piuttosto intransigenti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, ha 66 anni e tre figli, ed è nella lista degli arbitri del Tribunale arbitrale dello Sport da oltre dieci anni.
    Jeffrey Benz, arbitro scelto dal team legale di Sinner, è stato un pattinatore di figura e fa parte dell’elenco degli arbitri del Tas dal 2000. Recentemente si è occupato di un caso tennistico assai spinoso, quello Simona Halep, prendendo le sue difese. L’arbitrato dell’ex numero 1 ha visto una conclusione piuttosto positiva per l’accusata, visto che squalifica per aver assunto sostanze dopanti per colpa di un integratore contaminato (fornito da collaboratori del suo coach Mouratoglou) passò da 4 anni a 9 mesi (dopo che ne aveva già scontati due nella lunghissima attesa per avere uno processo.
    WADA ha accettato il comportamento in buona fede di Sinner, quindi la sua volontà di non barare, ma tuttavia ha deciso di presentare ricorso al Tas di Losanna poiché ritiene che il procedimento dell’ITIA che ha scagionato totalmente l’italiano non sia stato corretto dal punto di vista della negligenza, ossia che Jannik che avrebbe dovuto controllare in modo più scrupoloso l’operato del suo staff, del quale il tennista è responsabile. Al contrario, il team legale e l’arbitro che difende il giocatore nel nuovo procedimento dovrà dimostrare che Sinner non è stato negligente, avendo fatto quello che era possibile per evitare la contaminazione. Se passerà la tesi della negligenza, Sinner rischia un periodo di squalifica, altrimenti verrà nuovamente assolto.
    Ovviamente l’arbitro della WADA spingerà per la negligenza, quello di Sinner per la tesi opposta, pertanto sarà decisiva la scelta del terzo soggetto, quello nominato al Tribunale dello Sport di Losanna, e l’idea che si farà nel corso del nuovo dibattimento.
    I tempi sono ancora incerti e lunghi. Nessuna udienza prima di metà febbraio ma sarà necessaria la disponibilità di tutte le parti in causa, compresi testimoni, periti, ecc, e la presenza anche di Sinner nelle settimane nelle quali non giocherà. Possibili udienze pertanto prima di Indian Wells o dopo Miami. Per avere una sentenza bisognerà ancora attendere molte settimane.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Mahut difende Sinner: “Kyrgios avvelena la situazione, non è necessario. Jannik non ha mai mancato di rispetto a nessuno”

    Nicolas Mahut, 37 titoli in doppio

    Nicolas Mahut si schiera totalmente dalla parte di Jannik Sinner, considerando esagerati e non necessari i continui attacchi che Nick Kyrgios, quasi quotidianamente, sferra all’italiano per la vicenda Clostebol. Il 42enne francese, uno dei più forti specialisti di sempre nel doppio come dimostra il “Career Grand Slam” di specialità completato tra 2015 e 2019, è intervenuto a Eurosport Francia su vari temi di attualità, soffermandosi in particolare sulla verbosità dell’australiano nei confronti del n.1 del mondo. Per Mahut ognuno è libero di esprimere i propri pensieri, ma ormai la posizione di Nick ha stancato e non fa altro che peggiorare un quadro non idilliaco.
    “Non mi piacciono queste dichiarazioni“, afferma Mahut parlando di Kyrgios, “ha il diritto di esprimere la sua opinione sul test positivo di Sinner, ognuno è libero di pensare ciò che vuole. Ma avvelenare la situazione in questo modo… Sinner non ha mai mancato di rispetto a nessuno, è il numero 1 al mondo. Quindi tutto questo non è necessario”.
    Così la pensa Nicolas in merito alle parole di Kyrgios su di un eventuale partita in Australia proprio contro Sinner, e sul suo voler aizzare il pubblico in ogni modo contro l’italiano, arrivando a superare anche i limiti pur di metterlo in difficoltà: “In ogni caso, quando Kyrgios ha gioca in Australia, la folla è sempre stata un po’ al limite, già da anni”, continua Mahut. “Lo abbiamo visto in particolare nel doppio con Kokkinakis, dove il pubblico ha esagerato andando oltre il consentito”.
    Interessante l’ultima dichiarazione di Mahut, proprio su di un eventuale match agli Australian Open tra Nick e Jannik: “Se Sinner dovesse giocare contro Kyrgios, penso che per l’italiano sarebbe più difficile da gestire il clima pre-partita che la partita in sé“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner 2025: La prova del campione

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner si è imposto come il giocatore più brillante del 2024, chiudendo l’anno con un’impresa straordinaria: la doppietta ATP Finals – Coppa Davis. Una performance che ha evidenziato non solo il suo talento, ma anche una gestione impeccabile del calendario e dei carichi di lavoro. Ora, mentre si prepara a Dubai per la nuova stagione, si aprono nuovi scenari e sfide per il campione altoatesino.Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per Sinner. La sua capacità di gestire le pressioni, evolversi tecnicamente e superare le possibili difficoltà extra-campo determinerà il suo successo in questa nuova fase della carriera. Gli appassionati possono prepararsi a una stagione che si preannuncia elettrizzante, con il campione italiano protagonista assoluto del circuito mondiale.
    La Pressione del FavoritoIl 2025 segnerà un capitolo inedito nella carriera di Sinner: per la prima volta, si troverà a essere il riferimento del circuito, l’uomo da battere. La grande incognita riguarda proprio la sua capacità di gestire questo nuovo status. Riuscirà a mantenere la sua proverbiale imperturbabilità e la motivazione che lo ha contraddistinto finora? I segnali degli ultimi mesi sono incoraggianti, ma la sfida che lo attende è considerevole.
    La Terra Battuta: L’Ultima FrontieraChiudere un anno senza sconfitte prima dei quarti di finale e con solo sei battute d’arresto è un’impresa difficilmente replicabile. Tuttavia, la costante ricerca della perfezione di Sinner lo spinge a porsi nuovi obiettivi. La terra battuta emerge come la superficie dove il margine di miglioramento è più ampio. È qui che il suo gioco, basato sulla velocità e la potenza, trova maggiori resistenze, specialmente contro rivali come Alcaraz. La tendenza a giocare a una velocità costante su una superficie che richiede maggiore varietà e l’uso di colpi liftati rappresenta un aspetto su cui lavorare. In particolare, la gestione dei colpi all’altezza della spalla si è rivelata una vulnerabilità che gli avversari potrebbero sfruttare.
    L’Incognita del TASUn elemento che potrebbe alterare significativamente il 2025 di Sinner è il procedimento pendente davanti al TAS. La WADA sostiene che l’italiano abbia una responsabilità riguardo ai membri del suo team, nonostante sia stato accertato che i test positivi fossero dovuti a una contaminazione. Una eventuale condanna potrebbe comportare alcuni mesi di squalifica, compromettendo gli obiettivi stagionali e, in particolare, il lavoro sulla terra battuta se dovesse saltare tornei come il Roland Garros.
    Obiettivi e AmbizioniNonostante le brevi vacanze, ricche di impegni pubblicitari, Sinner mostra un’immutata fame di successi. L’Australian Open, dove difenderà per la prima volta un titolo del Grande Slam, rappresenterà il primo banco di prova. Gli obiettivi sono chiari: mantenere la posizione di numero uno, affermarsi come leader generazionale superando Alcaraz, migliorare sulle superfici meno congeniali e consolidarsi come il volto del tennis del futuro.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pagelle 2024: il meglio, …e il peggio, della stagione maschile

    Jannik Sinner trionfa agli Australian Open

    Sognare non costa niente, ma viverlo ad occhi aperti e con il cuore che batte a mille all’ora è molto, molto più bello…. Il 2024 è entrato nei libri di storia come la stagione più vincente di sempre per il tennis italiano, grazie a Jannik Sinner e tantissimo altro. Le nostre nazionali, la crescita di tanti giovani, il ritorno di Berrettini, l’esplosione ad altro livello di Musetti, una Paolini che tocca il cielo con un dito e vince l’Oro Olimpico con Errani. Niente è impossibile ma non sarà facile vivere un’altra annata così ricca di soddisfazioni. Anche a livello internazionale sono davvero tanti i temi che hanno arricchito la stagione da poco andata in archivio, tra novità, conferme e delusioni.
    Andiamo a rivivere il meglio e il peggio del 2024 al maschile, con i nostri “Oscar” in salsa tennistica. Fatti, veloci riflessioni e un pizzico d’ironia, per emozionarci di nuovo ripensando a momenti che non si potremo mai dimenticare.

    Giocatore dell’anno: Jannik Sinner
    Dopo le ultime travolgenti settimane del 2023, tutti ci aspettavamo un 2024 di Sinner di grandissimo livello e ricco di vittorie, ma… Jannik è andato oltre ogni più rosea aspettativa, ha raggiunto risultati che nemmeno osavamo sognare. Si temeva che il suo fisico non reggesse nel tempo lo sforzo di un tennis così veloce e aggressivo, la qualità degli avversari o altro ancora… niente. Sinner ha sbaragliato la concorrenza con un gioco in continuo miglioramento e un fisico ancor più solido. Si è preso tutto o quasi, dominando in modo assoluto sui campi in duro, vincendo il suo primo torneo in carriera su erba, chiudendo di nuovo l’annata da “tiranno” con le ATP Finals e la conferma in Davis Cup, ovviamente da n.1 nel ranking con un distacco enorme su tutta la concorrenza. Ha demolito ogni record del tennis italiano con una stagione tra le migliori di sempre nell’era moderna della disciplina, con il macigno sul groppone della bruttissima vicenda Clostebol, una mazzata  che avrebbe distrutto chiunque. Non lui, per un motivo molto semplice: la sua forza morale unita alla consapevolezza di non aver fatto NIENTE di male. Due Slam, record su record e soprattutto un tennis clamorosamente avvincente, sempre più ricco e completo. Vederlo volare sul rettangolo di gioco mulinando accelerazioni clamorose per velocità e controllo è un’esperienza sensoriale impagabile. Grazie Jannik.

    Sublime from Sinner
    The Italian clinches his maiden Grand Slam title
    He triumphs in five hardfought sets 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 to win #AO2024. @janniksin • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis pic.twitter.com/DTCIqWoUoR
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2024

    Delusione dell’anno: Holger Rune
    Non è stata una scelta facile. Nella categoria più scomoda si poteva optare per Djokovic, ma si è “salvato” con l’Oro Olimpico, o per Medvedev, in grande crisi tecnica e con zero titoli vinti, o anche su Tsitsipas, perso in altre faccende. Alla fine complessivamente e in rapporto al valore del giocatore, Holger Rune è tra i big di talento il tennista che meno ha performato e più ha deluso nel 2024. Aveva chiuso il 2023 al n.8 ATP, con le Finals disputate; quest’anno le Finals non l’ha nemmeno sfiorate per colpa di una stagione negativa sotto ogni punto di vista, certificata dal modestissimo n.13 ATP di fine anno. Nessun torneo vinto per il coetaneo di Alcaraz, ma soprattutto una regressione preoccupante a livello tecnico e di attitudine. Quel tennista potente, sportivamente “cattivo” e capace di spaccare la palla si è perso in quel sorriso beffardo con il quale sottolinea in più momenti dei suoi incontri la frustrazione per il non riuscire ad imporsi e giocare il suo miglior tennis. Holger è vittima di se stesso e il malato che non accetta la malattia è un paziente molto difficile da curare… Inutile girarci intorno, il pessimo anno del danese è purtroppo farina del suo sacco, non c’è sfortuna che tenga. Il tourbillon di coach e di scelte sbagliate, aggravato da problemi fisici e la fretta di rientrare, l’ha fatto crollare in un vortice perverso. Non è lucido in campo, sbaglia l’atteggiamento, la selezione dei colpi, la tattica di gioco. Rare nel 2024 le partite ben giocate, in un caos micidiale che l’ha depotenziato. Ha troppo talento per restare lontano dai migliori, ma serve uno strappo netto, e serve subito. Razionalità, una guida stabile e sicura, recuperare un tennis più semplice e basato sulle sue qualità agonistiche, questi gli obiettivi da perseguire nel 2025 per tornare a battagliare con i migliori.

    Match dell’anno: Sinner – Medvedev, finale Australian Open
    Chi legge potrà obiettare che ci sono state nel 2024 partite tecnicamente migliori (per esempio Sinner – Berrettini a Wimbledon, o Alcaraz – Sinner a Pechino per dirne due) o segnate da una battaglia ancor più avvincente (vedi Shelton – Tiafoe a US Open) ma la vittoria di Jannik in rimonta su Daniil nella finale di Melbourne è stata una partita non solo bella, ma fondamentale per il 2024 del nostro campione. Per mille motivi. La prima finale Slam, due set giocati con la normale tensione della prima volta – e sotto i colpi di avversario fortissimo – e quindi la capacità di ribaltarla con quella scossa di rabbia alla fine del secondo set, il cambio tattico e la furia in risposta. In quei 3 minuti tutto è cambiato: Sinner è salito in cattedra e si è preso il campo, le gambe e la testa dell’avversario. “Sono morto” diceva a Vagnozzi, ma invece è risorto come un meraviglioso Lazzaro sportivo, andando a prendersi il primo Major in carriera. Un successo decisivo, tonnellate di autostima e uno slancio clamoroso per il resto della stagione. Sono convinto che se non fosse riuscito a ribaltare quella finale, non avrebbe disputato un 2024 così vincente. La partita è stata anche molto bella a tratti, ma è soprattutto il suo peso specifico ad eleggerla come la più importante dell’anno.

    Ritorno dell’anno: Matteo Berrettini
    Quanto è bello scrivere questo commento. Il nostro Matteo-Nazionale negli ultimi anni ha trangugiato una quantità di fiele che avrebbe abbattuto qualsiasi essere umano… Non lui. Tutto è nato a Malaga 2023, su quella scomodissima panchina azzurra in Davis. Lì a soffrire e poi gioire con gli altri, ma da tifoso, non da protagonista. Ma come… io che ho dato idealmente il via a questo Rinascimento azzurro, non sono in campo a vincere? L’anno prossimo ci sarò io lì con Jannik. Una promessa a se stesso che si è trasformata in una forza brutale che per una volta è stata più forte degli infortuni e pure della sfiga atavica che non lo lascia mai in pace. C’ha messo qualche mese a carburare e sanarsi al 100%, poi The Hammer è torneo, ha vinto ed è stato anche sfortunato sui prati, dove ha trovato prima Draper e poi un Sinner irreale a bloccarlo, altrimenti poteva arrivare il terzo titolo a Stoccarda e a Wimbledon chissà… Ma dopo la doppietta estiva sulle Alpi, ha messo a fuoco proprio quella Davis e ha vinto, tra Bologna e Malaga, vero grande protagonista della nostra terza “insalatiera”. Pure il migliore in assoluto per rendimento sul rosso, ma quei numeri sono quisquilie. L’unica cosa che conta è che Berrettini è tornato.

    Impresa dell’anno: Musetti semifinale a Wimbledon
    Sul rosso di Parigi i segnali erano forti e chiarissimi. Lorenzo Musetti ha cambiato passo. Due match dominati, poi quella partita notturna persa contro Djokovic, ma che qualità. Anticipo, un tennis più diretto e una posizione migliore. E uno sguardo più intenso, con gli occhi solo sulla palla e non su territori autodistruttivi. Per questo mi ero spinto a dire appena prima della stagione su erba che Musetti proprio sull’erba avrebbe spiccato il volo, che i prati sarebbero diventati la sua miglior superficie se fosse riuscito a tenere quell’attitudine, facendo ancor più tesoro delle peculiarità del contesto “verde” per affinare il suo gioco ed elevarlo ulteriormente. La previsione si è rivelata azzeccata. “Muso” ha fiutato l’erba, l’ha fatta sua e il suo tennis è decollato. Ha giocato settimane stellari, non ha vinto per poco al Queen’s, ma a Wimbledon ha giocato un torneo spettacolare, esplodendo tutta la qualità del suo braccio e volando in semifinale, suo miglior risultato in carriera in uno Slam,. Il tennis di qualità, mano e variazioni di Lorenzo è ideale per come si interpreta oggi il gioco su erba, e Wimbledon l’ha dimostrato. C’è riuscito finalmente credendo in se stesso e razionalizzando i tempi di gioco, con sincronie mai così adeguate e rapide. Sullo slancio dei Championships è tornato a Parigi e si è preso un bronzo Olimpico meritatissimo, stoppato solo da un Djokovic “in missione”. Peccato per le finali perse in Cina e Umago, ma il suo Wimbledon 2024 resta l’impresa dell’anno e pietra angolare su cui costruire una nuova carriera, a caccia della top10 e oltre…

    Torneo dell’anno: Australian Open
    Altra scelta non facile, ma oltre alla clamorosa vittoria di Sinner, molte sono state le partite belle e significative del torneo. La semifinale di Jannik vs. Djokovic, con i primi due set nei quali ha forse toccato il suo miglior tennis in carriera; l’altra semifinale tra Medvedev e Zverev, battaglia feroce, e poi Medvedev – Hurkacz e Zverev – Alcaraz, o De Minaur – Rublev e Shelton – Mannarino… tante le partite interessanti che fanno preferire gli AO24 ad altri bei tornei stagionali.

    Fattaccio dell’anno: il ricorso della WADA alla positività di Sinner al Clostebol
    Non ha senso adesso ripercorrere tutti gli spigoli di una faccenda a dir poco spigolosa. Solo sottolineo quello che ritengo essere IL fattaccio. C’è stato un errore. Terribile, evidente e se mi passate il termine grottesco da parte di professionisti di quel livello nel team di Jannik. Ma… se un tribunale indipendente ha accertato i fatti con una sentenza che parla di quantità di sostanza ridicola e nessuna pratica dopante, e la stessa WADA riconosce che NON c’è stata la volontà di alterare le prestazioni con una pratica illecita, allora… di cosa stiamo parlando? L’attività antidoping è sacrosanta per cacciare a pedate nel sedere dallo sport coloro che barano. Qua si riconosce che non si è barato e non c’è stata la volontà di farlo. Allora tutto il resto è un teatro dell’orrore, che fa male allo sport e alla sua credibilità.

    Punto dell’anno: back di diritto difensivo di Berrettini contro Kokkinakis in Davis Cup
    Nel web e tv girano highlights di ogni tipo, tra difese assurde (clamorosa quella di Sinner vs. Alcaraz a Indian Wells), tweener o tuffi (ancora Jannik ad Halle, incredibile quello vincente vs. Griekspoor!), ma ancora per il peso specifico e tensione del momento, scelgo la difesa leonina e taglio sotto col diritto improvviso di Berrettini contro Kokkinakis nella fase decisiva della semifinale in Davis Cup. Partita di una durezza totale, con il “Kokk” che è uomo Davis vero, e il nostro Matteo che non accetta la sconfitta. Scambio terribile, comanda l’australiano e il nostro corre con disperata lucidità verso destra tirando un diritto difensivo in chop che taglia il campo e sorprende il rivale. Esplode lo stadio, e quell’improvvisa giocata di classe tramortisce il rivale e consegna idealmente la vittoria a Berrettini. Idealmente consegna anche la coppa, perché se Matteo perde quel match, non sappiamo come sarebbe andata a finire contro la fortissima coppia australiana nel doppio decisivo… Un colpo di classe e davvero fondamentale.

    Matteo Berrettini that is OUT OF THIS WORLD #DavisCup | @MattBerrettini | @federtennis pic.twitter.com/zL2iDbtYkG
    — Davis Cup (@DavisCup) November 23, 2024

    Giocatore più migliorato: Jack Draper
    Ho sempre esaltato la qualità e differenza del britannico, ma viveva di sprazzi isolati. Nell’estate 2024 finalmente Jack è esploso al massimo livello, facendo vedere a tutti che razza di tennista sia. Gioca forte, gioca bene, fa il punto da ogni posizione e ti fa giocare pure malissimo perché controlla, varia e ti porta in posizioni molto scomode. Dopo anni di alti e bassi per problemi fisici e pure uno stato ansioso che non riusciva a domare in troppe occasioni – portandolo pure ad infortunarsi per eccesso di tensione – Draper a US Open ha messo il mostra il meglio del suo repertorio e solo un Sinner troppo forte l’ha stoppato. Ha cambiato passo, come tennis e come testa. Se il fisico lo lascia in pace (ha dichiarato di riuscire ad allenarsi meglio e con continuità) è facile pronosticarlo come prossimo top10 e tennista da corsa nei grandi tornei. Non gli manca niente, ma proprio niente, per sedersi al banchetto dai grandi, e non per star lì solo a guardare… Una menzione anche per il bravissimo Flavio Cobolli: incredibile quel che è riuscito a fare a livello tecnico e di prestazione nel 2024. Incredibile!

    La foto dell’anno: Nadal che saluta il pubblico di Roma dalla passerella del Foto Italico
    Dopo Roger 2019, a spasso per il Foro su di una sorta di “Papa-Mobile” attorniato da un’orda di appassionati festanti, come dimenticare Rafa che sulla passerella tra Centrale e area giocatori saluta una marea umana, tutta per lui. Una foto memorabile, e momento che ho avuto la fortuna di vivere lì a due passi. Brividi. Giusto tributo al tennista più amato dell’era moderna insieme a Federer. Le due icone più amate del nostro sport.

    Un sassolino nella scarpa…: nessun progresso sul calendario stagionale
    Il calendario stagionale è e resta il grande problema del tennis attuale, che con la durezza e fisicità raggiunta dal gioco fa diventare il tutto poco sostenibile. Visto che di voglia di intervenire sulle condizioni non sembra essercene (purtroppo), si dovrebbe almeno entrare a gamba testa sullo schedule, togliendo storture e problemi. Invece la via intrapresa non sembra affatto quella corretta. Il puntare una sorta di “all-in” sui M1000 di 12 giorni non piace alla stragrande maggioranza dei giocatori; si è tolto un torneo su erba, quando questa è tornata la superficie che regala il miglior tennis; in America Latina si giocherà solo per tre settimane, penalizzando un continente che ama il tennis come pochi altri; fioccano continue esibizioni; non si riesce a trovare una miglior sistemazione alla Davis, che almeno vedrà le finali in Italia (grazie FITP). Insomma, problemi tanti, volontà di intervenire in modo strutturale e deciso, poca. Non è facile, il compito è dir poco arduo, ma si potrebbe fare molto di più.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Presentata la Opening Week dell’Australian Open 2025. Sinner giocherà il 7 gennaio vs. Popyrin e poi il 10/1

    Jannik Sinner agli Australian Open 2024

    Come ormai da tradizione, l’Australian Open avvicinerà gli spettatori al grande spettacolo del primo Slam stagionale con un’interessante Opening Week (7-11 gennaio), che prevede un fitto calendario di eventi collaterali, benefici e match d’esibizione con in campo tennisti australiani e alcuni dei favoriti, tra cui anche il campione in carica e n.1 del mondo Sinner. Sarà proprio Jannik a disputare la prima partita di preparazione, prevista per martedì 7 gennaio alle ore 16 (le 6 in Italia) contro Alexei Popyrin. Sinner tornerà in campo anche venerdì 10 gennaio, alle ore 19 (le 9 Italia) contro un avversario da definire. Sarà la sua ultima partita prima dell’esordio nel torneo.
    Anche altri campioni scenderanno in campo in partite di preparazione per il primo Slam dell’anno: Carlos Alcaraz giocherà una partita contro Alex De Minaur in “prime time” serale (ore 19) mercoledì 8 gennaio; prima di loro in campo anche la cinese Qinwen Zheng contro un’avversaria che sarà annunciata più avanti.
    Per giovedì 9 gennaio gli organizzatori hanno previsto una sorta di “Djokovic-day”, un tributo al più vincente tennista nel torneo con una serata ad hoc, e ben due incontri del serbo (dalle 19) contro due rivali ancora non annunciati.
    Venerdì 10 gennaio, oltre alla partita di Sinner, in campo anche Popyrin e Alcaraz, seconda partita di esibizione/preparazione per i due giocatori. È possibile che l’avversario di Sinner sia De Minaur, ma ancora non è ufficiale.
    Sabato 11 gennaio invece è previsto il classico “Kids day”, giornata dedicata ai fan più piccoli, con i tennisti che si renderanno disponibili ad incontrarli, firmare autografi, scattare foto ecc.
    Per tutta la settimana, da lunedì 6 gennaio al sabato, si svolgeranno allenamenti (in parte aperti al pubblico) e da lunedì a venerdì gli incontri del tabellone di qualificazione. Ricordiamo che il main draw degli Australian Open scatterà già domenica 12 gennaio, come lo scorso anno, invece del canonico inizio al lunedì, iniziativa che gli australiani hanno “copiato” da Roland Garros, già da molti anni al via alla domenica.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Forget: “Deve essere tremendo risultare positivo ad una sostanza in quantità infinitesimale consapevole di non aver imbrogliato. Humbert può stare in top 5”

    Guy Forget

    Guy Forget si mette nei panni di Jannik Sinner e afferma che deve essere terribile sentirsi attaccato e messo alla gogna per un test antidoping positivo per una quantità infinitesimale, consapevole di non aver imbrogliato. Questo e molti altri temi ha discusso l’ex n.4 francese in una lunga intervista rilasciata al media nazionale Tennis Actu, nella quale sprona Ugo Humbert a credere nelle proprie capacità, anche puntando a vincere uno Slam. Guy pronostica un buon futuro per Fils e Mpetshi Perricard e vede un Djokovic ancora competitivo nel 2025 se sano fisicamente. Riportiamo i passaggi più interessanti del pensiero di Forget, tennista dal gesto davvero elegante e passato alla storia del tennis nazionale (e non solo) per la straordinaria vittoria in Coppa Davis nel 1991 contro lo squadrone USA, insieme a Leconte e guidato dal carisma di Yannick Noah. Oggi Forget, esser stato per anni anche capitano di Davis Cup e poi direttore di  Roland Garros, si gode un periodo di riposo praticando il golf, sua grande passione.

    “Le positività dei due n.1 al mondo? Sono temi terribilmente complicati” afferma Forget. “Dobbiamo lottare contro questi flagelli con la massima fermezza, ma ho l’impressione che sia stato raggiunto un tale grado di sofisticazione nei test da rendere possibile rintracciare un granello di zucchero in una piscina olimpionica… Tutti i giocatori assumono integratori alimentari e vitamine, prodotti che possono contenere tracce di sostanze inquinate e quindi, anche senza saperlo, finiscono per risultare positivi ai test. Quando questo succede è una tragedia assoluta per gli innocenti… non parlo dei colpevoli e dei recidivi. Mi sono messo nei panni di un atleta risultato positivo ad una sostanza in quantità infinitesimale. Possiamo dire a noi stessi “mi sarà impedito di vivere la mia passione”, non ho imbrogliato e mi ritrovo in questa situazione, è tremendo. La vedo un po’ così per Halep, Swiatek e Sinner. Il problema è che non può esserci una soluzione a due livelli. Non possiamo pensare di sospendere un giocatore per un anno e l’altro per tre settimane, è un doppio standard che rappresenterebbe una ingiustizia e un problema. Non dubito della buona fede di Sinner, a differenza di altri casi. Qualora si arrivasse per Sinner a una sanzione retroattiva, per lui sarà dura”.
    Situazioni che non fanno bene all’immagine del tennis: “Lo sport è stato e sarà danneggiato in futuro ogni volta che si registra una storia di doping, anche senza imbrogliare. Questo non è mai un bene per lo sport e di questo dovremmo preoccuparci. L’atleta deve essere vigile quando prende qualcosa, perché anche noi due se facciamo un test oggi potremmo risultare positivi. L’atleta non può permettersi di essere negligente o di lasciarsi andare. È come quando assistiamo a un’indagine su qualche altro tipo di crimine, anche in caso di innocenza, la storia lascia sempre una traccia”.
    Forget parla di Djokovic, con qualche letico dubbio sul suo futuro ma convinto che possa ancora eccellere: “Credo che Novak sia motivato dai record, raggiungere una vetta mai scalata. Si allena solo per quello. Adora gli Australian Open. È un giocatore non vuole mai perdere, confido che Novak mantenga questo stato d’animo. D’altra parte, se fosse indebolito fisicamente e perdesse contro giocatori che gli sembrano inferiori, non so se gli piacerà continuare giocare a lungo. Non vedo Novak giocare diverse settimane perdendo partite, come ha fatto Nadal. Il 2025 come suo l’ultimo anno? Secondo me solo i problemi fisici potrebbero farlo smettere. Questo è stato il caso di Roger e Rafa. Il suo livello di gioco alle Olimpiadi era incredibile, è stato capace di battere Alcaraz. Ricordo la finale di Roland Garros quest’anno, onestamente ritengo che se Federer, Nadal o Djokovic avessero giocato questa finale ad un loro livello medio, avrebbero vinto tutti e tre contro Alcaraz o Zverev. Se Novak riuscirà a giocare come le Olimpiadi, può ancora battere Sinner o Alcaraz”.
    “Credo che Sinner e Alcaraz debbano ancora crescere, saranno al loro topo tra tre anni, assai più forti di quanto lo sono oggi, adesso non li vedo ancora al livello di Roger, Rafa e Novak”.
    Ovvia la domanda sul tennis francese, con Humbert sugli scudi al Masters 1000 di Bercy di fine stagione. “Humbert non mi ha sorpreso, quando gioca bene è pulito, efficace, ben costruito. Ha raggiunto un alto livello in tutte le aree del gioco. Stava cercando il suo tennis un anno e mezzo fa e aveva problemi di salute, deve aver messo troppa pressione su se stesso. Oggi lo vedo più sereno. Un po’ come Sinner e Alcaraz, può ancora migliorare e credo che nelle stagioni a venire potrà ottenere risultati ancora superiori. Quali? Deve puntare a un titolo del Grande Slam. Non arriverà dall’oggi al domani. Intanto deve già puntare alla vittoria nei Masters 1000. Ma con un buon tabellone in Australia, magari una semifinale può essere un obiettivo raggiungibile. Tutto è fattibile alla fine. Ricordiamo Jo Tsonga contro Djokovic. Jo non era lontano. Le grandi carriere iniziano così. Ugo può essere migliorato in molti aspetti del gioco, tatticamente può giocare meglio, può progredire nei colpi deve ancora sviluppare la parte superiore del corpo per la forza… Ci sono cose che mi piacciono molto e altre che non mi piacciono, sono sicuro che con Jeremy Chardy colmeranno questi gap che lo separano dalla top 5. Credo davvero che Ugo possa puntare a stare subito dietro a Sinner e Alcaraz“.
    Non solo Humbert, in Francia ci sono grandi aspettative anche su Fils e Mpetshi Perricard. Forget è ottimista per il loro futuro. “Possiamo essere ottimisti. La gente mi incontra e dice ‘tennis francese, la prossima generazione non c’è…’. Non sono d’accorso. Abbiamo Arthur Fils e Giovanni Mpetshi, ben classificati, perfettibili e in progresso. Quello che mi piace di Arthur è la sua forza fisica, ha una solida base, può vincere un Masters 1000 su campi in terra battuta e cemento. Per Giovanni è molto difficile vedere il suo futuro. Ho l’impressione che stia inventando un nuovo modo di giocare, qualcosa che non si vedeva in passato. Guadando ai suoi risultati, è capace di passare dal nulla alla vittoria di un torneo. Deve cercare di vincere anche quando il suo servizio è meno buono, ma è difficile decifrare cosa farà Giovanni in futuro. Quello che è certo è che con Manu Planque, il suo allenatore, dovrà lavorare molto”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO