Simone Vagnozzi rivela: “Con Sinner il vero clic è avvenuto a Pechino 2023”
Simone Vagnozzi nella foto
Il coach marchigiano Simone Vagnozzi, a tre anni dall’inizio della collaborazione con Jannik Sinner, rivela i segreti della scalata che ha portato il tennista altoatesino al vertice del ranking mondiale. In un’intervista rilasciata a Giorgia Mecca per Il Venerdì di Repubblica, Vagnozzi racconta come sia nato e si sia sviluppato il rapporto professionale e umano con il campione italiano.
“Il nostro è un vero lavoro di squadra, e nel tennis non è così scontato”, spiega Vagnozzi. “Quando ci siamo conosciuti Jannik era numero 10 al mondo. Oggi è il numero uno, ma il modo in cui lavoriamo non è cambiato di una virgola”. Una costanza che ha permesso a Sinner di crescere continuamente, mantenendo sempre gli stessi valori e la stessa etica del lavoro.L’incontro tra i due risale al 2022, con un obiettivo chiaro fin dall’inizio: “Abbiamo messo tutto sul tavolo. L’obiettivo era chiaro: vincere gli Slam e arrivare in cima”. Un proposito ambizioso che si è concretizzato con la vittoria agli Australian Open 2024 e la conquista del numero uno mondiale.Vagnozzi descrive il circuito come “una giostra che non si ferma mai” e rivela come il recente stop per la sospensione di Sinner, durato quasi tre mesi, sia stato gestito con intelligenza: “Ci ha fatto bene staccare. Ogni tanto è necessario scendere dalla giostra”. Una pausa che ha rafforzato ulteriormente il loro rapporto.
Sul tema del rapporto tra coach e giocatore, Vagnozzi ha idee chiare: “Viviamo insieme 24 ore su 24 per molte settimane all’anno. È inevitabile creare un rapporto che va oltre il professionale, ma è fondamentale non diventare troppo amici”. Una distinzione sottile ma cruciale, perché “l’amicizia può ostacolare certe decisioni, serve equilibrio. Empatia, sì. Ma anche lucidità. Bisogna poter dire le cose giuste anche quando fanno male”.Sul nuovo coach al posto di Cahill: “Il nuovo coach dovrà essere una persona che sappia cosa significa stare accanto al numero uno del mondo, ma soprattutto, dovrà avere la stima di Jannik”.
A colpire è anche la calma che contraddistingue il box di Sinner durante i match. “Il nostro compito è trasmettere serenità. Il giocatore in campo ha già abbastanza caos dentro di sé”, spiega Vagnozzi, che ricorda con emozione la finale degli Australian Open contro Medvedev, rimontata da 0-2 a 3-2: “Gli ho dato un consiglio sulla posizione in risposta. All’inizio non lo ha seguito. Poi, da lì, la partita è girata. Ma quel dritto lungolinea con cui ha chiuso? Lì c’è solo Jannik. Nessun merito nostro”.
Il coach identifica in Pechino 2023 il momento della svolta: “Il vero clic è avvenuto nell’autunno del 2023. Contro Alcaraz e poi con Medvedev ha fatto cose che non gli avevo mai visto fare. Soprattutto la scelta di scendere a rete. Era uno dei nostri obiettivi”. E sui margini di miglioramento: “Quando l’ho conosciuto era un ottimo giocatore con poca visione tattica. Oggi ce l’ha, ha migliorato il servizio e la discesa verso rete. Può lavorare ancora su alcune variazioni sulla terra e diventare più sicuro quando scende a rete”.Inevitabile il paragone con i grandi campioni: “Si difende come Djokovic, ma riesce a essere più aggressivo. E ha qualcosa di raro: non si prende troppo sul serio. Non si sente speciale”. E sulla rivalità con Alcaraz: “Lo vedremo solo alla fine, quando conteremo i titoli. Sono entrambi straordinari, ma ogni partita è un mondo a sé”.
Sulla vicenda sospensione che ha coinvolto Sinner, Vagnozzi è categorico: “È stato uno shock. Ma non abbiamo fatto nulla di sbagliato, chi ha letto i documenti lo sa. Ho detto a Jannik: dobbiamo andare in giro a testa alta”.L’intervista si chiude con un aneddoto significativo sull’incontro con Roberto Baggio: “Mi piace parlare con i fuoriclasse, capire come ragionano. Baggio, guardandomi, mi ha detto una sola cosa: Fallo stare bene”. Un consiglio che sembra riassumere perfettamente la filosofia di Vagnozzi: creare le condizioni ideali perché il talento possa esprimersi al massimo.
Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO