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    Djokovic esalta Fonseca: “È stato l’argomento di conversazione sul tour negli ultimi mesi. Si merita questa considerazione”

    Novak Djokovic a Miami

    Novak Djokovic torna a ruggine al Miami Open staccando il record storico di vittorie a livello di Masters 1000. Sarà il prossimo avversario di Lorenzo Musetti negli ottavi, ma nella press conference post vittoria di ieri notte il focus del discorso è caduto su Joao Fonseca, teenager “terribile” capace di prestazione eccezionali, e stasera in prime time contro Alex de Minaur negli ottavi di finale. Fonseca sta scalando il ranking e ha vinto il suo primo torneo sul tour maggiore a Buenos Aires, ma di lui impressiona soprattutto la potenza dei colpi e l’atteggiamento in campo, maturo e combattivo, davvero straordinario in rapporto alla sua giovanissima età e poca esperienza. Per questo Novak ne ha esaltato le qualità, affermando che Joao da mesi è sulla bocca di tutti i colleghi, con pieno merito.
    “Fonseca è al centro dell’attenzione sul tour negli ultimi mesi. Meritatamente, tutti parlano di lui”, afferma Djokovic. “È un tennista molto bravo. È così giovane. Ha una potenza incredibile, tira fortissimo da entrambi i lati quando gioca della linea di fondo, e anche al servizio è potente. È un giocatore molto completo. Ciò che impressiona la gente è il modo in cui colpisce la palla, ma io sono ancor più stupito da come gestisce i nervi in ​​campo, è incredibile per un ragazzo come lui che non ha alcuna esperienza nel giocare ai massimi livelli“.
    Con Fonseca in campo gli spalti del Miami Open sono diventati una vera “torcida” brasiliana: passione, energia, un chiasso giocoso che a detta di Djokovic può fare solo bene al tour. “Era scontato che qua a Miami avrebbe trovato un bel supporto dal pubblico”, continua Djokovic. “È entusiasmante per il Brasile ma direi per il mondo del tennis intero. Ne avevo già parlato in Australia, per il nostro ecosistema del tennis e tutto il nostro sport, è super importante avere una futura superstar dal Brasile. Un paese così grande, un grande mercato, è un fatto davvero importante”.
    Fonseca ma non solo. Il più vincente dell’Era Open spende due parole anche per gli atri giovanissimi che stanno facendo cose importanti. “Joao è un giocatore molto emozionante da vedere, ma non è l’unico. C’è Mensik, anche, ed è altrettanto bravo. Forse la gente parla così tanto di Fonseca che si è dimenticata di Mensik. E non ci dimentichiamo di Tien. Anche loro due sono molto giovani e possiedono qualità altrettanto buone e grande potenziale“.
    “Penso che sia emozionante questa fase per il tennis. Non so come dovrei chiamarla questa generazione, la nuova generazione che sta portando avanti nuovi talenti. È sempre bello avere giocatori giovani e soprattutto che creano emozione quando li guardi. È splendido vedere nuovi giocatori con il potenziale per raggiungere le vette più alte e portare avanti questo sport in futuro” conclude Novak.
    Djokovic giustamente ricorda le qualità di Jakub Mensik, impegnato negli ottavi di Miami contro Safiullin. Il talento ceco, classe 2005, possiede un tennis di una potenza incredibile grazie al quale riesce a mettere alla frusta tutti i migliori. Ben lo spiega un dato statistico assai significativo: Mensik ha un record di 6 vittorie e 5 sconfitte contro i top 10. Attualmente sul tour ATP sono solo 4 i giocatori ad avere un record positivo contro i migliori 10 del ranking: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Un rilievo statistico che conferma la altissima competitività del ceco.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Mensik: “Voglio essere numero uno e vincere tutti gli Slam, ma sui Grand Slam niente nuove regole”

    Jakub Mensik CZE, 01.09.2005 – Foto Getty Images

    Jakub Mensik, miglior teenager al mondo secondo il ranking ATP (54° nel ranking live di oggi), ha ambizioni chiarissime per il suo futuro nel tennis: “Diventare numero uno al mondo e vincere tutti i tornei del Grande Slam”. Il giovane ceco, alto 191 centimetri e dotato di un servizio potente, è considerato uno dei grandi progetti del tennis mondiale insieme a Joao Fonseca, con cui ha già iniziato a costruire una rivalità che promette scintille.
    Durante un’intervista rilasciata a CLAY a Punta Cana, dove sta disputando il Challenger 175 Copa Cap Cana, Mensik ha espresso il suo entusiasmo riguardo ai futuri confronti con Fonseca: “Sono molto emozionato all’idea di giocare molte partite contro di lui”. La loro rivalità è iniziata sul finire del 2024 nelle Finales Next Gen ATP, con un match vibrante vinto dal brasiliano con un punteggio inedito: 3-4(4), 4-3(4), 4-3(2), 3-4(4) e 4-3(5).
    “È stato un buon match, ovviamente con regole diverse”, ha commentato Mensik, ricordando quella sfida. “È un po’ diverso quando giochi fino a sei game. Non abbiamo avuto vantaggi nel punteggio. Questo fa sì che, quando sei in vantaggio, non hai davvero il controllo del gioco. Le differenze tra i giocatori si accorciano quando giochi a quattro game per set”.
    Il tennista ceco di 19 anni fa parte di una nuova generazione emergente che comprende nomi come Fonseca, Arthur Fils e Alex Michelsen. Quando gli è stato chiesto quali siano i punti di forza di questa nuova generazione, Mensik ha risposto: “È un argomento di cui potremmo parlare a lungo. Ovviamente, in ogni epoca del tennis appaiono nuovi nomi, nuove generazioni, nuovi stili di gioco. Il Big 3 ha dominato il mondo del tennis per 20 anni. Ora, questa nuova generazione sta per portare qualcosa di fresco. È difficile dire esattamente cosa ci caratterizza, poiché abbiamo tutti stili diversi. Secondo me, c’è una maggiore enfasi sulla fisicità. Inoltre, credo che possiamo assorbire molto giocando contro i migliori giocatori del mondo. Impariamo molto da questo. Così, un giorno potremo essere al loro livello”.
    Riguardo alla possibilità di vedere un nuovo Big 3 tra queste giovani promesse, Mensik mantiene i piedi per terra: “Roger, Rafa e Novak sono stati al vertice per 20 anni, il che è una follia. Al momento, Novak sta ancora giocando e può ancora vincere tornei. Quindi è un po’ difficile parlarne quando questa nuova generazione sta appena iniziando. Giocatori come me, Joao, Alex Michelsen e tutti questi bravi tennisti hanno il tennis per essere lì un giorno”.
    Interessante anche la sua opinione su possibili innovazioni regolamentari: Mensik considera che la regola del “no-let” (quando la palla tocca il nastro durante il servizio e cade comunque nel riquadro corretto) potrebbe iniziare ad essere applicata nei tornei di categoria ATP 250, ma è categorico nel sostenere che non andrebbero mai fatti cambiamenti di questo tipo nei tornei del Grande Slam, che secondo lui devono mantenere la loro essenza e tradizione.
    Mensik forma insieme ai suoi compatrioti Jiri Lehecka e Tomas Machac una delle squadre di Coppa Davis più forti del circuito. “Stiamo andando piuttosto bene”, ha affermato. “Con Jiri, Tomas, stiamo tutti salendo in classifica, mostrando grandi prestazioni in campo. Questo è davvero fantastico perché, per molto tempo, non abbiamo avuto molti giocatori cechi nella top 100. Ora siamo tre nei primi 50. Quindi penso che sia incredibile quello che sta succedendo e ci stiamo spingendo a vicenda a essere migliori”.Con un tono di orgoglio, Mensik aggiunge: “In Coppa Davis, letteralmente, possiamo battere chiunque. E possiamo diventare una squadra ancora più forte”.
    Il giovane talento ceco si ispira alle leggende del suo paese: “Ovviamente ci sono molte leggende. Non ero nemmeno nato quando Ivan Lendl giocava, ma naturalmente è un’ispirazione. Tuttavia, la mia generazione segue di più quello che hanno fatto Tomas Berdych e Radek Stepanek. Li ho visti principalmente in Coppa Davis. Hanno vinto nel 2012 giocando singolare e doppio, e poi hanno conservato il titolo nel 2013. È stato incredibile e molto emozionante da vedere quando ero bambino. Ora, avere Tomas come capitano della squadra di Coppa Davis è qualcosa di speciale. È davvero importante per noi poter imparare dalla sua esperienza”.
    Con tali basi e una determinazione cristallina, Mensik continua il suo percorso nel tennis professionale, puntando al vertice assoluto del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jakub Mensik: l’ascesa rapida di un nuovo protagonista nel circuito ATP “Ora posso dedicarmi solo al tennis”

    Jakub Mensik CZE, 01.09.2005 – Foto Getty Images

    Da esordiente a figura di spicco nel circuito ATP. È questa la storia di Jakub Mensik, il diciannovenne ceco che ha sorpreso tutti fin dal suo debutto agli US Open 2023 a soli 17 anni. Da quel terzo turno raggiunto a New York ormai 18 mesi fa, Mensik non ha mai smesso di crescere, conquistando risultati di prestigio e diventando un avversario temuto da molti top player.La crescita di Mensik ha subito una forte accelerazione nel 2024. Dopo la finale raggiunta a Doha in febbraio, il giovane di Prostějov ha staccato il pass per le Next Gen ATP Finals di fine stagione, dove si è messo in luce fra i migliori Under 21 del circuito. Non a caso, la sua annata è stata premiata con il Newcomer of the Year agli ATP Awards.E se il suo brillante 2024 è sembrato un ideale trampolino, l’inizio del 2025 non fa che confermarlo. Mensik ha centrato i quarti di finale a Brisbane e Auckland, oltre a una convincente corsa fino al terzo turno agli Australian Open. Risultati che lo hanno proiettato appena fuori dalla Top 40 della classifica ATP e già in possesso di ben cinque vittorie contro Top 10. Numeri che cominciano a spaventare i colleghi nei primi round dei tornei.
    “Le aspettative non mi spaventano”Nonostante la giovane età e i tanti riflettori puntati, Mensik afferma di non sentire la pressione delle nuove aspettative. “L’anno scorso ho giocato senza pressione,” ha raccontato ad ATPTour.com a Rotterdam. “Ora sì, percepisco maggiori aspettative, ma non mi condizionano. In campo mi sento molto bene e sono felice di essere dove voglio stare nel Tour. Sto migliorando il mio gioco, mi sento fiducioso e mi diverto a sfidare i migliori giocatori del mondo nei tornei più prestigiosi.Ho imparato tantissimo nel mio primo anno. Ho fatto molte esperienze con viaggi e nuovi tornei. Ora so cosa aspettarmi nei vari eventi e posso scegliere dove giocare in base a ciò che reputo migliore per me. Sono pronto per fare ancora di più.”
    La serenità di Mensik si è vista tutta all’ABN AMRO Open di Rotterdam, dove nel match di debutto ha superato Alexander Bublik, guadagnandosi un secondo turno di prestigio contro il numero 8 del mondo Alex de Minaur. Sarà la seconda sfida contro un Top 10 solo in questo inizio di stagione, dopo aver sconfitto Casper Ruud agli Australian Open.
    Alla scorsa edizione dello Slam australiano, Mensik non è stato l’unico teenager a mettersi in mostra: il brasiliano Joao Fonseca (18 anni) ha eliminato Andrey Rublev, l’americano Learner Tien (19 anni) ha superato Daniil Medvedev. Tutti e tre hanno poi preso parte alle Next Gen ATP Finals presented by PIF a Jeddah (Fonseca ha vinto il titolo), così come altre promesse che hanno brillato in Australia: Alex Michelsen (20 anni) ha raggiunto gli ottavi, il francese Arthur Fils (20 anni) è approdato al terzo turno, mentre Nishesh Basavareddy (19 anni) ha persino vinto un set contro Novak Djokovic.“Il livello della Next Gen quest’anno era davvero alto,” ha spiegato Mensik riferendosi all’edizione 2024 di Jeddah. “Lo si è visto anche in Australia, dove molti di noi hanno giocato bene e colto risultati importanti. È stato bello conoscere meglio gli altri ragazzi. Alcuni giocano soprattutto a livello Challenger, altri più a livello ATP Tour. Li conoscevo dalle categorie junior, ma era da un po’ che non ci vedevamo. È stato fantastico ritrovarci, competere da avversari, ma anche condividere momenti da amici.”
    Alto 1,93 m, Mensik vanta un servizio potente e un dritto carico di rotazione che può far male su ogni superficie. Ma, come ogni giovane di talento, deve ancora completare il proprio sviluppo tecnico e mentale. Un esempio? Agli US Open di settembre ha mancato tre match point contro Nuno Borges nel quarto set, prima di cedere fisicamente nel quinto. Agli Australian Open di quest’anno, in una battaglia contro Alejandro Davidovich Fokina, si è trovato avanti due set a zero e ha sprecato due match point, finendo poi per perdere.“Perdere partite tanto tirate, soprattutto nei grandi eventi, è sempre durissimo,” ha ammesso Mensik. “Ma cerco di imparare il più possibile da queste sconfitte, anche quando fanno male. È in quei momenti che sento di migliorare di più. Mi ritengo fortunato ad avere accanto persone che mi aiutano a reagire. Dopo la sconfitta in Australia ero abbattuto per un paio di giorni, ma poi devi ripartire perché il circuito va avanti. Subito dopo hai un’altra opportunità. Penso sia un percorso di crescita continuo, sia per il mio tennis sia per la mia mentalità e la mia condizione fisica.”
    “Ora posso dedicarmi solo al tennis”Fra un allenamento e l’altro, Mensik si gode qualche ora di relax. Dopo aver terminato lo scorso maggio gli esami finali (materie: lingua ceca, inglese, geografia e teoria di preparazione sportiva), non deve più destreggiarsi fra libri e racchette.“Sono felice di aver finito la scuola, è un capitolo della vita che posso spuntare dalla lista,” ha confessato. “Non so cosa farò dopo la carriera tennistica, ma un giorno potrei anche continuare a studiare. Mi piaceva, ma ora sono contento di poter staccare dal tennis guardando una partita di calcio dello Slavia Praga o gli incontri di hockey dei Mondiali.”
    Dopo aver superato Bublik al primo turno di Rotterdam, ora Mensik è atteso dal terzo seed e finalista della passata edizione, Alex de Minaur. Vincendo giovedì, il ceco approderebbe per la seconda volta nei quarti di un torneo ATP 500 (dopo la semifinale sfiorata a Vienna).
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Davidovich è infinito, rimonta Mensik salvando due match point

    Alejandro Davidovich Fokina ESP, 05.06.1999 – Foto Getty Images

    Alejandro Davidovich firma un’altra impresa agli Australian Open 2025, conquistando la seconda rimonta consecutiva e un posto negli ottavi di finale. Lo spagnolo ha superato Jakub Mensik con il punteggio di 3-6, 4-6, 7-6(7), 6-4, 6-2, dopo aver salvato due match point nel tie-break del terzo set.
    Una dimostrazione di carattere straordinaria da parte dello spagnolo, che dopo un 2024 complicato sta ritrovando il suo miglior tennis e soprattutto una solidità mentale impressionante.I primi due set hanno visto un Mensik dominante, con il ceco che sembrava inarrestabile al servizio mentre Davidovich accusava la stanchezza del match precedente. Lo spagnolo ha raccolto appena quattro punti sulla battuta dell’avversario nel secondo parziale.La svolta è arrivata nel terzo set, quando Mensik ha accusato un calo fisico nei suoi spostamenti. Davidovich ha fiutato l’occasione, alzando il livello del suo tennis e diventando più aggressivo. Sul 6-5 e servizio per il match, il ceco è andato avanti 30-0 ma ha ceduto alla pressione, permettendo allo spagnolo di forzare il tie-break dove ha salvato due match point.
    Da quel momento, Davidovich è cresciuto notevolmente. Nel quarto set ha mostrato un tennis impressionante, diventando un muro invalicabile per il suo avversario. Nel set decisivo, lo spagnolo ha dominato fisicamente, lasciando Mensik senza risposte.Davidovich affronterà ora Tommy Paul negli ottavi di finale, con la consapevolezza di poter battere chiunque in questo stato di forma.
    ATP Melbourne Jakub Mensik66642 Alejandro Davidovich Fokina34766 Vincitore: Davidovich Fokina ServizioSvolgimentoSet 5A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6J. Mensik 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-4 → 2-5A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 15-30 15-401-4 → 2-4J. Mensik 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-4 → 1-4A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 30-15 40-150-3 → 0-4J. Mensik 0-15 0-30 0-400-2 → 0-3A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 0-2J. Mensik 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 4A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 4-6J. Mensik 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5J. Mensik 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3J. Mensik 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2A. Davidovich Fokina 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2J. Mensik 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1J. Mensik 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 4*-2 4-3* 5-3* 5*-4 5*-5 6-5* 6-6* 7*-6 7*-7 7-8*6-6 → 6-7J. Mensik 15-0 30-0 30-15 30-30 30-406-5 → 6-6A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5J. Mensik 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-5 → 4-5J. Mensik 0-15 0-30 15-30 15-403-4 → 3-5A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4J. Mensik 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3J. Mensik 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2J. Mensik 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Mensik 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 15-30 15-404-4 → 5-4J. Mensik3-4 → 4-4A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-3 → 3-4J. Mensik 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3J. Mensik 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Mensik 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Mensik 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 6-3A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3J. Mensik 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2J. Mensik 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-1 → 3-1J. Mensik 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1J. Mensik15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Mensik 🇨🇿
    Davidovich Fokina 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    16
    4

    Doppi falli
    7
    3

    Prima di servizio
    81/142 (57%)
    108/156 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    67/81 (83%)
    74/108 (69%)

    Punti vinti sulla seconda
    24/61 (39%)
    25/48 (52%)

    Punti al servizio giocati
    81
    108

    Punti al servizio vinti
    67
    74

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti di risposta giocati
    108
    81

    Punti di risposta in gioco
    79
    39

    Punti di risposta vinti
    34
    14

    Vincenti in risposta
    2
    1

    Errori non forzati in risposta
    4
    6

    Punti vinti in risposta
    35%
    31%

    Palle break convertite
    5/22 (23%)
    6/9 (67%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    20/41 (49%)
    41/52 (79%)

    Vincenti
    48
    51

    Errori non forzati
    34
    44

    Totale punti vinti
    148
    150

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215 km/h
    208 km/h

    Velocità media prima
    200 km/h
    180 km/h

    Velocità media seconda
    154 km/h
    156 km/h

    COLPI VINCENTI

    Dritto
    11
    8

    Volée
    5
    8

    Approccio
    1
    0

    Passanti
    3
    6

    Lob
    0
    1

    Smash
    0
    6

    Drop shot
    2
    1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Mensik, momento surreale a Jeddah: Controllo antidoping durante il match

    Jakub Mensik CZE, 01.09.2005

    Un episodio decisamente insolito ha caratterizzato il match di Jakub Mensik contro Arthur Fils alle Next Gen ATP Finals di Jeddah. Durante il toilet break dopo il secondo set, il tennista ceco ha rivelato a Nacho Forcadell una circostanza quasi senza precedenti nel circuito: gli era stato richiesto un controllo antidoping nel bel mezzo della partita.Mensik ha raccontato l’accaduto con un misto di rabbia e incredulità. Non è ancora chiaro se i responsabili del controllo antidoping, probabilmente confusi sui tempi, abbiano effettivamente proceduto con il test durante l’incontro.L’episodio ha aggiunto ulteriore frustrazione a una giornata già difficile per Mensik, che non ha brillato nel suo match contro Fils. Una situazione che evidenzia come anche la gestione dei controlli antidoping possa talvolta creare momenti di tensione imprevisti durante i tornei.
    Questo curioso incidente solleva interrogativi sulla tempistica e le modalità dei controlli antidoping nel tennis professionistico, una questione che meriterebbe forse una regolamentazione più chiara.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Mensik: “Mi ispiro a Sinner”

    Jakub Mensik (foto ATPsite)

    Servizio devastante e colpi potentissimi sognando di ripercorrere i passi di Sinner, questo è l’identikit di Jakub Mensik, talento ceco questa settimana in campo all’edizione 2024 delle NextGen ATP Finals. Il 19enne di Prostejov è stato uno dei giovani protagonisti dell’annata da poco conclusa, tanto da salire al n.48 del ranking mondiale e meritarsi un posto della kermesse dedicata alle future promesse. Jakub nelle Finals dei giovani è nel gruppo blu insieme a Fils, Fonseca e Tien, un lotto di talento di primissima qualità. In attesa dei primi incontri – che ricordiamo si svolgeranno ancora con le regole sperimentali del torneo – Mensik si racconta un’intervista al sito ATP, nella quale parla del suo tennis, prospettive e riferimenti. Tre su tutti: Djokovic il suo idolo d’infanzia, insieme a Berdych, Sinner il riferimento di oggi, quello che ha tracciato una via che personalmente spera di ripetere.
    “La nuova generazione sta arrivando. Con Sinner, Alcaraz e tutti gli altri giovani giocatori, quando mi allenavo per cercare di sbarcare sull’ATP Tour, ho potuto vedere il livello raggiunto da questo gruppo e questo aiuta. Il gioco è in continua evoluzione e tutti gli ex Next Gen, io e gli altri giocatori più giovani, stiamo portando qualcosa di nuovo. Mi piace molto Sinner. È un giocatore alto come me e si muove così bene. Vedo similitudini perché nonostante la mia altezza anch’io riesco a muovermi bene in campo. Anche per il diritto, ho una tecnica e uno stile simile a Jannik. Non posso essere come Alcaraz perché è più piccolo e più potente muscolarmente, io sono più magro. Quando vedi molti ragazzi alti sul tour, hanno un servizio importante e colpi potenti. Anche il mio servizio è un’arma notevole”.
    “Le Next Gen Finals sono un grande evento. Penso che molti dei campioni del passato siano già in cima all’ATP Tour. Jannik è stato uno dei primi vincitori e aveva anche la mia età quando ha giocato l’evento, era al mio stesso livello e ora è il miglior giocatore del mondo. È bello anche vedere i nuovi giocatori che cercano di portare qualcosa di nuovo al tennis”.
    “Le mie influenze? Tomas Berdych si allenava sempre dalle mie parti e quando ho iniziato a giocare a tennis, era al suo livello migliore, quindi ho iniziato grazie a lui. Lo guardavo quando ero a casa. Poi c’erano i Big 3 all’epoca e il mio preferito tra loro era Djokovic. È il mio idolo”.
    Questa mentalità di Jakub, non conta solo la vittoria: “Il mio motto è: non perdiamo mai perché imparo qualcosa. Sapevo che all’inizio la vita sul tour sarebbe stata super difficile. Ogni giorno, ogni settimana, fondamentalmente finisci per perdere perché alla fine del torneo può esserci solo un vincitore, ed è sempre così. È molto dura rimanere lì settimana dopo settimana per essere il campione. Il punto è avere fiducia nel processo. Lavorare sodo ogni giorno ed essere il migliore che posso, solo così un giorno sarai il vincitore”.
    Mensik deve tutto al supporto della sua famiglia: “Devo dire che fin dall’inizio della mia carriera, quando ho iniziato a giocare a tennis, eravamo sempre io e mio padre. Per tutto il tempo ho avuto delle persone fantastiche intorno a me. Senza i miei genitori non sarei qui, mi supportano totalmente, sono davvero contento di averli con me. Papà è stato il mio primo allenatore, colui che mi ha mostrato davvero cos’è il tennis, non solo come giocare, mi ha fatto innamorare. Ora è importante il mio attuale allenatore, senza di lui sarebbe impossibile essere qui. Famiglia, allenatori, la mia squadra, fisioterapista, fitness, tutti, abbiamo un grande spirito. Questa è la chiave per essere rilassati e giocare al meglio. Voglio che chi è insieme a me riesca a spingermi avanti per aiutarmi a raggiungere i miei obiettivi”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jakub Mensik premiato come “Newcomer of the Year” 2024. Michael Russell premiato come Coach dell’Anno

    Jakub Mensik CZE, 01.09.2005

    Jakub Mensik è stato nominato “Newcomer of the Year” agli ATP Awards 2024, riconoscimento che premia la sua straordinaria ascesa nel circuito nell’ultimo anno. Il diciannovenne ceco segue così le orme di campioni come Arthur Fils, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.Il premio, votato dai giocatori stessi, conferma l’impatto che Mensik ha avuto nel suo anno di debutto nel circuito maggiore, promettendo un futuro brillante per il tennis ceco.
    Una Stagione di Successi“Sono super felice e onorato di essere stato nominato Newcomer of the Year,” ha dichiarato Mensik. “Vorrei ringraziare tutti per i voti e i fan in tutto il mondo per il loro supporto e affetto. Significa davvero molto.”Il momento chiave della stagione è arrivato a febbraio a Doha, dove ha raggiunto la sua prima finale ATP. Nel suo primo main draw a livello tour, ha sconfitto in sequenza Andy Murray, Andrey Rublev e Gaël Monfils, prima di arrendersi a Karen Khachanov nell’atto conclusivo. La vittoria su Rublev lo ha reso il più giovane giocatore a battere un top-5 dai tempi di Alcaraz contro Tsitsipas agli US Open 2021.
    I Successi della Seconda Parte di StagioneDopo aver rappresentato la Repubblica Ceca alle Olimpiadi di Parigi e aver raggiunto il terzo turno agli US Open, Mensik ha trovato un altro gear in ottobre:– Quarti di finale al Masters 1000 di Shanghai– Quarti di finale all’ATP 500 di Vienna– Due vittorie contro top-10 (Rublev e Dimitrov)– Best ranking di numero 48 ATPIl giovane ceco concluderà la sua stagione alle Next Gen ATP Finals di Jeddah (18-22 dicembre), dove si confronterà con i migliori under-20 del circuito.
    Michael Russell, invece, è stato eletto Coach dell’Anno agli ATP Awards 2024, un riconoscimento che premia lo straordinario lavoro svolto con Taylor Fritz, che sotto la sua guida ha raggiunto il numero 4 del ranking mondiale.
    I Successi con FritzSotto la guida di Russell, Fritz ha raggiunto traguardi storici nel 2024:– Prima finale Slam agli US Open– Finale alle ATP Finals– Miglior piazzamento di fine anno per un americano dal 2006 (James Blake)– Due titoli ATP 250 (Delray Beach ed Eastbourne)– Record stagionale di 53-23
    Le Parole del Coach“È incredibile. Sono onorato,” ha dichiarato Russell ad ATPTour.com. “Sono umilmente grato di essere stato scelto dai miei colleghi ATP. Significa molto. Lavoriamo tutti duramente dietro le quinte, passiamo molte ore a preparare i giocatori per metterli nella migliore posizione possibile e massimizzare il loro talento.”
    Il Metodo RussellEx numero 60 ATP, Russell lavora con Fritz dal 2021 e si concentra principalmente sugli obiettivi di processo: “Mi focalizzo sul lavoro in palestra, sul renderlo più veloce in campo e sul farlo diventare un giocatore più completo. I risultati parlano da soli.”
    Lo Sguardo al FuturoRussell vede il 2024 come un anno cruciale per Fritz nell’acquisire esperienza nei grandi palcoscenici: “È importante che il giocatore mantenga la fiducia nei momenti importanti. Le esperienze vissute quest’anno gli hanno dato più sicurezza, eliminando i dubbi. Il mio lavoro è assicurarmi che si senta preparato strategicamente, tatticamente e fisicamente per questi match.”La coppia Russell-Fritz si conferma una delle più efficaci del circuito, con ambizioni sempre maggiori per il 2025 e oltre.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    NextGen ATP Finals 2024, un’edizione che si prospetta molto interessante

    Jakub Mensik (foto ATPsite)

    Da quando le NextGen ATP Finals hanno lasciato Milano, i nostri appassionati hanno posto in secondo (o terzo…) piano l’evento U21 che chiude l’annata tennistica, sbarcato in quel di Jeddah. Del resto, i nostri ex giovanissimi o molti di loro passati dal “master dei giovani” sono sbarcati con grande successo sul tour ATP e quindi di carne al fuoco ce n’è tanta, per la soddisfazione di tutti. Si è parlato molto del futuro della manifestazione nata per dare una bella vetrina ai prospetti più interessanti. Col ricambio generazionale avvenuto, in tanti ipotizzano che questa manifestazione non abbia più molto senso. Quando fu lanciata c’era davvero l’esigenza di un torneo del genere, chi vi scrive ne aveva parlato già in annate precedenti. Al vertice il dominio di “big 4” più qualche sparuto invitato (Wawrinka, a volte Del Potro, poco altro) era dispotico, ma ancor più cristallizzata era la fascia sottostante, con ottimo livello medio e grande difficoltà per i giovanissimi nell’inserirsi e duellare con i migliori. A volte dipende solo dalla contingenza, da generazioni con meno talento ad altri fattori, ma un sette-otto anni fa era assai complicato per un under 21 farsi notare dal grande pubblico. Per questo la vetrina NextGen è stata interessantissima, tanto che molti campioni dell’evento o giovani che hanno ben figurato sono oggi tra i migliori, da Sinner in giù. Oggettivamente l’edizione dello scorso anno delle NextGen non è stata memorabile, come anche l’ultima disputata a Milano. Generazioni, momenti, e via forti critiche alla manifestazione stessa. L’edizione che andrà in scena tra due mesi invece si prospetta molto, molto interessante se tutti i giovani che avranno il diritto di partecipare saranno al via. Andiamo a vedere. 
    Il primo della lista, per la Race to Jeddah di questa settimana, è l’affermato Arthur Fils, francese 20enne e già vincitore quest’anno di un ATP 500. Molto interessante la lista dei tennisti appena dietro nella Race, potrebbero dar vita ad un torneo niente male. Il secondo nella Race è Alex Michelsen, che molti ricorderanno come avversario di Sinner nell’estate USA e la scorsa settimana opposto a Djokovic a Shanghai. Lo statunitense ha potenza nei colpi e servizio per diventare un giocatore di alto livello, forse non uno di quelli che possono ambire a uno Slam – a meno che non migliori terribilmente nella fase motoria in difesa – ma certamente un ottimo giocatore. Il terzo nella Race è Juncheng “Jerry” Shang, classe 2005 e vincitore a Chengdu, vittoria storica perché primo cinese ad alzare un trofeo ATP in casa (battendo tra l’altro in finale Musetti). Di lui si parla da molto tempo: il cinese della Florida ha una capacità di copertura del campo formidabile, e colpi in anticipo davvero micidiali quando prende l’angolo e chiude il campo. È un tennista che può ambire certamente ai piani alti del ranking, e giocatore molto divertente da seguire visto il suo tennis offensivo e molto personale.
    Il quarto nella Race to Jeddah è Jacob Mensik, altro 2005 ma totalmente diverso dal coetaneo cinese. Fisico massiccio e potenza enorme, in campo esplode colpi puliti inculcati dall’eccellente scuola tecnica ceca. Sui campi in duro è già bello competitivo, l’attitudine è quella giusta. Gli manca solo esperienza e affinare la fase difensiva del gioco, ma il suo potenziale è molto alto. In lui il tennis ceco potrebbe aver trovato il degno erede di Berdych, e insieme a Machac e Lehecka già compone una squadra che in Davis Cup può rappresentare un bel problema per tutti. Quinto nel ranking stagionale U21 Luca Van Assche, francese di buone qualità ma un po’ arenatosi quest’anno dopo una scalata rapida nel 2023. Velocissimo in campo, gli manca forse il colpo definitivo ma è un tennista potenzialmente molto ostico nella lotta e ancor più sulla terra battuta, dove può far valere la sua ragnatela in costruzione. Seguono nella Race due giovanissimi: Learner Tien e Joao Fonseca.
    Il californiano, che compirà 19 anni in dicembre, è considerato il giocatore di punta formato dalla USTA. Ancora poco noto al grande pubblico, ha un tennis in piena evoluzione. Dopo buoni risultati a livello Futures, dallo scorso luglio è passato stabilmente ai Challenger e nel suo paese si è fatto valere vincendone tre, oltre ad altri buoni piazzamenti e i quarti di finale all’ATP di Winston-Salem (partendo dalle qualificazioni). Le NextGen sono esattamente la vetrina per scoprirlo e ammirare il suo talento.
    Assai più noto invece il settimo della Race U21, il brasiliano Joao Fonseca (classe 2006). Colpi puliti, grandi accelerazioni e il piglio di chi crede di poter arrivare in alto, il nativo di Rio de Janeiro ha pure un discreto fisico a sostenere il suo tennis propositivo, a volte ancora un po’ troppo difficile o perlomeno ambizioso. Lui è molto ambizioso, e in lui ha creduto niente meno che Roger Federer, mettendolo sotto contratto con il suo noto sponsor tecnico. Fonseca h mostrato il suo talento anche nel girone di Bologna in Davis Cup lo scorso mese, è certamente uno dei giovani con maggior potenziale della nuova generazione. L’ottavo giocatore potrebbe essere una wild card, attualmente nella Race il posto toccherebbe a Coleman Wong, ma assai vicini sono Vilius Gaubas, Enrique Rocha e Nishesh Basavareddy. Vedremo chi andrà a Jeddah per avere il quadro completo degli 8 partecipanti.
    Il torneo continuerà a svolgersi secondo le regole “NextGen”, che tanto hanno fatto fatto discutere ma che hanno dato la spinta ad introdurre piccole novità che oggi funzionano bene nei tornei ATP.  Guardando al lotto complessivo dei partecipanti e anche alla loro diversità, l’edizione 2025 del masters giovanile potrebbe essere estremamente interessante e ricca di qualità. Esattamente quel che serviva per rendere una spinta all’evento stesso. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO