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    Sinner di fisico e di testa! Batte Draper al termine di una dura battaglia giocata in condizioni estreme, vola in finale a US Open

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    “Welcome to the jungle…”. La celeberrima canzone dei Guns ‘n’ Roses calza a pennello per dare un’immagine visiva alla prima semifinale di US Open, e non solo per il caos della città che non dorme mai… Degno di una giungla tropicale è il clima su Flushing Meadows (oltre l’80% di umidità), che rende per Jannik Sinner e Jack Draper una vera sofferenza giocare e lottare per oltre tre ore, sprintando a tutta e spingendo forte, con le scarpe del britannico che letteralmente perdono sudore e bagnano il campo, cosa mai vista. Alla fine la maggior durezza, esperienza a questo livello e qualità dell’azzurro prevalgono per 7-5 7-6(3) 6-2, un successo storico che porta il n.1 a giocarsi la prima finale a New York, dove attende il vincente del derby a stelle strisce tra Fritz e Tiafoe. Una partita non bella dal punto di vista estetico e del mero spettacolo, costellata da troppi errori e portata a casa da Jannik grazie alla sua abilità nel resistere a qualche momento no (come il contro break subito nel primo set, immediatamente dopo l’allungo), alle troppe palle break non sfruttate – in particolare nel secondo set – e soprattutto per la sua straordinaria bravura nel giocare meglio e con lucidità assoluta i punti più importanti. Fantastico il tiebreak del secondo set, dove è partito come un razzo; come ha comandato servendo sotto 6-5, e in precedenza anche nella chiusura del primo set, con Draper che serviva bene e reggeva al massimo delle sue possibilità. È stato un braccio di ferro, quasi un match di “pugilato con racchetta”, con due atleti stremati dall’umidità e fatica ma duri al tal punto da scambiarsi mazzate una dopo l’altra, pur barcollando.
    Nel terzo set Jack era distrutto, ha pure vomitato il campo nella fase finale del secondo set in un game assurdo, dove Jannik in una difesa estrema è caduto a terra sbattendo il polso sinistro. Per fortuna non è stato niente di grave, il medico ha controllato ma il match è proseguito senza evidenti menomazioni (la paura è stata tantissima!?!). Sinner la vince di fisico, più resistente del rivale. La vince di sofferenza e tenuta mentale, la stravince per lucidità nell’affrontare i momenti cruciali. Una vittoria per così dire “sporca”, non giocando affatto il suo miglior tennis, ma servendo piuttosto bene: ha chiuso col 66% di prime in campo, vincendo tre punti su quattro, e proprio il servizio l’ha aiutato in molti momenti decisivi. Meno bene col diritto Jannik, dove ha spesso costruito bene ma poi è mancato nell’affondo decisivo. Spesso si è anche fatto sorprendere dalla sbracciata a tutta del rivale, che ha potenza e mano per spaccare lo scambio da qualsiasi posizione, e che ha giocato anche piuttosto bene di volo.
    Draper non è arrivato in semifinale per caso, se l’è meritata sul campo con un tennis consistente, a tratti sprezzante per come si avventa sulla palla e la maltratta, con traiettorie imprendibili. Si è confermato un tennista di grande valore e potenziale, un po’ “rozzo” se vogliamo nel gesto ma potente, piuttosto completo e mai dono. Jannik nella prima parte del match ha forse peccato di impazienza, cercando di star dietro alle sfuriate di Draper invece di costruire e sfinire ai fianchi il rivale, palla dopo palla. Infatti quando nella parte finale del primo set si è messo a costruire e bloccare il rivale in scambi di ritmo e pressione, si è preso molti punti diretti sfruttando le aperture di campo e allo stesso tempo ha provocato molti errori del britannico, demolito da un ritmo e angoli irresistibili. Alla fine la combinazione servizio più diritto potente dal centro è quella che ha portato più punti all’azzurro. Altalenante invece è stato il rendimento della risposta: ne ha sbagliate diverse per lunghezza, come se volesse chiudere direttamente il punto, invece di affidarsi alla palla profonda ma sicura, per guadagnare campo. Probabilmente temeva il primo colpo dopo il servizio di Jack, che in effetti è stato spesso molto efficace.
    Tre ore di grande lotta, con un numero complessivo di punti che di solito si giocano in quattro set (a volte in cinque…). Sinner è certamente più abituato di Draper a battaglie del genere, ma almeno è piaciuta la resistenza fisica del nostro n.1, che ha terminato l’incontro sicuramente stanco ma visibilmente non così devastato come Jack, che a tratti nel terzo set pareva quasi sul punto di crollare a terra. Uno Slam è un torneo complesso, e forse quello di New York è fisicamente il più duro per queste condizioni mutevoli, a volte estreme, arrivando con già 8 mesi di tennis sulle gambe. Ritrovare Sinner in finale, dopo l’approccio al torneo difficilissimo per le “note” vicende, e dopo aver battuto il cliente più scomodo possibile nei quarti (Medvedev) è l’ennesimo segnale della forza e grandezza di Jannik, uno che non molla mai, che nelle giornate nelle quali non spacca la palla riesce comunque a trovare il modo per portarla a casa, che nei momenti più duri e di fatica resta solido e positivo. Un Campione vero.
    “È stata una partita difficile, siamo amici, ed è stata molto fisica. Ho cercato di restare lì, forte mentalmente nonostante tutte le difficoltà” afferma Jannik a caldo in campo. “Sono felicissimo di giocare la finale”. “Contro uno statunitense a US Open? Sarà una partita bella ma non facile. È la mia seconda Slam in stagione, è la dimostrazione che sto facendo un bel lavoro”.
    Adesso riposo, fisioterapia e testa alla finale, dove andrà in campo comunque da favorito. E speriamo col sorriso visto oggi prima della sfida con Draper. Serenità e consapevolezza, due armi importanti quanto il suo diritto assassino il rovescio preciso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La prima semifinale di US Open 2024 scatta con Draper alla battuta. Subito aggressivo col diritto, ma la palla gli scappa via. Poi un doppio fallo, evidente la tensione nel braccio del britannico. Ha la chance Jannik per arrivare subito a palla break, comanda lo scambio ma l’accelerazione di diritto è deviata out dal nastro. Entra in azione il servizio di Jack, 4 punti di fila e 1-0. Nel primo turno di battuta Sinner spinge forte sul rovescio dell’avversario. Qualche imprecisione, ma con il primo Ace del match chiude a 30 il game (1-1). Entrambi colpiscono la palla davvero forte, rischia tanto Draper per non perdere campo, mentre Sinner – come in altri match del torneo – non è centratissimo col diritto nei primi game. Invece non male il servizio, 9 prime in campo su 11 punti per l’azzurro, dato per lui molto alto. Draper vince a zero il quinto game, bellissimo il suo impatto col diritto, un’accelerazione violentissima che controlla alla grande anche su palla piuttosto alta. Eccellente game anche per Jannik, servizio e diritto potente sul rovescio del rivale, pronto anche a correre in avanti. 3 pari. Nel settimo game Jack trova poche prime palle… Jannik risponde potente sulle seconde e si porta 15-30. Si cava dal buco Draper con un diritto fulminante, davvero notevole. Jack cerca un S&V troppo garibaldino, sulla posizione arretrata del nostro, e incassa la risposta-passante di rovescio. 30-40, prima palla break del match. E seconda palla… Esagera col diritto cross il britannico, spostato lateralmente da un rovescio cross davvero perfido di Sinner, palla un po’ alticcia e lenta, complessa da rigiocare. E sotto la pressione del momento… BREAK Sinner, 4-3 e servizio, bravo a capitalizzare il calo al servizio del rivale con grande attenzione. Anche Sinner all’improvviso smarrisce la prima palla, e stacca un diritto che gli costa lo 0-30. Vince il primo lungo scambio Draper, in rete il diritto di Sinner, e 0-40, suona l’allarme rosso subito dopo esser scappato avanti. La prima palla break è cancellata da un servizio al T; diritto pesantissimo dal centro per cancellare la seconda; il Contro BREAK arriva sul 30-40, in rete un’accelerazione di diritto di Jannik. 4 pari. Entrambi hanno pagato un brutto turno di servizio. Si accende la lotta, bravo l’azzurro a scaricare un gran contro piede e prendersi di forza il punto del 15-30. Clamorosa la risposta di Sinner e ancor più bello il diritto di Draper in corsa, sbracciata vincente da campione. Che punto! Con un ottimo servizio e volée il britannico si porta 5-4. Troppi errori di Sinner in questa fase, e la percentuale di prime palle è crollata sotto il 60% dall’82% del 2 pari. Serve più pazienza, scambiare con grande pressione sul rovescio di Jack, che regge di meno. Torna la prima palla e via, 40-15 con un diritto dal centro. Ma altri due diritti, il terzo del game, porta il game ai vantaggi. Quando scambia con calma, di ritmo e spostando il rivale, Sinner tende a prevalere. Ace, e 5 pari. Superato momento non facile, l’altro era a 2 punti dal set. Un doppio fallo costa a Draper il 30 pari, dopo che aveva perso un lungo scambio. Rimedia con l’Ace, ma eccellente il recupero di Jannik sulla smorza successiva, niente male peraltro. Di nuovo Sinner stazione molto dietro in risposta, corre a rete il brit ma subisce la pallata violentissima del nostro. Palla break! Ace di nuovo… freddissimo. Altro Ace… tre nel game, poi doppio fallo. Rischia tutto. Bravo Sinner a correre avanti e giocare una volée non perfetta ma profonda. Seconda palla break per l’italiano. Uff, esce di un niente la risposta aggressiva. Si gioca a un ritmo folle… alla fine Draper è il primo a sbagliare. Terza chance per Jannik. Doppio fallo! Crolla anche sotto la fatica, dopo 7 minuti super intensi. 6-5 e servizio Sinner. Inizia con un Ace esterno, non veloce ma piazzato alla perfezione. Durissimo anche il secondo punto, pressione clamorosa di Jannik che guadagna metri e forza l’errore di Jack. 30-0. 40-0, non regge Draper, tre set point. Servizio esterno e la risposta vola via. 7-5 Sinner, con sei punti di fila. Dopo i tanti errori e un po’ di fretta, l’italiano si è messo nel momento chiave a giocare con pazienza imponendo forza, ritmo, pressione, portando l’avversario in territori per lui sconosciuti a questa velocità, finendo per sbagliare troppo.
    Secondo set, inizia Draper alla battuta. Sinner trova un passante stretto sulla riga in gran corsa. Scoramento di Jack, col doppio fallo successivo e il peso del primo – duro – set perso nel torneo. 15-30. Grave l’errore col diritto di Jannik, era in controllo dello scambio e poteva portarlo a palla break. Terrificante il ritmo imposto da Sinner, palla dopo palla lo sfianca e ai vantaggi la palla break arriva. Se la gioca bene Jack, rischia e trova un angolo stretto ottimo, che coglie in contro piede l’azzurro. Rischia tanto Draper, del resto se crolla nel morsa del nostro è stritolato, così trova gran punti ma anche errori. Con un attacco esagerato sulla seconda, Draper è punito dal lob di Jannik, seconda PB. Stecca col diritto Sinner, forse messo fuori tempo dal nastro di Jack. Già 8 minuti, che lotta… 1-0 Draper, respira, e spinge duro in risposta. Si ritrova 0-30, Jannik è freddo, spara anche un Ace per il 30 pari, poi un altro. Si va ai vantaggi, e commette un doppio fallo che gli costa palla break. Esagera Jack, tira una pallata di diritto che atterra più larga del corridoio. Un miracolo il punto vinto da Sinner sul pari, da difesa ad attacco, con un controllo del polso in recupero misterioso… 1 pari. Solo 1h e 20, ma tennis intenso, e Draper ha poca forza per saltare alto sullo smash nel primo punto. Molto più agile Jan nell’arrampicarsi sulla palla e prendersi il 15-30. Tocca un gran volée, ma poi forza col diritto e concede palla break. Si salva con un bel S&V sulla seconda, stavolta lo stare molto dietro di Jannik non ha funzionato. Poi Sinner trova una risposta cross di rovescio incredibile, che impatto. Vince un gran game Jack, con un bel tocco di rete. 2-1. Dopo la lotta, segue un game a zero per Jan, 2 pari (con un diritto super). Anche il terzo turno di Draper va ai vantaggi, e Jack commette il secondo doppio fallo di fila (nono dell’incontro), gli costa la palla break. Non ne approfitta Sinner, sulla seconda rischia il cross di rovescio in risposta ma gli esce. 3-2. Segue altro turno a zero per l’italiano, 3 pari. Jack addirittura si cambia le scarpe, malvide di sudore, e si asciuga il campo per le chiazze lasciate dal britannico, grondante. Sul 30 pari si alza un improvviso coro “Sinner Sinner…”. Jannik non ne approfitta, sbagliando un tocco di rovescio rincorrendo una volée stoppata, poteva essere chance per l’allungo. Segue un errore simile, e 4-3 Draper. Difficile l’ottavo game per l’italiano: vince i punti col servizio, ma nello scambio commette errori o va sotto. Vantaggi. Rischia la risposta Jack, ma gli esce di poco (ottima la seconda palla di Jannik). Troppi errori di Sinner, non è un bel momento per lui. Addirittura vomita in campo Draper, totalmente spossato dall’umidità terribile su NYC. Finalmente Jannik ritrova un gran punto, una sbracciata di diritto a tutta delle sue, spacca la palla e fa il pugno, in un momento non facile. 4 pari, vince un turno duro. Sembra distrutto fisicamente il brit, si butta avanti e il S&V è di grande qualità. INCREIDIBILE! Sinner vince un punto dopo esser caduto a terra, ma… si tocca il polso, nella caduta ha messo male il polso. 5-4, arriva subito il fisioterapista per l’azzurro, chiede i 3 minuti. Enorme preoccupazione per il polso sinistro del n.1. Riprende con un gran servizio, poi un Ace. Il diritto corre, continua però a toccarsi il polso. 5 pari. Con servizio e diritto Sinner porta il set al tiebreak. Sinner si prende il primo punto in risposta con un cambio di ritmo mortale di rovescio e poi pallata di diritto. Ancora servizio e diritto, potente e preciso, qua nessuna pressione e ritmo ma massima velocità. 2-0. Altra prima palla, 3-0 Jannik. Il quarto punto invece è il classico pressing sinneriano, forza l’errore di Jack, stordito e sotto 0-4. Si butta a rete Draper, vince il primo punto. Si gira 5-1 (parziale di 9 punti a 2 e 11-4). Pesanti i colpi di Jannik, 6 punti 1 e 5 set point di fila. Annulla col servizio i primi due Jack, 6 punti a 3, ora però serve Sinner. Eccolo! Servizio a T, la risposta è out. 7 punti a 3. Set durissimo, con la caduta e il dolore al polso, e una fatica tremenda per la fatica e l’umidità. Jannik tante chance non sfruttata ma come ha alzato il livello nei momenti chiave, sotto 5-6 e poi il tiebreak, dove non ha sbagliato NIENTE.
    Dopo una sosta di 6 minuti, Sinner riparte alla battuta nel terzo set. Solido game, un doppio fallo ma anche un Ace e pochissima fatica, 1-0, può fare corsa di testa. Si getta acqua fredda in faccia Draper, come per scuotersi. Si affida a diritti a tutta, o tagli, come se non volesse assolutamente entrare nello scambio. Si ritrova sotto 15-30, regala la risposta Sinner (si poteva far meglio su questa seconda palla). Si prende la chance di break l’azzurro con un diritto fulminante, nemmeno ci prova Jack. Non la sfrutta Jannik, arriva bene sulla palla corta ma non copre bene sulla rete, in allungo il tocco non c’è. Jack è una smorfia continua, sembra sull’orlo del ko ma regge grazie al servizio, 1 pari. Sinner continua a spingere, Draper quasi solo servizio e volée, a scappare dal ritmo e pressione del rivale. Trova qualche colpo top, forte di un servizio che lo sostiene, ma appena si scambia ha perso efficacia. Fila via liscio l’italiano al servizio (3-2). Nel terzo turno del set, Jack scivola sotto 15-30 (anche grazie alla prima palla corte di Jannik). Con una spallata vince un bel punto il britannico, ma sul 30 pari gioca una seconda palla lenta che segue a rete con poca lucidità, e la risposta di Sinner è precisa. 30-40, palla break. E stavolta non entra la prima di servizio… Draper si butta ancora avanti, ma non chiude la volée di diritto, Jannik si avventa e trova un comodo passante di rovescio in allungo. BREAK, finalmente, mancava dal primo set. 4-2 e servizio Sinner, a due game dalla finale. Comodo il turno di battuta, 5-2 (parziale di 12 punti a 2). Un passo, solo un passo, per andare a giocarsi la coppa. Ormai Draper sta in campo per onor di firma, cede il secondo turno di battuta del set, chiude con un rovescio vincente da campione per 6-2. Che lotta… non bellissimo il gioco, ma vincere sporco è una qualità dei grandi. E Jannik è ormai un Grandissimo.

    J. Sinner vs J. Draper Slam Us Open J. Sinner [1]776 J. Draper [25]562 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Draper 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-2 → 6-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace ace4-2 → 5-2J. Draper 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-403-2 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1J. Draper 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak*- 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 4*-1 5*-1 6-1* 6-2* 6*-36-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6J. Draper 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-305-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-5 → 5-5J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 4-4J. Draper 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A df 40-40 df A-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2J. Draper 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 ace 40-40 40-A df 40-40 A-400-1 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-06-5 → 7-5J. Draper 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace 40-40 ace df 40-A 40-40 ace df 40-A df5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5J. Draper 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-3 → 4-4J. Draper 0-15 15-15 15-30 30-30 30-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3J. Draper 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2J. Draper 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1J. Draper 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇬🇧 J. Draper

    Ace
    11
    8

    Doppi falli
    2
    10

    Percentuale prime di servizio
    65% (62/96)
    49% (64/131)

    Punti vinti con la prima
    77% (48/62)
    67% (43/64)

    Punti vinti con la seconda
    74% (25/34)
    48% (32/67)

    Punti vinti a rete
    68% (17/25)
    65% (22/34)

    Palle break convertite
    36% (4/11)
    25% (1/4)

    Punti vinti in risposta
    43% (56/131)
    24% (23/96)

    Vincenti
    43
    29

    Errori non forzati
    34
    43

    Punti totali vinti
    129
    98

    Distanza coperta
    12910.7 ft
    13331.1 ft

    Distanza coperta per punto
    56.9 ft
    58.7 ft LEGGI TUTTO

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    Draper: “I campi di Cincinnati sono i più rapidi su cui abbia mai giocato”

    Draper parla dopo il successo

    Jack Draper è stato uno dei protagonisti nella giornata di giovedì a Cincinnati, con la rimonta e vittoria 7-5 al terzo contro Stefanos Tsitsipas. Avevamo parlato alla vigilia di impegno severo per il greco, alle prese con le difficoltà del cambio di rotta tecnico dopo la separazione con papà Apostolos come coach, ma è stato soprattutto la potenza, grinta e aggressività del britannico a costargli la sconfitta.
    Draper, 22 anni di Sutton, dopo stagioni travagliate per tanti infortuni che non gli permettevano di giocare con continuità, sta finalmente trovando la sua dimensione e i suoi risultati parlano per lui: vittoria a Stoccarda (vs. Berrettini in finale) del primo titolo in carriera e un gioco sempre più insidioso, anche se ancora non così continuo. A Cincinnati ha parlato a Tennis Channel dopo la vittoria su Tsitsipas, affermando che i campi in Ohio sono i più rapidi sui quali abbia mai giocato.
    “I campi di Cincinnati sono i più veloci su cui abbia mai giocato. Ho vinto la partita oggi per il modo in cui ho gareggiato, per la mia determinazione e voglia vincere” afferma Draper. “Sono riuscito a dimostrarlo nei momenti importanti. Tutti i giocatori sono abituati a giocare su campi abbastanza lenti, in tutto l’arco dell’anno ti rispondono arrivano palle che saltano più alte di te. Qua tutto è diverso e infatti si vedono errori inusuali rispetto agli altri tornei dell’annata. Non piace a tutti, per altri invece queste condizioni sono ideali. Non sarà il miglior tennis del mondo, ma alla fine riuscire a sfruttare le opportunità fa la differenza”.
    Una considerazione significativa, che conferma come mediamente nel corso dell’annata i giocatori siano abituati a condizioni molto più lente, che accrescono il numero degli scambi, della fisicità e della lotta. E forse, anche per questo, la fatica e gli infortuni vista l’usura continua.

    Jack storms back 😤@jackdraper0 rallies for a 3-6 6-4 7-5 victory over Tsitsipas at #CincyTennis pic.twitter.com/5AgNjY9emN
    — Tennis TV (@TennisTV) August 15, 2024

    Jack è particolarmente felice della vittoria su Tsitsipas poiché nelle ultime settimane, dal torneo Olimpico, non era affatto felice del suo livello di gioco. Sul rapido di Cincinnati, si sta ritrovando. “Dalla parentesi dei Giochi Olimpici non ho giocato il mio miglior tennis, ma ho cercato di trovare un modo per svoltare e oggi ho mostrato tutta la mia grinta e determinazione per andare avanti e risalire. Le cose vanno meglio, ogni giorno gioco e mi sento meglio. Mi sento molto bene fisicamente e non vedo l’ora di continuare in questo modo” conclude Draper.
    Agli ottavi il britannico attende il vincente del match tra Ruud e Auger-Aliassime, con la prospettiva in caso di vittoria di sfidare uno tra Rune e, molto probabilmente, Alcaraz. Sono queste le partite che servono a Draper per testare il suo livello e crescere ancora.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La scalata di Draper: “La svolta grazie al lavoro e un’attitudine più aggressiva”

    Jack Draper (foto Getty Images)

    Jack Draper è il giocatore più caldo della breve stagione su erba, in preparazione a Wimbledon. Dopo aver vinto la scorsa settimana il suo primo torneo ATP a Stoccarda, battendo in finale Matteo Berrettini, il britannico ha salutato il suo nuovo best ranking sui prati di casa al Queen’s Club, dove ha estromesso il n.2 del mondo e campione in carica Carlos Alcaraz. Una bella prestazione, solida e molto aggressiva, che conferma in pieno il salto di qualità tecnico e mentale compiuto da Draper. Parlando alla stampa dopo il più importante successo in carriera, si è detto felice ma non sorpreso di questi risultati. Dallo scorso autunno, finalmente sano dopo molti infortuni, ha cambiato passo negli allenamenti e nella mentalità, raccogliendo ora su erba i frutti del gran lavoro svolto. Si dice ambizioso, “perché non puntare al numero uno del mondo?”. Un obiettivo questo un po’ lontano… ma puntare in alto serve ad alzare il livello e migliorare.
    “Lavoro da tanti anni per vivere partite ed esperienze come questa” racconta Jack a Londra. “Dopo tutti gli infortuni del recente passato, ho davvero iniziato a investire il mio tempo nella mia evoluzione mentale. Naturalmente ho continuato a lavorare sul mio tennis, ma anche sul fattore emotivo. Abbiamo iniziato un nuovo percorso da settembre, facendo tanti sacrifici, lavorando sempre. Anche se nelle ultime due settimane tutto è andato per il verso giusto, questo successo non avviene da un giorno all’altro. Ci vogliono molti anni per realizzare cose come questa”

    Out of this W🌎RLD
    Incredible pickup to save break point from Draper @jackdraper0 #CinchChampionships pic.twitter.com/nFjTLpDt0c
    — Tennis TV (@TennisTV) June 20, 2024

    A livello di gioco, è cambiata la sua attitudine: “Semplicemente uno dei miei grandi obiettivi era diventare più aggressivo, dal momento che mi sono ritrovato a perdere partite perché non ero disposto a prendere la partita di petto e ad affrontarla alle mie condizioni. La differenza più grande che noto in campo è che oggi ho meno paura di sbagliare, inseguire la palla e provare a giocare per vincere invece di aspettare che l’avversario sbagli. Spesso, a questi livelli, mettere insieme tutto questo può rivelarsi difficile perché il livello è molto alto e gli avversari non ti danno molto. Se li vuoi battere, devi aver dentro di te la forza per andare a prenderti la partita”.
    E così è accaduto contro Alcaraz. Non il Carlos continuo e vincente dei match decisivi a Parigi, ma batterlo resta sempre un’impresa importante. “È stata una partita davvero dura. Sapevo quanto sarebbe stato difficile affrontare qui Carlos, il campione in carica, qualcuno che è riuscito a vincere Wimbledon un anno fa. È un talento incredibile, un atleta impressionante. Dovevo andare in campo con molta fiducia, fortunatamente ho giocato molto bene, sono grato per questo. Non c’è altro posto al mondo in cui vorrei essere in questo momento, circondato da tutti i miei amici e dalla mia famiglia. Ho mio nonno qui, che ha appena compiuto 80 anni. Ho mia madre, i miei amici di scuola, anche tutti voi. Posso solo dire grazie” conclude Draper.
    Nei quarti affronterà Tommy Paul, partita non facile dopo la sbornia di cotanto successo, con l’americano sempre rapido e offensivo sul campo. Con punti dei quarti al Queen’s Draper è già salito al n.28 del ranking Live, sicuro di essere testa di serie a Wimbledon; ma in caso di successo nel torneo arriverebbe a ben 1861 punti, tra i top20 del mondo. La sensazione è che Jack, se resterà sano, potrà ambire a posizioni in classifica ancora superiori. Servizio mancino potente, colpi molto aggressivi, un gioco a tutto campo – incluso un tocco di palla tutt’altro che malvagio – che gli permette di affrontare avversari differenti con schemi diversi. Non è un tennista banale Draper, ha fisico e colpi per giocarsela con i migliori. D’ora in avanti, senza paura e titubanze.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Draper aggiunge Ferreira al suo team

    Jack Draper

    Il super-coach va sempre più di moda. Arriva dalla Gran Bretagna la notizia che Jack Draper, miglior giovane del tennis nazionale, ha deciso di affiancare al suo allenatore James Trotman l’ex pro sudafricano Wayne Ferreira. Secondo quanto riporta il quotidiano Telegraph, inizialmente Ferreira lavorerà con Draper per alcune settimane, focalizzando l’attenzione agli ultimi tornei sulla terra battuta (Roma e Parigi). Non è chiaro se la collaborazione proseguirà anche per la stagione su erba. Probabile che i due vogliano testare il loro rapporto e capire strada facendo come proseguire.
    Ferreira attualmente collabora con il cinese Wu Yibing. La situazione sembra fluida: nel caso in cui il coach dovesse restare a tempo indefinito con il britannico, forse il rapporto con Wu Yibing dovrebbe necessariamente terminare.
    Draper attualmente è n.43 del ranking ATP, con un best di n.37 toccato lo scorso marzo. Mancino, gran colpitore e dotato di un tennis piuttosto aggressivo, ha pagato nei primi anni di carriera molti stop per problemi fisici. È a caccia del primo titolo ATP, dopo le finali perse a Sofia lo scorso anno e Auckland all’inizio di questa stagione.
    Ferreira ha avuto un’importante esperienza da allenatore a fianco di Frances Tiafoe, dal febbraio del 2020 sino al termine della scorsa stagione. Con il sudafricano a guidarlo, Tiafoe ha raggiunto i migliori risultati in carriera: la semifinale a US Open 2022, l’ingresso nella top 10 nell’estate del 2023 e due titoli (Houston e Stoccarda, entrambi nel 2023).
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Jack Draper si ritira ad Acapulco: problemi di stomaco fermano la sua corsa in semifinale

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Jack Draper, ventiduenne britannico, ha già affrontato numerosi problemi fisici nella sua ancora breve carriera, che hanno ostacolato il suo progresso tanto quanto ci si aspettava. Il britannico sembrava finalmente in salute questa settimana all’ATP 500 di Acapulco, ma ha finito per ritirarsi in semifinale a causa di problemi di stomaco.
    “Ho dovuto ritirarmi perché non mi sentivo affatto bene”, ha rivelato Draper sui social media, pochi minuti dopo aver dovuto abbandonare uno degli incontri più importanti della sua carriera. Il britannico aveva anche preso delle pillole per lo stomaco durante la partita ma senza alcun risultato.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jack Draper: “Ammirazione per Alcaraz, Sinner e Rune”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22

    Nel mondo del tennis, dove stelle come Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer hanno dominato la scena per anni, emerge una nuova generazione di giocatori ambiziosi e talentuosi. Tra loro c’è Jack Draper, un giovane tennista britannico che ha recentemente espresso la sua “frustrazione” per non aver potuto competere al massimo livello nel circuito ATP a causa degli infortuni. Tuttavia, questa stessa situazione gli serve da ispirazione vedendo il successo dei suoi coetanei come Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Holger Rune.
    In dichiarazioni rilasciate a Eurosport, Draper ha espresso ammirazione verso questi giovani talenti, che considera i “prossimi ‘Tre Grandi’”. Il suo riconoscimento si mescola con sentimenti contrastanti, poiché gli infortuni gli hanno impedito di seguire il percorso che desiderava nella sua carriera. Questa dualità emotiva si è fatta particolarmente evidente quando Draper si è infortunato alla spalla e ha dovuto assistere da spettatore alla competizione tra Alcaraz e Djokovic nella finale di Wimbledon.
    Nonostante questi contrattempi, Draper non è rimasto indietro in questa stagione. A 21 anni, ha raggiunto la sua prima finale ATP a Sofia ed è arrivato agli ottavi di finale sia all’US Open che a Indian Wells. Sebbene sia ancora lontano dai risultati di Alcaraz, Sinner e Rune, Draper si concentra sul migliorare giorno dopo giorno, prendendo questi giocatori come esempio e fonte di motivazione.
    Draper non è ossessionato dall’idea di vincere un Grand Slam, ritenendo che valutare un tennista come buono o cattivo basandosi esclusivamente sui titoli major non sia giusto. Preferisce non anticipare le circostanze e vivere giorno per giorno, imparando e lavorando per raggiungere i suoi obiettivi. Con le sue parole, “ci sono stati molti giocatori incredibili in passato che non hanno vinto titoli del Grand Slam”.
    Per il 2024, il suo obiettivo principale è sviluppare il suo potenziale, sia che significhi diventare campione di Grand Slam o semplicemente raggiungere i primi 20 giocatori del mondo. Draper crede nel suo gioco, nel suo team e nel suo approccio, ed è convinto di poter essere tra i primi 20 giocatori alla fine del prossimo anno se rimarrà libero dagli infortuni.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Sofia: Musetti subito out, cede in due set a Draper

    Lorenzo Musetti a Sofia

    La stagione dei tornei ATP 2023 di Lorenzo Musetti si chiude al primo turno del 250 di Sofia. L’azzurro è stato battuto all’esordio da Jack Draper, 7-5 6-2 lo score dopo 1 ora e 48 minuti di tennis quasi da “terra battuta” nel palazzetto della capitale bulgara, dove le condizioni sono parse davvero lente per un evento indoor. Entrambi i giocatori infatti hanno prodotto, soprattutto nel primo set, lunghi scambi con poco anticipo e quindi con tutto il tempo per imbastire traiettorie spesso cariche di spin e cercare variazioni. Davvero tante le palle corte rischiate, inusuale per un torneo giocato al coperto. Musetti è scattato bene dai blocchi, approfittando anche delle incertezze al servizio e nella spinta di Jack, che veniva dal successo nel Challenger di Bergamo ottenuto domenica scorsa e che quindi ha faticato di più a carburare e trovare riferimenti in condizioni molto diverse. Purtroppo il vantaggio colto da Lorenzo è stato effimero, non è riuscito scavare un solco importante e al primo momento di pressione la fragile architettura del suo tennis attuale è crollata.
    Avanti di un break all’avvio per gli errori dell’avversario, “Muso” è incappato in un pessimo game servendo sul 4-3, ha subito il contro break e quindi ha continuato il resto del parziale con up and down inspiegabili, cercando giocate difficili – troppe smorzate e un gioco rallentato – in momenti tatticamente sbagliati, quando era necessario tenere e razionalizzare gli schemi sotto l’attacco di Draper. Nella fase decisiva del primo set Musetti ha mostrato tutte le insicurezze dell’ultimo periodo e quella mancanza di fiducia che ne deprime combattività e lucidità, finendo per impoverire terribilmente il suo gioco, in modo fatale. Infatti dal quel contro break subito ha perso il primo parziale con un altro break, patito soprattutto per propri errori abbinati alla qualità in risposta di Draper, molto salito in questa fase dalla partita. Nel secondo set purtroppo Lorenzo ha perso subito il proprio turno di battuta e tutto è diventato fin troppo facile per Draper, sempre più sicuro alla battuta, più sciolto nei movimenti e con ottima misura in spinta dalla riga di fondo.
    Una vittoria meritata per Draper, che continua la sua strada nell’ultimo 250 in stagione e si conferma tennista di grande prospettiva quando è in salute atletica. Si sapeva che questa sfida sarebbe stata difficile. Jack vale molto più del suo ranking attuale, e avendo vinto un torneo la scorsa settimana era certamente in forma e fiducia, ma si sperava che il cambio repentino di location potesse giocare a favore dell’azzurro. Musetti non è riuscito ad approfittarne, nemmeno di condizioni per lui buone (non così veloce), subendo un’altra sconfitta che gli fa chiudere male la stagione. Si sperava in un successo che potesse invertire la rotta, purtroppo invece è continuato il suo momento non positivo, con la quarta sconfitta consecutiva all’esordio (il suo ultimo successo è quello su Khachanov a Pechino).
    Dal punto di vista tecnico, sono poche e sempre le stesse le cose da sottolineare. Le giocate ci sono, il braccio c’è, l’intuito anche. Ma Lorenzo ha smarrito consistenza, intensità, lucidità nel reggere nei momenti delicati del match, nei quali la battuta scompare e torna difensivo. Passivo. Impossibile trovare una vittoria con quest’attitudine dimessa e poca sostanza. In risposta ha fatto davvero poco (vinti solo 17 punti sui 60 giocati), e tutto parte proprio dalla qualità del colpo in ribattuta, nella maggior parte dei casi una rimessa in gioco centrale e aggredibile dal rivale. Si sperava di vedere una reazione emotiva che purtroppo non c’è stata. Vederlo uscire dal campo quasi a testa bassa, consapevole della sua prestazione modesta, è forse ancor più brutto del risultato stesso. C’è la Davis a breve, ma è indispensabile che Lorenzo nella off season ritrovi una serenità e convinzione che pare smarrita. Forza “Muso”!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Nettissima la differenza all’avvio tra i due giocatori: Draper sembra un po’ spaesato, gioca corto e sbaglia; al contrario il diritto di Musetti è incisivo, ha tempo di impattare e comandare, prima un drive arrotato, poi un’accelerazione a tutto braccio. Lorenzo strappa un break immediato, ma poi si complica la vita nel primo turno di battuta, cercando con poca sensibilità la palla corta. Errori che gli costano due chance del contro break, annullate con un diritto potente e poi governando lo scambio. Soffrendo non poco, 2-0 Musetti. Il campo sembra piuttosto lento, entrambi anticipano poco quindi c’è tempo per imbastire gli scambi, variare e rischiare la smorzata, i risultati tuttavia sono modesti. Draper col diritto mancino colpisce con potenza e rotazione, muove lo score nel match (1-2). Il set avanza sui game di servizio, fino al 4-3. Lorenzo serve ma è poco preciso, mentre Draper trova una buona palla corta. Sta salendo il Brit, più rapido in campo, ha trovato misura e potenza nei colpi. Sul 15-40, Jack ottiene il contro break con un ottimo passante di diritto lungo linea, colpo notevole in allungo. Il britannico opera il sorpasso con un game di battuta perfetto, ora è il toscano a servire sotto pressione sul 4-5. L’avverte tutta… doppio fallo in apertura e poi un rovescio tirato malamente in rete, per il 15-30. Rallenta i ritmi e alza la parabola l’azzurro, con tre punti di fila, ben giocati, Musetti impatta sul 5 pari. Draper spara due Ace, ma Musetti nel momento decisivo alza il livello: si butta a rete e chiude con un gran tocco, poi spinge con intensità e il rivale sbaglia. Da 40-15 Draper si ritrova ad affrontare una palla break ai vantaggi. La cancella con una prima di servizio esterna, curva mancina micidiale. Il britannico si porta 6-5 e alza i ritmi in risposta, colpi più potenti e soprattutto più intensi, più profondi. Musetti spara un gran rovescio ma poi non contiene in difesa ed è costretto ad affrontare due set point sul 15-40. Sceglie una palla corta all’uscita dal servizio, col diritto, ma la palla non passa la rete. Scelta affrettata, tatticamente errata che gli costa il set, 7-5 Draper. Evidente la mancanza di fiducia in campo di Lorenzo in alcuni momenti chiave del set, con giocate non adeguate al momento. 70% di prime in campo per l’azzurro, ma solo il 31% di punti con la seconda. Un solo punto di differenza tra i due, ma quelli decisivi li ha giocati più lucidità Draper.
    Musetti cerca una reazione all’avvio del secondo parziale, strappa una palla break ma perde il punto (il giudice di sedia chiama il doppio rimbalzo, forse non c’era ma Draper aveva comunque chiuso sotto rete). Ne strappa un’altra ma non la trasforma. Draper muove lo score, ma le scorie del primo gioco si ripercuotono nel secondo: Jack è aggressivo in risposta, trova traiettorie profonde che sorprendono a sbaragliano Lorenzo, crollato in errori che gli costano un doloroso break a 15, per il 2-0 Draper. L’inerzia del match è tutta a favore del britannico, che serve con ritmo e con l’Ace n.5 del suo match in meno di un minuto vola 3-0. Non crolla Musetti, resta aggrappato alla partita, trovando sul 30 pari un paio di rovesci dei suoi, 1-3. Il problema è trovare un ottimo turno di risposta per riaprire la partita. Purtroppo per il carrarino Draper ha altri programmi, serve con qualità ed altissime percentuali, praticamente nei suoi turni di battuta non si gioca. Il vantaggio ha dato molta tranquillità a Jack, che anche in risposta gioca sicuro e sbaglia poco. Sul 4-1 40 pari, il nastro è davvero colorato con la “union jack”, prima favorisce Draper e poi manda out un rovescio di Lorenzo. Musetti salva la palla break con un doppio tocco di classe, smorzata e poi passante in contro balzo, davvero ottimo. (2-4). Il britannico non concede niente nei suoi game, si porta agilmente 5-2 e aggredisce la seconda di servizio di Lorenzo, rapidissimo anche a correre in avanti a riprendere con mano ed equilibrio le smorzate dell’azzurro. Si porta 15-40 nell’ottavo game Jack, ha due match point. Trasforma il secondo, errore col diritto dal centro di “Muso”. Finisce qua la stagione dei tornei ATP per Musetti, con una sconfitta al primo turno che conferma il film delle sue ultime settimane: c’è la qualità, assai meno l’intensità di gioco e la lucidità nei momenti decisivi. Aspetti sui quali ci sarà molto da lavorare nella offe season, dopo le finali di Davis.

    [1] Lorenzo Musetti vs Jack Draper ATP Sofia Lorenzo Musetti [1]52 Jack Draper76 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-5 → 2-6J. Draper 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-302-4 → 2-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-4 → 2-4J. Draper 15-0 30-0 40-0 ace ace1-3 → 1-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-3 → 1-3J. Draper 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-400-1 → 0-2J. Draper 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-405-6 → 5-7J. Draper 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 5-6L. Musetti 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5J. Draper 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-404-3 → 4-4J. Draper 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2J. Draper 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-0 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0J. Draper 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0

    Statistiche del Match: 🇮🇹 Musetti vs 🇬🇧 Draper
    **Servizio Musetti**– Aces: 0– Doppi falli: 1– Prima di servizio in campo: 47/71 (66%)– Punti vinti con la prima di servizio: 30/47 (64%)– Punti vinti con la seconda di servizio: 6/24 (25%)– Break point salvati: 4/8 (50%)– Giochi di servizio giocati: 10
    **Servizio Draper**– Aces: 7– Doppi falli: 2– Prima di servizio in campo: 35/60 (58%)– Punti vinti con la prima di servizio: 31/35 (89%)– Punti vinti con la seconda di servizio: 12/25 (48%)– Break point salvati: 5/6 (83%)– Giochi di servizio giocati: 10
    **Statistiche in risposta**– Punti vinti sul primo servizio dell’avversario: Musetti 4/35 (11%), Draper 17/47 (36%)– Punti vinti sul secondo servizio dell’avversario: Musetti 13/25 (52%), Draper 18/24 (75%)– Break point convertiti: Musetti 1/6 (17%), Draper 4/8 (50%)– Giochi di ritorno giocati: 10 per entrambi
    **Statistiche dei Punti**– Punti vinti al servizio: Musetti 36/71 (51%), Draper 43/60 (72%)– Punti vinti in risposta: Musetti 17/60 (28%), Draper 35/71 (49%)– Punti totali vinti: Musetti 53/131 (40%), Draper 78/131 (60%) LEGGI TUTTO

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    La tenacia premia Jack Draper: Bergamo è sua

    Jack Draper nella foto – Foto Antonio Milesi

    Una prestazione tutta grinta permette a Jack Draper di aggiudicarsi il titolo. Perde nettamente il primo, si trova in svantaggio nel secondo ma alla fine la spunta contro un esausto Goffin. “Voglio arrivare al top del gioco, sono grato della passione del pubblico”. Termina una grande edizione, ma Bergamo vuole crescere ancora.
    Per due volte si è trovato in svantaggio di un break nel terzo set, per due volte ne è uscito vincitore. Si può sintetizzare così, con quello spirito combattivo di cui si è detto orgoglioso, il weekend di Jack Draper, vincitore della diciottesima edizione del Trofeo FAIP-Perrel presented by Intesa Sanpaolo al termine di una bella finale contro David Goffin, chiusa col punteggio di 1-6 7-6(3) 6-3. Aveva rischiato grosso contro Nakashima in semifinale, sembrava spacciato contro il belga, a tratti inavvicinabile nella prima ora di gioco. Non trovava un sentiero tattico per aggiudicarsi gli scambi. Ogni volta che Goffin metteva i piedi dentro il campo, vinceva il punto. Nel secondo set, Draper trovava il modo per tenere i turni di battuta e approfittava di qualche errore altrui nel tie-break. Nel terzo succedeva di tutto: il belga ritrovava il suo tennis fatto di anticipi e timing perfetto, portandosi sul 2-0 e 0-40 sul servizio di Draper. “Non avevo fatto niente di sbagliato per trovarmi in quella situazione, semplicemente lui aveva giocato punti spettacolari – ha detto un raggiante Draper – avevo comunque il servizio a disposizione e ho trovato un modo di salvare quel game, giocando un punto alla volta. Per fortuna mi sono entrati alcuni buoni servizi e l’ho portato a casa. Da quel momento è stata una partita molto equilibrata, abbiamo giocato entrambi un grande tennis”. Col senno di poi, tuttavia, si può dire che la tenacia di Draper sia stata decisiva, perché qualche minuto dopo c’è stato un crollo fisico di Goffin, improvviso e verticale. Ripreso sul 2-2, il belga ha trovato un altro break al termine di un game molto movimentato. Sembrava poter fare gara di testa, invece è uscito dal match. Un doppio fallo sulla palla break ha regalato a Draper il 3-3, poi l’inglese ha vinto 12 degli ultimi 14 punti, sigillando il definitivo 1-6 7-6 6-3. “Lui è partito incredibilmente bene – racconta Draper – io ero un po’ lento e poco reattivo dopo la grande battaglia di ieri. Però ho combattuto duramente per cambiare la mia energia all’interno del match e trovare un modo per cambiarlo. Sono orgoglioso del mio spirito combattivo”. Una vittoria meritata perché voluta, desiderata a tutti i costi, con la tigna tipica del giocatore affamato.
    “SEMBRAVATE IN 10.000”D’altra parte il 2023 è stata una stagione complicata per il britannico, le cui ambizioni sono ben maggiori che aggiudicarsi un Challenger da numero 91 ATP. Dopo la semifinale aveva detto che evitare infortuni era l’obiettivo principale. Quando gli chiediamo se l’anno prossimo si accontenterà della salute o se c’è da aspettarsi qualcosa di più, è ben deciso: “Spero di fare qualcosa di più. Restare in salute rimane l’obiettivo principale del finale di stagione, poi voglio provare ad arrivare al top del gioco”. Termina dunque con il successo di un giovane rampante l’edizione numero 18 di un torneo che si conferma di enorme successo nonostante una sede provvisoria, in attesa di conoscere quale sarà la nuova casa – si spera definitiva – del Trofeo FAIP-Perrel, con Giuseppe e Gabriele Magoni mattatori durante la cerimonia di premiazione, vissuta davanti a un pubblico entusiasta. E Jack Draper era a sua volta entusiasta della gente. “Ho già vinto quattro Challenger in Italia – dice Draper – qui gioco sempre bene perchè c’è un pubblico appassionato, amano il tennis e sono sinceramente grato del modo in cui trasmettono energia. Come ha detto David è bello giocare davanti a tanta gente che fa il tifo per noi”. A essere ancora più esplicito sulla passione della gente era stato proprio Goffin, che durante la premiazione aveva detto: “Essendo un impianto piccolo c’era molto rumore: eravate in 1.000, ma era come se foste in 10.000”. La finale si è giocata in un palazzetto completamente esaurito: i pochi tagliandi ancora disponibili sono finiti un’ora prima dell’incontro, a testimonianza del legame della città con questo torneo. Quanto ai giocatori, Draper riparte pieno di fiducia: già in tarda serata aveva il volo per Sofia, laddove giocherà nel locale torneo ATP (ed è nell’orbita di Lorenzo Musetti), mentre Goffin è atteso dal ricco Challenger di Helsinki, laddove proverà a raccogliere quei punti che gli sono sfuggiti a Bergamo per tornare tra i top-100 ATP. Il Trofeo FAIP-Perrel si prenderà qualche giorno di pausa, mettendo in archivio una splendida edizione, impreziosita dalla presenza di Fabio Fognini, prima di iniziare a lavorare per l’edizione numero 19. E ci sarà tanto da fare, a partire dall’individuazione della prossima sede. Ma la certezza è che Bergamo vuole restare snodo cruciale del calendario tennistico. Con il nome di Jack Draper nell’albo d’oro, il prestigio è ampiamente confermato.
    TROFEO FAIP-PERREL BERGAMO (73.000€, Ecoplast)Finale SingolareJack Draper (GBR) b. David Goffin (BEL) 1-6 7-6(3) 6-3 LEGGI TUTTO