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    Courier punta su Draper: “Se nel 2026 sarà in salute, Jack può insidiare il dominio di Sinner e Alcaraz”

    Jack Draper

    A.A.A. terza forza cercasi… Le ATP Finals hanno chiuso la stagione 2025 di singolare al maschile dando l’ennesima conferma del gap incredibile che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno creato con tutti gli altri. Il ranking lo certifica ulteriormente: tra gli 11500 punti di Sinner, secondo a fine stagione, e i 5160 del n.3 del mondo Alexander Zverev c’è una voragine di 6340 punti, più di quanto è riuscito ad accumulare il tedesco nell’annata appena passata in archivio. La splendida rivalità tra l’italiano e lo spagnolo elettrizza il mondo degli appassionati, visto che quando i due si scontrano c’è sempre grandissimo tennis, ma è indubbio che un tour polarizzato totalmente su due attori rischia di perdere attrattiva. Per questo molti invocano l’esplosione di un terzo incomodo, un giocatore che possa realmente insidiare i due leader e battagliare con loro per il successo nei più grandi tornei. Zverev sembra bloccato nei suoi problemi tecnici e mentali, a dir poco acuiti dopo la “batosta” subita da Sinner agli Australian Open 2025; Rune, per molti il vero candidato a diventare terza forza, è k.o. per il gravissimo infortunio al tendine d’Achille e prima di farsi male navigava con alti e bassi ben dietro a Jannik e Carlos; Shelton è in crescita, ma forse ancora indietro in diversi aspetti tecnici, mentre Fritz si è stabilizzato su livelli di eccellenza ma è probabilmente già arrivato a toccare il sui limite, o è molto vicino ad esso. Musetti? È affascinante pensare che l’italiano possa crescere ancora e ritoccare al rialzo il best ranking di n.6 toccato lo scorso settembre. Molti sperano in Fonseca, ma forse è ancora presto per il teenager di Rio. Per Jim Courier chi potrebbe seriamente insidiare il dominio di Alcaraz e Sinner è Jack Draper. 
    Il britannico – grande amico di Sinner, ormai da molti anni – è esploso nell’estate nel 2024 con l’approdo in semifinale a US Open, poi nei primi mesi del 2025 ha brillato conquistando il suo primo titolo Masters 1000 a Indian Wells (per molti il “mille” più ambito in stagione), interrompendo in semifinale il regno del due volte campione in carica Alcaraz. Quindi ha disputato la finale a Madrid e i quarti a Roma. Nelle settimane successive ha iniziato ad avvertire problemi fisici che si è trascinato tra Roland Garros e l’erba, tanto che Wimbledon si è fermato al secondo turno contro Cilic, ma già ampiamente debilitato. Qualche settimana di stop e il tentativo di rientro a New York, dove difendeva moltissimi punti, ma dopo una vittoria senza patemi su Gomez, ha scelto prudenzialmente di non giocare contro Bergs il secondo turno per affrontare seriamente il problema al braccio. Dopo poche settimane è arrivato l’annuncio che il suo 2025 era già terminato, meglio curarsi al 100% e ripresentarsi del tutto guarito in Australia.
    Intervenuto su Tennis Channel, Courier ha parlato di Draper come il giocatore con maggiori chance di sfidare i “New Two”… a patto che resti integro fisicamente. “Punto i miei soldi su Jack Draper”, afferma ‘Big Jim’, “Se è in salute, come abbiamo visto a Indian Wells, può giocarsela con i big. Ha armi pesanti: il servizio mancino è una grande risorsa, il diritto è devastante ed è migliorato in tutti i fondamentali. È potente, è aggressivo. Deve solo stare bene”.
    “Il braccio gli ha dato problemi dopo Wimbledon quest’anno: una contusione ossea con una frattura da stress. Non si è più fatto sentire di recente, ma da quello che ho appreso sembra pronto a rientrare per qualche esibizione nella off-season e poi ripartire. Vedremo se Jack riuscirà a fare il passo: è già arrivato in semifinale allo US Open nel 2024, e con il suo tennis, a patto di essere sano, può giocarsela anche con Alcaraz e Sinner” conclude Courier.
    Draper ha annunciato il rientro in campo all’esibizione UTS di Londra (il tour alternativo organizzato dal coach Mouratoglou) che si disputa in dicembre, per testare le proprie condizioni in vista dell’avvio della stagione 2026.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jack Draper parla del suo stop e dell’ascesa di Alcaraz e Sinner: “È stato duro guardarli da fuori”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Jack Draper è tornato a farsi sentire dopo due mesi di silenzio, da quando aveva annunciato la fine anticipata della sua stagione 2025 a causa dell’infortunio alla spalla. Il britannico, protagonista di un avvio di anno straordinario, aveva visto crescere enormemente aspettative e pressione, fino a spingersi oltre il limite. Il risultato: uno stop forzato subito dopo lo US Open.
    In una recente intervista concessa a The Independent, Draper ha raccontato cosa sta provando nel vedere dall’esterno la corsa al vertice di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, i due giocatori simbolo di questa generazione.“È stato duro vederli in campo, perché io ero in una traiettoria ascendente, stavo lavorando al massimo per raggiungerli e migliorare il mio gioco”, ha confessato il 23enne britannico.
    La stagione di Draper, iniziata con risultati brillanti e ambizioni sempre più alte, si è così interrotta bruscamente proprio nel momento in cui sembrava pronto a compiere un ulteriore salto di qualità. Ora, mentre Alcaraz e Sinner si contendono i trofei più importanti, lui osserva da lontano, caricando energie e motivazioni per il rientro nel 2026.Il britannico non ha nascosto la frustrazione di questo periodo, ma ha lasciato intendere che questo stop gli sta permettendo di ritrovare equilibrio, recuperare completamente e prepararsi mentalmente per tornare a competere con i migliori del mondo.La sua promessa resta chiara: tornerà per rimettersi nella corsa, con ancora più fame di prima.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jack Draper lancia l’allarme: “Il circuito deve cambiare se vogliamo una carriera lunga”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Il tema degli infortuni continua a tenere banco nel mondo del tennis, e a riportarlo al centro del dibattito è stato Jack Draper, che ha voluto lanciare un messaggio diretto alle istituzioni del circuito. Il giovane britannico, da sempre attento alle dinamiche fisiche e mentali del tennis moderno, ha invitato l’ATP e la WTA a riflettere seriamente sulla struttura del calendario e sull’impatto che ha sui giocatori.
    “Gli infortuni ci saranno sempre, è inevitabile. Stiamo spingendo i nostri corpi a fare cose che non dovrebbero fare nello sport d’élite,” ha dichiarato Draper. “Abbiamo tantissimi giovani straordinari nel circuito in questo momento, e sono orgoglioso di far parte di questo gruppo. Tuttavia, il tour e il calendario devono adattarsi se vogliamo avere una certa longevità.”
    Le parole del britannico arrivano in un momento in cui il tema della sostenibilità fisica dei tennisti è tornato d’attualità. Tra tornei ravvicinati, superfici diverse e viaggi continui, molti giocatori faticano a mantenere un equilibrio che consenta loro di competere ad alto livello senza compromettere la salute.Draper, reduce da una stagione in cui ha alternato exploit e stop fisici, si fa così portavoce di una generazione che chiede un cambiamento: meno stress, più tempo per recuperare e, soprattutto, un calendario che metta davvero al centro gli atleti.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jack Draper cambia rotta: Jamie Delgado sarà il nuovo allenatore principale nel 2026

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    La stagione 2025 si chiude con un sapore amaro per Jack Draper, che ha dovuto fare i conti con diversi problemi fisici e con la sensazione di non aver espresso tutto il suo potenziale. Le settimane di stop gli hanno però permesso di riflettere e pianificare al meglio il futuro, portandolo a prendere una decisione importante in vista del 2026.Il giovane britannico ha infatti scelto di affidarsi a Jamie Delgado come nuovo allenatore principale. L’ex tennista ed ex coach di Andy Murray e Grigor Dimitrov prenderà il posto di James Trotman, che resterà comunque nel team, ma con un ruolo secondario.
    L’obiettivo è chiaro: dare una nuova direzione alla carriera di Draper e aiutarlo a compiere quel salto di qualità necessario per imporsi stabilmente nei piani alti del circuito ATP. Dopo una stagione segnata da infortuni e interruzioni, il talento britannico punta a ripartire con una guida esperta e una struttura tecnica più solida.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Draper chiude il suo 2025 per l’infortunio al braccio

    Jack Draper

    Brutte notizie da Jack Draper. Il top 10 britannico, costretto al ritiro nel corso di US Open, ha annunciato che il suo 2025 si è già chiuso per l’infortunio al braccio subito nel corso della stagione su terra battuta e aggravatosi a Wimbledon. L’amara decisione è arrivata con il classico post social, pubblicato su Instagram. Un vero peccato per Jack che così interrompe un periodo molto positivo iniziato nell’estate dell’anno scorso e che l’ha portato a vincere il primo Masters 1000 in carriera a Indian Wells lo scorso marzo (e anche Stoccarda e Vienna nel 2024) e issarsi sino al n.4 nel ranking. Fino al nuovo infortunio: grande talento ma altrettanta fragilità nel fisico, tanto potente quanto delicato.
    “Ciao ragazzi, un aggiornamento… Purtroppo l’infortunio al braccio mi costringerà a riposare e saltare il resto del 2025. È molto difficile da accettare per me, visto che quest’anno stavo attraversando un momento molto positivo e giocando alla grande. Tuttavia, ho già affrontato situazioni simili in passato… e torno sempre più forte, perché sono totalmente motivato a esprimere il mio potenziale. Un enorme ringraziamento a tutti coloro che mi sostengono nel mio percorso. Non vedo l’ora di tornare in campo e dare il massimo. A presto!” queste le parole scritte da Jack.

    Un anno senza grossi intoppi fisici ha consentito a Draper di esprimere finalmente il suo potenziale ed entrare, di slancio, tra i migliori tennisti al mondo grazie alla semifinale a US Open 2024 e altri ottimi risultati, come il titolo a Indian Wells vinto quest’anno e la finale a Madrid. Proprio dopo il torneo spagnolo il suo braccio ha iniziato ad accusare problemi, soprattutto al servizio ma anche cercando la massima spinta col suo terrificante diritto, ma ha tenuto sino a Wimbledon dove si è presentato già acciaccato ed è uscito al secondo turno da Cilic. Quindi lo stop per provare a rientrare a New York, per difendere i punti pesanti della semifinale dell’anno scorso. C’era fiducia in lui e nel suo team, ma purtroppo lo sforzo della partita ha provocato di nuovo il dolore al braccio e quindi la decisione di fermarsi per recuperare al 100%.
    Questo stop prematuro tra l’altro impedisce a Jack di continuare la corsa per un posto alle ATP Finals (era ben posizionato nella Race, al nono posto appena dietro Musetti per una manciata di punti). Auguriamo un pronto recupero a Draper.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Draper si ritira da US Open per infortunio al braccio

    Jack Draper a New York

    Arriva da New York una brutta notizia: Jack Draper si ritira da US Open 2025 per un infortunio al braccio. Lo comunica la direzione del torneo, annunciando il forfait improvviso dal britannico, attualmente n.5 del mondo e lo scorso anno semifinalista (battuto da Jannik Sinner). Il belga Zizou Bergs quindi avanza al terzo turno.

    Jack Draper has withdrawn from the Men’s Singles event with an injury.
    Zizou Bergs advances to the third round by walkover.
    — US Open Tennis (@usopen) August 27, 2025

    La conferma del ritiro arriva anche dal diretto interessato, attraverso i suoi canali social. “Ciao a tutti, sono davvero dispiaciuto nell’annunciare il mio ritiro da US Open“, scrive Jack. “Ho fatto del mio meglio per essere qua e darmi la chance di giocare ma il dolore al braccio è diventato troppo forte e devo fare cosa è giusto e prendermi cura di me. Grazie per tutto il vostro supporto, è importantissimo per me. Ci vediamo il prossimo anno NYC”.

    Hi guys, I’m sorry to say I’ll be withdrawing from the US open. I tried my very best to be here and give myself the every chance to play but the discomfort in my arm has become to much and I have to do what is right and look after myself. Thank you for all the support.
    — jack draper (@jackdraper0) August 27, 2025

    Draper era testa di serie n.5 nel tabellone maschile e teoricamente avrebbe incontrato Lorenzo Musetti negli ottavi di finale. Adesso quella sezione del draw si apre, con una bella chance per Bergs, Diallo o Munar di sbarcare al quarto turno a New York, dove potrebbero incrociare Musetti, o anche Cobolli. Davvero una disdetta per il britannico, spesso bersagliato da infortuni molto seri. Con i punti persi non potendo difendere la semifinale del 2024, Draper nel ranking Live è stato scavalcato sia da Shelton che Djokovic, scendendo al settimo posto. Auguriamo a Jack un pronto recupero.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    US Open – Draper: “Il problema al braccio è stato serio, ma ora voglio tornare più forte”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Un passo indietro per prendere la rincorsa e tornare con più forza. È con questo spirito che Jack Draper, numero 5 del mondo, affronta l’US Open 2025 dopo lo stop forzato che lo ha tenuto lontano dai campi tra la fine della stagione sull’erba e l’inizio della tournée americana.Il britannico, semifinalista a New York lo scorso anno, non arriva con aspettative altissime, anche perché non ha potuto giocare nessun torneo della trasferta sul cemento nordamericano. Ma il livello mostrato nel 2025 è stato altissimo e lo rende comunque un avversario pericolosissimo.
    La lesione al braccio sinistroDraper ha spiegato nei dettagli il problema fisico che lo ha costretto al riposo: «Ho iniziato a sentire dolore a metà della stagione sulla terra battuta, una sorta di blocco al braccio sinistro quando colpivo di diritto o servivo. È peggiorato gradualmente e sull’erba mi dava molto fastidio. Dopo Wimbledon mi sono sottoposto a vari esami e mi hanno diagnosticato degli ematomi all’omero del braccio sinistro. Mi hanno detto che, se avessi continuato a giocare così, avrei rischiato guai molto seri».
    Il britannico ha scelto di fermarsi: «Non è stato facile, ma lo stop mi è servito. Sono stato un mese senza servire, dopo due settimane e mezzo ho ripreso a palleggiare da fondo e ho aumentato gradualmente i carichi. So che è una lesione complicata, che richiede tempo per guarire, ma non mi frenerò quando tornerò a competere».
    Sinner e Alcaraz come riferimentoIl numero 5 del ranking ha poi parlato dei due dominatori del circuito: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. «È evidente che il loro livello ora sia superiore a quello di tutti gli altri, sono i più costanti al mondo. Quello che hanno fatto negli ultimi mesi è molto motivante per noi: non vogliamo sentirci così dominati. Sono due ragazzi straordinari, ma detesto la sensazione di lasciarli andare senza contrasto. Voglio migliorare per arrivare al loro livello».
    L’esordio contro GómezDraper farà il suo debutto a New York contro l’argentino Federico Agustín Gómez, con l’obiettivo di ritrovare ritmo partita e dimostrare che i problemi fisici appartengono già al passato.
    Con una semifinale da difendere e tanta voglia di dimostrare di poter colmare il gap con i due fenomeni del tennis mondiale, Draper è pronto a trasformare lo stop forzato in una nuova opportunità di crescita. LEGGI TUTTO

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    Draper: “Sto recuperando bene, è stato un periodo utile per rigenerarmi, riflettere e capire dove migliorare”

    Jack Draper (foto Getty Images)

    Uno dei grandi assenti nei due Masters 1000 estivi in Nord America è stato certamente Jack Draper. Il potente mancino britannico, arrivato al n.4 del ranking ATP lo scorso giugno dopo Roland Garros, ha deluso sull’erba di Wimbledon, battuto al secondo turno dal redivivo Marin Cilic, finalista ai Championships nel 2017 (battuto da Federer). Molta delusione per lui e gli appassionati di Re Carlo, ma in realtà parte della sua modesta e perdente prestazione sui prati di casa è dipesa da un problema al braccio, dolore che si trascinava da un po’ e che proprio nel massimo appuntamento stagionale gli ha “presentato il conto”. Da qua la decisione di fermarsi: non aveva senso insistere con questa infiammazione, meglio riposo, cure e rimettere a posto fisico e testa per presentarsi nelle migliori condizioni possibili a US Open, dove dovrà difendere la semifinale dell’anno scorso, in quella che fu all’epoca la sua miglior prestazione in carriera. Con un servizio potente e quel gancio mancino che passa da palle arrotatissime a bordate imprendibili, Jack si fece largo e Flushing Meadows, tanto che solo la maggior intensità di Sinner riuscì a stopparlo. Arriverà a New York a corto di match ma guarito, con voglia di far bene e anche la testa più leggera, come ha confermato parlato alla LTA (federazione britannica).
    “Ho avuto la conferma di soffrire di un infortunio al braccio, un problema con cui convivevo da un po’. I medici e il mio team mi hanno consigliato di prendermi una pausa. Ho avuto qualche giorno di riposo assoluto, mi sono rilassato e ho distolto la mente dal tennis” racconta Draper. “Poi mi sono sentito davvero motivato a tornare, svolgere degli ottimi allenamenti e lavorare sodo fisicamente per ottenere buoni risultati. Sono tornato a giocare a tennis lentamente per proteggere il braccio, ma sono state settimane davvero produttive. È stato un peccato saltare Toronto e Cincinnati, ma penso che sia stato un buon periodo per riflettere e migliorare, capire dove focalizzare il lavoro“.
    “Non vedo l’ora di giocare agli US Open e mi trovo in un ottimo momento sia a livello personale che tennistico. Mi sento rigenerato, motivato e non vedo l’ora di tornare in campo.” Così Jack, a pochi giorni dal rientro a New York, dove dovrebbe competere anche nel doppio misto “delle stelle”, format nuovissimo lanciato nel quarto Slam stagionale, anche se resta da confermare la presenza della partner annunciata dal torneo, Paula Badosa, a sua volta travolta dall’ennesimo infortunio della sua sfortunatissima carriera.
    Nelle parole di Draper colpisce soprattutto come abbia sottolineato l’importanza del riposo e dello staccare la spina a livello mentale. Sentirsi riposato, voglioso di match e competizione, trovarsi rigenerato è parte fondamentale per arrivare ad giocare il proprio miglior tennis. Alcuni dei tennisti che stanno attraversando un evidente calo di prestazione nell’ultimo periodo (Medvedev, Tsitsipas, solo per citarne due tra i migliori) giocano tanto, forse troppo. Uscite di scena premature che spingono a continuare a giocare per riprendersi. Ma siamo sicuri che sia corretto? Forse la strada maestra è quella raccomandata da Draper, ossia l’importanza di un riposo attivo per curare fisico e rigenerare la testa, invece di continuare ad inanellare memorie negative e frustrazioni. Aspetti di non facile gestione…
    Marco Mazzoni   LEGGI TUTTO