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    Classifica ATP Italiani: Perde un posto Lorenzo Musetti. Guadagna 4 posizioni Matteo Arnaldi

    Scritto da SporadicoIl ranking (mero strumento per la regolamentazione dell’accesso ai vari tornei e, dunque, non torneo esso stesso…) lo avete fatto diventare una sorta di campionato. Chi vincerà il campionato quest’anno? Chi si guadagnerà un posto in Champion? Anzi, a volte a leggere alcuni utenti, sembra di assistere alla telecronaca di un GP di formula 1… Tizio è prossimo al sorpasso di Caio… Sempronio è sempre in testa ma ora dovrà fermarsi ai box… Io gioisco quando i nostri tennisti alzano i trofei, non quando scalano il ranking, anche se le due cose sono in qualche modo correlate, restando comunque indipendenti. Anche perché i tennisti verranno ricordati per i tornei vinti, di qualsiasi livello essi siano, e non per gli effimeri punti del ranking. Non tutti sanno che Panatta arrivò a essere il numero 4 del mondo, tutti sanno però che trionfò a Parigi e Roma. Forza Sinner!
    Ti sbagli. Tutti ricordano che prima di Sinner era Pietrangeli il miglior classificato italiano, ma non tutti sanno quanti slam ha vinto…e tutti sanno che Sinner è il N. 1 al mondo e quanto sia importante esserlo (Alcaraz vorrebbe tornarci lo ha appena detto…). Il ranking è infatti, un campionato con classifica finale, oltre a stabilire le T.D.S. nei tornei, e il N. 1 vince lo “scudetto” ATP o WTA premiato dalle rispettive associazioni…scusa se è poco. LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Mattia Bellucci in top 70. Luciano Darderi perde 13 posti

    Bellucci supera 3 azzurri in un colpo solo e mette la freccia per il quarto.Sulla soglia della Top32 (teste di serie Indian Wells/Miami) abbiamo 4 azzurri in meno di 100 punti, spero che almeno uno entri nel gruppo delle tds.Vavassori si è avvicinato considerevolmente alla zona quali Slam, ma se non fa bene a Manama (Ch125) scenderà perché deve scartare 63 punti dal 250 di Buenos Aires 2024. LEGGI TUTTO

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    La ricetta dei Cobolli: “In campo coach e atleta, a casa padre e figlio”

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    Nel panorama del tennis ATP, le collaborazioni padre-figlio stanno vivendo un momento particolarmente florido, come dimostrano i successi di Casper Ruud con papà Christian (12 titoli ATP), Ben Shelton con Bryan (vittorie a Tokyo e Houston) e Sebastian Korda con l’ex numero 2 del mondo Petr (trionfi a Parma e Washington). In questa scia si inserisce anche la storia di Flavio Cobolli e suo padre Stefano, una partnership che sta dando frutti sempre più interessanti e che promette sviluppi entusiasmanti per il tennis italiano.
    “Mio padre era un buon giocatore ma si è fermato da giovane, con un ranking più basso del mio”, ha rivelato Cobolli in un’intervista rilasciato al sito ATP a Rotterdam. “Ora è un allenatore incredibile e abbiamo un ottimo rapporto.” Una testimonianza che rivela la maturità del giovane italiano nel gestire una relazione tanto delicata quanto potenzialmente fruttuosa.La loro collaborazione professionale è iniziata cinque anni fa, quando Flavio aveva 17 anni, ma ha vissuto una svolta significativa nel 2024, anno in cui il tennista italiano è passato da una posizione fuori dalla top 100 fino al suo best ranking di numero 30 in ottobre, raggiungendo anche la finale a Washington e il terzo turno sia agli Australian Open che agli US Open.
    “Quando ero giovane, volevamo tenere separati il tennis e il nostro rapporto”, spiega Cobolli, rivelando la saggezza dell’approccio paterno. “Parlavo molto di calcio con lui, ma non di tennis. Voleva che migliorassi da solo e mi ha detto che quando fossi stato pronto mi avrebbe aiutato. Abbiamo iniziato qualche anno fa e da allora abbiamo lavorato molto insieme, con il 2024 che è stato davvero un ottimo anno.”La chiave del loro successo sta nell’aver stabilito confini chiari tra vita professionale e personale: “È difficile quando tuo padre è il tuo allenatore. È importante che quando siamo a casa non parliamo di tennis. Se litighiamo in campo, resta in campo. A volte può essere dura perché entrambi vogliamo avere ragione, ma è una persona fantastica e amo lavorare con lui.”
    Ora Cobolli, attuale numero 34 del mondo, ha avuto un inizio 2025 complicato da un infortunio alla spalla che gli ha impedito di allenarsi durante l’off-season. “È stato impossibile giocare fino all’ultimo giorno della pre-season”, ha rivelato. “Ho fatto molta fisioterapia, massaggi e palestra, ma non ho potuto colpire una palla. È stato frustrante. Solo ora sento che la mia stagione può iniziare veramente.”
    Parlando del movimento tennistico italiano, Cobolli ha espresso grande ammirazione per Jannik Sinner: “Non sono sorpreso dai suoi successi perché Jannik è nato con la stoffa del campione. È semplicemente una stella.” Ha inoltre elogiato il lavoro della Federazione Italiana: “La FIT ha lavorato bene negli ultimi 10 anni e si vedono i risultati anche sotto Sinner. Abbiamo un buon gruppo di giovani che sta emergendo grazie a questo lavoro e siamo felici della situazione.”Con l’Italia che ospiterà le Davis Cup Finals dal 2025 al 2027, il futuro del tennis italiano sembra sempre più luminoso, e la coppia Cobolli promette di essere una delle sorprese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Luca Nardi rientra in top 80

    Scritto da doppiofalloNardi gioca come se fosse al circolo. Divertendosi. Unico suo obiettivo, credo, è rimanere tra i cento, così partecipa agli slam. Per il resto, non cerca coach professionisti, altrimenti non può più fare ciò che vuole, non gli interessa battagliare per grandi traguardi. Tanto , fra due anni saranno finite le vacanze e dovrà suo malgrado fare altre scelte. Peccato per noi tifosi, ma la vita è la sua, ci mancherebbe…
    Questa è l’impressione che da, poi se sia vero possono saperlo lui e pochi altri, ma il fatto di non dare una svolta alla sua carriera porta inevitabilmente a fare questo tipo di considerazioni. Se poi andiamo a vedere, la scelta di Galimberti sembrava più dettata dalla vicinanza a casa sua della struttura del coach milanese, a Riccione, a mezz’ora o poco più di macchina da Pesaro. Il periodo con Ricci è stato così breve che non si è neppure capito se fosse davvero il suo coach. Di fatto continua ad allenarsi con chi lo segue da bambino, una situazione non tanto diversa da quelli di Musetti, ma, mentre il carrarino, comunque, è un top 20, Nardi da tre stagioni è sempre li a giocare tornei che gli permettano di mantenere la posizione, non favorendo certamnete uno sviluppo della tecnica, anche se io sono sempre più convinto che l’aspetto dov’è più carente è nella lettura del match, ossia incapacità di concentrarsi sul gioco. Altro aspetto che non depone a favore di un’attitudine veramnete professionale. LEGGI TUTTO

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    Giornata positiva per gli italiani: Bellucci e Vavassori avanti a Rotterdam, Nardi in finale a Koblenz

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06

    Ottima giornata per il tennis italiano, con successi su più fronti. A Rotterdam, sia Andrea Vavassori che Mattia Bellucci hanno superato il primo turno delle qualificazioni dell’ATP 500, mentre a Koblenz Luca Nardi ha raggiunto la finale del Challenger.
    Nel torneo olandese, Andrea Vavassori, numero 316 ATP e fresco finalista di doppio agli Australian Open con Simone Bolelli, ha sconfitto il padrone di casa Niels Visker (366 ATP), subentrato al forfait della testa di serie numero 1 Quentin Halys, con il punteggio di 7-6(2) 6-2. Per un posto nel main draw, l’italiano dovrà superare Geoffrey Blancaneaux.
    Percorso netto anche per Mattia Bellucci, numero 98 ATP e terza testa di serie delle qualificazioni, che ha dominato il sedicenne olandese Thijs Boogaard, wild card locale, con un convincente 6-3 6-1. Il lombardo si giocherà l’accesso al tabellone principale contro l’olandese Gijs Brouwer, testa di serie numero 8.

    ATP 500 Rotterdam ☀️ Sereno, 5°C / -2°C – Indoor Hard

    Q1: Bellucci (Rank: 98) – Boogaard (Rank: No rank) 3° inc. ore 11 (H2H: 0-0)
    ATP Rotterdam Mattia Bellucci [3]66 Thijs Boogaard31 Vincitore: Bellucci ServizioSvolgimentoSet 2M. Bellucci 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-1 → 6-1T. Boogaard 0-15 0-30 15-30 15-404-1 → 5-1M. Bellucci 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace3-1 → 4-1T. Boogaard 0-15 df 0-30 0-402-1 → 3-1M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1T. Boogaard 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1M. Bellucci 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Boogaard 0-15 0-30 0-40 15-405-3 → 6-3M. Bellucci 0-15 15-15 ace 30-15 40-154-3 → 5-3T. Boogaard 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A3-3 → 4-3M. Bellucci 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3T. Boogaard 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2T. Boogaard 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2M. Bellucci 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1T. Boogaard 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Q1: (Alt) Visker (Rank: 517) – Vavassori (Rank: 316) 4° inc. ore 11 (H2H: 0-0)
    ATP Rotterdam Niels Visker62 Andrea Vavassori76 Vincitore: Vavassori ServizioSvolgimentoSet 2A. Vavassori 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 2-6N. Visker 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-5 → 2-5A. Vavassori 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace1-4 → 1-5N. Visker 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-3 → 1-4A. Vavassori 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df1-2 → 1-3N. Visker 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2A. Vavassori 30-0 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2N. Visker 0-15 0-30 df 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 1*-5 2-5* 2-6*6-6 → 6-7N. Visker 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6A. Vavassori 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 5-6N. Visker 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 5-5A. Vavassori 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 4-5N. Visker 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4A. Vavassori 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4N. Visker 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3A. Vavassori 15-0 30-0 30-152-2 → 2-3N. Visker 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-301-2 → 2-2A. Vavassori 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2N. Visker 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-400-1 → 1-1A. Vavassori 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Sul fronte Challenger, ottime notizie arrivano da Koblenz, dove Luca Nardi ha conquistato la finale superando nel derby italiano Giulio Zeppieri per 6-4 7-6(4). Il marchigiano affronterà per il titolo il francese Ugo Blanchet, quinta testa di serie del torneo.Nardi sarà alla caccia dell’ottavo successo in carriera nel circuito challenger. Con questa vittoria Luca da lunedì prossimo rientrerà nei top 80.

    CH Koblenz ☀️ Sereno, 4°C / -3°C – Indoor Hard

    SF: Zeppieri (Rank: 330) – Nardi (Rank: 83) 2° inc. ore 13 (H2H: 0-1)
    ATP Koblenz Giulio Zeppieri46 Luca Nardi67 Vincitore: Nardi ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 1-4* 1-5* 2*-5 2*-6 3-6* 4-6*6-6 → 6-7L. Nardi 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace6-5 → 6-6G. Zeppieri 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5L. Nardi 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 5-4L. Nardi 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4G. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3L. Nardi 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3G. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2G. Zeppieri 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-401-1 → 2-1L. Nardi 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-0 → 1-1G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Nardi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A A-40 ace ace3-5 → 4-5L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5G. Zeppieri 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 3-4L. Nardi 30-0 ace 40-0 ace 40-15 df2-3 → 2-4G. Zeppieri 15-0 30-0 40-01-3 → 2-3L. Nardi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3G. Zeppieri 15-0 40-0 ace 40-150-2 → 1-2L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 0-2G. Zeppieri 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Francesco Passaro nella Top 100: storia di una metamorfosi tennistica e personale “Guardavo solo ai punti e al ranking. Non è salutare, bisogna pensare al progresso, a migliorare il proprio gioco e anche a crescere fuori dal campo”

    Francesco Passaro ITA, 2001.01.07 – Foto Getty Images

    Francesco Passaro ha finalmente coronato il suo sogno entrando nella Top 100 del ranking ATP, un traguardo che rappresenta non solo un successo sportivo ma anche il completamento di un percorso di crescita personale. Il tennista perugino, 24 anni, ha raggiunto questa meta attraverso un cammino fatto di pazienza, determinazione e una profonda trasformazione mentale.
    Il 2023 sembrava essere l’anno della svolta quando, a febbraio, Passaro si era avvicinato all’obiettivo raggiungendo il numero 108 del mondo, poco dopo la sua partecipazione alle Next Gen ATP Finals. Nato nello stesso anno di Jannik Sinner e Matteo Arnaldi (2001), sembrava destinato a seguire la scia dei suoi coetanei verso i vertici del tennis mondiale. Tuttavia, un improvviso calo che lo ha portato fino alla posizione 214 si è rivelato un momento cruciale per la sua crescita.
    “Guardavo solo ai punti e al ranking. Non è salutare, bisogna pensare al progresso, a migliorare il proprio gioco e anche a crescere fuori dal campo,” ha confessato Passaro in un’intervista ad ATPTour.com. “Ora sono più concentrato sugli aspetti che vanno oltre i punti e la classifica. Nel 2023 sentivo molta pressione da parte mia, non dall’esterno. Stavo solo aspettando di crescere velocemente, ma forse avevo bisogno di più tempo per diventare più professionale, soprattutto dal punto di vista mentale.”
    La svolta è arrivata nel 2024, con una serie di risultati che hanno dimostrato la sua maturazione. Il momento chiave è stato il trionfo al Challenger 175 di Torino, dove ha scritto una pagina di storia diventando il primo giocatore dal 2009 (dopo Robin Soderling) a sconfiggere cinque Top 100 in un torneo Challenger, culminato con la vittoria in finale su Lorenzo Musetti. Questo successo è arrivato dopo un ottimo terzo turno agli Internazionali d’Italia, dove si era qualificato battendo tre giocatori Top 100.L’ingresso agli Australian Open 2025 come lucky loser ha rappresentato un altro momento significativo, con la vittoria su Grigor Dimitrov per ritiro che gli ha aperto le porte della Top 100, raggiungendo il numero 90 del ranking, suo best ranking.
    Fondamentale in questo percorso è stato il rapporto con il coach Roberto Tarpani, che lo segue dall’età di 10 anni e ha assistito alla sua trasformazione da giovane irruento a professionista maturo. “La mia testa era come fuoco,” ricorda Passaro dei suoi giorni da junior. “Lanciavo la racchetta, mi faceva uscire spesso dal campo durante gli allenamenti. Queste lezioni mi hanno aiutato a capire che se volevo giocare, dovevo essere più rispettoso con l’avversario, l’allenatore e chi si allenava con me.”Il lavoro sulla mentalità ha portato a una maggiore stabilità emotiva in campo: “Tarpani ha avuto una pazienza infinita. Non è stato facile per lui, specialmente quando abbandonavo i match perché sbagliavo qualche palla o perché l’avversario faceva cose che mi facevano impazzire. A volte colpivo tutte le palle fuori senza preoccuparmene. Ha avuto molta pazienza con me e ora stiamo raccogliendo i frutti di quel lavoro.”
    La vittoria al Challenger di Genova nel settembre 2024 ha confermato la sua crescita costante, dimostrando che il tennis italiano può contare su un altro giocatore maturo e completo. “Il viaggio non è stato facile,” riflette Passaro, “ma ora stiamo raccogliendo i frutti del nostro lavoro. È un bel traguardo per entrambi e spero che potremo ottenerne altri insieme.”
    Questo ingresso nella Top 100 non rappresenta un punto di arrivo ma piuttosto un nuovo inizio per Passaro, che ora può guardare con maggiore fiducia ai prossimi obiettivi, forte di una maturità tecnica e mentale che gli permette di affrontare le sfide del tennis professionistico con un approccio completamente rinnovato.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Undici azzurri in top 100 e Sei trai i primi 40. +20 per Lorenzo Sonego. Jannik Sinner in vetta al mondo

    ITALIA NELLA STORIA– Il primo italiano numero 1 e il primo ad avere vinto 3 slam (a 23 anni) e il primo ad avere vinto uno slam su veloce
    – 2 italiani nei 20 (questo non è record, ma sono entrambi classe 2000), 6 nei 40 (questo sì e sono 4 classe 2000), 7 nei 50 (5 classe 2000), 11 nei 100 (questo è recordissimo e sono 8 classe 2000, mai vista una cosa del genere e – ATTENZIONE – un solo classe ’80 perché due sono classe ’90 e quindi ancora potenzialmente validi a vincere tornei)
    – Potevano e dovevano essere 12 in top 100 senza la sfiga infinita di Zeppieri che si va a infortunare il giorno che stava entrandoci, per poi subire una serie di sfighe infinite
    – Il “problema” è fra la 100 e la 200: i possibili rincalzi sono solo Gigante (che potrebbe aspirare alla 100) e anche fra 200-300 dove Arnaboldi, Maestrelli e Ruggeri possono progredire ma non entrare nella 100.
    – Fra 300-400 è notte fonda purtroppo e bisogna arrivare alla fascia 400-500 per trovare qualche possibile aspirante ai piani alti (Piraino e Cadenasso), ma preconizzare la 100 per loro è impossibile ad oggi
    – Fra 500-600 vedo solo Bondioli e Cinà papabili ai piani alti, ma soprattutto quest’ultimo che già a fine anno potrebbe stare in zona quali slam
    – Sotto i 600 e fino ai 1000 Basile, Carboni e Romano (soprattutto Basile) potrebbero dare soddisfazioni (Carboni si è arenato da un anno però)
    – Sotto i 1000 Rapagnetta (arenato come e peggio di Carboni) e Seghetti (nuovo emergente 2006) potrebbero svoltare, ma si punta soprattutto sui 2007 Vasamì e De Marchi (specie il primo che ha un servizio già quasi devastante: se lo avesse Cinà, Federico coi fondamentali che ha sarebbe un potenziale top 10 in 2 anni, ma purtroppo non ha quel servizio lì ….)
    – Fuori classifica e senza punti ATP Crivellaro (2007), Darderi (2008) e Garbero (2009) sono da mettere nel mirino. Ovviamente di 2007 e soprattutto 2008/2009 ce ne sono altri ma quelli che ho visto giocare sono solo quelli nominati per cui commenti non ne faccio per sentito dire. LEGGI TUTTO

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    I nuovi Sinner: chi sono i tennisti italiani in rampa di lancio

    Vittoria Paganetti nella foto

    La tradizione tennista italiana sta vivendo un momento scintillante da qualche anno a questa parte, con il culmine raggiunto grazie alla vittoria back to back della Coppa Davis da parte dell’Italia maschile, all’affermazione storica dell’Italia femminile nella Billie Jean King Cup e ai trionfi di Jannik Sinner negli Slam e non solo. Il movimento del tennis nostrano si sta riaccendendo, tanto è vero che molti ragazzi stanno tornando (o iniziando) a praticare questo sport con maggiore interesse e le scommesse sul tennis sono in assoluto una delle più grandi passioni degli italiani, proprio per via dell’interesse crescente verso la disciplina e i giocatori.
    Ma, al di là dei ragazzi che già conosciamo, come i vari Sinner, Berrettini, Musetti, Arnaldi, Paolini e non solo, quali sono i tennisti italiani in rampa di lancio?
    Luca Nardi
    Nato nel 2003 a Pesaro, Nardi è uno dei tennisti italiani più promettenti nel panorama mondiale e ha già ricevuto un momento di gloria avendo battuto, nel marzo del 2024, l’ex numero 1 al mondo Novak Djokovic ai sedicesimi di finale del Masters 1000 di Indian Wells. Finora, Nardi ha attraversato momenti un po’ altalenanti ma sembra star prendendo maggiore consapevolezza del suo talento. Gli addetti ai lavori lo apprezzano per la sua varietà di gioco, che sa unire precisione ma manca ancora di una certa aggressività.
    Flavio Cobolli
    Classe 2002, romano, Cobolli si è già distinto per una grande crescita caratteriale e per alcuni exploit. Anche lui, infatti, ha aiutato la squadra di Coppa Davis a portare di nuovo a casa il trofeo, facendo parte della Nazionale del capitano Volandri e vincendo anche la sua prima partita di Davis. Dotato di un dritto potente e un servizio sempre in costante miglioramento ma al momento ancora un punto debole, Cobolli ama i ritmi alti e il gioco aggressivo. Non a caso è conosciuto per le sue vittorie in rimonta.
    Giulio Zeppieri
    Il più “anziano” tra i 3, Zeppieri non ha ancora effettuato il salto definitivo ma, dopo aver lavorato – per sua stessa ammissione – sull’aspetto mentale e psicologico del gioco, si sta rivelando particolarmente efficace e attende di poter fare un grande salto che, finora, è mancato anche per colpa di vari infortuni.
    Elisabetta Cocciaretto
    Nata nel 2001 ad Ancona, la Cocciaretto è una delle giocatrici più solide e promettenti. Ha già conquistato la Top 30 del Ranking WTA ed è una vincitrice della Billie Jean King Cup con l’Italia. Giocatrice dalla grande intelligenza tattica e con enorme costanza.
    Vittoria Paganetti
    Classe 2006, la Paganetti ha raggiunto grandi risultati a livelli juniores ed è dotata di una grande maturità in campo. La speranza è che già nel 2025 possa affacciarsi con successo al circuito WTA. Anche perché si tratta di una tennista molto brava ad adattarsi alle varie superfici di gioco.
    In generale, comunque, il tennis italiano sta vivendo un momento magico e non è affatto da escludere che, nei prossimi anni, ci si possa ritrovare con tanti nuovi talenti in fase emergente. La speranza è che, nel frattempo, i nostri atleti già affermati continuino a vincere e convincere. LEGGI TUTTO