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    Swiatek rompe il silenzio: “Non ho avuto colpe, ora voglio solo tornare a giocare”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Alla conferenza stampa della United Cup 2025, Iga Swiatek ha finalmente affrontato le domande sul suo caso doping, che l’ha tenuta lontana dal circuito durante il tour asiatico. La polacca, pur apparendo a tratti a disagio, ha offerto risposte dirette e decise sulla vicenda.La tennista polacca si presenta alla United Cup 2025 con grandi aspettative, determinata a lasciarsi alle spalle questa vicenda e a concentrarsi nuovamente sul tennis giocato.
    Il Caso e la SanzioneNonostante l’ITIA abbia accettato la spiegazione della contaminazione da trimetazidina attraverso la melatonina, alla polacca è stato comunque comminato un mese di sospensione per aver acquistato gli integratori da una fonte non certificata come affidabile.
    La Paura del Rifiuto“La stragrande maggioranza delle persone è stata molto comprensiva,” ha rivelato Swiatek. “Chi legge i documenti e analizza il mio caso, capisce che non ho avuto alcuna colpa né influenza su quanto accaduto. Sono molto grata per il supporto e l’affetto che ho ricevuto perché non è stato un periodo facile e temevo che la gente mi voltasse le spalle.”
    La Questione dell’Appello WADAInterrogata sulla possibilità che l’Agenzia Mondiale Antidoping possa presentare appello, come nel caso di Sinner, la numero 2 del mondo è stata categorica: “Non credo ci sia alcun motivo per un appello. Ho già scontato una sospensione, ho perso tre tornei importanti e la possibilità di diventare numero 1. Ho presentato tutte le prove possibili per dimostrare la mia innocenza e non credo ci sia altro da dire sull’argomento.”
    Guardando al Futuro“Per fortuna, sono riuscita a trovare rapidamente la fonte della contaminazione e questo ha chiarito tutto,” ha aggiunto Swiatek. “È stata dura mentalmente, ma ora ho solo voglia di tornare a competere.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Doping nel Tennis: L’ITIA difende le sue decisioni

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Il 2024 è stato segnato da importanti controversie legate ai casi di doping nel tennis, in particolare quello di Iga Swiatek, la cui gestione da parte delle autorità ha sollevato dubbi e perplessità tra media e tifosi. Molti hanno ipotizzato un trattamento di favore per la polacca, soprattutto se confrontato con la severità della sanzione inflitta a Simona Halep.Mentre l’appello dell’Agenzia Mondiale Antidoping nel caso Sinner potrebbe ulteriormente mettere in discussione l’operato dell’ITIA, la direttrice esecutiva Karen Moorhouse ha voluto chiarire la posizione dell’organizzazione in un’intervista a Tennis365.
    Differenze Sostanziali tra i Casi“Le regole applicate e i processi seguiti sono stati gli stessi per tutti i tennisti”, ha dichiarato Moorhouse. “Ogni caso è diverso e complesso, quindi è difficile equiparare i casi di doping di giocatori diversi e fare confronti tra loro, poiché sono i dettagli a fare la differenza.”
    Il Caso Halep vs SwiatekLa questione è diventata particolarmente accesa dopo le lamentele di Simona Halep, che ha denunciato quella che considera una persecuzione nei suoi confronti, soprattutto se paragonata al trattamento ricevuto da Swiatek.Moorhouse ha però sottolineato le differenze sostanziali tra i casi: “Non c’è alcuna somiglianza tra quanto accaduto nei due casi. Il TAS ha stabilito che Halep ha assunto un integratore al collagene contaminato, mentre nel caso di Swiatek si trattava di un farmaco regolamentato che assume regolarmente. Il livello di colpa e responsabilità di ciascuna è molto diverso, poiché la polacca non aveva modo di sapere della possibile contaminazione.”
    Queste dichiarazioni arrivano in risposta alle crescenti polemiche sulla disparità di trattamento tra i vari casi di doping nel tennis, evidenziando come l’ITIA cerchi di mantenere la propria integrità in un momento di intenso scrutinio pubblico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Mannarino scettico sui Casi Sinner e Swiatek: “Ho smesso di credere a Babbo Natale”

    Adrian Mannarino nella foto – Foto Getty Images

    Adrian Mannarino ha espresso il suo scetticismo sui casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, in un’intervista a RMC che aggiunge un nuovo capitolo a questa controversa vicenda del 2024.“È da tempo che ho smesso di credere a Babbo Natale,” ha dichiarato il francese. “Se qualcuno vuole crederci, faccia pure. Non fa per me. Sono disposto a concedere il beneficio del dubbio, ma tutto rimane molto sorprendente. Abbiamo avuto due positività nella top-300 e vengono entrambe dai numeri uno.”Il trentaseienne ha poi aggiunto una riflessione personale: “Mi vedo, a 36 anni, zoppicare ogni volta che mi alzo dal letto: se devo competere contro giocatori di 20-25 anni che per di più non sono puliti, tutto diventa molto più difficile.”
    L’osservazione di Mannarino sulla coincidenza statistica – due casi di positività tra i numeri uno quando ci sono 300 giocatori nel circuito – solleva interrogativi che vanno oltre i singoli casi, toccando temi più ampi sulla credibilità del sistema antidoping nel tennis professionistico.Le dichiarazioni del francese riflettono uno scetticismo diffuso nel circuito, nonostante le spiegazioni fornite e le decisioni degli organi competenti nei casi di Sinner e Swiatek.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il prezzo della difesa: Swiatek ha speso 90.000 Dollari in avvocati per il caso doping

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Come sta sperimentando anche Jannik Sinner dall’estate scorsa, un caso di doping può protrarsi nel tempo in modo indefinito, creando preoccupazioni e spese significative. Oggi Iga Swiatek ha rivelato nuovi dettagli sulla sua situazione, incluso un dato economico sorprendente.La campionessa polacca ha investito quasi 90.000 dollari in spese legali per affrontare questa sfida, dimostrando la sua determinazione nel riunire i migliori professionisti per risolvere il caso a suo favore.
    Questa cifra considerevole evidenzia non solo l’impatto economico che un caso di doping può avere sulla carriera di un atleta, ma anche l’importanza di una difesa legale di alto livello in queste situazioni. La Swiatek ha chiaramente deciso di non lesinare sulle spese quando si tratta di proteggere la sua reputazione e carriera.La vicenda dimostra come le conseguenze di un caso doping vadano ben oltre il campo da tennis, coinvolgendo aspetti legali, finanziari e personali che possono pesare significativamente sulla vita di un atleta soprattutto se non si è un big del tennis mondiale con meno risorse finanziare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek rivela: “Ho pianto quando ho ricevuto la notifica dell’antidoping”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    In un’intervista rilasciata a TVN24, Iga Swiatek ha raccontato per la prima volta il momento drammatico in cui ha ricevuto la notifica della positività al test antidoping, che le è costata un mese di sospensione.
    “La mia reazione è stata molto violenta. È stato un mix di incomprensione e panico,” ha rivelato la cinque volte campionessa Slam. “Di solito riceviamo notifiche via email e SMS quando c’è un problema o quando dobbiamo completare qualche documento. Ho aperto l’email pensando fosse una delle solite notifiche automatiche. Ma questa volta era molto più seria.”
    “Non sono riuscita a leggerla fino in fondo perché ero già in lacrime,” ha continuato Swiatek. “I miei manager mi hanno detto che stavo reagendo come se qualcuno fosse morto o fosse successo qualcosa di grave alla mia salute. Sono felice di non essere stata sola in quel momento, ho potuto passare loro il telefono e mostrare cosa stava succedendo.”La numero 2 del mondo ha poi scontato la sospensione di un mese, ma il suo racconto evidenzia l’impatto emotivo che anche un semplice sospetto di doping può avere sulla vita di un atleta professionista.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Gauff è la sportiva più pagata al mondo nel 2024

    Coco Gauff, 20 anni

    Coco Gauff è la sportiva più pagata al mondo nel 2024. Lo rileva la classifica stilata dal media statunitense Sportico, che considera i guadagni degli atleti sommando i compensi agonistici (prize money, stipendi da squadre) e quelli derivanti da sponsorizzazioni. La 20enne di Delray Beach nel 2024 svetta tra tutte le sportive con un incasso complessivo di ben 30,4 milioni di dollari. 9.4 sono derivati da assegni ricevuti in tornei, mentre gli altri 21 milioni da sponsor e accordi commerciali vari. Quest’anno Coco negli Slam ha ottenuto solo la semifinale agli Australian Open, ma ha terminato bene la stagione vincendo le WTA Finals di Riyadh (dove era un palio una montagna di denaro). A gestire i suoi contratti c’è Tom Godsick, storico manager di Federer con la sua agenzia manageriale Team8, una delle più efficienti sul mercato.
    Il tennis domina nella top10 delle sportive più ricche del 2024: sono infatti ben 6 le tenniste che figurano nella classifica. Al secondo posto c’è Eileen Gu, campionessa dello sci freestyle, capace di accumulare ben 22,1 milioni di dollari. Quindi un filotto di 5 tenniste: Swiatek con 21,4 milioni (8,4 di premi, 13 di sponsor), Zheng con 20,6 milioni (5,6 in assegni e 15 in sponsorizzazioni), Sabalenka con 17,7 milioni (9,7 in prize money e 8 in sponsor), Osaka con 15,9 milioni, quasi esclusivamente con sponsor (870mila di premi e 15 milioni di contratti vari) e Raducanu con 14,7 milioni (come la nipponica, solo 671mila di premi e ben 14 di sponsor).
    All’ottavo posto troviamo Nelly Korda, n.1 al mondo nel golf e sorella di Sebastian, con ben 14,4 milioni. Nona piazza per la ginnasta Simone Biles (11,1 milioni) e decima Caitlin Clark, stella per basket e capace di racimolare 11,1 milioni tra stipendio e sponsor. Appena fuori dalla top10 troviamo la nostra bravissima Jasmine Paolini, che grazie a straordinari risultati nel 2024 si piazza undicesima con 10 milioni di dollari complessivi, 6,5 da prize money e 3,5 da contratti extra campo.
    Il tennis si conferma sport dominante a livello economico per le donne. In passato infatti Serena Williams ha guidato la classifica delle sportive più ricche per molti anni, seguita poi da Osaka.
    Gauff è la sportiva più pagata al mondo nel 20241. Coco Gauff 🇺🇸 (Tennis) – $30.4M2. Eileen Gu 🇨🇳 (Sci freestyle) – $22.1M3. Iga Swiatek 🇵🇱 (Tennis) – $21.4M4. Zheng Qinwen 🇨🇳 (Tennis) – $20.6M5. Aryna Sabalenka 🇧🇾 (Tennis) – $17.7M6. Naomi Osaka 🇯🇵 (Tennis) – $15.9M7. Emma Raducanu 🇬🇧 (Tennis) – $14.7M8. Nelly Korda 🇺🇸 (Golf) – $14.4M9. Simone Biles 🇺🇸 (Ginnastica) – $11.1M10. Caitlin Clark 🇺🇸 (Basketball) – $11.1M11. Jasmine Paolini 🇮🇹 (Tennis) – $10M12. Jeeno Thitikul 🇹🇭 (Golf) – $9.1M13. Jessica Pegula 🇺🇸 (Tennis) – $8.2M14. Elena Rybakina 🇰🇿 (Tennis) – $7.9M15. Lydia Ko 🇰🇷 (Golf) – $6.7M
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Nastase polemico sul Caso Swiatek: “Due pesi e due misure con Halep” poi la provocazione “Se Jannik Sinner non fosse numero 1 al mondo ma fosse rumeno, quanto pensate che sarebbe stato sospeso?”

    Ilie Nastase nella foto

    Ilie Nastase, leggenda del tennis rumeno, ha sollevato una forte polemica in un’intervista a Golazo riguardo alla recente sospensione di un mese inflitta a Iga Swiatek, paragonandola al caso della connazionale Simona Halep.
    L’ex campione ha espresso dure critiche sulla disparità di trattamento tra le due tenniste: “Vediamo la differenza. Una sospensione così lieve è dovuta al fatto che si tratta della Polonia. È solo un mese! La Romania è un paese del terzo mondo, mentre la Polonia è un paese importante, un leader mondiale.”Nastase ha poi fatto riferimento al caso Halep, che è stata lontana dai campi per quasi due anni: “È disgustoso. Quello che è successo a Simona Halep, che non ha potuto giocare per quasi due anni, dimostra questa disparità.”
    Per enfatizzare il suo punto di vista sulla presunta discriminazione, Nastase ha fatto un’ipotesi provocatoria: “Se Jannik Sinner non fosse numero 1 al mondo ma fosse rumeno, quanto pensate che sarebbe stato sospeso? Almeno 2 o 3 anni.”Le dichiarazioni di Nastase alimentano il dibattito sulla presunta disparità di trattamento nelle sanzioni sportive, toccando temi sensibili come le differenze geopolitiche e il loro possibile impatto sulle decisioni disciplinari nel tennis professionistico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Kyrgios attacca duramente sul caso Swiatek: ‘Tennis marcio, nessuna scusa’. Spunta la lista dei farmaci dimenticati

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios non ha usato mezzi termini nel commentare il caso doping di Iga Swiatek, accusando l’ITIA e attaccando le giustificazioni della polacca. Secondo l’australiano, un professionista non può sempre nascondersi dietro la scusa di “non sapere cosa stava assumendo”.
    NUOVI DETTAGLIEmergono nuovi particolari sulla gestione del caso da parte dell’ITIA. Tra i dettagli più significativi, Swiatek aveva presentato una lista di 14 medicinali e/o integratori alle autorità dopo la positività, ma curiosamente il farmaco che ha causato il test positivo non era incluso in questo elenco.
    LA SPIEGAZIONE E I DUBBILa polacca ha giustificato l’omissione dicendo di essere stanca, di aver dormito solo poche ore e di aver dimenticato di includere il medicinale perché non era presente nella lista da cui ha copiato le informazioni da inviare all’autorità competente.
    LA DECISIONE DELL’ITIANonostante l’ITIA abbia trovato “strana” questa dimenticanza, dopo due colloqui con la giocatrice ha accettato le sue spiegazioni, una decisione che ha alimentato ulteriormente le polemiche sulla gestione del caso.

    The excuse that we can all use is that we didn’t know. Simply didn’t know. Professionals at the highest level of sport can now just say “we didn’t know” 👏
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) November 29, 2024

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO