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    Rune giocherà sul “rosso” di Barcellona. Al via anche Alcaraz

    La infografica del torneo

    Holger Rune sarà uno dei protagonisti dell’ATP 500 di Barcellona, storico evento sul rosso catalano quest’anno al via il prossimo 14 aprile presso il Real Club de Tenis Barcelona-1899, più antico circolo tennistico di Spagna. L’annuncio è arrivato direttamente dai canali social del torneo spagnolo, con il post su X che riportiamo. Sarà l’edizione n.75 del torneo.

    🇩🇰 Holger Rune is ready to battle at the Barcelona Open Banc Sabadell 2025!
    Who’s excited to see him in action? Tickets available on the link in bio 💪🎾@holgerrune2003 pic.twitter.com/eustLdBeBR
    — Barcelona Open Banc Sabadell (@bcnopenbs) February 6, 2025

    Sarà un ritorno dopo quattro anni per il danese dopo la prima esperienza datata 2021, quando assai giovane passò le qualificazioni per arrendersi al primo turno nel main draw di fronte alle rotazioni mancine ed esperienza di Albert Ramos, catalano “doc” e sempre temibile sui campi di casa.
    Tre sono i top 10 al momento confermati: Carlos Alcaraz, Casper Ruud e Andrey Rublev, con Rune subito dietro. “Rune è un giocatore che mi piace molto” dichiara David Ferrer, direttore del torneo di Barcellona. “Ha uno stile molto aggressivo che lo ha portato a vincere titoli importanti nonostante la sua giovane età”. Holger è un tennista assai temibile sulla terra battuta, come dimostrano le finali raggiunte a Roma e Monte Carlo. “È un giocatore di un grande futuro, lo vedo con chance importanti di vincere titoli del Grande Slam, seguendo le orme di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Siamo molto felici di averlo a Barcellona e sono sicuro che farà divertire il pubblico. Poterlo vedere dal vivo è un’opportunità unica e la gente se lo ricorderà”.
    Il campione in carica del torneo è Casper Ruud, lo scorso anno sconfisse in finale Stefanos Tsitsipas. In precedenza l’albo d’oro vede due titoli per Alcaraz, quindi l’ultimo successo di Nadal, targato 2021, uno dei suoi 12 trionfi in carriera a Barcellona. Sicura la presenza di diversi italiani, anche se alcuni potrebbero optare per il torneo concorrente nella stessa settimana, il rinnovato BMW Open di Monaco di Baviera, passato quest’anno a categoria 500. Anche Jannik Sinner ha annunciato la sua presenza in Baviera, ma visto che in quella settimana è stata fissata l’udienza presso il TAS di Losanna per la nota vicenda Clostebol, appare difficile che il nostro n.1 possa partecipare all’evento.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: Sonego da applausi, ma Rune la spunta al termine di una bellissima partita

    Lorenzo Sonego

    Coraggio leonino, una condizione fisica strepitosa e tanti bei colpi offensivi non bastano a Lorenzo Sonego per venire a capo di un Holger Rune altrettanto potente e combattivo nel primo turno dell’ATP 500 di Rotterdam. Il danese risponde molto bene, spinge con tutta la sua forza e determinazione per oltre due ore e alla fine doma la resistenza dell’azzurro col punteggio di 7-6(4) 6-4, davvero una gran bella partita ricca di scambi spettacolari e colpi vincenti. Proprio la risposta è stata la fase di gioco che ha fatto pendere la bilancia dalla parte di Rune, insieme alla sua maggior efficacia complessiva al servizio, non tanto in termini di punti diretti ma per come sia riuscito a comandare nei suoi game, forte di un primo colpo di scambio assai incisivo. Spiace commentare una sconfitta di Sonego dopo una sua prestazione così buona e particolarmente interessante sul lato del rovescio, il suo “storico” punto di relativa debolezza. Lorenzo ha retto in modo sorprendente nello scambio sulla diagonale di sinistra, affrontando di petto e con ottimo anticipo il cross del rivale, uno dei suoi marchi di fabbrica; c’è riuscito trovando grandi appoggi (è stato un fulmine nella copertura del campo) e rischiando l’esecuzione rapida, in anticipo, sempre attivo sulla palla invece che subendola come troppo spesso gli è capitato in passato. È una tecnica esecutiva rischiosa per lui, ma vista la straripante condizione atletica e fiducia dopo i quarti agli Australian Open c’ha provato e ha trovato ottime soluzioni, anche dei vincenti che hanno lasciato di stucco il rivale.
    La partita è stata complessivamente ben giocata e ricca di scambi divertenti, peccato per l’ora tarda a cui è iniziata e finita, con un primo set durato oltre 70 minuti, con vere battaglie a tutto campo in più game, in particolare i turni di servizio dell’azzurro, più sofferti e complicati. Lorenzo ha rischiato di finire sotto di due break nel primo set, bellissima è stata sua reazione che l’ha issato sino al tiebreak. Proprio nel gioco decisivo arrivano i rimpianti, con un grave errore di diritto ha consegnato a Rune l’allungo decisivo, forse distratto dalla finta del rivale o indeciso su come affrontare una palla a metà campo. Il secondo set si è giocato punto su punto, e Rune ha trovato il break all’ultimo tuffo con alcune giocate da applausi. È corretto sottolineare come Holger sia stato complessivamente più solido nei suoi game di servizio e molto aggressivo in risposta, l’evidenza viene anche dalle palle break: il danese ha chiuso il match con 13 chance di break, contro le sole 2 dell’italiano. Bravo Sonego a servire bene e giocarle di petto, mostrando carattere e determinazione, ma anche lucidità nella loro gestione.
    In generale Lorenzo ha disputato una partita tatticamente ineccepibile: attaccare per primo per non essere attaccato, e l’ha fatto bene volando sul campo prontissimo a correre in avanti. E pure in risposta o quando è stato messo sotto dalla maggior potenza del rivale non ha mai cercato di scappare della lotta tirando una pallata a bassa percentuale, ma costruendo una difesa interessante anche sul lato del rovescio, in grande spolvero in questo 2025. Rune ha meritato il successo perché complessivamente più efficace e più completo, ma ha dovuto giocare una gran partita per venire a capo di un Sonego mai domo. In questo percorso verso un tennis più asciutto e offensivo, tatticamente assai migliorato in rapporto alle sue possibilità, Sonego deve trovare più qualità in risposta, questo il difetto che oggi ha pagato con la sconfitta. Molti gli errori in spinta dell’azzurro, ma tutti o quasi sono arrivati cercando offendere, di crearsi spazio, quindi alla fine ben rischiati. Ma con questo livello, determinazione e spirito offensivo, Sonego è sulla strada giusta per ottenere ottimi risultati.
    Sonego inizia il match al servizio, alcuni bei colpi da parte di entrambi (clamoroso un rovescio di Rune e la lotta si scalda immediatamente. Lorenzo annulla una palla break con un diritto a tutto rischio e muove lo score con un solido serve and volley. Più agile il primo turno di battuta del danese, ace al centro sul 40-30 (1-1). È indispensabile per Sonego mettere la prima palla in gioco, altrimenti la risposta di Rune diventa molto insidiosa, prende spazio sul campo e diventa pericoloso. Quando il primo servizio c’è, poi è rapidissimo Lorenzo nel girarsi sul diritto e comandare. Proprio l’assenza della prima palla costa a Sonego un’altra palla break da difendere nel terzo game. Il BREAK purtroppo arriva, cerca un angolo troppo stretto il torinese col diritto per aprire il campo, ma spazzolata sulla palla non imprime abbastanza profondità e la traiettoria muore in rete. Rune una molla con la risposta, e il rovescio pesante fa tanta differenza, peccato perché lo score era 40-15 per l’azzurro. Pochissime prime in campo per Holger, ma la seconda è profonda e carica di spin, la risposta. di Sonego non è incisiva, anzi non la trova proprio. 3-1 Rune. Il problema enorme per l’azzurro è che Rune sembra non soffrire la sua palla, anche quando spinge, a meno che la traiettoria non sia quasi sulle righe. Si appoggia bene il danese, ci mette potenza e nello scambio sbaglia poco. Nel quinto game Lorenzo si butta a rete con coraggio, gioca pure un tocco in avanti sotto le gambe (difetto di posizione) ma Rune lo passa e si prende la chance del doppio break. Stavolta va bene, il passante del danese si ferma sul nastro, non era perfetto l’attacco di Sonego. Col servizio Lorenzo resta in scia sul 3-2. Nel sesto game Sonego si supera: prima un lob perfetto, poi lascia partire un diritto vincente da sinistra che sorprende Rune e gli vale la chance del contro break sul 30-40. SPLENDIDO punto di Lorenzo! Risponde, trova un bel rovescio cross, davvero incisivo, e via di palla corta in avanzamento. 3 punti spaziali e 3 pari, meritatissimo! Segue un bel turno di servizio, chiuso con un ace che gli vale il 4-3. Il set torna sui binari del servizio, fino al 5 pari. Sonego commette doppio fallo, poi attacca ma commette un errore di volo e si ritrova sotto 0-30. Con un rovescio potente in diagonale Rune strappa due palle break delicate sul 15-40. Diritto devastante di Lorenzo dopo il servizio, la prima chance vola via; poi resiste rovescio vs. rovescio e salva anche la seconda palla break. Rune non ci sta, tira un passante di diritto impressionante per potenza, gli vale la PB #3. Bravo! Ancora col rovescio, stavolta un contro piede di qualità che fulmina il danese. Il game è un vero braccio di ferro, Con un ace Sonego annulla una quarta palla break. Come si cava dal buco Lorenzo… 6-5 e poi tiebreak. Il mini break arriva nel quinto punto: una risposta di Rune ha una traiettoria sporca e pizzica la riga, provocando l’errore di Sonego. Con un gran rovescio in allungo Holger si porta 4-2. Con un diritto potente da destra Sonego si riprende di prepotenza il mini-break, 4-3. No! Segue un erroraccio di Lorenzo, forse distratto da una sorta di finta (stop e poi corsa) del rivale, tira lungo un diritto da metà campo. 5-3. Non fortunato Sonego nel punto successivo, scambio mozzafiato che l’azzurro cerca di chiudere con un diritto stretto, troppo di poco. 6-3 Rune. Chiude al secondo set point, diritto vincente. 7 punti a 4. Gran bel set, tanti punti spettacolari e un Sonego pugnace e incisivo anche col rovescio. Ripenserà a quel diritto errato sul 4-3 del tiebreak…
    Rune inizia al servizio il secondo set, qualche errore di troppo gli costa una palla break sul 30-40. La gioca bene col diritto aggressivo e smash sicuro (1-0). Forte dell’occasione salvata e pure del primo set vinto, Holger guadagna campo dalla risposta, è molto aggressivo e si porta 15-30, poi 15-40 con un altro diritto ottimo, stavolta incrociato e velocissimo. Sonego salva bene le due palle break, un attacco preciso e poi una smorzata, finalmente vincente dopo alcuni tentativi non ottimali. Ancora la smorzata lo aiuta sulla terza palla break, mascherata benissimo tanto che Rune nemmeno parte. 1 pari. Lotta molto Lorenzo, ma anche il secondo turno di battuta è sofferto perché in risposta Rune è tostissimo, c’è ancora palla break sul 30-40. Chiede e ottiene il massimo dal servizio. Si salva Sonego, traballa ma regge. Il set torna sui binari del servizio, Holger non concede sulla, il diritto è potente dopo il servizio e comanda. Sonego ha coraggio e rischia, ma non basta. Sul 4 pari Lorenzo trova una risposta splendida di rovescio, sorprende l’avversario e gli vale lo 0-30. Rune combina un disastro sbagliando uno smash che forza il game ai vantaggi. Rischia in risposta Lorenzo, fa bene, ma purtroppo il diritto è lungo, ha provato a strappare una palla break mettendoci tutto il punch; e continua a crederci anche da sinistra, mettendo grande pressione a Holger, che spesso è costretto a giocare il primo colpo dopo il servizio quasi di contro balzo. È il game più lottato del set con il danese al servizio, Rune lo porta a casa a fatica, 5-4, poi inizia il turno di risposta con un bellissimo passante in corsa. Poi fa un capolavoro sotto rete, gestendo con un miracolo (e un pizzico di nastro) un bel passante basso del nostro. 0-30. Sonego vola a rete, non si sa come è riuscito a coprirla, allungandosi a tutta e tenendo la volée in campo, prodezza! Rune trova un’accelerazione di rovescio bellissima, appoggi splendidi e via. Un vincente da applausi che gli vale Due Match Point sul 15-40. Non entra la prima palla di Lorenzo… ma il diritto inside out lo aiuta, 30-40. Sul secondo si butta a rete Sonego, ma l’attacco non gli esce abbastanza lungo e il passante cross di diritto chiude il match. Gran bella partita, tanti i vincenti e punti spettacolari. Giocando così, Sonego non perderà molti match.

    Marco Mazzoni

    Lorenzo Sonego vs Holger Rune ATP Rotterdam Lorenzo Sonego64 Holger Rune [5]76 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-5 → 4-6H. Rune 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4H. Rune 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4L. Sonego 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-302-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1H. Rune 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* ace 1*-2 2*-2 2-3* 2-4* 3*-4 3*-5 3-6* 4-6*6-6 → 6-7H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6L. Sonego 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 A-405-5 → 6-5H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 5-5L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4H. Rune 15-0 ace 40-0 ace4-3 → 4-4L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-3 → 4-3H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-3 → 3-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-3 → 2-3H. Rune 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2H. Rune 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Rune fa autocritica: “Non ho lavorato abbastanza, ora è il momento di cambiare”

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Holger Rune si trova a un punto di svolta della sua carriera. Il talento danese, dopo aver fatto irruzione nell’élite del tennis con una forza dirompente, ha vissuto due stagioni di stallo che lo hanno portato a una profonda riflessione sul suo percorso professionale.
    In un’intervista a SuperTennisTV, Rune ha aperto il suo cuore analizzando gli ultimi anni: “Sono stati una grande sfida per me. Tutto è successo molto velocemente nella mia carriera. Vincere quella finale a Parigi-Bercy contro Djokovic è stato bellissimo, ma anche molto stressante. Ho imparato molto da quell’esperienza e ora sento di essere tornato sulla strada giusta.”Il danese ha ammesso di aver subito il peso delle aspettative: “Ho sentito molta pressione, mi sono lasciato condizionare dalle aspettative che la gente aveva su di me. Ora quella fase è passata. Ho capito che quando sei giovane ci sono molte cose che non sai e devi imparare a reagire nel modo giusto a ciò che accade.”
    La sua autocritica è stata particolarmente onesta: “Accetto le critiche della gente e ammetto che nell’ultimo anno e mezzo non ho lavorato duramente come avrei dovuto. Ora lo sto facendo e spero che arrivino i risultati. Ho compreso quanto impegno serve per vincere uno Slam, che resta il mio grande sogno.”Nonostante la necessità di migliorare, Rune non intende stravolgere il suo tennis: “Non credo di dover cambiare il mio stile di gioco. Guardate Zverev, come è migliorato ultimamente senza modificare il suo pattern tennistico. Prima dell’infortunio alla caviglia era stabilmente top-5, ora ha fatto un ulteriore salto di qualità e sta bussando con più forza alla porta degli Slam.”
    “Il mio prossimo obiettivo non è vincere un grande torneo,” ha concluso Rune, “ma massimizzare il mio potenziale e migliorare a livello fisico, mentale e tennistico. Se ci riuscirò, so che arriveranno i successi.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pagelle 2024: il meglio, …e il peggio, della stagione maschile

    Jannik Sinner trionfa agli Australian Open

    Sognare non costa niente, ma viverlo ad occhi aperti e con il cuore che batte a mille all’ora è molto, molto più bello…. Il 2024 è entrato nei libri di storia come la stagione più vincente di sempre per il tennis italiano, grazie a Jannik Sinner e tantissimo altro. Le nostre nazionali, la crescita di tanti giovani, il ritorno di Berrettini, l’esplosione ad altro livello di Musetti, una Paolini che tocca il cielo con un dito e vince l’Oro Olimpico con Errani. Niente è impossibile ma non sarà facile vivere un’altra annata così ricca di soddisfazioni. Anche a livello internazionale sono davvero tanti i temi che hanno arricchito la stagione da poco andata in archivio, tra novità, conferme e delusioni.
    Andiamo a rivivere il meglio e il peggio del 2024 al maschile, con i nostri “Oscar” in salsa tennistica. Fatti, veloci riflessioni e un pizzico d’ironia, per emozionarci di nuovo ripensando a momenti che non si potremo mai dimenticare.

    Giocatore dell’anno: Jannik Sinner
    Dopo le ultime travolgenti settimane del 2023, tutti ci aspettavamo un 2024 di Sinner di grandissimo livello e ricco di vittorie, ma… Jannik è andato oltre ogni più rosea aspettativa, ha raggiunto risultati che nemmeno osavamo sognare. Si temeva che il suo fisico non reggesse nel tempo lo sforzo di un tennis così veloce e aggressivo, la qualità degli avversari o altro ancora… niente. Sinner ha sbaragliato la concorrenza con un gioco in continuo miglioramento e un fisico ancor più solido. Si è preso tutto o quasi, dominando in modo assoluto sui campi in duro, vincendo il suo primo torneo in carriera su erba, chiudendo di nuovo l’annata da “tiranno” con le ATP Finals e la conferma in Davis Cup, ovviamente da n.1 nel ranking con un distacco enorme su tutta la concorrenza. Ha demolito ogni record del tennis italiano con una stagione tra le migliori di sempre nell’era moderna della disciplina, con il macigno sul groppone della bruttissima vicenda Clostebol, una mazzata  che avrebbe distrutto chiunque. Non lui, per un motivo molto semplice: la sua forza morale unita alla consapevolezza di non aver fatto NIENTE di male. Due Slam, record su record e soprattutto un tennis clamorosamente avvincente, sempre più ricco e completo. Vederlo volare sul rettangolo di gioco mulinando accelerazioni clamorose per velocità e controllo è un’esperienza sensoriale impagabile. Grazie Jannik.

    Sublime from Sinner
    The Italian clinches his maiden Grand Slam title
    He triumphs in five hardfought sets 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 to win #AO2024. @janniksin • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis pic.twitter.com/DTCIqWoUoR
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2024

    Delusione dell’anno: Holger Rune
    Non è stata una scelta facile. Nella categoria più scomoda si poteva optare per Djokovic, ma si è “salvato” con l’Oro Olimpico, o per Medvedev, in grande crisi tecnica e con zero titoli vinti, o anche su Tsitsipas, perso in altre faccende. Alla fine complessivamente e in rapporto al valore del giocatore, Holger Rune è tra i big di talento il tennista che meno ha performato e più ha deluso nel 2024. Aveva chiuso il 2023 al n.8 ATP, con le Finals disputate; quest’anno le Finals non l’ha nemmeno sfiorate per colpa di una stagione negativa sotto ogni punto di vista, certificata dal modestissimo n.13 ATP di fine anno. Nessun torneo vinto per il coetaneo di Alcaraz, ma soprattutto una regressione preoccupante a livello tecnico e di attitudine. Quel tennista potente, sportivamente “cattivo” e capace di spaccare la palla si è perso in quel sorriso beffardo con il quale sottolinea in più momenti dei suoi incontri la frustrazione per il non riuscire ad imporsi e giocare il suo miglior tennis. Holger è vittima di se stesso e il malato che non accetta la malattia è un paziente molto difficile da curare… Inutile girarci intorno, il pessimo anno del danese è purtroppo farina del suo sacco, non c’è sfortuna che tenga. Il tourbillon di coach e di scelte sbagliate, aggravato da problemi fisici e la fretta di rientrare, l’ha fatto crollare in un vortice perverso. Non è lucido in campo, sbaglia l’atteggiamento, la selezione dei colpi, la tattica di gioco. Rare nel 2024 le partite ben giocate, in un caos micidiale che l’ha depotenziato. Ha troppo talento per restare lontano dai migliori, ma serve uno strappo netto, e serve subito. Razionalità, una guida stabile e sicura, recuperare un tennis più semplice e basato sulle sue qualità agonistiche, questi gli obiettivi da perseguire nel 2025 per tornare a battagliare con i migliori.

    Match dell’anno: Sinner – Medvedev, finale Australian Open
    Chi legge potrà obiettare che ci sono state nel 2024 partite tecnicamente migliori (per esempio Sinner – Berrettini a Wimbledon, o Alcaraz – Sinner a Pechino per dirne due) o segnate da una battaglia ancor più avvincente (vedi Shelton – Tiafoe a US Open) ma la vittoria di Jannik in rimonta su Daniil nella finale di Melbourne è stata una partita non solo bella, ma fondamentale per il 2024 del nostro campione. Per mille motivi. La prima finale Slam, due set giocati con la normale tensione della prima volta – e sotto i colpi di avversario fortissimo – e quindi la capacità di ribaltarla con quella scossa di rabbia alla fine del secondo set, il cambio tattico e la furia in risposta. In quei 3 minuti tutto è cambiato: Sinner è salito in cattedra e si è preso il campo, le gambe e la testa dell’avversario. “Sono morto” diceva a Vagnozzi, ma invece è risorto come un meraviglioso Lazzaro sportivo, andando a prendersi il primo Major in carriera. Un successo decisivo, tonnellate di autostima e uno slancio clamoroso per il resto della stagione. Sono convinto che se non fosse riuscito a ribaltare quella finale, non avrebbe disputato un 2024 così vincente. La partita è stata anche molto bella a tratti, ma è soprattutto il suo peso specifico ad eleggerla come la più importante dell’anno.

    Ritorno dell’anno: Matteo Berrettini
    Quanto è bello scrivere questo commento. Il nostro Matteo-Nazionale negli ultimi anni ha trangugiato una quantità di fiele che avrebbe abbattuto qualsiasi essere umano… Non lui. Tutto è nato a Malaga 2023, su quella scomodissima panchina azzurra in Davis. Lì a soffrire e poi gioire con gli altri, ma da tifoso, non da protagonista. Ma come… io che ho dato idealmente il via a questo Rinascimento azzurro, non sono in campo a vincere? L’anno prossimo ci sarò io lì con Jannik. Una promessa a se stesso che si è trasformata in una forza brutale che per una volta è stata più forte degli infortuni e pure della sfiga atavica che non lo lascia mai in pace. C’ha messo qualche mese a carburare e sanarsi al 100%, poi The Hammer è torneo, ha vinto ed è stato anche sfortunato sui prati, dove ha trovato prima Draper e poi un Sinner irreale a bloccarlo, altrimenti poteva arrivare il terzo titolo a Stoccarda e a Wimbledon chissà… Ma dopo la doppietta estiva sulle Alpi, ha messo a fuoco proprio quella Davis e ha vinto, tra Bologna e Malaga, vero grande protagonista della nostra terza “insalatiera”. Pure il migliore in assoluto per rendimento sul rosso, ma quei numeri sono quisquilie. L’unica cosa che conta è che Berrettini è tornato.

    Impresa dell’anno: Musetti semifinale a Wimbledon
    Sul rosso di Parigi i segnali erano forti e chiarissimi. Lorenzo Musetti ha cambiato passo. Due match dominati, poi quella partita notturna persa contro Djokovic, ma che qualità. Anticipo, un tennis più diretto e una posizione migliore. E uno sguardo più intenso, con gli occhi solo sulla palla e non su territori autodistruttivi. Per questo mi ero spinto a dire appena prima della stagione su erba che Musetti proprio sull’erba avrebbe spiccato il volo, che i prati sarebbero diventati la sua miglior superficie se fosse riuscito a tenere quell’attitudine, facendo ancor più tesoro delle peculiarità del contesto “verde” per affinare il suo gioco ed elevarlo ulteriormente. La previsione si è rivelata azzeccata. “Muso” ha fiutato l’erba, l’ha fatta sua e il suo tennis è decollato. Ha giocato settimane stellari, non ha vinto per poco al Queen’s, ma a Wimbledon ha giocato un torneo spettacolare, esplodendo tutta la qualità del suo braccio e volando in semifinale, suo miglior risultato in carriera in uno Slam,. Il tennis di qualità, mano e variazioni di Lorenzo è ideale per come si interpreta oggi il gioco su erba, e Wimbledon l’ha dimostrato. C’è riuscito finalmente credendo in se stesso e razionalizzando i tempi di gioco, con sincronie mai così adeguate e rapide. Sullo slancio dei Championships è tornato a Parigi e si è preso un bronzo Olimpico meritatissimo, stoppato solo da un Djokovic “in missione”. Peccato per le finali perse in Cina e Umago, ma il suo Wimbledon 2024 resta l’impresa dell’anno e pietra angolare su cui costruire una nuova carriera, a caccia della top10 e oltre…

    Torneo dell’anno: Australian Open
    Altra scelta non facile, ma oltre alla clamorosa vittoria di Sinner, molte sono state le partite belle e significative del torneo. La semifinale di Jannik vs. Djokovic, con i primi due set nei quali ha forse toccato il suo miglior tennis in carriera; l’altra semifinale tra Medvedev e Zverev, battaglia feroce, e poi Medvedev – Hurkacz e Zverev – Alcaraz, o De Minaur – Rublev e Shelton – Mannarino… tante le partite interessanti che fanno preferire gli AO24 ad altri bei tornei stagionali.

    Fattaccio dell’anno: il ricorso della WADA alla positività di Sinner al Clostebol
    Non ha senso adesso ripercorrere tutti gli spigoli di una faccenda a dir poco spigolosa. Solo sottolineo quello che ritengo essere IL fattaccio. C’è stato un errore. Terribile, evidente e se mi passate il termine grottesco da parte di professionisti di quel livello nel team di Jannik. Ma… se un tribunale indipendente ha accertato i fatti con una sentenza che parla di quantità di sostanza ridicola e nessuna pratica dopante, e la stessa WADA riconosce che NON c’è stata la volontà di alterare le prestazioni con una pratica illecita, allora… di cosa stiamo parlando? L’attività antidoping è sacrosanta per cacciare a pedate nel sedere dallo sport coloro che barano. Qua si riconosce che non si è barato e non c’è stata la volontà di farlo. Allora tutto il resto è un teatro dell’orrore, che fa male allo sport e alla sua credibilità.

    Punto dell’anno: back di diritto difensivo di Berrettini contro Kokkinakis in Davis Cup
    Nel web e tv girano highlights di ogni tipo, tra difese assurde (clamorosa quella di Sinner vs. Alcaraz a Indian Wells), tweener o tuffi (ancora Jannik ad Halle, incredibile quello vincente vs. Griekspoor!), ma ancora per il peso specifico e tensione del momento, scelgo la difesa leonina e taglio sotto col diritto improvviso di Berrettini contro Kokkinakis nella fase decisiva della semifinale in Davis Cup. Partita di una durezza totale, con il “Kokk” che è uomo Davis vero, e il nostro Matteo che non accetta la sconfitta. Scambio terribile, comanda l’australiano e il nostro corre con disperata lucidità verso destra tirando un diritto difensivo in chop che taglia il campo e sorprende il rivale. Esplode lo stadio, e quell’improvvisa giocata di classe tramortisce il rivale e consegna idealmente la vittoria a Berrettini. Idealmente consegna anche la coppa, perché se Matteo perde quel match, non sappiamo come sarebbe andata a finire contro la fortissima coppia australiana nel doppio decisivo… Un colpo di classe e davvero fondamentale.

    Matteo Berrettini that is OUT OF THIS WORLD #DavisCup | @MattBerrettini | @federtennis pic.twitter.com/zL2iDbtYkG
    — Davis Cup (@DavisCup) November 23, 2024

    Giocatore più migliorato: Jack Draper
    Ho sempre esaltato la qualità e differenza del britannico, ma viveva di sprazzi isolati. Nell’estate 2024 finalmente Jack è esploso al massimo livello, facendo vedere a tutti che razza di tennista sia. Gioca forte, gioca bene, fa il punto da ogni posizione e ti fa giocare pure malissimo perché controlla, varia e ti porta in posizioni molto scomode. Dopo anni di alti e bassi per problemi fisici e pure uno stato ansioso che non riusciva a domare in troppe occasioni – portandolo pure ad infortunarsi per eccesso di tensione – Draper a US Open ha messo il mostra il meglio del suo repertorio e solo un Sinner troppo forte l’ha stoppato. Ha cambiato passo, come tennis e come testa. Se il fisico lo lascia in pace (ha dichiarato di riuscire ad allenarsi meglio e con continuità) è facile pronosticarlo come prossimo top10 e tennista da corsa nei grandi tornei. Non gli manca niente, ma proprio niente, per sedersi al banchetto dai grandi, e non per star lì solo a guardare… Una menzione anche per il bravissimo Flavio Cobolli: incredibile quel che è riuscito a fare a livello tecnico e di prestazione nel 2024. Incredibile!

    La foto dell’anno: Nadal che saluta il pubblico di Roma dalla passerella del Foto Italico
    Dopo Roger 2019, a spasso per il Foro su di una sorta di “Papa-Mobile” attorniato da un’orda di appassionati festanti, come dimenticare Rafa che sulla passerella tra Centrale e area giocatori saluta una marea umana, tutta per lui. Una foto memorabile, e momento che ho avuto la fortuna di vivere lì a due passi. Brividi. Giusto tributo al tennista più amato dell’era moderna insieme a Federer. Le due icone più amate del nostro sport.

    Un sassolino nella scarpa…: nessun progresso sul calendario stagionale
    Il calendario stagionale è e resta il grande problema del tennis attuale, che con la durezza e fisicità raggiunta dal gioco fa diventare il tutto poco sostenibile. Visto che di voglia di intervenire sulle condizioni non sembra essercene (purtroppo), si dovrebbe almeno entrare a gamba testa sullo schedule, togliendo storture e problemi. Invece la via intrapresa non sembra affatto quella corretta. Il puntare una sorta di “all-in” sui M1000 di 12 giorni non piace alla stragrande maggioranza dei giocatori; si è tolto un torneo su erba, quando questa è tornata la superficie che regala il miglior tennis; in America Latina si giocherà solo per tre settimane, penalizzando un continente che ama il tennis come pochi altri; fioccano continue esibizioni; non si riesce a trovare una miglior sistemazione alla Davis, che almeno vedrà le finali in Italia (grazie FITP). Insomma, problemi tanti, volontà di intervenire in modo strutturale e deciso, poca. Non è facile, il compito è dir poco arduo, ma si potrebbe fare molto di più.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rotterdam 2025 da sogno: Sinner, Alcaraz, Medvedev e Rune al Via

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    L’ATP 500 di Rotterdam 2025 si preannuncia come uno dei tornei più spettacolari della stagione, con un campo partenti di assoluto prestigio che include i migliori giocatori del circuito.Con questo cast di stelle, il torneo olandese si candida a essere uno dei momenti più emozionanti della prima parte della stagione 2025, offrendo agli appassionati la possibilità di vedere all’opera i maggiori protagonisti del tennis mondiale.
    Un Field StellareIl torneo olandese, in programma dall’1 al 9 febbraio, ha appena annunciato la partecipazione di Holger Rune, che si aggiunge a un già straordinario elenco di partecipanti che include:– Jannik Sinner– Carlos Alcaraz– Daniil Medvedev
    Un Torneo di Altissimo LivelloLa presenza dei migliori giocatori del momento promette spettacolo e tennis di altissima qualità. Rotterdam si conferma così come uno degli appuntamenti più attesi del calendario ATP, con un livello di partecipazione paragonabile a quello di un Masters 1000.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il Natale solidale di Holger Rune

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Holger Rune dimostra ancora una volta la sua sensibilità sociale lanciando un’importante iniziativa benefica per il periodo natalizio. Il tennista danese sta supportando BørneTelefonen, un’azienda di telecomunicazioni impegnata in un progetto solidale rivolto ai più giovani.
    L’IniziativaIl progetto prevede il potenziamento di una linea telefonica sicura dedicata ai giovani danesi che necessitano di supporto e ascolto durante le festività natalizie. Non è la prima volta che Rune si impegna in campagne di solidarietà, confermando la sua particolare attenzione verso le problematiche dell’infanzia.L’iniziativa ha ricevuto l’apprezzamento unanime della comunità tennistica, che ha applaudito l’impegno sociale del giovane campione danese. Un gesto che dimostra come il tennis possa essere un veicolo importante per promuovere cause sociali significative.
    Questa azione benefica conferma come Rune, nonostante la giovane età, sia consapevole del suo ruolo di figura pubblica e della possibilità di utilizzare la sua notorietà per fare del bene.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rune punta a raggiungere Sinner e Alcaraz: “Massimizzare il mio potenziale e vincere Slam”

    Holger Rune (foto Patrick Boren)

    Rune è sicuro di aver ancora ampio margine di crescita tennistica, senza stravolgere il suo gioco ma mettendo ordine in ogni tassello. Risolto il puzzle, ritiene di aver le qualità per arrivare al livello di Sinner e Alcaraz e vincere i tornei dello Slam. L’esplosione del classe 2003 danese nella seconda parte del 2022 fu uno temi più importanti di quell’anno, con la potenza dei suoi colpi e l’aggressività mostrata in campo tutti lo ritenevano pronto a competere per i Major già nella stagione successiva. Invece Holger, nonostante il best ranking di n.4 toccato nell’anno forte dei molti punti della stagione precedente, è entrato in brutto vortice di scelte tecniche discutibili, cambi di rotta repentini e anche infortuni che l’hanno fatto scendere progressivamente nel ranking, e soprattutto hanno depauperato il suo tennis, diventato sempre più caotico e meno consistente. Rune è pronto a ripartire nel 2025 con rinnovata voglia di far bene e riprendersi quel ruolo da “terzo incomodo” tra Sinner e Alcaraz che tutti gli prospettavano. Ne ha parlato nel corso dell’evento UTS di Londra, parole raccolte da tennis365.
    “Per tornare ai vertici non devo cambiare tutto nel mio gioco. Sono solo piccoli aggiustamenti che però messi insieme fanno la differenza. Ho lavorato su alcune cose nell’evento esibizione con Casper (Ruud) e sto continuando a lavorarci in ogni occasione, anche qua a Londra. Se guardiamo qualcuno come Zverev, vediamo quanto sia migliorato ultimamente. Prima del suo infortunio, era costantemente tra i primi cinque, ma ora è migliorato di nuovo e sarà uno dei grandi favoriti per i Grandi Slam l’anno prossimo. È lo stesso percorso che voglio fare anch’io da qua in avanti. Il mio prossimo passo non è vincere un torneo in particolare, è solo massimizzare il mio potenziale. Credo che se ci riesco, posso vincere i tornei del Grandi Slam”.
    Ecco per Rune cosa distingue Sinner e Alcaraz dagli altri: “Sinner è stato il giocatore più completo quest’anno. Poi quando Alcaraz gioca il suo miglior tennis, è altrettanto forte e completo, ma allo stesso tempo possono migliorare ancora in alcune aree. È incredibile se pensiamo che quest’anno Sinner ha vinto quasi tutto, ma nonostante questo, ed è la cosa più grandiosa del tennis, tutti hanno sempre la possibilità di migliorare. Alcaraz è stato grandioso per il tennis. È un grande giocatore, ha un sacco di abilità e sta mostrando le sue abilità in campo. Proprio la voglia di migliorare li distingue. Spero di essere lì con loro presto”.
    Due parole di Rune anche sul tema più caldo di questa off-season, la strana coppia Djokovic – Murray. “Novak non aveva un allenatore, stava cercando qualcosa di nuovo, ma non mi aspettavo qualcuno come Andy al suo fianco. Sono sicuro che vuole vincere altri Slam e non sappiamo come sarà avere Murray al suo angolo. È una collaborazione interessante, di sicuro. Non credo che molti di noi avrebbero ipotizzato qualcosa del genere, potrebbe essere molto positivo per entrambi. Quest’anno il suo obiettivo era vincere le Olimpiadi e ci è riuscito. Forse era il suo unico obiettivo e dopo quello, non so quale sia la sua motivazione” conclude il danese.
    Scivolato al n.13 del ranking con ben 23 sconfitte e nessun torneo vinto, è facile pronosticare per Rune un 2025 migliore e un nuovo ingresso in top10. Tuttavia la qualità di gioco complessiva e la costanza di rendimento dei migliori sembra ancora piuttosto lontana dal livello mostrato dal danese negli ultimi mesi. A lui rilanciarsi con una diversa attitudine in campo e l’abilità nel trasformare in energia positiva quell’aggressività che invece troppo spesso diventa conflittuale e gli fa perdere il focus nel corso degli scambi. Certamente ritrovare il miglior Holger sarebbe un gran bell’acquisto per il tennis di vertice.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rune su Murray-Djokovic: “Un’alleanza inaspettata ma potenzialmente vincente”

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Durante il recente torneo UTS, Holger Rune, numero 13 del mondo, ha condiviso le sue riflessioni sulla sorprendente collaborazione tra Andy Murray e Novak Djokovic, offrendo un’interessante prospettiva sul futuro di questa partnership.L’opinione condivisa sembra essere che questa insolita partnership potrebbe rivelarsi sorprendentemente efficace, unendo l’esperienza di due delle menti più brillanti del tennis moderno.
    “È una configurazione interessante, questo è certo,” ha dichiarato Rune a Tennis Majors. “Non credo che molti di noi l’avessero previsto. Penso che possa essere potenzialmente positivo per entrambi. Djokovic non aveva un allenatore prima, quindi era naturale che ne cercasse uno, ma non mi aspettavo che scegliesse qualcuno come Andy.”Il danese ha sottolineato il potenziale intellettuale di questa collaborazione: “Andy è ovviamente un giocatore super intelligente, e anche uno che ha battuto Novak in alcune occasioni. Mi chiedevo: ‘Perché proprio loro due insieme?’ E credo sia perché possono parlare molto di strategia e di come battere i migliori giocatori. Entrambi hanno un QI tennistico molto alto.”
    Anche Thanasi Kokkinakis ha espresso il suo supporto: “Non ci sono molte persone che possono dire qualcosa a Novak, ma se qualcuno può farlo, quello è Andy. Ha giocato nella stessa era e contro di lui, quindi sono sicuro che conosca alcuni aspetti che potrebbero aiutarlo. Credo che Andy farà un ottimo lavoro.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO