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    i bookie lanciano Sinner ai quarti, sempre più vicina la seconda posizione nel ranking. Paolini: crollano le quote per un altro titolo

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner non vuole smettere di scrivere la storia del tennis italiano. Dopo aver superato il record di sedici vittorie consecutive, il numero uno azzurro non sembra volersi fermare. Anche negli ottavi di finale contro Ben Shelton i bookmaker quotano un agile successo dell’italiano: la vittoria è offerta a 1,17 contro la quota dello statunitense, a 5,10. L’ultimo scontro tra i due si è chiuso con un combattuto 2-0 per Sinner, risultato che anche questa volta sembra quello più probabile per i betting analyst, che lo vedono a 1,50, seguito dal 2-1 a 3,65. Scende intanto a 3,25 su Betflag la quota del terzo titolo consecutivo per Jannik, che dopo questa settimana potrebbe ritrovarsi alla seconda posizione del ranking Atp.
    Impegnata negli ottavi anche l’altra numero uno italiana: Jasmine Paolini. La toscana, dopo il brillante successo contro Kalinskaya, è avanti nelle quote contro Potapova: l’accesso ai quarti di finale per Paolini è visto a 1,60 contro i 2,20 della russa. Nel set betting è avanti il 2-0 per l’italiana, a 2,30, seguito dal 2-0 per la rivale a 3,50. Paolini convince sempre di più gli esperti: prima del torneo la conquista del secondo titolo 1000 per Jasmine era offerta a 66, ora è scesa a 20. Impresa più che proibitiva, invece, per Luca Nardi contro Novak Djokovic: il giovane talento italiano insegue a 10,95 una clamorosa vittoria sul numero uno al mondo, in quota a 1,01.
    Scontri diretti e Quote3R Norrie (28) 🇬🇧 – Monfils 🇫🇷 0-3 2.02 1.803R Musetti (26) 🇮🇹 – Rune (7) 🇩🇰 0-1 3.26 1.353R Ruud (9) 🇳🇴 – Fils 🇫🇷 0-1 1.41 2.913R Paul (17) 🇺🇸 – Humbert (14) 🇫🇷 2-0 1.93 1.873R Fritz (12) 🇺🇸 – Baez (19) 🇦🇷 3-0 1.17 5.053R Mannarino (21) 🇫🇷 – Dimitrov (13) 🇧🇬 0-4 4.13 1.243R Djokovic (1) 🇷🇸 – Nardi 🇮🇹 0-0 1.02 16.943R Medvedev (4) 🇷🇺 – Korda (29) 🇺🇸 1-2 1.39 3.05R16 Shelton (16) 🇺🇸 – Sinner (3) 🇮🇹 1-1 5.00 1.17R16 Zverev (6) 🇩🇪 – De Minaur (10) 🇦🇺 6-2 1.93 1.87R16 Lehecka (32) 🇨🇿 – Tsitsipas (11) 🇬🇷 0-2 2.69 1.47R16 Marozsan 🇭🇺 – Alcaraz (2) 🇪🇸 1-0 7.77 1.093R Yuan 🇨🇳 – Dolehide 🇺🇸 0-0 1.50 2.603R Bronzetti 🇮🇹 – Gauff (3) 🇺🇸 0-1 7.73 1.093R Stephens 🇺🇸 – Kasatkina (11) 🇷🇺 4-1 2.05 1.773R Raducanu 🇬🇧 – Sabalenka (2) 🇧🇾 0-0 5.09 1.173R Blinkova 🇷🇺 – Parry 🇫🇷 0-0 1.72 2.133R Osaka 🇯🇵 – Mertens (24) 🇧🇪 3-1 1.61 2.313R Garcia (20) 🇫🇷 – Sakkari (9) 🇬🇷 3-3 2.36 1.593R Svitolina (16) 🇺🇦 – Navarro (23) 🇺🇸 0-0 1.67 2.21R16 Pavlyuchenkova (22) 🇷🇺 – Kostyuk (31) 🇺🇦 1-1 1.73 2.10R16 Kerber 🇩🇪 – Wozniacki 🇩🇰 8-7 2.37 1.59R16 Potapova (28) 🇷🇺 – Paolini (13) 🇮🇹 0-0 2.20 1.67R16 Swiatek (1) 🇵🇱 – Putintseva 🇰🇿 2-0 1.04 12.78 LEGGI TUTTO

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    Un altro ex top-100 fra i coach del Piatti Tennis Center: nello staff arriva Thomas Fabbiano

    Thomas Fabbiano, pugliese classe 1989, è stato n.70 del ranking ATP. È un nuovo coach del Piatti Tennis Center

    La ricetta per eccellere nel tennis contiene tanti ingredienti: impegno quotidiano, sacrifici, studio e anche capacità di mettere sul piatto l’esperienza, di chi l’insegnamento lo vive da anni o di chi ha giocato ad alti livelli. Al Piatti Tennis Center lo sanno dal giorno uno e continuano a dimostrarlo, come racconta la tendenza (sempre più evidente) a inserire nello staff ex tennisti di alto livello. Nel 2022 è toccato a Gianluigi Quinzi, nel 2023 a Luca Vanni, mentre la novità più recente è l’innesto dell’altro ex top-100 Thomas Fabbiano, numero 70 del mondo nel 2017, che ha detto basta col professionismo nel 2023. Poco meno di un anno più tardi eccolo a Bordighera, dove era già transitato da giocatore fra 2018 e 2019, e ora parte con la sua prima esperienza da coach. Fabbiano lavorerà alla corte di Riccardo Piatti per 20 settimane all’anno, al servizio di tutti i giovani di base al PTC. “Sono felice di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita – dice il 34enne pugliese –, e molto determinato per imparare a svolgere questo mestiere nel migliore dei modi. Saper insegnare non ha nulla a che vedere con l’aver giocato ad alti livelli, quindi parto dal basso e in punta di piedi, anche per mia indole. Per me è un ambiente nuovo, ma la struttura è già rodata e conta su tanta gente che la vive da anni. Mi daranno una mano a conoscere meglio gli allievi, il metodo da portare avanti e le dinamiche. Devo guadagnarmi la loro fiducia, così come quella di tutti i ragazzi”.
    Nel suo primo anno Fabbiano trascorrerà la gran parte delle settimane a Bordighera, per poter incidere di più nel quotidiano, ma anche per imparare il mestiere di coach. “Tante esperienze le ho già vissute da giocatore – continua –, ma ora è come ricominciare un nuovo processo. Lavorerò con ragazzi di tutte le fasce d’età, così da capire in ogni settore quali sono le abilità e le competenze da sviluppare. Per viaggiare ci sarà tempo, la gestione di un torneo è la parte più semplice per un ex professionista. Quindi – chiude –, ora la priorità è sviluppare le capacità adeguate per tutti gli altri aspetti di questo impiego”. A spalleggiarlo, come detto, anche Vanni e Quinzi: sono tre ex giocatori dalle storie sportive molto differenti fra loro, che faranno squadra nel team Piatti per trasmettere ai giovani i diversi aspetti del proprio vissuto.
    Sempre in tema di miglioramento di staff e servizi, il Piatti Tennis Center continua a crescere anche dal punto di vista organizzativo, tanto che dal 2024 sono stati introdotti nell’organico Federico Andreani nel ruolo di general manager e Lorenzo Boveri come nuovo business manager. “Per noi – spiega il direttore sportivo Andrea Volpini – è determinante avere una struttura interna ben chiara e sviluppata, che ci permetta sia di poter garantire a tutti gli stessi standard di qualità anche all’aumento del numero di atleti e di membri dello staff, sia di essere costantemente pronti ad aprirci a nuovi progetti. Oltre che al lavoro che svolgiamo quotidianamente con i ragazzi, l’ambizione è quella di migliorare sempre di più il funzionamento della nostra macchina, così da muoverci tutti nella stessa direzione”. Una direzione che anno dopo anno diventa sempre più innovativa. E vincente. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer brilla sulla passerella degli Oscar: una leggenda del tennis sul red carpet di Hollywood

    Roger Federer con la moglie Mirka – Foto Getty Images

    Roger Federer, leggenda del mondo del tennis e dello sport, ha fatto la sua apparizione alla cerimonia di premiazione più prestigiosa del mondo cinematografico: gli Oscar. L’ex tennista ha sfilato sul grande red carpet indossando un elegante abito con giacca bianca e pantaloni neri. Con un’eleganza degna di uno degli eventi più importanti al mondo e accompagnato dalla moglie Mirka Federer, lo svizzero ha calcato il grande tappeto rosso di Hollywood.
    E come se fosse una star del cinema, il vincitore di 20 tornei del Grande Slam è stato uno dei più acclamati al suo arrivo al Dolby Theatre, luogo che ospita tradizionalmente la cerimonia degli Oscar.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Open Bnl Monviso: Successo di Riccardo Bonadio

    Riccardo Bonadio nella foto

    Il vincitore dell’Open BNL chiuso oggi al Monviso Sporting Club di Grugliasco è stato il primo favorito della viglia, il 30enne friulano Riccardo Bonadio, attuale numero 277 del ranking mondiale e lo scorso anno numero 164 (best ranking). Il giocatore nato a San Vito al Tagliamento ha sconfitto nella finale del singolare il numero 3 del seeding, Alessandro Ingarao, siracusano 24enne che ha un best ranking di numero 799 ATP. La partita è stata equilibrata nella prima parte (3-3), quando sul 40-40 servizio Bonadio, Ingarao ha rotto le corde del proprio attrezzo e si è innervosito. Da regolamento Bonadio ha ripetuto la prima palla di servizio (peraltro finita in rete) mentre Ingarao sosteneva erroneamente che non ne aveva diritto.
    Il friulano ha tenuto la battuta e nel game successivo ha operato il primo break dell’incontro, sigillando nel nono gioco la prima frazione (6-3). Nella seconda ha preso subito un break di vantaggio, spingendo sempre di più e sciorinando il suo proverbiale rovescio classico ad una mano, uno dei più belli del circuito, e si è involato. Prima 2-0, poi 4-1. Ingarao non è più riuscito a rimanergli in scia e alla fine Bonadio ha chiuso 6-1. Così si è portato nelle parti alte della “Race” che conduce alle prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia e ha quasi la certezza di essersi qualificato. Come peraltro Ingarao, alla terza finale BNL Open: “Una sfida qui al Monviso – ha detto il vincitore al termine – che mi ha premiato. Non ho perso nemmeno un set lungo il percorso e contro Ingarao non sono partito benissimo ma sono rimasto a galla con il servizio. Dal 3-3 il quadro del match è cambiato, lui è calato e io ho preso sempre più fiducia. Questa sarà la mia ultima stagione da giocatore. La chiuderò nella mia Cordenons nel Challenger di casa in cui sono arrivato in semifinale nel 2023. Una decisione ponderata dopo tanti anni di attività e tanto viaggiare. Farò il tecnico e magari il coach”. Ingarao ha incassato con stile la sconfitta: “Una bella settimana – ha detto – e quando arrivi in finale non puoi che compiacerti per quanto fatto. L’obiettivo è andare a Roma e vivere, come ho fatto lo scorso anno, un’atmosfera fantastica. Ho giocato per più di 30 minuti un gran tennis, contro un avversario di gran caratura e a me superiore. Mi sono innervosito sul 3-3 40-40 e non sono più riuscito a tenere il ritmo elevato di Bonadio. Complimenti a lui. Farò ancora altri Open per avere la certezza di approdare a Roma ma prendo questo percorso fatto al Monviso con grande soddisfazione. Non ho abbandonato il desiderio di tennis internazionale ma i costi sono alti e per ora mi cimento negli Open e penso anche alle competizioni a squadre con il Siracusa”. Ottimo il bilancio del torneo, tracciato dal direttore generale sezione tennis del Monviso Sporting Club, Fabio Ponzano: “Un torneo partito a gennaio, con le qualificazioni provinciali di 4.a categoria e chiuso oggi con le finali dell’Open, di singolare e doppio. Oltre 750 in totale i partecipanti. E’ stato un grande sforzo organizzativo, ripagato dall’alto livello espresso dai giocatori che abbiamo cercato di mettere nelle migliori condizioni per consentire loro di dare il massimo. Delle ultime edizioni ospitate dal nostro circolo reputo questa la più bella e speriamo di poter ripetere l’evento il prossimo anno. Intanto tra due giorni avremo al Monviso le più alte cariche della dirigenza della FITP, con in testa il presidente Binaghi, per un incontro con i circoli della nostra regione”. LEGGI TUTTO

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    Mikael Ymer polemico verso l’ITF: “Un altro giocatore all’interno della top-40 si è assentato in tre occasioni e non è successo nulla”

    Mikael Ymer SWE, 1998.09.09 – FOTO Getty Images

    Mikael Ymer è stato recentemente sospeso per 18 mesi dal circuito professionistico per non aver rispettato tre controlli antidoping e per non aver comunicato costantemente dove si trovasse alle autorità. A 24 anni, ha deciso di ritirarsi dal tennis professionistico a causa di questo episodio, ma sembra che questo pomeriggio abbia sentito il bisogno di esprimersi in termini molto diretti. Consapevole della gravità delle sue parole, ha cancellato il suo account Twitter, dove aveva pubblicato tali commenti.
    “Un altro giocatore all’interno della top-40 si è assentato in tre occasioni e non è successo nulla. Ha sostenuto che il telefono del suo hotel era guasto e per questo non ha risposto alle chiamate, ma in quel caso non hanno visto nessuna negligenza, nonostante abbiamo l’obbligo di essere reperibili. Sono felice che lui non abbia dovuto affrontare questa situazione, ma non possono guardarmi negli occhi e dirmi che questo non sia una questione di razza”, ha affermato, prima di aggiungere che la sua sospensione è avvenuta due giorni dopo aver avuto una discussione con un alto funzionario dell’ITF.

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz verso la storia: in trattativa per il contratto più ricco nel tennis con Nike

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz e il suo team anticipano con entusiasmo quello che potrebbe diventare il contratto più ricco nella storia del tennis con Nike. Il tennista spagnolo, che vedrà scadere il suo attuale contratto con il colosso americano nel 2025, punta a lasciare un segno indelebile in questo sport, mirando a ottenere il cachet più alto mai registrato nel circuito.Quando, nel 2019, Carlos e il suo entourage firmarono con Nike, non avrebbero mai immaginato che, al termine dell’accordo nel 2025, si sarebbero trovati in posizione di negoziare un rinnovo multimilionario. Ora, alla luce dell’accordo raggiunto due anni fa da Jannik Sinner, il team di Alcaraz crede che il nuovo contratto del loro campione possa superare quello dell’italiano.
    La collaborazione tra Carlos e Nike è solida e fruttuosa. Di recente, Alcaraz ha fatto visita alla sede centrale di Nike a Beaverton, negli Stati Uniti, ritornando per l’ennesima volta a immergersi nella cultura aziendale. Già l’anno scorso, durante le visite ai centri Nike, incluso quello di Londra, l’azienda ha cercato di far assorbire a Carlos l’identità del marchio, coinvolgendolo direttamente attraverso gesti significativi come la realizzazione di scarpe personalizzate con il logo delle tre ‘C’ e la fornitura di una maglietta unica, in attesa che il contratto in corso gli permetta di avere una linea personalizzata.
    Nonostante l’attuale contratto scadrà solo nel 2025, fonti interne a Nike rivelano che le trattative per il rinnovo potrebbero avviarsi ben prima della scadenza, nel tentativo di blindare Alcaraz da possibili offerte concorrenti e garantire una transizione senza intoppi. Sebbene quest’anno possa sembrare prematuro, è probabile che le discussioni possano concretizzarsi verso la fine di questa stagione o all’inizio del 2025.Questa stagione gioca un ruolo chiave per la definizione del nuovo contratto. L’obiettivo del team di Alcaraz è siglare un accordo di lunga durata con Nike, posizionando il marchio come lo sponsor di punta. Aspirano a stabilire un nuovo primato per il contratto più lucroso nella storia del tennis, superando quello che in passato fu offerto a Roger Federer da Uniqlo per un impegno decennale da 30 milioni all’anno, nonostante Federer non fosse praticamente più un atleta in attività. Il vantaggio di Alcaraz risiede nella conoscenza dei dettagli dell’accordo con Sinner, che ha fissato il nuovo standard.
    Sinner attualmente detiene il titolo di tennista più pagato con un contratto da 15 milioni all’anno per dieci anni. Per mettere le cose in prospettiva, è utile sapere che figure del calibro di Novak Djokovic e Rafael Nadal percepiscono rispettivamente 10 milioni da Lacoste e Nike. Il team di Alcaraz è ben consapevole che Nike abbia offerto 15 milioni a Sinner quando l’italiano era considerato un promettente talento emergente, mentre Carlos si trova ora su un livello superiore, avendo già raggiunto il numero 1 mondiale e vinto due Grand Slam.
    Il compito di Alcaraz per il 2024 è continuare a raccogliere successi che rafforzino la sua posizione di spicco nel tennis mondiale, superando Sinner in termini di risultati. Nonostante il primo grande trionfo di Sinner in Australia, il tennista italiano non ha ancora raggiunto la seconda posizione nel ranking, lasciando Alcaraz con un vantaggio significativo. Un potenziale sorpasso di Sinner potrebbe cambiare le dinamiche della trattativa, equiparando i due atleti agli occhi di Nike.Con Albert Molina in prima linea, il team di Alcaraz mira a un contratto da 20 milioni all’anno, che lo renderebbe il giocatore più remunerato del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    I record di Djokovic. L’ammirazione di Vukic. Le condizioni di Eva Lys. Daniil Medvedev ha sofferto mentalmente e fisicamente dopo l’Australian Open. Sinner ed il pensiero sul padre. Nadal si allena su terra

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Novak Djokovic non smette di accumulare ulteriori record e statistiche che solo una leggenda come lui può raggiungere. Ai suoi 24 Grand Slam si aggiungono vari dati interessanti grazie ai suoi più di 21 anni di carriera professionistica. L’ultimo di questi record consiste nell’aumentare il numero di titoli vinti in tre decenni: 2000-2010, 2010-2020 e 2020-2030. Il tennista serbo ha conquistato cinque titoli in queste tre decadi: l’Open d’Australia, Dubai, Roma, Parigi-Bercy e le ATP Finals. Se vincerà il titolo a Indian Wells la prossima domenica 17, sarà il sesto titolo da aggiungere a questa impressionante lista. Tuttavia, non sarà l’unico che potrebbe entrare nel record del serbo; anche Miami e Montreal potrebbero far parte del suo palmarès se Novak dovesse vincere uno dei due tornei prima della fine del decennio, un risultato del tutto plausibile per Novak Djokovic.
    Alexsandar Vukic giocherà questa notte a Indian Wells contro Novak Djokovic. Prima di scendere in campo contro il numero uno, l’australiano ha confessato chi è il suo più grande idolo: “Djokovic è senza dubbio il mio più grande idolo, provengo da un’eredità serba e montenegrina, come credo anche lui. Quindi, sono stato educato a sostenerlo lui e gli australiani”, ha dichiarato Vukic in un’intervista all’ATP. “Ammiro ciò che ha fatto. E credo che abbia fatto cose incredibili per lo sport, dentro e fuori dal campo”.L’attuale numero 69 del ranking ha continuato a elogiare Novak: “È straordinario che qualcuno che continua a vincere Grand Slam migliori costantemente e si adatti al gioco. È pazzesco, così come la sua resistenza mentale e la sua capacità di superare continuamente situazioni così difficili. Sarà una grande sfida”, ha affermato un Vukic che non dimenticherà mai questa partita contro il serbo. “Qualunque cosa accada, penso che alla fine della tua carriera probabilmente ricorderai queste partite e le terrai care. Quindi, questa sarà una di quelle che ricorderò. Spero di fare una buona figura e di dargli filo da torcere”.
    Eva Lys ha condiviso un post su Instagram in cui spiega di soffrire di una malattia reumatica autoimmune chiamata Spondiloartrite. Questo la costringe a volte a fare alcuni aggiustamenti nel suo calendario sportivo. “Oggi vi parlo con un messaggio personale che mi tocca da vicino perché mi piace condividere con voi il mio percorso sportivo, e il vostro sostegno significa molto per me. Negli ultimi mesi, ho ricevuto sempre più messaggi che mi chiedono del mio stato fisico, poiché ho dovuto saltare qualche torneo. Nel 2020, poco dopo aver vinto il mio primo titolo ITF 25k, mi è stata diagnosticata una malattia reumatica autoimmune (Spondiloartrite). Questo è stato una sfida fisica che affronto ogni giorno insieme alle esigenze del mio sport”.La tennista tedesca prosegue nel suo comunicato su Instagram: “Grazie al fantastico sostegno e trattamento del mio team medico, continuo a essere in grado di inseguire i miei sogni atletici e a dare il meglio di me. Tuttavia, a volte sono costretta a fare cambiamenti e aggiustamenti all’ultimo minuto nel mio calendario dei tornei. Nel corso della mia carriera sportiva, mi è spesso stato detto da altri che sono troppo debole. Ma più lo sentivo, più forte diventavo. In ultima analisi, nessuno sa cosa succede dietro le quinte per gli atleti. Il vostro sostegno mi ha sempre dato molta forza. Sono convinta che la mia passione per questo sport continuerà a spingermi avanti. Vi ringrazio di cuore per il vostro amore, comprensione e sostegno”, conclude così il suo comunicato Eva Lys, attualmente numero 146 nel ranking WTA.
    Daniil Medvedev ha rilasciato un’interessante intervista a ClayTenis, in cui ammette di aver avuto difficoltà a riprendersi sia mentalmente che fisicamente dalla sua sconfitta contro Sinner in Australia, e non può evitare di tornare con la mente alla finale persa contro Nadal all’Open d’Australia 2022. “Ho quella partita impressa nella mente, alcune cose mi sembrano ancora inspiegabili”, commenta prima di riflettere sul tennis attuale.Il russo percepisce che le palline stanno diventando sempre più pesanti e i campi più lenti, il che favorisce lunghi scambi. Commenta che ciò avvantaggia il suo gioco, ma che genera un’enorme usura fisica e provoca ricorrenti infortuni. “So che va bene per il mio stile, ma non so se mi piace”, ha dichiarato.
    Appena un giorno dopo aver annunciato il suo ritiro da Indian Wells, Rafael Nadal si concentra già sulla terra battuta. Lo spagnolo ha pubblicato una storia in cui mostra come stia già testando i campi in terra rossa, mostrando di togliersi la terra battuta dalle scarpe. In questo modo sappiamo che Rafa si prepara immediatamente per il prossimo tour, che includerà appuntamenti importanti come il Roland Garros o le Olimpiadi.
    Jannik Sinner sorprende tutti con la maturità delle sue riflessioni nonostante l’attenzione mediatica derivante dal suo precoce successo. Interrogato su come si sente durante la sua attuale serie di vittorie, l’italiano ha espresso alcuni pensieri toccanti, includendo suo padre. “Le persone che ti circondano sono importanti e quello che avrai sempre con te. Ho vinto titoli, ma la vittoria è effimera, la vivi per un istante e poi finisce. Tuttavia, il tuo ambiente non ti deluderà mai, sarà sempre con te. Questa settimana ho mio padre qui con me, che cucina il mio cibo, e questo non ha prezzo”, ha argomentato. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: dalla difficoltà iniziale alla rimonta ad Indian Wells. Sorpreso dalle condizioni del campo giorno notte. Parla anche il nostro Matteo Arnaldi “il mio gioco si sta alzando anche nei match più importanti”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il campione in carica Carlos Alcaraz ha avviato la sua difesa del titolo all’Indian Wells 2024 con una vittoria su Matteo Arnaldi. Dopo aver perso il primo set, l’atleta spagnolo ha mostrato una notevole capacità di reazione, elevando il proprio livello di gioco e conquistando infine il match. Durante la conferenza stampa post-partita, Alcaraz ha condiviso alcuni spunti sulle sue difficoltà iniziali e su come è riuscito a ribaltare la situazione.
    Interrogato sulle ragioni di un primo set al di sotto delle aspettative, Alcaraz ha attribuito la causa a una certa impreparazione rispetto alle condizioni di gioco, marcatamente differenti tra il giorno e la notte. “Non mi ero reso conto dell’approccio corretto da adottare,” ha spiegato Alcaraz. “Le sessioni di allenamento diurne non mi avevano preparato adeguatamente ai cambiamenti che si verificano con il calare della sera. Le differenze nei rimbalzi e nel comportamento della palla mi hanno colto di sorpresa, rendendo il primo set particolarmente arduo.”La svolta è avvenuta grazie a una significativa modifica nell’atteggiamento dell’atleta: “Nel primo set ero nervoso, il che ha influenzato negativamente il mio movimento e la mia energia. Dal secondo set in poi, mi sono concentrato su di me, cercando di mantenere un’alta intensità e di essere più aggressivo. Questo cambiamento mi ha permesso di esprimere il meglio del mio gioco,” ha confessato l’iberico.
    Alcaraz ha inoltre riflettuto sull’impatto che il nervosismo, dovuto all’importanza del torneo e alla sua prima partita ad alta intensità dopo l’infortunio alla caviglia, ha avuto sulla sua concentrazione e prestazione. Nonostante le difficoltà iniziali, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’aggressività e la calma, elementi chiave del suo stile di gioco.
    Confrontando il suo attuale stato di forma con quello dell’anno precedente, Alcaraz ha riconosciuto di aver affrontato il torneo con meno partite alle spalle e ancora alle prese con la ripresa post-infortunio. “L’anno scorso ero più nel ritmo del gioco, mentre quest’anno sto ancora cercando di ritrovare la migliore condizione dopo l’infortunio alla caviglia. È un processo graduale, ma mi sento in miglioramento,” ha concluso Alcaraz, dimostrandosi fiducioso per il prosieguo del torneo.
    Parla anche Matteo Arnaldi: “Si c’è un po’ di rammarico perchè dopo aver vinto il primo set non sono riuscito a tenere più quel livello mostrato nella prima frazione e per cercare di portare a casa la partita.Ci sono tanti spunti positivi però che posso prendere da questo incontro con Alcaraz. Ho giocato alla pari con il n.2 del mondo nel primo set e anche in alcuni sprazi del terzo set l’incontro è stato alla pari.Se prendi la partita in generale sto giocando meglio, rispetto allo US Open sicuramente mi sono avvicinato molto. Bisogna prendere sempre i lati positivi alla fine. Il primo set soprattutto è stato molto equilibrato, dove non ho neanche giocato il mio miglior tennis, però abbiamo fatto tanti errori tutti e due, ma alla fine nei momenti importanti ho giocato bene. Quindi sicuramente è stato un set importante. Poi sono calato abbastanza e lui ha alzato abbastanza il livello. Da quel lato sicuramente c’è un po’ di rammarico, non sono riuscito a stare troppo in partita, è successo qualcosa di simile a quanto successo in Australia, però se devo prendere le cose positive il mio livello si è alzato sicuramente e sono contento del set che ho giocato.Prendo quello che si può prendere di positivo da questa partita ovviamente non possono essere contento di aver preso un bagel e di come alla fine è andata in generale tutta la partita. Però se devo prendere degli spunti positivi. il mio gioco si sta alzando anche nei match più importanti e piano piano sto mettendo tasselli nel mio gioco e il mio tennis migliora.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO