More stories

  • in

    Programma della Prima Giornata del Kooyong Classic (10 Gennaio 2024): Subito in campo Jannik Sinner

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Mercoledì 10 Gennaio si apre il sipario sulla Kooyong Classic, con un’agenda densa di incontri che vedranno protagonisti alcuni tra i più talentuosi tennisti del circuito mondiale. Ecco il programma completo della giornata con gli orari locali e italiani.Il Kooyong Classic è un evento di esibizione che precede gli Australian Open, che offre una finestra privilegiata sulle condizioni fisiche e tecniche dei giocatori, proprio alle soglie del primo Grand Slam dell’anno.L’italiano Jannik Sinner aprirà il torneo affrontando l’australiano Marc Polmans.
    🇦🇺 Il programma di Mercoledù 10 Gennaio1. 🕚 11:00 (01:00 in Italia) 🇮🇹 Jannik Sinner vs. 🇦🇺 Marc Polmans
    2. 🇬🇧 Andy Murray vs. 🇭🇷 Marin Cilic
    3. 🇩🇰 Holger Rune vs. 🇷🇺 Karen Khachanov
    4. 🇺🇸 Frances Tiafoe vs. 🇨🇳 Zhang ZhizhenNon prima delle 🕒 15:00 (05:00 in Italia) LEGGI TUTTO

  • in

    Australian Open, rivelate le regole contro il calore estremo

    Il caldo agli Australian Open

    Una delle difficoltà degli Australian Open sono le mutevoli condizioni climatiche. L’estate australiana è assai variabile, si può passare dal caldo torrido a serate più fresche, giornate piovose con un crollo termico e/o tassi d’umidità quasi insopportabili. In alcune edizioni la temperatura è arrivata a livelli estremi, con qualche tennista colpito da pericolosi colpi di calore (ricordiamo lo stesso Djokovic nel 2009 praticamente costretto al ritiro contro Roddick, spossato dal troppo caldo). Per questo la direzione del torneo ha comunicato la politica di tutela dei giocatori contro le ondate di caldo estremo per l’edizione al via lunedì prossimo. In questi giorni su Melbourne non è così caldo, ma la possibilità che la colonnina di mercurio s’impenni a dismisura è sempre dietro l’angolo.
    “The Australian Open Extreme Heat Protocol” prende in considerazione quattro fattori ambientali: temperatura dell’aria, caldo radiante (ossia riflesso dal campo di gioco), tasso d’umidità dell’aria e il vento. Inoltre prende tiene contro della misura in cui un giocatore può controllare l’aumento della temperatura corporea e quanto questo possa costare in termini di stress psicofisico. La somma di tutti questi fattori porta a comporre una complessa equazione, controllata dallo staff medico del torneo, che compone una scala da 1 a 5 (con decimali), che porta alle seguenti conclusioni.
    I match all’aperto vengono sospesi quando la scala tocca il livello massimo, 5, per i singolari maschili, femminili, e per i doppi; quando arriva a 4,9 per gli incontri junior; 4,6 per gli atleti in carrozzina. Anche gli allenamenti in queste condizioni vengono sospesi. Gli incontri disputati nelle arene con tetto mobile, verranno sospesi fino alla chiusura del tetto e proseguiranno indoor. Le partite riprenderanno appena l’indice si abbasserà.
    L’avvio di alcuni match potrebbe essere ritardato in caso di condizioni di calore estremo affinché si possa chiudere il tetto e così consentire la disputa degli incontri indoor.
    Se le condizioni sono molto difficili ma non si arriva al massimo della scala, verranno introdotti dei cooling break, ossia delle pause per far riposare e rinfrescare i giocatori: al raggiungimento del n.4 della scala, verranno concessi 10 minuti di stop per gli incontri femminili alla fine del secondo set, mentre per gli uomini la pausa arriva tra terzo e quarto set. Per i junior, con un livello della scala di 3,9, la pausa arriva al termine del secondo set.
    Durante i cooling break, i giocatori possono stare in campo e usare le misure approvate per rinfrescarsi, oppure usare le apposite aree per rinfrescarsi e farsi una veloce doccia. LEGGI TUTTO

  • in

    Rivelazioni scioccanti da Mari Osaka: Accuse di abusi familiari

    Rivelazioni scioccanti da Mari Osaka: Accuse di abusi familiari

    Una situazione estremamente tesa e sconcertante ha colpito la famiglia di Naomi Osaka, come rivelato da Mari Osaka, sorella dell’ex numero uno del mondo. Mari ha recentemente denunciato attraverso i social media di aver subito abusi dal padre, Leonard François, estendendo le accuse anche ai maltrattamenti subiti dalla madre. La sua pubblicazione, poi rimossa dalle reti sociali, ha lasciato comunque un’impronta indelebile.
    Mari Osaka ha espresso il suo disgusto nei confronti del padre con parole dure e dirette: “Ho disgusto di essere tua figlia. Hai fallito in tutti i modi possibili. Mi hai abusato fin da bambina e continui a perseguitare mia madre. La maltratti emotivamente e vieni a casa nostra pur avendo la tua. Sto rendendo pubblica questa situazione perché sei un vigliacco che si nasconde dietro la capacità fisica di picchiarmi e la nostra riluttanza a chiamare la polizia. È finita. La prossima volta che vedrò il tuo volto chiamerò la polizia”, ha scritto Mari.
    Le accuse non si sono fermate qui. “Considera questo un avvertimento. Nel modo in cui hai fatto del male alla tua famiglia, onestamente non mi pentirò se qualcuno ti uccidesse. Quindi, vieni ancora a casa e minaccia di picchiarmi di nuovo. Mi difenderò. Ti ucciderò a meno che non mi uccidi per primo portando un’arma, come il vigliacco che sei”, ha aggiunto.
    Queste affermazioni hanno scosso il mondo del tennis, portando alla luce una realtà familiare difficile e complicata. Il caso solleva questioni importanti riguardo alla sicurezza e al benessere emotivo all’interno delle famiglie degli atleti, un argomento spesso trascurato sotto i riflettori dello sport di alto livello. La situazione resta in evoluzione, e i fan di Naomi e Mari Osaka rimangono in attesa di ulteriori sviluppi.Francesco Paolo VIllarico LEGGI TUTTO

  • in

    Intervista a Paolo Cane’ che parla di diversi argomenti. Su Sinner “ vedrai che tutti aspetteranno il passo falso per poi massacrarlo”

    Paolo Cane’ nella foto

    Ex tennista ATP e ora allenatore, Paolo Canè, a 58 anni, riflette sulla sua vita e carriera nel mondo del tennis in una recente intervista per “La Repubblica”. Famoso per il suo “Turborovescio” e per una personalità definita “Neurocanè” da Gianni Clerici, Canè ha lasciato un segno nel tennis italiano.
    Nato a Bologna nel 1965, ha raggiunto il 26° posto nel ranking mondiale il 14 agosto 1989, vincendo tre tornei ATP. Oggi, è un padre devoto di tre figli e insegna tennis ai bambini nella sua scuola a Gorle, vicino a Bergamo. Canè si concentra sull’insegnare le basi e la pazienza, sottolineando l’importanza di avere dei modelli positivi come Jannik Sinner e i vincitori italiani della Coppa Davis.
    Canè ricorda con affetto e un pizzico di rimpianto la sua carriera e le relazioni nel mondo del tennis, tra cui la sua collaborazione con Adriano Panatta in Coppa Davis e la sua storia con la cantante Paola Turci. Ammette che la transizione da giocatore professionista a allenatore non è stata semplice, ma ha trovato nel coaching una nuova passione, aiutando i giovani tennisti a sviluppare le loro abilità e a gestire le pressioni del gioco.
    Nonostante le critiche e le difficoltà, Canè rimane fedele al suo carattere, difendendo sempre i giocatori italiani e promuovendo lo sport che ama.Su Sinner dichiara: “Posso solo consigliargli di continuare così, ma vedrai che tutti aspetteranno il passo falso per poi massacrarlo, come siamo abituati in Italia. Anche se lui è un grande educatore di tennis, ha sempre la parola giusta per ogni domanda”.
    Sulla vittoria della Davis: “Molto emozionante. Ma mi ha fatto male il non aver potuto toccare la coppa. Avevo chiesto di di entrare, di poter fare una foto e non me l’hanno permesso”.
    Ora si dedica a eventi sportivi, stage estivi e commenta partite in televisione. Sta anche pianificando di scrivere un libro intitolato “Una vita da Canè”, un’ulteriore testimonianza della sua vita dedicata al tennis.
    Questa intervista con Paolo Canè offre uno sguardo intimo sulla sua vita e sul suo impatto nel tennis italiano, mostrando un uomo che, nonostante le sfide, è rimasto fedele alle sue radici e alla sua passione per lo sport. LEGGI TUTTO

  • in

    Il grande tennis in diretta e in chiaro su Cielo: ATP 250 di Auckland e WTA 500 di Adelaide live da domani a mezzanotte (per quattro notti)

    Il grande tennis in diretta e in chiaro su Cielo

    Il grande tennis sbarca in diretta e in chiaro su Cielo. Quattro nottate a partire dalla notte tra domani, domenica 7, e lunedì 8 gennaio, dalle 24 alle 7 del mattino, in simulcast con Sky Sport Tennis, con i big della racchetta.
    In campo maschile, occhi puntati sull’ASB Classic, torneo ATP 250 di Auckland, in Nuova Zelanda; le donne, invece, sono di scena nell’Adelaide International, torneo WTA 500, in Australia. I due tornei, che si disputano sul cemento, sono utili ad affilare le armi in vista dell’imminente Australian Open, prima prova del Grande Slam.
    In particolare, domani, domenica 7 gennaio, si parte a mezzanotte con gli uomini per poi passare alla fine del primo match in programma, non prima dell’1.30 di notte, in campo femminile. Ad Auckland, dove ha trionfato lo scorso anno il francese Richard Gasquet, la testa di serie numero 1 del tabellone è l’americano Ben Shelton, mentre ad Adelaide il campo delle partecipanti pronte a detronizzare la svizzera Belinda Bencic, campionessa in carica, annovera, tra le altre, la kazaka Elena Rybakina, testa di serie numero 1, l’americana Jessica Pegula e la ceca Marketa Vondrousova. In campo anche la nostra Jasmine Paolini.
    I telecronisti di Sky Sport saranno Elena Pero, Luca Boschetto, Pietro Nicolodi, Alessandro Lupi, Fabio Tavelli e Dario Massara, mentre il commento tecnico sarà affidato a Laura Golarsa e Marco Crugnola. LEGGI TUTTO

  • in

    Toni Nadal punta su Rafa: “Può vincere a Roland Garros, su terra è meglio di Djokovic”

    Toni con Rafa ai tempi della loro collaborazione sul tour

    Nonostante la battuta d’arresto di ieri, colpa anche di un nuovo problema muscolare, Toni Nadal resta estremamente fiducioso sulle chance nel 2024 del nipote, arrivando ad ipotizzare che possa vincere di nuovo a Roland Garros, visto che sul “rosso” lo considera ancora più forte del campione in carica Djokovic. Così ha parlato lo “zio” più famoso del tennis a Cadena SER, parlando del rientro del nipote e delle sue possibilità.
    “È un po’ presto per dare un parere, ma mio nipote ha giocato due belle partite. Sebbene Thiem sia un rivale rinomato, è lontano dal Thiem del 2019 e quello di oggi è stato un rivale più o meno abbordabile. Dobbiamo vedere come reagirà Rafael con rivali più forti. Ero fiducioso che le cose sarebbero andate bene. Penso che l’inizio sia stato addirittura migliore del previsto”.
    Queste parole di Toni sono state rilasciate prima del match perso ieri a Brisbane contro Thompson, ma l’ex coach e mentore di Rafa guarda avanti, al resto dell’annata, con obiettivo puntato su Parigi.
    “Lo vedo capace di vincere il Roland Garros. Mi fido di lui perché sono suo zio, ma soprattutto perché ha vinto 14 volte e poi perché Djokovic ha vinto l’anno scorso. Il miglior Djokovic della storia non ha vinto, Djokovic ha vinto lo scorso anno e penso che sulla terra rossa Rafael sia migliore di lui. Se Rafael riuscirà a raggiungere un livello accettabile, penso che potrebbe essere nella lista dei favoriti per vincere il Roland Garros. Poi tutto potrà cambiare, ma Rafael potrà candidarsi se continuerà a fare progressi normali nei prossimi mesi. Vincere il Roland Garros è ciò a cui punta sopra ogni altra cosa”.
    In Spagna si parla molto della possibilità che alle Olimpiadi di Parigi possa scendere in campo una super coppia iberica in doppio, Rafa e Carlos. Questa l’opinione di Toni in merito: “Rafael è sempre stato molto motivato quando ha potuto rappresentare la Spagna, quindi figuriamoci quanto possa esserlo proprio a Parigi, la città dove ha avuto più successo. Oltre ad aspirare alla medaglia d’oro, c’è anche la possibilità di giocare in doppio con Carlos Alcaraz, che sarebbe una coppia difficile da battere. La vedo come un’opzione reale e la coppia Nadal-Alcaraz sarebbe un’opzione molto interessante per arrivare a medaglia”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    Sky e SuperTennis ai ferri corti? Non si trova accordo parziale per i diritti nel 2024

    Sky e SuperTennis ai ferri corti? Non si trova accordo parziale per i diritti nel 2024

    Sky ha annunciato ufficialmente un mese fa di essere diventata la casa quasi esclusiva del tennis, un accordo che durerà fino al 2028. La piattaforma televisiva ha acquisito i diritti esclusivi per tutti i tornei ATP 1000, 500 e 250, le Nitto ATP Finals, le Next Gen ATP Finals, i tornei WTA 1000 e le WTA Finals. Questo enorme pacchetto mette Sky in una posizione di preminenza nel mondo del tennis televisivo.Tuttavia, la situazione non sembra ancora risolta. Emergono tensioni tra i vertici di SKY Sport e quelli di Supertennis, il canale televisivo della Federazione italiana tennis e padel. In passato, i due canali hanno collaborato scambiandosi i diritti tv per vari tornei, tra cui ATP 250, 500, Coppa Davis, Next Gen, ATP 1000 di Roma, WTA e Wimbledon in differita. Questa sinergia si è rivelata vantaggiosa per entrambi.
    Con il nuovo accordo firmato da SKY Europe, valido in tutti i Paesi dove opera, il panorama si è modificato drasticamente. Fonti della FITP riportate da “La Stampa” (Stefano Semeraro) e ItaliaOggi (Claudio Plazzotta) suggeriscono che SKY, che ha speso 7 milioni di euro per l’acquisto del pacchetto ‘all inclusive’, richieda ora fra i 15 e i 18 milioni di euro per cedere alcuni diritti a SuperTennis, inclusi tornei WTA e ATP 250, nonché una partita in differita degli ATP 500.
    La FITP era disposta a un ‘adeguamento’, considerando il crescente valore del tennis italiano, specie dopo le recenti prestazioni di Sinner alle ATP Finals e la vittoria in Coppa Davis. L’offerta iniziale era di raddoppiare i 2,5 milioni dell’accordo precedente, ma la richiesta di SKY equivale a ottuplicare tale cifra, una somma insostenibile per la FITP.Nonostante ciò, le trattative continuano, sebbene complicate da questioni commerciali e dal sentimento di “tradimento”. La possibilità che SuperTennis rimanga senza i diritti è alta, e il canale potrebbe doversi concentrare su tornei Challenger e di Padel.
    Il pacchetto acquisito da SKY comprende oltre 80 tornei e più di 4 mila partite all’anno, trasmesse sui canali SKY Sport e sulla piattaforma streaming NOW. Di conseguenza, a Supertennis resterebbe solo l’US Open, che si svolge per sole due settimane in orari poco favorevoli per il pubblico italiano.In assenza di nuovi accordi, il palinsesto di Supertennis, disponibile in chiaro e su Sky, rischia di apparire piuttosto vuoto. Eurosport, detentore dei diritti per l’Australian Open e il Roland Garros, non sembra intenzionato a negoziare o a cedere alcun diritto.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Amer Sport (controlla il marchio Wilson) pronta a sbarcare a Wall Street

    Roger e la sua Wilson Pro Staff – Foto Getty Images

    Il nome Amer Sports non dirà molto agli appassionati di tennis, forse qualcosa in più a chi il gioco lo pratica ed è appassionato di racchette. Infatti è il nome della società finlandese, oggi di proprietà cinese, che detiene il famosissimo marchio Wilson, storico produttore di telai nato a Chicago nel 1913. Molte leggende della disciplina hanno legato il proprio nome agli attrezzi con la grande W, da Federer a Sampras, passando per Evert, Smith, Henin, Del Potro e le sorelle Williams, solo per citarne alcuni. Amer Sports è una delle società di attrezzature sportive più importanti al mondo: oltre a Wilson infatti gestisce anche i marchi Salomon e Atomic per lo sci, Louisville Slugger, Arc’teryx, Suunto e molti altri.
    Forte di una posizione consolidata in varie discipline, Amer Sports ha presentato un’offerta pubblica per sbarcare alla Borsa di New York. L’azienda finlandese si è affidata a Goldman Sachs Group, Bank of America, JPMorgan Chase e Morgan Stanley come partner delegati alla vendita delle azioni, secondo quel che riporta un comunicato stampa. Non sono state comunicate le cifre ufficiali della proposta, ma la somma totale – come riporta il Sole 24ore – dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo di dollari, con una quotazione in Borsa che potrebbe portare il valore della società a ben 10 miliardi di dollari.
    Amer Sports ha quasi 11mila dipendenti sparsi in vari dipartimenti diffusi in tutto il mondo, con sedi a Helsinki, Monaco, Cracovia e Shanghai. Nel 2022 il suo fatturato è stato di 3,5 miliardi di dollari. L’azienda è oggi di proprietà del più grande produttore cinese di abbigliamento sportivo, Anta Sports Products Limited. Quest’ultima società è una multinazionale con sede a Jinjiang, anch’essa focalizzata sul mondo dello sport. L’acquisto di Amer è avvenuto nel 2019 per una cifra superiore ai 5 miliardi di dollari per far sbarcare i marchi di Amer, tra cui Wilson, tra gli sportivi cinesi, un mercato ancora molto vergine ma in rapidissima espansione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO