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    Lemon Bowl: Il resoconto di giornata (01 Gennaio 2025)

    Enrico Pepe – Foto Massimo Insabato

    Il nuovo anno si è aperto con la conclusione delle qualificazioni del Lemon Bowl Work 365 Sporfie. Sui campi del Foro Italico e del Salaria Sport Village, tra gioie e piccoli dolori, si sono delineati i tabelloni principali delle categorie under 10, 12 e 14. Giovedì 2 gennaio alle ore 9 inizieranno le sfide dei main draw della prestigiosa rassegna nazionale a partecipazione straniera. Da domani fino al 6 gennaio, giorno delle finali, alcuni dei migliori talenti della penisola si confronteranno con i tanti stranieri giunti nella capitale, ben 55 provenienti da 25 Paesi diversi. I cancelli del Foro Italico saranno aperti gratuitamente per l’intera manifestazione. Le partite del Lemon Bowl sono trasmesse in diretta streaming sul sito ufficiale, che ospita anche la sezione “Lemon Bowl Live”, un match center che consente ad atleti e appassionati di tenere sotto controllo l’andamento di tutti gli incontri.
    Qualificazioni al capolinea – Tra le tantissime storie di giornata, merita di essere raccontata quella dei fratelli Pepe. Luca ed Enrico, tesserati al Tennis Club Parioli, sono impegnati rispettivamente nell’under 12 e 14. I due ragazzi vivono con la famiglia in Florida e le loro qualità tennistiche hanno subito colpito i tanti presenti. Enrico Pepe ha ottenuto l’accesso al main draw vincendo per 6-0 6-0 la sfida contro Giacomo Lorenzini. Nei turni precedenti due vittorie nette e una sfida vinta 10/8 al match tie-break contro l’ottimo Lorenzo Gambaccini di Senigallia. “Sono molto felice di come ho giocato in questi giorni e sono molto felice di essere in main draw – le parole di Enrico dopo il successo -. Vivo in Florida, negli Stati Uniti d’America, e vengo circa tre volte l’anno in Italia. Ovviamente essere qui per il Lemon Bowl mi fa piacere e in generale mi piace molto come si sta in Italia”. Seguiti da tanti amici sugli spalti, ci sono due anni di differenza tra i fratelli. Il mancino Enrico si è distinto per la capacità di spingere, come lui stesso ha ammesso: “A me piace giocare un tennis offensivo, lo faccio anche contro mio fratello. Al momento vinco io essendo il più grande”. Al turno decisivo Luca Pepe si è invece arreso per 6-4 6-3 a Manuel Peregalli, altro ragazzo che in questi giorni ha catturato l’interesse di diversi addetti ai lavori. Non c’è il lieto fine, ma comunque tanti applausi a Luca Bertone. Il ragazzo dell’ASD Atlas di Roma è partito dalle prequalificazioni under 12 con la classifica di NC ed è arrivato, al primo anno di categoria, a giocarsi l’accesso al main draw. Alla fine si è arreso per 6-1 6-1 a Gherardo Lai di Prato. Nell’under 14 invece festeggia Daigo Magliani, ragazzo che tante volte ha calcato i campi del Lemon Bowl e che quest’anno giocherà il tabellone principale. Per lui successo con lo score di 6-1 6-2 su Riccardo Santilli. LEGGI TUTTO

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    Shevchenko contro il caldo australiano: “Condizioni brutali, perché non chiudere il tetto?”

    Alexander Shevchenko KAZ, 29.11.2000 – foto getty images

    Alexander Shevchenko si è sfogato in conferenza stampa dopo la vittoria del Kazakistan sulla Germania in United Cup 2025. Il numero 72 del mondo ha espresso forti critiche sulle condizioni climatiche estreme e ha rivelato i dettagli del suo adattamento tattico durante il match.“Ora mi sento bene, ma dopo il match mi sembrava di morire,” ha confessato Shevchenko. “Sono condizioni brutali, circa 40 gradi, o almeno 37. Non capisco perché non chiudiamo il tetto in queste condizioni, è abbastanza pericoloso. Con match lunghi e questo caldo, è durissima.”
    “Nel primo set non sono stato sufficientemente aggressivo ed ero io quello che correva di più dietro alle palle,” ha analizzato il kazako. “Ero un po’ spento all’inizio del secondo set, ma poi ho trovato le energie e da quel momento ho giocato il tennis che avrei dovuto mostrare fin dall’inizio. Sono orgoglioso di questo.”
    Shevchenko ha anche rivelato la dimensione psicologica della sfida: “Il problema era anche mentale. È difficile giocare quando tutto cambia negli ultimi minuti, e ovviamente lui ha un ranking più basso, quindi sapevo di dover vincere. Questo mi ha giocato contro all’inizio. Ho iniziato a giocare il mio tennis, perché il primo set non lo era. Correvo solo, mi difendevo, e questo non è il mio gioco abituale. Sono tornato al mio tennis aggressivo e ha funzionato.”
    Sulla mancata sfida con Zverev, Shevchenko ha mostrato sentimenti contrastanti: “Da una parte ero contento, dall’altra no. Ovviamente non è facile giocare contro il numero 2 del mondo, ma volevo sfidarlo. Credo che avrei giocato meglio contro di lui che oggi contro Daniel, perché tutta la pressione era su di me. Con più libertà, giocando come contro Stefanos, penso che avrei avuto le mie chances.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Quando Federer dominava: Storia di un Record che Resiste dal 2006

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Dominare il circuito ATP come fece Roger Federer tra il 2004 e il 2006 resta un’impresa titanica. Lo svizzero conquistò 34 titoli in quel triennio, stabilendo il record di tornei vinti in una singola stagione da quando, nel 1990, venne istituito un calendario simile all’attuale.
    I Record dell’Era OpenSe si guarda all’intera Era Open, troviamo leggende come:– Rod Laver, Ilie Nastase e Guillermo Vilas: 16 titoli in una stagione– Jimmy Connors e Ivan Lendl: 15 titoli– Rod Laver (1968 e 1970), Björn Borg (1979) e John McEnroe (1984): 13 titoli
    Tuttavia, questi risultati furono ottenuti in un contesto completamente diverso, con calendari molto differenti da quello attuale.
    L’Era Moderna (dal 1990)Dal 1990, quando venne introdotto il calendario ATP moderno, solo due giocatori hanno raggiunto la dozzina di titoli in una stagione:– Thomas Muster (1996): 12 titoli– Roger Federer (2006): 12 titoli
    Nemmeno campioni del calibro di Novak Djokovic e Rafael Nadal sono riusciti nell’impresa, fermandosi entrambi a 11 titoli (rispettivamente nel 2015 e 2005).
    La Sfida per i GiovaniIn un tennis sempre più esigente sia fisicamente che mentalmente, appare difficile immaginare un dominatore capace di raggiungere la dozzina di titoli. Anche se Jannik Sinner (8 titoli nel 2024) e Carlos Alcaraz mostrano un potenziale straordinario, entrambi dovrebbero mostrare una consistenza e una regolarità nettamente superiori per avvicinarsi al record di Federer.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Ruud fedele alla Norvegia, Alcaraz al lavoro sul servizio

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    La Scelta di RuudIn un’epoca in cui è sempre più comune vedere i migliori tennisti trasferire la propria residenza in paradisi fiscali, Casper Ruud va controcorrente. Il tennista norvegese ha confermato la sua volontà di rimanere nel suo paese natale, nonostante debba versare circa il 40% dei suoi guadagni in tasse.“Ho scelto di rimanere qui e pagare le tasse come qualsiasi altro norvegese. Indipendentemente dal governo al potere, resterò”, ha dichiarato Ruud a VG, mostrando un forte senso civico in controtendenza rispetto alle scelte di molti colleghi.
    Alcaraz InnovaNel frattempo, Carlos Alcaraz continua il suo percorso di crescita tecnica. Il murciano sta lavorando intensamente per migliorare il suo servizio, uno degli aspetti del suo gioco con maggior margine di miglioramento.Samuel López e Juan Carlos Ferrero hanno ideato esercizi specifici per perfezionare il lancio di palla, con l’obiettivo di permettere ad Alcaraz di colpire il più in alto possibile. Questo lavoro specifico è stato parte integrante degli ultimi allenamenti prima della partenza per l’Australia.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    In memoria di Julius: un saluto al nostro amato Ragioniere

    In questo ultimo giorno del 2024, il nostro pensiero va ad Alessandro, conosciuto affettuosamente come “il Ragioniere” nel nostro forum, che ci ha lasciato la scorsa primavera. Per quasi vent’anni, Julius è stato una presenza costante e preziosa nella nostra comunità, distinguendosi sempre per la sua gentilezza, educazione e il suo contributo sempre costruttivo alle discussioni.
    La sua partecipazione al forum andava ben oltre il semplice confronto sportivo: era un esempio di come si potesse discutere di tennis con passione e competenza, mantenendo sempre un tono cordiale e rispettoso. Il soprannome “Ragioniere” non era solo un riferimento alla suo divertimento nel forum per calcolare i punteggi , ma era diventato un simbolo della sua precisione e della sua capacità di analizzare ogni situazione con equilibrio.
    Mentre ci apprestiamo ad entrare nel 2025, la sua assenza si fa sentire ancora più forte. Ci mancheranno i suoi commenti puntuali, le sue analisi ragionate, ma soprattutto la sua presenza umana che ha arricchito la nostra comunità per così tanto tempo.
    Arrivederci Alessandro, il tuo ricordo continuerà a vivere attraverso le pagine di questo sito e Forum che tanto hai amato.
    Alessandro Maria Bernardi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios tra problemi fisici e nuova frecciata al n.1 del mondo

    Nick Krygios nella foto

    Il ritorno in singolare di Nick Kyrgios è durato meno del previsto. Dopo il successo nel doppio con Novak Djokovic, l’australiano ha dovuto alzare bandiera bianca al primo turno dell’ATP Brisbane 2025, sconfitto da Mpetshi Perricard. Una delusione che si accompagna a segnali preoccupanti riguardo le condizioni del suo polso, con evidenti segni di fastidio mostrati durante il match.

    😂 still haven’t failed no drug tests tho
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) December 31, 2024

    L’attesa per il suo ritorno era altissima tra gli appassionati di tennis, che speravano di rivedere il Kyrgios show in singolare dopo la lunga assenza. Tuttavia, la sconfitta ha smorzato gli entusiasmi, lasciando dubbi sulla sua condizione fisica in vista dei prossimi impegni.La giornata non si è conclusa senza polemiche: rispondendo su social a un tweet che commentava la sua sconfitta, Kyrgios non ha perso l’occasione per lanciare una nuova stilettata a Jannik Sinner, scrivendo: “Non ho ancora mai avuto un test antidoping positivo”. Una dichiarazione che riaccende la polemica sul caso del tennista italiano, dimostrando come l’australiano, nonostante lo stop forzato, non abbia perso il suo caratteristico spirito polemico.
    La questione principale ora riguarda le sue condizioni fisiche: il fastidio al polso mostrato durante il match potrebbe compromettere i suoi piani per l’inizio di stagione, e i prossimi giorni saranno cruciali per capire l’evoluzione della situazione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il caso Purcell scuote il tennis: Thompson ne prende le difese

    Jordan Thompson nella foto – Foto Getty Images

    Mentre i casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek dominano le discussioni nel tennis, un altro caso emerge con minor clamore: quello di Max Purcell. L’australiano 26enne, numero 105 in singolare e 12 in doppio, ha richiesto una sospensione volontaria dopo aver utilizzato sostanze proibite attraverso un’infusione. La trasparenza mostrata da Purcell contrasta nettamente con gli altri casi recenti emersi questa stagione.
    La Testimonianza di ThompsonJordan Thompson, numero 26 del mondo e abituale compagno di doppio di Purcell, ha commentato la situazione all’ATP di Brisbane: “Dopo aver vinto gli US Open, ci siamo detti: ‘Ora andiamo a vincere il nostro Slam in casa’. Non succederà.”“Ha preso troppa soluzione salina in una flebo a Bali, credo. Non si sentiva bene. Per questo è andato lì, è andato in ospedale,” ha spiegato Thompson con un tono semi-scherzoso. “I tennisti stanno risultando positivi a sostanze che migliorano le prestazioni, lui si è esposto per aver preso troppa soluzione salina, e lo hanno sospeso. Traete voi le conclusioni. Chiunque lo veda dice che è ingiusto. Non so, non so cosa succederà con lui. Ho certamente delle forti opinioni al riguardo.”
    Sogni Infranti“Ero devastato, devastato per lui,” ha continuato Thompson. “Volevamo vincere l’Australian Open. I nostri ultimi due Slam sono stati una finale con match point, volevamo andare al prossimo Slam e vincerlo. Il nostro obiettivo era automaticamente, oltre a Torino, arrivare all’Australian Open e vincerlo. Saremmo stati teste di serie. Ma a quanto pare l’antidoping ha altri piani.”
    Il Futuro IncertoRiguardo al futuro di Purcell, Thompson rimane cauto ma speranzoso: “Non sono davvero sicuro. Spero che sia solo un richiamo. Come ho detto prima, i tennisti stanno risultando positivi per le minime cose. Non vedo perché dovrebbe ricevere una sanzione, ma non dipende da me. Credo che potrebbe ricevere la decisione dopo le vacanze, quindi siamo in attesa.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Osaka: “Se non torno ai vertici, lascio il tennis per mia figlia”

    Naomi Osaka nella foto – Foto Getty Images

    Naomi Osaka ha rivelato che il suo futuro nel tennis dipenderà dalla sua capacità di tornare ai vertici della classifica. La giapponese, attualmente numero 57 del mondo a 27 anni, non raggiunge una finale da quasi tre anni, periodo durante il quale ha vissuto diverse pause, inclusa quella per la maternità.
    Un Ultimatum al Tennis“Rispetto molto tutte le giocatrici del circuito, ma nel punto della vita in cui mi trovo ora, se non riesco a risalire oltre una certa posizione in classifica, non mi vedo giocare ancora a lungo”, ha confessato Osaka in conferenza stampa. “Preferisco passare tempo con mia figlia se non sono dove credo di dover essere e dove sento di poter essere.”
    Un Rapporto Complesso con il TennisLa campionessa giapponese ha anche riflettuto sul suo rapporto con il tennis: “Gioco da quando avevo tre anni, e lo devo in gran parte ai miei genitori, ma in realtà non ho mai visto la mia vita fare altro. Poi, quando mi sono fermata e ho avuto l’opportunità di fare altre cose, mi sono resa conto che preferivo giocare a tennis. È stato uno di quei momenti in cui ti rendi conto che ti hanno spinto a fare qualcosa, ma in realtà lo ami.”
    Bilancio del 2024“Il 2024 è stato un’esperienza di umiltà, ma ho anche sentito di essere cresciuta molto. Ho lavorato più duramente di quanto avessi mai fatto prima”, ha spiegato Osaka. “In questo senso, suppongo sia stato molto doloroso non ottenere i risultati che volevo, ma sento di stare crescendo e imparando, e sono molto emozionata per quest’anno. Ho giocato ottimi match. La gente mi parla ancora della mia partita contro Iga al Roland Garros. Anche se mi sono infortunata a Pechino, che è stato il mio ultimo torneo, sono abbastanza ottimista su come sarebbe andato quel match (contro Gauff) e sono emozionata di tornare a giocare sul cemento.”
    Il Prossimo ObiettivoOsaka si prepara ora per il WTA Auckland 2025, torneo che non ha mai vinto: “Penso di essere più una giocatrice da grandi partite, ma spero di aver acquisito più maturità ora e di essere in grado di trasferirla in tutti i match che giocherò.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO