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    Alcaraz si racconta: Da Djokovic a Tiafoe, le sue opinioni sul circuito ATP

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    Carlos Alcaraz, il giovane fenomeno del tennis mondiale, ha recentemente partecipato a un divertente e rivelatore Q&A organizzato dalla ATP, offrendo uno sguardo inedito sul circuito e sui suoi colleghi.Il numero uno spagnolo ha dimostrato ancora una volta la sua maturità e schiettezza, non esitando a esprimere opinioni franche sui suoi colleghi. Tra le risposte più interessanti, Alcaraz ha indicato Frances Tiafoe come il giocatore più simpatico e divertente nello spogliatoio, sottolineando il forte legame tra i due.
    Non sorprende che Novak Djokovic sia stato nominato come il competitore più duro e il miglior ritornatore. Questo riconoscimento da parte di Alcaraz conferma il rispetto che il giovane campione nutre per il serbo.
    Interessante la scelta di Alex de Minaur come giocatore più sottovalutato e quello che dovrebbe vincere più titoli, un’opinione che potrebbe sorprendere molti fan e addetti ai lavori.
    Alcaraz ha anche rivelato il suo lato più personale, citando “Eye of the Tiger” come la sua canzone preferita prima di una partita e la smorzata come il suo colpo preferito, una scelta che riflette il suo stile di gioco creativo e imprevedibile.La domanda sul GOAT (Greatest Of All Time) ha visto Alcaraz rispondere con diplomazia e onestà. Pur riconoscendo che i numeri indicano chiaramente Djokovic, ha ammesso di considerare la rivalità Federer-Nadal come l’apice di questo sport.
    Risposte di Carlos Alcaraz in un Q&A sul circuito ATPGiocatore più simpatico: TiafoeCompetitore più duro: DjokovicTennista più sottovalutato: De MinaurPersona più divertente nello spogliatoio: TiafoeChi chiamerebbe in caso di emergenza: CarreñoMiglior dritto: TsitsipasMiglior risposta: DjokovicChi dovrebbe vincere più titoli: De MinaurMaggior provocatore verbale: RuneCanzone preferita prima di una partita: Eye of the TigerColpo preferito: Smorzata LEGGI TUTTO

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    Camila Giorgi risponde alle polemiche: “Fake news da giornalisti senza valore”

    Camila Giorgi – Foto Getty Images

    L’ex tennista italiana Camila Giorgi è tornata a far parlare di sé sui social media, rispondendo alle recenti polemiche riguardanti la sua presunta irreperibilità e le accuse legali che la coinvolgono.Con un post diretto e senza mezzi termini, Giorgi ha attaccato duramente alcuni giornalisti: “Purtroppo i giornalisti di poco valore fanno fake news, e per avere qualche click in più alla loro pagina venderebbero anche la propria dignità”. Questa dichiarazione arriva in risposta alle notizie circolate sulla sua situazione legale e fiscale.
    La Giorgi ha poi rassicurato i suoi fan sulla sua posizione: “Ho un avvocato che mi segue e se avessi problemi non sarei tornata in Italia due settimane fa. E ritornerò presto”. Questa affermazione sembra contrastare con le recenti notizie secondo cui il suo legale avrebbe rinunciato al mandato nel procedimento riguardante i falsi vaccini anti-Covid.Rispondendo a un altro tifoso sul suo ritiro improvviso dal tennis professionistico, Giorgi ha semplicemente dichiarato: “per me era il momento giusto”, senza fornire ulteriori dettagli.
    La situazione legale dell’ex tennista rimane comunque complessa. Oltre alle accuse sui mancati vaccini, Giorgi deve affrontare accertamenti fiscali della Guardia di Finanza. Secondo le indiscrezioni, la famiglia non avrebbe presentato la dichiarazione dei redditi, accumulando debiti per milioni di euro.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Entusiasmo ieri al Country Club Cuneo per la visita di Andrea Vavassori

    Andrea Vavassori nella foto

    Entusiasmo ieri al Country Club Cuneo, circolo nobile del movimento regionale e nazionale con tante importanti organizzazioni alle spalle e l’attuale del torneo internazionale giovanile under 18, per l’arrivo del torinese Andrea Vavassori, numero 9 del mondo nella classifica di doppio e nelle alte vette della “Race to Turin”, a fianco di Simone Bolelli. Vavassori ha tenuto nel primo pomeriggio uno stage con gli agonisti del centro, diretto tecnicamente da Moreno Baccanelli, poi è stato protagonista di un’esibizione con i ragazzi della B2, Pietro Casciola e Giovanni Becchis e il più esperto Alessio Delfino. Il “Tennis Day”, organizzato dal Country Club Cuneo e dal partner “Gruppo Gino” ha riscosso successo sia tra i partecipanti che tra il pubblico, accorso numeroso per vedere di persona il due volte finalista Slam in stagione (prima agli Australian Open, poi al Roland Garros).
    Immancabili gli autografi ed i selfie, con sempre la grande disponibilità del giocatore in primo piano. Un’occasione per chiedere a Vavassori dei programmi immediati e della seconda parte di stagione: “Il primo si chiama Olimpiade – ha detto Andrea – che si svolgerà sui campi del Roland Garros. Partiremo per Parigi martedì prossimo per far squadra e allenarci qualche giorno prima del via. La concorrenza non mancherà ma rappresentare l’Italia in un evento unico è motivo di grande orgoglio. Vorrò essere alla sfilata degli atleti d’inizio Olimpiade, credo un momento toccante. Potrei fare anche il doppio misto a fianco di Sara Errani. Poi inizierà il periodo di preparazione agli US Open, con punti pesanti in palio per garantire la realizzazione di un altro grande sogno, la partecipazione nella mia città alle Nitto ATP Finals”. Attualmente Vavassori e Bolelli sono terzi nella “Race” dopo essere stati anche primi. E’ arrivata anche la preconvocazione in Coppa Davis per la fase a gironi di Bologna, dal 10 al 15 settembre: “Un altro grande momento – conclude Andrea – che spero di poter vivere da protagonista. Siamo ormai uno dei tandem più forti al mondo”. Al Country Cuneo la visita eccellente ha entusiasmato: “Una bella giornata – ha ricordato il presidente del Club, Fabrizio Drago – che abbiamo vissuto intensamente grazie alla grande disponibilità di Vavassori”. LEGGI TUTTO

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    Nadal incerto sugli US Open: ‘Deciderò dopo le Olimpiadi. Opelka scrive la storia a Newport: in semifinale dal ranking 1188. Polemiche per le foto ufficiali dei Giochi di Parigi: ‘Sembrano foto segnaletiche

    Le foto di Parigi 2024 – Foto Getty Images

    Rafael Nadal è stato interrogato in conferenza stampa all’ATP 250 di Bastad 2024 sulla sua iscrizione agli US Open 2024 e se questo significhi che abbia già determinato il suo programma per il resto della stagione. Lo spagnolo ha detto che far parte dell’Entry List del quarto Grand Slam era una misura per darsi l’opportunità di competere se alla fine lo avesse deciso, ma che non è sicuro di farlo. Prenderà decisioni dopo i Giochi Olimpici di Parigi 2024, ma ciò che è certo è che giocherà nella Laver Cup 2024.
    Reilly Opelka è diventato il tennista con il peggior ranking nella storia capace di raggiungere le semifinali di un torneo ATP. Così impressionante e meritevole è ciò che ha fatto un uomo la cui storia di superamento delle difficoltà negli ultimi anni è stata memorabile e che è arrivato vicino a lasciare il tennis, come lui stesso ha raccontato questa settimana. L’americano si è presentato all’ATP 250 di Newport 2024 essendo il numero 1188 del ranking ATP e continua la lotta per il titolo.Opelka, infatti, è determinato a reintegrarsi nell’élite con rapidità e decisione. Il gigante americano si è qualificato per le semifinali dell’ATP 250 di Newport 2024 dopo aver sconfitto McDonald in tre set, con il punteggio di 4-6 6-3 6-4, e ora si incontrerà con Alex Michelsen, che ha battuto comodamente Kovacevic. Inoltre, Marcos Giron ha interrotto bruscamente la progressione di Paire.
    Sembra incredibile che a questo punto e con tutta la tecnologia esistente, un torneo del calibro dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 faccia cose così brutte come le foto ufficiali per il torneo. Non appena sono state pubblicate, c’è stata un’ondata di commenti sui social media che dicevano che, più che immagini di atleti olimpici, sembravano foto di prigionieri o di criminali ricercati. Si ride per non piangere.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dal tumore al ritorno in campo: la rinascita di Reilly Opelka a Newport

    Reilly Opelka nella foto – foto Getty Images

    Dopo quasi due anni di assenza, Reilly Opelka è tornato a calcare i campi da tennis professionistici. L’ex numero 17 del mondo ha fatto il suo rientro all’ATP 250 di Newport, dimostrando che la sua carriera è tutt’altro che finita. In un’intervista esclusiva a The Palm Beach Post, Opelka ha rivelato il difficile percorso che ha dovuto affrontare per mantenere vivo il suo sogno di bambino.
    Il calvario di Opelka è iniziato nell’agosto 2022 a Washington, quando un tumore benigno all’anca lo ha costretto a un intervento chirurgico. “Il tumore si era spostato e incastrato nell’articolazione, letteralmente non potevo muovere la gamba,” ha raccontato il tennista. Dopo un’operazione riuscita, Opelka ha dovuto affrontare un nuovo ostacolo: un problema al tendine del polso destro. Questa volta, l’intervento non è andato come sperato, causando un’infezione e dolori insopportabili.
    “Ho pensato di ritirarmi, ero pronto a lasciare,” ha ammesso Opelka. “Credo di essere bravo a tirare fuori il meglio di me in certe situazioni, ma in questo caso ero totalmente preparato a finire.” Nonostante le difficoltà, il gigante americano (il più alto giocatore mai registrato nel ranking ATP) ha trovato la forza di continuare.
    Ora, a 26 anni e fuori dalla top 1000, Opelka ha l’opportunità di utilizzare il suo ranking protetto in 12 tornei. Il suo obiettivo a breve termine è chiaro: “Voglio completare una stagione intera, come un paio di anni fa. Questo è l’obiettivo principale al momento.”Il ritorno di Opelka a Newport, dove ha già raggiunto i quarti di finale battendo la testa di serie Mannarino, è un segnale incoraggiante. Il suo servizio devastante rimane un’arma formidabile, specialmente su superfici veloci.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    LEGO omaggia Krejcikova: una replica del trofeo di Wimbledon per la campionessa appassionata di mattoncini

    Barbora Krejcikova CZE, 18-12-1995

    Forse non tutti sanno che Barbora Krejcikova, oltre ad essere una grandissima tennista e attuale campionessa di Wimbledon in singolare, è un’amante delle costruzioni LEGO. Infatti, come lei stessa ha confessato, è solita portare con sé dei pezzi ai tornei per trascorrere così il tempo libero tra una partita e l’altra. Ebbene, LEGO ha voluto avere un gesto carino nei confronti della ceca inviandole una replica del trofeo londinese fatta di pezzi, da collocare accanto all’originale o, se si arma di coraggio, da smontare e ricostruire pezzo per pezzo. In un modo o nell’altro, un gesto davvero notevole da parte dell’azienda danese.
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    Carlos Alcaraz vince la Finale di Wimbledon: Emma Raducanu presente tra gli spalti

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha sconfitto Novak Djokovic nella finale di Wimbledon e tra le molte stelle presenti all’incontro c’era Emma Raducanu. La britannica di 21 anni, campionessa dell’US Open nel 2021, è stata naturalmente molto osservata dal pubblico inglese e la stampa locale ha subito fatto il collegamento con Carlos Alcaraz, spingendo persino i giornalisti spagnoli a chiedere al tennista di Murcia della presenza della giovane.
    “I miei incontri con Novak Djokovic attirano sempre molte stelle. Facciamo delle belle partite e ci sono molte persone che amano guardarle. Non so se lei sia venuta per vedere l’incontro o me. Dovete chiedere a lei”, ha confessato lo spagnolo dopo aver vinto il suo quarto trofeo Major.
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    Il cambio di guardia nel tennis: Djokovic, Alcaraz e la nuova generazione di campioni

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha subito un duro colpo, come sempre accade quando si perde una finale di un Grand Slam. Tuttavia, farlo per il secondo anno consecutivo a Wimbledon, uno dei suoi tornei prediletti, e contro un giovane come Carlos Alcaraz, vedendosi privato della possibilità di eguagliare Roger Federer nei titoli del Grand Slam britannico, è interpretato da molti come un segnale di cambiamento nel tennis.Djokovic, che non ha ancora vinto contro un giocatore della top-10 in questa stagione, affronterà la parte finale della stessa senza aver conquistato alcun titolo. Nel frattempo, vede come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz continuano a crescere. La logica del passare del tempo si impone, facendo capire che nulla è eterno, nemmeno la supremazia di Novak Djokovic, il miglior giocatore di tutti i tempi, che a 36 anni è riuscito a disputare le quattro finali di Grand Slam in un solo anno.
    Durante la conferenza stampa successiva alla finale di Wimbledon 2024, Djokovic è stato interrogato su se questa sconfitta dovesse essere interpretata come un cambio definitivo della guardia nell’élite del tennis, come suggerito da alcune voci influenti, tra cui quella di Nick Kyrgios. La risposta di Djokovic, raccolta da Sportklub, non è passata inosservata.“È logico che la gente parli di queste cose ora, sembra che ci sia sempre bisogno di cercare titoli di questo tipo e novità grandiose. Molte persone non sono soddisfatte del fatto che io sia ancora tra i migliori, quindi desiderano che avvenga questo cambio. Fa parte della mia carriera sportiva e riesco sempre a lavorare, rendere e vivere con ciò. Ovviamente, quanto più importante è il torneo in cui perdo, maggiore sarà la risonanza mediatica”, ha commentato Djokovic, mostrando il suo disagio per come vengono esagerate le sue sconfitte a livello mediatico.
    È chiaro che Novak Djokovic è stanco di sentirsi poco rispettato, ma attribuisce molto merito a ciò che stanno facendo Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. “I risultati di Carlos fanno sì che sia giusto parlare di un cambio generazionale da parte sua e Sinner quest’anno sta facendo molto bene, ma questi risultati devono essere confermati nel tempo. Ci sono persone che non sono nemmeno vicine a vincere titoli del Grand Slam e fanno queste affermazioni. Alla fine, le parole se le porta il vento”, ha affermato, senza voler entrare in ulteriori polemiche.
    Nonostante le sconfitte e le critiche, Djokovic cercherà di ribaltare tutte queste opinioni nelle prossime sfide, inclusi i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e l’US Open 2024. Con la determinazione e l’esperienza che lo caratterizzano, il serbo è pronto a continuare a competere al massimo livello e a dimostrare che ha ancora molto da offrire nel mondo del tennis.
    La stagione 2024 è stata una di sfide e transizioni per Novak Djokovic, ma anche di riconoscimento del talento emergente di giocatori come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Il tempo dirà se siamo di fronte a un cambio di guardia definitivo o se Djokovic ha ancora la capacità di riaffermare il suo dominio nel tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO