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    Andy Murray non è convinto che Alcaraz, Sinner e Medvedev possano effettivamente rimpiazzare i “Big 3”

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Il panorama del tennis sta subendo un cambiamento generazionale e Andy Murray è ben consapevole che non c’è alcuna garanzia che Carlos Alcaraz, Jannik Sinner o persino Daniil Medvedev possano raccogliere l’eredità dei ‘Big 3’. Durante la conferenza stampa del torneo ATP di Doha, il britannico ha condiviso le sue riflessioni su questa transizione e ha citato l’esempio di Roger Federer per illustrare come dovrebbe essere gestito il calendario dei campioni.
    Murray sta attraversando una fase cruciale della sua carriera. Dopo aver conquistato la sua prima vittoria al torneo ATP di Doha, interrompendo una serie di sei sconfitte consecutive iniziata nell’ottobre dell’anno precedente, il britannico ha subito un’altra battuta d’arresto, questa volta per mano del giovane diciottenne Jakub Mensik. Il ceco ha trionfato dopo tre tie-breaks, mettendo in evidenza la crisi di un Murray che sembra sempre più lottare per mantenere il suo status nel circuito.
    I giovani talenti stanno emergendo con forza, pronti a sfidare i veterani del tennis e a rendere la competizione sempre più ardua. Eppure, secondo Murray, solo alcuni di loro riusciranno a portare il tennis a un livello superiore. Nomi come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner vengono in mente quando si pensa a chi potrebbe emulare il successo del ‘Big 3’. Per Murray, però, i tifosi sono troppo ansiosi di trovare un sostituto per Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer: “Ci vuole tempo per costruire qualcosa di simile. Non sto dicendo che non sia possibile che Alcaraz, Sinner e Medvedev o alcuni dei più giovani dominino, siano al top dello sport e raggiungano le fasi finali dei tornei più importanti per cinque, sei o sette anni di fila”, ha detto in conferenza stampa.
    L’ex numero uno del mondo non è convinto che Alcaraz, Sinner e Medvedev possano effettivamente rimpiazzare i ‘Big 3’, data la rarità di un simile fenomeno nel tennis. Tuttavia, se dovesse scommettere su qualcuno, punterebbe sullo spagnolo e sull’italiano: “È sicuramente possibile che questi ragazzi siano abbastanza bravi per farlo, ma credo che le persone stiano cercando di ritrovare quell’era di un gruppo di giocatori che competono e vincono la maggior parte delle settimane. Tuttavia, ci vuole tempo per costruire tutto ciò, non avviene da un torneo all’altro. Penso che ciò sia accaduto nel corso di sei, sette o otto anni, giocando costantemente nelle finali dei Grand Slam, quindi vedremo. Penso che sia una possibilità, in particolare con Alcaraz e Sinner. Credo che anche Medvedev sia eccezionale. Esiste la possibilità che accada, ma non c’è alcuna garanzia”.
    Gli infortuni possono avere un ruolo significativo nello sviluppo delle carriere di questi atleti emergenti. Parlando della recente distorsione alla caviglia di Alcaraz, Murray ha suggerito che i giocatori di maggior successo dovrebbero partecipare a meno tornei: “Se giochi quattro tornei e perdi al primo turno, la risposta del corpo è molto diversa rispetto al raggiungere le semifinali o le finali per due settimane di fila. Giocare nove partite in 12 o 13 giorni è molto impegnativo fisicamente. Se stai vincendo e stai andando bene ogni settimana, non puoi giocare troppi tornei.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz in cerca di stabilità: Il percorso verso il riscatto Inizia a Rio. Su Sinner “Devo dedicarmi al 100% ogni giorno se voglio competere con lui”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    In un momento di riflessione e ricerca di stabilità, Carlos Alcaraz si prepara a lasciarsi alle spalle le recenti difficoltà con l’obiettivo di ritrovare la sua migliore forma sul campo da tennis. Dopo una delusione ai quarti di finale degli Australian Open 2024, dove è stato sconfitto dal tedesco Alexander Zverev, il numero 2 del mondo punta a riscattarsi al torneo di Rio de Janeiro, seguendo la stessa programmazione che lo ha visto impegnato nel 2023.
    La tappa precedente a Buenos Aires non ha portato i frutti sperati per Alcaraz, fermato in semifinale dal cileno Nicolas Jarry. Questo insuccesso ha rafforzato la determinazione dell’asso di Murcia di migliorare e conquistare il primo titolo della stagione. Durante una conferenza stampa, Alcaraz ha espresso la necessità di affrontare meglio alcune fasi del gioco, in particolare le palle break, sottolineando la sua buona forma fisica ma riconoscendo al tempo stesso l’importanza di gestire meglio momenti cruciali durante le partite.
    L’attenzione di Alcaraz è rivolta anche ai successi del suo amico e rivale, Jannik Sinner, fresco vincitore dell’ATP500 di Rotterdam. Le prestazioni di Sinner sono fonte di ispirazione per Alcaraz, che mira a mantenere un impegno quotidiano per competere al massimo livello, riconoscendo il lavoro e la dedizione necessari per raggiungere tali traguardi.“Sono molto contento di come vince i tornei. Se lo merita, lavora sodo per questo. Cerco di vedere le cose in modo positivo. Devo dedicarmi al 100% ogni giorno se voglio competere con lui, perché è al suo livello migliore“.
    Il debutto di Alcaraz a Rio vedrà come avversario il brasiliano Thiago Monteiro, un incontro che sulla carta dovrebbe favorire lo spagnolo. Tuttavia, oltre alla competizione immediata, Alcaraz guarda al futuro con ambizione, puntando a importanti obiettivi stagionali tra cui le Olimpiadi, i Masters 1000 e i Grand Slam. La consapevolezza di dover rimanere concentrato e mantenere un’alta intensità di gioco durante tutto l’anno è al centro dei suoi pensieri, con la voglia di brillare nei momenti più significativi della stagione.
    In un anno che promette emozioni e sfide, Alcaraz si prepara a dimostrare il suo valore, consapevole delle opportunità e delle sfide che lo attendono. Con gli occhi puntati su Rio, il giovane talento spagnolo è pronto a iniziare il suo viaggio verso il riscatto, con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle le difficoltà e di riaffermare il suo posto tra i grandi del tennis mondiale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “A breve tornerò in campo. Non sono mai stato tanto concentrato. Sto bene. Non giocherò ad Indian Wells. Partirò da Phoenix e Miami e poi la stagione su terra. Il ranking protetto è una cosa che è venuta nel tempo. A Jannik Sinner ruberei la risposta, è una roba impressionante. Finito il rapporto con Melissa Satta”

    Matteo Berrettini (foto di Gabriele Seghizzi)

    In una conferenza stampa attesissima, Matteo Berrettini ha condiviso dettagli significativi riguardo al suo stato attuale, sia professionale che personale. Dopo un periodo difficile seguito da un infortunio alla caviglia agli US Open, che lo ha costretto fuori dai campi da tennis, l’atleta italiano ha finalmente delineato i suoi piani per un imminente ritorno in competizione.La conferenza stampa di oggi ha offerto uno sguardo approfondito su Matteo Berrettini: il suo percorso di recupero, l’ammirazione per i colleghi, gli aggiornamenti sulla sua vita privata e le sue aspirazioni future. Con il tennis italiano che continua a brillare sul panorama mondiale, il ritorno di Berrettini è atteso con grande entusiasmo, non solo per le sue prestazioni in campo ma anche per la passione e l’ispirazione che porta con sé.
    Il Ritorno di BerrettiniCon grande ottimismo, Berrettini ha annunciato: “Tornerò a breve. Vorrei essere in campo all’Atp di Phoenix e al Miami Open 2024.” Queste parole sono una ventata di aria fresca per i suoi tifosi e per il mondo del tennis, ansioso di rivedere il campione in azione. Il tennista ha sottolineato l’importanza di aver preso il tempo necessario per recuperare non solo fisicamente ma anche mentalmente, evidenziando l’importanza della motivazione e del divertimento nel suo gioco.“Io credo che chi è stato n°6 del mondo possa sempre avere quel livello lì. Non so se tornerò ad essere 6, 7, 10 o 25 in classifica, in questo momento il ranking mi interessa meno. La cosa principale è tornare ad essere competitivo, so di poterlo essere. Non giocherò Indian Wells, ma Phoenix e Miami e tutta la stagione su terra. Non saranno un paio di settimane a cambiare le cose.Sono stati mesi complicati, in cuinon sono riuscito a fare ciò che più amo, cioè giocare a tennis e competere. Questo mi ha fatto soffrire parecchio, rispetto al passato ho accettato un po’ meno questa cosa qui. Mi impegnavo sempre di più, ma non riuscivo ad ottenere risultati e a sentirmi giocatore. È stato un momento difficile, ma sento di averlo superato. Mi sento bene mentalmente e fisicamente, le due cose vanno di pari passo. Non vedo l’ora di sentirmi di nuovo giocatore e di iscrivermi ad altri tornei”
    Ammirazione per Jannik SinnerParlando di Jannik Sinner, Berrettini non ha nascosto la sua ammirazione: “Sta facendo cose pazzesche. Ci scriviamo spesso e ci sosteniamo a vicenda.” Questa fraterna relazione tra i due atleti italiani è fonte di ispirazione reciproca, con Berrettini che trova in Sinner un ulteriore stimolo per migliorarsi e ambire a traguardi sempre più alti.
    Vita PrivataBerrettini ha anche toccato il delicato tema della sua vita privata, confermando la fine della sua relazione con Melissa Satta. Pur mantenendo la discrezione, ha espresso gratitudine per i momenti trascorsi insieme, chiudendo l’argomento con rispetto verso la sua privacy.
    Ranking Protetto“Il ranking protetto è una cosa che è venuta nel tempo, è andata di pari passo col mio rientro. In Australia mi sentivo pronto per giocare, mi ero allenato non tantissimo ma bene. Una volta lì però, forse per le condizioni, mi sono accorto di non essere ancora pronto per performare. La priorità che ci eravamo dati era non tornare dall’Australia infortunati, quindi ci siamo fermati e abbiamo ripreso a costruire. Dallo US Open non sono riuscito ad allenarmi un mese di fila con continuità. Era un po’ un cane che si mordeva la coda.È sempre partito tutto dal corpo, mi sono sentito stanco di dover superare tutti questi problemi fisici. È come se avessi esaurito il serbatoio di energia che mi faceva tornare più forte di prima. Non potevo aggrapparmi all’energia fisica perché non stavo bene, né a quella mentale. Adesso che invece sto meglio, anche a livello mentale, mi viene più facile anche superare i piccoli acciacchi”.
    Il rapporto con RoigBerrettini ha esordito con entusiasmo riguardo al suo rapporto con Roig, sottolineando la competenza tecnica e la metodologia di allenamento dell’allenatore spagnolo. “Mi sto trovando molto bene con Francisco, ha un metodo in cui crede molto. È un allenatore molto tecnico,” ha dichiarato Berrettini, evidenziando la fiducia reciproca e la dedizione al lavoro quotidiano.L’approccio adottato nel loro allenamento non si focalizza su un aspetto isolato del gioco, ma abbraccia una visione olistica, puntando al miglioramento complessivo. Berrettini ha spiegato: “Non c’è un’area su cui ci stiamo concentrando in particolare, ma cerchiamo di curare tutti i dettagli. Non è solo servizio, dritto o rovescio, ma un lavoro più generale.” Questa strategia riflette l’intento di costruire un atleta completo, capace di eccellere in ogni componente del gioco.Inoltre, Berrettini ha condiviso come questa collaborazione abbia portato a una nuova ondata di energia e motivazione nella sua carriera. “È un nuovo stimolo, mi sento ancora abbastanza giovane e ho grande energia,” ha affermato, sottolineando il suo impegno a sfruttare al meglio questa opportunità per crescere come atleta.Il team di Roig ha condotto una serie di test approfonditi per identificare eventuali problematiche fisiche che potrebbero influenzare le prestazioni di Berrettini. “Il nuovo team mi ha fatto tantissimi test per capire se ci fossero problemi alla base,” ha detto Berrettini, rivelando che, nonostante la diagnosi di una forte scogliosi presente sin dall’infanzia, non sono stati rilevati deficit significativi. Questo ha permesso di impostare un lavoro mirato anche sul fronte posturale, aspetto fondamentale per la prevenzione degli infortuni e il miglioramento della performance sportiva.
    Aspettative per WimbledonGuardando al futuro, Berrettini ha condiviso i suoi pensieri su Wimbledon, un torneo a lui molto caro. Pur ammettendo di non sentirsi ancora pronto per puntare al titolo, soprattutto di fronte a concorrenti del calibro di Sinner, il suo spirito competitivo resta indomito. “Certo, se potessi, firmerei con il sangue per vincere questo torneo,” ha detto, lasciando intendere che, nonostante le sfide, il suo obiettivo rimane quello di eccellere sui campi più prestigiosi del mondo.

    12:30: Siamo in attesa della conferenza stampa di Matteo Berrettini.
    12:40 Matte Berrettini parla via Zoom: “A breve torno in campo. Non sono mai stato tanto concentrato. Sto bene mentalmente e fisicamente sento una bella energia nell’aria.Mi sto concentrando forse come non mai per tornare. Il rientro in campo sarà a breve.Ho tanta voglia di tornare sul tour e sentirmi giocatore. Mi sono preso il tempo necessario per rientrare al massimo.Mi sto trovando bene con Francisco Roig. Ha un metodo in cui crede molto, che ha testato anche con Rafa.”
    “Tornerò a breve. Vorrei essere in campo al Challenger di Phoenix e al Miami Open 2024. Mi sono preso il tempo necessario per ritrovare la giusta concentrazione, gli stimoli per divertirmi e farmi divertire il pubblico. Dopo l’infortunio sono stati mesi complicati in cui non sono riuscito a giocare come mi piace, a competere e rispetto al passato è stato più difficile, complicato riprendermi. Ora mi sento bene fisicamente e mentalmente, è tornata la giusta energia”.
    “Stiamo lavorando dal punto di vista tecnico, non c’è un’area in particolare. Mi dà tantissimi stimoli, ed è fondamentale per migliorareHo una scoliosi importante da quando sono piccolo, quindi ho un po’ la schiena a ‘s’. Col nuovo team stiamo lavorando molto dal punto di vista posturale”.
    “Jannik Sinner sta facendo cose pazzesche. Ci scriviamo spesso e ci sosteniamo a vicenda. Standogli vicino in Coppa Davis mi ha stimolato molto, è stata una molla di spinta, energia.Vedere un italiano che gioca e si allena con me ed è al terzo posto del ranking mondiale, è un grande stimolo per fare sempre meglio. A Jannik gli ruberei la risposta è una cosa davvero impressionante”.
    “La settimana di Wimbledon è stata speciale. E il solo stare lì, vivere quell’atmosfera lì mi ha fatto capire quanto ami questo sport, i grandi tornei.Poi l’affetto dei tifosi e delle persone durante la Davis. Mi sono sentito fiero della persona che sonoE’ un torneo che mi piace molto Wimbledon. Non credo di essere ancora pronto per puntare al titolo, ci sono tennisti, vedi Sinner, che è imbattuto, ed è il terzo tennista al mondo e già lo scorso anno aveva fatto molto bene. Vedremo. Certo, se potessi, firmerei con il sangue per vincere quel torneo”.
    “Io e Melissa Satta non stiamo più insieme. Abbiamo avuto un rapporto bellissimo e intenso di grande stima. Non andrò oltre questo. Non è successo niente di particolare. La devo ringraziare per questo anno vissuto insieme”
    “Un giocatore non perde mai un certo tipo di livello. Ovvio che su una partita secca mi senta meno in forma rispetto al 2021.Ma sento di avere il potenziale di tornare a quel livello. Ciò che mi interessa è tornare a competere con i migliori.”
    “Voglio giocare a Roma dove manco da due anni, e mi fa molto male. Il sogno rimane vincere un grande torneo, ma so che bisogna riprendere costanza e giocare tante partite”Il momento più difficile é stato dopo l’infortunio allo US Open. Con Vincenzo Santopadre abbiamo preso una decisione in comune. Avevano entrambi bisogno di stimoli diversi.Alle volte bisogna sterzare di colpo, e giorno per giorno mi sono sentito meglio.Rifarei tutto uguale. Da dove arrivo tutto quello che ho fatto é una vittoria. Si può sempre meglio pensare di fare meglio. Ma con i se e con i ma faccio fatica.Ho gestito situazioni molto difficili per arrivare fin qui. Sono felice di ciò che ho ottenuto”.
    “In Australia mi sentivo pronto per giocare, mi ero allenato bene. Poi una volta lì ci siamo accorti che non era così. Mi sono uscite varie cose su cui stare attenti.E la priorità era non tornare dall’Australia infortunati.Il ranking protetto è una cosa che è venuta nel tempo, è andata di pari passo col mio rientro. In Australia mi sentivo pronto per giocare, mi ero allenato non tantissimo ma bene. Una volta lì però, forse per le condizioni, mi sono accorto di non essere ancora pronto per performare. La priorità che ci eravamo dati era non tornare dall’Australia infortunati, quindi ci siamo fermati e abbiamo ripreso a costruire. Dallo US Open non sono riuscito ad allenarmi un mese di fila con continuità. Era un po’ un cane che si mordeva la coda”.

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP Live – Jannik Sinner al n.3 del mondo. Il Nuovo Fenomeno del Tennis Mondiale: Jannik Sinner Entra nella Storia

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 – Foto Getty Images

    Con una vittoria a Rotterdam su Alex De Minaur, Jannik Sinner non solo ha celebrato il suo 12° titolo ATP, ma ha anche segnato il suo ingresso tra i primi 3 giocatori del mondo, un traguardo che arriva con una settimana di anticipo grazie ai 500 punti conquistati nell’ultimo torneo. Ora con 8270 punti, Sinner supera di misura Daniil Medvedev, posizionandosi dietro solo a Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, rispettivamente secondo e primo nel ranking mondiale.Con il tennis italiano in una fase di splendore, grazie a campioni come Sinner, il futuro sembra brillante. La sua ascesa tra i primi tre del mondo non è solo un traguardo personale ma anche un simbolo di speranza e ispirazione per i giovani atleti italiani e per il tennis nazionale. Jannik Sinner non è solo una stella del momento ma un nome che promette di brillare nel firmamento del tennis mondiale per anni a venire.
    Il talento altoatesino, a soli 22 anni e 6 mesi, non solo dimostra la sua eccezionale capacità agonistica conquistando il suo primo trionfo a Rotterdam, ma si conferma anche come il secondo italiano nella storia a vincere in questo prestigioso torneo, dopo Omar Camporese nel 1991. Questa vittoria non è solo un successo personale per Sinner ma rappresenta l’88° successo italiano nell’era Open del tennis, evidenziando un significativo incremento di prestazioni italiane di alto livello negli ultimi anni.
    Sinner si aggiunge a una lista esclusiva di giocatori che, prima dei 23 anni, hanno raggiunto i primi 3 posti del ranking mondiale avendo già in bacheca un titolo del Grande Slam, un’elite che include leggende come Agassi, Borg, Nadal, e Federer. Questo lo posiziona tra i più promettenti talenti del tennis mondiale, con aspettative crescenti per il futuro.
    Non meno importante è il contributo di Sinner all’orgoglio nazionale italiano, diventando il 61esimo giocatore a raggiungere le prime tre posizioni del ranking ATP e il secondo italiano dopo Nicola Pietrangeli, primo italiano nell’Era Open. Il suo successo sottolinea l’importanza e il contributo dell’Italia al tennis mondiale.
    In una carriera già costellata da successi significativi, tra cui vittorie a Sofia, Melbourne, Washington, e l’Australian Open, Jannik Sinner non mostra segni di rallentamento. Il suo percorso verso la vetta del tennis mondiale è la testimonianza di un talento eccezionale, di una determinazione ferrea e di una promessa per ulteriori successi.

    Legend – Ultimo aggiornamento: 19-02-24 08:31

    1
    1, 0
    Best: 1

    Novak Djokovic
    SRB, 22.05.1987

    2
    2, 0
    Best: 1

    Carlos Alcaraz
    ESP, 05.05.2003

    +0 (First Round)
    Rio de Janeiro

    -300 (F)
    Rio de Janeiro (20-02-2023)

    3
    3, 0
    Best: 1

    Daniil Medvedev
    RUS, 11.02.1996

    -250 (W)
    Doha (20-02-2023)

    4
    4, 0
    Best: 4

    Jannik Sinner
    ITA, 16.08.2001

    5
    5, 0
    Best: 5

    Andrey Rublev
    RUS, 20.10.1997

    +0 (First Round)
    Doha

    6
    6, 0
    Best: 2

    Alexander Zverev
    GER, 20.04.1997

    +0 (First Round)
    Los Cabos

    7
    7, 0
    Best: 4

    Holger Rune
    DEN, 29.04.2003

    8
    8, 0
    Best: 8

    Hubert Hurkacz
    POL, 11.02.1997

    +10 (R64)
    ATP Masters 1000 Rome [SUBENTRO]

    -250 (W)
    Marseille (20-02-2023)

    9
    9, 0
    Best: 5

    Taylor Fritz
    USA, 28.10.1997

    10
    10, 0
    Best: 3

    Stefanos Tsitsipas
    GRE, 12.08.1998

    +0 (First Round)
    Los Cabos

    11
    11, 0
    Best: 10

    Alex de Minaur
    AUS, 17.02.1999

    +0 (First Round)
    Los Cabos

    12
    12, 0
    Best: 2

    Casper Ruud
    NOR, 22.12.1998

    +0 (First Round)
    Los Cabos

    13
    13, 0
    Best: 3

    Grigor Dimitrov
    BUL, 16.05.1991

    14
    14, 0
    Best: 12

    Tommy Paul
    USA, 17.05.1997

    15
    15, 0
    Best: 10

    Frances Tiafoe
    USA, 20.01.1998

    16
    16, 0
    Best: 15

    Ben Shelton
    USA, 09.10.2002

    17
    17, 0
    Best: 8

    Karen Khachanov
    RUS, 21.05.1996

    +0 (First Round)
    Doha

    18
    18, 0
    Best: 18

    Ugo Humbert
    FRA, 26.06.1998

    +0 (First Round)
    Doha

    19
    19, 0
    Best: 17

    Adrian Mannarino
    FRA, 29.06.1988

    20
    22, +2
    Best: 19

    Francisco Cerundolo
    ARG, 13.08.1998

    +0 (First Round), +10 (R64)
    Rio de Janeiro, ATP Masters 1000 Madrid [SUBENTRO]

    -45 (R16)
    Rio de Janeiro (20-02-2023)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: Una settimana di allenamenti e recupero con il fratello Jacopo

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 con suo fratello Jacopo che si alleanano a Monte Carlo

    In un periodo caratterizzato da sfide e ostacoli, il tennista romano Matteo Berrettini si è distinto non solo per la sua resilienza sul campo, ma anche per il modo in cui ha affrontato i problemi fisici che hanno minacciato di rallentare la sua carriera. In una recente condivisione sui social media, Berrettini ha offerto ai suoi fan un’occhiata alla sua routine di recupero, sottolineando l’importanza del supporto familiare e della determinazione nel superare gli ostacoli.
    “Solid week of training with the little one,” ha scritto Berrettini, riferendosi agli intensi allenamenti condivisi con suo fratello minore, Jacopo Berrettini. Questa frase semplice ma significativa getta luce su una settimana di duro lavoro, dedizione e, soprattutto, di unione familiare, dimostrando che, anche nei momenti difficili, il sostegno di chi ci sta vicino può fare la differenza.
    Jacopo, benché meno conosciuto nel circuito professionistico rispetto al fratello, è stato una presenza costante e un pilastro di supporto per Matteo. Allenarsi con “il piccolo” non è solo una strategia per mantenere la forma fisica, ma anche un modo per rafforzare il legame fraterno che li unisce, un elemento che Matteo considera essenziale nel suo percorso di recupero e ritorno alla competizione al massimo livello.
    La carriera di Matteo Berrettini è stata costellata di successi significativi, tra cui la memorabile corsa alla finale di Wimbledon nel 2021, che lo ha consolidato come uno dei talenti più luminosi del tennis italiano. Tuttavia, come molti atleti di alto livello, ha dovuto affrontare la sua quota di sfide fisiche, che hanno messo alla prova la sua restistenza. La recente pausa forzata a causa di problemi fisici ha rappresentato un altro ostacolo sul suo cammino, ma l’atteggiamento positivo di Berrettini verso il recupero è determinante.
    La decisione di condividere questo momento di recupero e preparazione con il pubblico sottolinea non solo l’impegno di Berrettini nel tornare al suo miglior livello, ma anche il suo desiderio di mantenere una connessione autentica con i suoi fan. Dimostra che, al di là dei titoli e dei trofei, ci sono relazioni e legami personali che alimentano la passione e il successo degli atleti.Ricordiamo che martedì alle ore 12:30 è in programma la conferenza stampa di Matteo che parlerà sicuramente del suo rientro dati gli intensi allenamenti delle ultime settimane.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il fenomeno Jannik Sinner: Una stella del tennis Italiano tra i Grandi

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001 – Foto Getty Images

    Nel mondo del tennis, pochi giovani atleti hanno saputo lasciare un’impronta significativa come Jannik Sinner. Il talento italiano, nato nel 2001, ha già raggiunto un traguardo che lo colloca tra le leggende dello sport a livello nazionale e mondiale: con 200 vittorie all’attivo nel circuito ATP, Sinner si è guadagnato ancora più un posto d’onore nella storia del tennis italiano, entrando nel ristretto club dei giocatori con almeno 200 successi.La sua ascesa mette in luce non solo le sue indiscusse capacità tecniche e mentali ma anche la sua determinazione e il suo spirito di sacrificio. Sinner si distingue per una maturità impressionante sul campo, giocando con una precisione e una visione di gioco che spesso si trovano solo tra i veterani dello sport.
    Tra i tennisti nati dal 2000 in poi, Sinner non è solo un’eccezione per il numero di vittorie ma anche un simbolo della nuova generazione di campioni. Al suo fianco, troviamo altri giovani promettenti come Félix Auger-Aliassime, con 189 vittorie, seguito da Carlos Alcaraz , che ha già totalizzato 160 successi, Holger Rune con 102, e Sebastian Korda americano, che ha recentemente raggiunto le 100 vittorie.
    La carriera di Sinner si inserisce in una tradizione nel tennis italiano, un percorso tracciato da Fabio Fognini, con 414 vittorie, Adriano Panatta e Andreas Seppi, che hanno rispettivamente accumulato 395 e 386 successi. Questi atleti, insieme a Corrado Barazzutti, Renzo Furlan, e Andrea Gaudenzi, hanno definito epoche diverse del tennis italiano, ma è Sinner, con il suo stile di gioco unico e la sua determinazione, a rappresentare il futuro ed è indiscutibilmente il più forte tennista italiano almeno nell’Era Open.In un’era di transizione per il tennis mondiale, la storia di Sinner è un promemoria che il futuro è già qui. E per l’Italia, quel futuro si chiama Jannik Sinner.
    Le informazioni sui tennisti nati dal 2000 in poi con almeno 100 vittorie all’attivo a livello ATP1) Jannik Sinner 🇮🇹 – 2002) Félix Auger-Aliassime 🇨🇦 – 1893) Carlos Alcaraz 🇪🇸 – 1614) Holger Rune 🇩🇰 – 1025) Sebastian Korda 🇺🇸 – 100
    I tennisti italiani che hanno vinto almeno 200 partite a livello ATP1) Fabio Fognini 🇮🇹 – 4142) Adriano Panatta 🇮🇹 – 3953) Andreas Seppi 🇮🇹 – 3864) Corrado Barazzutti 🇮🇹 – 3205) Renzo Furlan 🇮🇹 – 2236) Andrea Gaudenzi 🇮🇹 – 2197) Jannik Sinner 🇮🇹 – 200
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Medvedev riflette sul momento di Alcaraz e sulle Olimpiadi: “I Grand Slam, però, rimangono a mio avviso il vertice nel tennis”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Anche se non parteciperà al prossimo ATP di Doha, Daniil Medvedev ha parlato di alcuni argomenti interessanti. Il russo, recentemente finalista agli Australian Open 2024, ha condiviso il suo punto di vista sul giovane fenomeno Carlos Alcaraz e sulla sua attuale fase di carriera, in una recente intervista concessa a Eurosport.Le riflessioni di Medvedev su Alcaraz non solo evidenziano il rispetto reciproco e l’ammirazione tra i due atleti ma offrono anche uno spaccato interessante sulle dinamiche psicologiche e le aspirazioni che animano i campioni del tennis mondiale.
    Medvedev ha esordito commentando l’eccezionale impatto di Alcaraz nel circuito ATP: “Ha iniziato a dominare da giovanissimo. Essere diventato il numero uno del mondo più giovane della storia parla da solo. È naturale che ora possa perdere più incontri di prima; molti pensano che abbia perso un po’ di fiducia. Ma ricordiamoci che ha solo 20 anni; è normale che nella sua carriera ci siano alti e bassi.”
    I confronti diretti tra i due ha visto Alcaraz prevalere per 3-2, nonostante una sconfitta dolorosa nelle semifinali degli US Open, riscattata dallo spagnolo con una vittoria nelle ATP Finals poche settimane dopo. “Il suo talento è indiscutibile, l’abbiamo capito non appena è arrivato nel circuito. Ricordo un match contro Rublev, quando era appena entrato nella Top 100 e aveva solo 17 anni. Mi colpì il fatto che colpisse la palla più forte di Andrey. Fu allora che mi resi conto del suo potenziale,” ha ricordato Medvedev.
    L’attenzione si è poi spostata sulle sfide che Alcaraz dovrà affrontare, non solo sul campo ma anche fuori: “Sarà interessante vedere come gestirà la pressione, gli sponsor, l’interesse mediatico. Alcuni giovani giocatori lo gestiscono bene, altri meno. È ancora presto per trarre conclusioni definitive, vedremo come si evolverà.”
    Sul tema della preferenza espressa da Alcaraz tra vincere un Grand Slam o una medaglia olimpica, Medvedev ha espresso sorpresa: “I suoi commenti mi hanno un po’ sorpreso. Mi chiedo perché abbia questa preferenza. Forse per i ricordi d’infanzia legati alle Olimpiadi? La mia esperienza a Tokyo è stata intensa, e la delusione per la sconfitta nei quarti contro Carreño è stata profonda. I Grand Slam, però, rimangono a mio avviso il vertice nel tennis.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Martedì 20 Febbraio conferenza stampa di Matteo Berrettini

    Scritto da FrankieUna conferenza stampa per annunciare il rientro?Mah, speriamo bene non sia per altro.
    Magari annuncerà che si è separato da Melissa Satta e si è fidanzato con Barbara D’Urso.Ma la Barbara D’Urso ha un caratterino, lo farà rigare dritto.Se non gli porta a casa i 4 tornei del Grande Slam lo chiude fuori casa, fidati.Per non rischiare di dormire in giardino sotto la pianta sull’amaca di notte, gli tocca iscriversi anche al doppio ed al doppio misto e vincere il Super Grande Slam in tutte e tre le categorie, se no la senti urlare la Barbara D’Urso.…A parte gli scherzi, 20 Febbario, dirà che rientra a Indian Wells per le quali cercando di recuperare la condizione e che sfrutterà il ranking protetto per i grandi tornei, e che giocherà qualche torneo non di massimo livello per trovare confidenza con le partite e le vittorie, per arrivare a Bologna a giocare la Coppa Davis al meglio cercando di vincerla in campo da protagonista, senza obiettivi di classifica nel ranking, ma per cercare di fare il meglio possibile giorno per giorno sperando di restare lontano dagli infortuni che l’hanno tartassato a lungo. Non è che possa dire che vuole partire con una navicella per essere il primo uomo a giocare a tennis un Marte, no LEGGI TUTTO