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    Marin Cilic trionfa a Girona e stabilisce un record storico nei Challenger

    Marin Cilic nella foto – Foto Getty Images

    A 36 anni, Marin Cilic dimostra che la classe non ha età. Il tennista croato si è laureato ieri campione dell’ATP Challenger Girona 2025, confermando che il suo tennis è ancora all’altezza delle sfide agonistiche nonostante non sia più nel fiore degli anni.
    L’ex campione Slam sta cercando sensazioni positive, vittorie e punti preziosi per migliorare la propria posizione nel ranking prima dell’inizio del cuore della stagione sulla terra battuta. La sua settimana in Catalogna ha dimostrato che il suo tennis risponde ancora bene alle esigenze della competizione.Ma il significato di questo successo va ben oltre la semplice conquista di un trofeo. Con questa vittoria, Cilic è entrato nella storia diventando il giocatore con il maggior intervallo di tempo tra il primo e l’ultimo titolo Challenger vinto, frantumando il precedente record e portandolo all’incredibile cifra di 17 anni e 10 mesi.
    La sua prima corona in questa categoria risale infatti al lontano 2007, quando trionfò a Rijeka, nella sua Croazia. Ora, già veterano del circuito, è tornato a vincere in questa categoria di tornei, completando un cerchio perfetto nella sua carriera.Il successo a Girona potrebbe rappresentare un importante trampolino di lancio per Cilic in vista dei prossimi impegni sulla terra rossa, superficie su cui in passato ha saputo esprimere un ottimo tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner si dedica al ciclismo durante la sua pausa dal tennis

    Jannik Sinner nella foto

    Durante la sua assenza di tre mesi dal circuito tennistico, Jannik Sinner sta alternando gli allenamenti su terra battuta con attività di svago per ricaricare le energie fisiche e mentali.
    Il campione italiano e mondiale, dopo aver trascorso alcuni giorni sugli sci – una delle sue passioni di sempre – ha deciso di provare un nuovo sport: il ciclismo. Sinner si è unito a un gruppo di amici per alcune uscite in bicicletta e, secondo quanto riportato, sembra essere entusiasta di questa nuova attività.Questa combinazione di allenamenti specifici su terra battuta e momenti di svago rappresenta la strategia scelta dal team di Sinner per ottimizzare il suo recupero durante questo periodo lontano dalle competizioni ufficiali.Nonostante l’assenza dai tornei, il tennista altoatesino non sta certamente rimanendo con le mani in mano. Gli allenamenti su terra battuta continuano a ritmo serrato, in vista del suo ritorno in campo previsto tra 40 giorni.La scelta di alternare la preparazione tennistica con attività diverse come lo sci e ora il ciclismo sembra essere parte di un piano ben preciso per mantenere la forma fisica generale senza sovraccaricare le articolazioni con il solo tennis.

    New activity unlocked ‍♂️✅️
    Forza
    Via Giulio Ciccione IG https://t.co/z1znyeDBaH pic.twitter.com/BEsnvZd9lX
    — Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) March 29, 2025

    Queste attività alternative non solo contribuiscono al benessere fisico di Sinner, ma rappresentano anche un’importante valvola di sfogo mentale, permettendogli di staccare la mente dalla pressione del tennis professionistico e tornare in campo con rinnovata energia e motivazione.Il ciclismo, in particolare, è uno sport che molti tennisti scelgono come complementare, grazie ai benefici che offre in termini di resistenza cardiovascolare senza l’impatto traumatico tipico della corsa.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic e Dimitrov fanno la cronaca: la semifinale più “esperta” di un Masters 1000

    Novak Djokovic classe 1987 e Grigor Dimitrov clase 1991 – Foto getty

    Quando Novak Djokovic (37 anni) e Grigor Dimitrov (33 anni) scenderanno in campo questo pomeriggio all’Hard Rock Stadium per la prima semifinale maschile del Miami Open 2025, entreranno negli annali del tennis.Sommando l’età dei due contendenti, assisteremo alla semifinale di Masters 1000 più “anziana” da quando questa categoria di tornei è stata istituita nel 1990. Una semifinale che segna un primato indipendentemente da chi avanzerà alla finale di domenica.
    Il serbo, detentore di numerosi record nel circuito ATP, domina nettamente il confronto diretto con 12 vittorie a 1 nei precedenti incontri con il bulgaro. Nonostante questo dato possa suggerire un esito scontato, la partita si preannuncia comunque come un capitolo significativo nei registri dei tornei Masters 1000.
    Solo uno dei due veterani avrà l’opportunità di giocarsi il titolo nella finale di domenica, ma entrambi possono già celebrare questo traguardo importante che dimostra come l’esperienza e la longevità stiano diventando fattori sempre più rilevanti nel tennis contemporaneo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Moutet si cancella da Bucarest, “Non mi sento mentalmente pronto dopo l’incidente di Miami”

    Corentin Moutet discute nel corso del match vs. Tabilo

    Corentin Moutet ha deciso di cancellarsi dal torneo ATP 250 di Bucarest, previsto per la prossima settimana, poiché ancora afflitto da quanto accaduto a Miami. Il francese è stato protagonista di uno scontro con il pubblico e quindi con il supervisor del torneo della Florida poiché si riteneva danneggiato da continui insulti e provocazioni ricevuti da una fetta di spettatori, tutto questo nel corso del match contro il cileno Tabilo.
    “Sfortunatamente ho deciso di cancellarmi dal torneo di Bucarest. Non mi sento mentalmente pronto dopo l’incidente di Miami. Grazie per la vostra comprensione, e non vedo l’ora di tornare ancora più forte”, si legge nel messaggio diffuso dal francese via social.

    Unfortunately, I have decided to withdraw from the Bucharest tournamentI don’t feel ready mentally yet after Miami incident.Thank you for your understanding, and I look forward to coming back stronger
    — Corentin Moutet (@moutet99) March 27, 2025

    Questo l’episodio di Miami che Corentin chiama “incidente”: sul punteggio di 5-3 40-30 nel secondo set, Moutet ha avuto un acceso scambio con alcuni spettatori, uno in particolare, rifiutandosi di continuare il gioco. Nonostante l’invito del giudice di sedia a riprendere, Moutet ha risposto con una parolaccia subendo un punto di penalità. La discussione è andata avanti e Moutet è stato quindi sanzionato con un un game di penalità.
    “Ho avuto contro il pubblico fin dai primi punti. Hanno fatto di proposito rumore quando ero al servizio tra la prima e la seconda palla, ho sentito fischi e insulti, mi hanno provocato di continuo. Chi ha visto la partita può confermare che non ho mai reagito per un’ora e mezza, ma più il match andava avanti più l’atmosfera diventava aggressiva” ha poi raccontato sui social Moutet.

    Drama in Miami #MiamiOpen pic.twitter.com/AhXu2E3kGY
    — Tennis TV (@TennisTV) March 21, 2025
    “Dopo due ore di gioco, senza alcun intervento dell’arbitro per placare il pubblico, ho reagito alzando le braccia tre volte per incitare gli spettatori a fare ancora più baccano. Allora uno spettatore mi ha fatto il dito medio e ho ritenuto che ciò superasse i limiti di quello che un atleta deve accettare durante una partita. Per questo ho chiesto all’arbitro di far uscire quella persona prima di riprendere a giocare. L’arbitro invece mi ha ordinato di riprendere il gioco rifiutandosi di intervenire. Ho allora chiesto di parlare con il supervisor e ho detto al giudice di sedia che non avrei ripreso finché quella persona fosse rimasta tra i pubblico. Il risultato? Ha deciso di penalizzarmi e di farmi perdere il set”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Analisi dei dati tattici nel tennis moderno

    Analisi dei dati tattici nel tennis moderno

    L’analisi dei dati ha trasformato il tennis moderno, influenzando le decisioni tattiche dei giocatori e le tendenze nel settore. L’importanza crescente delle statistiche avanzate è evidente sia per i professionisti del tennis che per gli appassionati.
    Negli ultimi anni, l’analisi statistica è diventata fondamentale nella preparazione e nelle strategie di gioco nel tennis. La capacità di raccogliere e interpretare dati dettagliati sui colpi e le performance ha cambiato il modo in cui i giocatori affrontano le partite. Questa evoluzione è essenziale non solo per i professionisti, ma anche per chi segue il tennis con passione, offrendo una comprensione più profonda del gioco. Inoltre, l’analisi dei dati ha un impatto significativo sulle scommesse sportive tennis attuali, fornendo agli appassionati una base solida per fare previsioni informate.
    L’evoluzione dell’analisi statistica nel tennisLa tecnologia ha permesso una raccolta dati più precisa che mai. Le telecamere ad alta velocità e i software di analisi forniscono informazioni dettagliate su ogni aspetto del gioco. Questa evoluzione ha reso possibile un’analisi approfondita dei colpi e delle strategie, offrendo ai giocatori un vantaggio competitivo significativo. I dati raccolti possono variare dai pattern di servizio alla posizione in campo durante gli scambi.
    Questa capacità di analizzare dettagliatamente il gioco ha avuto un impatto significativo su come i giocatori si preparano per le partite. Le informazioni derivanti dalle statistiche avanzate sono utilizzate per sviluppare strategie personalizzate per ogni avversario. L’obiettivo è massimizzare i punti di forza e mitigare le debolezze, ottimizzando così la performance complessiva sul campo.Oltre a migliorare la preparazione dei giocatori, l’analisi statistica fornisce anche una visione d’insieme delle tendenze nel tennis professionistico. Questi dati offrono spunti utili sia per i team tecnici sia per gli appassionati che seguono da vicino il circuito.
    Impatto delle statistiche avanzate sulle decisioni tatticheI dati raccolti durante le partite sono utilizzati per prendere decisioni tattiche in tempo reale. Ad esempio, i coach possono adattare le strategie basate sulle statistiche sui punti deboli dell’avversario. Questo approccio basato sui dati consente ai giocatori di essere più reattivi e adattabili durante una partita.
    Le statistiche avanzate aiutano a identificare le tendenze nei comportamenti degli avversari, come la frequenza dei colpi vincenti o la posizione preferita in campo. Conoscere queste informazioni permette ai giocatori di anticipare le mosse dell’avversario e pianificare contromosse efficaci.
    Inoltre, l’utilizzo dei dati nelle decisioni tattiche non si limita al singolo incontro. I giocatori possono lavorare con i loro team per migliorare aree specifiche del loro gioco tra una competizione e l’altra. Questa attenzione al dettaglio è cruciale per mantenere un alto livello competitivo nel circuito professionistico.
    L’influenza dei dati sulle tendenze attuali nel settoreÈ evidente che l’analisi dei dati gioca un ruolo importante nelle decisioni degli appassionati informati. Le statistiche forniscono una base solida su cui basare previsioni informate sugli esiti delle partite.
    I trend emergenti nel settore riflettono questa crescente dipendenza dai dati per fare scelte strategiche più consapevoli. Gli appassionati possono sfruttare le analisi dettagliate per valutare meglio le probabilità di successo di un giocatore o di una squadra durante un torneo.
    L’importanza crescente dei dati nel settore rispecchia una tendenza più ampia verso decisioni informate in vari campi sportivi. In questo contesto, il ruolo delle statistiche avanzate continua ad espandersi, influenzando non solo le scelte degli appassionati ma anche la percezione generale del gioco stesso. LEGGI TUTTO

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    Il dramma di Rybakina e Vukov: Ivanisevic svela i retroscena di una relazione tossica

    Goran Ivanisevic con Elena Rybakina

    Continuano a riecheggiare le polemiche che coinvolgono Elena Rybakina e la sua relazione tossica con Stefano Vukov, l’ex allenatore da cui non riesce a staccarsi completamente. All’inizio dell’anno, la kazaka aveva ingaggiato Goran Ivanisevic in quello che sembrava essere l’inizio della fine della sua dipendenza emotiva e professionale da Vukov, ma tutto è rapidamente precipitato. Ora il tecnico croato spiega come ha vissuto questa situazione.
    Il caso di Elena Rybakina preoccupa profondamente il mondo del tennis, e un senso di impotenza si è diffuso tra tutti i soggetti coinvolti in questo sport, vedendo come la kazaka non riesca a chiudere questo oscuro e inquietante capitolo con Stefano Vukov. Sebbene la WTA sia intervenuta d’ufficio per sanzionare l’allenatore per il suo abuso psicologico nei confronti della giocatrice, continuano ad emergere prove che i due mantengono una relazione che potrebbe andare oltre il professionale.
    Una dipendenza emotiva assoluta che sta minando il rendimento e l’evoluzione tennistica di una Rybakina la cui traiettoria negli ultimi tempi è fortemente condizionata. Di questo ha parlato Goran Ivanisevic in una conversazione con l’emittente Arena Sport, riportata da Talking Tennis, in cui racconta senza filtri ciò che ha vissuto nelle settimane in cui ha allenato la kazaka e perché ha deciso di interrompere quel legame, cosa che poco dopo ha fatto anche il suo preparatore fisico.
    “Prima di unirmi al suo team la consideravo già la migliore tennista del mondo. È impressionante quanto faccia sembrare tutto facile in campo, gioca in modo meraviglioso. Sfortunatamente, sono successe cose fuori dal campo che non potevo controllare”, ha spiegato Ivanisevic, che si è ritrovato ad allenare Rybakina in Australia mentre Stefano Vukov dormiva nella stessa stanza della giocatrice, nonostante fosse stato sanzionato dalla WTA per il suo comportamento con lei.
    Molti si chiedevano come Goran Ivanisevic avesse vissuto questa situazione rocambolesca, e lui fa luce con una sincera riflessione su Elena Rybakina: “Non volevo far parte di tutto ciò. La verità è che non voglio parlare troppo nei dettagli di quanto accaduto, ma posso dire che è una storia molto triste e strana. Mi sono reso conto che la cosa migliore che potevo fare era andarmene. Auguro a Elena il meglio nella sua carriera e nella sua vita”, ha spiegato il tecnico, che attualmente rimane senza un ruolo chiaro nel circuito, anche se si prevede che presto riceverà offerte di primo piano grazie alle sue esperienze con Cilic e, soprattutto, con Novak Djokovic.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La dipendenza nascosta del tennis: quando gli integratori diventano ansia

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Nel tennis moderno, accanto ai tradizionali banane e datteri che vediamo consumare in campo, si è sviluppato un mondo parallelo fatto di integratori, vitamine e supplementi che accompagnano i giocatori professionisti in ogni torneo del circuito. Quello che un tempo era un supporto marginale è diventato oggi parte fondamentale della routine quotidiana dei tennisti, generando però non solo benefici, ma anche ansie e preoccupazioni.
    “In realtà non sono poi così tanti”, ha cercato di minimizzare Daniil Medvedev in un’intervista rivelatrice a The National News. “Nel tennis ci si ammala spesso. Nella vita normale, prendi un paracetamolo e vai avanti. Nel nostro mondo, se ti ammali e hai una partita il giorno dopo, ricorri a vitamina C, vitamina D, vitamina B, paracetamolo, qualsiasi cosa possa aiutarti. Finisci per prendere dieci supplementi solo perché non puoi permetterti di stare male.”Il campione russo ha poi toccato un punto cruciale sul tema, rivelando una verità poco discussa: “Non mi sorprenderebbe vedere qualcuno con 30 supplementi, e mi sorprenderebbe enormemente trovare un giocatore di vertice che ne dichiari solo quattro nel formulario. È semplice: senza supplementi, morirei in campo.”
    Questa dipendenza ha però generato un clima di crescente paranoia. “L’attuale panorama mi ha fatto sviluppare un’autentica preoccupazione per possibili contaminazioni”, ha continuato Medvedev. “‘Paranoico’ è sicuramente la parola giusta, ma ‘spaventato’ lo è altrettanto. Qualunque cosa tu prenda, fondamentalmente non hai alcuna certezza che sia pura.”
    Nel tennis, gli integratori nutrizionali sono fondamentali per mantenere alti livelli prestativi. Durante i match, i giocatori consumano carboidrati per mantenere stabile la glicemia, proteine o aminoacidi come BCAA e taurina per riparare i muscoli, zuccheri come banane o datteri per energia rapida e bevande isotoniche con sodio per reidratare.Questa paura è diventata endemica nel circuito, soprattutto dopo i recenti casi di positività accidentali. “Tutti assumiamo proteine, creatina, BCAA, omega-3, prodotti basilari che aiutano la salute e che anche molte persone comuni prendono”, ha spiegato Medvedev. “Ma non sai mai cosa potrebbe succedere se in qualche laboratorio commettono un errore. Per una persona normale sarebbe un fastidio, per noi può significare la fine della carriera.”
    Aryna Sabalenka ha espresso con franchezza lo stesso timore: “Ti entra in testa che se qualcuno usa anche solo una crema in tua presenza e risulti positivo, la tua reputazione è distrutta. Si finisce per vivere in costante apprensione. Soprattutto dopo i casi di Iga e Jannik. Non credo abbiano fatto nulla di intenzionale, ma questo ci insegna che dobbiamo essere ossessivamente attenti a ogni dettaglio.”
    La competizione ha portato anche a comportamenti al limite dell’etica professionale. Un preparatore fisico attualmente nel circuito ha rivelato, mantenendo l’anonimato: “Quando ho iniziato, spiavo continuamente cosa altri professionisti dessero ai loro atleti. Una volta ho persino cercato nella spazzatura per esaminare i supplementi usati da una giocatrice di vertice. In questo ambiente, ogni minimo vantaggio può fare la differenza.”Gli stessi rituali dei giocatori durante i match rivelano questa ossessione: vediamo spesso i tennisti richiedere urgentemente al proprio box specifiche bevande, preparate quasi in segreto per evitare che gli avversari possano carpire informazioni.
    Fuori dal campo, i giocatori si affidano anche a integratori come magnesio, calcio, vitamina D e omega-3 per affrontare una stagione intensa di 11 mesi. Secondo Straits Research, il mercato globale della nutrizione sportiva, valutato 49,60 miliardi di dollari nel 2024, raggiungerà i 94,30 miliardi entro il 2033.Novak Djokovic stesso, diventato uno degli atleti più preparati fisicamente grazie alla scienza dell’integrazione, nel gennaio 2024 ha lanciato SILA, cubetti elettrolitici descritti come “il sistema di integrazione più avanzato al mondo”.La fiducia verso gli integratori, però, è messa alla prova dai frequenti casi di contaminazione che hanno portato a sanzioni antidoping. Simona Halep, ex n°1 del mondo, ha ricevuto una squalifica poi ridotta per una contaminazione accidentale. Anche Iga Swiatek, n°2, ha subito una sospensione per un integratore contaminato con trimetazidina. Jasmine Paolini dichiara apertamente quanto sia diventato “spaventoso” assumere integratori, temendo contaminazioni involontarie.Jannik Sinner è stato squalificato per tre mesi a causa di una crema medicinale con clostebol, trasferita accidentalmente dal fisioterapista.
    Jessica Pegula, numero 4 del mondo, sostiene che gli integratori abbiano migliorato la sua salute immunitaria, permettendole di superare difficoltà fisiche ricorrenti.Coco Gauff, invece, preferisce evitare integratori e vitamine, affidandosi a frutta naturale durante le partite. La giovane statunitense afferma che, finora, non ha avuto carenze che richiedessero integrazione e preferisce procedere naturalmente, specialmente dopo esperienze frustranti nel cercare informazioni affidabili riguardo ai farmaci consentiti.
    Quello che emerge è un quadro complesso dove la necessità si intreccia con la paura, creando un circolo vizioso: più i giocatori dipendono dai supplementi, più cresce il timore di contaminazioni o errori. Un aspetto del tennis professionistico raramente discusso, ma che influenza profondamente la vita degli atleti ben oltre i riflettori dei grandi tornei.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Tim Henman sarà vice capitano a fianco di Noah

    Tim Henman nell’infografica della Laver Cup

    Sarà Tim Henman il vice capitano del team Europe all’edizione 2025 della Laver Cup, prevista dal 19 al 21 settembre a San Francisco. L’inglese, uno degli ultimi giocatori serve and volley prima della rivoluzione delle superfici nei primi anni 2000, affiancherà Yannick Noah alla guida dei giocatori europei, con la conferma di Alexander Zverev e Carlos Alcaraz come punte di diamante. Il capitano della squadra “rossa” del resto del mondo sarà Andre Agassi, affiancato da Patrick Rafter.
    “Sono assolutamente entusiasta di entrare a far parte del Team Europe”, ha affermato Henman. “Avendo seguito la Laver Cup come opinionista e avendo visto in prima persona l’intensità, la qualità del tennis e la passione e l’interazione tra i giocatori in panchina, so quanto sia speciale questo evento. Essere invitato da Yannick a far parte della Laver Cup è un grande onore e non vedo l’ora di lavorare al suo fianco e al team per continuare la tradizione vincente dell’Europa”.

    Tim Henman joins Team Europe as Vice Captain alongside Captain Yannick Noah.
    They follow in the footsteps of Thomas Enqvist and Bjorn Borg as Team Europe enters a new era.#LaverCup pic.twitter.com/dGqisoiJ8N
    — Laver Cup (@LaverCup) March 25, 2025

    Così Noah ha commentato la scelta di Henman come suo vice. “Tim porta con sé una grande esperienza e passione per il gioco, e le sue intuizioni saranno inestimabili per il nostro team. È sempre stato un grande agonistica e leader dentro e fuori dal campo. Sono felice di averlo al mio fianco mentre puntiamo a difendere il nostro titolo a San Francisco il prossimo settembre”.
    Henman ha accettato la sfida con la voglia di portare il team azzurro al successo. “Penso che sia davvero importante cercare di capire ogni individuo”, afferma Tim al sito ufficiale della manifestazione. “Osserverò il modo in cui i giocatori si allenano, il modo in cui si preparano e poi anche il modo in cui giocano in campo. Quando si parla di una partita contro un Team World che sarà molto forte, ci saranno margini ridotti. Si tratta di ottenere il meglio assoluto da ogni singolo giocatore. Quando hai Alcaraz e Zverev come punto di partenza, sai di avere due giocatori fenomenali. È davvero importante assicurarsi che giochino nel modo in cui vogliono giocare, nel modo in cui sono capaci di giocare”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO