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    Il Tc Crema vince lo scudetto di A1 al termine di 12 ore di emozioni

    Il Tc Crema festeggia lo scudetto 2024 (foto Sposito/FITP)

    Crema – Il quarto scudetto arriva col batticuore. In un epilogo da film che, a scriverlo apposta, non sarebbe stato così bello. Uno scudetto, per il Tc Crema, giunto dopo dodici ore di tennis, dopo un testa a testa costante per tutta la domenica contro il Tc Rungg Südtirol (Bolzano), degno avversario in una finale indimenticabile, chiusa col punteggio di 4-3. Un ultimo atto – quello giocato al Circolo della Stampa Sporting di Torino – deciso dal doppio di spareggio, con Samuel Vincent Ruggeri e David Ionel capaci di rimontare due volte di fronte a Federico Gaio e Maximilian Figl, dopo aver perso il primo set e dopo essere andati sotto per 7-4 nel super tie-break decisivo. Sei punti di fila hanno permesso al club cremasco di prendersi il 10-7 e il tricolore, il primo dal 1987. Un risultato storico che premia un gruppo coeso, sempre capace di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Un gruppo messo in piedi anno dopo anno da un presidente competente e appassionato come Stefano Agostino, e guidato da uno staff che ha sempre saputo trovare la soluzione più corretta alle difficoltà incontrate lungo il cammino.
    Una giornata lunghissima, quella che ha portato Crema al tricolore. Cominciata alle 10 del mattino con una partita che non lasciava presagire nulla di buono: Andrea Arnaboldi, in lotta punto a punto con l’altro ex pro Federico Gaio, è stato costretto infatti a lasciare il campo per un infortunio quando era sotto per 5-4 nel terzo. Una tegola durissima da sopportare, per i lombardi, tanto più che il mancino di Cantù era in lizza anche per giocare i doppi. Il morale, tuttavia, è subito tornato alto grazie a un’altra impresa di Leonardo Cattaneo: come già era accaduto in semifinale, il giovane del vivaio cremasco ha tirato fuori un’altra prova di grande carattere, rimontando un set di svantaggio contro Maximilian Figl, sconfitto col punteggio di 6-3 al terzo dopo due ore e mezza di battaglia per dare ai suoi il punto dell’1-1.
    Una parità rimasta viva dopo gli altri due singolari. Perché se il rumeno Ionel confermava l’ottimo momento di forma regolando Weis, Samuel Vincent Ruggeri doveva cedere con lo stesso risultato (6-4 6-4) al solido argentino Rodriguez Taverna. Tutto rimandato ai doppi, dunque, con ulteriori colpi di scena. E con un avversario durissimo da affrontare, quel Marco Bortolotti (schierato con Weis) che a 33 anni è tra i migliori azzurri della specialità ed è numero 108 Atp. Ebbene, pur dovendo annullare un set-point nel secondo parziale, Vincent Ruggeri e Ionel hanno avuto la meglio in due frazioni, consegnando a Crema un importantissimo punto del 3-2. Ideale trampolino di lancio per Bonadio e Bresciani. Peccato però che la seconda coppia del team lombardo non sia riuscita a capitalizzare quell’onda positiva: complici anche quattro set-point mancati nel secondo parziale, Riccardo e Lorenzo sono usciti con tanti rimpianti dal Training Center dello Stampa Sporting di Torino, lasciando il 3-3 a Gaio e Figl.
    Una parità che dunque è rimasta una costante della giornata. Fino al doppio di spareggio, con Rungg che schierava a sorpresa nuovamente Gaio e Figl, e Crema che puntava su Vincent Ruggeri e Ionel. Partita durissima, come tutta la domenica. Con due set risolti, quando erano appena passate le 22, da una manciata di punti e poi un super tie-break finale da infarto, con Samuel e David capaci di risalire la corrente, da uno svantaggio di 7-4. Alla fine è solo gioia, orgoglio e festa. Per un’annata indimenticabile, chiusa con il trionfo più bello. “Grazie ai miei ragazzi – il commento a caldo del capitano Zanotti – perché si sono confermati grandi professionisti e grandi lottatori. Grazie anche agli avversari: abbiamo vissuto una grande giornata di tennis, oggi abbiamo vinto noi ma ha vinto anche lo sport. E grazie al nostro presidente Stefano Agostino, che non è mai mancato una domenica, a prescindere dal luogo in cui giocavamo: è il nostro punto di riferimento. Infine, grazie agli sponsor e al pubblico, ai nostri tifosi che ci hanno seguito e a quelli del Tc Rungg”.
    TENNIS CLUB CREMA – TC RUNGG-SÜDTIROL/YOGURTERIA 4-3Federico Gaio (TC Rungg) b. Andrea Arnaboldi (TC Crema) 3-6 6-3 5-4 ritiroLeonardo Cattaneo (TC Crema) b. Maximilian Figl (TC Rungg) 4-6 7-5 6-3Nicholas David Ionel (TC Crema) b. Alexander Weis (TC Rungg) 6-4 6-4Santiago Rodriguez Taverna (TC Rungg) b. Samuel Vincent Ruggeri (TC Crema) 6-4 6-4Vincent Ruggeri/Ionel (TC Crema) b. Bortolotti/Weis (TC Rungg) 6-3 7-6Gaio/Figl (TC Rungg) b. Bonadio/Bresciani (TC Crema) 6-4 7-6Vincent Ruggeri/Ionel (TC Crema) b. Gaio/Figl (TC Rungg) 5-7 7-5 10/7 LEGGI TUTTO

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    Rune su Murray-Djokovic: “Un’alleanza inaspettata ma potenzialmente vincente”

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Durante il recente torneo UTS, Holger Rune, numero 13 del mondo, ha condiviso le sue riflessioni sulla sorprendente collaborazione tra Andy Murray e Novak Djokovic, offrendo un’interessante prospettiva sul futuro di questa partnership.L’opinione condivisa sembra essere che questa insolita partnership potrebbe rivelarsi sorprendentemente efficace, unendo l’esperienza di due delle menti più brillanti del tennis moderno.
    “È una configurazione interessante, questo è certo,” ha dichiarato Rune a Tennis Majors. “Non credo che molti di noi l’avessero previsto. Penso che possa essere potenzialmente positivo per entrambi. Djokovic non aveva un allenatore prima, quindi era naturale che ne cercasse uno, ma non mi aspettavo che scegliesse qualcuno come Andy.”Il danese ha sottolineato il potenziale intellettuale di questa collaborazione: “Andy è ovviamente un giocatore super intelligente, e anche uno che ha battuto Novak in alcune occasioni. Mi chiedevo: ‘Perché proprio loro due insieme?’ E credo sia perché possono parlare molto di strategia e di come battere i migliori giocatori. Entrambi hanno un QI tennistico molto alto.”
    Anche Thanasi Kokkinakis ha espresso il suo supporto: “Non ci sono molte persone che possono dire qualcosa a Novak, ma se qualcuno può farlo, quello è Andy. Ha giocato nella stessa era e contro di lui, quindi sono sicuro che conosca alcuni aspetti che potrebbero aiutarlo. Credo che Andy farà un ottimo lavoro.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Raducanu sulla situazione doping (dopo i casi Swiatek e Sinner): “Noi giocatori siamo in apprensione, e tutti sulla stessa barca”

    Emma Raducanu

    Le contaminazioni di integratori e cibo, o qualsiasi tipo di sostanza che può entrare nel corpo in modo accidentale, fanno davvero paura ai giocatori dopo i casi Sinner e Swiatek e questo crea allarme ed apprensione. Ne ha parlato Emma Raducanu incontrando la stampa nazionale, consapevole che i controlli antidoping sono in grado di rilevare tracce talmente piccole da rendere potenzialmente difficilissimo o addirittura impossibile stabilire dove si è contratto tali sostanze, con il rischio di finire in un vortice terribile. Serpeggia vera preoccupazione tra i giocatori.
    “Dopo questi casi non solo io ma molti tennisti che conosco e con cui ho parlato, siamo tutti piuttosto apprensivi”, afferma la britannica, come riporta tennis365. “In tutto ciò che prendiamo, siamo consapevoli della situazione e di quanto facilmente le cose possano essere contaminate. E ci sono alcuni integratori che potrei voler prendere ma che non posso prendere perché sono da banco e non sono testati in batch (pre-testati per sostanze proibite)”.
    Si può far testare privatamente un prodotto, ma c’è un costo e non una certezza assoluta dei risultati per essere totalmente tranquilli. “Per testare in batch qualcosa c’è un costo di 1.000 sterline anche per una cosa minima, quindi è un processo costoso. Per le cose di cui hai davvero, davvero bisogno, allora ovviamente ne vale la pena, ma alla fine per non rischiare sei costretto ad eliminare dal possibile uso un sacco di cose delle quali puoi fare a meno”.
    La soluzione? In realtà non c’è, solo cercare di prendere le massime precauzioni. “Cosa fare? Si cerca di stare più attenti possibile. In particolare a cosa bevo, a cosa mangio. Se lascio l’acqua in giro, sono molto nervosa. Ma fa parte dello sport. Siamo tutti sulla stessa barca.”
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    L’umiltà del Numero 1: Sinner oltre i titoli

    Jannik Sinner nella foto – Foto Antonio Fraioli

    In una recente intervista, Jannik Sinner ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria umiltà, nonostante i successi che lo hanno reso il tennista italiano più titolato di sempre, con due Slam e due Coppe Davis in bacheca.Queste parole rivelano la maturità di un atleta che, nonostante i grandi successi raggiunti, mantiene una prospettiva equilibrata sulla vita e sullo sport, dimostrando che la vera grandezza va ben oltre i risultati sul campo.
    Quando gli è stato chiesto se riflette mai sul suo status di tennista italiano più vincente della storia, il numero uno del mondo ha offerto una risposta che rivela la profondità del suo carattere:“Non ci crederete, ma non ho mai cercato di essere il migliore in qualsiasi cosa. Per me, è più importante il tipo di persona che sono, le persone di cui mi circondo, il livello di fiducia che posso avere in loro,” ha spiegato Sinner.Il campione altoatesino ha poi aggiunto una riflessione significativa sul concetto di successo: “Non credo che se vinci sei bravo e se perdi non vali nulla. Ognuno di noi ha i propri talenti. La fortuna sta nel trovare il modo di esprimerli.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    I numeri di Fognini: 17 Anni tra i primi 100. Bopanna e la longevità nel Tennis: 18 Anni Consecutivi nella Top 100

    Fabio Fognini nella foto – Foto Patrick Boren

    Tra i numerosi record stabiliti dal tennis italiano nel 2024, spicca un primato particolare che vede protagonista Fabio Fognini. Il campione ligure ha concluso la sua 17esima stagione tra i top 100, collocandosi all’undicesimo posto in una speciale classifica che comprende 1051 tennisti.Fognini ha accumulato 810 settimane nei top 100, con una presenza quasi continua dal novembre 2007. Roger Federer detiene il record assoluto con 1167 settimane, seguito da Nadal (1029) e Djokovic (995). Il serbo potrebbe superare Nadal entro agosto 2025 e Federer all’inizio del 2028, se manterrà la sua posizione.Questo record straordinario conferma Fognini come uno dei tennisti più costanti e longevi nella storia del tennis professionistico, capace di mantenere un livello altissimo per quasi due decenni.
    La Classifica delle Leggende1. Roger Federer: 23 stagioni consecutive (1999-2021)2. A pari merito con 20 stagioni:– Rafael Nadal (2003-2022)– Richard Gasquet (2002-2023)– Gaël Monfils (2005-2024)– Novak Djokovic (2005-2024)6. Con 19 stagioni:– Jimmy Connors (1973-1992)– Andre Agassi (1986-2005)– Fabrice Santoro (1990-2009)– Feliciano Lopez (2002-2020)10. Stan Wawrinka (2005-2023)11. Con 17 stagioni:– Fabio Fognini– Ivan Lendl (1978-1994)– Philipp Kohlschreiber (2004-2020)– Fernando Verdasco (2004-2020)
    Bopanna e la Longevità nel Tennis: 18 Anni consecutivi nella Top 100In un’epoca in cui le carriere tennistiche tendono ad abbreviarsi, Rohan Bopanna continua a sfidare il tempo. Il giocatore indiano, che compirà 45 anni il prossimo marzo, sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera, chiudendo la stagione nella top 15 e stabilendo un record notevole.Bopanna ha raggiunto un traguardo impressionante: 18 anni consecutivi tra i primi 100 del mondo. Una costanza incredibile che testimonia non solo il suo talento, ma anche la sua professionalità e dedizione allo sport.Solo un altro tennista indiano è riuscito a fare meglio: il leggendario Leander Paes, che ha accumulato ben 24 stagioni nella top 100. Un record che sottolinea come il tennis indiano abbia una particolare tradizione di longevità ai massimi livelli nel doppio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Serie A1 Femminile 2024 by BMW, vince l’Associazione Tennis Verona Falconeri sul CT Palermo

    Aurora Zantedeschi (Foto Sposito/FITP)

    Sono servite oltre nove ore di lotta e sofferenza, ma l’Associazione Tennis Verona Falconeri ce l’ha fatta: al terzo anno di Serie A1 by BMW la formazione scaligera ha conquistato il primo tricolore della sua storia, portando per la prima volta lo scudetto femminile in Veneto. Un traguardo raggiunto al termine di un campionato di altissimo livello, coronato dal successo nella finale contro le rivali del Circolo Tennis Palermo, battute per 3-1 sul campo in Greenset del Circolo della Stampa Sporting di Torino, per la gioia di un gruppo di tifosi particolarmente rumorosi arrivati da Verona a sostenere a gran voce le scaligere, con cori, trombette e tamburi.
    Protagoniste del trionfo Aurora Zantedeschi, Angelica Raggi, Angelica Moratelli e la spagnola Eva Guerrero Alvarez, che ha dato il là al trionfo.
    Nel primo singolare della finale, la 25enne iberica ha avuto la meglio alla distanza contro la palermitana – di mamma russa – Anastasia Abbagnato, 21enne dalle lunghe leve e dal tennis potente, di nuovo chiamata (come nel 2023) a inaugurare la finale del suo team. A differenza di dodici mesi, la siciliana è riuscita a vincere il primo set, spuntandola per 9-7 al tie-break dopo aver cancellato un set point a una rivale cresciuta col passare dei minuti. Ma dall’avvio del secondo parziale, Eva Guerrero Alvarez – già capace di rimontare da 2-5 a 5-5 nel primo set – ha cambiato passo: un break nel quarto game le ha dato fiducia e la partita è girata lì, cambiando padrona. La Abbagnato si è innervosita e ha iniziato a commettere qualche errore di troppo, mentre la spagnola ha ridotto il numero dei gratuiti e ha gradualmente preso il largo, fino a imporsi per 6-7 6-3 6-2 e consegnare l’1-0 alle veronesi.
    Un vantaggio durato circa un’ora e mezza: giusto il tempo di accogliere in campo il secondo singolare e dare a Giorgia Pedone l’opportunità di confermare il suo splendido momento di forma, con tre titoli vinti nel circuito ITF (e altrettante finali disputate) da settembre in avanti. La siciliana, salita fino al numero 201 della classifica WTA e prossima al debutto nel suo primo torneo del Grande Slam (a gennaio giocherà le qualificazioni dell’Australian Open), non ha dato grandi chance ad Angelica Raggi, chiudendo per 6-2 6-3 un duello comandato dall’inizio alla fine. L’unico momento di difficoltà è arrivato in avvio di secondo set, quando la ventenne palermitana ha ceduto il servizio. Ma il break è immediatamente tornato indietro e poi non c’è più stata storia.
    A firmare il punto del nuovo vantaggio in favore delle veronesi è stata invece Aurora Zantedeschi, autentica trascinatrice della sua squadra nel corso del campionato, grazie a un bilancio di 11 successi nei 14 incontri giocati prima della finale. Ha fatto 12 a Torino battendo la spagnola Marina Bassols Ribera, che nella finale scudetto del 2023 aveva conquistato l’unica vittoria per il CT Palermo mentre stavolta è stata costretta ad arrendersi, di fronte a una rivale più abile a interpretare le condizioni di gioco del Training Center dello Sporting. È così che la veronese ha saputo annullare le quasi 200 posizioni che la separano dalla rivale nel ranking mondiale (212 contro 404), imponendosi per 7-5 6-2.
    Decisivo il primo set: la Zantedeschi è partita a razzo volando sul 5-1, poi ha iniziato a commettere errori e si è lasciata riacciuffare. Ma quando il sorpasso sembrava vicino ha accelerato di nuovo: aiutata da un brutto game della rivale ha chiuso il set nel dodicesimo game e poi è scappata via nel secondo, risolvendo la pratica in 83 minuti.
    Dal doppio il punto del trionfo veronese, con la stessa Zantedeschi di nuovo a segno in coppia con la specialista Angelica Moratelli, quest’anno capace di salire fino al numero 62 del ranking WTA di doppio. La loro maggiore predisposizione alla specialità ha fatto la differenza nel duello contro la coppia Pedone/Abbagnato, più brillante in avvio di match ma poi incapace di reggere il ritorno delle rivali. Il sogno delle palermitane di portare la sfida al doppio di spareggio è durato fino al 5-4 del primo set, quando al servizio si sono lasciate riagganciare. Da lì è stato dominio Moratelli/Zantedeschi, col successivo tie-break vinto per 7 punti a 2 e la rapida – e incontrastata – fuga nel secondo parziale, fino al successo per 7-6 6-0 seguito dalla festa scudetto, con le ragazze acclamate a gran voce dai tifosi sotto la curva, prima dell’invasione di campo per le foto finali.
    “Vincere lo scudetto è una grande emozione – il commento di Alfonso Sonato, Presidente dell’Associazione Tennis Verona – siamo felicissimi per avercela fatta. La mia presidenza è coincisa con la promozione dalla Serie B alla A2, poi dalla A2 alla A1, e il tricolore è il miglior coronamento di questo percorso. Un grazie alle nostre ragazze, in particolare alle due giocatrici del vivaio Angelica Moratelli e Aurora Zantedeschi. E un grazie anche alla Federazione Italiana Tennis e Padel che tiene viva questa manifestazione”.
    Inevitabilmente amareggiato, invece, Giorgio Lo Cascio, presidente del Circolo Tennis Palermo. “Perdere una finale non è mai piacevole – ha detto – e con questa per noi sono due consecutive. Ma devo comunque dire brave alle nostre ragazze, che hanno dato il massimo. È stata una bellissima finale, decisa da pochi punti. Onore alle vincitrici: oggi sono state più brave di noi”.
    Domani, dalle 10 del mattino, il Circolo della Stampa Sporting ospiterà la finale maschile della Serie A1 by BMW fra TC Crema e Tc Rungg-Südtirol/Yogurteria. Gli incontri saranno trasmessi in diretta e in esclusiva da SuperTennis e, contestualmente, saranno visibili anche su SuperTenniX, la piattaforma streaming della Federazione Italiana Tennis e Padel, gratuita per tutti i tesserati. Inoltre, il sito www.fitp.it metterà come sempre a disposizione degli appassionati il live score di tutte le partite in programma.
    QUESTO IL TABELLINO RIASSUNTIVO DEI RISULTATI DELLA FINALE FEMMINILE

    AT VERONA FALCONERI b. CT PALERMO 3-1:
    Eva Guerrero Alvarez (AT Verona) b. Anastasia Abbagnato (CT Palermo) 6-7 6-3 6-2
    Giorgia Pedone (CT Palermo) b. Angelica Raggi (AT Verona) 6-2 6-3
    Aurora Zantedeschi (AT Verona) b. Marina Bassols Ribera (CT Palermo) 7-5 6-2
    Zantedeschi/Moratelli (AT Verona) b. Abbagnato/Pedone (CT Palermo) 7-6 6-0 LEGGI TUTTO

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    Il prezzo della difesa: Swiatek ha speso 90.000 Dollari in avvocati per il caso doping

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Come sta sperimentando anche Jannik Sinner dall’estate scorsa, un caso di doping può protrarsi nel tempo in modo indefinito, creando preoccupazioni e spese significative. Oggi Iga Swiatek ha rivelato nuovi dettagli sulla sua situazione, incluso un dato economico sorprendente.La campionessa polacca ha investito quasi 90.000 dollari in spese legali per affrontare questa sfida, dimostrando la sua determinazione nel riunire i migliori professionisti per risolvere il caso a suo favore.
    Questa cifra considerevole evidenzia non solo l’impatto economico che un caso di doping può avere sulla carriera di un atleta, ma anche l’importanza di una difesa legale di alto livello in queste situazioni. La Swiatek ha chiaramente deciso di non lesinare sulle spese quando si tratta di proteggere la sua reputazione e carriera.La vicenda dimostra come le conseguenze di un caso doping vadano ben oltre il campo da tennis, coinvolgendo aspetti legali, finanziari e personali che possono pesare significativamente sulla vita di un atleta soprattutto se non si è un big del tennis mondiale con meno risorse finanziare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Basavareddy sceglie il Tennis: Dal sogno universitario al professionismo

    Nishesh Basavareddy USA, 02.05.2005 – Foto getty images

    A soli 19 anni, Nishesh Basavareddy ha preso una delle decisioni più importanti della sua vita: rinunciare all’eleggibilità NCAA per perseguire una carriera nel tennis professionistico, una scelta coraggiosa che riflette la sua straordinaria crescita nel 2024.La scelta di Basavareddy rappresenta un esempio di come il tennis moderno richieda decisioni coraggiose e tempestive per perseguire i propri sogni, anche a costo di rinunciare alla sicurezza di un percorso universitario. Il 2025 ci dirà se questa scommessa si rivelerà vincente.
    Dal ranking 457 al 138 del mondo in un solo anno: i numeri raccontano la storia di un talento in rapida ascesa. Un bilancio di 48-16, due titoli Challenger (Tiburon CH75 e Puerto Vallarta CH50) e quattro finali testimoniano una progressione che lo ha portato tra i migliori tre americani under-20 nella storia del circuito Challenger.“Da quando ho iniziato a giocare tennis a tre anni, questo è stato il mio sogno: diventare un tennista professionista,” ha annunciato Basavareddy su Instagram. “Posso solo ringraziare amici, famiglia, allenatori e tutta la comunità di Stanford, oltre alla USTA. Grazie a loro potrò vivere il mio sogno d’infanzia.”
    Paul Goldstein, suo allenatore ed ex numero 58 ATP, ha espresso piena fiducia nel giovane talento: “Nishesh è un giovane molto speciale, i suoi successi in campo rendono omaggio a un talento unico, un’etica del lavoro altamente disciplinata e una passione assoluta per il nostro sport.”Il prossimo appuntamento importante sarà alle Next Gen ATP Finals di Jeddah (18-22 novembre), dove Basavareddy sarà uno dei tre rappresentanti statunitensi. Un’occasione per misurarsi con i migliori under-20 del circuito e confermare le premesse di un talento che punta dritto alla top-100.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO