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    Zverev: “Mi è stata diagnosticata una polmonite”

    Alexander Zverev

    Alexander Zverev svela il motivo della sua assenza al torneo 500 di Pechino: polmonite. Il tedesco non è apparso in grande spolvero alla Laver Cup a Berlino, adesso in una dichiarazione rilasciata alle agenzie di stampa nazionali afferma la necessità di prendersi una piccola pausa per risolvere questo problema e tornare in campo nella miglior forma.
    “Purtroppo mi è stata diagnosticata una polmonite, il che spiega le difficoltà fisiche che ho avuto negli ultimi mesi”, annuncia Zverev, come riporta Zeit. “Devo innanzitutto prendermi cura della mia salute in modo da poter partecipare di nuovo alle competizioni il più rapidamente possibile”.
    Zverev, n.2 del ranking ATP, ha disputato il suo ultimo match ufficiale a US Open, battuto nei quarti di finale da Taylor Fritz, una brutta sconfitta che commentò in modo assai negativo nella seguente press conference: “Non ho mai giocato così male di rovescio in vita mia”.
    A questo punto è fortemente in dubbio anche la sua presenza al Masters 1000 di Shanghai. Vedremo se riuscirà a giocare l’importante torneo asiatico, o se continuerà le cure e si ripresenterà in competizione negli ultimi tornei stagionali in Europa. È già matematicamente qualificato per le ATP Finals di Torino (torneo che ha vinto due volte in carriera), insieme a Sinner e Alcaraz.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Tennis e sponsorizzazioni: l’impatto economico dei grandi marchi nel mondo dello sport

    Roger Federer e Rafael Nadal nella foto

    Negli ultimi decenni, le sponsorizzazioni sportive sono diventate una componente fondamentale per la crescita e il successo di eventi e atleti in tutto il mondo. Dall’ambito calcistico, con i grandi marchi che sponsorizzano squadre come il Real Madrid o il Manchester United, fino al basket con l’NBA, gli sponsor sono diventati parte integrante dell’immagine degli sport. Essi non solo contribuiscono finanziariamente, ma creano legami che elevano il prestigio di avvenimenti e sportivi a livello globale. Anche il tennis non è rimasto immune a questa tendenza. In particolare, la sua natura elitaria e la portata globale lo hanno reso una piattaforma privilegiata per brand di lusso e di alta gamma. Il rapporto tra tennis e sponsor ha visto una costante crescita a partire dagli Anni ’70, con l’ingresso di aziende iconiche dei più disparati settori che hanno trovato nei tornei e nei giocatori di alto profilo il veicolo perfetto per rafforzare il proprio brand e la propria immagine.
    La storia del tennis e l’ascesa degli sponsor iconici
    Il legame tra sponsor e tennis ha iniziato a consolidarsi a partire dagli anni Settanta, periodo in cui il tennis professionistico ha iniziato ad attirare l’attenzione di brand di prestigio per delle collaborazioni pubblicitarie memorabili. In questa fase storica, lo sport con la racchetta per eccellenza ha visto una rapida espansione mediatica, e con essa, l’interesse di aziende alla ricerca di visibilità. Rolex, ad esempio, è diventato uno dei marchi più iconici legati al tennis, sponsorizzando tornei del Grande Slam come Wimbledon e gli Open di Australia. La precisione e l’eleganza del marchio svizzero si sposano perfettamente con i valori del tennis, facendolo diventare un simbolo di questo sport.
    Oltre ai marchi legati al lusso e all’abbigliamento sportivo, negli ultimi anni ci si potrebbe chiedere se anche i brand legati ad altri comparti, come quello del gioco online ad esempio, tanto di moda nel calcio, abbiano mai trovato spazio come sponsor di tornei o giocatori. In questo caso non risultano accordi in tal senso per via di stringenti regole etiche, almeno finora. Tuttavia, è interessante notare come i siti di casinò regolamentati, come quelli presenti nella lista dei siti ADM composta solo da casinò legali in Italia, potrebbero trovare un’eventuale collocazione futura in questo settore, specialmente con il crescente interesse per il mondo delle scommesse sportive.
    I brand più influenti nel tennis e le loro partnership
    Negli ultimi anni, alcune collaborazioni tra brand e giocatori hanno lasciato il segno, contribuendo a costruire non solo l’immagine degli atleti, ma anche quella delle aziende stesse. Un esempio emblematico è la partnership tra Lacoste e Novak Djokovic. Il brand francese, sinonimo di eleganza sportiva e quotidiana, ha scelto uno dei migliori tennisti della storia come volto del proprio marchio, consolidando il suo legame con il circuito tennistico internazionale di alto livello.
    Allo stesso modo, Nike ha costruito un impero nel mondo del tennis, sponsorizzando campioni come Rafael Nadal e Serena Williams, creando attorno a loro un’immagine di forza, resilienza e resistenza. La società si è mostrata attenta anche nell’evoluzione dello sport accaparrandosi Jannik Sinner, che sta giocando una stagione formidabile ed è da varie settimane in testa al ranking ATP. Queste partnership non si limitano a fornire supporto finanziario, ma rappresentano una simbiosi in cui il successo di un giocatore si riflette nel prestigio del marchio e viceversa. La vittoria di un torneo da parte di un atleta sponsorizzato contribuisce a rafforzare il posizionamento del brand, rendendo la partnership una vera e propria strategia di marketing vincente per entrambe le parti.
    L’impatto economico delle sponsorizzazioni sportive
    L’impatto economico delle sponsorizzazioni nel mondo del tennis, quindi, è innegabile. Le grandi aziende investono cifre significative per assicurarsi una presenza nei principali tornei e i giocatori stessi traggono grandi vantaggi da queste collaborazioni. Secondo alcune stime, le sponsorizzazioni rappresentano una delle principali fonti di reddito per i top player, superando spesso i premi in denaro ottenuti dai tornei stessi. Ad esempio, Roger Federer ha costruito una carriera in cui gli sponsor sono diventati una parte essenziale del suo patrimonio. Senza il sostegno di questi ultimi, molte competizioni non avrebbero la stessa risonanza globale. Il denaro investito dalle aziende contribuisce a rendere gli eventi di tennis accessibili a un pubblico più vasto, migliorando le infrastrutture e garantendo una copertura mediatica di qualità. In definitiva, le sponsorizzazioni non sono solo un fattore economico, ma anche culturale, poiché aiutano a plasmare l’immagine del tennis e a renderlo uno degli sport più seguiti al mondo. LEGGI TUTTO

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    Giambelli, Marino e Cappellari, buona la prima: 3 azzurri al terzo round degli Europei di Parma

    Carla Giambelli e Fabiola Marino fra le ragazze, Mattia Cappellari fra i ragazzi. Sono gli azzurrini qualificati per il terzo turno della 48esima edizione dei Campionati Europei under 16 by Lavoropiù. Nella seconda giornata di gare a Parma, tutti e tre hanno esordito (dal secondo turno) con un convincente successo in due set, lasciando indicazioni convincenti in vista dei prossimi impegni. In ordine cronologico il primo a vincere è stato Cappellari, vicentino classe 2008 che al Tennis Club Parma ha sconfitto con un doppio 6-3 l’ungherese Bercel Sandor Takacs, confermando in una novantina di minuti i pronostici della vigilia. Per l’azzurro, che quest’anno si è affacciato con ottimi risultati (un titolo, due finali) all’attività internazionale under 18, nel terzo turno di mercoledì ci sarà il portoghese Goncalo da Rosa Castro, quarta testa di serie, numero 9 della classifica Tennis Europe e leader della classifica stagionale che condurrà i migliori otto allo Junior Masters di ottobre a Monte-Carlo. Dai campi del Circolo del Castellazzo le vittorie di Giambelli e Marino: la prima ha imposto la sua potenza nel duello contro la polacca Maja Wrobel, passando con un doppio 6-2 e guadagnandosi un terzo round alla portata contro l’austriaca Johanna Andrea Corciova. La Marino, invece, ha regolato per 6-4 6-4 la britannica Freya Peet, testa di serie numero 16, al termine di un match molto intenso che ha premiato la sua tenacia nei momenti chiave. Per la romana prossima sfida contro la turca Mira Karatogma, in un quarto di tabellone che si è aperto in virtù dell’eliminazione al debutto della francese Daphnee Mpetshi Perricard, seconda favorita della vigilia, fuori dopo una battaglia di tre set contro la slovena Alja Senica.
    Nella competizione di punta del calendario giovanile di Tennis Europe, organizzata dalla Fitp, sono invece usciti di scena al secondo turno altri tre italiani: Virginia Proietti, Raffaele Ciurnelli e Francesco Pansecchi. La prima ha giocato un buon match contro la spagnola Charo Esquiva Banuls, ma la superiorità della prima testa di serie ha fatto la differenza (6-2 6-4). Stesso discorso per Ciurnelli: reduce dal successo in mezz’ora di lunedì contro l’azero Karimov, il toscano ha ceduto il passo con un duplice 6-2 al favorito numero uno Flynn Thomas, svizzero che guida il ranking under 16 e dopo il successo europeo in doppio del 2023 si è ripresentato a Parma a caccia del titolo in singolare. Poca gloria anche per il campione italiano under 15 Francesco Pansecchi, che ha pagato la grande solidità del portoghese Salvador Monteiro, reso ancora più difficile da contrastare dai campi appesantiti dopo la pioggia di lunedì (6-1 6-3 il punteggio finale). Fra le teste di serie, giornata da dimenticare per la Serbia che ha perso entrambi i suoi portacolori nel maschile: il n.10 Luka Ceramilac e il n.11 Marko Savija, battuti rispettivamente dallo spagnolo Gonzalez e dal ceco Krejci. Nel femminile fuori la numero 4 del seeding Sofie Hettlerova, ceca eliminata in tre set dalla svedese Isabel Skoog. Mercoledì a Parma si parte alle 9.30: in programma il terzo turno dei singolari e gli ottavi di finale dei doppi, oltre alla prosecuzione del tabellone di consolazione femminile (iniziato martedì) e il via di quello maschile.
    CAMPIONATI EUROPEI DI PARMA: COME SEGUIRLIGli incontri dell’edizione 2024 dei Campionati Europei under 16 by Lavoropiù sono trasmessi sulla piattaforma digitale SuperTenniX, gratuita per i tesserati FITP, con le immagini in diretta da 2 dei campi di gara del Tennis Club President. Il livescore da tutti i 12 campi è invece disponibile nell’apposita sezione del sito FITP. La diretta streaming è fruibile anche sull’app ufficiale di Tennis Europe, così come il livescore. L’ingresso è gratuito in tutte le quattro sedi di gioco.
    RISULTATISingolare maschile. Secondo turno: Z. Sesko (Slo) b. I. Ken (Est) 6-0 6-1, N. Vandepoele (Bel) b. A. Skrijeli (Bih) 6-1 6-1, T. Behrmann (Aut) b. L. Sloboda (Svk) 6-2 6-0, Y. Alexandrescou (Rou) b. A. Baybars (Tur) 6-3 6-1, M. Ceban (Gbr) b. K. Andersch (Swe) 6-3 7-5, J. Sadzik (Pol) b. O. Shamian (Isr) 6-1 6-3, F. Thomas (Sui) b. R. Ciurnelli (Ita) 6-2 6-2, S. Monteiro (Por) b. F. Pansecchi (Ita) 6-1 6-3, C. Thies (Ger) b. A. Tolev (Bul) 6-2 6-3, T. Krejci (Cze) b. M. Savija (Srb) 6-4 6-4, M. Becirovic Novak (Slo) b. L. Petit (Mon) 6-2 6-2, M. Cappellari (Ita) b. B. Takacs (Hun) 6-3 6-3, I. Jovanovic (Cro) b. E. Averjanov (Est) 3-6 6-4 6-0, E. Gonzalez (Esp) b. L. Ceramilak (Srb) 6-1 6-0, M. Kovacs (Hun) b. H. Kartavenko (Ukr) 6-3 6-2, J. Urbanski (Pol) b. O. Zielinski (Lux) 6-1 6-3, J. Kusy (Cze) b. U. Remeikis (Ltu) 6-1 6-3, V. Ryden (Swe) b. A. Makris (Cyp) 6-0 6-2, D. Jade (Fra) b. T. Gunzinger (Sui) 6-4 6-2, G. Castro (Por) b. O. Majdanzic (Ger) 1-6 6-3 6-3, N. Worren (Nor) b. G. Gvardzelashvili (Geo) 6-0 6-1, D. Vterkovskyi (Ukr) b. C. Bentzel (Rou) 4-6 7-6 6-4.
    Singolare femminile. Secondo turno: G. Popa (Rou) b. P. Kuznietsova (Ukr) 6-1 6-0, C. Esquiva Banuls (Esp) b. V. Proietti (Ita) 6-2 6-4, M. Karatogma (Tur) b. A. Sogomonyan (Arm) 3-6 6-2 6-2, A. Stoyanov (Ned) b. L. Virc (Srb) 6-0 6-1, S. Depesova (Svk) b. E. Khubua (Geo) 6-1 6-0, R. Baranes (Isr) b. C. Weynen (Bel) 6-4 7-6, M. Burcescu (Rou) b. A. Petkovic (Cro) 4-6 6-1 6-1, C. Giambelli (Ita) b. M. Wrobel (Pol) 6-2 6-2, I. Skoog (Swe) b. S. Hettlerova (Cze) 6-1 3-6 7-5, J. Corciova (Aut) b. M. Lapimaa (Est) 6-3 6-1, I. Lakic (Mne) b. M. Keref (Nor) 6-3 6-1, M. Sagrista Bermejo (Esp) b. N. Dragicevic (Cro) 6-3 6-3, M. Khomich (Ger) b. E. Tuominen (Fin) 6-3 6-2, A. Senica (Slo) b. D. Mpetshi Perricard (Fra) 6-3 4-6 6-4, F. Marino (Ita) b. F. Peet (Gbr) 6-4 6-4, M. Proimaki (Gre) b. V. Stanaityte (Ltu) 6-3 6-4 LEGGI TUTTO

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    Resistenza mentale: poker vs sport tradizionali

    Curiosità

    Negli sport di resistenza il ruolo svolto dalla mente è di fondamentale importanza: la maratona, il nuoto e il ciclismo, ad esempio, hanno la particolarità di richiedere uno sforzo fisico alto e costante per una durata superiore ai dieci minuti. Questo vuol dire che lo sportivo dovrà allenare non solo la propria prestazione fisica ma anche quella mentale.
    Quando si raggiunge uno stato di fatica fisica il nostro cervello entra, infatti, in “crisi” e la capacità dello sportivo starà nel gestire la crisi nel modo migliore per trasformarla in una spinta positiva. Questo vale sia negli sport tradizionali sia in sport prettamente mentali come il poker.
    Allenare questa forza di natura psicologica è tanto importante quanto allenare la forza fisica. La forza mentale è l’elemento preponderante anche in sport meno tradizionali come il poker. Infatti, i giocatori di poker professionisti passano ore al tavolo verde o a giocare a poker online e devono avere la capacità di rimanere concentrati sulla propria strategia e su quella dell’avversario. Scopriamo le similitudini tra la resistenza mentale negli sport tradizionali e nel poker.
    Cos’è la resistenza mentale?
    La resistenza mentale è l’abilità di sostenere una specifica attività, livello di sforzo e sofferenza nel tempo. Negli sport fisici, basti pensare a corsa, ciclismo, sci di fondo e tennis, questa è l’abilità di sostenere una specifica attività per un periodo prolungato di tempo mantenendo alte le prestazioni. Per questi tipi di sport si tratta, quindi, di essere resilienti e sviluppare la capacità di mantenere concentrazione e calma in situazioni di pressione fisica e mentale estrema. Anche nel poker questo è importante, essendo uno sport che può durare ore e in cui la concentrazione è cruciale per il successo.
    Resistenza mentale nel poker
    Il poker è un gioco mentale e per eccellervi è importante avere concentrazione, pensiero strategico e controllo emotivo. Mantenere una mente attiva e allenata è fondamentale per qualunque tipo di strategia. Il controllo continuo del proprio comportamento e l’attenzione verso il comportamento dell’avversario sono fondamentali e richiedono uno sforzo mentale considerevole.
    I giocatori di poker possono trovarsi al tavolo da gioco per ore, con la pressione di giochi high-stake in cui le puntate sono altissime e il rischio di perdita può cambiare il corso della partita. In più, i giocatori devono gestire la variabilità del gioco che tra una mano e l’altra può cambiare radicalmente. Avere resistenza mentale nel poker è fondamentale anche per rimanere concentrati nei momenti più difficili. È importante, infatti, che il giocatore con una mano negativa rimanga concentrato e non dia a vedere il suo sconforto.
    Resistenza mentale negli sport tradizionali
    Negli sport di resistenza tradizionali si presentano sia lo sforzo fisico sia il pensiero strategico e la resilienza emotiva. Gli atleti possono incontrare numerose difficoltà nella loro prestazione ma anche scontrarsi con ansia da prestazione, la necessità di mantenere la concentrazione in situazioni di alta pressione e il dover riprendersi velocemente dopo battute di arresto.
    Poker vs sport tradizionali
    La resistenza mentale richiesta nel poker e negli sport tradizionali è simile, ma presenta anche delle differenze. Tra le cose in comune possiamo pensare al livello di concentrazione richiesto, il controllo emotivo e l’abilità di gestire situazioni di forte pressione emotiva.
    Quando invece si parla delle differenze è evidente che il poker richieda più sforzi mentali, dato che lo sforzo fisico richiesto è minimo; mentre gli sport tradizionali combinano resistenza mentale con abilità e resistenza fisica.
    In entrambi i casi siamo in un ambito competitivo e questo influenza la pressione mentale sia in positivo sia in negativo. Il lato positivo è la spinta che la competizione dà ai giocatori per performare al loro massimo. Se pensiamo, invece, al lato negativo, la competizione crea stress e aspettative sullo sportivo che possono avere un impatto sulla prestazione mentale.
    Strategie per migliorare la resistenza mentale
    La resistenza mentale può essere migliorata, non solo con la pratica dell’attività stessa, ma anche con particolari esercizi e introducendo nuove soluzioni nel nostro stile di vita.
    Tecniche come visualizzazione, mindfulness ed esercizi per la gestione dello stress sono utili per controllare l’ansia e migliorare concentrazione e prestazione mentale. Fondamentali sono anche la pratica della disciplina, avere una preparazione ottimale e prendersi cura di sé stessi, sia fisicamente (con una buona dieta e riposo) sia mentalmente (dedicando momenti di relax e tempo libero attivo).
    Conclusione
    In conclusione, la resistenza mentale è un aspetto cruciale per il successo sia nel poker sia negli sport tradizionali, sebbene si manifesti in modi distinti in ciascun ambito. Nel poker, la forza mentale è fondamentale per gestire la lunga durata delle sessioni di gioco, mantenere la concentrazione su strategie complesse e controllare le emozioni durante le altalenanti fortune nel corso della partita. Al contrario, negli sport tradizionali la resistenza mentale si combina con l’impegno fisico, richiedendo agli atleti di sostenere sforzi prolungati, mantenere la concentrazione sotto pressione e recuperare rapidamente da difficoltà fisiche e psicologiche.
    Applicare tecniche di visualizzazione, mindfulness e gestione dello stress può essere vantaggioso per tutti coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni, sia al tavolo verde sia sul campo di gara. LEGGI TUTTO

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    Sinner sul calendario ATP: ‘Lungo ma possiamo scegliere’. Il campione pronto per Pechino”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    In questa Laver Cup del 2024 siamo stati testimoni e consapevoli del dibattito che si è svolto nelle conferenze stampa di alcuni giocatori. Il tema? Il calendario serrato a cui è difficile tenere il passo, poiché la grande quantità di tornei che i tennisti devono giocare, inclusi quelli obbligatori, finisce per diventare pesante. E non solo, ma lo stesso Alexander Zverev ha sottolineato il rischio che ciò comporta per la sua salute, che alla fine è la cosa più importante, evitare infortuni. Lasciando alle spalle la Laver Cup, ora inizia l’ATP di Pechino con Jannik Sinner come principale favorito per difendere il titolo, in quello che rappresenta il suo ritorno in campo dopo la vittoria degli US Open.L’italiano ha avuto due settimane di meritato riposo per iniziare la tournée asiatica. Così, nel Media Day del torneo, al numero 1 del mondo è stata chiesta la sua opinione su questo tema che sta diventando così controverso in questa stagione. E oltre a Zverev, anche Carlos Alcaraz ha alzato la voce per criticare quanto estesa finisca per essere la stagione, incidendo sulla sua motivazione e sul suo stato fisico e mentale. Di fronte a questa rivolta, Sinner ha difeso che ogni giocatore è libero di decidere.
    La stagione è lunga, a volte non è facile“Sì, il calendario è piuttosto lungo in questi anni, ma i giocatori possono ancora scegliere cosa giocare e cosa non giocare. Ovviamente abbiamo alcuni eventi obbligatori. Come giocatore, puoi ancora scegliere, questo è quello che penso. Quest’anno abbiamo un calendario molto serrato, ci sono molti tornei, ma non devi per forza partecipare a un torneo. Se vuoi, puoi partecipare, se non vuoi, non partecipi. Per esempio, l’anno scorso e anche quest’anno, non ho giocato alcuni tornei perché volevo allenarmi. Ci sono alcune decisioni dietro questo, ma, in generale, la stagione è piuttosto lunga, quindi a volte non è facile”.
    Ritorno alla competizione dopo la vittoria degli US Open con l’obiettivo di migliorare sempre“Credo di cercare sempre di migliorare, non importa il risultato che ottengo o ciò che ho realizzato, cerco sempre di capire me stesso e sapere cosa devo migliorare dentro e fuori dal campo. Non vedo l’ora di tornare e giocare tornei perché è per questo che mi alleno. Anche nelle sessioni di allenamento, cerco sempre di capire cosa funziona e cosa non funziona. Ovviamente scopriamo che ci sono alcune aree in cui devo migliorare. Tutto fa parte del processo e credo che questa sia la parte più emozionante”.
    Riconfermare il titolo a Pechino“È fantastico essere qui, è un torneo molto speciale, non vedo l’ora che inizi. Ci sono moltissimi giocatori fantastici, come l’anno scorso, il tabellone è composto da teste di serie molto alte”. LEGGI TUTTO

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    Lutto per Jannik Sinner: si è spenta la zia Margith, a cui aveva dedicato il trionfo agli US Open

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Un triste annuncio ha colpito il mondo del tennis italiano: è venuta a mancare Margith Sinner, zia del campione Jannik Sinner. La notizia è arrivata proprio mentre il tennista altoatesino atterrava a Pechino per il suo primo torneo dopo la storica vittoria agli US Open.
    Margith, sorella della madre di Jannik, Siglinde, aveva 56 anni e viveva a Villabassa, in Alta Val Pusteria. Era una figura molto importante nella vita del campione, come lui stesso aveva ricordato durante la cerimonia di premiazione a New York: “Una figura importante nella mia vita, con cui ho trascorso molto tempo perché mi accompagnava in giro quand’ero piccolo, aiutando i miei genitori.”
    I funerali si terranno martedì 24 settembre a Villabassa e saranno trasmessi anche su YouTube per permettere a chi non potrà essere presente di partecipare virtualmente. Il necrologio online ricorda Margith con affetto, menzionando il marito Karl, il figlio René e naturalmente la famiglia Sinner, inclusi Jannik e i suoi genitori.La scomparsa di zia Margith aggiunge una nota di tristezza al momento d’oro di Jannik Sinner, che si appresta a tornare in campo a Pechino con il cuore pesante ma certamente motivato a onorare la memoria della sua amata zia con le sue prestazioni sportive.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: Riflessioni sulla Laver Cup, la rivalità con Sinner e le sfide del Tour”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    IL MODERATORE: Benvenuto, Carlos. Congratulazioni per la vittoria di oggi e per aver pareggiato la competizione a quattro punti ciascuno. Quanto è stato difficile battere Ben a questo livello?CARLOS ALCARAZ: Beh, è stato davvero, davvero difficile. Credo che Ben giochi ad un livello molto alto in questo tipo di competizioni, intendo, quando gioca per la sua squadra, per i suoi compagni. Voglio dire, alza il suo livello ancora di più.Quindi è stata una partita molto solida, credo, da entrambe le parti. Sono molto contento che all’inizio del match ho cercato di rispondere il più possibile e di giocare scambi lunghi.Penso di aver fatto una partita molto solida in risposta, e credo che sia stato molto importante per me. Sì, sono davvero soddisfatto del livello nei momenti difficili, salvando alcune palle break con colpi davvero buoni, punti davvero buoni. Molto felice di aver dato due punti al Team Europe.
    D. Hai parlato delle risposte. Lui ha detto che quando avete giocato in Canada l’anno scorso facevi delle risposte tagliate, mentre oggi le hai colpite basse. È stata una strategia deliberata? Pensi che sia stata questa la grande differenza nella partita?CARLOS ALCARAZ: Beh, ovviamente, intendo, giocando contro di lui, faccio sempre buone risposte, ma non sai mai che servizio farà. Sai, probabilmente farà un servizio a 230 o slice a 190 o kick. Insomma, il suo servizio è davvero imprevedibile. Voglio dire, ha fatto una seconda di servizio a 220.Quindi il suo servizio è pazzesco. Cerco di essere il più concentrato possibile nei turni di risposta. Come ho detto, cerco di metterne in campo il più possibile per giocare scambi lunghi.Sapevo che avrei avuto le mie chance se fossi rimasto lì. Ha sbagliato un paio di prime di servizio e poi sulla seconda sono rimasto lì e ho cercato di essere il più aggressivo possibile solo per cercare di mettermi in posizione di attacco. Quindi è quello che ho cercato di fare per tutta la partita, e sì, oggi è stato un punto davvero buono per me.
    D. Carlos, so che hai giocato il doppio ieri, ma oggi per il tuo singolare, come ti sei sentito ad avere ragazzi che di solito sono rivali per la maggior parte dell’anno a fare il tifo per te? Che tipo di energia ti hanno dato? L’hai trovato strano o divertente, o come l’hai trovato?CARLOS ALCARAZ: È stato divertente (sorridendo). Onestamente è stata una sensazione fantastica averli a sostenermi dietro. Essere come un allenatore, a volte è stato fantastico. Avere anche Bjorn in panchina è un grande supporto per me.Di solito guardo la mia squadra, sai, dopo ogni punto. Qui guardo i miei compagni e Bjorn più che la mia squadra (sorridendo). Quindi è una sensazione diversa. Per me è stata un’esperienza unica che ho apprezzato molto, sai, avere, per esempio, Grigor tutto il tempo, sai, ad allenarmi, a dirmi le tattiche che devo adottare durante la partita. È stato pazzesco. E avere, sì, Stefanos e tutti i giocatori dietro di me in tutti i, sai, momenti di pausa, è stato fantastico per me.Quindi mi porterò dietro questa esperienza per molto tempo, e onestamente ho imparato molto anche da loro.
    D. Tu e Jannik Sinner avete vinto tutti i titoli del Grande Slam quest’anno, e ho l’impressione che la gente abbia già iniziato a parlare di una nuova potenziale era di dominio dopo i Big 3 con voi due. Tu personalmente hai anche la sensazione che la rivalità tra voi due possa svilupparsi in qualcosa di simile a quello che hanno avuto Roger e Rafa, per esempio?CARLOS ALCARAZ: Beh, molte persone ne parlano. Mi piace sentirlo, non mentirò. Lo spero. Spero che la nostra rivalità diventi o quasi quella che i Big 3 hanno avuto durante tutta la carriera.Non so. Questo è il primo anno in cui ci siamo divisi tutti i Grand Slam. Speriamo che continui così, condividendo grandi momenti, lottando per i grandi tornei, i Grand Slam, i Masters 1000, i Masters.Quindi vedremo come andrà in futuro nei prossimi anni. Se rimarremo così a questo livello, penso che costruiremo una grande rivalità, e anche un rapporto fuori dal campo.Spero di averlo qui nel tour per molto tempo, perché mi spinge ad essere un giocatore migliore ogni giorno. Mi spinge ad allenarmi al 100% solo per cercare di batterlo, sai, nei prossimi incontri. Quindi è fantastico, speriamo di avere quella grande rivalità che i Big 3 hanno avuto nella loro carriera.
    D. Hai 21 anni. Sei, diciamo, già nella Hall of Fame. A volte hai paura di perdere motivazione? Come fai a trovare sempre la motivazione o con che tipo di persone ti circondi per mantenerti ad alto livello? Perché la competizione è alta, ma hai già fatto molto.CARLOS ALCARAZ: Beh, onestamente è difficile. Voglio dire, a volte non mi sono sentito per niente motivato. È un momento difficile. Come ho detto molte volte, sai, il calendario è così serrato, ci sono molti tornei, niente giorni liberi o non tanti giorni liberi quanti ne vorrei.A volte vorrei davvero prendermi qualche giorno per me stesso che non posso perché devo allenarmi, devo viaggiare, il jet lag a volte quando viaggi per il mondo. Quindi a volte non vuoi andare ai tornei, non mentirò. Ho provato questa sensazione già alcune volte di non voler andare a quel torneo perché voglio stare a casa con la mia famiglia o i miei amici, e devo trovare la motivazione per andare e mettere il tennis giusto o la faccia negli allenamenti e nelle partite.Sono un uomo d’affari. Voglio sempre vincere ogni partita in cui gioco, ma come ho detto molte, molte volte, il mio miglior tennis viene fuori quando sorrido e mi diverto in campo, e a volte è difficile trovare quel ritmo o quella buona sensazione. Quindi, voglio dire, voglio concentrarmi sulla mia squadra e sulla mia famiglia e cercare di giocare al meglio in ogni allenamento, in ogni partita, per essere in cima alla classifica. Penso che siano le migliori opzioni per rimanere motivato.
    D. Hai parlato del calendario. Ci sono troppi tornei. Voi giocatori ne state parlando, tipo, tutti insieme per magari alzarvi e dire, basta così, forse i Masters Series di due settimane probabilmente non vanno bene per voi? Penso che giochiate troppo, perché dicono che avete più riposo, ma questo non è riposo, ad essere onesti.CARLOS ALCARAZ: Beh, onestamente, ci sono molti giocatori davvero bravi in tour, e ovviamente ogni giocatore ha le sue sensazioni. Quindi molti giocatori vogliono giocare di più o addirittura di più. Molti giocatori sentono che, ok, è un buon calendario. E molti giocatori dicono che è davvero serrato e ci sono molti tornei durante tutto l’anno.Io sono il tipo di giocatore che pensa che ci siano molti tornei durante l’anno, tornei obbligatori, e probabilmente nei prossimi anni ci saranno ancora più tornei, più tornei obbligatori. Quindi, voglio dire, probabilmente ci uccideranno in qualche modo (sorridendo). Adesso stanno emergendo molti infortuni a causa della palla, a causa del calendario, a causa di molte cose.Quindi probabilmente a un certo punto molti bravi giocatori mancheranno a molti tornei per questo, perché devono pensare al loro fisico, devono prendersi cura del loro amore. Voglio dire, hanno una famiglia, hanno molte altre cose nella vita oltre al tennis. Quindi devono prendersi cura anche di questo. Quindi sta diventando troppo, credo.
    D. Ieri hai perso. Nel tennis, affronti una sconfitta quasi ogni settimana. Come la affronti mentalmente? Lavori, per esempio, con qualcuno sulla tua mentalità?CARLOS ALCARAZ: Beh, voglio pensare che, ok, ho perso questa volta, ma nel tennis, siamo fortunati, perché nel tennis abbiamo molte opportunità. Se perdo questa settimana, la prossima settimana avremo un’altra opportunità di essere migliori o di vincere il torneo o di avere una sensazione davvero buona.Si tratta di preparazione. Se senti di aver fatto una preparazione davvero buona tra i tornei o prima dell’inizio del torneo, non importa se perdi o vinci. Si tratta della buona sensazione che hai. Voglio dire, ho perso molte, molte volte. A volte ho lasciato il campo con una sensazione davvero buona perché ho giocato bene, mi sono sentito bene in campo. Arrivando al torneo successivo, penso che farò buoni risultati o che migliorerò.Molte volte ho sentito che non stavo facendo le cose giuste, quindi mi sono sentito male. Quindi nel tennis, abbiamo molte opportunità a cui dobbiamo pensare positivamente sempre. Dobbiamo pensarci. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup, Team Europe tra risate e promesse: Dimitrov protagonista involontario

    Grigor DImitrov – Foto Getty Images

    L’atmosfera alla conferenza stampa della Team Europe, alla vigilia della settima edizione della Laver Cup, era decisamente rilassata e giocosa. L’evento ha preso una piega inaspettata quando un giornalista ha deciso di chiedere a Grigor Dimitrov del suo recente “strip-tease” durante un’esibizione con Novak Djokovic all’inizio della settimana.
    “Speravo che non ne avreste parlato,” ha risposto Dimitrov tra le risate generali. Il tennista bulgaro ha poi aggiunto diplomaticamente: “Lascio decidere ai ragazzi cosa vogliono che faccia. No, ci siamo divertiti molto con Novak.”
    Ma è stato Alexander Zverev a cogliere la palla al balzo, trasformando il momento in una promessa scherzosa: “Se vinciamo, Grigor si spoglia completamente, solo per le fan femminili. E per Bjorn (Borg),” ha dichiarato il tedesco, scatenando l’ilarità della sala stampa.
    Dimitrov, mostrando un notevole senso dell’umorismo, ha prontamente risposto: “Senza la maglietta va bene,” accompagnando la battuta con un sorriso.Questo scambio di battute non solo ha alleggerito l’atmosfera della conferenza stampa, ma ha anche mostrato il lato più umano e divertente dei campioni. La complicità e il buonumore all’interno della squadra europea sono evidenti, elementi che potrebbero rivelarsi preziosi durante la competizione.
    La Laver Cup che si sta disputando in questi giorni, nota per il suo formato unico che mescola competizione e spettacolo, sembra aver trovato nei membri della Team Europe degli ottimi ambasciatori di questo spirito. L’episodio, pur nella sua leggerezza, sottolinea come questi eventi siano un’opportunità per i tifosi di vedere i loro beniamini sotto una luce diversa, più rilassata e spontanea.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO