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    Sinner verso la storia: 71 partite e sempre almeno un set vinto

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner non ha perso nemmeno una partita in questa stagione senza vincere almeno un set. Questo è un fatto molto insolito che, dal 1990 ad oggi, è stato raggiunto solo da Roger Federer, quando vinse almeno un set in tutti gli 85 incontri che disputò.Dall’inizio della stagione, Sinner non ha perso un singolo incontro senza vincere almeno un set. Questa impresa, apparentemente semplice, è in realtà un’eccezionalità nel circuito professionistico. Per trovare un precedente simile, dobbiamo tornare indietro fino al 2005, quando il leggendario Roger Federer riuscì a vincere almeno un set in tutti gli 85 incontri disputati quell’anno.
    Finora, l’italiano ha giocato 71 partite e ha ancora davanti a sé alcuni eventi per continuare a dimostrare la sua grandezza. Chiuderà l’anno senza subire una sconfitta in set consecutivi? Riuscirà ad aggiungere altri 14 o più incontri vincendo, come minimo, un parziale?
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e la rara impresa dei due Slam senza numero 1

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha vissuto una stagione 2024 straordinaria, conquistando due titoli del Grande Slam all’età di soli 21 anni. Nonostante questi successi eclatanti, che includono le vittorie al Roland Garros e a Wimbledon, Alcaraz non è riuscito a concludere l’anno come numero uno del mondo. Questo scenario, apparentemente paradossale, solleva una domanda interessante: quante volte nella storia del tennis un giocatore ha vinto due Slam in una stagione senza finire l’anno in vetta al ranking?
    La risposta è sorprendente: il caso di Alcaraz non è isolato, ma fa parte di una serie di eventi simili che si sono verificati nel corso della storia del tennis. In totale, ci sono stati otto casi precedenti in cui un giocatore ha vinto due major in un anno senza conquistare il primo posto nel ranking di fine stagione.
    I precedenti storici1. 1977 – Guillermo Vilas: L’argentino vinse Roland Garros e US Open, ma Jimmy Connors chiuse l’anno da numero uno.2. 1978 – Björn Borg: Il leggendario svedese trionfò al Roland Garros e a Wimbledon, ma fu ancora Connors a mantenere la vetta.3. 1982 – Jimmy Connors: Ironicamente, Connors si trovò nella stessa situazione che aveva inflitto ad altri, vincendo Wimbledon e US Open ma vedendo John McEnroe chiudere l’anno al vertice.4. 1989 – Boris Becker: Il tedesco conquistò Wimbledon e US Open, ma Ivan Lendl mantenne il primato grazie a una stagione molto costante.5. 2016 – Novak Djokovic: Il serbo vinse Australian Open e Roland Garros, ma Andy Murray lo superò con un finale di stagione straordinario.6. 2017 – Roger Federer: In un’annata che vide il ritorno ai vertici suoi e di Nadal, Federer vinse Australian Open e Wimbledon, ma lo spagnolo chiuse da numero uno.7. 2019 – Novak Djokovic: Djokovic si aggiudicò Australian Open e Wimbledon, ma Nadal lo superò nel ranking di fine anno.8. 2022 – Rafael Nadal: Lo spagnolo vinse Australian Open e Roland Garros, ma problemi fisici gli impedirono di lottare per il numero uno, conquistato da Alcaraz.
    La stagione 2024 ha visto Alcaraz e Jannik Sinner dividersi equamente i titoli del Grande Slam. Nonostante le vittorie di Alcaraz al Roland Garros e a Wimbledon, la maggiore regolarità di Sinner nel corso dell’intera stagione gli ha permesso di conquistare la prima posizione del ranking a fine anno.Il caso di Alcaraz nel 2024 sottolinea come nel tennis moderno la conquista di due Slam non sia sempre sufficiente per garantire il primo posto nel ranking. La competitività del circuito e l’importanza della costanza nei risultati durante l’intera stagione giocano un ruolo fondamentale nel determinare chi chiuderà l’anno al vertice del tennis mondiale.La rivalità tra Alcaraz e Sinner promette di regalare ancora molte emozioni agli appassionati di tennis, in una sfida che potrebbe caratterizzare i prossimi anni di questo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Presentazione per il Tennis Club Santa Margherita Ligure, il presidente Iguera : “E’ il nostro primo anno che giochiamo la serie A1 nel nostro Circolo e vorremmo essere protagonisti’’. Oggi in campo Andrea Vavassori, numero 9 al mondo nella classifica di doppio: “A Santa Margherita Ligure siamo una famiglia, puntiamo in alto’’

    Andrea Vavassori nella foto

    Oggi debutto casalingo per il TC Santa Margherita Ligure nel campionato di serie A1 maschile di tennis contro il TC Italia dopo l’esordio vincente nella prima giornata con la vittoria in trasferta sui campi del CTD Massa Lombarda. Ieri sera presentazione della squadra guidata dal capitano Marco Lavagnino nella sede del circolo in via Frugone. ‘’Per noi essere in A1 è motivo di orgoglio dopo un percorso iniziato alcuni fa – spiega il presidente Mauro Iguera – ci siamo presentati molto bene con la vittoria ottenuta con Massa Lombarda ma affrontiamo ogni sfida con grande consapevolezza dei nostri mezzi ma col massimo rispetto per i nostri avversari che sono bravi ed hanno compagini molto attrezzate. Abbiamo costruito un gruppo che può fare bene, vogliamo essere protagonisti ma siamo consci delle difficoltà che incontreremo per avere la meglio contro l’elite del tennis italiano rappresentata dai 16 Circoli che si disputeranno l’aggiudicazione dello scudetti .
    Già oggi contro TC Italia ci sarà da soffrire ma siamo pronti e giocare in casa ci darà una spinta in più’’, conclude Iguera. La squadra è guidata dallo spagnolo Pedro Portero Martinez, top 50 al mondo nel singolare, e naturalmente dalla stella azzurra Andrea Vavassori, numero 9 al mondo nella classifica mondiale di doppio e protagonista di una stagione incredibile con la vittorie alle Olimpiadi, negli US Open e la qualificazione alle ATP Finals di Torino. Oltre ad essere un punto di forza della squadra italiana di Coppa Davis che a metà novembre affronterà l’Argentina nei quarti di finale. ‘’E’ il terzo anno che sono tesserato per Santa Margherita Ligure, c’è uno splendido ambiente e sono contento di fare parte di un gruppo molto affiatato. Dobbiamo pensare ad una gara per volta ma abbiamo le potenzialità per passare il girone ma adesso pensiamo al match con TC Italia. A livello personale quest’anno avevo tre sogni e li ho realizzati tutti cioè vincere un torneo del Grande Slam, le Olimpiadi e qualificarmi per Torino. E poi con la nazionale siamo un grandissimo gruppo con moltissimi giocatori di talento eccezionale. L’Argentina sarà un ostacolo difficile ma possiamo batterla’’, ha detto Vavassori. Nella squadra ligure tesserati anche Antoine Julien Escoffier, Andrea Pellegrino, Francesco Maestrelli, Luca Castagnola, Andrea Basso, Filippo Romano, Giacomo Nosei, Nicoals Tassara Nicolas, Peter Maximilian Heller e Matwe Middelkoop. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner fa la Storia: primo Italiano a chiudere l’anno come Numero 1 ATP: “È incredibile. È qualcosa che sogni da bambino”. I complimenti anche del Presidente ATP Andrea Gaudenzi

    Jannik Sinner – Foto ATPTour

    Jannik Sinner ha scritto una pagina indelebile nella storia del tennis italiano, assicurandosi il titolo di numero 1 ATP di fine anno presentato da PIF. Questo traguardo storico è stato raggiunto dopo la sua vittoria in semifinale al Rolex Shanghai Masters.
    Il 10 giugno, Sinner era già diventato il primo italiano, uomo o donna, a raggiungere la posizione numero 1 del ranking mondiale in singolare da quando sono state introdotte le classifiche computerizzate nel 1973. Da allora, non ha mai ceduto la sua posizione e la manterrà almeno fino alla fine della stagione.
    “È incredibile. È qualcosa che sogni da bambino, solo di raggiungere il numero 1. Ora avere il numero 1 di fine anno è una sensazione diversa e speciale,” ha dichiarato Sinner. “Significa molto per me, ovviamente. Questo è qualcosa che non avrei potuto realizzare senza tutte le persone che ho intorno – la famiglia, gli amici e anche un grande merito al mio team.”A soli 23 anni, Sinner è il 19° giocatore a conquistare il titolo di numero 1 di fine anno e solo il quarto giocatore attivo a farlo, unendosi a Novak Djokovic, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz.
    La stagione 2024 di Sinner è stata straordinaria. Ha iniziato vincendo l’Australian Open e da allora non si è più guardato indietro. Ha conquistato sei titoli, il numero più alto nel circuito ATP, inclusi i suoi primi due trionfi Slam all’Australian Open e agli US Open. Ora cercherà di vincere il suo settimo trofeo del 2024 nella finale del Rolex Shanghai Masters 1000.Con le vittorie a Melbourne e New York, Sinner è diventato solo il terzo tennista nell’Era Open a conquistare i suoi primi due titoli del Grande Slam nella stessa stagione, un’impresa che non si vedeva dal 1977 con Guillermo Vilas.Sinner ha già mantenuto la posizione di numero 1 per 17 settimane e continuerà ad aumentare questo totale. Si posiziona al 18° posto tra i 29 giocatori che hanno raggiunto la vetta del ranking mondiale in termini di settimane al vertice.
    Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP, ha commentato: “Finire la stagione come il miglior giocatore del mondo è il massimo traguardo nel tennis. La determinazione e l’etica del lavoro instancabile di Jannik gli guadagnano il suo posto nella storia come il primo italiano a raggiungere questo traguardo. A soli 23 anni, dovrebbe essere immensamente orgoglioso di tutto ciò che ha realizzato. Attendiamo con grande entusiasmo di vedere il proseguimento del suo viaggio.”
    Questo risultato straordinario corona una stagione eccezionale per Sinner e segna un momento storico per il tennis italiano, aprendo nuovi orizzonti per le future generazioni di tennisti del Bel Paese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner tra i grandi protagonisti del ‘Six Kings Slam’: dal 16 al 19 ottobre, l’imperdibile esibizione dei ‘re’, live e in chiaro su SuperTennis!

    Jannik Sinner tra i grandi protagonisti del ‘Six Kings Slam’: dal 16 al 19 ottobre, l’imperdibile esibizione dei ‘re’, live e in chiaro su SuperTennis!

    Sei leggende sono pronte a sfidarsi per un trono, nell’esibizione più ricca di sempre. Dal 16 al 19 ottobre su SuperTennis, in diretta e in chiaro, gratis e per tutti, appuntamento con il “Six Kings Slam” di scena a Riad. Tra i sei ‘Re’ c’è il nostro Jannik Sinner. A contendere il titolo al numero uno del mondo, Novak Djokovic, Rafa Nadal (che ha annunciato l’addio al tennis a fine stagione), Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Holger Rune.
    Ogni giocatore guadagnerà un milione e mezzo di dollaro per la presenza; al vincitore ne andranno sei milioni, ovvero appena più di quanto Sinner ha guadagnato per i titoli all’Australian Open e allo US Open messi insieme.
    Il tabellone prevede l’ingresso direttamente in semifinale di Djokovic e Nadal e, di conseguenza, due quarti di finale che ne andranno a definire gli sfidanti. Questi due match sono in programma il 16 ottobre: si giocheranno Sinner-Medvedev, che designerà l’avversario di Djokovic, e Alcaraz-Rune da cui uscirà il rivale di Nadal. Le semifinali si disputeranno il 17 ottobre; le finali per il terzo posto e per il titolo andranno in scena invece il 19.
    ‘SIX KINGS SLAM’ PROGRAMMA E TABELLONEQuarti di finale (mercoledì 16 ottobre, orari da definire):Medvedev vs Sinner (Ita)Rune (Den) vs Alcaraz (Esp)
    Semifinali (giovedì 17 ottobre, orari da definire):Djokovic (Srb) vs Medvedev o SinnerNadal (Esp) vs Rune o Alcaraz
    Finali (sabato 19 ottobre) LEGGI TUTTO

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    Sebastian Korda si ferma: Intervento al gomito per il talento americano

    Sebastian Korda nella foto

    Sebastian Korda stava vivendo i migliori mesi della sua carriera dopo aver ottenuto grandi risultati nella seconda metà dell’anno che gli hanno permesso di consolidarsi nella top-20. Tuttavia, i problemi al gomito destro che da settimane stavano compromettendo il suo livello sono peggiorati, cosicché l’americano ha optato per sottoporsi a un intervento chirurgico.
    Il giovane talento statunitense, figlio dell’ex tennista Petr Korda, aveva dimostrato un notevole progresso nel suo gioco, scalando le classifiche mondiali con buone prestazioni. La sua ascesa era stata particolarmente notevole nella seconda parte della stagione, permettendogli di stabilirsi saldamente tra i primi 20 giocatori del mondo.
    Purtroppo, questo periodo di successo è stato offuscato da persistenti problemi al gomito destro. Queste difficoltà fisiche, che lo hanno afflitto per diverse settimane, hanno iniziato a influenzare significativamente le sue prestazioni in campo. Nonostante i tentativi di gestire il problema con trattamenti conservativi, la situazione non ha mostrato segni di miglioramento.
    Di fronte al peggioramento delle condizioni del gomito e al rischio di compromettere ulteriormente la sua carriera, Korda e il suo team hanno preso la difficile decisione di ricorrere all’intervento chirurgico. Questa scelta, sebbene possa comportare una pausa forzata dal circuito, è vista come necessaria per garantire una completa guarigione e permettere a Korda di tornare al suo massimo livello competitivo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Federer a Shanghai: riflessioni sul cambio della guardia’ nel tennis

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer, leggenda vivente del tennis, si trova attualmente a Shanghai, dove è atteso per un’esibizione. In vista di questo evento, l’ex campione svizzero ha condiviso le sue riflessioni sul “cambio della guardia” in corso nel mondo del tennis, un tema particolarmente attuale alla luce del recente annuncio del ritiro di Rafael Nadal.In un’intervista concessa agli organizzatori del torneo, Federer ha offerto una prospettiva unica su questa transizione epocale:
    “Il cambio della guardia è palpabile,” ha esordito Federer. “Assistiamo al ritiro di icone come Serena Williams e Andy Murray, mentre Rafa si avvicina sempre più a questa decisione. Novak, nonostante un anno generalmente difficile, ha conquistato l’oro olimpico, realizzando finalmente un sogno a lungo inseguito. È stato un momento straordinario per lui.”Federer ha poi spostato l’attenzione sulle nuove stelle emergenti: “Vedere Sinner e Alcaraz conquistare ciascuno due titoli del Grande Slam è la prova tangibile che una nuova ondata di talenti sta prendendo il sopravvento. Questi cambiamenti non sono solo evidenti, ma anche costanti e affascinanti da osservare.”Lo svizzero ha riservato parole di particolare elogio per Carlos Alcaraz: “Ho avuto l’opportunità di vederlo giocare dal vivo alla Laver Cup di Berlino ed è stato semplicemente impressionante. Alcaraz è un giocatore straordinario e sono convinto che regalerà grandi emozioni agli appassionati negli anni a venire.”
    Queste riflessioni di Federer non solo riconoscono l’inevitabile passaggio generazionale in atto nel tennis, ma celebrano anche il talento emergente, pur rendendo omaggio ai grandi campioni che hanno dominato l’era precedente.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal torna al 2005: “I dottori ci dissero che la lesione al piede avrebbe terminato subito la carriera di Rafa”

    Toni e Rafael Nadal a Roland Garros

    Uno degli aspetti più iconici nella carriera di Rafael Nadal è certamente il suo strapotere fisico, quell’energia incredibile che gli ha permesso di spingere la palla con vigore, effettuare difese estreme e lottare su ogni palla per ore ed ore, diventando quasi impossibile da superare sul piano della lotta e resistenza. Un tennis così estremo sul piano atletico che, come si dice in gergo, “gli ha presentato il conto” più volte, con tanti infortuni più o meno gravi. Il suo mentore e zio, Toni Nadal, afferma sempre che “Djokovic è il tennista che ha vinto di più, Federer quello che ha giocato meglio a tennis, mentre mio nipote se non avesse sofferto il grave problema al piede sarebbe stato il più forte di tutti”. Ipotesi che ha un fondamento, ma del resto giocare per oltre 20 anni un tennis così estremo per il proprio corpo ha costretto Rafa a dover affrontare molti infortuni e lesioni. Spingere al massimo per vincere, ma andare oltre la possibilità stessa del corpo, impossibile resistere senza problemi. Anzi, se guardiamo la faccenda girando la frittata, è irreale come sia riuscito a giocare a questo livello per 20 anni, la storia del tennis ci insegna che con una richiesta del genere al proprio corpo nessuno ha retto più di un lustro…. “Per varie stagioni Rafa non ha potuto giocare l’annata completa, ha perso molti Slam per infortuni”, continua Toni Nadal, “tuttavia se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata una bicicletta!”, battuta a chiudere un discorso che, essendo ipotetico, non porta da nessuna parte.
    Interessante invece il ricordo di Toni sulla grave situazione vissuta da Rafa nel 2005, quando esplose al massimo livello vincendo il suo primo Roland Garros ed imponendosi di prepotenza come grande rivale del dominatore del tour, Roger Federer. Mentre la carriera del giovane spagnolo era in rampa di lancio, arrivò un terribile responso dai medici sul problema al piede che già iniziava a tormentarlo: la carriera era a rischio, anzi, poteva chiudersi da un momento all’altro. Così Toni ne ha parlato a “El Partidazo de COPE”, programma radio molto seguito in Spagna.
    “Rafael si è abituato a convivere con il dolore” racconta lo zio e primo allenatore del giovane talento. “Per molti anni ha avuto problemi e quasi sempre ne è uscito più forte. Aveva problemi che sembravano farlo sprofondare ma lui è riuscito a uscirne sempre. Questo gli è rimasto in testa e ultimamente pensava di poter tornare a competere ancora, ma vedendo giorno dopo giorno che le cose non si risolvevano, ha dovuto prendere la decisione di smettere di giocare. Ma se non avesse superato tutte quelle difficoltà non sarebbe diventato così forte”.
    Nella lunga lista di infortuni che lo hanno privato di più di una dozzina di presenze negli Slam, ce n’è uno che ha cambiato tutto. “Nel 2005 è stata scoperta una lesione all’osso del piede” racconta Toni. “Il medico ci ha detto che la sua carriera era finita, i suoi pazienti affetti da tale problema riuscivano a praticare solo sport leggeri. Non ci siamo arresi. In quel periodo ha iniziato ad usare delle solette che hanno cambiato i suoi appoggi al terreno. Quelle solette hanno salvato la sua carriera, ma nel cambiare l’appoggio Rafael è stato costretto a cambiare il suo modo di correre, l’equilibrio e lo stress sul corpo. Sono sorti problemi al ginocchio e alla schiena. È vero che è sempre stato al limite, ma penso che sia qualcosa dovuto all’infortunio al piede del 2005″.
    Ripercorrendo la lunga carriera del nipote, Toni afferma che il capolavoro resta la vittoria a Wimbledon 2008: “Sono sicuro che la partita più importante nella carriera di Rafael è la finale di Wimbledon del 2008. Era il numero uno contro il numero due, nel luogo più emblematico del tennis mondiale, perché il numero due stava per spodestare il numero uno. È una partita che ha tutto quello che doveva avere per restare nella storia. La partita fu un’altalena, Rafa vince i primi due set, Federer recupera, abbiamo il matchball, ma Rafa non lo sfrutta… E tutto finisce nel quinto set. Alla fine vince, batte il migliore di tutti dove nessuno riusciva a batterlo, quella resta la sua partita più bella”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO