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    Victoria Azarenka preoccupata per la situazione in Bielorussia: “Non posso parlarne senza avere le lacrime agli occhi”

    Victoria Azarenka, che vive negli Stati Uniti ma è una delle principali esponenti dello sport bielorusso, ha rivelato questo sabato la sua tristezza per la situazione del suo Paese, con le proteste di migliaia di persone in strada che chiedono le dimissioni del suo presidente autocrate dopo una controversa rielezione. “Onestamente mi si spezza il […] LEGGI TUTTO

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    Il padre di Zverev positivo al coronavirus?

    Alexander Zverev Sr., padre e allenatore di Sascha Zverev, è risultato positivo al coronavirus. E’ apparsa la notizia sabato mattina sul quotidiano locale “Il Piccolo”. Il russo è a Trieste in un torneo Challenger con Mischa Zverev, e non ha viaggiato con il figlio minore a New York, dove Alexander è andato a giocare il […] LEGGI TUTTO

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    Open Crea: Ecco i finalisti

    Matteo Arnaldi nella foto

    L’apertura del programma di penultima giornata dell’Open Crea sostenuto da UBI Banca sui campi del Country Club Cuneo è stata tutta al femminile, con le semifinali scattate alle ore 15 davanti ad una buona cornice di pubblico. Quella che vedeva protagonista una giocatrice quasi di casa, la lagnaschese Camilla Rosatello, è stata la più veloce. Opposta alla russa Maria Marfutina, portacolori in stagione dell’US Tennis Beinasco in serie A1, Camilla Rosatello non è riuscita ad entrare nel match insistendo troppo sul diritto della rivale, uno dei colpi (con il servizio) con i quali quando è in giornata riesce a fare la differenza. Così è stato. In poco più di un’ora di gioco la Marfutina, seconda testa di serie e miglior classifica in carriera di 354 WTA nell’ormai lontano 2016, si è imposta con lo score di 6-1 6-1 volando all’atto decisivo della rassegna, in programma domani. Rosatello apparsa un po’ scarica, ora in rampa di lancio verso i prossimi tornei ITF proposti dal complicato calendario internazionale, dopo una settimana (la prossima) di allenamenti presso il centro di Vavassori. Dalla parte opposta della rete troverà la giocatrice aostana Martina Caregaro, classe 1992 e top 300 WTA, che ha vendicato sportivamente parlando il proprio coach (Alberta Brianti) contro la sorprendente 21enne romana Chiara Catini, attualmente numero 735 del ranking mondiale. Caregaro a segno per 7-5 6-3 ma non senza dover dare il massimo per venire a capo del confronto. Messa più volte in difficoltà dalla tenacia della capitolina. Con la forza e l’esperienza alla fine è riuscita a fare la differenza, uscendo dal campo soddisfatta. Montepremi dell’Open femminile 3000 euro.

    La seconda tranche di programma odierno nell’Open Crea del Country Club Cuneo (8000 euro di montepremi complessivo) ha proposto le semifinali del tabellone maschile. Il primo a superare indenne il penultimo scoglio è stato il 19enne sanremese Matteo Arnaldi che ha brillantemente eliminato il numero 2 del seeding, Andrea Basso, genovese di più lunga esperienza. Arnaldi è partito subito di gran carriera mettendo in mostra un tennis più propositivo rispetto a quello sciorinato nei quarti. Basso si è fatto sorprendere e ha subito un secco 6-1. Nel secondo set il match si è fatto più equilibrato ma Arnaldi non ha mai dato l’impressione di poterne perdere le redini. Sul 3-3 Basso ha alzato bandiera bianca per il riacutizzarsi di un problema al polso (rientrava da un’operazione alla stessa articolazione) e lasciato via libera al giovane avversario, che ha confermato di essere in grado di alzare il proprio livello in ragione della forza degli avversari: “Ho giocato con maggior convinzione rispetto a ieri – ha detto al termine Arnaldi – e sono soddisfatto di come ho aggredito il match”. Domani, dalle 17 (dopo la finale femminile) dovrà confermare il tema contro Enrico Dalla Valle, ravennate prima testa di serie, che in rimonta ha battuto il lombardo Simone Roncalli (4-6 6-2 6-4). Ventiduenne dal fisico possente (193 cm), Dalla Valle ha alzato il ritmo nel secondo e nel terzo set incrementando anche la precisione dei propri colpi. Reduce dalle qualificazioni nel Challenger di Todi (che si concluderà domani) Dalla Valle è attualmente numero 420 della classifica mondiale con il best ranking di numero 404 fatto registrare lo scorso anno proprio in agosto. Si annuncia una finale scoppiettante al Country Cuneo, che ha ribadito la capacità di organizzare, come da tradizione, grandi eventi. LEGGI TUTTO

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    Da Todi: Resoconto Semifinali. Gian Marco Moroni si ferma in semifinale

    Yannick Hanfmann – Foto Marta Magni

    Termina in semifinale lo splendido cammino di Gian Marco Moroni agi Internazionali di Tennis Città di Todi. L’azzurro (in vantaggio 4-0 nel primo set) è stato sconfitto da Yannick Hanfmann con lo score di 7-6(4) 6-1 in un’ora e 36 minuti di gioco. Il tedesco disputerà dunque la finale del Challenger organizzato da MEF Tennis Events al Tennis Club Todi 1971 contro lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles, che in semifinale ha eliminato il francese Antoine Hoang.
    Titolo di doppio all’uruguaiano Ariel Behar e al kazako Andrey Golubev, che in finale hanno battuto i francesi Elliot Benchetrit e Hugo Gaston con il punteggio di 6-4 6-2: “Siamo contentissimi del titolo ma soprattutto di aver avuto la possibilità di tornare a competere in sicurezza. Ringraziamo di cuore l’organizzazione del torneo: è andato tutto per il meglio dall’inizio alla fine dell’evento, e non era per nulla scontato”.
    Domenica 23 agosto al Tennis Club Todi 1971 alle ore 20.30 andrà in scena la finale di singolare tra Bernabe Zapata Miralles e Yannick Hanfmann.

    Bernabe Zapata Miralles è in finale agli Internazionali di Tennis Città di Todi. Lo spagnolo, protagonista di una cavalcata entusiasmante in cui ha demolito tutti gli avversari affrontati, si è imposto in semifinale sul francese Antoine Hoang con il punteggio di 6-2 6-3 in un’ora e 38 minuti di gioco. Giornata da dimenticare per l’atleta transalpino, che durante il match ha chiamato in causa due volte il fisioterapista (prima per un problema al piede sinistro, poi per la perdita di sangue dal naso) e non è mai riuscito ad entrare realmente in partita. Per Zapata Miralles sarà la seconda finale a livello Challenger in carriera: ad ottobre 2019 perse l’ultimo atto del torneo di Amburgo in tre set contro l’olandese Botic van de Zandschulp.
    Zapata show a Todi – Al termine della sfida le dichiarazioni del ventitreenne di Valencia: “Mi sono sentito totalmente a mio agio in campo sin dall’inizio dell’incontro. Nei primi 6 game non ho sbagliato una palla, poi lui ha cambiato ritmo e ho un po’ tentennato. Ho avvertito tensione nel finale, ma complessivamente sono molto contento”. L’iberico non ha mai perso più di 5 game a partita dall’inizio del torneo: “Mi piacciono tantissimo le condizioni di gioco di Todi. Adoro questa terra rossa e mi trovo bene con le palline che utilizziamo. I risultati dicono che ho passeggiato dal primo turno, ma la verità è che ho dato il meglio di me per raggiungere la finale. A questo punto per conquistare il titolo dovrò esprimermi ancora una volta così, mettendo da parte la tensione del finale odierno e senza pensare al risultato”. La finale del Challenger organizzato da MEF Tennis Events al Tennis Club Todi 1971 sarà domenica 23 agosto alle ore 20.30. LEGGI TUTTO

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    Kei Nishikori ancora positivo al coronavirus

    Kei Nishikori nella foto

    Kei Nishikori, uno dei migliori tennisti degli US Open dello scorso decennio (una finale e due semifinali), è ancora in dubbio per l’edizione di quest’anno a causa del coronavirus. Il giocatore giapponese trentenne ha contratto la malattia la scorsa settimana e, sebbene non abbia quasi nessun sintomo, è risultato di nuovo positivo questo venerdì e rimane in isolamento in Florida, dove vive.

    “Il prossimo test sarà all’inizio della prossima settimana e a quel punto farò un nuovo aggiornamento”, ha rivelato la superstar giapponese, che non gioca – a causa di un infortunio – dagli US Open dello scorso anno. Nishikori avrà bisogno che il suo prossimo test risulti negativo per poter giocare agli US Open, dato che tutti i giocatori dovranno arrivare nella bolla quattro giorni prima della prima partita, cioè entro mercoledì. LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem non è preoccupato di stare a New York e dichiara: “Immagino di giocare nel quinto set all’Arthur Ashe, in sessione serale, ben dopo mezzanotte, e in un anno normale i fan ti danno ancora tanta energia. Ora, in uno stadio vuoto, tutto sarà incredibilmente solitario”

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03

    Dominic Thiem è a New York City come secondo grande favorito degli Us Open e del torneo di Cincinnati e non ha paura di essere forse il grande favorito dopo aver vinto i quattro tornei post quarantena in tre diverse superfici e paesi.Forse nella migliore forma fisica della carriera, il 26enne austriaco dice di non aver paura di essere a New York in questo momento.
    “Ero nervoso allo zero per cento quando sono arrivato qui. È il posto più sicuro al mondo in questo momento. È una bolla, siamo in un ambiente controllato. È diverso rispetto al solito, ma chi vincerà questi tornei se lo merita comunque come di consueto. Il Tabellone è ancora molto, molto forte. Sarà molto dura”, ha ricordato il talentuoso austriaco.

    Thiem crede che sarà totalmente diverso giocare senza la presenza del pubblico. “Il tennis è uno sport molto mentale e penso che senza tifosi sia tutto molto più difficile. Immagino di giocare nel quinto set all’Arthur Ashe, in sessione serale, ben dopo mezzanotte, e in un anno normale i fan ti danno ancora tanta energia. Ora, in uno stadio vuoto, tutto sarà incredibilmente solitario”. LEGGI TUTTO