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    Daniil Medvedev e la squalifica di Djokovic: “Sinceramente, non mi ha affatto colpito la sua squalifica perché non era nemmeno presente nella mia metà di tabellone”

    Daniil Medvedev RUS, 1996.02.11

    Daniil Medvedev, per molti il favorito n.1 per il titolo degli US Open dopo la squalifica di Novak Djokovic, smentisce di guardare a questo torneo in modo diverso da quando il serbo numero uno al mondo ha lasciato la scena.
    “Sinceramente, non mi ha affatto colpito la sua squalifica perché non era nemmeno presente nella mia metà di tabellone. Cioè, per poter sentire la differenza dovrò arrivare in finale. Se ci arrivo, potrò dire che sarà un’opportunità maggiore contro un altro giocatore rispetto a Djokovic, ma fino ad allora non cambia molto per me”.

    Medvedev affronterà Dominic Thiem in semifinale, in un duello tra i due migliori giocatori classificati ancora in gara. LEGGI TUTTO

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    Thiem: “Quando Medvedev gioca al massimo, tocca un livello simile ai big 3”

    Dominic Thiem ieri notte ha demolito le ambizioni di Alex De Minaur, sconfiggendo nettamente l’australiano e guadagnandosi l’accesso alla semifinale di US Open. Ha segnato un piccolo record, visto che è il primo austriaco ad arrivare tra i migliori quattro a New York. Il suo tennis potente ha impressionato, ma nella conferenza stampa post partita ha mostrato la solita umiltà, ed ha elogiato apertamente il suo prossimo rivale, Daniil Medvedev, che considera molto vicino ai big 3 come livello di gioco.
    “Ho visto molte partite di Daniil, ed una parte di quella di oggi contro Rublev, lo conosco molto bene. L’anno scorso non ho visto la finale contro Nadal qua a New York perché avevo ancora il jet lag ed ero esausto, ma ho recuperato parte del match su Youtube, e devo dire che è stata una delle migliori finali Slam che io abbia mai visto. Fu un match incredibile, giocato benissimo. Penso che Medvedev quando gioca al suo meglio abbia raggiunto un livello di gioco che si avvicina tantissimo a quello dei big 3. Lui è capace di giocare un tennis. importante e mantenere quel livello massimo per quattro, cinque o sei ore, questo è un fattore decisivo. Certamente sono consapevole che avrò una partita durissima contro di lui, darò tutto il meglio di me stesso per cercare di vincere ed arrivare in finale”.
    In caso di vittoria, Thiem giocherebbe la quarta finale di un Major (ne ha disputate due a Roland Garros, e una a Melbourne quest’anno). Gli ricordano le tre sconfitte… “Ho un grande ricordo di questi tre tornei. Si, ho perso tre finali Slam su tre, ma le ho perse giocando contro i migliori di tutti i tempi. L’anno scorso ho giocato contro Nadal e quest’anno in Australia contro Djokovic, in entrambe le partite sono riuscito a produrre un gran livello di tennis, ma non è bastato a vincere la partita. Cerco sempre di tenere a mente quei match, per soffermarmi su quello in cui devo migliorare per non perdere ancora. Sono in semifinale qua a US Open, il mio obiettivo è vincere questo torneo. Sì, sono il primo austriaco in semifinale a NY, ma questo non molto importante, importante è esser riusciti a giocare nonostante le grandi difficoltà che tutti abbiamo vissuto quest’anno. C’era grande incertezza prima di iniziare, è bellissimo ritrovarmi adesso tra i migliori quattro del torneo con l’opportunità di poterlo vincere”

    Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un grande match tra Thiem e Medvedev. I confronti diretti sono 2-1 a favore dell’austriaco, ma i due successi di Dominic sono arrivati prima dell’esplosione del russo la scorsa estate. Proprio il “nuovo” Daniil spazzò via l’austriaco nei quarti all’Open del Canada 2019, lasciandogli solo quattro game e dando una dimostrazione di netta superiorità.
    L’aspetto fisico potrebbe essere determinante a decidere il vincitore, e Thiem sembra in eccellente condizione, mentre il russo ieri sera sul finale del match ha avuto problemi alla spalla. Dominic con il nuovo lavoro impostato con Massu ha notevolmente avanzato la sua posizione in campo e pur continuando a giocare un tennis di grandissima spinta, cerca di chiudere il punto più rapidamente, ed ha migliorato anche l’efficacia del servizio. Il match si potrebbe giocare tra la capacità di Thiem di “sfondare” la resistenza del russo, e la freddezza di Daniil nel contenere l’esuberanza del rivale sorprendendolo con le sue improvvise accelerazioni a pizzicare gli angoli lasciati scoperti. Anche la risposta di Thiem potrebbe essere decisiva: Medvedev può prendere ritmo con la prima e diventare a tratti ingiocabile quando serve; in quel caso, l’austriaco nei propri turni di battuta avrebbe enorme pressione.La sensazione è che, comunque vada tra i due, il vincitore di questo bellissimo match sarà comunque favorito rispetto al finalista della parte alta del tabellone, Zverev o Carreno Busta.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nikola Pilic sulla squalifica di Novak Djokovic: “Federer non sarebbe mai stato squalificato per una gesto del genere, è stata una decisione tendenziosa. Un game penalty sarebbe stato sufficiente”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Se al posto di Novak Djokovic ci fosse stato Roger Federer? come sarebbe andata?Ricordiamo che Novak ha colpito alla gola la giudice di linea durante la sfida contro Pablo Carreño Busta ed è stato squalificato seguendo il regolamento.
    Nikola Pilic, ex coach del serbo ha dichiarato: “Djokovic ha colpito la giudice di linea in maniera totalmente involontaria. Federer non sarebbe mai stato squalificato per una gesto del genere, è stata una decisione tendenziosa. Un game penalty sarebbe stato sufficiente per l’entità del gesto. Non è giusto squalificare Nole per un motivo come questo. Reputo inoltre che la giudice di linea abbia un po’ esagerato. Si è fatta male, ma la sua reazione è stata eccessiva secondo me”. LEGGI TUTTO

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    Rimborso Biglietti: Il nuovo comunicato della federazione. Si cerca la copertura finanziaria per il rimborso. Al momento manca

    Rimborso Biglietti: Il nuovo comunicato della federazione. Si cerca la copertura finanziaria per il rimborso. Al momento manca

    Gli Internazionali BNL d’Italia 2020 in programma dal 12 al 21 settembre al Foro Italico di Roma si svolgeranno senza la presenza di pubblico in seguito allo speci­fico veto del Comitato Tecnico Scientifico, recepito in toto dalla Regione Lazio.
    Per quanto riguarda i biglietti e gli abbonamenti già venduti gli acquirenti saranno rimborsati con un “super-voucher” che avrà un valore maggiorato del 25%. Potrà essere utilizzato, anziché in un anno, nei prossimi due anni e sarà valido sia per gli Internazionali BNL d’Italia che per le Next Gen ATP Finals di Milano e per le ATP Finals di Torino.

    Poiché la decisione di far giocare il torneo a porte chiuse è stata comunicata solo 48 ore fa, l’organizzazione sta cercando la copertura finanziaria per rimborsare tutti coloro che non intenderanno usufruire di questo “super-voucher”.
    Le modalità con le quali richiedere il “super-voucher” o il rimborso saranno pubblicate nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Carreno Busta in semifinale? Non una “grande sorpresa”, e il suo piccolo record

    Pablo Carreno Busta nella foto

    Lo spagnolo Pablo Carreno Busta ieri notte è stato protagonista di un gran match vs. Denis Shapovalov, guadagnandosi la semifinale in questo “strano” Slam settembrino ai tempi del Covid. Enorme il contrasto di stile tra i due: la creatività ed esplosività a tutto rischio del giovane canadese, contro il pressing, intelligenza tattica e sostanza dell’iberico. Dopo esser crollato fisicamente nel quarto set (dominato da Denis), nessuno si aspettava che Pablo potesse risorgere, e giocarsela. Invece lo spagnolo si è ripreso eccome, tornando a macinare quel tennis potente e consistente che ha messo sotto l’esuberanza di “Shapo”. Denis si è detto sorpreso del recupero del rivale, ma anche abbastanza soddisfatto del suo gioco e torneo; Pablo ha sottolineato di essersi meritato questo risultato, confermando che per arrivarci devi portare in campo un tennis di livello adeguato alla sfida.
    Eppure si è parlato e scritto di sorpresa, ed anche i siti di scommesse (molto attenti a far pronistici avventati) davano il canadese piuttosto favorito alla vigilia. Il match ed il torneo hanno confermato che Shapovalov è cresciuto, e continuando a migliorare il rapporto tra vincenti/errori e capacità di gestire meglio le fasi ad alta tensione dei match (vedi i tiebreak, ogni tanto “vanno vinti” se vuoi esser da corsa…), anche lui presto dovrebbe arrivare a giocarsi i grandissimi eventi. Tuttavia il pronostico “tecnico” più sensato alla sfida di ieri notte era un vantaggio discreto per Carreno Busta, come poi il campo ha confermato. Inoltre prima del match di ieri, il conto degli head-to-head tra 3-1 favore di Pablo.

    A livello di talento tecnico, forse Carreno Busta può esser considerato un piccolo intruso tra i migliori 4 di NY, ma in realtà il tennis attuale è da molto tempo sbilanciato sulla capacità di ottimizzare prestazione atletica ed agonistica in un dato torneo; pochi giocatori  sono così ben preparati fisicamente e pronti alla lotta come Carreno Bustae, e pochissimi altrettanto bravi ad infilarsi in un buco di tabellone, o comunque approfittare di una chance. E’ molto probabile che senza la follia di Djokovic, quel match non l’avrebbe vinto, ma resta la sua bravura nel farsi trovare pronto al momento giusto. E per rendere giustizia alla consistenza dell’iberico, ecco in suo soccorso anche una piccola statistica, ma significativa, a sottolineare come in fondo la seconda presenza di Pablo in una semifinale Slam sia tutt’altro che casuale. Carreno Busta infatti è uno dei 5 tennisti nati negli anni ’90 ad aver almeno 2 semifinali Slam. Gli altri: Thiem (5), Dimitrov (3), Raonic (3), Zverev (2). Vedendo il livello così così di Zverev ieri contro Coric, l’accesso alla finale dell’iberico non è affatto impossibile…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’ATP 500 di Amburgo avrà la presenza del pubblico: 2300 persone al giorno

    L’ATP 500 di Amburgo avrà la presenza del pubblico: 2300 persone al giorno

    L’ATP 500 di Amburgo, rinviato da metà luglio alla settimana precedente la nuova data del Roland Garros dal 21 al 27 settembre, ha annunciato che il torneo avrà la presenza del pubblico anche all’edizione di quest’anno: ci saranno 2300 persone al giorno che entreranno dai cancelli del torneo.

    Gli spettatori potranno partecipare solo alle partite del Campo Centrale, che ha una capacità di 10.000 spettatori e dove sarà quindi garantita la distanza sociale. I campi 1 e 2 non avrà la presenza del pubblico. LEGGI TUTTO

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    Itf junior città di Palermo: Giornata ricca di soddisfazioni per i colori siciliani

    Anastasia Abbagnato nella foto

    Ben 32 gli incontri di singolare programmati per martedì 8 settembre, giornata nella quale sono iniziati i tabelloni principali del VI Torneo Internazionale itf junior Città di Palermo in programma fino a sabato 12 settembre sui campi del Ct Palermo.
    Direttore del torneo il maestro Alessandro Chimirri. Nel singolare maschile, approdano al secondo turno, il n. 1 del seeding il francese Alexandre De Villipin, la seconda testa di serie il romano Daniele Minighini e l’ottava testa di serie il campano Mariano Tammaro.

    Molto bene il palermitano del Country Time Club Federico Cinà, wild card del comitato organizzatore che batte in due set il francese Pierre Boullenger. Nei due derby siciliani, affermazioni di Gabriele Piraino su Matteo Iaquinto e di Gabriele Dolce su Leonardo Gagliani. Esordio ok anche per un altro esponente del Country Time Club Gabriele Guercio che supera la resistenza del danese Biagiotti.
    In campo femminile, nessun problema per la prima favorita Giorgia Pedone del Ct Palermo che sconfigge la connazionale Silvia Pomarolli. Superano il turno anche le altre due atlete del Ct Palermo Anastasia Abbagnato e Virginia Ferrara,oltre alla qualificata Gaia Greco del Country Time Club. Esordio sul velluto per la ligure Denise Valente n. 2 del seeding che si impone 61 62 sulla russa Kursina. La campionessa italiana under 16 Federica Urgesi batte 76 64 Giorgia Pallone. Stacca il pass per il secondo turno anche Fabrizia Cambria del Vela Messina.
    Mercoledì 9 settembre dalle 9.30 gli incontri del secondo turno. LEGGI TUTTO

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    La Conferenza stampa del torneo di Roma: Le parole di Angelo Binaghi sul rimborso dei biglietti e la scelta assurda di giocare a porte chiuse ” Eravamo disposti fino all’ultimo momento a fare qualunque cosa perché il pubblico potesse essere presente agli internazionali BNL d’Italia”

    Angelo Binaghi è il Presidente della Federtennis – Foto Sposito

    Queste le parole complete di Angelo Binaghi durante la conferenza stampa di presentazione del torneo di Roma.
    Rimborso Biglietti: “In ogni caso, per quanto riguarda il torneo e per quanto riguarda il rimborso dei biglietti e degli abbonamenti, abbiamo deciso di fare molto di più di quanto oggi ci sia consentito dalla legge. Rimborseremo gli acquirenti con quello che abbiamo chiamato “super-voucher” che avrà un valore maggiorato del 25%. Potrà essere speso, anziché in un anno, nei prossimi due anni e potrà essere speso sia per gli internazionali BNL d’Italia sia per le Next Gen ATP Finals e anche a Torino per le ATP Finals.Nel frattempo, siccome questa decisione ci è arrivata purtroppo 48 ore fa, stiamo anche cercando la copertura finanziaria per rimborsare tutti coloro che non intenderanno usufruire di questo “super-voucher”.
    La scelta di giocare il torneo: “Quando in primavera si è trattato di dover decidere, come hanno fatto in tanti, e non far disputare questo torneo o di cominciare ad affrontare quella lunga serie di difficoltà e di problemi che la pandemia ci stava profilando all’orizzonte, abbiamo deciso di lottare fino in fondo e lo abbiamo fatto per una serie di motivi importanti. Lo abbiamo fatto innanzitutto perché ce l’ha chiesto il Ministro e perchè lo abbiamo condiviso con il presidente Cozzoli. Abbiamo lottato perchè abbiamo un presidente italiano dell’Atp, per la prima volta, che è stato sicuramente sfortunato, ha cominciato nel periodo peggiore possibile però ha un programma rivoluzionario. E’ una persona di grande valore, lo dobbiamo sostenere e vogliamo dimostrargli che il suo programma è giusto, il suo programma che contiene un upgrade del torneo di Roma. E soprattutto dobbiamo anche essere grati, noi abbiamo questo difetto siamo riconoscenti, e nei confronti dell’ATP lo dobbiamo sicuramente essere perché negli ultimi anni ci ha gratificato con l’organizzazione delle Next Gen ATP Finals a Milano e infine con la realizzazione del sogno delle ATP Finals a Torino.Lo dovevamo a quegli sponsor e soprattutto anche a questa amministrazione comunale che, anche in un momento di grande difficoltà hanno deciso di stare al nostro fianco come è più di prima. Lo dovevamo ai nostri atleti: abbiamo un settore maschile che forse non è mai stato così forte al quale non potevamo togliere un’occasione straordinaria come il torneo di Roma in un momento così importante della loro carriera. EPoi infine, ragionandoci bene, abbiamo deciso di lottare fino in fondo perché credo che i dirigenti debbano soprattutto dare l’esempio, anche loro atleti, e far vedere che si lotta sempre fino in fondo, anche in condizioni molto difficoltose come queste, per cercare di raggiungere il miglior risultato possibile”.“Siamo un set pari. Abbiamo vinto il primo, in cui ci giocavamo l’organizzazione di questo torneo. Abbiamo perso il secondo quello nel quale abbiamo cercato di portare il pubblico agli internazionali BNL d’Italia. Abbiamo perso il secondo set 76, per poche palle. Gli ultimi punti sono stati decisivi. Adesso abbiamo il terzo set quello finale: lo giocheranno i nostri giocatori le nostre giocatrici in campo. Sono molto forti. Faremo il tifo per loro”.

    Questione Porte Chiuse: “Certo che è un’enorme ingiustizia. Mentre altri sport, in tante altre regioni d’Italia, in questi giorni vengono autorizzati ad avere la presenza anche indoor di migliaia di persone, nessuno quest’anno potrà entrare nella più grande manifestazione sportiva che c’è nel nostro Paese.Credo che il dottor Pierro e il Ministro Spadafora possano essere buoni testimoni di come noi del tennis, sin dal mese di marzo, abbiamo capito quanto fosse delicato il problema. Quanto fosse importante la salute. Quanto fosse difficile il compito che il Governo aveva davanti e quanto dovessero essere gravi le decisioni che si sarebbero dovute prendere.Ma credo che siano anche buoni testimoni di quanto siamo stati consapevoli di questo, di quanto abbiamo sostenuto tutte le scelte, nel nostro piccolo, fatte dal Governo in materia di sport anche quando andavano a penalizzare la nostra disciplina che già sapevamo essere la più sicura di tutte.In questi mesi abbiamo inviato al Comitato tecnico-scientifico due protocolli differenti. Riteniamo di aver seguito tutti i suggerimenti che ci sono stati indicati.Eravamo disposti fino all’ultimo momento a fare qualunque cosa perché il pubblico potesse essere presente agli internazionali BNL d’Italia anche in misura molto minore di come ieri il governo francese ha concesso al Roland Garros, autorizzando 11500 spettatori al giorno. Abbiamo presentato al CTS anche lo stesso protocollo presentato dalla Federazione Francese con la divisione del ‘site’ in tre comparti autonomi e indipendenti pur di riuscire a portare a casa il risultato.Non c’è stato niente da fare. Non avendo risposte la settimana scorsa, nella serata del 31 agosto, io e il presidente Cozzoli abbiamo chiesto invano un incontro urgente al Presidente della Regione.La Regione Lazio, quella in cui il nostro torneo genera un indotto, stimato da illustri università, di oltre 100 milioni di euro l’anno (che in un anno come questo forse sarebbero stati di meno ma sarebbero valsi di più) la sera del 4 settembre ci ha scritto tramite il Capo di gabinetto e ci ha spiegato di non volersi prendere la responsabilità di autorizzare l’ingresso del pubblico così come concessole dal comitato tecnico-scientifico, magari chiedendoci di revisionare l’ultimo protocollo inviato. E ci ha comunicato di volersi adeguare alle raccomandazioni finali del CTS sulle ‘porte chiuse’”.
    Danno enorme: “Il danno è enorme. Lo è per la nostra Federazione e sicuramente anche per i nostri soci della società Sport e Salute. Lo è per i giocatori che non potranno avere il sostegno del pubblico, di tutti i nostri appassionati. Lo è sul piano economico per le aziende che avrebbero lavorato per gli Internazionali BNL d’Italia e per tutte quelle dell’indotto: mi riferisco agli allestitori, ai fornitori di servizi, agli hotel, ai ristoranti, ai tassisti, ai commercianti.Ma un danno enorme, più in generale, per tutte le altre Regioni. Perché se ci avessero detto per tempo che questo sarebbe stato l’orientamento, come hanno fatto a Cincinnati, noi avremmo spostato il torneo. Lo avremmo potuto disputare a Genova, dove c’è un impianto già pronto e si disputa il più grande Challenger d’ Italia. Lo avremmo potuto disputare in Puglia, ad esempio, dove nel tempo si è disputata un’edizione femminile degli Internazionali. Ci sarebbero state molte regioni, molte location dove poter disputare gli internazionali BNL d’Italia in forma ridotta per il pubblico se non è necessario un impianto da 10000 spettatori come oggi è necessario in un anno normale.La realtà è che nelle altre Regioni fanno sempre di tutto per avere i nostri grandi eventi”. LEGGI TUTTO